congestionato e tutto bocca che la madre s' adopera invano a chetare. 2
di rimettere in via il compagno che s' è buttato in disparte. calvino, 1-317
vede e sente. viani, 19-377: s' attediava in un parco, all'ora
pavese, 6-98: ormai il cane s' era chetato, e dappertutto era voce di
oggetti che aveva voluto distruggere, e s' era chetato, la coscienza tranquilla.
baldini, i-15: l'urlìo d'intorno s' era presto chetato, e la gente
poi meco non prendi / sdegno, s' io me ne vo di cheto a
ch'era senza guardia e senza sospetto, s' entrò di cheto. guerrazzi, ii-46
, 223: io non mi vo'scusar s' io seguo amore, / ché gli
chiama chi si sbanda / e chi s' attarda e trae la lingua ed ansa.
essere altrimenti, che le voci non s' incrocino, e s'incavalchin nel mezzo:
che le voci non s'incrocino, e s' incavalchin nel mezzo: e non per
[il pensiero] più alle divine qualità s' accosta, chi ben guarda, che
75): la gente che vi s' incontrava erano omacci tarchiati e arcigni,
prima diffinire le voci con le quali s' abbia a ragionare; dipoi stabilire alcune
319: chi vide mai? dove s' intese o quando / che nuotator cornuto
'. ariosto, 39-71: chi s' affoga nel fiume, e chi nel mare
aprile. metastasio, ii-242: ciascun s' adoma, inteso / con ricca pompa a
, / d'ordire inganni altrui mai s' ebbe loda, / sia a chi
copertina a dio sa quali diavolerie, s' era proposto di partire e tornar alla
gozzi, 1-38: basta, non s' aggiunga più alla presente chiacchiera una parola
: già della chiacchiera / l'estro s' infiamma; / sento l'aculeo / dell'
g. m. cecchi, 249: s' anch'io mi stessi tutto il giorno
. oh, ingenuità! ella non s' accorgeva di confessargli con quella chiacchierata che
si còntano a sècoli, i cui membri s' intitolano pòpoli, il cui chiacchieratoio è
mamento di grazia, che la soprabondevole piova s' attemperasse, fu esaudito con ammirabile testimonio
, xxiv-11: nell'arte della pittura s' insegnano due maniere, ambe degnissime di
1-126: il palo con tutta facilità s' unisce, e s'adatta subito a piegarsi
con tutta facilità s'unisce, e s' adatta subito a piegarsi per tutti i
/ sì noi direi, che mai s' imaginasse. bibbia volgar., v-20:
., v-20: dunque chiama, s' egli è alcuno che ti risponda e con-
le braccia tremanti, soffocato, e s' abbandonò, privo di sensi. flavia
, par., 17-120: e s' io al vero son timido amico, /
non bissino venuti a lui; e s' egli n'aveva offesi alcuni, ve n'
crudele e bella / che non so s' io mi chiami o donna 0 fera
ch'avea risposto maccario contro a lui, s' inginocchiò dinanzi al re, e fecegli
in certa maniera, un'emenda, s' imponeva una penitenza, si chiamava implicitamente
altra. bini, xxvi-1-313: che s' ella abbandonasse un dì quei mondi,
chiamata, / alla città sidonia a gir s' appresta. pananti, i-39: arriva
? e perché, al primo avviso, s' era mosso con tanta sollecitudine, come
il rumore che faceva. la forma italiana s' è rifatta sull'onomatopea chiap.
fatto a miccino delle vostre teste quando s' è trattato di tener le chiappe sul
trono. de roberto, 229: s' è ficcato qui per la paura!
buonarroti il giovane, i-374: aion s' abbassa e va sotto col capo / e
: perché voi non sapete quant'astuzia s' impara guardando come un'ape entra in
73: « chiappo, fune con che s' impiccano gli uomini, capestro *.
questa chiappola, / quantunque ancor non s' intendea la trappola. aretino, 8-288
-dunque per chiappolerie, e per chiacchiere s' ha a venir di notte a pigliare un
quello che si peschi, né quante dita s' abbia nelle mani,...
albume dell'uova, il quale s' adopra a medicar le ferite. fagiuoli,
sì come colui che malizioso era, chiaramente s' awisò per che così segnato era stato
senza mutazione alcuna, e tanto universalmente s' usano per ognuno, che dalli nobili sono
esser il duca. / quei gli s' aventa allor di fianco, e '1 batte
lippi, 1-60: da questa schiera qui s' è provveduto / gran ceste, piene
d'uovo, entro alla qual chiara s' intigne il capecchio, e si pone sopra
soffici, ii-49: il braccio mi s' era ormai gonfiato, né riuscivo più a
muoverlo senza spasimo. mia madre che s' accorse di tanta sofferenza mi vi fece
crusca]: non le fa neente, s' ell'è acqua calda o fredda,
pascoli, i-200: e la voce s' appressa, e gli squilli chiareggiano,
diede in un tratto negli stromenti e s' incominciò a fare chiaranzane e balletti.
pestilenzia], usando sempre tosto che s' incontravano o si volevano parlare, questo
, / egli grida, / e che s' alzino tantenne; / tant'an- goscia
la greve ferezza / serà dolcezza / s' io tegno l'umiltate. m. villani
non che fatto; e di questo s' offeriano a fare ogni chiarezza. boccaccio,
nella chiaria / la vasta distesa, s' increspa, indi si spiana beata / e
la quale nel rimirar gli oggetti propinqui s' allunga lo strumento [il telescopio],
. buti [tommaseo]: non s' attendeva di dire a beatrice, e
. de sanctis, i-188: il mistero s' intrawede, funerei lampi spesseggiano a
e perché per antico costume in cotal dì s' è corso il palio in firenze.
in beneficio e laude della parte guelfa s' era fatto, rinnovallo, chiarillo e rinfrescali©
solo le ragioni della mia disperazione che s' esasperò fino alle lacrime. pavese,
., iv-xxi-i: acciocché più perfettamente s' abbia conoscenza de la umana bontade, secondo
se gli è uomo, chiarire la compagnia s' egli avesse nella brachetta fazzoletto. ariosto
chiusa bottega alla lucerna, / e s' affretta, e s'adopra / di fornir
lucerna, / e s'affretta, e s' adopra / di fornir l'opra anzi
t'inganni. berni, 154: chi s' ha a chiarire / dell'immortalità di
per avvivarlo, mentre io stava in dubbio s' egli era vivo o morto,
curando di chiarirsi del vero, non s' accorse che il calunniatore era concorrente e nimico
furbesca, vuol dir bere (e s' intende positivamente ber vino, che chiaro
vino, che chiaro in questa lingua s' appella), perciocché ogni bevanda vorrebb'
pareri,... eglino nondimeno s' astenevano... d'ingiuriarsi,.
ma alfine, ecco, su tutto s' è posata / la chiarità tranquilla del mattino
quasi d'un più bel sol, s' allegra e gloria. boccaccio, i-84:
tozzetti, 11-1-62: soprattutto però non s' intraprenda mai di fare una qualunque si
annunzio, iv-1-432: un turbamento subitaneo s' impadronì di me. così un lieve
e ai raggi obliqui le terre fulve s' arricchivano di oro, mentre le chiare
ix-189: che poss'i'far, s' amor m'enduce e vole / ch'io
e 'l collo vóto dello strumento, s' è talvolta usato di tignerla con infusione di
mi fia grazioso e caro, / s' anima è qui tra voi che sia latina
annibaie e di tanti altri, non s' infiammi d'un ardentissimo desiderio d'esser
gli occhi in ogni parte, / s' i'ne vedesse alcun di chiara fama /
segna, / tutta la perfezion quivi s' acquista. idem, par., 33-45
nel qual non si dee creder che s' invii / per creatura l'occhio tanto chiaro
in che la gente folle / già s' inviscava pria che fosse anciso / l'agnel
d'uom così forte, / che s' alcun or fugasse inerme e solo / di
i riflessi morti d'un vetro o s' animavano d'un bagliore indefinibile, simile un
mezz'ottobre ai lunghi inseguimenti. / s' ode chiaro squittire in que'silenzii.
18-n: maestro, il mio veder s' avviva / sì nel tuo lume, ch'
sovente / per le cose dubbiose altri s' avanza, / e come spesso indarno si
chiabrera, 401: chiaro comprenderà s' altri vi mira, / che dal maligno
disser chiaro agli astanti, che non s' era fatto frate, né veniva a quell'
da gli occhi e dalle mani altrui maliziosamente s' involano, intorbidando il chiaro dell'acque
furbesca, vuol dir bere (e s' intende positivamente ber vino, che chiaro
vino, che chiaro in questa lingua s' appella), perciocché ogni bevanda vorrebb'
: quasi ampia sfera il bel chiaror s' apriva, / nel cui centro il
lume le notti; e a qual più s' apre / modesto fiore a decorar la
. serra, ii-172: esperienza che s' incideva duramente nei solchi della sua faccia asciutta
: venendo a voi lo meo cor s' asigura, / pensando tal chiarura -sia gioco
ottici, che portandosi all'occhio s' incrocicchiano. 2. anat.
e fastidioso. tombari, 1-131: s' udiva per le vie, per le ville
sugna per tutto. io non so s' io mi vidi mai camesciale, o cosa
, nel bazzicar taverne e chiassi / s' è fatto ognun di voi sì bravo e
malora. pulci, iv-4: e s' io vo 'n chiasso, / chi tu
si adirava, trattava male la cognata, s' indispettiva per il chiasso delle bambine
allegri, 137: ma poi come s' avvedon le persone / che l'aspettato
più fili, i luoghi deboli dell'uno s' incontrano ne'luoghi deboli dell'altro.
si complimentano [i cortigiani] come cordiali s' abbrac ciano, come cerimonianti si lusingano
, un inglese sta in sempiterno sospeso s' ei lo piglia o lo lascia; un
osato... ma il frate s' avanzò, e, messosi a sedere sur
i suoi discorsi dicendo: ah, s' accomodi; non faccia complimenti; ma
: a margherita doleva un piede e s' era subito seduta. il balli le si
di origine incerta. la voce s' è diffusa durante la rivoluzione.
e di amministrazione. bocchelli, 1-iii-79: s' addiede che l'impresa era tale da
: e componimento sì fatto che, s' io non m'inganno, non altramente
questa una prova convincente che i primi s' adattano meglio al genio attuai della lingua
edificio). marino, vii-219: s' egli poco, o molto, o infinitamente
celle de'caratteri compone a tentone, s' avverrà ancor egli sovente in aver composto
. 'franco, ix-169: e, s' a febo si grata mi tenete / per
, 2-18: non sai ben dir s' adoma, o se negletta; / se
, come nelli antichi tempi al bisogno s' è fatto. torricelli, 121:
mi dovreste perdonare, / e comportare / s' io perdo gioì'; ché so m'
la conduci a la mensa; e s' ivi puoi / solo piegarla a comportar
arrebe desiderato che [il granchio] s' attuffasse a tonde del mare adriatico. marino
: insegnaste voi alla donna com'ella s' avesse a fare ubbidire e comportarsi con simile
peccanti. salvini, 39iv- 49: s' era, secondo quei tempi, comportevolmente in
in senso composito è vero, perché s' intende mentre che si muove; ma
il compositor medesimo, licenziosamente componendo, s' ha prese. f. d'ambra,
. b. fioretti, 1-4-103: qui s' intende il delfino, significato più in
all'amica sua. -mai -ella rispose. s' indugiarono a mirare quel gioco fallace composto
ai cadaveri. ariosto, 14-101: s' odon ramaricare i vecchi giusti, i
con le parole; le quali, s' io non m'inganno, debbono esser proprie
avere sperata son ripreso, dir che s' appartiene? la fraude delle quali aperta
costui, seguito da quattro bravi, s' avanzava diritto, con passo superbo,
che la prima figura composta, che s' ingenera in geometria, è 'l triangolo,
leonardo, 1-49: la natura sol s' astende alla produzion de'semplici. ma
e notare come differiscano da quelle che s' incontrano prima, forse non avviserebbe male
al comune per compera fatta, quando s' ebbe ampinana. m. villani, 1-69
x8-t22: sì ch'un'altra fiata ornai s' adiri / del comperare e vender dentro
va, viene, compera, porta, s' affanna. carducci, io: ei
compera, pentimento. tasso, 16-66: s' esser compra a tal prezzo indegna sono
f. doni, 3-80: quanti s' affaticano per guadagnarsi uno amico e si
francesco da barberino, 351: e s' e'da una volta in su le
tasso, ix-ii-341: non dovete maravigliarvi s' anch'io ad imitazion loro potrò caricarvi
non la sorte la vertù. oh, s' ella si vendesse, quanti compratori che
e farò i patti grassi, come s' usa alla fiera, quando i compratori
mesi, passò un anno, e non s' era trovato ancora il compratore. la
perché, come sapete, più difficilmente s' accordano tre instromenti di misura insieme,
un brividio / serpeggiar per le viscere s' intese. manzoni, 33: o figlio
mi conven lasciare in pria, / s' io vo'trattar di quel ch'odo di
comprende; / e di quel che s' intende / gran parte, perché dirlo non
più mai la pace del passato, s' appiccicano essi alle abitudini, alle tradizioni come
16): come stesse di dentro, s' intenderà meglio, quando avrem detto qualche
loro, / nuovo pensier nella mente s' accese. boccaccio, dee., 2-7
sono loro familiari, e che s' intendono da sé. comprensibilménte,
da una confusa idea di doveri, s' immaginava che la sua ripugnanza al chiostro
, 5-85: gli spiegò strada facendo che s' era applicato sulla testa delle compresse d'
mi sfascia e mi cambia la compressa che s' è disseccata sopra la bolla d'acqua
disco. rigutini-cappuccini, 184: 'compressa's' adopera altresì per dischetto di sostanza medicinale
vissute le popolazioni dell'austria-ungheria. chi s' è immerso per qualche tempo nell'
non più potendo come tenore assoluto, s' ingaggiò come corista, e, per casi
corpi... si comprimono e s' avvallano,... finché la resistenza
marino, 9-37: come prima ella s' accorge / che man rapace il suo tesor
svevo, 2-482: all'antico dolore s' era aggiunto un peso sulla coscienza,
: andò prima dell'ora a vedere s' eran pronti i padrini, i quali il
, ii-346: un briaco mal educato s' insinua in una compagnia di sobrii galantuomini
svevo, 2-482: all'antico dolore s' era aggiunto un peso sulla coscienza,
, per un prezzo onesto, s' intende: ma nulla possiamo fare
tommaseo, ii-133: ingegno siffatto che s' abbassa alle disquisizioni di lingua, ha in
per aver pagata l'opera sua, s' udì rispondere che nulla essi ne sapevano e
/ quei corser per pietà, questi s' affisero. 2. suscitare il
di lasciar la moglie gli premea, / s' era disposto di morire. straparola,
più perde, e 'l miser non s' avvede, / finché tutt'il suo aver
cor per lui d'alta pietade, / s' alzò dell'onda fuor, qual mergo
suo aspetto, senza perder d'autorità, s' atteggiò d'una compunzione solenne, gli
d'una compunzione solenne, gli occhi s' abbassarono, la voce divenne lenta e
ipocrisia). nievo, 72: s' affidano a guide fallaci, alleate delle loro
garzoni, 1-538: a gli inquisitori poi s' aspetta citare i rei, essaminarli,
, interrogarli, incarcerarli,... s' han bisogno di purgazione, l'han
cosa mossa con quella che muove; e s' ella truova resistente opposizione, finirà la
tempo e 'l viaggio, fìa come s' el corso fussi stato sanza alcuna contradizione.
tra quei, che col felice ingegno s' han possuto drizzare ed inalzarsi per la
se più de'carmi, il computar s' ascolta, / ti appresterebbe il lauro un'
cerchi e le velocità de i moti s' accostano tanto prossimamente a quel che ne
de la donna mia; / e s' io ne fosse ingrato, farei male.
, che quelle che per tutti comunalmente s' usano. bembo, 2-113: di
trattare in campo marzio, nel quale s' asemblava la comunanza a lodare alcuna persona
grande e glorioso partito che fu, s' era fatta a lungo andare un
lor par che più d'altri invidia s' abbia, / ché per se stessi
10 straniere, pure che ad esse s' avvenisse, come l'avrebbe 11 proprio
ponessino cura di scrivere del modo che s' è detto in questa lingua cose degne d'
miei guai / nel comune dolor s' incominciaro. fazio, ix-no: e per
nomi involve e copre, / il tuo s' involve, ed all'oblio comune.
, fusto / e foglie comuni dove s' innesti / per metamorfosi anima e struttura
xxiv-926: egli forma se medesimo quando s' informa di fatto come dovrà realmente chiamarsi cotesto
, e il secol vile, / e s' egli ha cose pur care e leggiadre
cuoco, 1-19: la corte di spagna s' ingelosì ben presto deh'inghilterra, che
facendo più aperta professione d'umiltà, s' esponevan [i cappuccini] più da
il punto della residenza, nel qual s' ha da fondar tutta la riforma della
la legge è bandita; la squilla s' è intesa. / è il dì de'
urna le sette fortune; / ciascun vi s' accosta col tremito in cor. de
vestiti o... arredi che nulla s' innalzano sopra... 'l comune
popolo che avea disfatte le castella e s' era ordinato a comune. -il
un'opera d'immaginazione che non s' uniforma ai canoni di gusto ricevuti comunemente
parte. ariosto, 31-104: ma s' accordaro per l'altra matina / trovarsi
mutabile, poi che senza regola alcuna s' aggregano tra di loro e si separano
infermi di quella per lo comunicare insieme s' awentava a'sani, non altra- menti
sguardi, si riflettono i voleri, s' abbracciano gli affetti, si commu- nicano
, 2-270: ordinò... che s' avesse l'occhio agli ambasciadori di montezuma
senna. verga, 4-237: bianca s' era confessata e comunicata. ascoltò la
dei battaglioni, delle compagnie, che s' aggruppano e non si raggiungono mai. cassola
reso elettrico per comunicazione colla catena, s' immerga una sferetta coperta di lamina metallica,
giornali. montale, 3-166: ieri s' è sposata una mia parente. riceverete la
comunicazioni fra lontani e vicini; onde s' acuirono di qua e di là gl'ingegni
con esso. vallisneri, ii-288: s' accostano dunque costoro [gli insetti]
e cura poco. fogazzaro, 5-270: s' intesero sino al fondo con una comunicazione
mannelli [manuzzi]: i pisani s' unirono... con promessione sulla
. idem, iv-2-776: carponi egli s' era insinuato nel cespuglio, a capo
cristiana sempre; e come debole donna s' atterrà a'dogmi de'suoi padri, e
daccapo mazziniano. boccardo, 1-538: s' inganna il comunista se, rispettando la
ricci, 107: e questo giorno s' è dato alla comunità in nota. muratori
egli è sì sciocco, che egli s' acconcerà comunque noi vorremo. s.
vana licenza, che essi da sé s' hanno presa. guarini, 186: comunque
quistione, io non moverei parola, s' ella non toccasse i miei tempi e la
, che invece di 'come'assai sovente s' è detta; è * comunquemente 'quello
che si frange con quella in cui s' intoppa. idem, purg.,
a turbargli ogni disegno, / tanto s' adira, ei, no, quanto con
disse: « ornai, figliuolo, / s' appressa la città che ba nome dite
75): la gente che vi s' incontrava erano omacci tarchiati e arcigni,
inf., 10-35: ed ei s' ergea col petto e colla fronte. boccaccio
a forza la vela calare, / e s' io m'aggiungo alle membra tremare /
fare con loro in qualche modo, s' era dato a competer con loro di sfoggi
più ottuso tanto maggiormente per li diversi lati s' approssima al pressamente. conataménte,
. giusti, 2-108: ponza e s' allenta in pueril conato / di storia
: ad un fonte m'abbatto che s' accoglie / entro conca profonda / per aver
altro. leonardo, 4-1-99: come s' han da fare le conche, ovvero
letti e i mirti / e d'amor s' odon mormorar le ninfe. tasso,
11-iii-1099: egli portò la conca la qual s' apre a rugiada matutina e, fatta
, ii-59: un tempo / festosi s' accogliean nelle mie sale, / delle mie
. alle nuove mentovate conoscenze di concaptivi s' aggiunse un'altra che mi fu pure
1-32: la [meditazione] terza s' immerge nell'immensità della creazione, nell'
li varii fiumi per li strutti nuvoli s' ergevano in variati corsi per le concavate
bucati nel mezzo, in fino al mezzo s' empiono solamente [dell'acqua che viene
di gemmante. pirandello, 7-225: s' era guastato per i nipotini il giocattolo
1-9-97: posposto cristo, il quale s' ha gittato di dietro comandante ovvero concedente,
creda più degne d'affetto quelle che s' abbandonano all'amante. de sanctis, lett
6-85: è un altro ornamento, che s' appella concedimento, il quale hae
da lato, / e concordi s' udir vari istromenti, / qual da man
.. tutta la gente dell'isola s' è rifugiata là dentro: è l'ora
/ il sole e 'l cielo, e s' è la terra ancora / piegata al
/ coi nostri affetti, in voi tutto s' attiene / a una santa unità,
l'allucinazione. nievo, 1-92: s' avvide alla fine della tristezza che con
sua autorità, sciogliendo quel potere oligarchico che s' era concentrato nella signoria e nel consiglio
iii-486: poniamo per caso che 'l s' aprissi qui la terra, in modo
più, nelle notti lunghe, / s' udiva, quando concepìan, nel yurte
e concepono uova. magno, ix-212: s' oltre ogni stil fiorisce in noi beltade
un brividio / serpeggiar per le viscere s' intese / onde un fremito diede e concepio
/ e il suol, che tutto già s' ingrossa e figlia, / la brulicante
'ncende tanto, che 'n carne me s' è dato; / terrollome abbracciato, ch'
parte di vital morte il corpo estinto / s' accende, e l'ardor suo fiamme
; e d'adem- pirle ancora / s' era promesso. magalotti, 21-85: avevamo
molti giorni /..., s' adempie. bandello, 1-55 (i-631)
affronto che le pareva d'aver ricevuto, s' erano sin golarmente ristretti in
/ come nel marmo puro / s' adempion le promesse del martello ». bar
dichiarazione. fatta questa,... s' ha da stabilire, da concertare colle
/ finché venisse il bel garzon, s' ascose. f. f. frugoni,
liberamente parlanti. cuoco, 1-145: s' intendevano tra loro; le loro operazioni erano
ne parla, come di cose che s' intendono da sé. 3.
per caso che al porto di vinegia s' aparasse et ornasse uno spettaculo navale, nel
: sì come l'occhio corporeo non s' avviene in vista altretanto saporosa quanto è
alto e da lato, / e concordi s' udir vari istromenti, / qual da
il latin della glossa... s' udiano più tardi i concerti della viola
infinite. nievo, 97: s' udiva di dentro il rumor delle macine,
in godimento a un cittadino metropolitano che s' impegna a colonizzarlo. - nel diritto
, disceme agevolmente dove quello stile s' intesse sul nulla o quasi sul
gli pose in man lo stile, / s' avesse dato a l'opera gentile /
c. dati, 46: zeusi s' accorse che solamente la novità del concetto
., 29-132: questa natura sì oltre s' ingrada / in numero, che mai
/ da volgar fren concetti, onde s' avviva / da'begli spirti il vostro amabil
bench'e'non sappia immaginar come) s' è tirato tutto 'l carico addosso a sé
i-226: a questa impressione della fanciullezza s' aggiunse il concetto, raccolto dalla voce
: tale essendo il concetto, che s' ha in italia della poesia...
da una cosa l'opposto di ciò che s' aspettava, che il cavarne altra sorte
-per simil. pascoli, 123: s' annuvola in rosa e celeste / quel botro
[colore] è quello che propriamente s' intende per conchilio, il quale ha molte
. quando si dice concia di guanti, s' intende profumamento; come si dice guanti
m'hanno concio sì, che non s' aspetta / per me se non la
pieno di grano, come si possano qual s' è l'uno de'vostri bechi.
in tutta la sua vita / non s' era levata mai. / le dame cercavano
25: i'ho inteso che a firenze s' è per conciare le prestanze, e
vuole. palazzeschi, 1-279: -s'egli s' innamorasse di una di noi? -ma
più del solito vide quella polita, s' imaginò che d'alcun compagnone de la
altrimenti fantasia. ma in effeto ella s' era cosi concia per meglio piacer a
, come quello che non sapea dove s' era, sale sul desco e leva lo
che chi la vede sta in dubbio s' ella è concia o no, che un'
dell'arte nostra. baldinucci, 36: s' adoperano quelle legature di carte pecorine che
, gli conciliò il silenzio, che perciò s' insinuò col cattivar gli animi degli ascoltanti
cristoforo disser chiaro agli astanti, che non s' era fatto frate, né veniva a
speranza. d'annunzio, iv-2-722: s' udiva nella casa ondeggiare una culla al
prima per le indisposizioni; ricercò che s' incominciassero le azioni conciliari e la riforma
, né per abilità né per uso, s' impiega nell'armi o nelle lettere,
lor case / qua e là s' awìavano: d'ulisse / si ritiraro alla
/ eterne. / ma par che s' aduni / concilio di numi / grande e
cocchio / dai casali pervenne, e già s' ascrive / al concilio de'numi.
demoni. tasso, 13-4: qui s' adunan le streghe, ed il suo vago
podere ch'egli considerava già come suo, s' era messo ad anticipare al lo cicero
ingrasso è generico; concime e letame s' intende piuttosto di materie formate dalla mescolanza
primo intervallo grave del tetracordo, ove s' abbia a porre il tuono minore, se
.. / ma tristo a qual s' attaccavan a'crini. velluti, 263:
spigolo del pozzo, uno zoccolo a cui s' era attaccato il concio della stalla.
il segno / che allo squallido esilio / s' esprime amoroso; / nei nomi
conciofossecòsa, concio-nel dubbio che il franco concionatore s' avanzi di mofosseché, con ciò fosse
/ satollo di vituperio, / che s' era estrutto alto luogo / quivi a tener
vivezza e furia di colori, che s' io conoscessi qualche arcadica pastorella la quale
. colui che d'ogni mal s' incolpa, / de tuta mia doglienza;
. ariosto, 3-31: lungo sarà s' io mostro ogni persona / del sangue
del consistorio / il confatene, e s' io narro ogni impresa / vinta da ter
2-37: de la reggia del ciel s' apron le porte, / stridon le
400: conoscendo ancor che, s' altramente avesse fatto, per esser quella
confinati si fanno, tanti più inimici s' hanno, perché restano inimici e loro
i vicini in sua mala ventura, s' imaginarono d'ingannarlo per un'altra via
avviene nelli combattimenti, che li spettatori s' inclinano sempre al più debole ed esaltano
. baldini, i-175: il vecchio s' era appena fermato un momento a guardare
perché in questo panni ragionevole che ognuno s' accomodi allo instinto suo proprio. tasso,
di chi ode tutti si commoveno e s' infiammano e così sospesi par che si
fistula overo piva servirsi, con cui s' awezzava a dar regola alla voce,
d'arme, chiamato da piero, s' approssimava. 4. ant.
spiccando, con la destra al fren s' appese / del sinistro corsiero. sassetti,
conclave sentendo che il re di francia s' affrettava di venire a avignone per avere
azeglio, 1-408: nel conclave non s' usan cucine, ma siccome pranzare bisogna
e per la sua famiglia -poca gente, s' intende, il conclavista ed un cameriere
addobbate, conchiusi gli sconci convenevoli, s' assisero su certi scanni che quivi si schieravano
che un matrimonio fra due persone civili s' abbia a formare senza le debite convenienze.
e al fin conchiuso / ad una s' è... -che mai? parla
, e tutti lo diedero, ma non s' è concluso; tutti parlarono, e
discordò dall'altrui parola, e niuno s' accordò con l'altrui sentenza. manzoni,
e di concludere prima del tempo che s' era stabilito. chi sa cosa avrete
ma quanto più ci afanno, men s' apprende; / e non risprende
quella specie di sordo rancore in cui s' era conchiusa la mia gioventù, trovò
tasso, 6-i-194: imperiosa d'ogni cor s' indonna / colla man bella e col
, 33-98: e se dal fummo fuoco s' argomenta, / cotesta oblivion chiaro conchiude
da siffatti discorsi che niente conchiudevano, s' avvedde che il buon uomo non l'aveva
conchiudo la vita; nel nuovo che s' apre saluto un dono non chiesto.
tal caso sottilmente si ventilano ed accortamente s' esaminano, e molto tempo vi vuole
tasso, ii-547: chi sin'ora non s' è risoluto di pregar per la mia
decreti commandando, commanderà ingiustamente; e s' alcuno gli ubbedirà, ingiustamente gli ubbedirà
di'd'esser matto: i matti s' incatenano; ergo crepa. -io mi metto
e nego consequentiam. la conclusione calzerebbe s' io fossi un pazzo spazzato, come
termini, e tro affermazioni; poiché s' afferma l'identità del terzo termine con
proposizione che si vuol provare; di più s' afferma l'identità de'due termini di
che son nel ciel glorificati, / s' aveòsin nel pensier compassione / de'miseri
questo salmo, quanto alla lettera, s' intende di cristo. = deriv
1-246: a lor [agli ortografi] s' aspetta il modo del puntare,.
le raggioni più degne ed eccellenti maggiormente s' asconde. d'annunzio, ii-26:
gravezza dell'aria: ne seguirà che adunque s' ella è pesante da sé, peserà
. allora favonio spira, la terra s' apre, piangono i rusi- gnuoli.
concomitàri * accompagnare '. il termine s' è diffuso dal linguaggio della teologia.
concomitàri * accompagnare '. il termine s' è diffuso dall'ambito della teologia.
armonie. garzoni, 1-441: qui s' ode l'armonica modulazione delle voci concordanti
iii-121: quando un suono che continuamente s' inacutisce, o si aggrava, si
cioè largamente e strettamente: strettamente, s' intende pur per quella concordanza che ne l'
sillaba far si suole; quando largamente, s' intende per tutto quel parlare che 'n
, 294: i comentari ordinari litteralmente s' affaticano in concordare questo testo. tasso,
... / istranamente concordar s' udla / col fiero suon de la fiamma
: quanto tempo è scorso, che non s' è trovata la raggione e vera causa
render debbono secondo la cura che loro s' appartiene, e secondo il concordato tra
, con cui, il debitore, s' impegna di pagare a tutti i creditori
dal tribunale, con cui l'imprenditore s' impegna di pagare a tutti i creditori
/ quando avien che si tempri e che s' accordi / 4. dir.
così breve, che nell'urto istesso / s' uniscon le placate alme concordi. cuoco
vantavano capaci di diritti, i secondi s' accorgevano del legame dei doveri. era un
amico, allorché questi due beni concordemente s' accoppiano. d. bartoli, 32-19:
concordemente si rispondono, che due anime che s' amino delle tue? le quali,
queste tre mie madri... s' ingegnerà tra tre giorni di far nella presenza
nella republica [del sole], e s' amano grandemente ed aiutano l'un l'
da ch'ei [mio padre] s' è pur ostinato a volermi dare un marito
di concordia con il re di navarra, s' incominciò ad attendere a questo fatto.
gli odi fra le due monarchie vieppiù s' infuocolavano, né si trovava mezzo di
141: * di concordia 's' applica non ai sentimenti, né alle opinioni
opposti / fa che in su il mar s' accosti: -in uno bolle, /
-in uno bolle, / l'altro s' estolle -per tacque pendenti, / là concorrenti
materie cedenti, come piombo, ambedue s' acciaccherebbero assai. carena, 1-5:
talenti. / almen così non vi s' incontrerebbe / che un numero minor di concorrenti
con più favore di fave nere, s' intenda esser eletto e approvato primo governatore;
moda appena è comparsa, di subito s' estende e dentro e fuori del paese
con più favore di fave nere, s' intenda esser eletto e approvato primo governatore;
buffoni stian da buffoni, e che non s' impaccino in altro che in cose meccaniche
durante il primo mese di villa egli s' era accattivato la simpatia del dottore con
ogni anno in questa mia contrada / s' abbiano a celebrar tragiche feste; /
., 28 (487): e s' invitarono, con pubblico editto, tutti
it., i-112: questo secolo s' apre con un grande atto, il giubileo
una certa curva... la quale s' accosterà sempre alla retta f l senza
rasente al piede del monte ov'ei s' avanza in una punta o capo, al
concorrono diversi membri, i quali diversamente s' adoprano. bruno, 3-131: non è
altra base, altro fundamento, ove s' appoggino questi grandi animali che concorreno alla
fed. della valle, 374: s' io assolutamente il proponessi [il duca
tempo con felici successi alle cose loro, s' era posta in capo che non fusse
/ ne la gran tenda sua già s' è raccolto, / co 'l buon
i-37: della fiera il gran giorno s' appressa, / che era il concorso di
il concorso de'preti, i quali s' offeriranno a voler i benefizi...
giudicare. pirandello, 7-247: egli s' affannava tanto a rassettar lo studio, disponendo
punto del concorso de'raggi non solo s' abbrucia il legno, ma si liquefà il
... anch'ella mai non s' estingue, se la seguente voce cominci da
la civiltà si legano insieme, ma s' influiscono a vicenda con quell'azione concreativa
: io concredetti che 'l tuo letto s' accostasse al mio. beicari [manuzzi]
concretare e a dar corpo alle idee, s' accorsero... che questa tale
854: ma qui non so s' io potrò, senza inciampare in qualche
, / se cambia confessore, e s' egli è bello, / se ragiona con
leone ebreo, 72: ne la terra s' uniscono tutte [le virtù celesti]
la concubina di titone antico / già s' imbiancava al balco d'oriente, / fuor
migliorare il mondo vorrebbe che nel mondo s' introducesse un bestialissimo concubinato universale. botta
conculchino [i bruchi] o con fuoco s' ardano. testi, 322: giro
le quali ella... nobilmente s' ingegnava di proteggere, per quanto era
« amo *, siccome il pescatore savio s' ingegna coll'eschette di trarre li pesci
tasso, n-ii-308: ben dubito ancora s' i demoni possano per concupiscenza de le
e tutto quello che alla legge divina s' oppone è peccato. pallavicino, i-727:
di concupiscenza; cioè quello con cui s' amano i beni opportuni allo stesso amatore
.). petrarca, 70-34: s' i'trascorro il ciel di cerchio in
uomo ardito, / come quando un s' adira, e fa del resto, /
1-3: condannati, [i malvagi] s' attristano, si scolpano, e accusano
quali la stirpe umana più condecen temente s' inchinerebbe, non essere degno né lecito di
: vola il desir, ma poi pigra s' infìgne / l'alma, pensando che
3-731: atteso che, se il simile s' accompagna col simile, il degno col
): al grido, la gente s' affolla intorno; n'accorre da ogni parte
5-64: la nostra lingua... s' è argomentata di dar gravità e fermezza
. guarini, 143: che, s' in un sol pensiero / l'anima,
si condensa, / e troppo in lui s' affisa, / l'amor, ch'
naschino, tutti i buon costumi s' informino, e che sia nel vero il
in altrui un'abitudine di condiscendenza che s' andava formando, finimmo per potere
conosce tali condiscendenze, non permette che s' ammetta una vita futura, se non
inchiostro: / avrem l'intento, s' è in piacer di dio ». /
e a bradamante: « che direte s' io / vinta ho marfisa » disse «
leggende di santi, 4-194: s' ingegnava per ogni via e modo accostarsi
di cristo; e per condiscen- dimento s' inchinava al prossimo, che quando il vedea
tribulato con lui insieme, e sempre s' ingegnava d'aiutarlo e consigliarlo in tutto ciò
roba che sazia a vederla, e non s' ha un piacere al mondo a mangiarla
, siccome i chiodi unti d'olio s' affigono ne'legni più facilmente, e
: sappiate, mio caro gino, che s' io avessi un'anima condita e impreziosita
di tutte le squisite minuzie che non s' imparano che da gente del luogo.
allegrezza ispirituale. allegri, 243: s' insalata non v'ha per freddo
argomentare ne l'istesso modo che, s' i sogni e l'al tre predizioni del
fallaci, è falso per necessità quel che s' afferma del destino. rosmini, xxii-147
par., 14-48: per che s' accrescerà ciò che ne dona / di
, fosse con qualche condizione, che s' appartenesse a colui che volesse vedere il
vero che abbraccia le contingenze condizionate, s' egli non è l'autore di tali
turbolo de mala oppi- nione; / s' eo vo coperto, vennoime e turbo mia
133): cavalcando verso verona, s' abbatté in alcuni li quali mercatanti parevano
condizione, con li quali ragionando incautamente s' accompagnò. sacchetti, 52-24: la sua
giamai, resta che colui più al perfetto s' avicini il quale d'esse avrà maggior
, 35: sono alquante che, s' elle sono ricche, quanto che siano
, viene, compera, porta, s' affanna. oriani, x-21-31: qualunque
secoli dopo che i loro colleghi connazionali s' eran già fatti cittadini; e le virtù
grad pregio. bisticci, 3-28: s' egli erano uomini di condizione, gli
più liberi tra le persone di condizione s' astengono di profferire parole sporche. g
amico, questa erudizioncina, e condonatemi s' io tiranneggio la vostra pazienza! parini
stati presi nelle carceri e condonati perché s' arrolassero... li potevi riconoscere alle
e che, costretto a sposare, s' era dimesso ed era venuto qua in condotta
e finito. davila, 232: s' eccitò la sua naturale incostanza a
america. leopardi, 1053: e così s' avesse finalmente un codice del saper vivere
conduttar l'acqua in rivoli, e s' incontrano valloni profondi, si è costumato
b. davanzali, i-279: s' avacciò l'adottamento di domizio, per
portino. baldinucci, 2-5-140: egli s' era procacciato un crocifisso di bronzo di
: poiché il condotto delle pappardelle / s' ha da serrar (dic'egli) ella
: questo prezioso volgare..., s' è vile in alcuna cosa, non
richiesto da uno di loro conducenti, s' intenda essere richiesto da tutti.
in un corridoio sotterraneo, dove ci s' apersero due tenebrose stanze non contigue.
poi condotto fino alla cornice ultima, dove s' aveva a voltare la tribuna. segneri
sentiero / muto e solingo a me s' aprìa, per esso / mi lasciava
/ di nebbia tal, che, s' altro non la sturba, / questo emisperio
intanto, cittadino generale, di ordinare s' io devo rivedere i conti de'tre uffiziali
). caro, 6-311: non s' intermise di miseno intanto / condur l'
fiorenza. bisticci, 3-441: quando s' avea a spendere, sapeva dire a
meglio apparirà lo intendimento suo, che s' io conducessi l'altrui chiose, o
, con piacere aspettavano quando la predica s' incominciasse. pulci, 5-32: per questa
aguzzar conviengli ambe le ciglia, / s' indi la terra e 'l mar ch'intorno
ditta mantova. grazzini, 3-2-254: s' io feci da dover, padre stradino
: la contessa non poteva fare che non s' arrossisse quando sentiva ricordar l'essortazioni fatte
di quercia d'olivo / di pino s' attendono, o erme, / i conduttori
46: vogliamo che il nostro luogotenente s' intenda essere... il commanda
un cenno il canonico lupi, e s' erano messi a confabulare sottovoce, chinati
. bencivenni [crusca \: s' appella titimalo ciparissio, perché hae molta
, 1-7 (13): e s' elli [l'artefice] vole fare la
per parola. guarini, 64: s' i'miro / a quel che n'ha
mi confà. in lei la mia vita s' esalta come la cicala vi canta.
confederandi con n. s. s' avesse a spiccar da lui o a non
vi si fa d'onore nazionale, s' ignori poi l'epoca più bella, più
parlare. davila, 59: s' awisarono d'operare che i predicanti ugonotti
maestro alberto, 205: per certo, s' egli è degna conferenza del presente divino
che concessagli volontariamente da principio, egli s' era poi confermata con il valore e con
ne dimostri la verità; il che s' io facessi, mi avviserei d'averla
realtà e della fede di lui, s' andava racconsolando. brusoni, xxiv-850:
di grandissimo timore che gl'inglesi non s' introducessero e non si confermassero in quelle
delli signori otto della guerra, che s' intendessero confermi li presenti per tutto il
145: egli [il peccatore] s' awicina senza ribrezzo a un uomo che
natura è quella / che a sollevar s' ardisce / gli occhi mortali incontra / al
. savonarola, iii-113: di quelli che s' indugiano a confessarsi a l'ultimo,
, 2-494: una sera lo respingeva. s' era confessata e per quel giorno non
: giunto all'altare [il vescovo] s' inchinò profondamente; depose la mitra e
sgomento, senza un'amica alla quale s' abbandonar nelle confessione si priva.
si legga quel 'terra incognita 'che s' interpreta a confession d'ignoranza. i.
avere sperata son ripreso, dir che s' appartiene? la fraudo delle quali aperta
modo, che convenuto l'avrebbe, s' el non fusse che non ardiva,
impropriamente confessione tutto il sacramento. ma s' avverta che quest'inesattezza di parole non
dugento in dugento braccia, e simile s' ordinò si cominciassono i barbacani ovvero confessi
l'orzo prima con l'acqua, poi s' arrostisce, e poscia fattone farina,
l'olive o come le noci, che s' hanno a confettare, che quanto più
e quivi bevorono e confettarono, e poi s' andarono a letto. bandello, 1-4
coppieri, di paggi,... s' adoprano per abbellirla. arila,
: ma che 'confetture'e 'confettiere *: s' ha a dire * bomboni 'e
volgare confetto ove agli aromi / stimolanti s' unìo l'ambra o la terra / che
queste gentildonne / -faccian le lor, s' a qualche edizione / sono 'nvitate, o
: fu troppo tardi quando il lupaccio s' accorse del pericolo: la fiocina scattata l'
tempo con felici successi alle cose loro, s' era posta in capo che non fusse
era dificata in forma, che non s' avea se non a conficcare. sacchetti,
e dà tormento, / poi che s' è messo in sua confidanza. g.
della parola. svevo, 2-471: s' era già convinto che amalia, innamorata
cosa confidentemente dicea, non altrimenti che s' io non dirò fratello, ma una
, 1-368: bisognerebbe farle capire che s' è sbagliata... che sono il
le faceva lo scultore, e non s' ingannava: le erano fatte proprio per
sp., 11 (199): s' abbatté... in un amico
zella della mia isotta,... s' innamorò di messer tristano. —
la volpe] per una china / s' apprese a lui [al pruno],
uno fastello di mirra, il quale dolcemente s' aveva confitto nel cuore. boccaccio,
iv-31: non potendosi concepire come, s' ella [l'anima] è materia,
ella [l'anima] è materia, s' adatti ad intendere l'innumerabili cose ch'
è in milano che le grandi vie mercantili s' incrociano per una configurazione di terreno che
xxiv- 1003: il consiglio di stato s' è acceso in consiglio di guerra.
saracini. bibbiena, xxv1- 6: s' io avessi potuto, l'arei confinato in
.. non si vollono partire, anzi s' affor- zorono. m. villani,
fono i confinati / che in faenza s' eno ratinati, / e lì fen festa
e del rimedio che avete, non s' è lasciato senza apertamente mostrarlo. guicciardini
confinati si fanno, tanti più inimici s' hanno. sassetti, 27: comparse
conviene andare a confino a foligno; s' io non ci fussi, daretegli [dodici
lorenzo de'medici, 258: or, s' è per mio destino / che così
l'orificii de cannoni de le braghe s' uniscono a le calzette in circa la piegatura
11-193: l'anima umana, in cui s' alligna e vive / de la scienza
de notar tatto con cui s' eseguisce l'ordine, e mettesi in
carletti, 129: [li frati] s' inter- messero volentieri,...
, i-131: la persecuzione da principio s' era intesa a purgare il governo e le
al pollo pesto..., s' usa dire: i medici l'hanno sfidato
eterna che conflagra tra popoli e popoli s' è svolta la civiltà. —
più mai la pace del passato, s' appiccicano essi alle abitudini, alle tradizioni
/ te invola il tempo / che non s' arresta: / te, forse milite
240: i fiumi temporanei, non solo s' uniscono colle superficie dell'acqua, ma
si fa pelago / nel rimembrare, s' inazzurra ed èstua, / e te foci
e lo sterminio dei formidabili rotanti, chi s' immagina che ad ogni istante possano confluir
., 7-144: proponendo tu questo, s' io ricuso / l'andata, ben
né raccontar quante donne con infinita constanzia s' abbiano lassato crudelmente ammazzare dai tiranni per
non mi sgombra la cetra in cui s' asconde. svevo, 3-634: mi confondeva
monte, ii-386: par che gioia mi s' asconda / di quel giardino sovrano,
, 1-5-86: la signora... s' unisce con esso a maggiormente confondermi colle
43-371: meser, si 'l matremonio sì s' usa / con la temperanza che è
dell'alpi altre alpi di neve che s' immergono nel cielo e tutto biancheggia e
creta / esser costrutto; in tante s' aggiraro, / si confusero insieme,
dall'altro la mansuetudine e la pietà s' erano confuse in un incendio d'amore.
ad essi. marino, 15-40: vedrò s' a que'pronostici malvagi / si conformano
volere,... in questa grotta s' insegna. vico, 641: la ragione
terra / che ti somigli; e s' anco pari alcuna / ti fosse al volto
/ vedi che tutta al tuo venir s' allegra. sarpi, i-242: nel secondo
siete, dicea, fidate amiche, / s' è l'amor vostro a l'amor
accenti. leonardo, 7-i-14: non s' è egli visto pitture avere avuto tanta
da poi che 'l suo valore / mi s' ha fatto servente. dante, 29-14
. dante, 29-14: guardate bene s' i'son consumato, / ch'ogni mio
avvezza, / quanto più il disiato ben s' apprezza, / tanto mi truovo più
frutto de loro scritti si saziano, s' empiano e si confortano. foscolo,
, v-233-6: lo meo core in altessa s' avansa; / pio ch'io non
. francesco da barberino, 187: s' el da sé si muove a gambettare
muova lento a formar passi / uom, s' è saggio, / là, 've
modi troppo toscani. leopardi, iii-112: s' io m'arrischio di confortare chicchessia a
numi. svevo, 2-423: ella s' era abituata a piangere in sua com
, li confortò sì francamente, come s' egli avesse dovuto far quivi l'ufficio di
maestra, e'non si trova; / s' è fin cercato nel confortinaio, /
giacomino pugliese, ii-131: madonna, s' io pene porto / a voi non
fame indebolito e smorto, / ristorarlo s' ingegna e gli concede / di soavi conserve
confraternita dunque va a prendere il morto, s' incarica de'funerali, delle esequie,
; formavamo una confraternita epicurea, che s' aiutava a vicenda nello sfruttamento deua vita
principalmente dal confrontare e dal rapportare che s' è fatto le diverse scienze e quasi
è una locanda. / l'oste non s' occupa / di far confronti; /
confusamente i popoli feroci, / e già s' odon cantar bellici carmi / sediziose trombe
d'annunzio, iv-2-195: nella sala s' era addensato il calore: per le tribune
calore: per le tribune i ventagli s' agitavano confusamente, e nello sventolìo le facce
che son nel ciel glorificati, / s' avessin nel pensier compassione / de'miseri parenti
non vi sarebbe più confusione, / s' a damasco il soldan desse l'assalto.
la quale nel rimirar gli oggetti propinqui s' allunga lo strumento [il telescopio],
. svevo, 2-459: come non s' accorgeva che amalia in sua presenza era
già di quell'infelice abitante che nulla s' appellava, fu certamente il cielo.
il bambino gridava, ma la vecchia s' era scottata e fece confusione.
senza certezza. bruni, i-118: s' udì confuso almeno, ov'or distinto
da una confusa idea di doveri, s' immaginava che la sua ripugnanza al chiostro,
/ stanze in confuso, / cento s' affollano, / sporgendo il muso, /
di certe novità irreligiose viete e più par s' ingegnino di ficcarle in capo alla
, i-159: eccoti janin, che s' inginocchia innanzi a racine, e sputa sul
e già vecchio, dolevasi perché non s' era attentato di darle un bacio santo in
caduto infermo. verga, 3-59: 'ntoni s' era fatto mandare le carte, e
di leva. foscolo, xv-414: s' è scritto da più dì al capo del
si poteva congegnare una parte di nave che s' aprisse, e la facesse all'improvviso
a vicenda, / colle man forti s' afferràr, siccome / due travi che valente
e dilettevole. viani, 19-309: s' accappiava la vita, ravvolta entro un
nel far forza per muovergli, anzi s' incastrano e stivansi insieme, congegnandosi per
delle lor parti... ch'e's' attengono l'un l'altro e puntellansi
venti schiavi. ariosto, 43-102: s' infiamma il ghiaccio, e si congela
annunzio, iv-2-779: il riso gli s' era congelato nel cuore. tutta l'anima
: per congenito cretinismo la sua animalità s' è ostinata a quel noioso gioco di
come nazione, nello stesso modo che s' immedesima coll'arte, colla scienza,
l'oro stridulo. / l'oro s' accumula. / dispare il suolo igneo
fondata veramente, come a un dotto s' appartiene. panciatichi, 191: una
proprio quello il suo bene. così s' è risolta la congestion cerebrale. ungaretti,
annunzio, ii-660: mira funebre letto che s' appresta, / estratto rogo senza la
o per quali casi o con quali armi s' avesse a muovere tanta quiete. bruno
, 10-xx: il vaso di cc congia s' impecia di xn libbre, e poi
ottimo, ii-408: m'awidi che s' io per prodigalità git- tassi tutto ciò
, e a ferir mira / dove s' apre la piastra e si congiugne. /
7-226: dal lato di tramontana le spiagge s' innalzano grado grado fino a congiungersi col
comune. d'annunzio, 11-866: s' erano congiunte / nel lor signore le
più la mia, perché solo con me s' era congiunto. -figur.
ti congiungi, / quanto 'l senso s' inganna di lontano. 21.
congiungimento de'fulgori di che ciascheduna stellina s' inghirlanda. marino, ii-280: quando
vico, 386: in cotal guisa s' introdussero i matrimoni, che sono carnali
forte e pieno connubio coll'arte italiana e s' astenessero dalla vaga venere dei congiungimenti forestieri
dramma tre. garzoni, 1-301: finalmente s' arriva alla settima [tunica] detta
il movimento del pensiero... s' affissa nelle idee, e n'attigne
la vecchiezza] di ciò cagione / s' appropria il dolor con lei congiunto, /
, 21-85: luce divina sovra me s' appunta, /... / la
non meno ha vinto col senno che s' abbia fatto con la forza. castiglione,
congiunte meraviglie della fisica e dell'artificerìa s' era intrecciato l'idillio. 6
congiunta / l'arme involate di portar s' affretta. d. bartoli, 34-32:
null'uom si in trametta, / s' egl'i vedesse di coltella punti; /
altre donne che per la camera erano, s' accorsero di me, che io piangea
mascelle / e di logore tibie allor s' udio. / già tu le vedi frettolose
connettere italianamente, quando si sente, s' immagina e si fraseggia alla barbara.
popolo anche di questo in tal congiuntura s' addolorò. sarpi, i-170: si resolse
a qual savio partito que'machiavellisti accademici s' appigliarono per vedere di salvare la capra
la vecchiezza] di ciò cagione / s' appropria il dolor con lei congiunto,
congiunzione coll'asia e coll'europa; avvegnaché s' ignori quando e per quali casi cessò
congiunzione che annunziata fu a lelio, s' awide... essere gravida, secondo
congiunzione, perché con questi tali è come s' avessimo a patir noi medesimi. leopardi
lunare è quel spazio di tempo che s' interpone fra l'una e l'altra
pronome, participio, congiunzione, meglio s' intende dalla più parte, che se tu
risapesse dell'altra: in tanto sospetto s' aveano fra loro. giusti, 3-49
, 6-304: una grossa banca non s' inquieterà mai troppo per congiure e sedizioni
compagni, 1-15: tutta la congiura s' avacciò d'ucciderlo. 4
il destino, il ciel crudele / s' arma a'tuo danni, il genitore istesso
, viii-2-74: per forza di tormenti, s' ingegnava [clearco] di sapere,
rinovella, / dove il zelante suo parlar s' afferra? fagittoli, 3-7-93: gli
volgar., 3-2-649: il novello ramo s' appiglia e si conglutina, essendo innestato
conglutinazione d'umori, che in breve s' unisce e consolida. = voce dotta
, come se nuovi capitani all'esercito s' aggiungessero, costoro che ammettono i credenti
campanella, i-408: come parte principale s' introduce il coro, che rappresenta il
b. croce, ii-9-147: perciò ben s' intende l'insofferenza e l'odio feroce
gran zelo e frutto... s' impiega in aiuto spirituale de'condannati.
l'aurora, i-167: il congresso s' occuperà dieci mesi in formare le leggi
tiene il primo luogo. per congruenza s' intende il rapporto tra il disegno e
conformità di più cose ad una; e s' usa specialmente o di somme o di
soderini, iii-261: se il giardino che s' ha a formare sia in luogo di
i contrabbandi / si scoprirebbon tutti, s' io non dessi / nuovi ordini.
il conio nelle medaglie, o monete, s' adopra 10 strumento di ferro detto vite
si spiega nel suo idioma vernacolo non s' informa innanzi di parlare se il termine che
, 4-118: temporalmente per lo leone s' intende i malvagi coniatori, i quali
intende i malvagi coniatori, i quali s' adomono e mostrono apparenzia di buone persone
e così coniati, sono finiti che non s' hanno si non a spendere. aretino
cavalieri, 1-406: così per conico s' intende non solo la piramide ed il
cavalieri, 1-406: così per conico s' intende non solo la piramide ed
3-1072: di cipressi coniferi a diana / s' ergono 1 boschi alteramente a l'
il gatto ebbe ciò che voleva, s' infilò bravamente gli stivali, e mettendosi
angusta / gabbia ritta al vederti / s' alza, / e verso te gli orecchi
prudenzia e desterità, son sforzato che s' io fossi un leone io diventassi un coniglio
a. degli albizzi, xiv-97: s' apollo questa candida coniglia, / o
. 1. nelli, 19-2-25: s' egli viene, i'gli vo far avere
. buonarroti il giovane, 9-591: puntelli s' apparec- chin, coni e lieve.
proverrò, come è dovuto, / s' io gli potessi appiccar questo conio: /
dante, inf., 30-115: s' io dissi falso, e tu falsasti il
/ che nel suo conio nulla mi s' inforsa. marino, vii-566: ne
femmina da conio / che per ruffian s' avea qualche bonturo / e un zanche per
a. f. doni, 3-174: s' avea a contraer matrimonio fra la congiugazione
che seguita la copula lo sponsalizio non s' avesse a risolver poi come incesto.
che il capitano a quando a quando s' intrometta nel coniugio, se gli piaccia
sottili di color di mele, che trite s' attaccano alle dita. idem, 133
secoli dopo che i loro colleghi connazionali s' eran già fatti cittadini. pascoli,
pochissima connessione: pure a me non s' aspetta far questi giudizi. tasso,
se sarà conosciuta abbastanza la difficoltà che s' incontra a ben connettere insieme le parti
fissare e connettere le idee che egli s' era prima fatte sulla realtà. c.
con quella [la chiesa] che s' aveva a sposare per insino alla consumazione
per fare intendere qual sia questo subietto s' usano parole che si possono dire 4
, i-589: d'una donna che s' ami, s'ama tutto, piace tutto
d'una donna che s'ami, s' ama tutto, piace tutto. quel che
e pieno connubio coll'arte italiana e s' astenessero dalla vaga venere dei congiungimenti forestieri
stagione arrugginiva il cono cui la borgata s' inerpica, pezzato di vigne. c
segno / che allo squallido esilio / s' esprime amoroso; / nei nomi di memoria
i-630: il monte a cui il paese s' addossa ha la forma tipica regolare di
della fatai conocchia, / che non s' accosti il ferro al bruno stame / se
sempre. gozzano, 47: la nonna s' alza e lascia la conocchia / per
offesa alle battarie. garzoni, 1-636 s' appartien loro [ai soldati]..
che potria / più dir costui, s' ambi ci avesse scorti / per le più
la gente / caunoscente / col bradir s' aita. bibbia volgar., v-397:
3-58: incontrando per via una conoscente s' era fermata con essa a scambiare qualche
non è parenza ch'ai vostro parere / s' aparegiasse; sì gaia parete. guittone
garzoni, 1-150: tutte queste cose s' appartengono all'aritmetica conoscente, overo speculativa
è parenza ch'ai vostro parere / s' aparegiasse; sì gaia parete. guittone,
conoscere. salvini, 39-iii-184: chi s' accosterà più a questa intelligenza e conoscenza
non si può intendere se prima non s' impara a intender la lingua, e conoscer
parenza ch'ai vostro parere / s' aparegiasse; sì gaia parete. giamboni,
idem, inf., 5-124: ma s' a conoscer la prima radice / del
conosce il danno; e però non s' ammiri / se ne riprende, perché men
1039: la sapienza... s' è ridotta a denunziarla [l'infelicità]
: per conoscere meglio le voci, s' accostò chetamente all'uscio della cella ad ascoltare
conosce quello perfettamente, perché non sa se s' è cane o lupo o becco.
, 26-82: volea conoscer chiaro / s' a più stretta battaglia simil metro / le
quando si partì,... sicuramente s' accostò. s. giovanni crisostomo volgar
per altro sopranome io noi conosco / s' io noi togliessi da sua figlia gaia.
libro di motti [crusca]: s' io mi conoscessi così di pietre preziose
statuto della parte guelfa, 19: s' intendano essere ed essere stati e siano
e matrimonio, cresce, moltiplica e s' aumenta insieme conosciutamente e con più profitto
quale, cattivo e discacciato, consolato s' avea. poesie bolognesi, xxxv1- 768
ii-274: l'amico genio... s' avvicina a la terra; e questa
dante, par., 5-12: e s' altra cosa vostro amor seduce, /
la lussuria, per te la superbia s' aumilia. guicciardini, 359: la
botta, 5-270: il bellero- fonte s' attaccava con l'oriente...,
, 9-543: misericordia! che la terra s' apre: / non sentite 'l
ii-43: bastava infatti che ognuno di loro s' impe gnasse per qualche migliaio
e quinci in un momento / di greci s' allagò la reggia tutta. parini,
è chi questo modere: / non s' ode mai tal empietà conquidere. monti,
forteguerri, 27-15: che tale oggi s' affanna e si conquide, / che
e si conquide, / che domani s' allegra e scherza e ride. =
bandello, 2-27 (i-939): s' oppose coraggiosamente contra l'orso e quello
prende un pezzo di pasta, che s' allunga, e gli scappa da ogni parte
stati miei conquistatori, / e non s' acquista onor per li musardi. boccaccio
de'medici, 364: « consecrare » s' intende un tempio a uno iddio o
ministri della chiesa, e 'l loro ministerio s' adopera sopra il vero corpo di cristo
e i principali son consecrati e unti come s' usava fra gli ebrei. papi,
ariosto, 462: fate che i baccini s' abbiano / per consacrarli a tempo,
consacrato. -vergine consacrata: che s' è dedicata al servizio di dio (
bisticci, 3-183: quella figura che s' aveva a adorare si era il corpo
sua roba, col pretesto che bastianazzo s' era annegato, la truffavano a cristo,
si spiega nel suo idioma vernacolo non s' informa innanzi di parlare se il termine
, prodotta da una forza demoniaca che s' era impossessata del suo autore, spesso
1-85: quanto più [il nemico] s' accosta, tanto più spessa sia la
stessa, egli [l'uomo moderno] s' inebria di rapidità...;
, dandogli la consegna. il sonno s' alzava dal cuore della notte a vellutargli
condotti in un corridoio sotterraneo, dove ci s' apersero due tenebrose stanze non contigue.
ad amare cristo crocifisso, conseguentemente sì s' ordina l'odio ad odiare se medesimo
castiglione, 132: quel piacere che s' ha nel conseguir le cose difficili. guicciardini
la quale nel rimirar gli oggetti propinqui s' allunga lo strumento [il telescopio],
di sé. botta, 5-51: s' accorgevano,... che insino a
mano a man, se nulla a noi s' asconde / del conseguito appo la sua
, per quel « consenso generale » non s' intendesse, in realtà, il giudizio
: il terzo dì si condanna, o s' aggrazia dopo molti dì con consenso del
mai sentito l'abbattimento dell'insuccesso. s' accontentava del consenso di qualche singolo artista
a disfarcene, per un prezzo onesto, s' intende: ma nulla possiamo fare senza
e che con la dottrina ed esperienzia s' hanno guadagnato il bon giudicio, e con
sua colpa brasmando, / né consentendo s' el gisse fallando. dante, inf.
d'altrui. arrighetto, 242: s' egli fusse, come lucrezia, alcuna
, con minacciare incendio alla casa, s' alle scelerate voglie non consentiva.
14-51: scossi al trambusto, che s' udia, que'duci, / e di
: e fra l'altre ricette, ella s' è messa / a compom'una.
nuovo mezzo tecnico non permisero che di esse s' imbalsamasse più che un'ombra.
della valle, né dove l'acqua s' abbia a far salire a lo insuso,
entrambi ove più ferve / la mischia s' awiàr. manzoni, pr. sp.
amiche erano andate di conserva, o s' eran ritrovate lassù, s'eran fatte
, o s'eran ritrovate lassù, s' eran fatte amicizie nuove. guerrazzi, ii-282
, che quando ella è posta, s' ella non si tenesse una pezza distesa in
intelligenza, 20: la quinta gemma zaffiro s' appella, i ed è d'uno
dà commiato di sua corte a condizione s' ella non conserva l'usata puritade.
e domini, dipoi che sono acquistati, s' amano e conservano con astuzia e sollicitudine
che verranno / faranno come me, s' industrieranno. -in formule di saluto
procuratore del pubblico erario, il quale s' addomandi il conservadore generale, quale sia
1-154: a morente e ad afflitti s' apriva il cuore a vederla portare per casa
: uomini vivi, che come noi s' appassionano al contrasto del vecchio col nuovo,
; e poi fu loro detto che s' aspettassino, che poco tempo avea a venire
consesso ricerca. marino, 5-145: s' alza il palco di sotto a un
d'una spina di monti, che s' innalza considerabilmente sopra gli altri in distanza
nella quale si considera d'alcuna cosa s' ella è utile o s'ell'è
d'alcuna cosa s'ella è utile o s' ell'è dannosa. giamboni, 7-102
, e già considero / che 'l cor s' adempia di pensier più lepidi. guicciardini
fargliele accettare senza remissione alcuna, né s' ammettesse ogni scusa, ma solamente quelle
cioè largamente e strettamente: strettamente, s' intende pur per quella concordanza che ne
far si suole; quando largamente, s' intende per tutto quel parlare che 'n
.. tutte le cose, qualunque s' è la più minima, si dispone ed
così fatte perfino la violenza delle passioni s' attuta alla considerazione dei piaceri altrui.
suo lume [dell'aritmetica] tutte s' illuminano le scienze, però che li loro
per lui né rispetto né considerazione: s' era messa a provvedere da sé ai
mai non offende: / ove talor s' offenda, / bel consiglio è pentirsi.
; / e facendo il consiglierò / s' accompagna nell'affetto / per aprir nel
donna, debbo dirti che l'annina s' è mostrata disinteressatissima ed ha rimesso tutto
la ragione. boccaccio, vii-163: s' io potessi lo specchio tenere / al cui
reggia... sono consiglio come s' hanno a tenere i popoli che sono bestie
non so qual via mi prenda / s' alcun non trovo che consiglio mi renda /
scanni l'uno sovra l'altro, s' ascose dentro la cappa del camino.
del mio morir non curi, / s' ei prender dèe consiglio / di vibrar
capita bene. marino, 283: deh s' a me non è tolto / il
così di giove / l'alto consiglio s' adempia). manzoni, 311: al
stette il mio prego; / e s' ei non l'ode, alto consiglio è
giamboni, 2-243: quello a che s' accorda la maggior parte della gente che
consiglio, benedetto co'suoi due consorti s' aggiunsono con loro. a. pucci,
di eleggere un consiglio rappresentativo, che s' aduni nelle colonie, e consideri, e
, i-187: il consiglio di famiglia non s' ingerisce di atti amministrativi. -figur
di quel consiglio di famiglia emilio s' era messo a ridere. -consiglio
consiglio di guerra avea giudicato meglio che s' acquistasse prima tutto il paese circostante alla
importanza. capi militari e capi politici s' erano accordati d'attuare un piano decisivo
e de'pomposi napoletani, in furia s' apparecchiarono dell'arme. mannelli, 1-73:
d'india. calvino, 1-435: tutte s' affannavano a dar consigli: versargli [
, per trovare il modo col quale s' avesse da procedere in tanta strettezza. alfieri
dice di censo consignativo, cioè che s' impone da uno sopra la sua robba
tanto quella immagine de la persona amata s' adora ne la mente de l'amante
nella republica [del sole], e s' amano grandemente ed aiutano l'un l'
, essendo in molti punti, salvo che s' attribuisca alla virtù più in moderata e
essenziale: il vigore delle radici con cui s' è piantato dentro se stesso.
modo che, se la lamina is s' abbassasse ancora per qualsivoglia minimo spazio,
4-2 (93): ma cesar quando s' avvidde che sicurano suo consobrino era fedito
stelle. montale, 3-59: maria s' era distaccata del tutto dalle catapecchie dei
di dolore, ma di piacere che s' aggiunga a piacere, o almeno che
lume le notti; e a qual più s' apre / modesto fiore a decorar la
, corte., i-69: madama s' intenerì, pianse, si consolò, tornò
di perpetuo sole. / vedi come s' imporpora e s'indora / tuo ciel nebbioso
. / vedi come s'imporpora e s' indora / tuo ciel nebbioso, e par
. iacopone, 40-20: s' eo me faccio omo, omo ha suo
consolari. carducci, i-269: l'italia s' era rilevata appoggiandosi d'una mano alla
materni conforti, che una riluttante commozione s' insinuò nel suo dolore arido.
, redutto in volgare; nel quale s' induce boezio di consolazione bisognoso, lamentante
saporitamente. pulci, 12-10: rinaldo s' era un giorno dipartito, / per
prima signoria forestiera, che infìno allora s' era retta la città sotto signoria di consoli
lana in tutto quello dove l'arte loro s' estende. 6. stor. il
solo dei fatti dell'arte sua, non s' è mosso mai da venezia. meglio
. g. gozzi, 3-2-6: s' io volessi confermare il mio detto con
consolida in parte, ancorché in parte s' indebolisca. di breme, conc.
e così voglion sonare bisogna che s' appoggino ad alcuna vocale. consonante
iii-40: quella circolazione, che costoro s' immaginano di poter fare salendo e scendendo di
seneca volgar. [crusca): s' assembrano diverse boci, e di tutte
rima non m'intendo; pure, s' io posso farne giudicio, dico due cose
chi, passando per una fiera, s' è trovato a goder l'annonia che fa
in mezzo al rumore degli altri, s' immagini che tale fosse la consonanza di
cioè largamente e strettamente: strettamente, s' intende pur per quella concordanza che ne
far si suole; quando largamente, s' intende per tutto quel parlare che 'n
: osservò quali voci del nostro parlare s' intuonano, e quali no; che
(129-7): nepot'e zio s' aman già come gatte, / marito moglie
, il marito e la moglie consorti s' appellano, perché comuni tra loro debbon
. nievo, 60: la mensa s' imbandiva al solito per dodici coperti:
. petrarca, 214-35: rendimi, s' esser pò, libera e sciolta /
al consorte / della vita mortai l'alma s' avvinse; / come quel, ch'
, i-262: la commissione d'ispezione s' accordò dunque con le autorità bolognesi per
e fantasia negli uomini... s' incivilisce con la pratica dell'intelletto, conciossiacosaché
, disse prima le consuete orazioni, s' intrecciò poi le mani dietro la nuca.
intendere. machiavelli, 276: tutti s' accordano che sia meglio eleggergli [i soldati
quel giorno consueto a piovere infallentemente, s' involgono in certe foglie che si chiamano
tutti i luoghi di piemonte ai forestieri s' usavano, che certo era cosa mirabile
, per questo vocabulo « nobilitade * s' intende perfezione di propria natura in ciascuna
degli accomandati di madonna santa maria, s' accolsono avvisatamente molti buoni popolani in santa
mente della giovine l'idea che vi s' era formata in una così lunga consuetudine.
de'reverendissimi crescenzo e santa croce, s' è grandemente risentito di quanto è passato
caro, x2-ii-x01: ma, poiché s' è consultato col vescovo di spoleto,
era stato colto alla sprovvista, poi s' era consultato, e aveva risposto: «
che han le stesse facoltà nostre, s' imbestia nella più stupida, nella più corrotta
di schietta e semplice natura, che quando s' attro- vasse con la compagnia a tavola
lecito, bene che nella antica legge s' usasse: e chiamasi sorte consultoria. garzoni
si può determinare quel tanto, che s' ha da fare. 3.
xvi-16: gentil mia donna, amor, s' i'per un cento / avesse magno
dire quanta sia la cera che vi s' arde a queste cene, né quanti sieno
, patire. foscolo, iv-452: s' io devo consumare la parte di calamità
consuma / corno candela ch'ai foco s' accende. g. cavalcanti, ii-452:
avea chiamati. compagni, 2-11: subito s' armarono, e missonsi a offendere la
., 3-4 (301): sì s' avvezzò a * cibi del monaco,
colla frequenza dell'uso e del moto s' arruota, si spolvera e si consuma
, pieghe vole, svegliato s' offuscò e s'insterilì in quella smania di
vole, svegliato s'offuscò e s' insterilì in quella smania di piacere
consumianci di stolta sollecitudine pure, come s' egli non potesse, o non volesse
che ciò ch'è scritto di me s' è compiuto e consumato. 3.
è consumata la cera, convien che s' estingua la luce. f. galiani,
. dante, 29-12: guardate bene s' i'son consumato, / ch'ogni
volgar., 4-in: per la ranocchia s' intende lo piccolo mercatante il quale vuole
sunt; che questo dire consumato, s' intende quando sono compiute e tratte a
consumata in esperienze d'amore, la s' accorse in breve del senso che giovanni
vogliono, che si faccia, come s' è detto, lessa [la lodola]
ovvero sulle merci. colletta, i-59: s' imponevano tributi a tutte le proprietà,
, 1-86: né minor miracolo, s' io non m'inganno, è da
, 11-93: [quel grosso insetto] s' era gettato, fanatica obbedienza alla chiamata
. monti, x-3-547: fatto / s' è di voi da'poeti / sempre pazzi
altri redditi. inibriani, 2-99: policarpio s' era fitta la cosa in capo e
tanto più perde, e '1 miser non s' avvede, / finché tutt'il suo
, 117: 4 contabile 'usano, s' intende già i soliti neo-barbari, per
intanto, cittadino generale, di ordinare s' io devo rivedere i conti de'tre ufifiziali
etti, 2-255: qual maraviglia se non s' awidero che i vocaboli puramente fiorentini,
di fiesole e di mugello, non s' avevano a considerare come pezzi della nostra
la bontà di quella creatura, non s' accorgeva del malgarbo contadinesco che la si veniva
. deledda, iii-887: più giù s' incontrò l'arciprete gigantesco, con le nappine
, 135: queste parole che non s' usano più in fiorenza sono restate ne'
., 2 (38): lei s' andava schermendo, con quella modestia un
neri sopraccigli, mentre però la bocca s' apriva al sorriso. faldella, 2-77:
fo la sdraiatina, come certi che s' addormentano sulla panca. l. bellini,
allo scultore, discese dalla sedia e s' allontanò del tutto desto e di buonissimo
loro danari. guicciardini, ii-147: s' intitolavano re e regina di spagna.
m'avevano specialmente colpito le immagini che s' incontrano nel contado: plumbee, talora,
marino, 16-16: poveri specchi, s' intelletto aveste, / voi che di
invocato da dieci moribondi, che s' affretta di casa in casa per benedirne
parole. ojetti, 'i-365: lì s' era impalati nell'uniforme, sull'attenti,
. fiore, 165-10: e s' ella va da sera o da mattina /
. [tommaseo]: più contamente s' adomava che non s'accadeva a religiosa.
: più contamente s'adomava che non s' accadeva a religiosa. 2.
panzini, ii-570: sollevando le coltri, s' accorse che il letto era stato contaminato
se saturno o marte / a lei s' accosta con obliquo aspetto / le contamina il
la fede. castiglione, 394: e s' io potessi senza infinito vituperio degli uomini
nostra donna troppo giovane, non s' accorgono e non sanno eglino, che le
, 854: ma qui non so s' io potrò, senza inciampare in qualche nota
che sia, contaminata o rotta, / s' altri per lei non muore, a
venderebbono [i mercanti] quasi nulla, s' essi volessero vendere il tutto a contanti
. f. doni, 3-80: quanti s' affaticano per guadagnarsi uno amico, e
passato e delle cupidità del presente, s' ingegnano di ridurre in danaro contante e
diligenti. d. bartoli, 37-39: s' awidero [i paggi] di quel
trovò senza difetto. nievo, 16: s' accontentava di raccontare come avesse toccato dodici
tanto a minuto. vico, 216: s' innalza la prima colonna agli ebrei,
, 127: questa cotale vergogna, che s' ha nella confessione, come dice santo
ura. chiaro davanzali, 249 6: s' amore comanda ch'io degia sofrire /
m'ha 'ngannat'e ciampolino / non s' ha tenute le man a centura:
le gride, devono aver piacere che s' ubbidisca: che è anche un disprezzo,
avere. petrarca, 30-28: che s' al contar non erro, oggi ha sett'
, 163: nel contare, come s' arriva a dieci e che si vuol dire
lo sogna? verga, 3-74: piedipapera s' infilò 11 giubbone di furia, e
ti ricordi? io avevo domandato che mi s' ascrivesse o al reggimento di udide,
pucci, cent., 22-83: poi s' abbandonò quel lavorìo / per la sconfitta
/ di madonna, / che s' io avesse lo contato / di bologna,
meccanismo. boccardo, 1-964: s' inventarono i contatori, per misurare la
31 (535): li male s' attaccava per mezzo del contatto. giusti
, quand'ode dir canaglia, / s' intenda sol del pover dispettato; /
, o sia del sacro palazzo, s' abbia a prendere dai re franchi. carducci
, iii-27: omobono, quando prima s' ingaggiò in questo partito disperato, sapeva
zecchini che mi date, di qual ragione s' intende che sieno? -li tenga,
sian capi grossi e materiali. che sarebbe s' io dicessi e provassi ora che sono
è il fine del suo amore, s' ella con li raggi degli occhi amorosi,
disser chiaro agli astanti, che non s' era fatto frate, né veniva a quell'
f. f. frugoni, xxiv-944: s' introduce con altera prosopopea la mora galiana
fosse molto chiaro il dì ed egli s' avesse molto messo il cappuccio innanzi agli occhi
mutabile, poi che senza regola alcuna s' aggregano tra di loro e si separano
il terreno per le piante] e s' aduni di tal terra, che si bagni
xxiv- 962: ond'avviene che s' incontrino così a minuto cotanti stravolti e
nove cieli] suonano, come non s' odono da noi? a che risponde che
, x-21-102: un gruppo di vecchi marinai s' incanta, contemplando, sul mare.
; / e quando al contemplato ben s' appressa, / altro che contemplar giamai
è caos, tutto sfuma, e s' annulla. de sancfis, iii-81: la
dal senso conoscitore de gli oggetti particolari s' incamina all'acquisto della scienza che contempla gli
passo rinnovatore, dopo il quale potrei s' intende giudi care e godere
vuole alcinoo, quantunque i buoni costumi s' apprendano più tosto per usanza; e
uno studioso e contemplativo galantuomo, che s' è pur risoluto di fare nella sua ormai
, 67: quando al contemplato ben s' appressa, / [la mente] altro
io non veggo per qual ragione ei s' elegga ticone. manzoni, pr.
tumultuosa di collinette e di poggi fioriti, s' inchina a dolcezza. fogazzaro, 5-143
citade che per contemplazione de la veritade s' acquista. scala del paradiso, 417
ebreo, 193: quando l'anima s' inclina oltre a misura a le cose materiali
a le cose materiali e corporee e s' infanga in quelle, perde la ragione e
10 non son buon bifolco; / ma s' io n'ho due, andrà diritto
urlo nasale / scilingua e ghigna s' altri gli contende: / di nessun dice
ricco e non ricco è tuoni, come s' awezza. bembo, 1-180: [
mano / seco il conduce, a cui s' oppose invano / qual altro fu più
amico di dante, xxxv-11-701: non so s' io mi starò semmana o mese
/ chi 'l mandasse fra noi nulla s' intende, / ma dal- retruria ei
grosso d'una materia flussibile che agevolmente s' addensa. 14. tr. ant
, una di quelle al cui giudicio s' eran rimessi i contenditori, condannò lutero
. francesco da barberino, 29: s' ella sarà figliuola di duca o di marchese
tuttavia / a chi mi guarda, s' el è di ciò degno. albertano volgar
sé contiene. marino, vii-144: s' io sono un essere senza termine che contengo
? manfredi, 2-3: due linee che s' incontrino in un punto di consi fare
e fortezza è contenuto, nulla paura s' impone di meritare d'essere sbandito.
/ o ver de la sentenza, com s' avene, / i'prego quei, nel
letti due processi; che l'uno s' aveano fatto eglino, nel quale si
risentimento da voi, e niuno forse s' è contenuto con maggiore delicatezza della mia
contiene / sol per amor della cosa che s' ama. alvaro, 9-64: i
] che non frauda, / né s' abandona già, né se contrista, /
: perché in cent'anni un grado / s' avi- sa suo digrado, / sicché
prima diffinire le voci con le quali s' abbia a ragionare; dipoi stabilire alcune massime
'1 merto di quel ch'a voi s' aspetta / contentar ben vi può,
rubiconde / per contentar chi 'nver loro s' invelve. boccaccio, dee.,
contenta. petrarca, 82-10: però, s' un cor pien d'amorosa fede /
corona e stato di francia sempre vi s' intervengono in maggiore parte prelati; e li
lo esequire. ariosto, 27-104: s' appiglia al fin, come a miglior partito
egri e languidi mortali, / di cui s' odono ognor gridi e lamenti, /
genti? g. bentivoglio, 5-i-110: s' è contentato chela regina eschi di qua
e se questo poco non ho, che s' ha da fare? -male,
andare a roma, come quello che s' indovinava che già michelagnolo era in fine
determinata, ciascuno andò ad essequire quanto s' era contentato di fare. straparola,
o difficilmente. firenzuola, 575: s' io son di gran contentatura, niuna
voleva, come disse colui, che s' incendiasse troia una seconda volta. manzoni,
. nel vóto uggioso dell'animo suo s' era venuta a infondere un'occupazione forte,
in pessima contentezza, e tanto più s' attristava quanto che messer nello per il
, / quasi contento allora a pena s' ode. savonarola, 7-ii-292: dio,
barbagliato. tasso, 7-65: e s' io pur rimarrò nel campo esangue,
pulci, 8-41: io ti priego, s' a te piacqui mai, / che domattina
, 5-7 (65): la donna s' ingegnò... di dovere fare
venga il tormento; / ma tardi s' awedrà / che molte pene avrà senza
, / quanto più il disiato ben s' apprezza, / tanto mi truovo più lieto
che aver fine il cielo non s' avvera. d. bartoli, 35-136:
6-96: è un'altra sentenzia, che s' appella contenzione, la quale si fa
lodovico. straparola, 8-1: tre forfanti s' accompagnano insieme per andar a roma e
smisuratamente, con atti piacevoli e amorosi s' ingegnò d'inducerla a fare senza contenzione
spiriti sediziosi] nuovi partigiani, novellamente s' attentavano di correre le provincie conterminali.