la concubina di titone antico / già s' imbiancava al balco d'oriente / fuor delle
: quando svegliossi adone, e sì s' accorse / che già chiaro i balconi
a se stessa racchiusa, né mai s' affaccia a porta o balcone. carena,
diagonali di finestre e balconi dei grattacieli s' erano illuminate. -per estens. e
. idem, 5-59: sol, s' egli errò, fu ne l'oblio del
il bando, / che il dì seguente s' ha da dar di piglio / all'armi
gran gaglioffo, un pippion novo, / s' io non so far le forche,
: al misero mortale / ogni lume s' ammorza: / vèr la scesa del male
per lo campo, che ciascuna persona s' andasse a riposare a suo padiglione.
è dimostrato; ma essendo in fazione, s' attacca col suo anello di ferro
di bandoliera. pirandello, 5-214: s' era preso un gran colpo a bandoliera
e scandolo, / che mai non s' è poi ravviato il bandolo, / sempre
scogliere di immondizie:... s' innalza e bang! travolge finalmente con sé
selvatico nelle pianure erbose, ma s' incontra in mandrie dome stiche
caro, i-94: imaginatevi ora che s' abbia messo innanzi il caro mascherato da
. garzoni, 1-874: qui s' inchiudono tutte le differenze del navigare
tanacro riportarla / a casa non potè che s' una bara; / fece con diligenzia
sp., 35 (607): s' immagini il lettore il recinto del lazzeretto
da fiera. svevo, 5-271: egli s' era limitato (per spettacoli,
musica dei baracconi prigionieri). quando s' era piccini. jahier, 52: baracconi
boscaioli e segatori. baldini, i-70: s' usciva menti appositamente costruiti per ricoverarli
azeglio, 1-132: la mia educazione s' era intanto tirata innanzi alla stracca all'università
buonarroti il giovane, 9-732: ti s' affaccino a i passi e cani e lupi
era altri. d'annunzio, iv-2-433: s' industriavano an- ch'essi a vendere,
che non esistesse. bacchetti, 1-i-575: s' acclimatava così bene e trattava tanto con
il modo tenuto nel denunziare, s' appose al vero e 'l disse, questa
pirandello, 6-238: una sola voce s' era levata nel parlamento...
utensili) siamo tornati nel paese che s' immagina d'essere all'avanguardia del progresso
nelli offizii del comune; e quindi s' ingrassa; e piace loro sé di stare
., 11-60: onde nel cerchio secondo s' annida / ipocrisie, lusinghe, e
esser bello e piacevole, che egli s' avvisa che quante femine il veggono tutte
quante femine il veggono tutte di lui s' innamorino. ser giovanni, 32
giusti, 2-213: barba no, ci s' intende: un impiegato, /.
/ che me l'avesse tolta, s' io ci avessi aspirato. cantoni,
sbenda poscia i cugini, e che s' inceda / per la fiumana alla barba del
aspetta! / ché gli facea sentir s' ella è affilata: / quanti ne giugne
puteo tanto gagliarda, che senza dubbio s' è portato pericolo di non averla in barba
barbe in terra / indivisibilmente 11 piè s' afferra. d. bartoli, i-445:
sia il diametro del capo, né s' egli è rotondo, né quanta sia la
foggia / che ad alto muro un barbacan s' appoggia. soffici, v-2-107: un
la gola. ricchi, xxv-1-288: s' io non ti pelo, un tratto,
-per simil. pirandello, iii-608: s' è insellato sul naso un paio di
tu fai a fidanza col martello; ma s' egli non ti ciurlasse poi nel manico
barbaianni, o un alocco, / s' io sono un'altra volta sì balocco /
[del gatto] placidi e spietati s' aprono su un'edizione inedita del mondo.
in ogni buco ombroso di verdura, s' era aggiunta agli altri tormenti; cosicché
d'azeglio, 1-132: la mia educazione s' era intanto tirata innanzi alla stracca all'
essere nell'adoprare il suo idioma, s' ingegnava a ricavar dalla sua memoria le
: ché, poi ch'amore / s' è barbato nel cor, a che fatica
affibbiare. pattanti, i-31: sovente s' io non ho la gamba lesta /
ma come e'par ch'alia dama s' appresse, / un bello scudo ch'aveva
cade. cattaneo, ii-1-333: dappertutto s' incontrava il cristiano e l'ebreo, il
d'artifizio. la barbarie di natura s' incontra in ognuno e sul principio,
d'anni; di che altri non s' accorge se non poi che è rovinata in
vuole amore / che a soffrir l'alma s' avvezzi, / e che adori anche
antichi e da'moderni; né oggi s' usano per gli eccellenti, ma son fuggiti
è dunque altro se non quello che s' oppone all'indole sua primitiva. idem
connettere italianamente, quando si sente, s' immagina e si fraseggia alla barbara.
rinaldo la terra non lascia, / che s' apparecchi di difender quella; / se
barbatèllo1, agg. bot. che s' avvia a diventar barba: detto della
vecchio, / e par di se medesimo s' inganni / chi s'è sempre veduto
di se medesimo s'inganni / chi s' è sempre veduto in uno specchio. firenzuola
32-265: mira dinanzi a te come s' allegra / la terra e il ciel,
quantunque essi a più non potere battendo s' allunghino, e volino anzi che corrano
si può dire, di quel terreno ove s' abbarbicano, in capo a qualche anno
terra. tilomo, dove siete, s' el ve piace? -respose lui: -sono
egli era figliuolo d'un barbiero, e s' era acconcio in casa per staffiero del
d'una di queste sì fatte cortegiane s' innamorò, essendo io in vinegia,
, ha perduto i suòi piatti e s' è cangiata in uno scipito * salon
scorretta; la scorrezion sua passata in uso s' è convertita in sua naturale essenza,
, i-474: per il cacri non solamente s' in tende il fiore del
e bello alto cacume, / ove or s' asside in mezzo ai più perfetti:
montagna smisurata, dove / non gli s' alzi da presso altro cacume. manzoni,
voce francese cadastra scussa scussa, che s' usa nelle provincie subalpine. faldella, 2-51
siano i cadenti dei, qual più s' aggreva / sulle braccia o sul tergo e
di fuoco, dove l'estremo orizzonte s' incurva e si fa più chiaro? non
nomi vostri. tassoni, 1-8: s' alza a veder nel mare il sol cadente
vecchion venerabile ch'entra nell'anticamera e s' appoggia cadente per la decrepita etade al
sempre così? quel collo magro non s' era dimagrito vieppiù negli ultimi giorni?
foscolo, xv-267: [lo stile] s' alza di rado, e ripete sovente
entrò nel rio di san polo, s' insinuò nell'ombra. un sùbito velo
, mentre il corteo si forma e s' incammina pesante, lento, con cadenza
e il fragore del vento, e s' accorge poi che è già scritto, è
in un comico mistero, i pianissimi corali s' incamminano come una folla attratta dai fuochi
: come una grande macchina di donne / s' avanzano le copritrici della semina / ribattendo
idem, inf., 16-2: s' udìa 'l rimbombo / dell'acqua che cadea
si potè, / perché da nulla sponda s' inghirlanda. passavanti, 232: voi
. monti, 11-217: come quando s' appiglia a denso bosco / incendio struggitor,
le corone / eran cadute, e s' imbevean le rose / nel sangue che fluì
cristallo oltre misura / lucido e chiaro s' adornava il grembo / l'erba assetata e
. allora favonio spira, la terra s' apre, piangono i rusignuoli, cantano gli
cadono le rugiade, corrono i rivi, s' allegrano i pastori. giusti, 1-88
rendono un altro suon ch'a quel s' accorda / con che i vicin,
5-625: a le piene percosse un suon s' udia / de'cavi fianchi, un
tempie / miravan la più parte; e s' eran vote, / rombi facean per
163: quella [accusa] che s' è esaminata, cadeva sulla leggerezza delle
dove'savere che ornai cade in peccato s' ella fallasse a eleganti, così abbaglianti di
e ne li adolescenti, sant'anna, s' era recato a studiare per addottorarsi in
., 7-78: di tutte queste dote s' avvantaggia / l'umana creatura; e
avvantaggia / l'umana creatura; e s' una manca, / di sua nobiltà
del beneficio, vedrò ad ogni modo s' io potrò intarsiarle in qualche considerazione.
frivola società, come con gravissimo danno s' è fatto fin qui. -cadere
si ricordava mai di nulla; non s' interessava di nessuna cosa al mondo.
né vo', né deggio; / s' al tuo fermo voler poscia m'appiglio /
, risorge, e più e più s' affretta, / senza posa o ristoro
la notte era occorso, dubitando non s' esser sognato. chiabrera, 243
il crin canuto / la vista mi s' invecchia, / ed è sorda l'orecchia
e tremo, e spesso caggio / s' io fo lungo viaggio. par ini,
collodi, 525: le sue forze s' indebolirono a poco a poco, e
al quale per quattro mesi di dissuetudine s' era dovuto tornare, la fanciulla ci sbadigliava
primo giorno era caduto prigioniero « e così s' era messo al sicuro *. cardarelli
parte ne cadeva assai, e ciascuno s' ingegnava con quanta più forza poteva di
può con laude ognora? / quivi s' avvien ch'inanzi a ruggier cada,
muro superiore, affinché non cadesse, s' andavano mettendo puntelli di legno, finché
verga, 3-134: in questo momento s' udì uno schianto: la provvidenza,
i suoi rami. leopardi, 38-13: s' apre il ciel, cade il soffio
non ne riman più soffio e tonde s' appianano. prati, ii-15: mozzata in
un segno ch'è nel ciel, carro s' appella, / mosse di francia e
. doni, 3-35: dopo 'l mangiare s' entrò in vari ragionamenti, una parte
cendo ciò non solamente che a gentili uomini s' appartiene, ma ancora quello che
vanissima il concetto che la cometa potes- s' essere un puro simulacro, e che in
e strettamente: stretta [mente], s' intende pur per quella concordanza che ne
far si suole; quando largamente, s' intende per tutto quel parlare che 'n
cima d'un olmo, e poi s' abbandonava ai sicuri sostegni della quercia,
dante, purg., 12-106: così s' allenta la ripa che cade / quivi
, 366: alla prosa il verso giambico s' appressa tanto, che spesso inavvedutamente cadeva
po. livio volgar., ii-1-50: s' attendò là dove questo fiume cade nel
.. a una tal serie immensa s' attaccano le coti, le selci, le
annibale e di tanti altri, non s' infiammi d'un ardentissimo desiderio d'esser simile
/ eterne. / ma par che s' aduni / concilio di numi / grande
'l bel pianto raddoppia or ch'ei s' appressa. 5. figur.
caro, 1-141: euro e noto / s' aventaron nel mare, e fin dall'
3-163: e che dire dei pericoli che s' accompagnano alla pioggia e alla neve,
: meser, si 'l matremonio sì s' usa / con la temperanza che è
stocco: / buttano anch'esse e s' armano di spine. /...
. foscolo, 1-167: un dì, s' io non andrò sempre fuggendo / di
, / e 'l candor matutin ratto s' appressa. d. battoli, 4-8:
voce del gerundio, e per lo più s' accompagna col verbo andare ».
le loro radici fisse nel suolo, poiché s' alza circa quattro 0 cinque braccia da
14: l'albero del caffè finalmente s' assomiglia agli aranci anche in ciò che
a me giovevole il caffè, non s' attentava d'ordinarmelo perché oggetto di lusso,
del caffè. vallisneri, iii-381: s' aggiungano gl'inganni che fanno nelle botteghe
rumore, di gente. nel fondo s' apriva un piccolo palcoscenico su cui erano
e maggiormente egli alzava la voce e s' inquietava gesticolando. era diventato rosso di
. era diventato rosso di fuoco. s' era alzato dal suo antico seggiolone tarlato
e indefinibili, che di giorno non s' incontrano mai. panzini, ii-362: quando
tolto da un misero caffeuccio in cui s' era ridotto a prestar servizio e gli
a numerare /... / s' egli eran pari o caffo. varchi,
pulci, 18-90: disse: baron, s' ogni tuo effetto guardo, / non
le cose col genere, perché invero e s' appone meglio chi giuoca a pari o
, i-144: più la coltura dell'ingegno s' avanza e più ci accostiamo a quella
della di lei pregnezza artificiosa, poiché s' avea sotto il grembiale fasciato il ventre
-e noi vo'più diffendere, / ché s' i'potesse io ti vorria offendere.
m. frescobaldi, ix-28: certo, s' al proprio ver noi riguar- diàno,
fosse. fioravante, 43: disse perché s' era partito e la cagione, tutto
era stato alla battaglia, e come s' era partito dagli altri. f. villani
/ maumetto infermo, e ignudo, or s' è fuggito / et al suo antico
nulla cosa nuova ora t'arreco / s' io vo'dir la cagion che questo rio
tante stragi, e il cielo / offenderei s' io di mia man perissi, /
: ciascuno per non essere privato, s' ingegnò d'avere vittoria, e in questo
d'avere vittoria, e in questo modo s' uccisono, e tu ne fusti in
bambino era stato cagionoso e sensibile, s' era alzato dal letto poi un altro,
splenda italia, e a quel pasto s' allegri / delle cagne notturne la fame
bruno, 87: cagnazzo traditore, s' io avesse un pugnale, adesso ti ucciderei
fra giordano [crusca]: quando s' incontravano per le vie, si guardavano
questo cappone per gramatica, e vedrai s' egli ha apparato nulla? ». pulci
, / ch'a gran fatica ancor s' assicurava, / tenendo sempre in cagnesco le
palazzo vecchio. settembrini, 1-22: spesso s' entrava in politica e diventavamo seri,
fuori. « già! * dis- s' egli. pasotti lo guardò in cagnesco,
baldini, i-699: appena un forestiero s' awentura per via borgo, dove è
fornace si suda senza rinfre- scamento, s' arde senza refrigerio, si strugge l'uom
salvini, 23-230: pastor, che s' imbatteo / in un covile allevator di
, ii-181: nel mio piccol asii s' abita in dui, / e terzo è
, de la cagnolina? - allora s' alzò la blanda venere e la dimandò in
dei capi. garzoni, 1-776: s' allega a proposito qualche proverbio, come
nome suona con lode nel regno, e s' io volessi di mastino farmi cagnùccio adulatore
caicco, con altri venti compagni, s' erano trovati tutti gettati dal mare sulla
antenora, / nella caina, o s' altro luogo è tanto / maladetto in inferno
si svelle dalla sua continuità, / s' innalza, manda un fremito e ricade.
. giusti, i-391: intanto la sala s' empiva, s'empivano le stanze
intanto la sala s'empiva, s' empivano le stanze contigue, s'accomodavano le
s'empivano le stanze contigue, s' accomodavano le partite della calabresella e
il giovane, 9-532: ché, s' egli avviene / che 'l calabron d'amor
uno linguaggio a uno altro che non s' intendessero insieme. = probabilmente deriv.
? cupa, una testa di donna pensosa s' inclina perché un 2-158: se in due
ai tempi nostri [tra le mele] s' apprezzano... in italia le
.. a una tal serie immensa s' attaccano le coti, le selci, le
acquatico e di monte. l'acquatico s' appella mentastro, quello delle montagne si
la sua patria, / benché molto s' aggiri e spesse volte / in peregrina terra
spesse volte / in peregrina terra ancor s' annidi, / quel naturale amor sempre ritiene
la pecunia, perch'essa solo per sé s' onora, e no'colui che la
animali. imbriani, 3-16: le quattro s' invaghirono del generale e cominciarono a contender
calamitadi e nei disagi, / meglio s' aggiungon d'amicizia i petti, / che
, 2-603: era, dovunque / s' andava, di cadaveri, di sangue,
che sia, contaminata o rotta, / s' altri per lei non muore, a
benedica tutte le anime generose che non s' adontano d'amare gli sventurati! ah
poterono, o non seppero, o non s' arri schiarono a dar
fanciulla. castiglione, 262: non s' induce riso col dileggiar un misero e
che son quelle che più dell'altre s' affaticano, di materia leggerissima, ma
come il lino lungo e collo stame detto s' ordisce. = voce dial.
suo sgomento, senza un'amica alla quale s' abbandonar nelle braccia, ella ricorse al
loro i sacchi... ma poi s' era attopato dietro un mucchio di cordami
essi rapidi come avessero fiutato la preda s' affaccendarono a calare le lunghe lenze.
/ per voglia di volare, e non s' attenta / d'abbandonar
! *. nievo, 16: s' accontentava di raccontare come avesse toccato dodici
forza la vela calare, / e s' io m'aggiungo alle membra tremare /
mordeva spietatamente tutti gl'italiani; e s' avventava a occhi ciechi. è viltà
e per quei boschi oscuri e tenebrosi / s' odon alti rumori e gran fraccassi,
ed onde il basso polo a noi s' asconde. galileo, 375: così mi
essa ho gran temenza; / però che s' io venissi e'm'è credenza /
pancrazi, 2-106: un battello, dove s' era imbarcato anche un furfante, calò
calano per beccarli, e questa subito s' awiluppa loro in cerchio e sì li divora
: poi da un cielo d'aurora / s' è calata la sera. / poi
. il pubblico lo sente. non s' ode un respiro. la luce è calata
di forze, ciò ch'era patto, s' è cangiato in diritto.
vertiginosamente per superare un culmine immobile. s' inchinò, virò, passò, in un
: tutti i guardiani furono desti: « s' è udito un tonfo come uno che
calerà, verso volterra, che comunemente s' intende andar sotterra, cioè morire.
al fìgur. marino, 5-145: s' alza il palco di sotto a un tempo
gridava mercé per dio e quanto poteva s' aiutava; ma ciò era niente:
/ rumoreggiando per l'immensa calca / s' appressa: e il fior de'cavalieri
di lassù lo spettacolo dei padroni che s' inoltravano fra la calca. d'annunzio
per sottrarsi alla curiosità importuna, stelio effrena s' era rifugiato in un lembo di ombra
catenato il cuore: / ma il cuor s' annoia tra la serva calca / sdegnoso
, e borsaiuoli. magalotti, i-141: s' accordano [certi falsi filosofi] a
all'amica sua. -mai -ella rispose. s' indugiarono a mirare quel gioco fallace composto
latini, o * claviculae tibiae e finalmente s' arriva a'piedi, c'hanno il
mostri di natura, non altrimenti che s' egli fosse nato con le orecchie appiccategli alle
arte di ballare, e con somma fatica s' ingegnò di dimostrare qual uso dovesse farsi
giorno, iv-194: ma il bel carro s' arresta; e a te, signore
mancagli il ginocchio, / sul calcagno s' accascia; e, immaginando / vicino il
fuggendo il schiva. marino, i-17: s' avessi armato cento anni in campagna /
carità è frutto di fede, e chi s' avventa così all'impazzata ai calcagni di
/ devon venir, ma solo a voi s' avviene / pugnar con le calcagna e
affettuosa, semplice creatura fra quante mai s' affannarono dietro le calcagna di un filosofo
come la stessa loro ombra, continuamente s' alternano a cacciar nella nuca le granfie.
buonarroti il giovane, 9-389: tanto s' è da viltà lasciato porre / sul
su altre simili carte sciolte, che s' abbiano a mano sulla scrivania, affinché
. e tanto ci pensò e tanto s' illuse, che volle calcare le scene.
che l'unghia non calchi, né s' accosti al luogo magagnato. ariosto,
brancati, 4-230: edoardo, che già s' era alzato, prese da una sedia
. pallavicino, 3-2-296: il nunzio s' accorse ch'eransi già cambiati i concetti
quasi tunica opera del concilio, mentre s' awisavano di poter con essa quietar la germania
essa quietar la germania; di poi s' erano avveduti a prova che le turbolenze
cesarotti, i-191: è pur, s' io non erro, dettame di sana critica
la scorza rugosa e la polpa del legno s' erano mutate in un calcare color carnicino
un enorme scheletro geologico, il carso s' estende sotto il sole. è nato sollevandosi
tal serie immensa [di terre] s' attaccano le coti, le selci, le
arnese in mezzo del detto fiume s' attuffò. buonarroti il giovane,
nelle miniere de'metalli, de'vostri s' ingrassano le fiere. calcatóio,
/ né cessa l'odio, anzi s' avanza e poggia, / e vie più
con calce morta e con acqua, s' indurisce oltremodo all'azione dell'aria,
però molto più stimati i calzolari, s' avessero cognizione de'calceamenti antichi,..
alzare il muso ma non calcia, non s' impenna. 2. sport.
arrecati, non trovando altro avviamento, s' acconciò con uno fornaciaio che coceva calcina
seccare, col tramontano di quel dicembre s' era gelata e rintonaco aveva sputato muffa
convenevole. d'annunzio, v-1-625: s' affannano a riparare e a murare 1
è acqua di calcina, entro cui s' ammontano ben distese le pelli sia fresche,
. bellini, 5-87: il fuoco calcinante s' introduce ne'sassi dalle fornaci.
176-6: chiuso in picciol loco, / s' il sasso dur calcina, / che
calcinato. garzoni, 1-143: qui s' impara di chiamar i metalli purgati,
diventano calcinelli e li rompono, come s' è detto, conviene metterla prima a
e niuno aiuto mi porge, anzi s' insegna con continua sollecitudine di mandarmi più giù
gridava mercé per dio e quanto poteva s' aiutava; ma ciò era niente:
calci con certi grigi che di botto s' impadroniscono del suo fondo e lo rendono
negri, 2-796: un di loro s' era portato, chi sa da dove,
perché, prendendo l'alto riposo, s' erano nelle lor mandre e stalle retirati
v'ascende. / quel ritroso e restio s' impenna invano, / invan s'arretra
restio s'impenna invano, / invan s' arretra e calcitra e contende, / che
sentire se elli calcitrosi risistono, e s' egli sono divenuti mansueti. f
bassa, / lo stangon sopra or s' alza, ed or s'abbassa.
stangon sopra or s'alza, ed or s' abbassa. bandéllo, 2-11 (i-782
tassoni, 4-58: tutti lodàr che s' aspettasse il conte; / ma quando poi
aspettasse il conte; / ma quando poi s' andò ben calculando / ch'ei non
di ciascuno. pirandello, 7-264: s' è battuto tre volte in duello,
che ci stava a pigione pel solito s' era disciolta in uno smemorato giulebbe.
, iii-23-137: la stessa letteratura ascetica s' imbeveva di calcolo e di politica,
si fabbricò nelle viscere, perciò che s' immortalò co'suoi calcoli. redi, 16-viii-334
in cartagine. idem, 20-75: s' è venuto... a nascondere in
/ cercossi, armi gridò, d'ira s' accese, / d'empio disio,
. d. frescobaldi, ii-524: s' ella è gaia giovanetta e bella,
e interruppero un momento la questione che s' agitava caldamente tra i commensali. leopardi
quando in casa sale, / non s' accosti al caldano né al cammino.
sbatacchianti e sdrucciolanti sul lubrico acciottolato, s' allontanò. -caldanèllo. i.
/ che saluta l'aurora e poi s' asconde. 2. in senso osceno
nicati e calderotti, / e padellin come s' usano in mare. bronzino, xxvi-2-250
marino, 7-27: saltellando garrisce e poi s' asconde / il calderugio infra i
: ancora lasso del sai, che vi s' usa, / con altre cose,
/ se fuor non esce, più dentro s' afforza, / e contro a sé
: mi ricordo con che ansia allora s' aspettava e si leggeva i giornali, con
, inf., 25-61: poi s' appiccar come di calda cera / fossero stati
più caldo: / così più sempre ulivier s' innamora, / quanto rinaldo il partir
. e. cecchi, 6-263: poi s' oscurava la stanza, e sulla tela
/ bacco, non pavento io, s' ei mi minaccia, / e se m'
aveme la mente così calda, come s' io l'avessi pensato adesso. menzini,
. bartolini, 1-60: le fanciulle s' erano accorte di me. io camminavo
sempre alla peggio degli inglesi, e s' univa con lui in un caldo entusiasmo
, tutti e due disgraziati, che s' eran messi nel partito troppo presto, senza
: perché uno che il soldato a far s' è messo, / mentre dal campo
a'miei occhi ha del miracoloso, s' egli percuoterà a sangue freddo, senz'
per stanza dove ogni malandrino, che s' appicca, / venir a diportarsi ha per
man. machiavelli, 3-313: e s' io paio all'aspetto / alquanto un po'
7-8: tutte le nazioni che più s' approssimano al cielo per troppo caldo disseccate
per questo accidente avvenne, che dove s' aspettava ricolta fertile e ubertosa, fu
il caldo è grande, né altro s' ode che le cicale su per gli ulivi
frutto al tempo ordinato: il bosco s' adoma di frondi, e di foglie,
ogni dove. tommaseo, i-139: s' ammalò sul cominciar d'agosto, /
un urto in pieno petto; e s' irrigidì, tutta bianca, cogli occhi
vecchi. così giuravano. difatti non s' era sentita nemmeno una fucilata: le
mano, morente: / di caldo s' empì quella mano... / o
. dante, par., 5-1: s' io ti fiammeggio nel caldo d'amore
o primo papa, nella cui corte s' usasse palese simonia per gli suoi parenti
il bravo è come uno zoppo che s' impanchi a ballare il valz. beato chi
animi... ad ogni brieve caldicciolo s' ascondono di picciola febbre che ci assaglia
sp., 28 (489): s' aggiunga una gran perversità della stagione:
fazion del fegato, se 'l fegato s' unga. serapione volgar. [crusca
città dall'aria conventuale / dove non s' odono che campane / che fan davanti
usciranno / anco di monferrato, onde s' intende / sian per partir de'greci
l'uomo è giovane di tempo, s' elli è vecchio per nobili costumi. seneca
di titon la meretrice: / s' apron le porte; e marfisa ed ipalca
: a mezzo il cortile alcuni paesani s' affacendàvano intorno a due tarchiati ponies e a
nell'opposta estremità libera. codesto dente s' incastra da alto in basso in una
suoi conti per la via, / s' accorge ch'e'non v'è da far
pone sopra un piano inclinato, e vi s' introduce la palla, la quale,
che l'apice resti dalla punta che s' accende, le strizza in quel dato calibro
romana. baldinucci, 26: per calice s' intende quel sacro vaso, dentro il
un pezzo di durissimo legno, che s' imperna per base della ruota di piombo,
per verze, subito con cortesi sembianti ti s' appre sentano innanzi quattro o
poni quelle [viti] che s' affrettano di maturare, anzi che
, anzi che 'l verno s' approssimi, e quelle che in tra le
bambagia, il lago, e i monti s' erano intabarrati di caligo. e.
dove in luminoso velo / tra candida caligine s' asconde / l'immenso lume di cui
andare andare: l'anima divina / s' annebbia: le caligini del fato / premon
, il lago, e i monti s' erano intabarrati di caligo. cardarelli,
iii- 481: ai tempi nostri s' apprezzano... in italia [le
viani, 14-170: il mare lentamente s' umiliava, rientrando brontolando nel suo seno
, / diss'elli a noi « non s' apre questa calla ». giov.
sotto i cocenti lampi / di febo s' affatica / il falciator pe'campi;
ragionevolmente imprunata..., balzellando s' affaticano per qualche tragetto, che faccia
stretto calle / con l'argine secondo s' incrocicchia. boccaccio, viii-3-44: per dimostrare
/ in lieto aspetto il bel giardin s' aperse. garzoni, 1-603: né sia
danza, facendosi far calle a coloro che s' appressavano per rimirarla. -farsi
/ per cui gran fama di vertù s' acquista, / ch'egli spaventa altrui sol
, 189: men aspra / ci s' è mostra fortuna da quel tempo, /
eburno, / deh fa che, s' io cadrò sul calle ascreo, / dicasi
/ nulla spene m'avanza; / s' allor non fosse, allor che ignudo
l'altro il figlio / avea, cui s' appoggiava; e ragionando / di varie
il calle. marino, 12-96: s' ode picciol romor per la foresta, /
.. /... nel cielo s' adoma / d'inargentate coma / e
i-65: la carta delle lettere già s' è ingiallita, e l'inchiostro s'è
già s'è ingiallita, e l'inchiostro s' è impallidito così che la calligrafia sottile
qui calliopè alquanto surga ': alquanto s' innalzi, quasi dica che essendo più
giallo macchiato di rosso vivo, che s' incontrano sovente nelle aiuole dei nostri giardini,
. c. gozzi, 4-95: spesso s' udia gridare: « omè, il
rifatto. monti, x-2-13: tal s' allaccia in senato la zimarra, /
: allor che da lunge il ciel s' imbruna / siede sul mar che a poco
sul mar che a poco a poco s' ange / una calma che annunzia la fortuna
il lampo: e la nuovola nera / s' apre ai riso di limpido sol.
e quietato quanto basta, e però s' accerti ch'io non mi prendo ulteriore rammarico
lenirsi. salvini, ix-25: ecco s' è unto ed il dolor non calma.
accordo con la suocera. ma poi s' erano calmati. 4. intr
prezzo determinato ': sono parole che s' introdussero nelle segreterie fin dall'ultima invasione
ciò, bisogna, quando i pezzi s' innestano su la figura, pesarli pezzo per
si tagliano [in gennaio] e s' appuntano i pali e le calochie, essendo
dicerie diverse [tommaseo]: perché s' impigne calogno- samente contro a ciò
medusèo. sempre il mio professor calònaco s' impappinava, in ogni diverbio con me.
alberto: « io non so che s' è la fede calònica, ma io mi
fece schermo con la mano nuda che s' illuminò come un alabastro rosato. govoni,
dell'arteria, che in tal ventriculo s' assottiglia. leone ebreo, 176
per lo calore ardente i tutta quanta s' incende, / arde d'amor cocente /
cocente / sì che 'l corpo s' offende. 6. figur.
dove non si scorge una lampada, ma s' è dentro un bagno di luce,
la corteccia dei tronchi, l'aria s' empiva d'un sentore di resine, d'
forte a quel modo: le gote le s' invermigliavano, gli occhi mutavano continuamente espressione
castiglione, 181: in quello s' udì un gran calpestare di piedi con strepito
quel disordine tanto smisu rato s' era ferito con le loro spade medesime alcun
suo tallone, e l'erba non s' accorgeva neppur (tesserne calpestata. carducci
; applaude al nuovo; / e, s' egli regna un dì, vedremo a
nella polve. manzoni, 73: s' ode a destra uno squillo di tromba;
la gonfia peschiera dei girini / umani s' apre ai solchi della notte. moravia,
della notte. moravia, xii-299: s' awiò per un sentiero, o meglio una
e romore. ariosto, 37-87: s' udiro / le strade risonar dietro le spalle
/ sì ch'a fatica il calpestio s' udiva. marini, xxiv-791: strano e
sospiri: ma lugubri e cupi / s' udian gemiti e grida in lontananza / di
il tritume del sasso e la mota rossiccia s' incorporavano con la carne e con le
sotto al calpestio. così il passaggio s' era fatto sodo come una soglia cementata;
zaffiri e perle et oro / scoprio, s' io miro nel bel vostro volto.
festoso esalta; / superba ad amenduo s' oppon la calta, / e spiega
volgar., 4-9: quando adviene che s' incappi nella vite con ferro e faccialesi
tutte con fortissimo animo et ardentissima opera s' exercitano, queste a mietere quella suprema
] intenda [il comune] che s' osservi sì secondo la lettera e sì secondo
, 12-11-306: le ricordo bene che s' ha da far con persone calunniose,
si facevano di una calura dolce, s' incominciava a parlare di una certa visita
crassa meninge, e di quella non s' investiscano; altrimenti tutti gli altri nervi mentre
curandosi di ventolo né di percosse, s' accostava alla calvezza di quello e con
dottrina. campanella, 963: s' intende per napoli e per roma che
; / così a noi, mentre s' offre or folto or calvo, / par
durare a la campagna, / che s' armerà con noi tutta romagna. manzoni,
ciò che cuopre esse gambe; e s' è andato anche più innanzi col chiamare
mal conto / di tua bocca non s' oda, ma ciascun pregia e loda.
, 3-51: già al tempo che s' andava in calze solate, e che non
[crusca]: dipo'tutte le schiere s' allogavano i triari cogli scudi e cogli
imperadore augusto ebbe a dire come egli s' avea messa la calza manca in cambio
, o mal legate si allentano e s' increspano lungo la gamba. ciò s'
s'increspano lungo la gamba. ciò s' impedisce mediante l'uso delle legacce.
loro uomini, che dio sa se s' aveva calze ne'piedi. -non
mi porta via! * ma non s' ammazzò mai, e quando tirò le
quel gabban sia brutto, / che s' è fatto di nuovo alli staffieri / per
ridurne una in modo, che ben s' incastri a riempiere il vuoto. redi,
vera e calzante. ricci, 1-26: s' aggiunge, che cosa sì a proposito
nul mal conto / di tua bocca non s' oda, / ma ciascun pregia e
, avanti che ne trovi un paio che s' affac- cian al suo piede. panzini
calzolaio dice: io calzo il tale; s' intende, io gli fo le scarpe
quale calza così bene, esposi aggiustatamente s' assesta, al bisogno del sarsi,
. marino, i-116: la conclusione calzerebbe s' io fossi un pazzo spazzato, come
mi calza significa: questa tal cosa s' adatta benissimo alla mia capacità. rasori,
none una corda lunga dieci palmi che s' awolgono intorno al capo; e sono molto
più che tune: en tal fame s' ò trovati, / che i calzar s'
s'ò trovati, / che i calzar s' ò manecati, / con che '
., 7-147: proponendo tu questo, s' io ricuso / l'andata, ben
g. averani, 1-1-6: oloferne s' invaghì de'calzari della formosissima giuditta.
: in questo dire / la tunica s' awolge intorno al petto; / al terso
calzari annoda; / quindi un'ampia s' affibbia e porporina / clamide doppia,
le perle, onde anfitrite / il sen s' adoma, e la stillante treccia.
, i-392: parrà strana cosa, s' io vi dirò che la geometria insegna a'
le clarisse a una a una vengono e s' inginocchiano. il vescovo introduce pel vano
stretto con il calzatoio, e così s' usa, e non da vecchio all'agiata
né in botte vini, / non s' hano da mutar lor panilini / e co'
l'orificii de cannoni de le braghe s' uniscono a le calzette in circa la piegatura
perle, onde anfitritei / il sen s' adorna, e la stillante treccia.
dee., 3-7 (321): s' accostò ad un calzolaio e domandollo perché
, 169: quello figliuolo dello calzolaro s' accorse come quello gentile uomo era molto
e del sartore, con le quali s' egli persuadesse alcibiade o no, sasselo quella
de'ginocchi, al disotto la ròtula, s' era screpolata (ne'loro strusci di
e i cavalli, e soltanto quando s' era allungato i calzoni aveva potuto dir la
le mane, / molti per tema s' empirono i calzoni / e colava per
muratori, 7-v-17: testimonianza di questo rito s' ha in una carta del beato bono
fa varia, / sopra le nubi volando s' adduce / e passa quelle parti delli
nature, i costumi di quegli che s' imbriacano alle botte piene dei vostri umori.
presente. fucini, 350: s' io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte
: vago è del bello e di leggier s' accende / di duo begli occhi un
ebbono assai tempestato, [i muli] s' ando- rono a rinfrescare con monna menta
sguardi si sono così lungamente rivolti, s' è abbandonata nella sedia a sdraio:
aviatore. d'annunzio, v-1-208: s' egli fosse vivo! a quest'ora
attraversavano un momento critico; che l'azienda s' era troppo estesa: erano stati assunti
guari di spazio proseguì ragionando, che egli s' incominciò tutto nel viso a cambiare,
, ci ascoltava brontolare o sghignazzare, s' infiammava all'idea di andare a svegliare
, o vero in pallido; e così s' accorgono sottilmente a che vizio alcuno fia
di canti, sotto un ricco baldacchino, s' avanzava la cassa, portata da quattro
, 27-15: qual diverrebbe giove, s' elli e marte / fossero augelli e
suo padre. tasso, n-iii-548: s' alcuna cosa è forse la qual si
di spazio perseguì ragionando, che egli s' incominciò tutto nel viso a cambiare. sacchetti
novo duca pa gato, s' averebbe cavato più entrata di camerino che
è ingrato, cioè isconoscente, che s' infinge di non conoscere li servigi ricevuti;
, i-4-19: o buono, se s' è beuto. ora, padrone, che
è beuto. ora, padrone, che s' ha egli a far da desinare stamani
ii-2-145: è su questa linea che s' incrociano e si scontrano tutti i cambi
centesimo consunto e del soldo bucato che s' annidano nei fondi delle tasche. bocchelli
, che non usano manco portare, s' onorano l'uno l'altro alla loro guisa
celle de'caratteri compone a tentone, s' avverrà ancor egli sovente in aver composto
cambray, che cambraie da noi comunemente s' appellano perciocché queste sono le più fine
attaccato con le fiondi. le fiondi trite s' impiastrano in sul capo per tome il
camelia, bionda, cogli occhi neri, s' inna morò perdutamente di un
, v-30-162: entro en cammora s' enn entrao / et po l'ussu dereto
. rolli, 508: ecco già s' aprono alle carole / per folti lumi le
lungo gemito: tese l'orecchio per sincerarsi s' ei 10 chiamava. manzoni, pr
? » e altre simili lamentazioni, s' awiò per salire in camera. settembrini,
prender norma. per 4 camera 'non s' intende altro che la 4 stanza da
la terra buia una camera pare / ove s' addorme al fin l'uman dolore.
p. del rosso, 1-3-148: s' era condotto in sì fatta necessità,
ei, che in una camera locanda / s' era acculato, volle mille staggi,
a vederlo in camera, faceva cercarle s' elleno avevano arme. machiavelli, i-484:
l'aceto hae questa natura, che s' egli trova lo stomaco pieno, sì fae
è una cosa delicatissima! non s' insegna, e non s'impara:
delicatissima! non s'insegna, e non s' impara: oisogna sentirla! -perché,
di collegio con tutt'i vizi che vi s' imparano, fu il suo carino;
fede fascista. ojetti, i-32: s' aiutò, barcollando, come potè;
aiutò, barcollando, come potè; s' asciugó le poche stille di sangue sopra la
era grande, che quando si movea s' incurvava a modo di camerella in volta
le tovaglie da tavola levate, / s' accendon nuovi torchi e candelotti, / e
/ servi 'n la via che s' ordina in comune. cucco, vii-803 (
di settimo. lacopone, 58-25: s' alcuno ovescovello pò chevelle pagare, /
villani, 7-16: in questo modo s' ordinò lo stato e corso del comune e
stanza / dove ogni malandrino, che s' appicca, / venir a diportarsi ha
davanti, e la croce su, s' intende. 2. dimin.
diritto su la predellina nera, che s' era fatto prestare per modello da un
me piaceva... vedere tutti che s' inginocchiavano, correvano, e la madonna
con la scusa ch'era primavera, tutti s' erano messi i panni nuovi, leggeri
che prende il figlio e fugge e non s' arresta, / avendo più di
ancora tutta la camicia nel modo che s' increspano le cotte o altre cose di
721: sta margherita d'austria; e s' affretta / una camicia bianca ad agucchiare
coperta della sola corta camicia, non s' era avvista della venuta del fratello e
b. pitti, 24: dissili che s' egli seguitasse a dire villania e dare
i due nicchi; che se non s' è mutato di camicia, me gli mandi
gram- maticò al frate, mostrandogli che s' egli amava lei come per i suoi
come per i suoi sguardi ed atti s' era avvista, che ella molto più
[le piazze moderne] sono terrapienate e s' inalzano inclinate a scarpa, affinché possano
. nievo, no: l'uscio s' aperse allora e la pisana, mezzo
fucini, 93: ma quando quest'uomo s' ammalerà, il medico, andando a
, 969: con bocca anche sonar spesso s' è visto / in roma già da
: andava a guardare un giovane che s' era tolto la giacca due o tre
cuochi non si dimostrino pratici e esperti. s' intendono mirabilmente della sostanza, perché godono
che * caminata 'luogo fu, dove s' accendeva il fuoco e si scaldava;
mastiettata all'attiguo piano, sul quale s' aggiunge talora uno scaffalino a pochi palchetti
fece schermo con la mano nuda che s' illuminò come un alabastro rosato; gli anelli
selva dei camini perdevano ogni prospettiva, s' infittivano, si confondevano. pavese,
ojetti, ii-70: dietro ad essi s' era fermato un camioncino stinto con un
pavese, 5-61: quella sera mi s' impannò il camioncino in aperta campagna.
camionetta della polizia. calvino, 1-138: s' erano fermate le camionette della polizia italiana
errore mena altrui per la via ove s' erra quando molte vie si trovano. malispini
e uno cappello / e ver ierusalem s' aviò ratto. pulci, 19-57: comincia
assetta a poco a poco / poi s' accostava a un gran cerracchione, / e
(che si fabbricava in oriente e allora s' importava nell'europa): e la
per l'asia minore, pure non mi s' è mai potuta appiccare la smania di
, lo scrivere, dalla sola imitazione s' insegnano. baldinucci, 2-4-288: fu
due giorni interi, / a sorte s' incontraro una mattina / entro una selva.
erba. slataper, 1-148: tutto s' ingrigia in un languore d'affanno e la
dell'aceto e di tante altre polveri s' arrivino a discemere i passaggi dell'odore del
: il come... questo fine s' ottenga, non occorre qui di cercarlo
arti, condotta a quello di cui s' era pentita poi, sentiva compassione della
tenne sua camminièra, / e ivi si s' è un poco riposata. camminièra2
». castiglione, 181: in quello s' udì un gran calpestare di piedi con
: [iddio] questi lumi fece che s' andassero per li loro cerchi ravolgendo,
sanza mercé la tua parola, / s' io ritorno a compièr lo cammin corto
ladrone fa sovente; / che, s' en via trova quel d'altro paese,
domenico mena per cammino, / u'ben s' impingua se non si vaneggia. cino
: gloriosa co- lumna, in sui s' appoggia / nostra speranza e 'l gran nome
non mi sgombra la cetra in cui s' asconde. borsieri, corte., i-90
poco guadagno con gl'imperiali, come s' io andassi a cammino di reconciliarmi con
una direzione. ariosto, iii-76: s' avviarono / diritti ver la porta di
a camino e verso la caverna s' inviò. firenzuola, 465:
de'medici, 258: or, s' è per mio destino / che così esser
nera! garibaldi? ma il vostro esercito s' è fatto vincere e annientare da africani
mal disposte. foscolo, iv-298: s' è ridotto in campagna per evitare i
piani, col mare in fondo, che s' accendeva tutto agli ultimi fuochi del tramonto
idem, 5-61: quella sera mi s' impannò il camioncino in aperta campagna.
qua ed in là né sapendo ove s' andasse, fu sovragiunto da una oscura e
intorno, e impaziente / di scenderne s' affretta a la campagna. davila, 1-1-196
con tremila cavalli e settemila fanti, s' alloggiarono in sito forte quattro leghe discosto
degli eroi. baldini, i-55: guardate s' è il modo questo di trattare un
cui motivi di propaganda e di pathos s' imperniavano sull'accusa che esclusivamente agli ebrei
per lo re giovanni, a cui s' erano dati, non fossero soccorsi con
nimico ov'era bandita l'oste, che s' apparecchiasse. e chi la chiamava martinella
/ tosto tosto, che 'l fuoco pur s' appiglia, / manda per la famiglia
tutta la marina. e i rintocchi s' incalzavano, s'incalzavano: il bronzo pareva
. e i rintocchi s'incalzavano, s' incalzavano: il bronzo pareva animato,
; 'a poco a poco a poco s' annunciò la notte / sulla serenità canavesana
ch'altri gli creda, / non s' impacci con noi [sensali di scrocchi]
rima non m'intendo; pure, s' io posso farne giudicio, dico due cose
superficie interna della campana, nella quale s' introduce smeriglio, pietruzze e acqua,
. borgese, 1-33: qualche volta s' era sentito mancare il respiro, come sotto
altra orecchia ristoppata, / per veder s' io potevo liberarmi / da una campanuzza
dindonare, / e in un momento s' adunò il senato. = spreg.
e per avviso del loro avvicinarsi, s' introducevano nelle case a farne di tutte
non era alcuno nella stanza, non s' accontentava ella di sonar la campanella,
d'annunzio, iv-2-73: il viatico s' incamminava alla casa di orsola dell'arca.
palazzeschi, 165: intorno dappertutto / s' intrecciano, s'abbracciano, si stringono
: intorno dappertutto / s'intrecciano, s' abbracciano, si stringono / ancora disperatamente
che vide che poco valeva, / e's' appiccava a una campanella, / e
soda, atticciata e dorica, che s' appicchi a un foggiato arpione. olina,
e del sonante mare; / ora s' è fermo, e campa a campanello.
affonda in fino a mezza coscia, e s' inciampa co'piedi nelle croci de'campanili
se sarà conosciuta abbastanza la difficoltà che s' incontra a ben connettere insieme le parti
un campanile. pananti, i-241: s' illuminaron tutti i campanili. pellico,
o non verisimili,... s' usa dire: egli lancia, o scaglia
in tutto il mondo. campanili di libri s' alzano sugli scaffali ambulanti.
lungo i fianchi della mandra; i pastori s' appoggiavano alle aste; fiochi erano i
della piazzetta. una dopo l'altra s' erano svegliate pure le campanelle dei monasteri,
/ ché ciò pur far convegno / s' io vo'campar di morte e vita
: altri, temendo, di campar s' awisa. marino, 14-309: or
: perché parea che questa pestifera infezione s' appiccasse per la veduta e per lo toccamento
13-18 (i-335): per questo s' è il gigante sbigottito / e ben s'
s'è il gigante sbigottito / e ben s' awede che non può campare. /
con l'arco della schiena, che s' argomentin di campar lor legno. idem,
io ne sia più contento: / s' io t'ho campata da sì rea fortuna
, 28 (55): e, s' avvenisse che campasse la morte, mai
versamento del sangue umano più che non s' allegra il cervio, campato dalla lunga cacciagione
che s' ergeva all'ingresso dell'arsenale, al di
il sagrato d'una parrocchia campestre, s' apriva il cancello del giardino tra due
e spesso di campestri giunchi / il culmine s' estolle: ampio di pali / folto
nievo, 182: due uomini armati s' offersero loro incontro prima di entrar nel
, 'camperellare ': ambedue i verbi s' usano più comunemente per denotare la poca
alle madri e alle mogli dei caduti s' allineano cinque o seicento donne vestite di nero
campiello. cardarelli, 3-160: la folla s' ingorga per le mercerie che sono tutto
. rigutini-cappuccini, 179: e ora s' aggiunga, quasi sempre in tono scherzoso
pucci, cent., 32-38: niun s' è fatto del popolo campione / che
farò morire ricredente / lo cavaliere che s' ha dato il vanto; / e la
garzoni, 1-589: quanto al campione s' accordano che possa darsi e riceversi,
rimase su quella musica bellissima di cui s' era ascoltato un campione tanto mai illanguidito
i-intr. (57): quivi s' odono gli uccelletti cantare, veggionvisi verdeggiare
/ che 'l campo frutti ben, s' egli è ben cólto. d. bartoli
, 40-i-445: di là dal fiume s' avea aperto un gran campo da seminarvi
frutto al tempo ordinato: il bosco s' adoma di frondi, e di foglie,
perché talvolta negli aerei campi / fuoco s' accenda e vi trascorra, e come
, che con ogni maggior comodo ci s' adagiano in gran numero gli spettatori. panzini
siena, / ogni vergogna disposta, s' affisse ». s. bernardino da siena
, giù giù verso l'oriente, s' andava sfumando leggermente in un giallo
fronde d'oro. ojetti, i-203: s' è arruolato tra i nazionalisti che alzano
pisa, 1-317: li troiani vedendo questo s' apparecchiarono... a difendersi lo
a campo... il perché e's' accampò presso a bologna a tre miglia
, 27-18: pel campo arme arme risonar s' udia, / ma menar si sentir
di grandissima stima, che da fanciullo s' era in campo allevato e cresciuto.
campo / contra 'l nemico, che non s' è ancor mosso; / e potremo
posto il campo: / l'un s' arma di pietà, l'altro di morte
morte, indegna troppo de'miei natali s' ella non viene provocata dal mio valore
risponda: / il re de'regi s' apparecchia all'armi. manzoni, 302:
ove lo tolser prima; / ma s' accordaro per l'altra matina /
alcuni luoghi della germania, donde non s' è potuto finora svellere l'infame licenza
del modo dei duelli, rammenta una volta s' usò portare addirittura il cataletto in campo
la prima spada d'italia, perché s' era trovato più di venti volte ristretto
campo / 10 mal d'amore ca s' io vado o reggio / son preso d'
lo fai, accioché un altro non s' awezzi e che non ti sia preso campo
si faccia per te? ed ella s' inginocchiò, e vergognosa rispose: madonna
, a campo aperto / senza lui non s' ardisse o spiegar schiere / o far
a campo. a questo bemardone non s' accordava, perché non gli parea essere forte
ov'era bandita l'oste, che s' apparecchiasse. bibbiena, xxv-1-7: il buono
della virtù di piero strozzi, facilmente s' astenne tanto, che piero ebbe campo
mia adoloscenza, e largo campo mi s' era offerto d'attignere in gran copia
d'ambra, 4-18: acciò che non s' immagini, / se viene in campo
genzie. galileo, 109: ei non s' astiene d'apportar in campo moltissime cose
gli paressero un po'leggieri, pur s' andava rassicurando col pensiero che la sua
vuol dire essere impiccato, perché campo azzurro s' intende
vi sono alcuni padroni che tutto giorno s' ingegnano d'imporre nuovi patti ai contadini.
d'annunzio, iv-2-923: e l'elica s' arrestò; l'àrdea fu sciolta,
cassola, 2-98: qua e là s' intravvedevano muri bagnati, e la nuda
e vedrem se il chirurgo a lui s' agguaglia. foscolo, v-60: chiesi che
al cancello sostai del camposanto / come s' usa nei libri dei poeti. saba,
di pace è il camposanto delle navi. s' apre ad oriente, verso il vecchio
di famiglia, col suo lavoro s' ingegna di campucchiare '. =
negri, 1-424: a un pertugio s' affaccia / lo sbirro dal volto camuso,
, quand'ode dir canaglia, / s' intenda sol del pover dispettato; / ché
; ma chiamar canaglia tutti coloro che s' abusano della povera gente, mi pare
la guancia ed a chi tanche. / s' io non avessi indosso una medaglia /
comuni per le lettere, se chi s' intrude in questa nobile professione la avvilisce
; né mai aveva posto mente che s' egli, alla larga d'ogni sorta di
, quasi tutta coperta dall'erbe, mormorando s' affrettava di correre nel giardino. ariosto
sponde / in profondo canal l'acqua s' aduna. d. bartoli, 40-i-319:
il mugghio del barcone, / catene che s' allentano. quasimodo, 2-17: qui
rami dentro / il suo colore verde che s' oscura. moravia, xi-147: ecco
, prima di venire alle labbra amorose, s' aggira! panzini, ii-416: mentre
il duomo. brusoni, xxiv-840: ma s' era spiccata appena la gondola dalla riva
gran bucentoro fiammeggiò come una torre che s' incendii. panzini, ii-362: qui comandava
tra 'l suo giro il gran bosco s' asside: / né pur gli fa dolce
meraviglia, come... non s' intoppino in tanti anni di vita.
, 5-58: lo sforzo della nostra civiltà s' era appuntato per secoli al fine di
e la realtà della nostra natura, s' era prodigato a canalizzare sotto il suolo le
, 4-1-205: e se tra la terra s' impasterà pula di grano, o altre
quale o con quante ramificazioni 11 nervi s' infondino ne'predetti muscoli. garzoni, 1-839
ferro, riobarbaro. baretti, 2-237: s' insegna a ridurre il canape a tal
il canape a tal finezza, che s' assomigli al lino. guerrazzi, iii-9
prilla, accocca, immota, / ma s' inchina a volta a volta / col
d'una pargoletta albina; che non s' accorgeranno di rimorire. viani, 14-61:
. bartoli, 33-235: che le corde s' allunghino per lo stirarle de'pesi,
. e. cecchi, 6-377: s' affacendava a tendere il canapo elettrico fra
, i-3-172: so di che poco canape s' allaccia / un'anima gentil. ariosto
marino, 7-27: saltellando garrisce e poi s' asconde / il calderugio infra i più
; e all'altra più allegra tua fame s' apron per ogni mare porti.
il fatto senza che niuno del suo difetto s' accorga. c. dati,
averlo considerato, gli rispondeva, non s' intendere di pittura, era per cancellare
chi cerca giudicar la perfezione, spesso s' inganna. guicciardini, 338: quegli
dopo a cancellarsi dalle liste repubblicane e s' iscriveva tra i socialisti, semplicemente.
: dall'ora della detta cancellazione innanzi s' intenda quello cotale così cancellato essere restituito
collodi, 760: per giardino s' intende un gelso dell'isole filippine,
il sagrato d'una parrocchia campestre, s' apriva il cancello del giardino tra due
al cancello sostai del camposanto / come s' usa nei libri dei poeti. palazzeschi,
atrio o androne che si dica, s' addomanda il cortile con le loggie.
davanti, e la croce su, s' intende. cicognani, 6-8: appena comparisco
li ciberà lautamente, l'umano che s' occuperà di loro e delle loro covate.
si riscalda, e si risecca, s' ingenera il canchero, ed allora l'umor
ghiandole, per cui si gonfiano, s' indurano, si fanno disiguali, scabrose,
cre- papanza. marino, i-21: s' io dico « greco * egli intende
guerrazzi, ii-192: quando un topo s' insinua dentro un armadio, si agguanta per
a maestro guglielmo da ravenna, che s' onga fino al mo- stacio nella marcia
capaci di guarigione. foscolo, xv-131: s' è impedita una gamba; e si
-di rispettarvi da voi, affinché, s' altri v'opprime, non vi disprezzi.
a lampi e si pasca solo di quanto s' accumula inerte e va in cancrena in
bonagiunta, ii-321: candela, che s' aprende senza foco, / arde e incende
al camaleonte, poiché a guisa di questo s' era così lungamente pasciuto d'aria.
berni, 120: raccontate l'abisso che s' aperse / poi che fùmo levate le
, e ridotta in cilindro solido, che s' introduce nel canale della verga, per
, pensavo, che veramente questa donna s' interessi a me fino al punto di
fa canne somigliar candele: / guarda s' i'son ben di veder mendico!
presto il vorace elemento si sparse e s' appiccò in tante parti della città. milizia
porte furono aperte, le finestre spalancate; s' accesero fanali, lucerne, lampioni,
/ punto del cerchio in che avanti s' era, / fermossi, come a can-
i-106: il primo [amico] s' è fatto un altare sopra il mare:
, ix-29: la lucerna, quando s' accende, non si ripone sotto lo staio
pavese, 7-81: prima di mezzanotte non s' accendeva il candeliere centrale.
/ punto del cerchio in che avanti s' era, / fermossi, come a candellier
le tovaglie da tavola levate, / s' accendon nuovi torchi e candelotti, /
e cedendo a'lampeggianti rai del sole s' apre in cerchio, quasi coronando il mio
bencivenni [crusca;]: e s' elli avviene ch'elli abbia troppo gran
annunzio, v-1-574: il nome di fratello s' è rinnovellato come un virgulto che fiorisca
come un virgulto che fiorisca o fogli; s' è candidato d'innocenza.
vertù naschino, tutti i buon costumi s' informino, e che sia nel vero
denigrare la candidezza della riputazione, quando s' infilzano a formar vezzo all'impudicità impudente.
, che era candidissimo in prima, s' offuscoe un poco. dante, purg.
dell'agnello, e la moglie sua s' apparecchia. et è dato a lei,
: già avea l'usbergo, e subito s' allaccia / l'elmo con piume candide
dove, / senza che arte alcuna s' assotigli. ovidio volgar., 2-152:
diversamente tinga. leopardi, 23-138: forse s' avess'io l'ale / da volar
irrefragabile depositario di queste candidissime verità, s' aspetta il vendicare l'offeso onor mio ed
sciloppo più denso, il quale vi s' incorpora, e rasciutto vi si cristallizza.
della dea] / la rosa allor s' intinse / e 'l suo candor dipinse.
la pezzuola chele sventolava scomposta sul petto s' apriva a svelar il candore delle sue spalle
profondamente mosso e senza una stoppia, s' erge il candore dei buoi aranti.
ix-18: solo ai fanciulli i sogni s' addirebbero: / posse- gono la grazia
profonde, / e 'l candor matutin ratto s' appressa. galileo, 1086:
verga, 3-98: le guardie doganali s' erano viste correre di qua e di là
trecento mila tra greci e troiani / s' uccison mortalmente come cani. pulci,
cani, cioè irosi: l'iroso s' assomiglia al cane. maestro alberto, 26
di giove. marino, 5-39: s' avien che colà ne le superne / piagge
/ l'astro che cane d'orion s' appella, / e precorre l'autunno.
un cane che li voglia, per quanto s' arronzino, e facciano di se medesimi
bocca, / e non può comportar s' altri la tocca. -fare come
far come il can del peducciaio; e s' intende dare in budella, che esprime
senza concludere. e dove anche s' impari / dare il men ch'è possibile
moniglia, 1-3-195: il gatto non s' accosta / a certi luoghi, né
sotto 'l mantello. -il cane s' alletta più con le carezze che con la
16-41: e come dice il proverbio: s' e'non fu un lupo, e'
giusti, ii-9: questi canucciacci che s' avventano ai calcagni d'ogni galantuomo, non
rattrappito, che dopo ogni trenta metri s' arresta per non cadere su le gambe di
/ l'entragno d'un vitello / infilò s' una picca. d'annunzio,
colori cangianti, che ne'primi chiari s' accostano al tono della luce. pascoli,
la notte langue, il dì s' acqueta; / ciascuno in bene o in
fisonomia, o ricopiar non fos- s' altro le sue parole senza cangiarne o traslocarne
i-87: né dunque alcuna / cosa s' annulla, ma si cangia spesso.
, 1-79: oh la favola onde s' esprime / la nostra vita, repente /
ombra viola più vivace, quale / s' accoglie e cangia nelle pieghe d'ima /
di forese. petrarca, 183-10: però s' i'tremo, e vo col cor
boiardo, 1-1-29: orlando a lei s' accosta / col cor tremante e con vista
un cane. lippi, 7-80: s' io percossi quel vecchio mariuolo, /
fermo furore cuoceva senza rifiatare, e s' aprivano larghe crepe nella gleba frugata della
curandosi di ventolo ne di percosse, s' accostava alla calvezza di quello e con acuti
v-1-291: il cielo grande di ferrara s' inarca su la mia malinconia. rivedo
stacci / dei renaioli, a tuffo s' inforravano / lucide talpe nelle canne. quasimodo
tasso, 19-28: onde in terra s' asside e pon le gote / su
premi ed urta il volgo / che s' oppone al tuo corso. monti, x-3-209
mano: né per altra cagione (s' io mal non m'aviso) dopo
spicca il salto nel momento in cui s' alza la canna e non istringe che aria
uguccione da lodi, v-149-60: mo s' el se recordasse de la scarsa mesura
tasso, 11-68: ei, che s' affretta, e di tirar s'affanna /
, che s'affretta, e di tirar s' affanna / de la piaga lo strai
marino, vii-362: le quali parole, s' egli avesse in questo punto dette alla
bronzina, o da lato, s' aggiungono altri simili tubi, che pur sono
tutte le cose; tutte le fronti s' inclinarono; i turiboli diedero fumi di belgiuino
, / la gola di tifeo quando s' adira. buommattei, 68: io
, fuggendo dalla canna, quanto più s' allontana, tanto più si allarga e si
nelle canne del voto... s' alza o s'abbassa l'argentovivo. ojetti
del voto... s'alza o s' abbassa l'argentovivo. ojetti, ii-622:
, non avendo libera la uscita, s' ingorgherà e tornerà indietro; però ne'camini
baldi, 585: avendo, come s' è detto, questi occhi l'esito
la testa biffi biffi, non prima s' avvide d'esser caduto in acqua che ne
tommaseo, i-563: allora la fiera s' avventava su me: e io mi cacciavo
quatti, non ostante i fiaschi che s' erano vuotati in canna, si calarono giù
portare il panno; e perché lo 'nganno s' occultasse, dice il venditore: «
quale sorge un gran cubo, cui s' appoggiano quattro bacini ad accoglier dodici canne
e con molta còlerà di tutti, s' è detto d'alcuni vostri, che gli
si fa le canne del zucchero, s' amassa quel loro midollo e bollendolo se
: per le piante caprigne e scrignute s' intende l'asprezza degli scogli e delle montagne
panciatichi erano iti seminando, che pistoia s' aveva a spogliar di tutte le grasce e
della spola. anonimo, ix-449: s' io il potessi far, madonna bella,
berni, 5-4 (i-124): ma s' egli awien che i due fonti suddetti
versava un sottil filo d'acqua, che s' andava ricevendo con un piccol bicchiero per
artefice chiamiamo il gonfia. a lui dunque s' apparterrà di formar la palla dello strumento
crescenzi volgar., 9-99: allora vi s' accenda odorifero galbano e in cannelli di
lui [artefice]... s' apparterrà di formar la palla dello strumento
lavorano intorno alla commettitura del piombo. s' ode il rugghio della fiamma che il
casa, aveva acceso il lume, e s' era messa coll'arcolaio sul ballatoio,
giunti a un punto dove il canneto s' assiepava in una barriera lunga e fitta
ossi, quand'ei si slungano e s' accorciano, non facessero...
che ricordarmi né punto né poco che s' era in guerra col re di francia,
le alture dietro bologna-a-mare, né mi s' affacciava per anche l'idea ch'io
, e alcune perfino di cannocchiale. s' intende un cannocchialétto di madreperla, o che
, 1-826: alle donne filiere par che s' aspettino il fuso e la rocca per
cose principali et indi per filare le s' appartengono anco la fusaruola e la fusara,
arme che non tagliano né pungono e s' armano come s'avessero ad aspettar le cannonate
tagliano né pungono e s'armano come s' avessero ad aspettar le cannonate. guicciardini
dal deserto un'altra massa oscura / s' avanza già sotto la cannonata. borgese
dove l'orificii de cannoni de le braghe s' uniscono a le calzette in circa la
comparazione più grosse e di peso gravissimo s' usavano, gli conducevano in sulle carrette
veniva per ottenere coi cannoni quello che non s' era ottenuto coi protocolli. de sanctis
. la porzione di parapetto, che s' alza dalla piazzuola dell'artiglieria sino alla
pubblicando un'opera d'immaginazione che non s' uniforma ai canoni di gusto ricevuti comunemente
e al restauro del tempio d'augusto s' è lavorato più a lungo, ma
giovanni dalle celle, 4-1-17: perché egli s' ordinò contro al canone, eziandio dopo
il parroco aveva sfogato il veleno. s' eran sfogati tutti quanti e s'erano
. s'eran sfogati tutti quanti e s' erano messi d'accordo. pasolini, 3-213
saprei... anzi... s' accomodi... il piacer è il
ognun cercava il proprio interesse, mentre s' era troppo rallentata la disciplina ecclesiastica,
canti, sotto un ricco baldacchino, s' avanzava la cassa, portata da quattro
parecchi canonici, appena scorto il fratello s' alzò e gli aperse le braccia. panzini
: tutti i teologi e canonisti s' accordavano che il matrimonio di caterina
al suon de le canore corde / s' accompagnano i passi or presti or tardi.
(215): [uno] s' accosta al ragazzetto, avventa la mano all'
canavaccio,... la seconda s' intende quel tessuto assai rado, sul quale
vale sette soldi il braccio, e s' adopra per le cucine. 4
piedi. viani, 19-295: il gobbo s' alzò in piedi, s'avvincò in
il gobbo s'alzò in piedi, s' avvincò in dietro come uno che voglia cansare
11 guida, / e fa cansar s' altra schiera v'intoppa. 6
del martel sì sodo / tira, qual s' abbia a conficcare un chiodo. pindemonte
prese lo sgabel: ma ulisse / s' abbassava d'anfinomo ai ginocchi / per
pascoli, i-939: c'era talfieri che s' industriava di far versi non cantabili (
e li accecano; e qualche volta s' è fatto il simile de'poeti. guerrazzi
cantaiolo '(dicesi quando al giuoco s' è perduto ogni cosa, e c'è
mai cantambanco. garzoni, 1-721: s' aggirano per le piazze, stanno a ascoltare
g. gozzi, 1-247: s' affaccia la padrona e una fanticella scozzonata
chi, passando per una fiera, s' è trovato a goder l'armonia che
in mezzo al rumore degli altri, s' immagini che tale fosse la consonanza di
, nel mezzo d'un'opera seria, s' alza, per isba- glio, uno
altare. con un coraggio metodico ciascuno s' industria di sgorbiare a casaccio le opere
varchi, 18-2-172: all'ufficio loro s' aspettava incorporare tutti i beni mobili,
1 -intr. (57): quivi s' odono gli uccelletti cantare, veggionvisi
. bartoli, 33-117: ma s' egli è vero ciò che altri ha scritto
/ voci alt'ed acute, / qui s' odon cantare. s. bonaventura
lavorava un fabbro-ferraio. itutto il giorno s' udiva il martello e la lima cantare
è tanta, / non ha dove s' asconda. / e più ch'augello in
cantava. b. davanzali, ii-462: s' io ti do un fiorin di
e, un po'di respiro che s' avesse, così extra formam, accademicamente
se nel sentiere di questa vita fos- s' intrato povero viandante, dinanzi da'ladroni canteresti
canzona. tassoni, 1-6: e s' udian gli usignuoli al primo albore /
. idem, purg., 33-137: s' io avessi, lettor, più lungo
, / ch'in damasco la giostra s' apparecchia. monti, i-112: vedete
: però, pascoli, 192: ora s' ode un ronzìo di cantarella. ranza
uccelli grossi, o non ci s' immischia di nuovo, direi d'averne a
quello il suo bene. così s' è risolta la congestion cerebrale. il
2-107: e tutti quei quattrini che s' era intascati il nipote con la vendita
là, che il modo mio di pensare s' accorda con pochi: figurati poi scrivendo
6-351: cantastorie con arpe e chitarre s' accampano ai crocicchi. cassola, 2-119
. della casa, 678: s' egli avverrà che quel ch'io scrivo o
suo atto a fare tutte quelle cose s' appartengono a ogni buon cristiano: in
di candele. tutta la gente dell'isola s' è rifugiata là dentro: è l'
. i. neri, 4-18: s' asconde, e vuole in loco più riposto
e gambe e busti e cuori / vi s' attuffavan da ciascuna parte. marino,
nera altana, / un canto che s' alzò dalla campagna, / quando nel cielo
voluto freddare i bollori delle due fazioni, s' era coricata in gore ove il cielo
iddio nelli salmi e cantici spirituali, s' apparecchia e dispone una via per la
212): con gran ragion le genti s' affaticano / per veder meliseo; poi
, / dei mandriani il cantico / s' udrà per la foresta; / e numi
nel mar; / ma son mesto, s' io non trillo: / deh!
a mannheim e a magonza le zattere s' ingrossano considerabilmente: e tutte poi vengonsi
boschi germanici formano alquanti smisurati corpi che s' incamminano verso i cantieri e i magazzini
colli si estese, che di borghi / s' arricchisce e di enormi / navi,
rovina e l'aria dell'estate / s' addensa e già curva le foglie e il
profondamente smosso e senza una stoppia, s' erge il candore de'buoi aranti.
canzonaccia; e subito alla sua voce s' accompagnaron tutte l'altre di quel turpe
... certe rustiche cantilene, che s' odono per le campagne toscane, valgono
nieri, 185: e ora questa parola s' usa per proverbio, e si ripete
cecchi, 6-248: il primo degli anziani s' alzò, girò intorno lo sguardo,
annunzio, iv-2-227: ora la città s' invermigliava agli ultimi rossori del sole.
slataper, 1-154: il suo strido s' inveleniva come un cantino sempre più strinto
canti, sotto un ricco baldacchino, s' avanzava la cassa, portata da quattro
alla tarda notte / un canto che s' udia per li sentieri / lontanando morire
nera altana, / un canto che s' alzò dalla campagna, / quando nel
un'orchestrina svolta a un angolo e s' interna nel fitto delle calli. un
. bisticci, 3-208: della musica s' era dilettato assai e intendevano benissimo e
canto. cassola, 2-396: testina non s' era unito al canto, perché per
il frutto al tempo ordinato: il bosco s' adoma di fiondi, e di foglie
2-27: non lontano dalle mura di enna s' apre il pergo, / lago
petto ov'odio e amor mai non s' addorme, / pur ti riveggo, e
stracchi e talvolta senza curarsi di cena, s' addormentano. -alzare, mandare canti
rima non m'intendo; pure, s' io posso farne giudicio, dico due cose
me 'ncende tanto, che 'n carne me s' è dato; / terrollome abbracciato,
! ». -il canto non s' accorda col tenore: manca l'accordo
rialto il chiamatore, / ma e'non s' accorda il canto col tenore.
, due pareti o due superfici che s' incontrano. dante, conv.
due passi. palazzeschi, 71: s' innalzan colonne / reggenti dei cofani d'oro
/ stellati di gialli topazi. / s' ammassano ai piedi, nei canti,
da due muri di un edificio che s' incontrano; cantone; cantonata; capo
tabernacolo, vide una cosa che non s' aspettava, e che non avrebbe voluto vedere
è di palido colore, / e s' egli è sanza cantora si è chiaro.
, 5-1 (io): andando s' avvenne, sì come la sua fortuna il
e fredda. ariosto, 31-21: s' odon lor colpi dispietati e crudi / intorno
, 1-66 (162): di già s' era ragunato molte
altro canto / roggio il secondo cherubin s' accende; / e mira in vai di
quando comincia il suo canto, / già s' ode per casa il tuo strido.
l'ascoltava, se non quanto / s' ascolti un ch'assai parli e sappia poco
. sarpi, i-77: la contenzione s' accrebbe sempre e fecesi ogni giorno più
d'accordo con la suocera. ma poi s' erano calmati e, se guglielmo non
/ che d'ora in ora in essa s' aspettava. boiardo, 2-3-6: di
venivano innanzi. vallisneri, ii-288: s' accostano dunque costoro [gli insetti] non
è ver. leopardi, 38-13: s' apre il ciel, cade il soffio,
rodomonte crudel, poi che levato / s' ebbe da canto il garrulo eremita, /
, dicendogli, per quanto obrigo lui s' era vantato di avermi, non cercassi
occhio, e vi veggia! allor certo s' ha udire / ch'io do la
a discemere et notare dove il figliuolo s' invii, né mai lo lasci trascorrere
alla cornice ultima, dove s' aveva a voltare la tribuna, mentre che
per uscio. che le voci non s' incrocino e s'incavalchin nel mezzo.
che le voci non s'incrocino e s' incavalchin nel mezzo. -affiggere,
si pubblichi l'editto, e là s' attacchi / dove fan cantonata le prigioni.
formato da due muri o pareti che s' incontrano. ser giovanni, 51
, e quando e'tonava straordinariamente, s' inviluppava nel mantello, e serrato le
un istrice. nievo, 37: s' imbandivano mense nella sala e in due o
due o tre camere contigue; e s' accendeva il gran focolare della galleria,
per un piccolo bisogno imperioso, egli s' accostava a un cantone. c. e
davanzali, ii-62: gli otoniani [s' attesero a provvedere] travi, cantoni,
! o non verisimili,... s' usa dire:... ei
questo vigliacco / per pagamento un canton s' è pigliato. -ritirarsi in un
una chiesuccia. nievo, 1-43: s' era egli svagato qualche poco pensando ai
. machiavelli, 663: perché s' egli [l'innamorato] usa con
ragionamento e tanto gli disse, che s' accordarono insieme, che egli comperasse la
chiesa. magri [tommaseo]: s' ingannano coloro li quali hanno pensato che
gli cridono atorno come cani e non s' intende cosa che dichino. machiavelli, 207
, infra gli amici, / non vi s' inducon mai; non dimandati / non
e là, canta il tedeum, poi s' ubbriaca e bestemmia. = voce
parve che le mura della chiesa s' inalzassero a perdita d'occhio,
tè e marmellata. pavese, 6-45: s' immaginava di esser sola, nel letto
: la natura è vergognosa, né s' attenta d'agire alla presenza di spettatori;
ogni cosa. carducci, i-951: non s' era, sto per dire,
. garzoni, 1-225: a'figliuoli poi s' aspetta (come ben discorre senofonte nel
, / del cui sembiante il ciel s' allegra e gode, / de l'antro
una carrozza passava e per gli sportelli s' intravedeva qualche cosa di canuto e selvoso,
una boccuccia a uovo di piccione che s' apriva a stento tra le gronde dei grandi
era. idem, vii-43: oh, s' io potesse creder di vedere / canuta
: e mentre che cavalca, s' è abbattuto, / forse sei leghe discosto
verga, 4-180: d'allora in poi s' erano viste raramente insieme le teste canute
di voi. segneri, ii-89: s' io promettessi a quanti vecchi voi siete qui
de'medici, 482: quel monte che s' oppone a cauro fero, / che
un cortigian forbito / che in roma s' era fatto il pel canuto / e lograto
, 25: né si debbe guardar s' una linguaccia / mormora al vento,
un'aria di canzonatura, / disser, s' intende perché lavorate / di tanto contraggenio
degli uccelli. pascoli, i486: s' era ficcato lo spander nel nidio /
, / poich'al mi'andar fortuna s' attraversa, / e contale la mia
veramente da quello che in essa canzone s' introduce a poetare, cioè da simonide
: a dirò ben una canzona, s' el ve piase. -ve restarò con vinculo
porte furono aperte, le finestre spalancate; s' accesero fanali, lucerne, lampioni,
di papaveri, / la subdola canzone che s' alzava / da masse di cordame.
una cosa, che importa, non s' ha a mettere / in canzona. d
senti. i testimoni, diss'io, s' esaminano contro a'rei, non contro
strada dond'era lui venuto, e s' allontanarono cantando una canzonaccia che non voglio
: lo stile monodico, che oggi s' usa per le scene (da che s'
s'usa per le scene (da che s' esclude il corico, e 'l can-
[tom maseo]: s' udì ancora alcuna volta il rinoceronte, ippo
del sangue nostro caorsini e guaschi / s' apparecchian di bere. landino, 417 [
alcuno: -egli è caorsino, -così s' intende ch'egli sia usuraio. =
alli omini, quanto al presente da noi s' è veduto e provato. leone ebreo
quella indistinta e confusa massa che caos s' appellava,... venne eternamente col
tutta d'incendio la celeste volta / s' infiamma, e sotto a quella infausta luce
sp., 3 (45): s' alzò dal suo seggiolone, e cacciò
ii-xii: tra la creazione e la redenzione s' interpone un fatto, cioè l'alterazion
[le ragazze]. le loro frasi s' incrociavano un poco caoticamente e questo contribuiva
prisco, 2-83: pensieri caotici e contraddittori s' affollavano nella sua mente.
nel campo assai capace, dove / s' aduna sempre un bel drappello eletto. marino
ponessino cura di scrivere del modo che s' è detto in questa lingua cose degne
: così ragiona: e in guisa tal s' accende / ne le sue furie il
, non avendo niun'altra capacità, s' era dato per disperato alla carriera militare,
; e poiché io sapeva dov'ella s' avviava, m'era pur necessario di non
si sapeva capacitare come quella bella donna s' adattasse a strascicarsi dietro un marito buffo
stanza / la gallinella, ed al balcon s' affaccia / l'abitator de'campi,
occhio il censore lanzo senza labarda, che s' era appressato al capannello adagio adagio,
singolare che a memoria d'uomo non s' era registrato in quelle contrade. bacchelli
1-iii-360: la folla dei comizianti rimasti s' era divisa in gruppi e capannelli, che
dissuaderlo. ad ogni tentativo l'altro s' impuntava sempre più caparbiamente, come
volle però convenire. bocchelli, ii-400: s' intestò con caparbietà sorniona a voler fare
ohimè, che da un altro canto s' è ridotta insieme una masnada di uomini
son matti, duri e 'gnorantoni / s' hanno a chiamar, e per nomi più
: per trovare i soldi della caparra, s' era decisa a cercarli in prestito,
dolci accoglienze e miagolate / s' accosta [la gatta], e frega
e legnami e stipe alla grossa, come s' usa ordinariamente, ma armadure disotto intessute
provandosi ancora di reggere alla piroetta, / s' aggira per fame la vecchia fangosa;
ancora benché fosse cavalla stracca e scorticata, s' avea posta addosso una ricca gualdrappa e
avea posta addosso una ricca gualdrappa e s' era affibbiata una gorgiera di perle con
sparge. targioni tozzetti, 12-1-415: vi s' insinua qualche radica di castagno, e
quella della luna, la quale pochissimo s' altererà. = lat. tardo
, viaggiava una volta a cavallo. s' alzò un vento impetuoso che a un tratto
, 2-280: paste lunghe e piene, s' intende quelle che internamente non sono forate
ii-537: disio pur di vederla, e s' eo m'appresso, / isbigottito converrà
pronto. all'un de'lati / crepitar s' odon le fiammanti brage / ove si
malgrado il fazzo letto che s' era tirato giù sul naso a mo'di
l'altissimo lume / degnamente convien che s' incappelli. -per simil.:
. marino, 7-16: non so s' io deggia dir corda o capello,
e de'calci. idem, vii-167: s' i'avessi in mano gli capegli avvolti
vista così amara, al nini altiero / s' arricciano i capelli. goldoni, vii-1121
non viene? per dio, che s' io ritorno indietro!... andate
di tempo, e un solo capello non s' abbruciò. bisticci, 3-56: e
sua disgrazia. ariosto, 5-3: che s' induce a percuotere la faccia / di
: quella buona donna di comare grazia s' era affacciata apposta in camicia per dire a
chi si pettina colle proprie mani appena s' accorge di strapparsi i capelli; ma quando
bianco / amare ed essortar sempre che s' ami. tassoni, 1-2: ch'
capei bianchi in testa quello scordarsi che s' è imparato a mente da fanciulli. imbriani
. giusti, 2-133: se a caso s' adopra / d'intingere il capo,
. tentacolo. tasso, n-iii-1097: s' avviene che ne le rive del mare
qualche albero d'oliva [il polpo] s' avvolge al tronco e a'rami de
in fretta, / si ragunaro, s' affollaro. imbriani, 2-179: accanto
si fa, si scopre, non s' inventa; si badava alla poesia e non
p. del rosso, 1-3-197: s' ingegnava di trovar qualche facezia e motto
ascende. / quel ritroso e restìo s' impenna invano, / invan s'arretra
e restìo s'impenna invano, / invan s' arretra e calcitra e contende, /
emanciparsi. petrarca, iii-365: ma s' io rompo il capestro, ogniuno scampi
la cosa per modo, che non s' awegghino, che si pensi a'capestri
e sangue sozza. nievo, 196: s' interrogavan l'un l'altro sul numero
dette. / « il torticcio dell'àncora s' è rotto. / rinnovarlo non giova
bondante. simintendi, 2-99: s' accostano alle fonti e a'fiumi e
del sonetto]... non s' usa più certa regola che il piacere,
accesa presso il capezzale non rompeva, s' intravedevano due armadi dagli specchi lucidi,.
simil. fiore, 25-3: que's' avea fatto un capezzale / d'un
marmo c'erano addormentati dei vagabondi che s' eran fatti il capezzale con il sacco
, terrebbe il regno, e, s' ei perdesse la detta capigliara, perderebbe il
, 1-35: le vere radici della spica s' intendono essere quelle capillari che sono sotto
pietrisco dei sette greti, insieme / s' umilieranno corvi e capinere, / ortiche