e 'n sul cor quasi fero leon rugge / la notte allor quand'io posar
lembi / dell'alveo mormorando ergesi e rugge / l'eridano. tommaseo- rigutini,
, ii8- 49: il demonio che rugge in me nelle ore vespertine, e
propria si conquistava. guarini, 48: rugge il leone al bosco, / né
, 30-154: una spelonca dove rugge e salmodia un verde, villoso anacoreta
vesi. morando, iii-227: rugge in ciel la nemea rabida fera
lor contende / fero leon, che rugge e torvo guata, / e i velli
è morto; / ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi
la testa / mostra le zanne e rugge con terrore; / tal rodamonte, odendo
la testa / mostra le zanne e rugge con terrore; / tal rodamonte. ariosto
solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade. saba,
il verno coce. / se 'n ciel rugge il leon, latra la cagna,
non cede: / l'anima mia rugge ne'flutti, e a tondo / suoi
invola e l'orso freme, / rugge il leon e la cornacchia insana /
, x-3-453: il tuono / svegliasi e rugge; il lampo mi combatte / le
liuto. d'annunzio, ii-749: rugge e odora il ginepro nella teda. /
la coda. d'annunzio, 11-749: rugge e odora il ginepro nella teda.
solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade. svevo,
d'annunzio, v-2-556: subitamente il forno rugge vorace; la vampa chiarissima del pino
zendo la testa / mostra le zanne e rugge con terrore. -il collo e
: dentro dal mio ovil qual fera rugge? storia dei santi barlaam e giosafatte,
servitù. onofri, 11-35: ti rugge in grembo l'impeto e l'osanna /
è nella fucina, anche quando non rugge il fuoco; perché gli arnesi, gli
, x-2-347: la vampa / esagitata rugge, e dalla quercia / si devolve su
si sta talor sotto la mandra, e rugge. marino, 361: io
e bandiere / il mar turbato, e rugge. manzoni, 13: avidamente pria
oggetto). boiardo, 1-13-52: rugge il leone e fa gran dimenare.
, / dal monte si dirupa e rugge e vola, / tal fu di turno
: so come amor sovra la mente rugge, / e come ogni ragione indi discaccia
alma, quasi leon, dentro si rugge, / e de'sospiri il doloroso vento
si sta talor sotto la mandra, e rugge: / se poi fugace damma,
, x-2-347: la vampa / esagitata rugge, e dalla quercia / si devolve
lembi / dell'alveo mormorando ergesi e rugge / l'eridano, e gli schermi avvolge
lo sparsero. la vampa / esagitata rugge, e dalla quercia / si devolve su
, / dal monte si dirupa e rugge e vola, / tal fu di turno
in libri di filosofia poetica, e se rugge nelle canzoni in kipling o folleggia nelle
. / così fra l'ire estreme / rugge, minaccia e freme, / che
nell'aria; ora parendo il leone che rugge o il lupo che urla, l'
come vacca, da leon che rugge. parini, xviii-135: come falco ordisce
la maraviglia. zanella, vi-702: rugge notturno il vento / fra l'ardue
, calura. morando, iii-226: rugge in ciel la nemea rabida fera,
/ come irato ciel tona o leon rugge, / va perseguendo mia vita che
audace, / e poi sibila e poi rugge / e poi fugge / scoppiettando da
bionde. baruffaldi, xxx1- 107: rugge pel ciel la fiamma estiva, / e
fede sincera. morando, iii-226: rugge in ciel la nemea rabida fera,
in sul cor, quasi fiero leon rugge. marco polo volgar., 99 (
la sanguigna sanna il mastin ringhia e rugge. carducci, 93: che te
cuocer l'aria, e finché 'l lion rugge / nel ciel, dura a far
alte, e dentro se mormora e rugge. carducci, iii-19-227: genova era come
procelle avverse. fogazzaro, 4-231: rugge il reno, i giganti / pioppi
. / così fra tire estreme / rugge, minaccia e freme, / che fa
ciò che sibila angue, o leon rugge, / o freme orso, o lupo
non possente raffrenar l'ira, rugge, e fremisce per la stizza,
: il fariseo ne frende, / ma rugge in guisa d'orso ch'abbia tratto
1- 105: il mio compagno rugge di rabbia, afferra il fiasco per
togliere dall'arma tutte le cartucce. non rugge il fuoco; perché gli arnesi, gli
unghie stretta, / se stesso sferza e rugge. pananti, ii- 89: sotto
/ tanto i nostri baron già ciascun rugge: / e ne facean gelatine e
frange l'infisso telo e graffia e rugge. tasso, n-ii-397: il leone
passo a lor contende / fero leon che rugge e torvo guata. marino, 4-160
dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge. tommaseo, i-23x: non sapete
/ e 'l cervio imbosca quando il leon rugge. -in partic. appostare in
: ben, siccome leon che impasto rugge / capri ed agnelle ad inghiottire intento,
lido, e cresce sotto il vento e rugge, / tal m'arde l'odio
luna, / come un vulcano, rugge, / s'infutura, come il tempo
geme, / sfida, minaccia, rugge, ulula, intermesso. -trattenuto
: ulula il mare / mugghia e rugge con ira / m'intorbida la mente
tasso, 15-50: fero leon, che rugge e torvo guata, / e i
/ come irato ciel tona o leon rugge, / va perseguendo mia vita che
lido, e cresce sotto il vento e rugge, / tal m'arde l'odio
vicina al sarno impaluda e crepita e rugge spumando pomice e zolfo e bitume. pascoli
, azzurra con la punta gialla, rugge e riempie del suo rugghio il silenzio.
disperate, / tu fosti l'amante che rugge d'ebrezza fra le braccia adorate.
l'invidia altrui, che latra e rugge. bresciani, 6-ii-153: se il mondo
lare sia spento perché non rugge? credete che le passioni siano
violenza delle fiamme, e l'amore rugge in noi come i torrenti, lacera
dell'aspro verno, né il sollione che rugge... il vostro studioso fervore
tenerlo sodisfatto, perché se il ventre rugge famelico, il capo misviene debole.
nei momenti buoni quando l'ira non rugge in me senza modo, son sempre l'
nei momenti buoni quando l'ira non rugge in me senza modo, sono sempre
. / come tortore tuba, e rugge a morte / peggio d'un lioncello.
, 7-56: i nostri baron già ciascun rugge: / e'ne facean gelatine e
56-8: dentro dal mio ovil qual fera rugge? / tra la spiga e la
52: come chiuso talor leon feroce / rugge il perfetto iniquo e si contrista,
, ii-300: la negra procella, che rugge lontana, / si sperde col vento
, occhi divini: ma il demonio che rugge in me nelle ore vespertine, e
ira di dio su te mormora e rugge, / o italia, o donna
torme. monti, x-5-383: qual rugge tornata alla spelonca / su i cari parti
/ dormiva. onofri, 11-35: ti rugge in grembo l'impeto e l'osanna
barbuti. onofri, 11-36: ti rugge in grembo l'impeto e l'osanna /
56-7: dentro dal mio ovil qual fera rugge? -comportamento improntato a saldi princìpi
/ legon gli amori, e quella irata rugge. tasso, 12-10: sollevò il
-più minacciosamente. carducci, iii-3-121: rugge a morte / peggio d'un lioncello
accosta / e per disdegno come un porco rugge. pascoli,
, non possente raffrenar l'ira, rugge e fremisce per la stizza, si creda
, 983: vede che il tempo lo'rugge e come e'perdono forze, onori
urlare. praga, 3-133: quando rugge la pugna e si agonizza / sul
frange l'infisso telo e graffia e rugge. s. bargagli, 1-184:
, / portando il tempo che per freddo rugge. a. braccesi, 38
l'alma, quasi leon, dentro si rugge, / e de'sospin il doloroso
onde a prova, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge, /
: il foco più nel suo carbon non rugge / che riscaldava le materie prime.
nulla in confronto dell'inferno che mi rugge nell'anima quando sento nella fronte il
, occhi divini: ma il demonio che rugge in me nelle ore vespertine, e
altro che raggiare, ma una donna brava rugge et ingiuria. -lamentarsi.
. anche 3a pers. ind. rugge, ruggono). emettere il tipico urlo
, / come irato ciel tona o leon rugge, / va perseguendo mia vita che
mugire de bovi. boiardo, 1-13-52: rugge il leone e fa gran dimenare;
rugge il leone al bosco, / né quel
contende / fèro leon che gli rimira e rugge, / e d'ampia bocca apre
sorte / qua spinse empio leon, che rugge e stride / e porta in torvo
appiattati stanno, / qual, se rugge leon, timidi cervi. mazzini, 11-132
1-302: or, mentre il tigre rugge da la sponda, / li volge il
l'ambessa. montale, 14-41: rugge il leone affamato, / il lupo alla
antica / babilonia tremar, sempre che rugge. chiabrera, 1-i-83: tu per or
aldragheto, a cui / il veneto leon rugge e i suoi mari / a lui
belva, che latra, essa, che rugge, / segue là sovra il cielo
pleona, qualor s'infiamma, irata rugge, / e come nebbia al vento
/ e per disdegno come un porco rugge. varchi, 22-71: chi,
, non possente raffrenar l'ira, rugge e fremisce per la stizza, si
il porcile. montale, 14-101: rugge e fugge lucifero dall'orizzonte, /
marino, 1-10-271: scorre vulcano e mormorando rugge / e tra 'ruggiti suoi vibra
con tonde a prova, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge, /
verso chi m'è umile il mio cor rugge / e son umil con chi mia
in ricchezze altri lo avanza, / ei rugge: ha scelta quindi un'area moglie
il lione popolare sia spento perché non rugge? credete che le passioni siano sopite
ch'è cagion che 'l misero cor rugge, / che 'l fin non so veder
, lasso, me rivolto / né rugge tanto una impiagata fera / quanto faccio io
nievo, 9-206: ecco già il popol rugge.. / -ohimè., son
, / qual tigre in sen mi rugge. foscolo, i-87: mentre io guardo
/ quello spirto guerrier ch'entro mi rugge. idem, vi-239: aggiungi ch'io
guerrazzi, 7-295: in dante tira rugge. nievo, 9-216: se di quel
, 9-216: se di quel che mi rugge / nel cor otente affetto / sprigiono
nei momenti buoni, quando tira non rugge in me senza modo, son sempre l'
violenza delle fiamme, e l'amore rugge in noi come i torrenti. pirandello,
nella carne e nel sangue di ognuno rugge la madre. -ant. con
l'alma, quasi leon, dentro si rugge, / e de'sospiri il doloroso
/ l'alma per dipartirsi freme e rugge. pigna, 59: l'anima mia
l'anima mia ne la sua vesta rugge / e le parla così mentre si strugge
odo, ne 'l profondo cor, che rugge / rinfocolando alfin tutte sue ire.
mi tiene e il cuore di dentro sordo rugge. -scontrarsi nella mente. tommaseo
o 'l nembo altier che a fulminarmi rugge, / o ch'io fra tarmi più
dall'ongaro, viii-375: il mar che rugge tra ca- nddi e scilla / non
monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade. govoni
finestre ulula il mare / mugghia e rugge con ira / m'intorbida la mente /
che gli uomini liberi sprezzano e sfidano rugge anche sul capo de'loro padri innocenti
innocenti. giusti, 4-i-53: in me rugge sovente / di mille e mille affetti
aleardi, 1-75: la tempesta / rugge dei sensi a togliere le ingenue / sere-
mi sarà! pinelli, v-201: rugge dentro a 'l mio petto la tempesta
tempesta / con la tempesta che ti rugge in cuore. -con riferimento al
lontananze udia. praga, 3-133: rugge la pugna e si agonizza / sul
/ sapendo corno amor sopra i cor rugge. ceresa, 1-197: ben scio che
633: a mio mal l'invidia rugge. batacchi, ii-153: finché gli scherzi
giorno / più nel suo carbon non rugge, / che riscaldava le materie prime
iv-134: per vasto incendio ondeggia e rugge [la città] / orribilmente.
, / e poi sibila e poi rugge. de marchi, ii-413: la fiamma
collo: / il budel dentro rugge e di fuor suona. ìx
. pavese, 8-200: un motore che rugge e non ingrana mai. cassola,
, incalzando: al buio mista / rugge di voci in alto una bufera. /
.. con orribil suono / l'organo rugge e rantola e singhiozza!
anche dentro di me questo canto, che rugge e chiede e vuole. fenoglio,
la vecchia citta. e colo rugge e i vostri avversari o voi stessi siete
procelle dell'aspro verno né il sollione che rugge, né canicola che mena vampe di
/ portando il tempo che per freddo rugge. s. ferrari, 487:
altra arte. hanno una poesia che rugge piena d'echi, i più lontani
che nel misto elle facoltà intellettuali] rugge e dirizza le qualità dementali non è
: viltà si applaude, e la calunnia rugge, / par bella a cupidigia ogni
! « il viscido stefano! » rugge sordamente. carducci, iii-4-198: fuse
or- sani. buzzi, 5: rugge [un piccolo abbandonato], in una
zendrini, iii-184: l'orda briaca gli rugge evviva, / tace sdegnoso solo un
. aleardi, 1-52: l'orenoco rugge ai trapassati / le selvag- gie armonìe
sono stati contriti. guarini, 46: rugge il leone al bosco, / né
al collo: / il budel dentro rugge, e di fuor suona. -salire
spietata, / qual tigre in sen mi rugge. tesauro, 3-597: magnanima incostanza
, di grave ira pien, fremendo rugge. sempronio, 18-6: seipe..
/ l'audace vita, si ridesta e rugge, / divien forza l'angoscia e
fende e scinde, e intanto freme e rugge. moretti, ii-1134: una pesca
cuore odio e disdegno; / ma chiusa rugge la vorace vampa / me distruggendo, e
con la rivelazione di questo cuore ove rugge l'inferno. sfrondatóre, agg
, 9-216: se di quel che mi rugge / nel cor potente affetto / sprigiono
, / nonciò che sibila angue o leon rugge / o freme orso o lupo urla
, / e poi sibila e poi rugge. michelstaedter, 504: il fuoco sibila
? / perché mia libertà sub- mersa rugge? -annullato, venuto meno (un
mai decisive, come un motore che rugge e non ingrana mai. -in
: il mar s'imbruna, il mar rugge in tempesta; / a soqquadro va
chi m'è umile il mio cor rugge, / e son umil con chi mia
, / cjual tigre in sen mi rugge. ghirardacci, 3-348: ermesse d'anni
/ quello spirto guerrier ch'entro mi rugge. d'azeglio, 4-40: conosceva il
chi m'è umile il mio cor rugge, / e son umìl con chi mia
testa, / mostra le zanne e rugge con terrore. caro, 11-794: da'
: so come amor sovra la mente rugge, /... e so
poetico] più nel suo carbon non rugge, / che riscaldava le materie prime,
contende / fèro leon che gli rimira e rugge. -al di suso-, in
tempestando, incalzando: al buio mista / rugge di voci in alto una bufera.
sollevan gli uomini mentre il mare che rugge par che sia lì pronto ad ingoiar tutto
monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade. cicognani
te non cede: / l'anima mia rugge ne'flutti, e a tondo 7
d'un abisso in fondo a cui rugge un fiume verace. tecchi, 10-213:
tommaseo, 3-i-381: quando il pericolo rugge, e i vostri avversari o voi
la fuggente nave. montale, 14-41: rugge il leone affamato, / il lupo
monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi cade. dannunzio,
d'un abisso in fondo a cui rugge un fiume vorace. -che travolge
volante di un invisibile centocavalli, che rugge con scoppi d'impazienza. idem, 2-i-114