gallo da pisa, v-234-41: una roza mandaomi per simigliansa: / più ch'
la prim'opra il semplice lavoro / fu roza alquanto e mal temprata cetra. diodati
opra il semplice lavoro / / fu roza alquanto e mal tempra cetra, / e
gallo da pisa, v-234-42: una roza mandaomi per simi- gliansa; / più
di dire, e frase inculta e roza. lanzi, 1-1-51: qual fu il
il seno e sciolte il crine. / roza incoltura in lor, beltà senz'arte
, / sfogare el cor colla suo roza rima. 3. persona esperta
ciro di pers, 2-10: taci, roza e mendica, / sol usa a
e l'unghie sì smisurate, di pietra roza, tanto gentili, morbide e delicate
dita e l'unghie sì smisurate di pietra roza, tanto gentili, morbide e delicate
se tu sei vestito / di tela roza o di velluto a opre? galileo,
pe rispecto dello 'mperadore, donò una roza dorata. idem, iii-129: fine
.. il predicto papa gregorio la dieta roza die'et con- cedeo al signore paulo
l'opera, tratta da una massa roza e mal polita, ma in tenerità poi
noi sappiamo che quella primiera inculta e roza età niuna altra forza che quella della
noi sappiamo che quella primiera inculta e roza età niuna altra forza che quella della
noi sappiamo che quella primiera inculta e roza età niuna altra forza che quella della
l'opera, tratta da una massa roza e mal polita, ma in tenerità poi
la rubia vulgarmente dicemo robia, alcuni roza, altri granziolo, qual erba mai niuna
azò ch'el n'esca ben fora la roza / la quale par che a l'
trincera e dal quarto lato da una roza d'acqua grossissima. siri, v-1-309
bagnò con alquante sue donne de acqua roza muschiata; molto se delectavano de talle
diverso suff. rózza, (roza), sf. ant. robbia (
rubia vulgarmente di- cemo robia, alcuni roza, altri granziolo. ventura rosetti,
cavalcatore non aveva speroni, cominciò la roza a lentare il passo. pasquinate del
come vedete, vi scrive in carta roza il patrone della tornata sua. caro,
e fungàie, sì smisurate di pietra roza, tanto gentili, morbide e delicate
, 60: la terra sterile e roza è come materia e alimento dei metalli
ii-290: è meglio il dicitore in toga roza a bardosso che in cotta lasciva da
se tu sei vestito / di tela roza o di velluto a opre? p.
non aveva certamente la voce in tutto roza e villana. -stridulo (il
prima i quagliotti con la loro strepitosa e roza voce a cantar i lor amori e
l'uso delle lingue è molto maggiore nella roza plebe. marino, 2-i-135: nacqui
voi forse che, bench'io -sia roza e 'nesperta, abbia da esser perciò
arte tal ch'a rinomata sua, / roza rusticità cede in bellezza / ogni più
). sercambi, 2-i-194: roza che riscaldata era, e angelo,
cavalcatore non aveva speroni, cominciò la roza a lentare il passo. rafaello,
è degna d'osservazione la gran cattedra roza e schietta di pietra, che quivi si
, / credendo che mie dura e roza scorza / penetrar non potesse alcun valore.
alla sua secchia che dato avea a roza. 11. ciascuna delle due
alla sua secchia che dato avea a roza. alessandri, lii-13-112: quando l'
6-78: se tu paressi savio a la roza e isfacciato a la vergognosa, ella
mio dolere. sercambi, 2-i-194: roza, che riscaldata era, e angelo,
una fantina / che fu più bella che roza di spina. -con riferimento a
il tufo per ragguagliarlo. la maniera è roza, e sotto la prima stabilitura altra
rima i quagliotti con la loro strepitosa e roza voce a cantar i for amori e
, tanto è meglio il dicitore in toga roza a bardosso che in cotta lasciva da
330: la mole del crisalide è roza e non mostra alcune parti del corpo distinte
greche tenne lo panieri e lavorò la roza lana; e elli ch'era signor tirìncio