-per simil. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, / come affocato, a
esaedre. d'annunzio, ii-834: rosseggia, /... / quasi che
, / che biondeggia, / che rosseggia / là negli orti del mio redi.
traverso. il gambo suo è tenero, rosseggia nel mezzo, ed è simile allo
cave di argento vivo, la cui miniera rosseggia nel nero... ritrovansi tra
riso. carducci, 353: tenue rosseggia e stanca / del sol la ruota,
fusto, il quale il più delle volte rosseggia, cresce con due o tre ramicelli
delle fasce, la bacinella che rosseggia. = deriv. da atropa
ond'esce aura amorosa, / sola rosseggia e semplice la rosa. battista, iii-401
allora la nugola azzurreggia e lo splendore rosseggia. tommaseo, i-417: aria che
che di lontan per l'ombre / rosseggia e i lochi intorno intorno tinge.
l'altra all'avorio; la terza rosseggia nel nero. = lat.
/ e del sangue celeste / di venere rosseggia; / = deriv. da bianco
è più verde, / l'altra alquanto rosseggia, e 'ncrespai crini, / quella pallida
nasce, quando il sasso della montagna rosseggia, che le sue parte luminose son
ano, / che biondeggia, / che rosseggia / là negli orti del mio *
bocca ond'esce aura amorosa, / sola rosseggia e semplice la rosa. idem,
: un bubbolìo lontano... / rosseggia l'orizzonte, / come affocato,
piccioli animali di colore che nel giallo rosseggia, simili a i granchi piccolini.
e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. manzoni, 17
è bianco, dipoi un mezzo piede rosseggia, e più là nereggia. sassetti,
odorifera arabia... eleggesi quella che rosseggia e tragge al corallo, ristretta,
e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. nievo, 7
zazzaroni, i-323: sotto la guancia ove rosseggia il fiore, / vezzoso splende [
grossi, di colore che nel nero rosseggia, di tal sorta gravi, che messi
] con lunga chioma, arde e rosseggia, / e la semplice turba,
] con lunga chioma, arde e rosseggia, / e la semplice turba, al
istesso in non men fiero assalto / rosseggia ancor di sanguinoso smalto. leopardi,
vaiano / che biondeggia, / che rosseggia / là negli orti del mio redi.
che di lontan per l'ombre / rosseggia. nievo, 235: lucilio rispondeva che
d'un colore che nel giallo rosseggia, sopra modo splendenti. mangiansi i suoi
/ che di lontan per l'ombre / rosseggia. fogazzaro, 2-195: da quell'
gambe, e zampe [l'ortolano] rosseggia al quanto, tirando a color di
dilicata, / né su la guancia ove rosseggia il giglio / spunta ancor la lanugine
piace. / ma già l'aria rosseggia, e i forti eroi / arde di
più sottile e liscia corteccia, che rosseggia nello scuro, come quella delle castagne.
una più sottile e liscia corteccia, che rosseggia nello scuro, come quelle delle castagne
rotolo delle fasce, la bacinella che rosseggia; e nel rosso brilla un sottile
e brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace, / e poi sibila e
bianco, è tenuto buono; quando rosseggia, è cattivo, se però non
stravagante uccello, bianco di colore, che rosseggia un poco sotto l'ale, ed
già da tutti i forami biancheggia e rosseggia l'ardore. già il metallo si comincia
due fuggenti argentei rivi: / più là rosseggia l'odorosa fraga, / fra i
: qui 'l pratello di fragole rosseggia, / là fa pompa di corgnoli il
specchio sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bidente / seguace dietro il
/ che di lontan per l'ombre / rosseggia. d'annunzio, v-2-555: ricordate
la strada s'infiora: / lo spin rosseggia di fragole e d'uve: /
dalla parte del gambo, e maturando rosseggia, e diventa dolce. d'annunzio,
grande; di là e di qua rosseggia la terra per lo sparto sangue.
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l
. cesarotti, ii-226: lagrimoso gli rosseggia il guardo. 2. capacità
guizza e brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace. verga, 1-86:
, di fuori verdeggia e di dentro rosseggia, è circondato di molte spine in forma
, e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. gnoli,
ferma / ove di sangue uman l'erba rosseggia. michelini, 403: il fiume
e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra.
carducci, iii-26-169: 'là dove rosseggia il sangue dei magnanimi votatisi al pubblico
che striato in dolce guisa / prima rosseggia in fronte, e dipoi prende /
e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. d'azeglio
le lacche ed i netzké, / rosseggia sul polito pavimento, / in un
specchio sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bidente / seguace dietro il
, 991: dal libano trema e rosseggia / su 'l mare la fresca mattina
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol
mattino, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra il suol
mascardi, 2-350: non così tosto rosseggia in cielo il pellegrino splendore di minacciosa
per subire un primo processo di separazionecui miniera rosseggia nel nero ed è molto ponderosa.
poco / rossor di verecondia in lui rosseggia / guancia specchiata, ove gran minio
più alto assai sul tormentato volto / rosseggia il roditor minio. capuana, 15-74:
incenso] che si ricoglie nella primavera rosseggia e non è da comparare con il
gemme sotto terra, in cert'arena che rosseggia, misturata come di calce bianca,
delle montagne. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, / come affocato, a
, i-15: se nascendo il sole o rosseggia o negreggia, dimostra pioggia. a
. carducci, iii-26-169: là dove rosseggia il sangue dei magnanimi votatisi al pubblico
tempo desolata da stagni d'acqua nocente, rosseggia oggi la vite. -sm
dell'oro, e con simil colore rosseggia che fa il fuoco, e si chiama
il grave oltraggio, / s'ove rosseggia la marmorea pianta / la leghi,
onde esce aura amorosa, / sola rosseggia e semplice la rosa. carducci, iii-19-28
rosa biancheggia, / che la rosa rosseggia, / perché tinse di latte,
7-86: pietra, che oscuramente ivi rosseggia, /... mira adam
: l'aere soprastante al cratere oscuramente rosseggia di notte. pascoli, n
da principio; di poi muta colore e rosseggia. mattioli [dioscoride], 601
aneto et il fiore che nel giallo rosseggia. -raro sf. mattioli
però assai... la piuma tutta rosseggia... il becco è purpureo
lacci di pece. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, / come affocato,
della papaia] è colorita di giallo che rosseggia, molle e delicata, nel mezzo
divote ancelle. mascardi, 2-350: rosseggia in cielo il pellegrino splendore di minacciosa
due o da tre; la buccia sua rosseggia, ha foglie di lauro. domenichi
lavoro / de le guance la porpora rosseggia. c. e. gadda,
linati, 20-26: qua e là rosseggia una mucca o si svolge una policroma
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol
, 36-7: il porfirite nell'istesso egitto rosseggia. lauro, 2-66: il marmo
[plinio], 770: rosseggia il porfiritro in egitto punteggiato di bianco.
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra i suo
quando si abbrugia il solfo, l'argento rosseggia: e si comprende a questo segno
del giorno: il russo grandeggia, austria rosseggia, francia puttaneggia, inghilterra vezzeggia,
del giorno: il russo grandeggia, austria rosseggia, francia putaneggia, inghilterra vezzeggia,
, e il rizotomo, che rosseggia. = var. masch.
la spoglia, et ancor vivo / sparso rosseggia di purpurea lista, i egli dal
priuoli, di colore che nel verde rosseggia, e le fiondi larghe, grandi
qui la porpora abbonda, e là rosseggia / un dolce labbro e di natio colore
s'intorbida e poi, nschiarita, rosseggia. -che non appare torbido o
, e risotomo, la quale rosseggia. mattioli [dioscoridej, 19: la
sangue che viene in pelle e che rosseggia a guisa di rosa, tiratovi da bacio
eccellente et è incorruttibile né teme tumore, rosseggia e ha più possente odore. g
... è grave, e scortecciato rosseggia e porporeggia. ventura rosetti, i-216
rosetti, i-216: quel muschio che rosseggia si è il buono. betussi,
la spoglia et ancor vivo / sparso rosseggia di purpurea lista. vincenzo maria di
del tonno, la cui carne sempre rosseggia. giuliani, i-373: l'abete moscovita
7-86: pietra, che oscuramente ivi rosseggia, / poi mira adam tra limpidi
431: una fragola silvestre... rosseggia sotto ad un cespuglio in un sitarello
questi al petto. / vedi come rosseggia e come ha fatta / larga la strada
tuo cospetto, / mira, ei rosseggia, e vivido diventa. monti,
cave di argento vivo, la cui minerà rosseggia nel nero. bertola, 2-234:
ahimè, che il sacra manto / rosseggia anch'egli lacero ed infranto. pascoli,
rotolo delle fasce, la bacinella che rosseggia; e nel rosso brilla un sottile strumento
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino
6-974: marte è un pianeta che rosseggia ed è signore delle battaglie. domenichi
. mascardi, 2-350: non così tosto rosseggia in cielo il pellegrino splendore di minacciosa
3-42: quel che fra giove e noi rosseggia è marte, / che volge intorno
all'albeggiare, mentre ancora qualche stella rosseggia. 2. ardere, avvampare
che di lontan per l'ombre / rosseggia e i lochi intorno tinge. carducci
e brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace. panzacchi, vi-1051:
tenebrar d'orrende / funeree vampe alto rosseggia e splende. d'annunzio, iii-1-1063
l'ira del rovaio / il fuoco che rosseggia tra gli alari, / che fai
quando si abbrucia il solfo, l'argento rosseggia. boterò, 1-1-61: spa è
prima s'intorbida e poi, rischiarita, rosseggia. marino, 1-1 -77: non
la tratta ancora / fin che ben non rosseggia e non vien molle. magalotti,
vaiano, / che biondeggia, / che rosseggia / là negli orti del mio redi
intanto, / del novello anno onor, rosseggia e splende / la rosa. massaia
strada s'infiora: / lo spin rosseggia di fragole e d'uve.
chi lieto ode, ma al viso rosseggia. imperiali, 4-408: ah che quel
, / guarda, e vedrai che mi rosseggia in volto. 6. farsi
mare / e d'ostro su 'l mattin rosseggia il cielo. forteguerri, 7-30:
forteguerri, 7-30: già l'aria rosseggia e i forti eroi / arde di marte
fantoni, i-30: la bramata aurora / rosseggia in oriente, / fuggono l'ombre
biondo sol nascente. leopardi, 711: rosseggia il sol; sollecita / sorge la
carducci, iii-4-177: dal libano trema e rosseggia / su 'l mare la fresca mattina
: l'aere soprastante al cratere oscuramente rosseggia di notte. carducci, iii-1-339: ecco
cielo / cupamente a l'intorno arde e rosseggia: / ampio già signoreggia / il
infiamma e sotto quell'infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. arici, iii-413
poi, proprio come nelle favole, ecco rosseggia una lanterna, appare il volto barbuto
giorno: il russo grandeggia, austria rosseggia, francia putaneggia, inghilterra vezzeggia,
la tonaca: fortuna che la tonaca rosseggia un po'anch'ella repubblicanamente. de marchi
iii-2-770: « la vita nuova-preludio » rosseggia, o se a te non pare
« si, eh? come le rosseggia! » « s'incominciano a vergognare »
umidi e ribecchi / vapor il sol rosseggia in oriente, / segn'è di pioggia
così d'alquante stille, 7 come rosseggia l'or che di rubini / per
guizza e brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace, / e poi sibila
d annunzio, ii-834: dìrata la ceràgiola rosseggia, / là dove serravezza è co'
passione del signore. grafi 5-574: rosseggia la sanguigna lava / giù pel dirupo
molto diverso dal mio. -che rosseggia simboleggiando l'eccidio e la violenza (
i-37: qual casta verginella, / rosseggia fra l'erbetta / la vaga mam-
aborriamo il pugnale: ma ove ancor rosseggia il sangue di mille scannati, esso è
si abbrugia il solfo, l'argento rosseggia: e si comprende a questo segno,
migliore, e il rizotomo, che rosseggia. romoli, 38: gelatina
7 per li grossi vapor marte rosseggia, /... / cotal m'
. lauro, 2-91: questa pietra rosseggia e ha mescolata seco la candidezza.
variando nelle sorti sue: in una rosseggia, nell'altra è tutto bianco, e
vermiglio sangue / sul volto, che rosseggia, / fra il bel candor serpeggia.
], 4: come spesno quando rosseggia, quando sfavilla nella coppa. rela
fiamma guizzae brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace. beltramelli, iii-61:
sostant. tasso, 3-30: come rosseggia l'or che di rubini / per man
e brilla / e sfavilla / e rosseggia balda audace, / e poi sibila e
/ cupamente a l'intorno arde e rosseggia: / ampio già signoreggia / il
ira del rovaio / il fuoco che rosseggia tra gli alari, / che fai musico
, i-30: la bramata aurora / rosseggia in oriente, / fuggono l'ombre,
sulle terrazze splende il granoturco / o rosseggia la sorba. 2. percossa
dal mattino, / per ligrossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol
quei morti, vedete quel sangue, che rosseggia per le colline il cui verde ci
strada s'infiora: / lo spin rosseggia di fragole e d'uve. monti,
e uniforme. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, / come affocato, a
la tratta ancora / finché ben non rosseggia, e non vien molle. loredano,
carducci, iii-4-177: dal libano trema e rosseggia / su 'l mar la fresca mattina
vaiano / che biondeggia, / che rosseggia / la negli orti del mio redi.
, / per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol
grande, fuori verdeggia e di dentro rosseggia, è circondato di molte spine in
« si, eh? come le rosseggia! » « s'incominciano a vergognare »
chi lieto ode, ma 'l viso rosseggia. /... / or che
e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'iperborea terra. sinisgalli, 6-163
a specchio sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bipede / seguace dietro il
che odia dare il resto delle medicine rosseggia di autocompassione fino a non fartelo prendere
che odia dare il resto delle medicine rosseggia di autocompassione fino a non fartelo prendere