13-112: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che
, degli abbaianti cani, e per lo romor grande delle trombe, entrare in gerusalemme a
ogni canto / de la città smarrita il romor erra. = lat. mediev
all'acqua! all'acqua! », romor grande, e in sala dà la
ei quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle parti di qualche
scorza, e sentiva, dentro, un romor vago, come ronzìo d'arnie o
v'aggrada s'egli è ancor venuto / romor là giù del ben locato offizio!
intenso / via per gli antri un romor sordo s'allarga / che mette a
allegri, / ché falso è quel romor che a voi pervenne / de la sua
con un gran bastone in mano al romor traeva, cui animosamente cimone sopra la
sonno, poi che no 'l ruppe il romor di tamburi e di trombe e
ne'muri ovvero nelle siepi, né romor nelle piazze loro. machiavelli, 356:
, ei quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle parti di qualche
ei quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle parti di qualche arbore
per la selva folta / un gran romor da una parte ascolta. buonarroti il
primo uscir di primavera, intenso / romor di venti e fremiti e procelle /
, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. idem, 4-7: in
. tasso, 6-66: i fallaci romor, ch'intorno vanno, / crescon le
/ quella badessa, e lievi il romor grande, / che volle tòr la cuffia
: i medesimi filosofi attribuiscono il gran romor de'tuoni allo stracciamento delle nuvole o
il quale il ghiaccio balla con un romor d'ossicini sconnessi. pea, 7-426:
allor che d'urli barbareschi udissi / romor che giunse al cielo ed a gli abissi
dente, / che di lontan il gran romor se odiva. a. f.
quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle in molle, vuol
, né si sentì fiato, non che romor di demoni. de marchi, 759
dolci aure percotendo insieme / con più acuto romor chiaman la falce. sassetti, 206
. buonarroti il giovane, 9-74: che romor, che bordel, che frastagliata /
parini, 526: fuggirò a quel romor l'ombre ritrose, / abbandonando la
giubbon di broccato; / e gran romor per parigi risuona. « s
proposito, e fanno un burbucchio, un romor di sedie e di scabelli, un
testa, / percosso da novo crescente romor. nievo, 1-71: presso al
marino, 12-96: s'ode picciol romor per la foresta, / se tronco
conca d'acqua che piova, fa più romor di lui; onde inferisco che tanto
orecchie intente / se calpestio, se romor d'armi sente. tassoni, 4-18:
stato. firenzuola, 451: al romor de'quali [lamenti] corse subito
canoro spirto, a risvegliarmi intorno / novo romor cirreo. a te concesse / euterpe
, 320: tra 'l tonante / romor de le lontane acque lo scroscio / del
dosso e scatenatolo, non senza grandissimo romor dietro. bisticci, 2-375: entrò
/ cascano, e van con gran romor diffuse. vallisneri, i- 757
figliuola, che che è, mettono a romor la casa. b. davanzali
ogni canto / della città smarrita il romor erra, /... / non
/ e l'aer cieco a quel romor rimbomba. marino, 12-11: ne
, 8-16: d'urli barbareschi udissi / romor, che giunse al cielo ed agli
. pulci, 25-303: comunque questo romor fu sentito / a furia ognun si lieva
oh, che disgrazia! oh, che romor grandissimo! / che la lettera poi
. fagiuoli, 3-4-162: fa tal romor quando cammina e trotta, / che
d'acqua che piova, fa più romor di lui. botta, 5-37: a
sicome quelle de'fabri, assuefatte al romor de'martelli e delle incudini. muratori
a penna convalescente, e udito il romor degli assalitori, si vestì tarme.
fremito e 'l fracasso / si pareggi al romor, che fe'quel sasso. cesarotti
? fagiuoli, 3-4-162: fa tal romor quando cammina e trotta, / che chi
. tasso, 6-66: i fallaci romor, ch'intorno vanno, / crescon
... / si pareggi al romor, che fe'quel sasso. redi,
in ascolto. non giungeva che il romor sordo, cupo, confuso della vita
e grave, / che sia pur romor grande, ella non l'ode: /
, / io trasalgo e sobbalzo ai romor vani. 2. prov. la
, ii-1-19: con... romor di petto dansi / duo leon feri.
petrarca, ii-1-21: non con altro romor di petto dansi / duo leon feri
immisurabili caverne, / fuggirò a quel romor l'ombre ritrose, / abbandonando la quiete
., 13-111: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che
solleva la testa / percosso da novo crescente romor. 14. indica il mezzo
della valle, 26: c'era un romor del diavolo. i. nelli,
. boiardo, 3-8-39: come il romor d'uno arboro si sente, / quando
tasso, 1-18-69: non fa tanto romor folgore in rocca / o mina, che
, st., 1-28: con tal romor, qual'or l'aer discorda,
i maneggi, / le discordie, il romor, le fazioni, / che sogliono
regina; e il disviava / col notturno romor l'acqua remota, / che sotto
boccaccio, ii-1-10: fu 'l romor grande quando fu sentito, / per tutta
canto / de la città smarrita il romor erra. d. bartoli, 18-1-226
la moltitudine degli uomini, e a romor de'mulini e de'fabbri e simili luogora
avutola a sé, gne ne fece un romor, che pur domine.
consonare. colletta, iii-124: al romor del combattimento echeggiavano le salve dei castelli
l'arena. tasso, 1-1-94: tanto romor non fer, volando intorno, /
330: venne in furlì... romor grandissimo / con la morte e cacciata
fischio acuto del carrettiere, / o romor d'acque serrate e cupe / sotto
? boccaccio, ii-1-10: fu 'l romor grande quando fu sentito, / per
maneggi, / le discordie, il romor, le fazioni, / che sogliono accader
quale con un gran bastone in mano al romor traeva, cui animosamente cimone sopra la
6-48: lampo nel fiammeggiar, nel romor tuono, / fulmini nel ferir le
, 6-48: lampo nel fiammeggiar, nel romor tuono, / fulmini nel ferir le
che nulla, et è preso dal romor del frullare. -non stimare un
, ii1- 20: non con altro romor di petto dansi / duo leon feri,
. cecchi, 7-3-6: non ce fate romor, ch'io vi so dire /
., 13-114: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui.
buonarroti il giovane, 9-74: che romor, che bordel, che frastagliata / di
onda baltica, / dall'italia andò un romor, / d'oppressori e di frementi
segnato calle. tasso, 1-7-69: al romor tuono, al fiammeggiare un lampo /
fulmine o la saetta, con grandissimo romor di tuono, fa grandissimo danno dove
, 6-48: lampo nel fiammeggiar, nel romor tuono, / fulmini nel ferir le
st., 1-28: con tal romor, qualor l'aer discorda, / di
a fuoco, / e mettono a romor la vicinanza. -trovarsi, mettere fra
la giornata finalmente in nulla tutto il romor risolveasi. 3. figur. che
latro. burchiello, 2-59: un gran romor è tra le forche e 'l muro
ii-16: 11 disviava / col notturno romor l'acqua remota, / che sotto
altra cosa gli è noioso / s'ode romor di fusti e lanternoni, / perché
piemonte acquistò fama immortale / infra i romor di quella fiera scuola, / e n'
il ferrari; ma io lo credo dal romor festevole delle gazze quando giocano insieme.
turbiate molto, e, faccendo il romor grande, la facciate prendere, e
/... / venne un romor di bestie e di persone, / perché
. burchiello, 2-59: un gran romor è tra le forche e '1 muro
spirata la giornata finalmente in nulla tutto il romor risolveasi. = deriv. da
buonarroti il giovane, 9-526: s'ode romor di fusti e lanternoni, / perché
la luna il raggio / verso un romor che di lontano udiva. baldi,
! / oh che disgrazia! oh che romor grandissimo! zeno, ii-92: nello
de comi e abagli, e 'l gran romor se incoppa. = denom. da
. mazza, ii-45: a strano romor si scote e piega / fanciul che pavé
. pulci, 5-38: un gran romor si sente presto, / che le
testa, / percosso da novo crescente romor. leopardi, 9-27: o natura,
orecchie intente / se calpestio, se romor d'armi sente. tassoni, 4-56
alamanni, 17-21: con quello alto romor, che 'ntomo suona, / qualor
sempre intronate il vicinato / con romor di campane, anzi fraore? guerrazzi,
. d. bartoli, 4-4-291: il romor che vi si faceva da'soldati,
ii-309: lo spirar de'venticelli / col romor de gli arboscelli / al riposo i
, ove discende / di parigi al romor muta la senna, / non già in
minimo fuscello garrirla e farle un gran romor in capo, la casa non sarà
bavero iviritta, / a grido ed al romor co'perugini / percosser loro addosso.
e guarda, e vede / a quel romor, senza notizia averne, / saltar
il giovane, 9-526: s'ode romor di fusti e lanternoni, / perché la
. / delle presenti appena / lieve romor mi giunge. casti, i-1-346: odiava
, ii-624: intanto / non bugiardo romor serpe e con mille / lingue la lor
v'aggrada s'egli è ancor venuto / romor la giù del ben locato offizio!
strano, / che par che tanto romor qua si spanda? lorenzo de'medici
non richiede fretta, / né luogo di romor né da giullare; / anzi si
richiede fretta, / né luogo di romor né da giullare; / anzi si vuol
: ma come è che sì gran romor non sone / per altri messi, e
al macello, / che sparge con romor soffiando il sangue. guicciardini, v-41
, i-109: sì tosto / udrà il romor delle cristiane spade / che per diverse
. cecchi, 6-3-3: faceva un romor che mai il maggiore. brusoni, 6-406
g. gozzi, i-23-69: qual orrendo romor dalle foreste / esce e qual furia
grande il martellare de le spade e il romor dei colpi, che l'uno non
l'inimica schiera, / né 'l marzial romor, ch'all'arme chiama. caro
monti, x-4-136: qui venuto / era romor che insiem colla fanciulla / in su
va in questo all'aria un gran romor di gente, / che a terra scende
ma accioché, mediante le grida e 'l romor dell'assalto, stando ciascuno intento al
. batacchi, ii-39: a tal romor d'ira bestiai si accende, /
; / né pur n'ode rinaldo il romor solo, / ma d'un messaggio
: come è che sì gran romor non sone / per altri messi, e
il querulo bu bu / ed il romor di chi caldaie fa, / e lungo
nulla, egli era sì grande il romor dell'acqua che pioveva e dell'onde che
al pian sì gentilmente / ch'un minimo romor non se ne sente. magalotti,
ode dal padiglion di mandricardo / alto romor che vien moltiplicando. tasso, n-iv-109
/ che tu con tanta briga e romor tanto / menasti ieri in pri- gion
monti, 16-888: quale è il romor che fanno i legnaiuoli / in montana foresta
un grido, / un fremito, un romor, una vergogna, / che di
pulce e chiamar di villani, / romor di chiavi e puzzo d'alberello /
, numero 200, che fevano grandissimo romor e strepito che si aria aldito di
, in siena nacque / scandolo e romor mosso da'rei, / talché a
, 4-20: era sì fatto il romor ai sonagli, nespole, campanelli e
confine estremo / de la città dove il romor non giunge / dei civili negozi,
e mi lusinga / e già corsi al romor son nulla e zero; / ma
lor nulla, egli era sì grande il romor dell'acqua che pioveva...
solleva la testa / percosso da novo crescente romor. -con uso neutro.
non trovandolo, incominciò a fare il romor grande: oisé, dolente sé,
228): poi che l'onesto romor de'circustanti... si fu riposato
fosse frodato neente, / che quel romor s'udia per le contrade. marco polo
ii-21 (86): si sentiva un romor di scarpettoni / battendo in terra far
, sì folta il cielo / con orribil romor grandine avventa. -come elemento
. mazza, ii-45: a strano romor si scote e piega / fanciul che
sapete che egli era sì fatto il romor di sonagli, nespole, campanelli e altri
pentolacce e cose / che a far romor da diavoli sian use. forteguerri,
de la luna il raggio / verso un romor che di lontano udiva, / insin
; e pur di quegli che maggior romor fanno in su i pergami! savonarola,
. pigli, lxxxviii-ii-273: mettavi il romor d'una pescaia. soderini, iv-234
questa voce dappoca altro non suona / che romor, fumo e vento come un petto
petti aperse / che l'alto anco romor rimbomba e suona. -danno prodotto
piagnente minacciando di morte, se alcun romor facesse, presero. chiari, 1-i-72
fu tanto dietro a quella vedova e tanto romor le fé intorno con quei zocoli che
a terra in piatto, sollevando un romor secco d'esplosione. -per piatto
contadino] si sentiva di lontano il romor de'piedi, non come di chi cammina
confuso odi un subuglio, / un romor di correnti acque sepolte, / qual
proposito e fanno un burbucchio, un romor di sedie e di scabelli, un ragionarsi
monti, 3-8: schiamazzando, col romor che mena / lo squadron delle gru,
/ e l'aer cieco a quel romor rimbomba; / né sì stridendo mai da
, non interrotto, e senza né romor né tumulto, quelle sole quattro dita
furono gli animi placati / e 'l romor racchetato, il re latino, / invocati
plausibile e facile a persuadere, il romor che alcuni, anche di poi, sono
de proposito, faceste un pocco de romor atomo qualcuna de quelle figure, che 'l
delle corone e quanto / vano il romor de'chiari nomi egregi, / se
pucci, cent., 32-8: al romor tutto 'l popol minuto / s'
, 13-113: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che venire
., 13-113: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che
martello, 6-iii-625: -qual sento accostarsi romor di piè novelli? - guardie preceditrici
vano. sacchetti, 149: a quel romor ristrette, / vennon sì verso me
29- 55: la cagion del romor ben si presume. brusoni, 1-172:
esemplo: 'rompe i rami ristretti il romor roco '. = comp. da
, i-14: se le ciance e 'l romor del salone vi noino, potrete uscirne
il mio medesimo suono, conobbi il romor della pioggia esser nelle mie orecchie e
, la guerra sino allora udita per romor di cannoni fu anche vista dalla città
pulce e chiamar di villani, / romor di chiavi e puzzo d'alberello / m'
il martellare de le spade e il romor dei colpi che lyuno non avrebbe udito li
. allor che scevro / dal van romor del vulgo e queto queto / per riposto
impazientiva talvolta che i suoi scolari menassero romor fra loro senza rispettare, quanto conviene
voci de la vanità, simigliano il romor del vento che soffia un pezzo e
casa, 714: se i ranocchi tanto romor fanno, / doverà il tempo guastarsi
e niun potea rappattumarla, / e più romor facea delle faine. verga, i-480
. l. strozzi, 1-159: che romor senrio qua? fie ben ch'io
quale con un gran bastone in mano al romor traeva, cui animosamente cimone sopra la
caverne / e l'aer cieco a éjuel romor rimbomba, / né sì stridendo mai
e'franceschi percosser francamente / con tal romor che contar no 'l potrei. storie
alamanni, 19-16: non con altro romor nel fondo diede / del più inchinato
ricardata. burchiello, 13: un gran romor di calze ncardate. soderini, iv-416
non richiede fretta, / né luogo di romor né da giullare. boccaccio, dee
14-50: cerber si scosse e fé romor feroce, / rabuffò 'l dosso con empi
camicia della moglie rimpiattate che porsele col romor da se medesimo in sulla testa.
lui fere e paurosa / dell'assiduo rinfranto romor cupo / che vi fanno confusi e
2-10]: gli stormenti e 'l romor e gli arcieri / gli caciarà senza
sciacquio fievole della risacca, simile al romor linguale d'un gregge che si disseti
russa tanto forte / ch'e'convien per romor eh'e'si risenta. firenzuola,
can l'abbaiare, / e 'l romor loro facean quella valle / tutta mirabilmente
leva. sacchetti, 149: a quel romor ristrette, / vennon sì verso me
è avvenuto altre volte in mezzo al romor di berlino ragionarne con voi. vieusseux,
.. /... d romor cresce, / il rombazzo, il frastono
/ la baruffevol franca bucchereide / che romor ch'ella fa! -accidentato (una
argentato. batacchi, ii-82: l'alto romor dei comi e delle trombe / e
anche di donne più abituate al romor mondano della mia onesta e modesta giacinta
.. 1 quando noi fummo d'un romor soipresi, / simi- lemente a colui
de la luna il raggio / verso un romor che di lontano udiva, / insin
: ode a un tratto la donna un romor vago / che lentamente s'avvicina.
1-67: il sonno è più saporito al romor dell'acque. palazzeschi, ii-56:
son oggi salmonei / che imitan giove nel romor de'tuoni. -fragore del
. e così fiera lampa / e fa romor che par voglia risolvere / il mondo
faccia sentire il disgusto che proviene dal romor delle macchine, se pur vuol batterla
, 3-390: faceva ogni uom con gran romor di denti, / come fa il
liquid'aere, / ecco da tergo col romor dell'ali / il nemico incalza e
trastullandosi amorosamente insieme. del che il romor del letto e le mozze parole con
'franceschi percosser francamente / con tal romor che contar no'1 potrei. tavola
, 143: un frastuono, un romor di spade, misto a vociferazione interruppe il
4-20: egli era sì fatto il romor di sonagli, nespole, campanelli et
, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. manzoni, pr. sp
: fra quella tur- b'un gran romor si leva: / « muoia iesù »
io volessi contarvi starei fresco / il romor de'fanciulli, onde tal volta, /
balza / da montanar drappello / lieto romor s'inalza? fantoni, i-94: crotali
casa, 714: se i ranocchi tanto romor fanno, / doverà il tempo guastarsi
camicia della moglie rimpiattete che porsele col romor da se medesimo in sulla testa. vita
magister, volendo un dì sedare certo romor fra il popolaccio insorto, si fé nell'
g. gozzi, i-21-210: il vicino romor, tornir vicino / vie più bella
signor di questa terra, acciò che romor non si faccia, vi fa stare.
gli spilli, / onde è nato un romor per questa piazza / che gli altri
rone a un gran sempliciotto. e che romor è stato tra loro? » cristoforo
aggrade s'egli è ancor venuto / romor là giù del ben locato of tìzio!
bonarelli, xxx-5-159: vedi come 'l romor de la tua morte / turba ninfa e
: su la fede / d'un incerto romor tu noi condanni? giusti, ii-25
. alamanni, 7-i-26: se falso romor talor v'invola / della vostra onestà
dole: / de'qua'duo tal romor al mondo fasse. boccaccio, dee.
degli apparati di cesare, magnificati dal romor della fama, sommamente sbigottite tutte le
richiede fretta, / né luogo di romor né da giullare. -fare un
anche attraverso una forma volg. * romor -dris che spiega la var. ant
, / da cotal pugna e dal romor guidati, / a mirar i duo can
1-67: il sonno è più saporito al romor dell'acque. manzoni, pr.
avide voglie / che dal sonno al romor non si discioglie. marino, 1-7-5
awien, che sbocche / vario di romor mille, quai varie eran le bocche
da tivoli; / scampanerà, farà un romor da diavoli. -concionare, sproloquiare
testa anche di donne più abituate al romor mondano della mia onesta e modesta giacinta.
ii-21 (86): si sentiva un romor di scarpettoni / battendo in terra far
. allor che scevro / dal van romor del vulgo e queto queto / per riposto
sconsigliati, un calpestìo di bestie, un romor di carrette, un furore, un
le 'mpose silenzio e cornandone chepiù parola né romor facesse se esser non volesse scopata. scoparègia
non contrasta 7 e s'accorda al romor delle brigate: / ora il vin
pur credei di trionfale / pompa e romor per l'alte glorie mie, / od
'l fracasso, / si pareggia al romor che fé quel sasso. cesarotti, 1-iv-66
per le stoppie / tanto danno e romor gli accesi fuochi, / che, di
oblio. casti, 1-24-130: a quel romor erasi scosso ilporco, / che fin allor
di arrivar nell'alto, udii il romor secco de'passi di karl, nel silenzio
mister, volendo un dì sedare / certo romor fra il popolaccioinsorto, / si fé nell'
marmi candidi dormite, / oggi un sordo romor per le severe / tacite sedi errar
dottori, 1-6: ci fu del romor più che io non dico, / ma
la testa / percosso da novo crescente romor. carducci, iii-4- 243:
guardiano fu tantodietro a quella vedova e tanto romor le fé intorno conuei zocoli che la fu
. gozzi, i-iooi: « un gran romor di calze ricardate » / braccia, e
lo sciacquio fievole della risacca, simile al romor linguale d'un gregge che si disseti
solleva la testa / percosso da novo crescente romor. carducci, ii-8-99: i distributori
, 191: amor dal sonno a quel romor si desta / e tutto sonnacchioso
/ se naviga per l'aria / un romor di viventi, / là sembra indefinito
babbuino giungeva un tintinno di sonagli e un romor sordo di passi. jovine, 2-226
. / quando noi fummo d'un romor sorpresi. morando, 43: su queste
trastullandosi amorosamente insieme. del che il romor del letto e le mozze parole con
tassoni, 4-40: tosto ch'ode il romor, chiede da bere / a livio
gente avante, / e di tal cosa romor non ispanda. sanudo, lvii- 595
tumulto! /... / che romor, che bisbiglìo! / come zeppi urtarsi
: va in questo all'aria un gran romor di gente, / che a terra
(86): si sentiva un romor di scarpettoni, / battendo in terra far
, 251-6: come è che sì gran romor non sone mienti « ma sì
inf, 13-114: noi fummo d'un romor sorpresi, / simi- lemente a colui
comi e sbagli, e 'l gran romor se incoppa. cesarotti, 1-ii-176: al
volgar. [crusca]: strepesse il romor delle femmine lamentantisi. 2
confuso odi un subuglio, / un romor di correnti acque sepolte. -moto
fiore di virtù [crusca): nel romor del subbissaménto la donna di lotto.
sacchetti, vi-74: per allegrezza gran romor si sveglia / fra queste donne.
non vò taccoli, / non vò romor. 4. tose. chiacchierone
'l campo mosso / arme gridando con romor tamanto. -tanto grave (un
di timide fiere, che, vedendo il romor di chi passa, si ritrovano nelle
di giacomo, i-364: udii il romor secco de'passi di kar, nel silenzio
delle otto del mattino. cifiche rampolla il romor e la paura. = alter,
: ad una boce / traessero a romor de'fiorentini, / con sopravesta, e
9-5 (1-iv-816): quasi al romor venendo, colà trassero. ser giovanni,
tempi, / parte ne scorgo tra il romor de'ferri / star sull'onde sanguigne
/ e l'aer cieco a quel romor rimbomba. socchi, 135-118: trovasi
e 'l sonno è più saporito al romor dell'acque. g. b. doni
selva il fero aspetto / e 'l gran romor del tuono e del tremoto; /
selva il fero aspetto / e 'l gran romor del tuono e del tremoto; /
viii-3-11: poi che fautore ha dimostrato il romor fatto dalle furie, e l'essere
9-4 (1-iv-804): di che il romor fu grande e tutta la casa dell'
. parini, 416: odi 'l romor de'cocchi universale / che van precipitando
aggrada, s'egli è ancor venuto / romor là giù del ben locato offizio!
. batacchi, ii-82: l'alto romor dei comi e delle trombe / e di
genti e d'armi intanto udissi repentino romor giù per la se global village
, io non ho bisogno di cotesto romor negli orecchi, che mi offende assai »
: questa vocedappoca altro non suona che romor, fumo e vento come un petto.
chi fusse vedere, / comunque questo romor fu sentito, / a furia ognun si
e menando la coda, / ch'altro romor non par ch'ai mondo s'oda
baltica, / dall'italia andò un romor. gramsci, 275: benedetto xv non