parti. nieri, 67: io mi rodo l'anima, m'appezzo dentro
è, ch'assenzo e fele e rodo e suggo, / ch'ornai di lor
tanto è, ch'assenzo e fele e rodo e suggo, / ch'o mai
tanto è, ch'assenzo e fele e rodo e suggo, 29 — battaglia
. 3i3p < * >axcù 1 divoro, rodo '). bruma3, sf
. marino, vii-176: non volse rodo mandare a fuoco, potendo distruggerla e
entra il diavolo addosso, io mi rodo tutto per rabbia. p. fortini,
stropiccio spesso, e spesso l'unghie rodo. m. leopardi, 1-6: i
che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lacrimar vedrai insieme.
levante trovammo le rive / di rodo, dove quel de lo spedale /
* pelle 'e xótctcd 'taglio, rodo '. epiclesi { epidemìa)
e fegatelli fiorentini. leopardi, 480: rodo 11 più bianco pane e il più
cui mi snaturo, mi fiacco, mi rodo senza sugo. -spezzarsi, rompersi
che frutti infamia al traditor ch'io rodo, / parlare e lacrimar vedrai insieme
in tane o ricoveri appositi de rodo avemo come turchi hano aute due sbrabozate,
/ che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lagrimar vedrai insieme
/ che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lagrimar vedrai insieme
si ha come el turco ha redificato rodo in quella propria forma che era davante
variare / in pexisier mi struggo e rodo; / e per, me mai
/ che frutti infamia al traditor cn i'rodo, / parlare e lagrimar vedrai insieme
: fu fatto gran maestro della religion di rodo fabricio del carretto dei marchesi di finaro
davanti ', dal tema di tpwyw 'rodo 'e jxopcpr) 'forma
navi, navigò un'altra volta a rodo e lasciò proveditore in egina gorgopa armo-
\ d>w, var. di 'rodo, sminuzzo '. psòas,
psocus, dal gr. \ &>xoj 'rodo, sminuzzo '. psocotteri
1-181: diogneto era archite- cto de rodo publicamente salariato. sansovino, 2-5: questi
'0 'esprime il vero concetto di rodo monte. baldini, 4-126
non io rafani non citrioli, non cavoli rodo, / né verdi bietole pasco.
sé riteso l'arco / c'ha rodo e l'ungheria piagate e spente.
io rafani non citrioli, non cavoli rodo / né verdi bietole pasco, né di
che fratti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lagrimar vedrai insieme.
che per gran rabbia le carni mi rodo / chiamando morte a romper questo nodo.
leopardi, iii-425: nella solitudine io rodo e divoro me stesso. pratesi, 5-204
dolcissimo il fel ch'io suggo e rodo. bacchetti, 1-i-408: dosolina in questo
son ristucco. / di collera mi rodo. passereni, iii-252: lodi questa città
/ io no, che di trovarmici mi rodo. alfieri, iii-1-265: se uomo
a dirti il vero penso e mi rodo. mandami qualche libro. manzoni,
non posso proprio, e me ne rodo. verga, 8-182: don gesualdo
rhodophyllum (v. rodofillo). rodo filiina, sf. chim. composto chimico
giovio, i-100: de nove de rodo avemo come turchi hano aùte due sbarbozate
: io ho li denti sì forti che rodo e trito lo pezzo del ferro in
matteo correggiaio, 15: lo cor mi rodo, / pensando deltuo cuor largo e benegno
fiorentino / mi sembri veramente quand'io rodo. petrarca, 127-39: quella dolce
che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lacrimar vedrai in seme
di vincerlo..., e lo rodo e lo slogo in ogni suo membro
cieco, 44-101: io mi struggo e rodo, / visto che un uom mortai
rebora, 3-i-245: m'indebito, mi rodo, mi sciupo definitivamente: la rigatura
mi snaturo, mi fiacco, mi rodo senza sugo. imbriani, 6-5: davvero
/ che per gran rabbia le carni mi rodo, / chiamando morte a romper questo
/ stropiccio spesso e spesso l'unghie rodo. -stropicciarsi gli occhi: rendersi
. dolcissimo il fel ch'io suggo e rodo. pallavicino, 1-180: se ad
che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare e lagrimar vedrai insieme.
a dirti il vero penso, e mi rodo. mandami qualche libro. leopardi,
variare / in pensier mi struggo e rodo. panigarola, 22: luthero quante volte