tutti acclamàr: doversi il sacerdote / riverire, e accettar le ricche offerte.
sfera in ciel s'atterra / a riverire, ad adorar tal nume. ciro di
gli atti esterni dell'adorazione); riverire, fare oggetto di devozione (come
). chi si dedica religiosamente a riverire la divinità (i santi, le
: gli uomini cominciaron da principio a riverire l'un l'altro con artificiosi modi fuori
, 43-61: città, sin ora a riverire assorgo / l'amor, la cortesia
sfera in ciel s'atterra / a riverire, ad adorar tal nume. manzoni,
ardente ed intenso desiderio di conoscere e riverire gli uomini di bontà ed erudizione.
è veduta, di volto molto da riverire, con occhi ardenti e -oltre la
medesimo, ed al farsi onorare e riverire, andò molto destramente, e si dimostrò
complimentare, tr. (compliménto). riverire, accogliere facendo complimenti, pronunciando
è veduta, di volto molto da riverire, con occhi ardenti -e oltre la
di farlo amar sempre dalla gioventù, riverire dalla nobiltà, e accarezzare dal popolo.
direttorio. botta, 5-277: per riverire, qual inviato di francia, l'
cred'io, / disdetta di venirla a riverire / a casa e di passar qualche
compagni. 4. rispettare, riverire, tenere in grande considerazione. g
prudenti che stimano potere farsi ubidire e riverire dalle moglie alle quali., dimostrano
sedia papa leone, uomo in tutto da riverire; del quale esaltamento essendo invidiosi i
similemente la feria sesta / ordinò macometto riverire, / come ne 1 " alcoran '
ogn'animo rischiara, / per inchinare e riverire umile / l'alta mia donna e
. 3. salutare, riverire qualcuno con un inchino; rendergli ossequio
batter d'ora. -ossequiare, riverire di presenza, a voce, per
essere onestissima e continentissima, insegnali farsi riverire, temere, amare et ubidire?
fiducia di averla innanzi a rivedere e a riverire e ricevere i suoi comandi e consigli
abbiamo uomini che son da lodare e riverire. manzoni, pr. sp.,
trattare con rispetto, con affabilità; riverire, onorare. castiglione, 312:
fede, il secondo d'onorare e riverire i cherici, il terzo di conservare
part. pres. di reverèri * riverire '. irriverenteménte (ant.
, di riverenza o di venerazione; riverire, ossequiare. aretino, iv-5-62:
papa leone, uomo in tutto da riverire. sarpi, vi-3-113: vescovo universale
luogo quando dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere, diciamo alcuna cosa di
legnaggio sopra ogni schiatta illustrissimo, a riverire in terra santa i luoghi della nostra
quell'occasione ebbi luogo di andare a riverire la madre del principe. b. croce
per la macchia: / sempre ricchezze riverire ho visto / più che virtù.
i-21: debbano... e'giovani riverire e'vecchi, ma molto più i
coda, tremolando d'ammirazione, per riverire e ingraziarsi il grosso! l.
è oculare, poiché fu mia fortuna il riverire in siviglia quel gran prelato. zeno
cominciare il nostro primo diporto dal visitare e riverire le cose sacre. manni, i-161
omaggiare, tr. [omàggio). riverire, onorare, ossequiare con omaggi
quali ci onorano. 2. riverire e riconoscere come dio, prestare culto
stravaganza di questo accidente devono più tosto riverire le imperscrutabili orditure della previdenza divina nella
ufficiale; salutare con termini rispettosi, riverire. magalotti, 7-110: quella
comportamento o con atti; onorare, riverire; tenere in gran considerazione una persona
il vajiuoda o palatino smolensko indi porrossi a riverire gli ambasciadori. chiari, 3-i-240:
. frugoni, i-5-14: si va per riverire / i padroni e lor far nota
era condotto a fontablò il cardinale per riverire sua maestà. serpetro, 2: nel
voi pechiate / per vostra donna amare e riverire, / né v'amonisco che da
il duca a s. germano per riverire s. m. che onorò di farlo
tremolando d'ammirazione, per riverire e ingraziarsi il grosso! landolfi,
, disse chiaramente a'circostanti indarno essi riverire in quell'urna cristo, che quivi non
, 3-i-26: si portarono insieme a riverire la regina, la quale, fingendo
perché senza prementi necessità va ella a riverire le reliquie de'santi in sì varie terre
del nostro porri, cui vi prego a riverire, credendomi ch'egli sarà tutto nostro
negletta turba... pronta corse a riverire il nuovo capitano turco. n.
. ant. e letter. onorare, riverire qualcuno con manifestazioni di rispetto o di
reverire e deriv., v. riverire e deriv. reversale (ant
. 3. per simil. riverire. caro, i-282: n'andarono
occhi di tutti dal rimirare e dal riverire la grandezza e beltà suprema si furon
assicura. 2. rispettare, riverire. g. villani, 8-6:
: 'niente, niente; volevo semplicemente riverire vostra altezza'! pascoli, 1-
14-82: risparmiatemi di grazia una lettera col riverire in mio nome il nostro porri e
alberti, i-21: debbano e'giovani riverire e'vecchi, ma molto più i propri
annotazioni sopra il decameron, 131: riverire è far cotali, come oggi le chiamiamo
riverènte (part. pres. di riverire), agg. (disus.
. pres. di reverèri (v. riverire). riverenziale (reverenziale
tr. (riverènzio). letter. riverire. tommaseo [s. v.
s. v.]: 'riverenziare': riverire; far riverenza. 2
vergola (v.). riverire (ant. reveriré), tr.
quando, dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere, diciamo alcuna cosa di
fede; il secondo d'onorare e riverire i cherici; il terzo di conservare le
i-21: debbano... e'giovani riverire e'vecchi. guicciardini, vi-178:
disse: « giovane, tu dovresti riverire queste mie chiome canute, ma fa'
greci come maestri. -da riverire, da essere riverito (con valore aggetti
e nell'aspetto nobilissimi e uomini da riverire gli conobbe. pagliaresi, xliii-55:
e fu sì giusta e sì da riverire, / umil e santa, che umana
partenza; / ma verrà prima a riverire i cenni / dell'imperio sovrano.
della vita, 51: siamo tenuti si riverire i nostri padri e le nostre madri
gli ugonotti, cominciarono i cattolici a riverire il suo nome e riconoscerlo per vero
, i quali non avea lasciato di riverire per paura di morte. castelvetro,
143: adorare e con profonda umiltà riverire dèe questa onnipotente e giustissima volontà.
e ammaestrando la gente con simil esempio a riverire i numi loro e ricorrere a essi
disprezzo di quell'uomo nel quale dovea riverire la maestà presente di dio.
università sia tenuto e debbia guardare e riverire le feste in frascritte. brusoni,
scuole grandi alla chiesa di san marco per riverire il sangue miracoloso di cristo.
smarrita. ariosto, vii-754: sempre ricchezze riverire ho visto / più che virtù.
dominare negli animi, ancora avvezzi di riverire la venerabile maestà delle leggi, che
virtù in abbiettezza che per farla poi riverire, amare e trionfare. p
de'suoi atimenti seppe far amare e riverire l'austera dignità dei- ingegno italiano.
stravaganza di questo accidente devono più tosto riverire le imprescrutabili orditure della previdenza divina nella
: avea questo santo questa usanza di riverire divotamente tutte le croci che elli vedeva.
: volle... il saverio riverire quella felice terra e singolarmente il casale di
[s. v.]: riverire il luogo sacro, le sacre cerimonie,
della strada è la prima cosa da riverire che incontro. 6. ossequiare con
animo rischiara, / per inchinare e riverire umile / l'alta mia donna e 'l
, 3-i-26: si portarono insieme a riverire la regina, la quale fingendo di non
, i-5- 14: si va per riverire / i padroni e lor far nota /
. per aver ancora il piacere di riverire altri miei amici. monti, 1-29:
tutti acclamar: doversi il sacerdote / riverire e accettar le ricche offerte. aleardi
riverito (part. pass, di riverire), agg. (ant. revento-
libera. = nome d'agente da riverire. riverniciare, tr. (rivernicio
samare), tr. ossequiare, riverire qualcuno rivolgendogli, nell'incontrarlo o nel
et allargare. 11. milit. riverire un superiore, onorare una bandiera o
progiudicio delli altri. -per estens. riverire un ministro del culto. bibbia volgar
e cerimonioso. -per estens.: riverire, onorare. aretino, 20-294:
gli occhi di tutti dal rimirare e dal riverire la gran dezza e beltà
grandi alla chiesa di san marco per riverire il sangue miracoloso di cristo, che
della strada è la prima cosa da riverire che incontro. -di, in
spendendo innanzi al popolo, di farsi riverire come decoroso. = comp
che solo l'arte di sgomitare e riverire rende vittoriose. -intromettersi in modo arbitrario
e fu sì giusta e sì da riverire, / umil e santa, che umana
speranze, ch'io aveva concepite, di riverire umilmente i meriti singolari di vostra signoria
accompagnata dal principe suo marito fu a riverire il re suo fratello a susa passando per
occhi di tutti dal rimirare e dal riverire la grandezza e beltà suprema si furon
fama; ma la mia umiltà dèe solamente riverire. 10. intr. con
tr. (vossignoria). ossequiare, riverire dando del vossignoria. barriti,