per esser semplice ascoltatore altro non ritengo che le cose udite. tesauro,
, / che l'altre donne ucciderà, ritengo. manzoni, pr. sp.
lì. gramsci, 90: io ritengo che... ogni ricorso alla legalità
rigo di sole, m'inganna; e ritengo provvido un ciuffo d'erba che da
. da xataoxéxxùi * reprimo, ritengo '. catastare1, tr. ant
vasi di ferro. nievo, 499: ritengo peraltro che non sia veramente forte e
la ragione, per la quale io ritengo detestabile l'uso della mitologìa, e
, il mio è peggiore: mi ritengo infinitamente più astuto di te. tommaseo
'(da un tema di ènèx<ù 4 ritengo '); cfr. fr.
la ragione, per la quale io ritengo detestabile l'uso della mitologìa, e
cattaneo, iv i-io: ritengo ancora le carte famose [del governo provvisorio
ne le publiche scuole, le quali non ritengo più fermamente ne la memoria. davila
fresca magistrale. massaia, iii-17: io ritengo che la vaccina d'europa farebbe certamente
il primo a trovare il vino, [ritengo] ve n'avesse avanti, ma
6-226: preferisco la 'pochade'. la ritengo più igienica per i miei nervi,
g. capponi, 6-119: io qui ritengo ma quella di 'comune '
abbondanti, il terreno così volcanizzato che ritengo sufficiente a porli in moto, a
non sono uscito dalla difficoltà. la ritengo perciò il punto critico di ogni
. dal gr. tox « o 4 ritengo 'e ydxoc -axroi; 4 latte
. 5. maffei, 10-iii-103: ritengo ancor vivo in mente quel cannocchiale per
tralasciarlo. pirandello, ii2- 196: ritengo che, annullato il secondo matrimonio, contratto
g. capponi, 1-i-398: io ritengo la condizione del mezzaiolo superiore per ogni
dirigerle. d. martelli, 41: ritengo che in certe circostanze, il far
potranno mai collimare. ciò che ritengo giusto evidenziare è invece 1 " enorme
un medico. bacchelli, 14-36: ritengo di dover dire che la materia,
del dottissimo padre affò, io per me ritengo che 1''orfeo '..
cultura europea. pasolini, 13-277: ritengo valido l'insegnamento del vangelo: 1
aspettarsi; e quanto a me, ritengo buona cosa che il 'times'pieghi a un
non sono uscito dalla difficoltà. la ritengo perciò il punto critico di ogni poetica.
che ne mandi io le bozze che ritengo. -ritardare. fenoglio,
. ghislanzoni, 16-151: io la ritengo onesta a tutta prova, incapace di un
r. longhi, 1-i-1-308: io che ritengo immodestamente la puntarèlla dedicata a me,
il primo requisito di un buon giornalista, ritengo, è quello d'essere pochissimo giornalista
invenzioni. bacchetti, 2-v- 328: ritengo che la crisi sia prima di tutto una
svitato. subisce cattive influenze. lo ritengo ricuperabile. g. bassani, 5-177:
mi pare più confuso come prima e ritengo che sia di luciano, il quale
sedimenti. bombicci porta, 1-570: ritengo... che moltissime interposizioni e
trasmetterti questa lettera di dall'ongaro che ritengo da 6 o 7 giorni. -mancata
'bardo'per pindemonte, di cui ritengo la lettera perché mi onora. mazzini
iv-567: ciò bramo al certo e mi ritengo appena, / ma non mi muterò
vere, / che allora io le ritengo a maraviglia: / se poi vane,
, nato ad occuparvi di me, vi ritengo libera dall'obbligo d'invigilare, raccomandando
primo requisito di un buon giornalista, ritengo, è quello d'essere pochissimo giornalista.
me, per il dottor iseo e, ritengo, per gli stessi ascoltatori, le
dilegua. s. maffei, 10-iii-107: ritengo ancor vivo in mente quel cannocchiale,
consiglia e non ha scataluffi, / ritengo la tua spada o almen lo modero
», 2q-v-1988], 250: ritengo ^ essere e tempo'uno dei grandi
difficilmente appagato. bacchetti, 2-xxiii-280: ritengo che ne uscirà ricostruita anche la figura
ti partisti da colei / che stampata ritengo in mezzo 'l petto / con li
primo requisito di un buon giornalista, ritengo, è quello d ^ esserepochissimo giornalista.
pe'magistrati. cavour, iii-344: io ritengo che, quando gli statuti della banca
. guerrazzi, 16-272: io pure ritengo buono il debito toscano: e,
. idem, 15-59: io non mi ritengo un 'sociale'e penso poco agli altri
dei compord'america, il cui credito ritengo per ottimo, come potrebbe il tamenti
dell'umanità piovene, 15-90: non ritengo nemmeno che sarò richiamato subito. se la
. e. cecchi, 7-19: ritengo... che la causa del diverso
che ti partisti da colei / che stampata ritengo in mezzo 'l petto / con li
al cuore. bacchelli, 2-xix722: ritengo che occorra, seguendo il gusto e il
tremante. svevo, 6-434: io ritengo che per una stupida ostinazione essa non
. c. carrà, 298: ritengo possibile una grande arte soltanto mediante il
definisce il compito dei 'superre- visori'e ritengo, più che opportune, necessane le disposizioni
ch'io non vi dispiaccia, che mi ritengo e non dico neiente. lanfranchi,
cose vere, / che allora io le ritengo a maraviglia: / se poi vane
abbondanti, il terreno così volcanizzato che ritengo sufficiente a porli in moto, a
espresso », 29-v-1988], 98: ritengo che la loro generazione sia stata manipolata
al fiorentino ma al romano. affermazione che ritengo sbagliata, perché suggerita dalla moda realista
il popolo [28-i-1964]: ritengo giunto il momento di richiamare energicamente l'
6 (1942), 102]: ritengo che quest'ultimo sia effettivamente nel vero
, – disse all'abate, – mi ritengo quasi responsabile di quest'ultimo crimine,
, cresimato secondo il rito cattolico, ritengo di aver piena ragione ». quell'avverbio