. baldini, i-581: cruccio e risentimento di non riuscir di primo acchito e
soldati, ma delli accoltellatori ricercasse alcun risentimento, il capitano... ha
d'altrui, sfoga contr'esso un risentimento o un rancore dell'animo. guerrazzi,
con violenza; con severità, con risentimento; accanitamente. savonarola, iv-32
, egli non era spinto che da quel risentimento. vittorini, 3-155: questo non
mio perdono non è scevro affatto di risentimento. fil. ugolini, 12: si
il cattivante, che dissimula fastidio e risentimento). carletti, 201:
intende di tal natura che il risentimento o il rimprovero o la minaccia
(e denota, per lo più, risentimento, stizza, rimprovero, insofferenza,
! (indica esortazione, invito, risentimento). g. m.
; subitaneo moto d'ira, di risentimento. dante, cono., iv-xv-17
-essere ad animo: provocare rancore, risentimento. m. villani, 9-18:
. 3. ant. forte risentimento dell'animo, ipocondria. guinizelli,
, c'è l'aspro di un risentimento forse proprio verso la donna.
difendermi. tasso, i-216: così il risentimento de lo schiaffo ch'io gli diedi
. fissavano il fratello senza esprimere né risentimento né nulla, solo lo spaesamento dei
pericoli, evitando la reazione o il risentimento di altri). giusti, 2-90
tutti sapranno mozzare sul principio ogni risentimento..., l'omicidio non sarà
manzini, 11-6: spesso, dopo un risentimento sonoro dell'aria, ecco anche
offeso, vuole silenziosamente manifestare il suo risentimento: fare il broncio, tenere, portare
più disposto e solito di rinunziare al risentimento, di chinare il capo alle circostanze.
anche impazienza, leggera irritazione; perfino risentimento, ma come affettato, simulato.
seccare, essere fastidioso, suscitare il risentimento o il dolore di chi ascolta o
azione costante de'bisogni o dal risentimento prodotto dalla ingiustizia. fil. ugolini,
sfogando in parte il suo commenda- torial risentimento, se la godeva un mondo, mentre
pensiero; esprimergli con chiarezza il proprio risentimento. g. m. cecchi,
effimere esplosioni di questi uomini compressi; un risentimento antichissimo e potente affiora, per un
dissenziente da lui, confutava con urbano risentimento, non tiranneggiava d'ire e di
di- portar sino a un certo segno il risentimento di là dal giusto valor dell'offesa
soddisfazione al provocante; l'esorbitanza del risentimento conguagliandosi coll'attentato della prevenzione. foscolo
vostri amici hanno avute tante ragioni di risentimento da voi, e niuno forse s'
. cordoglio, dolore, pietà, risentimento. giacomo da lentini, ii-59
da corpo viglia, di impazienza, di risentimento, ecc.). di guardia
e rabbie e paure, aggiunte al vecchio risentimento contro il macinato. = voce
commesso, è risaperlo, e non fare risentimento opportuno, ma lasciar correre. goldoni
ant. il corrucciarsi, corruccio, risentimento, inimicizia. s. bernardo
misto a dolore o a sdegno e risentimento; addolorarsi, affliggersi, rattristarsi.
, per collera o sdegno, per risentimento (la fronte, le ciglia).
stizza mista a sdegno, a risentimento. guittone, 60-3: non
5. che manifesta ira, sdegno, risentimento, dispetto; aggrottato, accigliato per
collerico malumore; collera stizzosa, intimo risentimento. angiolieri, 88-7: e
a qualcuno di tacere (e indica risentimento, impazienza). fagiuoli, 1-5-274
, sm. dispetto, irritazione, risentimento, corruccio. - essere in cruccio,
esplosioni di questi uomini compressi; un risentimento antichissimo e potente affiora, per un
ebbi l'altra debolezza di guardare con qualche risentimento la decadenza e il possesso che prendeva
l'altra debolezza di guardare con qualche risentimento la decadenza e il possesso che prendeva
in questo momento ispirata da un torbido risentimento sembri esserlo tu. moravia, 12-433:
: in segno di collera, di risentimento, di rabbia contenuta. verga,
: parevagli molto a proposito che questo risentimento de'cattolici così universale e così gagliardo
della sua ambizione al genio del mio risentimento. levi, 1-63: faceva in
sono vendicate alla fine, quanto il risentimento, differito in tempo opportuno, più
lui un soggetto di scherno, senza risentimento. baldini, 6-243: gran parte
manifesta contentezza, soddisfazione; anche, risentimento, sdegno. segneri, h-365:
di spiegazioni, rivolta con un certo risentimento. fagiuoli, 1-8-52: -io non
-sbottare; uscire in vivaci parole di risentimento, di biasimo, di protesta.
379): ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità
deliberatissimo di far contro ippocrate qualche notabil risentimento. papi, 1-1-59: il lanjuinais
affettazione il proprio disgusto; il proprio risentimento. p. della porta, 1-94
verità pochi sono questi. 2. risentimento doloroso, sdegno, amarezza; sordo
., riferito a rapporti personali: risentimento astioso, spesso misto a gelosia.
; accogliere con proteste, con irritato risentimento (un consiglio, un rimprovero,
-che muove da dispetto, da risentimento, da geloso malanimo. firenzuola
offendere con la propria condotta, suscitare risentimento; provocare afflizione, pena, amarezza
sono vendicate alla fine, quanto il risentimento, differito in tempo opportuno, più è
: e può nascere da paura o da risentimento e volontà di vendetta); abilità
d'ira, di rabbia, un risentimento, ecc.: come a volerlo
in regno di napoli, hanno fatto risentimento molto gagliardo contro il vescovo. da
del partito liberale, ed un malinteso risentimento, conseguenza di un grave errore politico.
o dell'interno sono espresse con troppo risentimento, se la pelle non ricuopre bene
un dolore fisico o morale, un risentimento, una controversia, ecc.)
muovere a collera, a sdegno, a risentimento; irritare; rendere irritabile, nervoso
quietare. 2. collera, risentimento, indignazione; profonda irritazione.
parole minatorie, udì l'imperatore senza risentimento. sbarbaro, 1-210: sereno al paragone
di portar sino a un certo segno il risentimento di là dal giusto valor dell'offese
soddisfazione al provocante; l'esorbitanza del risentimento conguagliandosi coll'attentato della prevenzione. lanzi
(in grida, in espressioni di risentimento o di esagerata gratitudine, ecc.
... tutto eccitava al risentimento. = deriv. da fannullone
. 4. ant. con risentimento; con rancore. bibbia volgar.
379): ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità
ferita nell'onore. -dissenso, risentimento, odio, discordia. s
ci misi a discorrere senza ombra di risentimento. cardarelli, 6-97: la mia
freddo. levi, 1-202: un risentimento antichissimo e potente affiora, per un
-rabbia, ira, astio, risentimento, rancore. cesarotti, ii-134
un piccolo dispiacere privato a un pubblico risentimento per ripetìo d'una fiancatèlla, l'
implacabile (odiare); con vivo risentimento (sdegnarsi); con ansiosa inquietudine
sono vendicate alla fine, quanto il risentimento, differito in tempo opportuno, più è
al duca, ma non potendo farne risentimento per allora a cagione degli scombugli di
quel buon uomo et esecrò con amarissimo risentimento le rapine, i furti, gli
un sentimento di possesso esclusivo o di risentimento intollerante; con vivo attaccamento.
nella considerazione di qualcuno; dispetto, risentimento che si prova nel vedere altri godere
fonte di male ogni mormorazione, ogni risentimento temerario, sia pure in difesa della
grandóne riccioluto e m'apostrofò con gran risentimento di parole e di gesti.
-mostrare grave animo: manifestare sdegno, risentimento. m. villani, 8-19:
gentili non sono le regole particolari del risentimento? 4 la guanciata leva la mentita
di malumore o di amarezza, di risentimento. bartolini, 4-216: mi accorsi
a un'espressione di malumore, di risentimento, di corruccio (il volto,
, apparire in piena luce (un risentimento, un difetto). baldini,
2. figur. mostrare un improvviso risentimento; stizzirsi, adirarsi. tansillo
in un atteggiamento di stizza, di risentimento; proteso in uno scatto d'ira
, spesso malignamente, cruccio o risentimento in qualcuno; far stizza, indispettire.
male, provare o mostrare dispetto o risentimento, stizzirsi. guerrazzi, 2-285:
per estens. che esprime o deriva da risentimento (la voce, uno stato d'
ben raro... era il risentimento in lui, ammirato per la soavità de'
volte accennato di volermene fare un qualche risentimento. monti, ii-178: la gazzetta
-che è dettato da collera o risentimento (una parola, una frase)
. figur. inasprito dal rancore, dal risentimento; astioso, esacerbato. bechi
. -che esprime astio o risentimento (il volto). faldella,
4. diventare colmo di rancore, di risentimento; assumere un atteggiamento scostante e
. figur. colmo di rancore, di risentimento; astioso; scostante, stizzoso;
-che rivela o deriva da malanimo, da risentimento; acrimonioso (un discorso, uno
innasprano l'animo. -improntare a risentimento, a rabbia o a sdegno.
ho sempre consigliato al giovane moderazione nel risentimento, e pietà di quell'anima incadaverita.
peccaminose giudicature chi si lascia svolgere dal risentimento e dall'ira. f. f.
particella pronom.). provare vivo risentimento, accendersi di sdegno; offendersi,
sentimento di vivo sdegno, di profondo risentimento, di violento disprezzo, di corruccio
chiesa. — fare indignazione: suscitare risentimento. albertano volgar., ii-74:
qualcuno: suscitare in lui sdegno, risentimento. tortora, ii-269: la memoria
ch'hanno la memoria irritazione, risentimento (un atto, un gesto, un
; che è in preda ad astioso risentimento, a sordo rammarico; piccato.
379): ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità
o l'aspetto a un'espressione di risentimento, di scontento, di amarezza;
5. atteggiarsi a un'espressione di risentimento, di scontento, di amarezza (
molestato; colmo di rabbia, di risentimento; contrariato, indispettito, spazientito;
fare un piccolo e moderato segno di risentimento. -noia, molestia, fastidio
infedele, fosse alcun che di quel risentimento ch'era nascosto in fondo all'animo
toli e del giordani con infusi però un risentimento, un calore e un colore che
di invidia, di dispetto, di risentimento (per vedersi posposto ad altri nell'
le lacrime, l'ira, il risentimento, ecc.); ricacciare in gola
. figur. ant. ingiuria invendicata; risentimento, rancore. s. bernardino
chi è ingrugnato; corruccio, risentimento. b erse zio, ii-24
cruccio, malumore); mostrare risentimento, adi rarsi, arrabbiarsi
. letter. l'essere ingrugnato; risentimento, corruccio. dossi, 2-i-186:
nelle mani assicurano la base del mio risentimento e della sua inonesta condotta. nievo
di dante. 7. cruccio, risentimento. soriano, lii-9-291: è noto
insoddisfazione materna, che si estendeva dal risentimento alla gelosia al tono lamentoso, fin quasi
prescritta non vieta un giusto e moderato risentimento, ogni qual volta è richiesto dal proprio
, cosicché ne risulta dolore nel corpo, risentimento nell'animo ed allarme, si chiama
2-218: intorno a tommaso cresceva il risentimento della sua classe... che vedeva
non ha potuto porger materia a roma di risentimento, per esser un luoco distante dalli
contro astiosamente intigrito, per battermi con un risentimento spietato. -di animali.
, 1-23: non diè segno di risentimento nè di noia, che potesse intorbidare
un'altra pari, quando debba intraprendersi risentimento per altri,... tutto
inveleniménto, sm. ant. ira, risentimento, profondo. siri,
astioso, colmare di rancore, di risentimento; irritare, esasperare, esacerbare.
infuriare; colmare di sdegno, di risentimento, di stizza profonda; infiammare d'
irritazione, stizza; che mostra vivo risentimento, sdegno, ostilità (il volto
lo più offensiva veemenza, di astioso risentimento che tende alla vendetta o alla
amore. 3. sdegno, risentimento giustificato, indignazione profonda e veemente.
ant. ira, sdegno, forte risentimento. equicola, 83: il
o atti carichi d'ira, di risentimento; irosamente. albertano volgar.,
. 3. eccitazione dello spirito, risentimento, permalosità. - anche: irritabilità
2. che causa rabbia, risentimento, sdegno, fastidio, disagio,
). provocare a sdegno, a risentimento, a ira; far
indispettirsi, stizzirsi, adirarsi; provocare risentimento, sdegno, rancore; perdere la
. dominato da violento sdegno, da risentimento, da ira, da rancore; indispettito
irrita; che provoca sdegno, ira, risentimento; che infastidisce, importuna, indispone
spirito causato da sdegno, ira, risentimento, dispetto; stato di inquietudine,
nulla, isterilito dalla timidezza e dal risentimento. isterilitóre (insterilitóre), agg
di malcontento, rammarico, insoddisfazione, risentimento; lamentela, recriminazione, protesta.
, rincrescimento, dispiacere, insofferenza, risentimento per azioni, circostanze, eventi spiacevoli
esprimere rammarico, rincrescimento, insofferenza, risentimento per circostanze o eventi spiacevoli o dannosi
ram marico, protesta, risentimento; lamentela, la gnanza
. rosmini, 5-2-254: maggior risentimento giuridico dalla parte lesa, maggior rimorso
carducci, ii-1-229: io reputo legalissimo il risentimento pel quale io chiamai 'pecoroni '
è lesa. rosmini, 5-2-254: maggior risentimento giuridico dalla parte lesa, maggior rimorso
: si levarono su dall'anima moti di risentimento contro il frate. -suscitare
'usasi figuratamente e familiarmente per improvviso risentimento, rimprovero, redarguizione e simili;
che mi veniva incontro, un risentimento azzurro sul grigiore fluviale di quel
somigliante successo, ne machinarono un aspro risentimento. martello, i-2-228: ma che
o qualcosa; malevolenza, avversione; risentimento, astio, rancore. sarpi,
. -stare di malanimo: nutrire risentimento, rancore, astio nei confronti di
fastidio. 2. disapprovazione, risentimento, protesta, contestazione (specialmente nei
prenderla male: avere una reazione di risentimento, di rabbia, di astio, di
dispiacere, rammaricarsi; provare amarezza, risentimento, rancore. giuseppe flavio volgar.
cui si abbiano motivi di fastidio, risentimento, astio, ostilità. dante,
il nome di dio la rabbia, il risentimento, il livore; bestemmiare.
. far oggetto di odio, avversione, risentimento, disappunto o disprezzo o della propria
dispiacere, fastidio. -anche: rancore, risentimento. angiolieri, 12-14: ella non
; ira, rabbia, furore, risentimento. malispini, 166: sentito ciò
e contingente). - anche: risentimento, astio, rancore, livore.
piena di provviste. 4. risentimento, astio, irritazione, acredine;
o di vendetta, da stizza, risentimento, rancore, sia, e più
6-ii-580: volevi farmi vedere il tuo risentimento per la mia mancanza alla messa e
un'obiezione, un biasimo, un risentimento. a. del rosso, 1-iii-2-280
anche avversione, dispetto, rancore, risentimento). i. nelli, ii-12
facesse aborrire da ogni moto disordinato di risentimento e d'impazienza, come da ogni
baldini, 12-134: [rinaldo prova] risentimento contro un pezzo di martuffo che non
essere in preda al rancore, al risentimento. n. franco, 4-120:
verde: provare irritazione, stizza, risentimento. paolieri, 149: le colonne
altri motivi di rancore quello di un crudele risentimento fisico. = deriv.
austria e, presa mendicata occasione di risentimento, contra il duca di milano,
non disgiunta da amarezza, disappunto, risentimento, di dolori, rinunce, sof
, strazio, angoscia; rammarico, risentimento, disappunto. collenuccio, 129
non disgiunta da amarezza, disappunto, risentimento; che rivela pena, turbamento,
2-218: intorno a tommaso cresceva il risentimento della sua classe che si sentiva tradita,
-meno accanito (un contrasto, un risentimento). -con litote. non minore
passaron tra loro molte parole di modesto risentimento. partita, i-293: quei nobili
): ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità de'
suscettibile, facile all'ira, al risentimento; che deve essere trattato con circospezione
di dita: in segno di ira, risentimento, ecc. aretino, 20-122
3. che è originato da risentimento, da insofferenza o da ostinata pedanteria
, con odio inestinguibile; con vivissimo risentimento; con ostilità spietata, irriducibile;
ebbero agio di poter mostrarsi fuori con risentimento notabile che dopo il ritorno all'obbedienza
non dissimularvi nemmeno que'miei motivi di risentimento, che anche a me medesimo paiono
mozzo! ', per manifestare irritazione e risentimento contro qualcuno. poliziano, orfeo
brontolìi malcontento, disappunto, fastidio, risentimento. de amicis, xiii-51: certo
8. che esprime turbamento, ira, risentimento, ostilità; rannuvolato, accigliato,
. gli scrisse lettere piene d'asprissimo risentimento. l'aurora, ii-390: dicono
: v'è sull'anima mia un risentimento contro tutte cose, un amaro, un'
noia del governo, in disgusto e in risentimento contro i preti. -fare
, sul superamento della vendetta e del risentimento, sull'atteggiamento dialogico, sul valore
plebe che, per indigenza e pel risentimento dell'essere stata affatto spogliata della tirannide
, angosciato, rattristato; che nutre risentimento, ira, ostilità. ariosto,
corpo. -per esprimere impazienza o risentimento. crusca [s. v
mestizia o, anche, ostilità, risentimento (una persona, l'aspetto,
era se non un avvertimento e un risentimento dell'anima quella esitazione ch'io ebbi
al guasti. -per antifrasi: manifestare risentimento per un torto subito. machiavelli
* oblio, che non ha alcun risentimento d'amore. mazzini, 83-152:
intenso, di umiliazione cocente, di risentimento o di odio. -con partic. riferimento
pronom. provare sdegno, dolore, risentimento, turbamento per atti o parole giudicati
di avvilimento, di sdegno, di risentimento per l'ingiustizia o il torto ricevuto
potuto alienare. -che cova rancore, risentimento (una persona, l'animo;
: assumere atteggiamenti di sdegno, di risentimento, per lo più pretestuosamente);
, ira, cruccio, irritazione, risentimento, rancore (l'espressione, lo
mazzini, 56-107: io non ho risentimento di partito, non ho alcuna speranza
dio reietto / senza un'ombra di risentimento / olimpicamente aveva protetto. sbarbaro,
, per esprimere sdegno, collera, risentimento (anche con valore attenuato).
, o di sdegno, di irato risentimento); fare torto, mancare di
niun della terra chetò per allora ogni risentimento che alcuno avesse potuto far contra sì
vergogna, o anche di sdegno, di risentimento, di vendetta); affronto.
occhi. 4. figur. risentimento o malumore, anche di scarsa importanza
sarpi, vi-1-27: il principe fece onesto risentimento che si presentasse un breve dui giorni
remigio a ferrara... per risentimento d'onore non volle mai più la pratica
indignazione, di vivo sdegno, di risentimento, di irato corruccio, di disappunto
-in onta: per dimostrare il proprio risentimento per un affronto ricevuto. siri
siri, 1-ii-49: in onta e risentimento de gli aiuti porti agli olandesi,
. di non farne giammai il minimo risentimento e di ridervene solamente meco le ore
improntato a severità, a rigore, a risentimento o a crudeltà; durissimo.
anche, collera, ira, stizza, risentimento, dispetto, sdegno (una persona
da tristezza e, anche, da risentimento (uno stato d'animo).
barberini, ne volle ostentare un publico risentimento. f. f. frugoni,
, lxx-225: dante si ebbe un risentimento così pungente, così profondo, che volle
ben raro... era il risentimento in lui, ammirato per la soavità de'
, far qualche cosa per scacciare il risentimento o per correr laggiù a rimetter le
rassegnazione e pazienza, senza rammarico o risentimento, una condizione o una situazione spiacevole
uomo. bernari, 3-189: il mio risentimento sul tuo diario ha tutto un altro
un sentimento di ira, invidia, risentimento, ecc. p. petrocchi [
patrizi veneziani superava d'assai perfino il risentimento contro i bersaglieri francesi. d'annunzio,
di riconoscenza o di rincrescimento o di risentimento da parte di qualcuno. aretino,
facesse aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'impazienza, come da ogni altra
sonetto... respira un mal celato risentimento ai padroni per la brevemente patita occupazione
meraviglia, o disappunto, corruccio, risentimento (e talvolta ha semplice valore asseverativo
possibile rivalsa e reprimendo il proprio naturale risentimento nei riguardi delroffensore. -anche: considerare
, offende; screzio, malinteso; risentimento, dispiacere. bechi, 2-250
fu loro estremamente gradita. -sdegno, risentimento personale. machiavelli, 1-vii-275: le
, come contra publica peste, publico risentimento. intrichi d'amore [tasso]
sollecitazione (talvolta con insistenza, con risentimento o con tono iron. o enfatico
mia dimissione. -ricordo doloroso; risentimento, rancore, odio profondo e inveterato
, litigio; puntiglio, rancore, risentimento, ripicca. bembo, cx-n-262
allusione polemica o maliziosa, dettata da risentimento, puntiglio, rissosità; frecciata,
a male: avere una reazione di risentimento, di rabbia, di astio e frustazione
4. punzecchiare ripetutamente, anche con risentimento; criticare, biasimare, disapprovare
..., scandaleggiavasi di qualche risentimento in parole et in azzioni che in noi
esprimere di volta in volta incoraggiamento, risentimento o minacciosità). pietro di viviano
numi!: per esprimere impazienza o risentimento. saluzzo roero, 1-i-147: possenti
ma perché, una volta smaltito il risentimento e ricuperato il possesso di sé,
, 9-2-171: la qual signora ersilia mostra risentimento assai aelle pratiche che trani ha fatto
contro qualcuno: avere una reazione di risentimento o d'ira contro di lui;
che ella taccia e non faccia alcun risentimento con chiunque possa averla insospettita con prepostera
, fosse alcun che di quel risentimento ch'era nascosto in fondo all'animo di
risalire la china dello sconforto e del risentimento, per tornare disinvolti 'amici come
, senza dare il minimo segno di risentimento o di dolore. -esame attento
più decisa al silenzio ma disposta ancora al risentimento dagli anteriori procedimenti di talarico. carducci
fece di siena, della quale dimostrano molto risentimento che gli fosse data. tasso,
da un'altra pari, quando debba intraprendersi risentimento per altri, fino a quando siamo
unita per lo più con ira e risentimento). giamboni, 10-50:
provvedimento o a un progetto; esprimere risentimento per un'offesa personale o per un
barberini, ne volle ostentare un publico risentimento, vietando al suo ambasciatore di tenere
facesse aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'impazienza, come da ogni
di sasso ne facciano risentimento e così vengono alle pugna. pratesi
; e soprattutto non parli mai di risentimento con lui. -condizione di vita alquanto
, lxx-225: dante si ebbe un risentimento così pungente, così profondo, che volle
molto pungente. -facile al risentimento e alla polemica. carducci, iii-25-72
. -stare in punta: avere risentimento. ariosto, i-iv-362: debbe esser
. goldoni, ii-1156: il mio risentimento non può chiamarsi puntiglio, mentre, come
esprimere genericamente disprezzo, ira, forte risentimento nei confronti di una donna, a
esprimere genericamente disprezzo, ira, forte risentimento nei confronti di una donna a prescidere
?: per esprimere sorpresa o vivace risentimento. muratori, xiii-128: ma da
di sua maestà n'avrebbe fatto il risentimento proporzionato alla qualità del caso, non
principe della mia qualità non ammette picciolo risentimento. -altezza di dio.
5. lamentela che esprime rammarico e risentimento per torti patiti, malcontento per un
. manifestare malcontento per soprusi subiti, risentimento e contrarietà per una legge o per un
emotivo determinato per lo più da un risentimento subitaneo per un torto o un danno
emotivo, determinato per lo più da un risentimento subitaneo per un danno o per un'
emotivo, determinato per lo più da un risentimento subitaneo, da un'offesa subita,
da ira, sdegno, astio, risentimento; tranquillarsi, mettersi l'animo in
circostanze o eventi spiacevoli o dannosi, risentimento per un'offesa o per un torto
giorno udite parole di gran rammarico e risentimento in cadauno. de nores, 1-ii-2-311
all'ultimo grado d'amarezza e di risentimento. = var. metaplasmatica di
. sentimento di avversione profonda, di risentimento verso una per sona,
ran core; pieno di risentimento, di astio, di livore;
malanimo o ne nasce; che rivela risentimento e acrimonia (un atteggiamento, un
compì, di compagnia: deporre il risentimento, il malanimo per qualcuno. della
. che si lamenta, che esprime risentimento, delusione, scontento.
di dolcezza, di rancore, di risentimento, di gratitudine, di abbandono, che
zelo di sua maestà n'avrebbe fatto il risentimento proporzionato alla qualità del caso, non
esprimere genericamente forte riprovazione, ira, risentimento, disprezzo nei confronti di una donna
esprimere genericamente forte riprovazione, ira, risentimento, disprezzo, a prescindere da precisi
esprimere genericamente forte riprovazione, ira, risentimento, disprezzo, a prescindere da una
avvilisce e si ributta. -provare risentimento, prendersela a male. p.
meritassero quattro staffilate dal maestro, quanto risentimento farà iddio sopra que'giovinastri del popolo
riconvenire, fuggiva l'ardore e il risentimento. -convincere di menzogna.
e troppo sùbito per dissimulare il suo risentimento. = nome d'azione da riconvenire
. delfico, i-37: questo interno risentimento, che nasce naturalmente dal rieccitarsi in
que sto rigoroso e necessario risentimento, laudabilissimo e degno di eterna memoria
, il quale ancor faceva in me rigoroso risentimento,... sento che mio
assol. protestare brontolando, lamentarsi dimostrando risentimento o scontento per qualcosa o contro qualcuno
precedenza, che può provocare rabbia, risentimento, fastidio. guidiccioni, 4-73:
che non à l'onda: è il risentimento del mare allo scorrer dell'aria sulla
somiglievoli. <. rinfacciare con risentimento e acredine. -anche assol.
, iii-115: voi ripetete il mio risentimento dai pettegolezzi di don cesare. v'ingannate
un piccolo dispiacere privato a un pubblico risentimento per npetìo d'una fiancatella, l'intervallo
e grosso con la mancanza del buon risentimento. -che contiene un mollusco carnoso (
a risalire la china dello sconforto e del risentimento, per tornare disinvolti 'amici come prima'
giorno udite parole di gran rammarico e risentimento in cadauno. musso, ii-411:
. egli non fece pur segno di risentimento, ma con un silenzio degno di lui
fece di siena, della quale dimostrano molto risentimento che gli fosse data. p.
lo sopporta senza mai dir parola di risentimento. baldi, 632: il castelletti,
due segni di sopra addotti: al risentimento delle ingiurie e al riscaldamento negl'interessi.
sdegno il petto, batté per il risentimento più volte co'piedi la terra.
la cui moglie sappia reprimere il suo risentimento e covarlo nel petto sotto l'ingannevole
che m'accorsi di poter provare un risentimento vicino all'odio. faldella, i-4-112
. ma non v'è ombra di risentimento in me. c. levi,
poteva sfogare i suoi risentimenti. -di risentimento (con valore aggett.): che
. rosmini [tommaseo]: il risentimento giuridico è il ri- sentimento che l'
,... non senza grave risentimento di genovesi e qualche sdegno del re
giorni il parlamento, con mormorazione e risentimento universale. botta, £-240: le promesse
, 2-218: intorno a tommaso cresceva il risentimento della sua classe che si sentiva tradita
mi parve esser sforzato, con grave risentimento, ai tagliar via questa pratica. p
che erano dentro, e con grandissimo risentimento di lei si videro palesemente quelle che
contrasto. tommaseo, 1-321: piccolo risentimento con la marianna quetato.
, ma non ne faceva altri- mente risentimento con alcuno. caro, 12-iii-263: per
el parlar che mi rimproverate e lo risentimento che n'ho fatto e lo scandalo
] sia convertito in ordinario senza alcun risentimento de'populi, che... contribuiscono
altri non essendo di sasso ne facciano risentimento e così vengono alle pugna. c.
non potè contenersi di non fame gran risentimento di parole contra sinan giudeo. sarpi,
, vi-1-27: il principe fece onesto risentimento che si presentasse un breve dui giorni
pietra, non rispose mai, né fece risentimento. castelletti, 1-65: facendo voi
servitore che li sono, di fame risentimento. atti del processo alla monaca di
barberini, ne volle ostentare un pubblico risentimento. f. f. frugoni,
buon uomo... esecrò con amarissimo risentimento le rapine, i furti, gli
la parte; / e a non voler risentimento fame / bisogna esser di sasso e
, xiii-332: trattenendo a stento il risentimento, marco le rispose che la sua
ch'egli l'aveva fatta, fece quel risentimento di subito ai cacciarlo e dechiararlo ribello
dagli oranges, e malines con troppo duro risentimento ne giacque avaramente saccheggiata dalle genti
parte della milizia di crovazia per fare risentimento. assarino, 2-i-344: la repubblica.
siri, 1-i-49: in onta e risentimento degli aiuti porti agli olandesi, fomentarono
altri non dèe essere obligato ad ordinare risentimento di arme, ma si dèe aver risguardo
offesa convenendosi vendetta e al carico onorevole risentimento, quella averà da fare don francesco secondo
. tasso, i-216: così il risentimento de lo schiaffo ch'io gli diedi,
megollo lercaro..., in generoso risentimento d'una ingiuria privata, rivolse tarmi
delle vostre parti e v'offende, il risentimento sarà dovuto a proporzione di quei pregi
poiché, ordinariamente, non degnano fare risentimento contra di loro. guarini, 1-i-149
della republica, accioché ne sia preso giusto risentimento. giuglans, 2-474: sono troppo
le memorie de'cesari, che per risentimento di un motto fecero tagliar a pezzi
e senza pericolo di fare mai più risentimento alcuno. ghirardacci, 3-335: aperse [
di san pietro e fece far non poco risentimento a tutti gli edifici fabricati in volta
. scamozzi, 2-195- 28: risentimento, che i maestri chiamano versi e pelli
nostro timone uscitte del luoco suo non senza risentimento delle cancare. -figur. ripercussione
fianco, una elastica prontezza, un risentimento morbido e agevole. -echeggi amento
bronzo sul cassettone, che con tanto risentimento rompe il silenzio ticchettando e muove le
e scabroso... e per lo risentimento d'un cannone da cinquanta che incessantemente
che ella taccia e non faccia alcun risentimento con chiunque possa averla insospettita con prepostera
e del giordani con infusi però un risentimento, un calore e un colore che
è desta nell'artista dal puro semplice risentimento della corporeità del mondo, della visibilità
, quando era lapidato, non faceva risentimento de'colpi fien che gli levavano la vita
sentimentale. bembo, 5-125: tanto risentimento d'amore inverso la republica e tanta
che il carnai senso non abbia fatto risentimento nella persona di v. e
descrive. delfico, i-37: questo interno risentimento che nasce naturalmente dal rieccitarsi in noi
traccia delle gioie già scomparse, 1'ultimo risentimento della felicità già morta. -sentimento
d'oblio, che non ha alcun risentimento d'amore. -per estens.
arciere, son forme correnti che dànno un risentimento rissoso, antagonistico, venturoso, ai
grosso, con la mancanza del buon risentimento. -tensione fisica di un muscolo
quella diversa situazione delle gambe, quel risentimento delle giunture che faceano lo sforzo.
gli dissi, perché ebbi il mio solito risentimento, che mi suol venire quasi ogni
ogni mese. giuglaris, 3-211: per risentimento de'nervi spasimano. cicognani, iii-2-153
camera. c'era stato un leggero risentimento bronchiale: cosa da poco. =
379): ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità
che esprime energica protesta, riprovazione, risentimento per un'offesa o per un comportamento
risentite e chiassose. -che esprime risentimento, ira a stento rattenuta, sdegno
potendosi soffrire il dolore, disogna fame risentimento cor la lingua e talora co'le
. ritenga più alcuna parte di quel risentimento che forse gli portava per le cose
inane, fra l'allucinazione e il risentimento, ogni chiacchiericcio dottrinale che ci si
stato d'animo di irritazione, di risentimento o di rancore. manzoni, pr
rodio. papini, x-1-1066: il risentimento, il rancore, il rodio dell'umiliazione
sentimento di radicata avversione, rancore, risentimento, astio latente e covato da molto
rugginose. 2. figur. risentimento. g. bargagli, 1-81:
, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento (e talvolta ha semplice valore asseverativo
, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento (e ha valore eufemistico).
, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento. panzini [1905],
dal scopo. -verso che esprime risentimento o indignazione. casti, 266:
suscitandogli dolore, orrore, timore, risentimento, ecc. (un'esclamazione, la
di frase, per manifestare contrarietà o risentimento o per avvalorare una minaccia, un'
come provocazione espressa)... il risentimento apparisce... chiaro: 'ti
a qualcuno: portargli rancore, avere risentimento nei suoi confronti; attribuirgli la colpa
altri non essendo di sasso ne facciano risentimento e così vengono alle pugna. galeoni
. -accanirsi con tutto il proprio risentimento o il proprio spirito polemico contro qualcuno
esprimere impulsivamente, spesso con violenza e risentimento, un sentimento o un'emozione intensa
di un'emozione violenta (ira, risentimento, affanno). -dire a sbottate:
divertire la facoltà discorsiva e sfogare il risentimento. 3. notizia o insieme
enfasi e insistenza, manifestando il proprio risentimento o la propria disapprovazione. -anche sostant
livore o malignità, sfogando il proprio risentimento. thovez, 64: ritornato alla
-che rivela un gusto basso o un gretto risentimento. f. f. frugoni,
.. ottenne fu d'attutire il risentimento del marito per le persone che non
7. pronunciare con ira, violenza, risentimento alfindirizzo di qualcuno apostrofi, critiche,
scalpóre, sm. reazione vivace di risentimento, di rammarico, di biasimo o
manifestazione concitata, vivace e violenta di risentimento, di biasimo, di collera, di
quanta interna stizza dell'istitutore ed esterno risentimento e rossore dei giovani ciascuno il comprende
. tasso, i-216: così il risentimento de lo schiaffo ch'io gli diedi
ancora parlar di questa perdita senza un risentimento che mi scompone. alfieri, 1-237
deluso. -motivo di scontentezza, di risentimento; fonte di rammarico. rappresentazione
o ricattarsi da sé, sfoga il risentimento scorbacchiando, sputacchiando, scornacchiando questo re
reazione di sdegno, di irritazione; risentimento. barboni, ii-1-923: io dovetti
avere una reazione di sdegno, di forte risentimento, di intenso dispiacere, manifestandola per
fosso. 2. che denota risentimento, sdegno; aggrondato, accigliato (
3. sm. stizza, risentimento. costo, 2-71: stette cheta
nuovamente coinvolto o ne trae motivi di risentimento; che ha tratto duraturi insegnamenti da
in un moto di rabbia, di risentimento, come energica esortazione per risvegliare dal
di indignazione e riprovazione; sdegno, risentimento. bibbia volgar. [tommaseo]
partic. pronom. provare sdegno e risentimento; reagire con irritazione a un comportamento
sdegniménto, sm. ant. sdegno, risentimento. tommaseo, 2-i-263: ritorna
-con valore attenuato: irritazione, risentimento dovuto a suscettibilità; stizza.
costringono luiri napoleone ad infiammare il vecchio risentimento dei francesi verso gl'inglesi, e
14. disappunto, contrarietà, rammarico; risentimento; opposizione; disagio. c
non era se non un avvertimento e un risentimento delpanime quella esitazione ch'io ebbi,
benchédoppo si quietò. 23. risentimento, contrarietà, disappunto. sarpi,
, essendone turbato; provarne disappunto e risentimento. caro, 3-558: ascanio nostro
-sentirla male di qualcosa: provarne risentimento. d. vallarsi [in muratori
che dubito non faccia pubblico il suo risentimento. -sentire messa: assistere alla
sentimenti di rancore; pieno di risentimento, di d'alloro presentata alla
svevo, 8-654: non pongo qui il risentimento serbo contro l'austria per i dazi
angosce; placare l'astio, il risentimento, il dolore; calmarsi, tranquillarsi
7-122: te lo ritrovi tutte punte di risentimento, e se ti senti invece indotto
. improvvisa manifestazione d'ira, di risentimento, di irritazione, con espressioni, grida
e con tono di rimprovero o di risentimento (e introduce il discorso diretto o
qualcuno o qualcosa; manifestare disapprovazione, risentimento o, anche, profondo scontento.
vi-720: c'era nella sua voce un risentimento senza velature, quasi sicuro.
1-189: in lui concentra il vecchio il risentimento senza oggetto... non spiccica
coscienza, anche a costo di suscitare risentimento (un'opinione, un giudizio);
carità. -subire le conseguenze del risentimento o dell'ostilità di altri.
; ed io certamente sui bannando ogni risentimento. chi del ministero non ismentirò mai questi
per lo più con una connotazione di risentimento). manzoni, pr. sp
. sforzare gli altri con alcun modesto risentimento di parole a rimanere seco: recando
o fomentare una passione, insinuare un risentimento nell'animo di qualcuno. marino
la, e pensieroso va sofisticando un risentimento eguale alla tementà del regalo.
26-14: approvo l'affermazione iniziale di risentimento, di sfogo pratico, che è storicamente
che non dà confidenza o che denota risentimento, alterigia o sussiego; piglio rude.
distacco o freddezza, anche per mostrare risentimento o antipatia; che non dà confidenza
.. fissavano il fratello senza esprimere né risentimento né nulla, solo lo spaesamento dei
, ma perché, una volta smaltito il risentimento e ricuperato il possesso di sé,
... ne mostrò forte doglioso risentimento. 3. figur. spogliare
2. suscitare irritazione, scontento o risentimento in una determinata persona (un evento
non dia papini, iv-298: il suo risentimento [di franco sacchetti] un
plebe, che, per indigenza e pel risentimento dell'essere stata affatto spogliata dalla tirannide
superare, così come attribuiva il proprio risentimento al dolonenti alle 'corse de'cavalli'o
a. cattaneo, i-97: quanto risentimento farà iddio sopra que'giovinastri del popolo
in un moto di rabbia o di risentimento o cercando di scuoterla da uno stato
, 1-iv-1945j, 1083: un inconfessato risentimento per le ostilità che avevano reso sterile
il comportamento o con parole fastidio, risentimento, collera, acredine.
rivela stizzosità, dispetto, nervosismo, risentimento o, anche, una natura scostante,
pensiero, un desiderio o motivi di risentimento che si vorrebbero a ogni costo manifestare
grave sdegno, -andarsene all'improvviso e con risentimento. affermando che erano cagione del suo
straordinario solamente, mostrando così il debito risentimento e lasciar l'ordinario. brusoni, 87
, come segno di collera, di risentimento, di rabbia contenuta. c.
con tono esagitato, manifestando il proprio risentimento o la propria disapprovazione; lamentarsi,
di svaporarsi o con la maldicenza o col risentimento nelle cose di verità -infuriarsi
con la particella pronom. sfogare il risentimento, la rabbia, il rancore lungamente accumulato
completamente la propria rabbia, il proprio risentimento. mazzei, i-330: le
il proprio cattivo umore, il proprio risentimento, la propria disapprovazione in partic.
ha perso la propria carica di astio e risentimento. pratolini, 8-101: i muratori
è desta nell'artista dal puro semplice risentimento della corporeità del mondo, della visibilità
fece traboccare da uelli di un risentimento paterno. goldoni, vii-804: — dico
lo turbano vivamente, suscitando irritazione e risentimento. felice da massa marittima, xliii-303
condannato a morte, disse parole di gran risentimento. botta, 5-488: insultavano con
lo sopporta senza mai dir parola di risentimento. f. f. frugoni,
, di ansia, di afflizione, di risentimento, di insofferenza. liburnio,
nell'ansia, nella tribolazione, nel risentimento, nel rancore, nello sconforto (
4. che esprime malanimo, risentimento, insoddisfazione, tormento; accigliato,
di altre retto). risentimento nei confronti di qualcuno. arpino, 16-7
che lo fece traboccare da quelli di un risentimento paterno. 12. essere frequentato
del duca con qualche segnalata fazzione di risentimento gastiga- ta, risolvè d'andar sott'
5-277: se io non avessi paura del risentimento che faresti, s'io non rispondessi
affetto con subitano e commosso e sopranaturai risentimento sempre mai trasmutabili e sensitivi; e quali
son forme correnti; che dànno un risentimento rissoso, antagonistico, venturoso, ai più
ma perché, una volta smaltito il risentimento e ricuperato il possesso di sé, spedirle
3. per estens. discorso che esprime risentimento, protesta, malcontento. pasolini
. 5. discorso che esprime risentimento, malcontento, rimostranza. carducci
o epiteto ingiurioso per esprimere disprezzo, risentimento nei confronti di una donna.
sentimento di sdegno, di collera, di risentimento nei confronti di qualcuno. cavalca
. figur. dolore cocente e inconsolabile; risentimento, rancore profondo e inveterato.
: c'era nella sua voce un risentimento senza velature, quasi sicuro.
-in modo tale da esprimere astio, risentimento (con riferimento a uno sguardo)
. per estens. proferire o scrivere con risentimento, sdegno, ira, veemenza apostrofi
edifici. -profferito, indirizzato con risentimento, con sdegno contro qualcuno (una
2. figur. astio, rancore, risentimento. dossi, 3-80: sfogavano sopra
si dava in questi quasi mai uel risentimento, che nasce dalla violazion de'diritti.
veemenza a qualcuno, manifestando rancore, risentimento. a. cattaneo, i-413:
dare libero sfogo al livore, al risentimento nei confronti di qualcuno o di qualcosa
, tanto fiele, tanto zitellone- sco risentimento, sia per il giudizio poco favorevole che
: si nutre di bambini morti, di risentimento, pervadendo le zone di conflitto come