., 33-5: tu vuoi ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi
, 33-5: tu vuo'ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme
., 33-5: tu vuo'ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi
come, / opra d'amor, si rinnovelli e lieta / frutti- fichi la terra
a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco la memoria delle nostre
, i-253: opra d'amor, si rinnovelli e lieta / fruttifichi la terra.
caro alessandro, e 'n lei si rinnovelli / la tua vita mortale, e
, o reina, ch'io rinnovelli disperato dolore che 'l cuore mi preme:
., 33-6: tu vuo'ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi
mio altare, acciò che non si rinnovelli la sozzura tua cioè il peccato. capitoli
a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco la memoria delle
e a ripensarci, senza che si rinnovelli la percezione medesima: operazione che differisce
essenza di questa che la percezione si rinnovelli. leopardi, 925: l'uomo non
inf, 33-6: tu vo'ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi
9-737: temo che più ognor si rinnovelli / più 'mpetuoso e duro / questo profluvio
e a ripensarci, senza che si rinnovelli la percezione medesima: operazione che differisce
dell'essenza di questa che la percezione si rinnovelli. mamiani, 5-325: diciamo pertanto
ch'ad onta del malvagio oblio / gli rinnovelli al mondo il canto mio. filicaia
delle nozze altrui fosse stata un ciascun se rinnovelli. (tassiano volgar., v-12 (
tuoi lunghi guai / nel devoto pensier non rinnovelli? carducci, iii-24-29: domani è
a te certo non spiace che io rinnovelli ancora per un poco mento,
volontà, il pensiero; / gli rinnovelli al mondo il canto mio.
! d'annunzio, iv-i-i-311: deh perché rinnovelli ad ora ad ora, / pensier,
t'invito e ti comando che tu rinnovelli il pianto e il desiderio tuo con molte
, 4: a che pur sconsolato rinnovelli / la cagion del tuo mal così sovente
vini / la mensa di ciascun si rinnovelli. 11. far iniziare un
e 'n lei [nella nipotina] si rinnovelli / la tua vita mortale e viva
mio altare, acciò che non si rinnovelli la sozzura tua, cioè il peccato.