verga, i-303: ed io, come rimango? e il mio puledro? e
abbandona / lo dolce padre, e io rimango in forse, / che no e
pugno. moravia, xi-500: se rimango finisce che gli abbotto gli occhi.
io d'angosce tante / scevro rimango; e un solo breve istante / de'
minor tempesta / se immoto 10 qui rimango, / all'armato mio capo il cielo
, ond'io d'angosce tante / scevro rimango. monti, 10-4: tutti per
verso il tauro? idem, 3-862: rimango... suspeso dal desio di
carducci, ii- 10-122: io certo rimango fido al rum vecchio, al vino
memoria ricca di coteste bellezze parmigiane, rimango confuso come rimase deucalione fra loro che
forma da me desiderata, ed io rimango privo de'berrettini a coppo di ghianda
/ sol io sempre in un stato mi rimango. anguillara, 8-244: subito
: voi siete accordati, ed io rimango fuori come catenaccio. garzoni, 1-153
vi un est locanda; ond'io rimango /... un grosso barbagianni.
le cose. marino, i-96: mi rimango talvolta di scriverle, persuadendomi ch'ella
lì appinzano alla chetichella; io poi rimango nelle peste e son la pietra dello
. varchi, 24-42: -io dove rimango? nel chiappolo? -darem moglie
circoletti tuoi tutti sapore, / io rimango insensato. calvino, 1-223: la
. petrarca, 6-12: i'mi rimango in signoria in lui [del folle
contanti; io in vece non ne rimango persuaso. -dare una spiegazione in contanti
anche per rispettare le sue occupazioni mi rimango talvolta di scriverle, persuadendomi ch'ella
discorso). marino, i-47: rimango confuso come rimase deuca- lione fra loro
cirimonie cortigiane. marino, i-96: mi rimango talvolta di scriverle, persuadendomi ch'ella
escludono. goldoni, iii- 107: rimango sorpresa, e le troppe grandezze che mi
i disagi / d'inculte piagge abitator rimango, / ed or del mio destin mi
interno da non dire, e poi ne rimango spossato e triste: quindi la discordia
strugger mi sento: / tal ch'io rimango spesso / com'uom che vive in
647: di seguire falso duce mi rimango. g. m. cecchi, 140
c. bini, 26: io rimango un buffone, e tu resti una donna
, part. pres. di haereo 1 rimango attaccato ', abusivamente scambiato col gerundio
minacce. malispini, 13: tutta rimango consolata e sono fuori di dolore.
amore che vi porto, che se io rimango sodisfatto di voi, a cui nulla
ricchezze crescono, qual ero pria, io rimango, / ed ho nelle vicende più
tant'anni amari, / ed io rimango ad odorar le foglie. -saper
/ lo dolce padre, e io rimango in forse, / che no e sì
/ per te piagato nel mio cor rimango / d'uno strai d'oro, e
novelle della mia dolce madre, tutta rimango consolata e sono fuori di dolore.
, può svanire ogni cosa, ed io rimango sciocco e gabbato. nievo, 1-206
virtuoso, né giusto, ed io rimango tuttora esposto alle sue furie perché sono
nostra società, ammanchi di cui purtroppo rimango responsabile. = voce dotta
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui [amore],
grazia d'essere brieve... mi rimango di raccontare singolarmente tutte le sue bellezze
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui [amore],
ignude. de jennaro, 52: io rimango di soccorso ignudo, / amando un
gr. èjx|i. évco * rimango '; voce usata da b. croce
. mattio franzesi, xxvi-2-133: or qui rimango / impantanato, or qui rovino,
vostro lume,... io mi rimango in oscurissime tenebre. marino, 14-4
ancor che mi si serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco.
, xiv-120: orsù che io qui misero rimango / incollato ancor io, son morto
infrango, / ma veggio ben che libero rimango / da i crudi lacci ove era
. lamenti storici, 1-8: io rimango / con tanta pena, ch'ogni
, 2-193: reggendomi a stento, rimango a vedere lo spettacolo orrendo del mare
lo mi manda a diri / ed io rimango ingannata. chiaro davanzali, xxvii-14:
ed io sempre ingannata / al fin rimango. bandella, 3-29 (ii-406):
son privo, / lasso, come rimango? e di che vivo? / chi
quando lappoleggia que'begli occhioni, 10 rimango incantato. 2. mandare bagliori
s'appiglia; / tal ch'io rimango cacciator sgraziato: / scuopro la lepre,
che, partendo gli altri, io qui rimango. botta, 6-ii- 428: si
simintendi, li-io: s'io me ne rimango, parrà ch'io abbia voluto lievemente
sanza lume nel mezzo di questo oceano mi rimango. tasso, 13-i-640: le donne
suoi delitti. arbasino, 3-169: rimango fuori dalla borghesia, non ci voglio
povera vedova, tirata senza stento. rimango e indietro fo volger le vele / per
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui, / che mal
aiutami tu sempre più, via via che rimango sempre più solo. non mi mancare
io non dia licenza, se prima non rimango d'accordo del resto. machiavelli,
schiaffeggiarlo. goldoni, iii-387: -io rimango attonita... -e perché?
guglielminetti, 3-106: io in te rimango come la maschera del mio mistero,
ripugnante. arbasino, 1-445: io rimango della vecchia opinione: non esiste poesia
, i mesti / lumi volgendo, mi rimango eguale / a chi sognando altro piacer
dal passo ancor che mi serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco
forza a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui, / che
meco. benivieni, 1-93: io mi rimango, / o detestabil sort'impia e
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui, / che mal
volta da questa mirabolante virata di bordo, rimango un momento senza parola.
e femmine? segneri, iii-3-278: io rimango stupito che... si tema
e moralmente sono uno straccio d'uomo rimango pur sempre, almeno davanti alla legge
, ii-n-161: spesso, quando fumo, rimango pensoso a vedere come quel fumo si
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui, / che mal
ricca di co- teste bellezze parmigiane, rimango confuso. b. corsini, 4-21
e naturale / per dir il verso e rimango nasuto. 8. dimin
delle coltivazioni. ghislanzoni, 16-257: io rimango in questa maledetta pozzanghera, a godermi
/ non maravilglia, vegiendo ch'io rimango, / com'o detto, del
m'abbandona / lo dolce padre e io rimango in forse, / che no e
vedere le dipinture miniate, io mi rimango sola con quella che io voleva.
tommaseo, 3-i-62: per ora io mi rimango nel jonio, alga
volgiti, e rimira / com'io rimango sol, se non restai. beicari,
da voi in altra parte, me ne rimango dolendomi d'a- vervi con tal domanda
, in suspir pavido e smorto / rimango in un pensier mesto e suspeso / se
e le ripercuotono. balbo, i-ii: rimango... non senza fiducia che
me qualche dubbio. balbo, i-12: rimango... non senza fiducia che
, 7-25: figurarsi quanto più volentieri rimango tappato io, il quale da tre giorni
: per te piagato nel mio cor rimango / d'uno strai d'oro, e
: « s'i'vegno, non rimango; / ma tu chi se', che
voi son privo, / lasso, come rimango? e di che vivo? /
! saba, 3-83: fino a che rimango su questo maledetto 'trono'(e qui
mia posizione è questa: sono e rimango repubblicano. de sanctis, ii-15-156: io
veri stupori. loredano, 2-109: rimango... obligatissimo alla sua liberalità
alcuno preambulo..., sicché rimango stupito di tale inavvedutezza e mal soddisfatto
longiano, iv-248: d'una cosa io rimango stupido, che, essendo di ragione
/ molto mi piace, poi vinto rimango / secondo il vostro dir: no.
appassionati. e. cecchi, 5-490: rimango col mio cruccio di non essere stato
, i-275: certo, signori, io rimango tuttavia nell'i- stessa opinione et affetto
'l sangue m'abbandona / ed io rimango stupefatto e bianco, / poscia mi fan
passo ancor che mi si serra / mezzo rimango, lasso, e mezzo il varco
: io, contra mia voglia, / rimango senza il cuore, in gran quistione
a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria di lui. -raccogliere
. giordani, xiv-6: deu'inghilterra rimango dubbioso e la riserbo all'ultimo luogo
iperbole, ciò non ostante ve ne rimango obbligato di cuore. fanfani, lvii-30
detta ritificagióné e sodamente, se no ne rimango condannata. sanudo, liv-244: il
popolazione delle campagne,... rimango quasi atterrito non delle condizioni presenti,
ogni momento cose tali / che ne rimango stupido e rattratto. 2.
, e quando mi sto solo, rimango stupido e rattristato come se io sedessi sul
1-61: ti priego, poi ch'i'rimango così isconsolata, darmi un poco di
reo mi stabilisce, e infame / rimango nelle menti; / ma la fuga /
, volgiti, e nmira / com'io rimango sol, se non restai. idem
si porta seco; / ed io rimango senza core e cieco. / amore vo'
anche con la particella pronom. { rimango, rimani,... rimangono;
io vo, chi rimane? se io rimango, chi va? paolo da certaldo
. -io gli risposi: -ed io rimango. g. chiarini, 112: soffrirò
272: io solo e triste mi rimango / che sconsolatamente piango. -in
i miei cordiali rispetti al signor barossi rimango con tutto lo spirito.
tormento più sentir giammai, / ed io rimango più dogliosamente. ritmo di s.
volgiti, e rimira / com'io rimango sol, se non restai. s.
la meraviglia. ungaretti, xi-170: rimango a bocca aperta, e mi raccontano
modo enfatico di riprendere; così ma io rimango di lei. -rimanere dopo:
mi disingannate, dii che obbligatissimo vi rimango. -rimanere per danno delle carte
mi arreca spasimo tale, ch'io ne rimango privo di sentimento. massaia, iii-69
padre, volgiti, e rimira / conrio rimango sol, se non restai ».
-no! sono qui! e qui rimango! - ripicca testardamente il coraggioso vegliardo.
gramaticali. giordani, xlv-6: dell'inghilterra rimango dubbioso, e la riserbo all'ultimo
cordiali rispetti al sig. barassi, rimango con tutto lo spirito. s
'moderato'; altri come 'rosso'. rimango quel che sono. leoni, 476:
vado. sannazaro, iv-124: 10 rimango in sul sinestro cubito / mirando e panni
'droski'. carducci, ii-14-150: rimango di sale di stucco. ho bisogno
paura. moretti, 2-26: io? rimango. non ò remo, / non
so d'antenne e di sarte: / rimango in preda ad un'arte / vana
fier disio / di colei che a chiamar rimango roco / in queste ardente face.
gote. d'annunzio, iv-1-734: rimango come una vescica mezzo vuota che ad
speranza ogi scemata, / per cui rimango solo al cieco mondo. oliva, 1-3-287
sfogati pienamente tutt'i miei furori, rimango nondimeno schernito ne'miei fini, siché
tanto son carco / che a forza mi rimango in questo varco, / fangoso albergo
io per la paura pallido e smorto rimango. 6. vanificare, rendere
272: io solo e triste mi rimango / che sconsolatamente piango. moravia,
caccia amore. cavalca, 20-265: rimango isconsolato avendo perduto ogni speranza e conforto
della istoria. lucim, 12-91: io rimango me stesso,... con
ma se dipoi m'è tolto, / rimango d'ogni senso al tutto privo.
stato, / e come abandonato / rimango, senza scorta, poi che tolto /
. / « orsù che io qui misero rimango / incollato ancor io, son morto
, ciii-129: devete considerare come io rimango contento vedendomisforzare a cione de le rascione di
e chi mi lega / siché intradue rimango immobil sasso? martello, 6-ii-738:
selvestre non m'uccidessero, s'io rimango quie di fuore. petrarca, 301-3:
sospiri. de lennaro, 52: io rimango di soccorso ignudo, / amando un
gattina, 3-2- 127: se rimango qui un altro poco mi cadono giù le
, che non soggiorna, / e vedova rimango. ariosto, 32-10: a chi
: quando suo padre è assente ed io rimango per badare alla soldatesca che na bisogno
vina. marino, 1-4-37: io rimango a contemplar soletto / quel sovruman,
non mi bisogna a mio danno, continuo rimango nel tristo senno. sostenènza
delle cose. marino, 1-4-37: io rimango a contemplar soletto / quel sovruman,
e del reame. arbasino, 3-169: rimango fuori dalla borghesia, non ci voglio
i miei cordiali rispetti ai signor barassi rimango con tutto lo spirito. spallanzani,
le spugne, ad ogni picciolo assalto rimango n sotto e farebbero disperare ippocrate e
/ molto mi piace, poi vinto rimango / secondo il vostro din no. l
sm. ant. aumento della durata rimango sprofondato dentro pascasie, con un sentimento di
sotto la moltitudine de'tuoi staffili, colà rimango, o furiosa, a celebrare la
io vo, chi rimane? se io rimango, chi va? » aretino,
, / né sapendo alzar piè, statua rimango. nievo, 457: mi
/ che qui privo di te morto rimango. alfieri, 6-170: ma te stessissimo
. dossi, 3-135: io ne rimango soprapensieri, quindi, strasecolo, allorché,
superlativi, / ed io con molti rimango scacciato, f. f. frugoni,
supplico, la scong'uro: e rimango con tutto lo spirito. sbarbaro, 1-205
paese anche nelle più remote viuzze, rimango meravigliato di questo senso di crescente benessere
« no! sono qui! e qui rimango! » ripicca testardamente il coraggioso vegliardo
certe volte me ne vengo quassù e ci rimango delle ore »... c'
. petrarca, 6-11: i'mi rimango in signoria di lui, / che mal
». pirandello, 8-1014: se rimango ancora un po'soltanto in poter tuo
passare per 'moderato'; altri come 'rosso'. rimango quel che sono. p. petrocchi
durato più di mezz'ora. malessere. rimango a letto -d'un tratto la sirena
di quella somma;... rimango intanto senza denari per gli usi di tutti
: anch'io nei miei versacci vieti / rimango sotto a sì gravose some, /
io, contra mia voglia, / rimango senza il cuore, in gran quistione /
p. albonetti, 537]: io rimango dell'opinione che [e. ju¨nger
ritrattifera non c'è giunta: del che rimango oltremodo dolente. dolente della fotografia perduta