le umane membra... si rifugia appresso del core, castellano e guardia
signorili e superiori, in cui si rifugia l'orgoglio dello scrittore abbassato dalla fortuna
na turai calore] si rifugia appresso del core, castellano e guardia
deviazioni morali, di torture familiari si rifugia nel termine medico: malattia di nervi!
franchigia (e colui che vi si rifugia non può essere legalmente raggiunto né dalla
fuoco quel 'quasi 'in cui si rifugia l'innocenza 0 si tradisce la colpevolezza
volatore. durante le tempeste marine si rifugia anche nel dentro terra. nuota,
annunzio, v-1-937: il malalbèrgo dove si rifugia il ventriloquo di molte frodi fu da
tanta brutalità e frequenza. essa si rifugia dunque in recessi più profondi dell'animo
profonda, [il compositore] si rifugia sul palcoscenico e là si abbatte nella
tocca da una scossa centrifuga, si rifugia subito alla periferia,... e
dove ci si ritira e ci si rifugia in pace e in solitudine. boccaccio
e scavando profonde gallerie in cui si rifugia. = voce dotta, lat.
. -per estens.: che si rifugia col pensiero nel passato, che si
oscurità: mette la morte: si rifugia di là del sensibile: si accovaccia
salvar chi dietro / presto vi si rifugia. monti, i-440: un buon uomo
nel ricordo del passato, vi si rifugia col pensiero e rifiuta di vivere la realtà
cui ci si rannicchia, ci si rifugia. boine, i-41: che dolore-piacere
si alloggia o sosta, ci si rifugia o ci si nasconde; albergo, dimora
, 22: la bianca nebbia si rifugia / fra le gaggìe. 4
supplichevole il tuo disleale, che si rifugia a te padrone del tutto.
tanta brutalità e frequenza. essa si rifugia dunque in recessi più profondi dell'animo
la crisi di un'anima che si rifugia dalle insidie e dalle suggestioni del mondo entro
, e da quello sguardo lei si rifugia negli occhi di quel ragazzo dal viso
: una nave rilascia o meglio si rifugia in un porto quando per una causa qualunque
, e sul foscolo ferito che si rifugia nel monastero di monteveglio col nome di
p. levi, 5-57: joel si rifugia in una fattoria-scuola organizzata dai sionisti allo
luogo in cui vive o si rifugia, soprattutto nella caccia. -anche as-
, in cui chi è inseguito si rifugia per salvarsi. - per estens.
montale, 12-47: la poesia si rifugia nel 'tzu', si fa squisitamente musicale
], xx: c'è chi si rifugia nella follia: non sono casi isolati