alienazione. iacopone, 1-870: ricevon mutamenti, / grandi alicna
per un poco di buon trattamento che ricevon dall'uomo, si mansuefanno, e prendono
si difenderanno dal fuoco, perocché non ricevon la fiamma, né generano carboni.
le vie di piombo, imperocché alcuna cosa ricevon di sua virtude: onde sovente fanno
voi prendono exemplo, come da specchio ricevon lor vista / tutte le donne che
l'arte e la natura, / ricevon dal zio gran lustro (è vero)
di legge credenza / fin di dolor ricevon e di pena / se conoscenza di dio
, oltra l'ingiurie e villanie, ricevon pugni che fioccano in sul mostaccio.
pescaie, de'fiumi, o la ricevon da'fossati che scendono da'monti,
monti che dall'altezza loro in basso ricevon terreno e le valli...,
le nubi così variate / quando dal sole ricevon percosse. sbarbaro, 1-28: dall'
. ma, sapete, questi cotali ricevon molte volte di male mazzate. corona
ramusio, iii-368: costoro non ricevon cosa veruna per questo atto meretricale da
fagiuoli, 1-2-180: l'onore lo ricevon costoro che nobiliteranno le lor basse rime
il danno e vituperio et onte / che ricevon i cristiani in negroponte. alamanni,
alle strette più o meno gagliarde che ricevon da essa o respirano o maggiormente oppresse
proprie di fondamenti e di fabbriche, non ricevon leghe, là dove per le palefitte
uomini e più essendo frigide cu natura, ricevon più nocumento se ne beono intemperatamente.
giacomini, xxvii-10-115: tutti gli uomini ricevon dalle armonie che vagliano a destare affetti
meno / gli spirti che da voi ricevon vita. c. carrà, 663:
: le tombe sono sempre rimbiancate e ricevon continue riparazioni. -pulire un indumento
riscaldano molto più difficilmente degli altri che ricevon dentro di sé ed assorbono i raggi
nubi così variate / quando dal sole ricevon percosse. -nella fisica e nella
che mandano alle valli le piogge che ricevon dal cielo, e con esse il migliór
delle comunità, come de'tramezzani che ricevon gli ordini da'superiori e agl'inferiori ne
stampe, anoscritti e 'brochures'che si ricevon da vienna. na bròda,
obbietti son che dall'eterno / nume ricevon regola e governo. = comp