alcuno / pericoloso, e pien di ricadia. cocco, 1-328: a me è
lenzuolo, / che volgarment'ha nome ricadia. fazio, iii-6-10: vidi uscir
o vero da tappeto senza dar noia o ricadia e tórre o spezzare il cervello a
, / che volgar- ment'ha nome ricadia. folgore da san gimignano, vl-n-
abino il diavole a dosso e per la ricadia che mi davano, mi partì'.
diavole a dosso, e per la ricadia che mi davano, mi partì.
/ ch'ai re falcon non dia più ricadia. firenzuola, 754: che ho
me, che voi mi date tanta ricadia? allegri, 69: a chi travaglia
giorno amore / la nott'arreca assai più ricadia. moniglia, 1-iii-154: spalancatevi /
gozzi, ii-212: spinto alfine dalla ricadia d'attendere invano, dalla impazienza e dalla
dimino, / fortuna diè loro poi tal ricadia. b. giamoullari, 7-40:
ne monrono, la quale freddura e ricadia fu in molti parti del mondo, il
diano. = denom. da ricadia. ricadiménto, sm. ant
marmocchino! = deriv. da ricadia. ricaducità, sf. dir
poi chiatto chiatto, / sanza darmi ricadia. g. m. cecchi, 1-1-298
da tappetto, senza dar più noia o ricadia e tórre o spezzare il cervello a
, senza dar più noia, o ricadia, e torre, o spezzare il cervello
coll'usura; / perocché in questa zezza ricadia. = voce di area roman.