. = deriv. dall'ant. retà 'reità'. correttaménte, avv. in
consigli furono i suoi, sanza niuna retà, di buona e dolce condizione. folengo
del mondo che già mi soperchia di retà, e non mi posso ingegnare che io
copertamente possano mescere il veleno della loro retà. della casa, ii-62: il torto
gliuommero... de sber- retà... » diceva, contaminando napolitano
, per uno spergiuro, per una retà, per mille sospiri infinti, per cento
reetà, reetade, reitade, reitate, retà, retadé), sf
peccato né sì gran malificio né sì grande retà che la volontà de la carne non
, per uno spergiuro, r una retà, per mille sospiri infinti, per cento
, ancora se'tu fermo nella tua retà? arrighetto, 241: se non
uomo, perch'elle non hanno punto di retà né d'inganno né di frode.
e la in degnazione conceputa dall'altrui retà. -intenzione fraudolenta. g
consigli furono i suoi, sanza niuna retà, di buona e dolce condizione.
avere sua libertà per la... retà de'malvagi romani e de'tiranni d'
santi suoi e negli angeli suoi troverà retà. pagliaresi, xliii-30: giosafa,
con minaccia, / gente piena di retà. l. adimari, 167: la
temo non sia dey segnati di dio in retà.
dice reo, perch'elli indusse ogni retà, vizio e peccato. campofregoso,
d'ogni reo, cioè d'ogni retà, cioè nel fondo dell'infemo. a
cera, annullate le tinte maligne e retà, su quel viso restaurato. 4
: era in que'tempi... retà de'giovani robusta e solida, e
menti. goldoni, v-350: già che retà vostra il consente, vi offro per
del mondo che già mi soperchia di retà. lafio gianni, xxxv-ii-583: donna,
santi suoi, e negli angeli suoi troverà retà, o vero, secondo 'l