dante, purg., 3-93: restaro, e trasser sè in dietro alquanto
, 3-92: color... / restaro, e trasser sé indietro alquanto;
5-35: se per veder la sua ombra restaro, / com'io avviso, assai
: alla fine per confortaménto del doge restaro, e assalendo i vincitori, poco meno
, / rintracciai quelle che di te restaro / sparse pel nostro ciel strisce dorate.
levarsi de l'elmetto, / mirandosi, restaro i combattenti; / che i cavallier
, 28-89: poi che le parole sue restaro, / non altrimenti ferro disfavilla /
era da me alla grotta, / restaro, e trasser sé in dietro alquanto,
ma per color che dietro a noi restaro. guido da pisa, 1-102: aaron
, che in su le rive / restaro, angusto freto or bagna e sparte.
ma per color che dietro a noi restaro. cicerone volgar., 1-91:
guidaiuola. i. neri, 12-46: restaro... /... come
97: le nud'ossa algenti / restaro immobilité, anzi insassi te. m.
, 28-91: poi che le parole sue restaro, / non altrimenti ferro disfavilla /
dove, oh lasso me!, dove restaro / le reliquie del corpo e bello
le viperette come assorte / nel cinguettio restaro: indi sul piano / si lanciar
era da me a la grotta, / restaro. idem, par., 2-36
sostiziali ebbero un giorno di vita e restaro aduggiati, com'erbe inutili, sotto
se credi, / così addolciti ne restaro i sensi. lemene, 11-157:
da me a la grotta, / restaro. idem, par., 33-96:
dante, purg., 3-93: restaro, e trasser sé indietro alquanto, j
ma per color che dietro a noi restaro. laude cortonesi, 1-i-387: faite
, / per cui natura e dio restaro offesi. rosmini, xxvi-453: tutto quello
dove, oh lasso me!, dove restaro / le reliquie del corpo e bello
, 28-88: poi che le parole sue restaro, / non altrimenti ferro disfavilla /
, / nelle prime avventure o ci restaro, / o sbigottiti non andar più avanti
i fasti di salomone dalla voraginosa carnalità restaro assorbiti. che gli valse potenza scentrata
era da me a la grotta, / restaro. cesarotti, i-tv- 181:
le viperette come assorte / nel cinguettìo restaro: indi sul piano / si lanciar tutte
fussero ricevuti da vostra signoria illustrissima, restaro fuori della mia memoria. orsi,
le viperebe come assorte / nel cinguebio restaro: indi sul piano / si lanciar
ma per color che dietro a noi restaro. boccaccio, dee., 9-10 (
dappoi che fur fatti vicini / assaltati restaro all'improvviso, / ed attaccar le galee
e vilipeso. ariosto, 38-11: restaro i paladini e i gran signori;
i fasti di salomone dalla voraginosa carnalità restaro assorbiti. mamiani, 9-322: noi ci
prima le viperette come assorte nel cinguettio restaro: indi sul piano si lanciar tutte e
. campanella, 4-329: le sponge restaro come piante animate e radicate nel duro