mi'stella? io, da primo restai un po'abusato, ma poi dico:
la verità, quanto nelle altre conclusioni restai baldanzoso, tanto rimasi nel prino affronto
dunque che è? perché, perché restai? / perché tanta viltà nel cuore allette
dalla mia febbre,... restai all'ora libero; credo seguisse per la
'l capo in giuso: ed io restai di ghiaccio. bruno, 275: le
, / quasi gufo dal sol vinto restai. forteguerri, 21-78 (iii-211):
all'ordine. sarpi, i-1-133: restai di rispondere per timore che la mia,
mestieri. giusti, 2-1 io: restai di sasso; barattare il viso / volli
: or pensa, cavalier, com'io restai, / che de la brace nel
lo presi, promisi di farlo, ma restai brutto, quando vidi ch'era di
.. preso consiglio in sul fatto, restai di fuggire. berni, 185
si dispersero per le campagne, e restai nel collegio deserto. pasolini, 3-257
che mena a ramuscello, ed io restai là a udire colla bocca aperta lo scalpitar
, ed io per sei o sette minuti restai quasi senza spiriti e senza conoscenza.
aretino, 8-18: nel cavarlo, restai con quel cociore, che rimane in
mangiato qualche cosa in un bar, restai fuori fino alla sera. d'annunzio,
si dispersero per le campagne, e restai nel collegio deserto. 12.
. sbarbaro, 1-81: ragazzo, restai preso nella ressa d'un teatro, accasciato
petrarca, app., minuti restai quasi senza spiriti e senza conoscenza.
giorni si dispersero per le campagne, e restai nel collegio deserto. 2
. pasta, 1-97: 10 non restai di farle tutto il coraggio possibile. manzoni
con pensiero di rileggerlo poi accuratamente, restai [ecc.]. lettere di
a notte, a pace fatta. restai lassù... perché prevedevo entusiasmi
di darmi la mia angelica. così restai d'accordo,... la vecchia
ed io per sei o sette minuti restai quasi senza spiriti e senza conoscenza.
giorni si dispersero per le campagne, e restai nel collegio deserto. vittorini, 2-38
, convinzione. rajberti, 2-183: restai petrificato per l'erroneità de'miei diagnostici
: gli lasciai andare a diavolo e restai solo a dormire due o tre altre ore
e per segno! i e io restai pulito e dicapato, / con due mazzette
, / quasi gufo dal sol vinto restai: / nacque da la tua copia il
prietà. ariosto, 36-63: restai de la tua perdita dolente,
: i'non so ben ridir qual io restai, / sì ebro era di gioia
intima disgregazione, farla addirittura rinvenire, restai meravigliato e soddisfatto. 2.
giorni si dispersero per le campagne, e restai nel collegio deserto. pratolini, 2-172
esatta. leopardi, iii-812: con bunsen restai d'accordo che a bologna egli avrebbe
volta che io mi presentai all'arcadia restai sbalordito in udire farsi applauso a certe
dunque che è? perché, perché restai? / perché tanta viltà nel cuore
346: confesso il ver, ch'attonito restai, / e quando vidi ciò la
volta, / del bel sistema estatico restai. cesarotti, ii-392: io lo contemplai
tormenti della miseria. praga, iv-5: restai solo di nuovo, più che immobile
89: verso il bel nido, ove restai partendo, / ove vive di me
per terra; e nel cadere, io restai di sotto rinvolto e ricoperto come un
non toscani, 44: io culau sì restai a dar a maur 0 a li
superficie fungosa. massaia, iii-141: restai meravigliato nel vedere quella voluminosa escrescenza,
per tal cosa, / et io restai com'un col barbazagni. pasqualigo,
e con tale originale intonazione che ne restai sbalordito. la stessa frase detta da una
frugoni, iii-655: rimasto pupillo, restai spennato, perché mi si avventarono addosso
diurno l'abbaglio del sole / e restai l'ombra glauca che vacilla. -sostant
quel fanciullo. forteguerri, 6-88: gravida restai di questo figlio. d'azeglio,
mia licenza dei libri proibiti, della quale restai graziato per la protezione dell'eminenza vostra
a'tuoi pensieri. ariosto, 36-63: restai de la tua perdita dolente, /
, i quasi gufo dal sol vinto restai. baretti, 1-251: è pur
, / giovane e sola, io restai presa al varco, /...
i-127: qual freddo sasso / immobile restai, né muover posso / né parole formar
piena esperienza erotica si seguirono ininterrottamente finché restai a torino. pratolini, 4-42: la
una gioia insensata, oppresso di felicità, restai sull'erba a sorridere muto. bocchelli
re passò di questa vita; onde io restai potenti italiani, e...
volesse intervenirvi. galileo, 1-2-197: restai in modo disgustato per non dire stomacato
insperato aiuto. galileo, 1-2-315: restai... soprapreso da un'insperata
come al passar d'un lampo, restai prigioniero di quelli. tasso, 5-27:
e per segno! / e io restai pulito e dicapato, / con due mazzette
alle calende greche. betteioni, i-265: restai corto a quattrini, / onde a
vallisneri, ii-315: a prima vista restai quasi un giorno ingannato da un calcolo
si stava. forteguerri, n-113: io restai con la spada tagliente / nella man
pona, 171: alla nuova stomachevole restai mutolo per non saper chi detestar prima,
e per segno! / e io restai pulito e dicapato, / con due
pea, 5-81: sbucato dal forno restai seduto sulla mensola. cassola, 6-86
tratta del dì la luce, orbo restai: / ma, mentito me stesso,
largo piano: / maraviglioso e sazio sì restai / ch'io me revolsi a la
, ma dagli picchia e martella ci restai com'un merlotto. -spennacchiare i
. v.]: a quell'uscita restai a'tanti del mese. -subire
ritornarsi al regno santo: / io restai solo e lieto in dolce pianto. firenzuola
suo signor dottore, / come un minchion restai senza virtù, / solo con quel
mi sentii punto / che 'n vederti restai mogio e balordo. botta, 4-1129
né da quel dì ch'io senza lei restai, / o tempo o luogo
da cavallo. svevo, 3-569: restai tranquillo a quel posto fumando quelle sigarette
avea trovate. campofregoso, iii-9: restai (passando per il bel giardino /
, / ma nel ritrarlo offesa i'ne restai. chiari, 2-44: errai;
f. frugoni, 3-ii-484: io restai tremante ad ondeggiare nelle mie lagrime. l
gioia insensata, oppresso di felicità, restai sull'erba a sorridere muto.
senso, che qual freddo sasso / immobile restai. a. campana, 189
che c'era nella mia bocca e restai a guardarla serio e intento.
com'io rimango sol, se non restai. beicari, 7-100: quanto più
e chiesto ed ottenuto di vederlo, restai quasi più morto di lui, trovatolo
topi cura, / da lor vinta restai di cortesia, / e n'ebbi la
, ché qual freddo sasso / immobile restai né muover passo / né parole formar potei
, con li capelli tutto ghiaccio, restai come fuori di me stesso per lo
sassi che non si poteva conoscere, ci restai come a cavallo. 20.
ritornare. bellincioni, i-28: i'restai allor come uom che perde strada,
, ma dàgli picchia e martella ci restai com'un merlotto. mamiani, ii-51:
mi schernì da'primi anni e io restai / senza la bella amata e senza il
'et quum cetera remedia nihil contulissent', restai curato benissimo. -pietra, calcoletto
ombra, una larva, un fantasma e restai petrificato come la moglie di lot.
altro specchio punteggiato dalle mosche, e restai pietrificato. gozzano, i-825: la disgraziata
insulso. cantù, 3-180: restai mortificato al vedere che neppure uno mi
giuseppe di santa maria, i-59: restai a soffrire la pigrizia, i tumulti
. f. frugoni, iv-279: nauseato restai sempre più, quando vidi que'pituitosi
in fanfani, 3-159]: anch'io restai alla stiaccia, poverino! / lo
e bere saporitamente? caro, 2-1199: restai, misero me! senza la mia
lo esercito. caro, 2-1199: restai, misero me! senza la mia /
. fagiuoli, xiv-141: a bastanza restai così avvertito, / com'io non
io mi credetti di morire e priva / restai de'sensi per la gran paura.
nelle mie orecchie e non altrove; restai... attonito e di una sordità
spendessi a mille a mule. ne restai erede come il più prossimo e me
cusì facto conspecto immillino ntrovantime, io restai tutto attonito et quasi sencia spirito et
: deponendo il microfono, stordito / restai. oh, quale pugnalata al cuore
segno! / e io [castagno] restai pulito e dicapato, / con due
ne vuole. betteioni, i-265: restai corto a quattrini, / onde a certi
che avevo di mio in mano che restai morto... -che fu? fu
come al passar d'un lampo, restai prigioniero di quelli. s. bargagli,
digna di relato mirabondo... io restai ignaro. sanudo, iv- 712
com'io rimango sol, se non restai. idem, purg., 23-18:
, letta la littera de vostra magnificenza, restai e missimi a scrivere. sanudo,
spazzi. marino, 1-3-174: non restai di languir, perch'io possegga /
, 1-10: maraviglioso e sazio sì restai / ch'io me revolsi a la sinistra
mi credetti di morire, e priva / restai de'sensi per la gran paura.
un braccio. cornoldi caminer, 66: restai finalmente sola con signor h. d'
si spezzò un viscere vitale e non restai là su la ghiaia? gozzano,
almo restauro, / chiara in terra restai più ch'in ciel stella.
quale aveano perduta. galileo, 1-2-143: restai però attonito e di una sordità tale
: che sendo sola, quasi tremando restai muta; ed egli dicendomi « suora
lii- 14-12: io per tal accidente restai molto confuso, vedendomi mancar in gran
. guglielminetti, 1-64: di gelo restai sotto la furia / del desiderio,
/ com'io rimango sol, se non restai. s. giovanni crisostomo volgar.
/ conrio rimango sol, se non restai ». monachi, 96: al rimirare
. ora con punture eccitanti vi sprona restai; ora con rinforzi adiuvanti v'invita nel
el dì colla notte, né prima mi restai dalle battiture del petto che in me
rosa! ». pavese, 4-279: restai nel collegio deserto, tendendo l'orecchio
lieto suon. giuliani, i-442: come restai salvo di quella malattia, non lo
sua felicità. fenoglio, 5-ii-93: restai per un momento così issato sulle braccia
ombra, una larva, un fantasma e restai petrifi- cato come la moglie di lot
'salute'sacramentale? -salute a chi restai: commentando con stupore il decesso improvviso
! li rifacevo tutti... come restai salvo di quella malattia, non lo
/ da cui scappava, mentr'io vi restai / più volte, e sante busse
fui tutto, tutto giubilo, ma restai di sasso quando veddi che alla crudeltà si
in fanfani, 3-159]: anch'io restai alla stiaccia, poverino! / lo
, 8: sbattutone fiorini 102, restai debitore di fiorini 245, di che feciono
iscemarmi due volte leggiermente il sangue, restai libero della malattia. rosmini, lxxix-ii-316:
. f. doni, 2-71: io restai uno stivale, una bestia insensata e
sul partire per andar a'bagni, restai di rispondere per timore che la mia
mano. e più detto dì li restai la spera in volgare per rima in carte
vere e si partì; e io mi restai tutto contento, parendomi d'averlo sgannato
, lingua maligna. arpino, 6-109: restai lì, sotto il peso delie cose
al giudice: la prima quando dice « restai lì » (dove? sul luogo
dieron l'empio assalto, / ond'io restai di smalto: / ma un nudo
citerea più bella. fagiuoli, i-156: restai per lo stupor quasi di smalto.
scannai, / dal mal francese alfìn morto restai. campiglia, 1-69: fu condotto
scannai, / dal mal francese alfin morto restai. verucci, 15: dimmelo puro
degli aenigmati... dii tutto io restai ignaro, et dilla interpretatione et sophismo
remore d'orecchie. galileo, 1-2-143: restai... attonito e di una
sospesa in mano. fagiuoli, i-156: restai per lo stupor quasi di smalto:
appresi / ch'era sospeso a divinis e restai a bocca aperta. / sospeso sì
/ ch'era sospeso a divinis e restai a bocca aperta. /...
appresi il significato / della parola e non restai affatto / col respiro sospeso. calvino
esaminatrici nei giorni seguenti alle sedute e restai soddisfatto della discussione lunga, matura e
. baruffaldi, 2-221: col naso restai lungo una spanna, / poi ch'
ed 10 per sei o sette minuti restai quasi senza spiriti e senza conoscenza.
e come un sasso, / senza senso restai, ché il duolo acuto / toglie
scannai, / dal mal francese alfin morto restai. lalli, 1-5-67: ti vanti
molto salutifera. biondi, 266: restai acceso d'un desiderio così vivo di
. f. doni, 2-71: io restai uno stivale, una bestia insensata e
liberarono il pontefice. galileo, 1-2-197: restai... disgustato, per non
del suo principe. galileo, 1-2-197: restai in modo disgustato per non dire stomacato
che spaventano. monti, i-60: restai sbalordito in udire farsi applauso a certe poesie
signora strozzina. betteioni, i-265: restai corto a quattrini, / onde a certi
serpi. lapaccini, lxxxviii-ii-n: quant'io restai di sua biltà stupente / non domandar
a cercar d'altri; ed io restai / stupito e dissi: « o povero
, / dal mal francese alfin morto restai. a. cattaneo, ii-322: due
il sugo. caro, 2-1198: restai, misero me! senza la mia /
che sendo sola, quasi tremando, restai muta, et egli dicendomi: «
tutela d'alcun padrone o padrona miei, restai forte smarrito che ancora a voi nessuna
guerra. sbarbaro, 1-81: ragazzo, restai preso nella ressa d'un teatro,
quando spiegasti i vanni, / io restai qui di morte arida stampa / nella tempesta
aveva da fare a torino, io restai solo con nora che puliva della verdura in
mi si spezzò un viscere vitale e non restai là su la ghiaia, aifiedi della donna
diedi in zara / e col naso restai lungo una spanna. lavorarla;
lippi, 4-72: da lor vinta restai di cortesia, / e n'ebbi la