locuz. awerb. lat. dal più remoto principio (si dice quando nel
giungevano affievoliti, come da un luogo remoto. ojetti, i-126: affievolito di
tranquillità e l'orazione e lo stare remoto. imitazione di cristo, ii- 9-5
/ da quel confine che più va remoto, / com'io vidi calar l'uccel
coro / dehe femmine ancehe dal palagio remoto. panzini, iii-485: teodora ha
. antinato), sm. ascendente remoto; avo, progenitore (in una famiglia
al perfetto storico latino e al passato remoto italiano). varchi, v-384
e quadrata, in luogo caldo, e remoto da vento; ed abbundanzia di fiori
disparte, a parte; separato; remoto, distante, isolato.
3. per simil. predecessore, precursore remoto. redi, 16-iv-187: ricordatevi che
... la visione del lido remoto, delle rocce aride e desolate ne'cui
. pavese, 139: il sole trascorre remoto / arrossando le spiagge. idem,
artiglieria se non come il rumoreggiare remoto d'un mare invisibile e notturno.
, segreto; riposto, appartato, remoto; dissimulato. -anche al figur
un mese. guiducci, i-271: egualmente remoto dall'uno e dall'altro polo della
tanto in tanto il chiù lamentoso, remoto, d'un assiolo. deledda, ii-648
/ delle femmine ancelle dal palagio / remoto. idem, iii-2-238: ruggivano le
ignoto, / ho cercato del mar seno remoto. -accorgersi. m.
che nel passato fu simbolo di paese remoto, ma anche barbaro e strano:
34-127: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende
o morte »] deve sembrar più remoto e più fioco della sentenza scritta con l'
calici, i colori d'un tempo remoto, il giallo e il bigio; aveva
approvazione. moravia, ii-421: un borbottio remoto, come di treno che procedesse nascosto
: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende,
in un bugigattolo oscuro e soffocante, remoto, per non udire i lagni. cicognani
e lo strepito della festa parve infinitamente remoto. pirandello, 7-132: non era
cannula in gomma, da raggiungere ogni più remoto (e scaravoltato) cocò.
. / tutta esplorammo, fino al più remoto / suo cantuccio, la più strana
blastophaga psenes: ottenuta (da tempo remoto) appendendo ai rami dei fichi domestici
: giace in un vicolo / sghembo e remoto, / tra le pozzanghere / d'
anche significa luogo salvatico, sterile e remoto. 3. figur. ant
scrivo di qui, da questo tavolo / remoto, dalla cellula di miele / di
che sul far del giorno il concerto remoto svaniva a poco a poco disperso confusamente
sappia nulla. giocosa, 157: benché remoto dai centri popolari, ogni uomo colto
e assumevano nel dirlo un tono così remoto e tetro che ne centuplicava la lontananza,
di monti, prigione); luogo remoto, inaccessibile (paese o dimora appartata
3-130: qual è clima sì inospito e remoto, / alma qual è che non
alla vedetta / di qualche poggio dalla via remoto / assi- diamei piuttosto, ed ai
rem. compiéi; la forma del passato remoto compii e tutti gli altri tempi sono
lungi / de la stanza nell'angol più remoto / il marito costrinse.
e delle scienze, cercano ogni più remoto angolo del globo. alfieri, vii-23:
di eroi. comisso, 7-350: ogni remoto angolo d'italia ha i suoi.
il passato prossimo, crediamo irrangiungibile quello remoto, viviamo di commemorazioni, e siamo tratti
freddi ricorrenti... e col più remoto antecedente d'una quasi congenita debolezza.
vie rivoltavano imprevedutamente, fa- cevan subito remoto il centro della città, per fare contrada
/ del superno elimento / che quindi sta remoto / per tardissimo moto, / che
poi i bruni coppi e il tetto remoto d'ima cascina, ecco un sogno è
me perché lei crede in un nostro remoto bisogno d'affetto, di noi soli
pascoli, 1-774: in qual remoto tempo furono costruiti i due dedalei versi,
vi si unì una specie di grido remoto. -in particolare: diventare maggiore di
7-276: mi trovavo in un viottolo remoto, non si vedeva più l'abitato,
il passato più passato, per il passato remoto, un attaccamento eccessivo al passato prossimo
delùdere, tr. (pass, remoto: delusi, deludésti; part.
, incolto; abbandonato, solitario, remoto, fuori mano. guittone, xxxvii-22
futuro, ma che innanzi al passato remoto riescono di solito ridondanti e fastidiose.
ma guarda i cerchi infino al più remoto, / tanto che veggi seder la regina
e poi i bruni coppi e il tetto remoto d'una cascina, ecco un sogno
maniere. 3. discosto, remoto, lontano. bibbia volgar. [
circondato da vaste e ignote solitudini, remoto, sperduto (un luogo).
o meno notevolmente); lontano, remoto; appartato (contrario di vicino:
occhio, quello si dimostrerà esser più remoto, il quale sarà veduto infra l'
34-128: luogo è là giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende
surroga al concettualmente fondamentale il cronologicamente remoto, a quello che è logicamente semplice quello
(il sentiero); appartato, remoto, fuori mano, privo di strade (
preziosi e ricchi. -appartato, remoto, discosto (un luogo).
egli ora più vicino, ora più remoto. manfredi, 1-325: di poco
valere per * lontano, appartato, remoto 'da quel punto che si ha
nella sensazione di vivere in un periodo remoto della vita passata. = voce
e il nostro corpo, come qualcosa di remoto e di strano insieme. è questa
: « forse vegitto come a noi remoto per tempo, luogo, costume; altri
eptàvolo, sm. raro. antenato remoto (risalente, propriamente, alla settima
, ma invero ei n'è molto remoto, come di sopra è dimostrato. savonarola
le mie stanze un luogo / il più remoto e solo, a l'aura esposto
, agg. isolato, appartato, remoto, inaccessibile; disabitato, deserto,
ritrovavo un sapore più antico, contadino, remoto. -vedere un fiume andare all'
così esile e remoto che il notaio credette che egli tossisse
un cuore in tumulto, in un punto remoto, e per tanti anni abbandonato,
. / tutta esplorammo, fino al più remoto / suo cantuccio, la più strana
montano, 77: quel tempo ormai remoto lasciò anche da noi, come in
incremento. -per estens. sconosciuto, remoto. pascoli, i-460: bologna era
che il delitto; laddove il remoto esser debbe estraordi nariamente castigato
ospite arrivato di lontano, in un remoto villaggio, era ancora accolto come in
che appartiene o sembra appartenere a un remoto passato, a una realtà ormai scomparsa.
/ da quel confine che più va remoto, / com'io vidi calar l'uccel
gavitello in vicinanza di qualche scoglio remoto. sinisgalli, 6-78: era un architetto
dì festevoli / disteso in un prato remoto / il tuo vecchio falerno ti goda
l'umiliazione di vedersi preferito un sì remoto covo di montagna. 15.
[magazzini] vuol essere isolato e remoto alle abitazioni. più remoti i fenili
ma guarda i cerchi infino al più remoto ». bibbia volgar., x-237:
che spettano ad un genere ancora più remoto ed astratto. cantoni, 420: quei
, che snaturavano i resti di un remoto impenetrabile. 5. ant.
prodotto e derivato da un fomite sotterraneo remoto perpetuo. botta, 4-456: i
vedute. -inoltrato; lontano, remoto. giamboni, 8-i-200: nel fondato
-a). letter. disabitato, remoto, orrido, deserto, selvaggio (un
al participio, all'imperfetto, al passato remoto. -ortogr. segno grafico, alfabeto
landolfi, 8-56: sovrasta, come un remoto sogno, la presenza antica e viva
calvino, 2-42: a tratti giungeva un remoto mugghio: il mare. io dalla
forteguerri, 23-75: non è luogo sì remoto e incolto, / tra i freddi
/ rutila a prora e guata il ciel remoto. dossi, 835: il formicaio
nudi, qualcosa di funebre e di remoto. pirandello, ii-i- 732:
/ da quel confine che più va remoto, / com'io vidi calar l'uccel
vicino fuoco della toscana, lo coceva il remoto dell'ale- magna. a. f
deriv. da garb 'luogo distante, remoto; occidente'(dalla radice
: ristretto tra levante e 'l mar remoto / un lido giace a guisa di
levarsi dal giaciglio sulla paglia nel più remoto recesso del fondaco, vi sarebbe morto
ne vada dispersa, lo scagliamo verso il remoto futuro. noi,...
, 413: ed ecco, da un remoto / canto del cielo un tintinnìo giocondo
/ da quel confine che più va remoto, / com'io vidi calar l'uccel
un rintocco di ore da un campanile remoto. 17. raggiungere un certa
mediterranee, relitti viventi di un evo remoto, forse di un'epoca glaciale.
, quasi disfida alle parole del suo remoto avo. 47. conveniente,
occhio, quello si dimostrerà esser più remoto, il quale sarà veduto infra l'aria
: io lo terrò da l'armi / remoto ne'miei lochi,...
celebrato da alcuno; dimenticato; remoto nel ricordo. s.
spiro. 7. antichissimo, remoto. -da tempo immemore: da un
tempo immemore: da un tempo molto remoto. c. e. gadda,
di 4 mostravi ', dopo il passato remoto 4 cadesti ',...
nelle paghe scadute da tempo più remoto d'anni trentasei. mazzini, 41-44:
esazione nelle paghe scadute da tempo più remoto d'anni trentasei, e conseguentemente incamerate
, nascondersi in un luogo appartato o remoto o buio. anguillara, 11-243:
., in un luogo appartato o remoto. — anche sostant. menzini
non si ha memoria o testimonianza, remoto (un periodo di tempo).
dal pubblico. -immemorabile, remoto. luzi, 1-22: avanzo /
voce non torna, e il susurro remoto / non increspa il ricordo.
— ant. passato indeterminato: passato remoto. buommattei, 188: quel ch'
. 2. paese, luogo remoto, lontanissimo. l. salviati,
iv-2-626: egli imperfetto, passato remoto, passato prossimo, ripensava come
spontanea la trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro donna si fosse ritratta
sia in grado... assai remoto, è appresso di essi molto stretta e
verso la luna, fin che no è remoto, / tempesta muove ed acqua ne
lasciando come un'onda di sangue nel cielo remoto che si stendeva e scendeva al di
, 4-108: era il mare, sempre remoto e agitato, ma scolorito come il
3-130: qual è clima sì inospito e remoto, / alma qual è che non
. -ant. appartato, solitario, remoto; celato, nascosto. lorenzo
a inverdirsi il salice / sul margine remoto. gozzano, i-865: si travestì da
la piena tra le rive inverdite, remoto pare quanto che butti e fogli uno
e vanificando nell'oscurità di un passato remoto e di un presente litigioso, si faceva
/ vai meditando televate cime / del remoto piacere, onde t'invogli. siri,
già l'ultimo sole si staccava lentamente dal remoto colle e su per i gialli bastioni
al petto altri nell'ime / selve remoto accolse. settembrini, 1-285: ripopolata
e... emigrare in uno stanzone remoto. sbarbaro, 1-67: l'erbivendola
[il ragno] celasi nel più remoto / angolo ed avido, con ciglio immoto
. barilli, ii-20: soltanto il crepito remoto delle fucilate lacerava ancora a tratti il
cima delle quali, in un tempo remoto, dovettero sorgere in gran numero piccoli
scrivo di qui, da questo tavolo / remoto, dalla celr lula di miele /
mestieri all'aperto, come un borgo remoto. pavese, 5-85: sul terrazzo
sapeva dove ella abitava: un vicolo remoto, lercio, dal nome purissimo « delle
più angustamente semplice e, direi, remoto. si rimodellavano e levigavanonella gran pace.
/ e ne sfila dal punto più remoto / radici e stame. piovene, 7-389
della realtà, e inoltrarvi nel così remoto paese dei miti cui fanno risonare del loro
ciuffi delle pinete. gatto, 1-28: remoto nel sogno lunare / si spalanca un
, era stata, in quel luogo remoto, la mancanza di carbone per i
un punto di riferimento; lontano, remoto. -anche: separato nello spazio,
luogo ideale e psicologico, astratto e remoto, proprio del mondo del sogno, del
, che si svolge in un paese remoto o verso un. paese remoto.
paese remoto o verso un. paese remoto. bonagiunta, lxiii-50: credo che
-in partic.: antico, remoto; fatto o avvenuto da gran tempo
'lontani 'disse, cioè di tempo remoto assai, monumenti... scritti
molto distante; in luogo o paese remoto (con indicazioni di stato in luogo
di lontano. -da un paese remoto e straniero. a. pucci,
lo qual dal mortai mondo l'ha remoto. petrarca, 275-12: morte biasmate,
. ant. lontano nello spazio, remoto. mostacci o iacopo d'aquino o
landolfi, i-421: ben presto un remoto croscio da un'insondabile profondità mi colpì
renieri, xxxvi-78: vedesi un caro luogo remoto, / che ti pone in dubbio
della venditrice di cicoria / rimate dal remoto argentino picchiare di un maglio.
tendeva in fatto l'orecchio a un remoto fragore che cresceva e mancava collo spirare
. ariosto, 21-25: in un loco remoto / pose, per vendicarsene, ip
fatte tante altre cose brutte da quel remoto 907, c'era tutto il tempo di
de. la stanza nell'angol più remoto / il marito costrinse. manzoni,
-arretrarsi la memoria: rivolgersi al più remoto passato. boccaccio, iii-7-81:
moglie ovunque il chiama / dura avarizia nel remoto flutto, / musa, non ama
dei programmi eseguita da un terminale remoto in un sistema time sharing. 19
uno: in un tempo ormai straordinariamente remoto. tommaseo [s. v.
appena dal cordevole la romba del cannone remoto, come un avvertimento a godere il
valore assoluto, al suo mondo più remoto. vittorini, 5-143: il libro timido
molli / ciglia dormo, tardo, / remoto nel mio sguardo. 22
mestieri all'aperto, come un borgo remoto. sbarbaro, 1-244: intorno.
fin di clima ancor mal noto / il remoto abitatore / n'oda il grido in
'in caso di morte ', anche remoto o meramente possibile: in caso ch'
piove / da quel confine che più va remoto. cecco d'ascoli, 138:
due venti alternavano il mugghio, alto e remoto, continuo, dello scirocco, e
di 'mostravi ', dopo il passato remoto 'cadesti ', che ha data
anfratto. -anche: luogo recondito, remoto, fuori mano. s. agostino
palese / albero sì nascoso e sì remoto? niccolini, i-121: per voi,
calcutta', trovarsi in un luogo molto remoto. p. nelli, ii-26 (
d'annunzio, ii-62: in penetrale / remoto, su candido letto, / ella
passare dall'arancione al giallo d'un remoto punto del firmamento, l'espandersi di
e più negato. -lontano, remoto. parini, xi-13: v'ha
e schiarita, quasi per un arcano e remoto influsso, dalla pura e intangibile armonia
il grigio aveva spento ogni sia pur remoto desiderio d'essere qualcos'altro che grigio
tempi di noè ': di tempo remoto. 'campar quanto noè ':
34-129: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende
custodia della dama irlandese in un luogo remoto presso l'antro di esse ninfe. pirandello
piove / da quel confine che più va remoto, / com'io vidi calar l'
velo / occulta all'orizzonte il ciel remoto. silone, 5-162: scaffali pieni
mente o dell'animo. -anche: remoto, lontano nella memoria. b.
le fere. -con uso iperbolico: remoto, lontanissimo. f. negri,
mirabile edificio dell'universo è ridotto ombratile remoto ricordo come sarà giudicato il mio sitibondo
nell'immagine di un tempo mitico e remoto, pervaso di originaria semplicità e di
sono andate rotolando nel passato prossimo e remoto. 35. balist. onda
svolge un evento; periferia; luogo remoto. - in artic.: territorio
appartiene a un passato più o meno remoto, talvolta immerso nel mito, nella
quanto sia in grado... assai remoto, è appresso di essi molto stretta
mezzi, il cui fine è assai remoto nell'effetto e ignoto nell'apparenza, ostentano
-dall'ovo: dall'inizio, dal più remoto principio (v. ab ovo)
2. per estens. antenato, ascendente remoto, avo di una famiglia, di
baldini, 1-608: in un tempo remoto dovettero sorgere in gran numero piccoli pagi
fico, alle costellazioni palpebranti nel remoto arco del cielo. govoni,
custodia della dama irlandese in un luogo remoto. -con sineddoche. - anche
/ tacque che dal più cupo e più remoto / fondo volge sossopra un terremoto.
passi. -risalire a un tempo molto remoto. sarpi, viii-7: longo sarebbe
cui si parla o scrive; antico, remoto. dante, conv., iv-xxviii-ii
durano ancora nel presente; il passato remoto, perfetto o, in una forma
trascorso, più o meno lontano e remoto; che è già accaduto, precedente
, quelli religiosi del passato prossimo e remoto. sbarbaro, 4-32: c'era una
respirare aria di passato; un passato remoto, risorgimentale. -ciò che è
d'annunzio, ii-62: in penetrale / remoto, su candido letto, / ella
indicare un fatto straordinario o un tempo remoto (e ha valore scherz.,
: luogo è la giù di belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende,
g g 18. lontanissimo, remoto; appartato. dossi, i-167:
in cui si è soliti vivere; remoto. g. visconti, i-5-42
con preterito o passato perfetto il passato remoto, con presente perfetto il passato prossimo
perfetto o con trapassato perfetto il trapassato remoto). -anche: nella flessione verbale
e vanificando nell'oscurità di un passato remoto e di un presente litigioso, si faceva
della venditrice di cicoria / rimate dal remoto argentino picchiare di un maglio.
antiche leggende cavalleresche o di un tempo remoto. f. alberti, lxxxvtii-i-112
(in italiano corrispondente rispettivamente al trapassato remoto indicativo e al trapassato congiuntivo),
, 5-16: non udivasi che lo scorrere remoto dell'acqua e, di quando in
perverso nel contesto di un altrove metropolitano remoto dal 'qui'provinciale, lasciandosi drammaticamente indietro
perché appartiene a un passato più o meno remoto. serra, iii-188: la vita
. parte piccolissima, punto recondito o remoto; aspetto minimo. algarotti, 1-vi-285
snelli. p. levi, 2-17: remoto fra tutti, portentosamente inerte, avvolto
futuro indiscretamente preconizzato, quanto verso un remoto passato ritenuto paragone di purezza e di
preda tori d'un tempo remoto? o i predatori della terra futura?
popolari). 3. figur. remoto, lontano nel passato; definitivamente e
... se non di voler tenersi remoto dal- l'ccasioni di accrescere li suoi
cioè... lenti di fuoco notabilmente remoto. algarotti, 5-105: qual miseria
estende... invece del passato remoto, quando il racconto diventa descrizione e
due preteriti, uno prossimo e uno remoto, che fanno una bellissima distinzione. corticelli
son le sue rose. -più remoto, più lontano nel tempo (l'origine
sorgerà in un giorno / del più remoto futuro. idem, iv-1-425: era
letter. ant.: che è remoto nel tempo o risale o è proprio
apparano in cesarea. -solitario, remoto (un luogo). antonio da
: io lo terrò da l'armi / remoto ne'mei lochi, o d'ama-
-il periodo più antico, più remoto. alvaro, 8-157: se non
le vie sembravano più profonde, più remoto lo splendido cielo. alvaro, 9-25:
. vicino alla quale in luogo assai remoto è un promontorio che quelli del paese
/ va dal suo centro al circolo remoto. c. i. frugoni, 1-8-77
pronepote o abnepote, il quale sia remoto dal proavo ovvero dall'atavo per due
litanianti; o non era piuttosto un pullulare remoto di acque, un indefinibile lamento nell'
punteggiato di sorrisi discreti, un mondo remoto diverso da quello che giustino aveva immaginato
l'ambascia di ognuno, senza un remoto odore di spaghetti che raggiunga e conforti
esterno. galileo, 5-2-73: il più remoto di tutti i punti alla circonferenza
. -in oculistica, punto prossimo, remoto: quello dell'asse ottico rispettivamente più
. pavese, 10-125: quel silenzio remoto, / che stringeva il respiro al
: gli parve di avvertire, ma assai remoto e come risuonante in un altro appartamento
là / solo / in un caffè remoto / con una luce fievole / come questa
al quirinal dominio, / solevan d'ogni remoto con- finio / d'isole e scopuli
grido alzava il volto, / al pensiero remoto che lo chiama. -che rivela
velocissimo, in somma egli è nel più remoto grado di somiglianza e di proporzione che
parlar soavi amplessi. -luogo remoto, separato dal consorzio umano. giacomelli
faccia menzione del fiume serchio come di remoto recipiente d'alcune acque della campagna suburbana
l'uguale, se non quello del giorno remoto in cui s'era risoluto a lasciar
dell'alba reincarnati / nel presente futuro remoto della memoria. reincarnazióne (rincarnazióne)
separato o in un luogo solitario e remoto. -anche: segregato in carcere.
con la mia infanzia. -in un remoto passato. alvaro, 20-90: le
. = comp. di remoto. remotézza, sf. letter.
remotézza, sf. letter. l'essere remoto nello spazio o nel tempo; lontananza
samuele profeta. = deriv. da remoto. remotivo, agg. log
, dal lat. remòtus (v. remoto). remòto (remòtto,
34-127: luogo è laggiù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende.
/ da quel confine che più va remoto. idem, par., 11-127:
/ saturno che, dal sole il più remoto, / in trent'anni del cerchio
5-16: non udivasi che lo scorrere remoto dell'acqua e, di quando in quando
appena d£u cordevole la romba del cannone remoto, come un avvertimento a godere il
bacchetti, 12-90: il vento, remoto in altitudine, tormentava le nuvole in
che sogguardano le cose come da un remoto silenzio. landolfi, 2-192: nel
. landolfi, 2-192: nel silenzio remoto esse presero a volgere, senza
14: essi fuggono via / da qualche remoto sfacelo; / ma quale, da
orecchia stillante / per ispiare il romore remoto / della cascata tiburtina. beltramelli,
cane abbaiò lontanissimamente. si udì il remoto rombo di un treno. non c'erano
tira una funicella e si ode un remoto tintinnio. pavese, 10-81: le colline
sanno di pioggia: è l'odore remoto / che talvolta giungeva in prigione nel
, 14-153: mi guardava intentamente, un remoto sorriso sulle labbra. -che
eroismo. -in oculistica, punto remoto: v. punto2, n. 2
sia agio e buio o luogo remoto, non curando il comandamento di santa
del popolo. esso stava in luogo remoto e notava i vizi che 'l popolo
, vicino alla quale in luogo assai remoto è un promontorio. cini, 149:
: si elesse olinda questo umile e remoto abituro per dimorarsi segreta, sì per
luogo segreto, in un piccolo appartamento remoto, forse in una delle camere mobiliate per
appisolarmi là / solo / in un caffè remoto / con una luce fievole / come
scrivo di qui, da questo tavolo / remoto, dalla cellula ai miele / di
cavalca, 20-246: stando così rinchiuso e remoto dalla turbolente conversazione della gente, venne
stiè in prigion sembiante ha d'uom remoto. pallavicino, 1-593: niuno è
1-593: niuno è sì oscuro, sì remoto dal consorzio civile che non sia di
strano e singolare asceta e anacoreta, remoto da tutto. montano, 1-223: in
di carne chiara! montano, 55: remoto è quel mondo oltre il fiume /
quel mondo oltre il fiume / perduto remoto perduto. luzi, 1-8: remote
, / da cui error ciascuno sta remoto. boccaccio, v-218: da ogni corporale
vita è un esemplare di modestia: remoto da qual si sia vizio che macchi la
1-175: sei già dalle cose umane / remoto come i vissuti / nell'età lontane
landino, te1 vizio è al tutto remoto dalla natura umana. marsilio ricino,
22: io di tal oppinione ne son remoto. fausto da longiano, iv-164:
luogo, benché me gli conosca molto remoto nel valore e nel merito.
teologia, il suo stile poetico è remoto dal trattato teologico; e però vedendo le
fu risposto che l'espediente era troppo remoto dalla ragione. marchetti, 5-195:
mezzi, il cui fine è assai remoto nell'effetto e ignoto nell'apparenza, ostentano
la carne dell'agnello di un anno remoto tanto dal dì del suo nascere è
realtà, che snaturavano resti di un remoto impenetrabile. -determinatosi da gran tempo
indagarsi più facilmente che con altro più remoto idioma. -accaduto un tempo o
sapeva di ogni piccolo affare, per quanto remoto, le più minute particolarità. landolfi
a udire di nuovo il suo canto remoto e religioso. betocchi, 5-99: nel
del 1926. -con litote. non remoto: alquanto prossimo. a.
: è vissuto un mio nonno, remoto nei tempi, / che si fece truffare
, il partito al quale, vicino o remoto, appartiene innegabilmente l'avvenire europeo,
\ 13. gramm. passato remoto: tempo del modo indicativo del verbo
, considerata come definitivamente compiuta. -trapassato remoto: tempo del verbo che esprime uno
. di remótus (v. remoto). rempairare, intr. (
proprie di un passato più o meno remoto, in contrapposizione alle idee e ai modi
grossi e importanti di un passato neanche remoto, la attività revivalistica si inceppa, si
con l'indagine storica a un periodo remoto. p. verri, 1-i-37:
latino.. rivivere mentalmente un periodo remoto. offici, v-2-553: a poco
liscie, anzi rugose, del passato remoto. e. cecchi, 2-158:
e gli attuali buoni rapporti est-ovest rendano remoto un impiego per la rimilitarizzazione dell'hi
più angustamente semplice e, direi, remoto. si rimodellavano e levigavano nella gran
zaristico era stata, in quel luogo remoto, la mancanza di carbone per i locomotori
.). rimòto, v. remoto. rimovènte (part. pres.
orecchia stillante / per ispiare il romore remoto / della cascata tiburtina. -togliersi un
lo qual dal mortai mondo m'ha remoto. -non far avvicinare o fare
l'altra esse si conficcavano in un punto remoto di quel cielo bianco.
rinnovellassero il fiato e il riflesso del remoto oriente. -moltiplicarsi in sempre nuovi
rintocco di ore, da un campanile remoto. -a rintocchi: andando il
alla successione a favore del renunziatario più remoto, il quale in tal modo diventi
relegata in un passato più o meno remoto. leoni, 292: niun dubitava
in un bugigattolo oscuro e soffocante, remoto, per non udire i lagni.
gente facinorosa. -luogo recondito, remoto, fuori mano, poco frequentato e
essi repugnanti e circulari scacciatori e più remoto. tassoni, xvl-104: se 'l fuoco
narrare i fatti di un periodo più remoto (una cronaca). g.
a vivere in un luogo isolato o remoto. ltllustrazione italiana [25-xii-1910],
gli parve di avvertire, ma assai remoto e come risuonante in un altro appartamento,
aria di passato: un passato remoto, risorgimentale. c. levi, 3-
la piena tra le rive inverdite, remoto pare quanto che butti e fogli uno stipo
un raccomandatore o risvegliatore del senso del remoto e barbarico, o, come si dice
un raccomandatore o risvegliatore del senso del remoto e barbarico, o, come si
appena dal cordevole la romba del cannone remoto, come un avvertimento a godere il bene
mondo della memoria, tra il rombo remoto dei cannoni che era ormai entrato nel ritmo
alla nocca. ha un suono dolcissimo e remoto. = comp. dal pref
, e gli temono d'un timore remoto, che non influisce odio ma venerazione.
appena dal cordevole la romba del cannone remoto. fenoglio, 4-49: la tenebra
problemi del mondo o poco frequentato e remoto da contatti umani e dalla vita sociale
situazione, una condizione anche ambientale); remoto da ogni occupazione o cura mondana.
dei figli / come, al tempo remoto delle certezze, / hanno rotto l'assedio
... emigrare in uno stanzone remoto, dove, vedendosi il fiato e
le batterie. perché il soccorso è remoto, gli converrà cedere, ma questa sarà
, di tratto in tratto, qualche remoto rotolìo di vettura. boine, cxxiiii-
con lo sguardo rivolto a un oltremonte remoto, di là, di là dai gioghi
ciel rimbomba / al rovinar del non remoto ponte. -trovarsi in uno stato
un rugghio si sentìa, qual di remoto / tuon che fra 'nembi discorrendo il
orecchia stillante / per ispiare il romore remoto / della cascata tiburtina. de pisis,
barilli, ii-498: su quello sfondo remoto come uno schermo di cinematografo, si
34-130: luogo è laggiù da belzebù remoto i... i che non
rutila a prora e guata il ciel remoto. papini, v-652: occhi umani non
quiete, passar di salto ad uno più remoto. romagnosi, 10-375: le idee
: siamo in quattro ad ascoltare nel remoto sanctasanctòrum dell'ambrosiana la sonante confessione di
alla bocca. ha un suono dolcissimo e remoto. 2. attività che costituisce
con milioni di piccole dune fino al più remoto orizzonte. 6. figur.
/ da quel confine che iù va remoto, / com'io vidi calar l'uccel
scuoiare vivo prima di usare un passato remoto. -scherz. spellare, lacerare
al quirinal dominio, / solevan d'ogni remoto con- finio / d'isole e scopuli
parla o scrive; passato, antico, remoto. solaro della margarita, 12:
trascorso, più o meno lontano e remoto. cialdini, lx-1-163: questo è
, l'intelligenza. 2. remoto, appartato (un luogo).
onde il pericolo di ammalarsi divenisse più remoto. cantù, 3-207: i segatori
figli dei figli / come, al tempo remoto delle certezze, / hanno rotto l'
sm. ant. luogo appartato, remoto. cassiano volgar., xix-5
: si elesse olinda questo umile e remoto abituro per dimorarsi segreta, sì per
facilmente percepibile dalla mente, in quanto remoto dalpesperienza comune; che agisce in modo
/ tremendamente ulula [il cane] remoto ed aereo e perduto. / ulula nell'
2-1-27: nel bel mugello e da ciascun remoto / soggiorna altrebbio; ivi tra boschi ombrosi
piovene, 6-108: a quel punto remoto d'attesa e di lucidità si aprì d'
un raccomandatore o risvegliatore del senso del remoto e barbarico, o, come si dice
flebile e sepolcrale sinfonia. tempo remoto, così colorito e sepolcrale, pensare che
assopito un momento. 6. remoto nel tempo, antico. sepolcralità
.. un sepolcreto in cui da sé remoto / dorma il gran tutto, e
e angusto (o in un territorio remoto dai grandi centri culturali), fra
avea tal pensierecompiuto che suono mi giunse: remoto e come sepolto. calvino,
tando troppo terreno. -lontano, remoto; isolato, solitario (un luogo)
di qui, da questo tavolo / remoto, dalla cellula di miele / di
vagando. -per simil. remoto da un luogo. lubrano, 1-214
del fatto mio. -rendere come remoto, obnubilare. piovene, 15-99:
.]: 'siberia': di paese remoto e disameno. è andato in siberia.
tendeva in fatto l'orecchio a un remoto fragore che cresceva e mancava collo spirare
. pavese, i-7: un mare remoto e slavato, che ancor oggi vaneggia
/ della lenta campana. -apparire remoto nel tempo. b. croce,
ampi spazi; appartato, solitario, remoto (un luogo, una via).
questa novella abitazione era in un luogo remoto e in un viottolo solitario per cui non
refrazione l'oggetto lucido e non molto remoto dall'orizzonte venga sollevato, che tal
l'altra esse si conficcavano in un punto remoto di quel cielo bianco.
già l'ultimo sole si staccava lentamente dal remoto colle e su per i gialli bastioni
fano, lxii-2-iii-33: in un paese così remoto... soprapreso dalle febbri per
di tempo definitivamente passato, trascorso, remoto. b. croce, iii-27-26
: la bambina stette intenta a quel rumore remoto, con le posate sospese.
che riguarda tutti i segni ed il remoto che riguarda il più lontano.
-costringere a vivere in un luogo remoto e isolato. carducci, iii-30-9:
qualche luogo secreto, in un piccolo appartamento remoto, forse in una delle camere mobiliate
dei cavalloni. 4. remoto, sperduto (un luogo).
l'angoscia d'oggi e un dolore remoto già sperso nelle brume della fanciullezza,
/ da quel confine che più va remoto. testi fiorentini, 206: quella notte
leggeri, pedanti e presunlo d'un remoto punto del firmamento, l'espatidersi di una
/ aere, dato gli avean pure un remoto / presentimento mai di quell'arcana /
22-28: cimabue, spiritualmente il meno remoto dai simboli di dante. -dal
le vie sembravano più profonde, più remoto lo splendido cielo. -che riflette
quelle labbra, nulfaltro! in un angolo remoto; nell'erba folta; lontano dal
trasmettere fingenti ricchezze da regno in più remoto regno con un semplice squarcio di carta
, / da cui errar ciascuno sta remoto. pétrarca, 366-66: vergine chiara e
da tutto; separato dalla coscienza; remoto da sé. serao, i-114:
nuovi riprendevano in piero uno stigma più remoto ed arcaico. g. contini, 22-63
straniero; lontano dalla propria terra natale, remoto, sconosciuto (un luogo).
- per estens.: lontano, remoto. chiaro davanzati, 58-1: adimorando
. stranònno, sm. antenato remoto. d'azeglio, 7-ii-146:
altri dello scultore. - remoto, lontano. ottimo, i-370:
dorati. -regione estrema, confine remoto. bibbia volgar., viii-524:
puose veleno. -molto distante, remoto. ovidio volgar., 6-710:
acuti in sullo stremo. -luogo remoto, regione molto lontana. secondo tarentino
l'orecchio / al rombo del ponto remoto, / allo sciame lene strepente. borsi
a mezzanotte il solito ter remoto scuote tutto il palazzo e appare la ragazza
12-92: l'astro / più sciagurato e remoto / presiede alla struttura / dell'umor
. p. levi, 2-17: remoto fra tutti, portentosamente inerte, avvolto in
31-117: guarda i cerchi infino al più remoto, / tanto che veggi seder la
, detto sumerico e che è il più remoto, fra il 2700 ed il 2550
un luogo, in partic. in quanto remoto, deserto, disabitato). -anche
si collega all'elaboratore stesso mediante terminale remoto. g. cerruti [«
professionale l'offerta dovrebbe spaziare dall'accesso remoto a banche dati, all'home banking,
narrativo di mostrarvi, dopo il passato remoto cadesti, che ha data per consumata
, ordinata attorno a un nucleo infinitamente remoto, lascia una straordinaria libertà alle costruzioni
con il sistema di calcolo. -terminale remoto: quello attivato attraverso connessione telefonica.
stillante / per ispia- re il remore remoto / della cascata tiburtina. -pietra
coro / delle femmine ancelle dal palagio / remoto, che sedevano ai telai / o
col calabr. sett. togna 'sito remoto della campagna', che è probabilmente dal
34-128: luogo è là giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende
frezzi, ii-3-64: questo laco è più remoto, / da ogni caldo di sole
, agg. ant. antichissimo, molto remoto nel tempo passato. livio
che tramandano dalle interne volute un suono remoto ai mare... l'animo è
, 9-7: rimoto-. v. remoto, n. 13. cordava gli anni
vecchio del lume a mano e più remoto della diligenza col trapelo. 2.
, 16-85: vedo un aeroplano piccolo e remoto ascendere verso l'alto con rapidità fulminea
nevrotico, rendendone dapprima responsabile un episodio remoto della vita infantile (tesi del 'trauma
, 21-302: quel tremolio di luci remoto era l'unico segno di vita in tutto
cavalca, 20-246: stando così rinchiuso e remoto dalla turbolente conversazione della gente, venne
beltramelli, iii-934: perdonami tu, iddio remoto, se non ho intesa tutta quanta
che è il più improbabile, il più remoto, il più lontano da ogni previsione
agg. letter. ant. lontano, remoto. fr. colonna, 3-9
. -dall'uovo: dal principio più remoto, dall'inizio, ed è traduzione
7-101: qui, dagli urti degli uomini remoto, / chiudo la notte e 'l
laggiù c'era il mare. un mare remoto e slavato, che ancor oggi vaneggia
, d'un futuro infallibile e non remoto. banti, 8-214: lisetta li
e un quarto. -passato, remoto nel tempo (un periodo, un'epoca
i suoi scrittori? -che appare remoto, nettamente separato, distinto dal presente
o venerabile italia. 6. remoto nel tempo (un periodo, un evento
venire (con valore aggett.): remoto nel futuro. borgese, 1-14
è trascorso da molto tempo; passato, remoto (un periodo, un'epoca)
a notevole distanza, in un luogo remoto; fuori (per lo più in unione
di rivedere se stesso e giorgia in quel remoto momento di tre anni prima.
volontaria, / m'apparisti con arduo, remoto / volto; mi sfiorasti con sguardo
g. giudici, 15-69: remoto ieri, però eccomi oggi / yesman filosofia
inglese. moravia, 28-217: quel remoto e annebbiato torreggiare di edifici ora ci
, si rifà ad un passato molto più remoto di quello arabo-islamico. =
artistiche del passato, in partic. remoto. alvaro, 21-356: non aduggiava
la sua ammirazione al passato, quanto più remoto, tanto meglio! = deriv
utenza professionale l'offerta dovrebbe spaziare dall'accesso remoto a banche dati, all'home banking
professionale l'offerta dovrebbe spaziare dall'accesso remoto a banche dati, all'home banking
dei tempi (imperfetto rispetto a passato remoto) o, più spesso, dal contesto
una riga su quel periodo, ormai remoto, della intellettuale scapigliatura milanese.
loco. = deriv. da remoto, coi suff. dei verbi frequent.
trasmissioni senza filo consentono invece l'accesso remoto a modem – fax con la possibilità
città di fronde, pensile, nel più remoto del parco imperiale... una
. stramondo, sm. luogo particolarmente remoto, fuori mano e sconosciuto.
. protocollo per collegarsi a un computer remoto su internet accedendo ai relativi dati e
inalcunicasigliobiettivi sembranoarretrare versoun orizzonte sempre più remoto. = voce dotta, comp
moscacocchierauniversale: riosservatioggi, appaionoistantaneediun mondo remoto. il foglio [15-xii-1998], 1