le dico che il partito preso di relegare le note appiè del volume, mi par
]. 4. tr. relegare in un luogo determinato, con il
, le liare, confinare, relegare. lampredi, lv-449: alcuni
all'esilio, mandare in esilio, relegare in esilio. -anche: bandire
. -mandare, mettere, inviare, relegare, cacciare in esilio: esiliare;
a la vostra onesta e degna voluntate relegare: a cui già lungo tempo, come
2-i-64: tra queste vane ombre convien relegare... quella sorta di concetti,
2-i-64: tra queste vane ombre convien relegare... quella sorta di concetti,
eleganza, è proprio un termine da relegare a'confini ». e diceva benissimo quell'
più volgare, porre, lasciare, relegare nel numero. mazzini, i-213
o nella o sotto l'oblivione: relegare nella dimenticanza in modo definitivo; scordare
rendere irrisorio, inconsistente al paragone; relegare in secondo piano. dante,
-figur. mettere da parte, relegare in soffitta. e. cecchi,
oramai nel rango del vecchiume, da relegare nel polveràio delle soffitte. =
14-13: ecco che ancora sto tornando a relegare il seno nella penombra in cui l'
. = nome d'azione da relegare. relegare (religare, rilegare
nome d'azione da relegare. relegare (religare, rilegare), tr.
non gli dà pace... fa relegare napoleone all'elba, e più
sapere che non basta al signor ponza relegare in una casa a parte quella povera
politica (per lo più nell'espressione relegare in soffitta). l'illustrazione italiana
le dico che il artito preso di relegare le note appiè del volume mi par
= voce dotta, lat. relegare, propr. 'rinviare, scartare;
relegato (part. pass, di relegare), agg. (religato,
relegatio -ónis, nome d'azione da relegare (v. relegare).
d'azione da relegare (v. relegare). relèggere, v
religare'e deriv., v. relegare e deriv. religare1 e
a respingere dalla coscienza attuale e a relegare nel preconscio o anche a sopprimere idee
cni sa dove. 12. relegare, mettere in disparte. foscolo,
richiude. 4. rinchiudere, relegare; tenere prigioniero. 5. gregorio
azione da rilegare1. rilegare1 { relegare, religare), tr. { rilégo
rilegare2 e deriv., v. relegare e deriv. rilegativo, agg.
rinsaccava tutti quanti! 5. relegare entro un determinato ambito. palazzeschi,
essere reposta qua. -per estens. relegare un filosofo o un popolo nella dimenticanza
. -nella 'commedia'di dante, relegare in un luogo ultraterreno. dante
senza la presenza di altre persone; relegare in solitudine. -anche in un
, 1-44 (i-517): avendo fatto relegare azzo increta, che oggi candia si chiama
7. locuz. mettere, relegare, riporre in soffitta: cessare di
della sua egida. 3. relegare in subordine una facoltà, (il prevalere