de'fatti altrui si danno piato. redi, 16-vi-310: il buon sig. abate
cime delle mani chiamasi infermità chiragrica. redi, 16-ix-34: quando sono presenti i
ant. dial. chiodo. redi, 17-72: 'chiovola '. chiodo
, e 11 terzo la chirurgia. redi, 16-iv-44: io conosco cert'uo-
agg. letter. chirurgico. redi, 16-vi-360: fu necessario di assoluta necessità
sempre accinto a questa operazione chirurgica. redi, 16-ix-135: a questa febbre.
ferir, ma sano e purgo. redi, 16-ix-xi: fa di mestiere considerare
il viaggio non gli venga a noia. redi, 16-iv-288: il medesimo accaderebbe a'
che mai sia stato ne'secoli trapassati. redi, 16-iii-4: intorno al nascimento di
coltello / vorrei passarmi il fianco. redi, 16-ii-27: estinguer mai non credo
, si con- terebbono quarantotto risposte. redi, 16-ix-195: mi sono indotto a
sue genti e le sue cose. redi, 16-v-107: noi di tal cosa dobbiamo
in rodi... poco stimato. redi, 16-iii-m: uomo di profonda litteratura
per dar credito a'lor guanti. redi, 16-ix-9: se... in
soddisfatta, ma sempre rimarrà creditrice. redi, 16-ii-258: avendo fatto giornalmente debito
morti, e proseguì il suo viaggio. redi, 16-iii-242: il lumacone in tanto
/ che campon sull'altrui credulità. redi, 16-v-297: nell'inghilterra, in paragone
cecità della mente de'creduli aristotelici. redi, 16-iv-74: i favolosi trovati, che
cremisi, che li mandava el papa. redi, 16-i-102: dalle parti d'america
seta di color rosso acceso. redi, 16-i-105: ne'suddetti versi,.
(di una sostanza). redi, 16-v-137: si bolla e si cuoca
totalmente e divellere [ecc.]. redi, 16vi- 244: è ottima la
suol dire, a crepa pancia. redi, 16-v-353: certi ipocondriaci cristianelli,
in conseguenza nel lume del crepuscolo? redi, 16-i-6: molto ben distinguere sapea /
secondario che si scorge nel disco lunare. redi, 16iii- 147: se i bachi
, come il gorgogliestro, il crescione. redi, 16-iii-61: affermano che non è
ristretta e privata della bisogniosa acqua. redi, 16-vii-405: io vo augumentando la
stare e tener sodo quelle crespe. redi, 16-vii-44: una giornea...
. e raro. leggera increspatura. redi, 16-viii-68: di mano in mano che
persona che vi sente ne rendete capace. redi, 16-i-12: evoè replichi a gara
, il filtrare. redi, 16-ix-56: non è maraviglia se,
. fantasia, capriccio, ticchio. redi, 16-ii-156: che forse forse gli uscirebbe
infila nei capelli per ornamento. redi, 17-173: già dal castalio alloro,
la corteccia, nasce la farfalla. redi, 16-iii-18: l'uova [figura che
co'rivoli il crisolito e la porpora. redi, 16-i-3: or che stiamo in
esser apponto de una medesima natura. redi, 16-v-407: cremor di tartaro cristallino
fa ne le sue fenestre ombra lucente. redi, viii-32: uno specchio grande di
sole nel suo liquido cristallo diffusi. redi, 16-i-27: venticelli e fresche aurette
ant. cristallo minerale: salnitro. redi, 16-v-360: vi si aggiunga sena di
coderinzo quelle fila così sottili. redi, 16-v-352: certi ipocondriaci cristianelli
conciliatrice avveduta della pace del cristianesimo. redi, 16-v-172: è ancor essa una
sopra tutti gli altri di cristianità. redi, viii-37: egli provò cori gran
dovuta agli ordini sacri che prenderebbe. redi, 16-v-182: molte sono le mie obbligazioni
. ogni fedel cristiano: chiunque. redi, 16-v-28: in questi esempli del maestro
lasciamo la critica e torniamo alla storia. redi, 16v- 159: ci sarebbe da
). -anche assol. redi, 16-v-212: chiamò [l'ariosto]
costume, un comportamento). redi, 16-iv-83: permettetemi... che
particella pronom.: colare. redi, 16-ix-218: è ben facile che il
terriccio asciutto, trito e crivellato. redi, 16-ix-217: la parte offesa denomina a
gli crocchia il ferro a vincolenza. redi, 16-v-48: quelle noterelle marginali veggio chiaramente
come le vecchie che sempre crocchiano. redi, 16-vi-100: io lo aveva pronosticato
fanno il giardin lieto ed adorno. redi, 16-iii-329: conforme ho osservato nell'
la preda? non la spartiscono essi? redi, 16-vii-339: questa figliuola ha tutte
pieno è di fiori e rose damaschine. redi, 16-iii- 275: pestate le roselline
: su qui prestamente a farmi bella. redi, 16-ii-104: damigelle troppo ingrate,
sanità e pericolosi alla vita. redi, 16-ix-167: l'erbe ed i frutti
giustizia è un danificare il publico. redi, 16-ix-433: non vi è cosa alcuna
, ma ne restarono notabilmente dannificati. redi, 16-viii-84: dee portarsi alla corte di
sole chiarissima facevano quasi una danza. redi, 16-i-27: venticelli e fresche aurette /
sì dardellava tutto a dente a dente. redi, 17-78: 'dardellare '. tremar
divine e imprime amore / dovunque fiede. redi, 16-ii- 23: il dardo,
, dar gargarismi, dar colliri. redi, 16-vi-182: se ippocrate dava le bevande
è convenevole, il ben venuto. redi, 16-v-41: voleva venir oggi a
per poco non potevate dar passo. redi, 16-v-142: eh che v. s
/ perch'ho io a voler dar? redi, 16-v-31: dirò 11 mio parere
a fuggire / le sbigottite ninfe. redi, 16-v-159: i padri della compagnia
passa o dà d'intoppo in essi. redi, 16-iv-120: forse in quelle stesse
, mi fanno il concorrente addosso. redi, 16-viii-100: subito che si darà
nell'umore, e dire 'l vero. redi, 16-v-268: mi pare una cosa
che vi son danno in seccaggine. redi, 16-v-43: forse io detti nell'imper-
in data de'22 dicembre 1678. redi, 16-vi-147: la lettera che v.
, al tempo di tali date? redi, 16-iv-350: il granduca nella data
vin, torta in buon dato. redi, 16-v-396: da questa lettura potrà egli
grazie dall'arbitro d'ogni nostro bene. redi, 16-v-123: il buono iddio datore
terreno / scoteressimo pur dattili e ghiande. redi, 16- ix-438: i dattili dentro
che hanno con l'unghie umane. redi, 16-v-333: ho ricevuto la sporta co'
dattilifera: palma da datteri. redi, 16-ix-443: la midolla, o cervello
, il giglio selvatico, la betonica. redi, 16-iv-114: dalla china ci recano
con i milanesi per uno mese. redi, 16-vii-no: mi creda, che
. guarire (una malattia). redi, 16-v-401: in vece di guadagnar sanità
per un lungo e tortuoso cammino. redi, 16-ix-26: quando... questo
con gli agi. -scherz. redi, 16-vi-174: oh quanti debiti! oh
al peso d'una grande alzata. redi, 16-vii-195: talvolta i caratteri sono fabbricati
sangue la debolezza della mortalità natia. redi, 16-ix-99: si lamenta...
avuto l'onore d'esser'ascoltato. redi, 16-v-81: credo che potrò accompagnarlo
l'esser suo l'arte decada. redi, 16-viii-137: dopo la morte della
, per aver promulgato un interdetto. redi, 16-vi-42: questo [sonetto]
redi, 16-iii-306: dopo avere decantate di bel
a decantazione (un liquido). redi, 16-iii-306: in quest'acqua decantata,
. -la sostanza decantata. redi, 16-iv-344: nell'orinale dove son rimasi
coll'oste il conto delle preste! redi, 16-vii-73: bisognò che io corressi a
animi, le quali talora sono effimere. redi, 16-iv-71: vien creduta parimente miracolosa
le più alte e più declivi. redi, 16-ix-267: nella parte più declive
corso d'acqua che porteranno. man redi, 5-143: declività (o vogliasi dire
modo assai più splendido e decoroso. redi, 16-vi-202: voglio che tra noi
alla tossa con il lor decotto. redi, i6-ix-4o: circa il decotto di cina
digiuno. -spreg. decottàccio. redi, 16-vii-22: la salsapariglia...
5. spreg. decozionàccia. redi, 16-v-314: oh poter del mondo!
.: di animali e piante. redi, 16-iii-345: un'aquila decrepita, stata
-molto stagionato (il vino). redi, 16-i-23: del buon chianti il vin
cinque o sei componimenti giovanili del redi. 3. matem. di una
/ fa con invitta destra eccelse pruove. redi, 16-ii-8: e il fato in
le lunghe giacenze a letto. redi, 16-ix-322: in alcuni si son vedute
-anche: ufficio ecclesiastico. redi, 2-79: il sig. bali mio
vaieranno, troverannosi protettori senza dedicatoria. redi, 16-iv- 409: non si ha
un poeta che gran duol dimena. redi, 16-viii-267: iersera la sig. principessa
rende il feudatario nobile e barone. redi, 16-vi-323: erano già alcuni giorni
uova dall'ovaia all'utero. redi, 16-v-124: l'ipotesi di codesto autore
che se stesso / riverisce ed onora. redi, 16-vi-286: il poveruomo, è
solo udirsi nominar la morte si raccapricciano. redi, 16-vii-221: ho raccomandata alla di
i superbi trionfi degli antichi romani. redi, 16-vi-46: la mano non può esprimere
-ant. inciso, intagliato. redi, 16-vi-207: le manderò parimente alcuni de'
ch'ei cadde in quel deliquio. redi, 16-ix-53: si son fatti [i
usò, per curar quella delirante. redi, 16-ii-104: delirava, e delirante,
quelli da me veduti in altrui. redi, 16-ix-322: in alcuni [soggetti
di suppellettili, galleria di delizie? redi, 16-vi-195: subito con grande avidità
per delizia, che per difesa. redi, 16-v-242: ah, ah, non
non assalisca l'anima nostra. redi, 16-v-282: scrivo breve, perché credo
denari in una emina d'acqua. redi, 16-iv-n: grandi, o
né si truova biada per denari. redi, 16-vi-203: de'saggi delle naturali esperienze
(remunerazione, ricompensa). redi, 16-vi-235: la somma ed impareggiabile generosità
? -designare, indicare. redi, 16-ix-217: la parte offesa denomina a
forza di graffi e di dentate. redi, 11-20: nella prima ferita entrò
dentato / campi d'oro animato. redi, 16-iii-68: sotto 'l ventre ch'
formano il gran madrid villa reale. redi, 16-iv-184: le vipere dell'uno e
interesse, stuzzicare la curiosità. redi, 16-vii-241: le rendo grazie della lettera
nelle parti profonde delle scogliere. redi, 16-iii-366: in un dentice, in
armata cattolica più dentro al canale. redi, 16-i-16: se per sorte avverrà,
della canfora amministrata in picciole doserelle. redi, 16-ix-355: nello stato presente io
, un intasamento viscerale. redi, 16-ix-395: dee procurare di evacuarne più
; debilitato, svigorito, esaurito. redi [tommaseo]: ritrovavasi la detta signora
lacrimevole; lamentevole, pietoso. redi, 16-vi-142: gran perdita ha fattoli mondo
, di rinchiuderlo in un chiostro. redi, 16-v-376: il mio arciconsolato ancor dura
il re gli aveva principalmente depositati. redi, 16-vii-287: veggio nel suo ritorno il
dominio e la possessione della città. redi, 16-iv-214: con avvenente discretezza vomita
meno, altro ameilliora e crescie. redi, 16-ix-140: senza servirsi nel depurarlo
dura e soda del diamante istesso. redi, 16-ix-94: loderei...
cui esse vengono smaltite). redi, 16-v-145: procuro che nelle glandule si
dalla malattia, fiacco). redi, 16-v-75: un tale calzettaio, che
con le solite allegrezze e maraviglie femminili. redi, 16-iii-8: alcuni [animali]
da paragonarsi coll'utile del commercio. redi, 16-iii-26: cominciai a dubitare, se
umano, la linfa, ecc. redi, 16-ix-108: sarebbe necessario preparare ed evacuare
, professano vita secondo loro religione. redi, 16-iv-29: uno di quei dervigi
un punto, cioè d'annichilarsi? redi, 16-v-352: tanto ricercò e tanto rifrustò
-per estens. e al figur. redi, 16-ix-435: vi sono dei giardini e
-ant. con la preposizione sottintesa. redi, 16-iv-218: volentieri desisto favellarne, perché
bel giordano alle tue labbra umori! redi, 16-i-4: un tal vino / lo
ancora erano sangui- nolenti e aperte. redi, 16-v-122: io quanto a me crederei
e 'l furor l'uso dell'arte. redi, 16-iii-374: in alcuni [pesci
-destriero di sileno: l'asino. redi, 16-i-17: e sul destrier del vecchierei
destro camino guidarci alla celeste patria. redi, 16-v-90: questa sì bella nobil
, non però l'offese molto. redi, 16-ii-88: prete pero era un maestro
che asporta secrezioni, impurità. redi, 16-iv-42: si dànno...
servire a dio con puro cuore. redi, 16-vi-308: i gesuiti prima che determinino
cauto, cogli sfacciati è sfacciato. redi, 16-vii-397: ho letto e riletto
ai discepoli suoi la strada addita. redi, 16-vi-242: non mi allungo di vantaggio
di cui mi son finto per dirla. redi, 16-v- in: non nego che
deviarla dal meditare sopra questo caso. redi, 16-viii-154: mi perdoni queste tante chiacchiere
grazia, conservandomi ne la vostra. redi, 16-ix-410: le rendo grazie arcinfinitissime
/ quella cicala della sua consorte. redi, 16-i-3: accusato,..
, e non ci lascerei entrar persona. redi, 16-vi-135: grida dì e notte
complicazioni del comune diabete mellito. redi, 16-vi-105: le dica vostra signoria da
elettuario di mesuè, il diacimino. redi, 16-ix-281: quegli diacattoliconi, quei
insino dal mare diacciato le vettovaglie. redi, 16-vi-124: aspetto domani il mio bagaglio
, sm. dial. diavolo. redi, 17-79: per fuggir la parola 'diavolo'
diafano che riempie tutte le valli. redi, 16-iii-364: ne'polpi ne ho
mani e le tasche a isonne. redi, 16-ix-281: quegli dia- cattoliconi,
diaforetici proccurano e conciliano il sonno. redi, 16-ix-136: si noverano parimente i
/ dammi tu quel diagrante. redi, 16-ix-163: ardirei di non commendare
se non si viene alla comparazione. redi, 16-1-187: questo sonetto di pucciandone
sia informato a modo d'unguento. redi, 16-ii-206: la dialtea è un unguento
, diantos, e simile cose. redi, 16-ix-326: circa gli alessi- farmaci
fine, che diamin ha ella? redi, 16-vii-182: come diàmmine mi sia
: al presente si trova senza pericolo. redi, 16-ix-142: i lunghi mali di
, o mi si svolse. redi, 16-ii-77: quest'amore è un gran
acciò che 'l cibo sia meglio patito. redi [tommaseo]: con quei diafiniconi
uomini ed è loro tant'aspro nimico? redi, 16-v-352: con diversità di pazzi
il vento, le intemperie). redi, 16-ii-83: vi balla [borea]
sterminare (un'epidemia). redi, 16-ix-289: tre anni sono fui sorpreso
'chiodo caccia chiodo *). redi, 16-ix-233: io ho sempre a'miei
spiega, or le ripiega e serra. redi, 16-iii-68: sotto 'l ventre ch'
2. raro. nelle date. redi, 16-iii-282: il giorno diciannovesimo di luglio
, e non vi sono ancora. redi, 16-viii-276: non si maravigli dello
abiam cominciò a regnare sopra iuda. redi, 16-iv-115: olao vormio nel capitolo
il re anfiloro fue el dicitore. redi, 16-ii-175: come bene / con amabil
con le macchine avrem certa vittoria. redi, 16-v-119: non bisogna perdere i sonni
acqua insieme colla comune dieta animale. redi, 16-iv-363: una sola cosa dirò
la sobrietà è il miglior rimedio. redi, 16-v-187: quei medici, che non
lo 'nfermo diligentemente alle cose dietetiche. redi, 16-ix-169: scriverò quei medicamenti e chirurgici
, per tre scudi, ampia divizia. redi, 16-v- 302: vi sono
si aveva vestita la zimarra a rovescio. redi, 16-vi-350: il di lei autore
vostri si gittin dret'alle spalle? redi, 16-vi-82: di grazia, non
non è poi tanto agli uomini. redi, 16-ix-338: nel principio dell'autunno
intenzione, s'accosta a calunnia. redi, 16-vii-202: ho corrette molte cose
non abbiano ancora difettata la vista. redi, 16-vii-239: l'errore, che il
soppressa in un'opera letteraria. redi, 16-viii-116: i libri tornano bene nel
l'anima che dia sempre vivere. redi, 16-iv-127: prego... a
dirò lor leghe e costumi diferenziati. redi, 16-vii-454: sarai condannato nel solo
s'io passo viene a tutti. redi, 16-vi-384: il foglio comincia ad esser
saputo trovare la via alla salute. redi, 16-ix-38: innol- trandosi il novembre
/ nel conservare i fuggitivi doni! redi, 16-vi-211: siamo [noi medici
in necessario quello ch'era conveniente. redi, 16-v-245: come ha fatto a
prato tra l'erbette e i fiori. redi, 16-ix-358: si potrà dare a
seminario in italia di quell'arte. redi, 16-v-98: procuro per lo meno che
fuor del tuo letto ti levi. redi, 16-ix-417: uno de'maggiori disordini
più o meno lungo). redi, 16-v-407: stia [il vino]
andò alle nozze e satollossi; e redi a casa e trovò il compagno suo
suoi dolci alimenti in van sospira. redi, 16-iii-181: m'è venuto scritto.
una congregazione de tutti li prelati. redi, 16-v-74: siamo di quaresima: ed
digiuno, a sei ore di notte. redi, 16-iv-44: alcuni...
purgare le budella d'un castrato. redi, 16-vi-no: si coli il brodo
privato del grasso, sgrassato. redi, 16-ix-174: vorrei che ella pigliasse la
l'estremo suo sonar le squamine. redi, 16-iv-159: le guaine si ripiegano e
. avere el ferro molto digrossato. redi, 16-viii-68: rimane [la coccola]
nel ventre si dilata in grandissime fiamme. redi, 16iii- 19: il corpo tutto
della bocca vorace apre e dilata. redi, 16-v-107: può... essere
restringe assai, né si dilata. redi, 16-iii-234: si allarga [il canale
gonfiato, rigonfio, allargato anormalmente. redi, 16-v-106: può avvenire che le fibre
filosofi chiamano di costrizione e dilatazione. redi, 16-iii-234: si allarga [il
9. dimin. dilatazioncèlla. redi, 16-viii-400: questi medici,..
che el vino non dilavassi lo stomaco. redi, 16-ix-103: questi sì fatti brodi
] a contaminar di quelle mense. redi, 16-v-168: lo pregava a man giunte
pruova di questa lingua con la latina. redi, 16-vi- 204: mi pare
. artifici aveva estorti dalle persone facultose. redi, 16- viani, 14-363:
non guardiate / con ogni diligenza. redi, 16-v-58: a voler poter portare qualche
diluviar le donne a cielo asciutto. redi, 16-vii-419: questa mattina qui è diluviato
al corpo tqo diletti anche illeciti? redi, 16-ii-16: darai le véle a una
nulla può, nulla poter confessi. redi, 16-ii-35: un diluvio di pianti
a scoccar un diluvio di fulmini. redi, 16-vi-163: le vo'dar tante parole
/ son gli strali a diluvi. redi, 16-i-18: mescete, su mescete:
una lettera del cardinal farnese già dipartito. redi, 16-vii-345: come il tempo così
assai maggiori e più lunghi piaceri. redi, 16-iii-158: verso 'l mese di
che ella sia quasi come cera. redi, 16-v-136: prendi olio malvato once li
-battito (di ali). redi, 16-ii-225: fu detto fottivento questo uccello
lasciaste scritto [ecc.]. redi, 16-vii-176: le rimando la frottola.
prima di fare il bucato. redi, 16-ii-206: 'dimoiare', e 'demoiare',
5. acer. dimoltóne. redi, 16-v-n 7: questa è una superbissima
apostolica, erano incorsi nelle censure. redi, 16-vi-81: non mi giunge nuovo
questa regione non arco ma corona. redi, 16-v-106: può... facilissimamente
un taffetà co'dinderli d'orpello. redi, 16-vii-160: [è] abbigliato con
che dà gioia, diletto. redi, 16-1-30: questa altiera, questa mia
ma in gran parte dal giudizio. redi, 16-iii-461: venne a prender parere
voglia d'entrare in questa impresa. redi, 16-vi-139: si crede che il gran
antichi filosofi che filosofavano desinando. redi, 16-vi-178: tralascio di citare qui molti
parte matutino, a nona giunge. redi, 16-i-26: su questa nave, /
così dire, tanto per intendersi. redi, 16-vi-118: mi favorisca di mandarmi a
, quasi come una mano colle dita. redi, 16-iii-362: dall'alto di esso
ascolta a non tenerne conto. redi, 16-v-330: v. reverenza ne prenderà
dire, alle ferrature de'cavagli. redi, 16-i-19: fin da'gioghi del
, e da lui attendevano le direzioni. redi, 16-viii- 149: immaginandosi sua
nascessono fra le potenzie d'italia. redi, 16-viii-342: il mio parere sarebbe
fatto la pietra con la canna. redi, 16-ix-204: fu da prima sorpreso da
/ l'assottiglia premendo e l'allontana. redi, 16-vi-382: con alti picchi /
che il servente teneva in mano. redi, iv-192: con dolorose punture stuzzicandolo
e dei suoi acidi). redi, 16-iii-101: non so...
e lasciala stillare per una notte. redi, 16-ix-257: la materia del flusso
non consegue ancor l'ultimo intento. redi, 16-viii-67: vedemmo adunque il fiore
mano in mano dirozzando e avanzando. redi, 16-iii-8: questa gran madre [la
uomo alla virtuosa felicità del viver sociale. redi, 16ii- 64: già dirozzata e
, tutto disinteressato, tutto disappassionato. redi, 16-vii-332: subito l'ebbi fatta
/ ad un elee l'appese. redi, 16-ii-56: pur qual folte nella
animi ed i cuori de'suoi. redi, 16-i-26: ma se la terra comincia
a le contrade / de'ciclopi approdammo. redi, 16-iv- 187: fu un
4. mandar fuori, espellere. redi, 16-v-73: il terebinto è ottimo per
, da l'eterno al corruttibile. redi, 16-viii-218: tengo per fermo che i
e discepole. foscolo, viii-140: il redi era sommo scienziato in fisica, e
maggior discernimento per conoscere gl'inganni. redi, 16-iii-265: è mirabile...
disus. atto a discernere. redi, 16-ix-311: cesseranno facilmente quei timori
bagnandosi con l'acqua del martire. redi, 16-i-31: questo liquore, che
onde sentìa dal cor l'alma disciorsi. redi, 16-ix-73: si astenga sempre la
è leggiere. -figur. redi, 16-ii-66: il riso, che talor
. salvini, 39-i-x: francesco redi,... discopritore di verità,
e la medicina antica). redi, 16-v-420: il benefizio di questo medicamento
dove, / dov'è la discretezza? redi, 16-vii-164: i1 metter..
giudizio, ponderatezza; saggezza. redi, 16-ix-323: raccolgo la prudenza di tutti
freddo e del sommo caldo la primavera. redi, 16-iv-214: con avvenente discretezza vomita
a'rigori con discretezza, che incrudelirli. redi, 16-v-226: senza far parola veruna
suol rapire il pre- dator volante. redi, 16-iv-210: le vipere...
tanto sopra 'l cavai mostran d'ardire. redi, 16-iii-171: da quella stessa vita
dama / chi fa profession di cavaliero. redi, 16-viii- 256: può scrivere
, o tristo o buono. redi, 16-ix-367: chi ha le gambe enfiate
che l'antica parsimonia fece grandi. redi, 16-ii-54: con fiera legge di
disfece e di poi diventò polve. redi, 16-iii-27: dalla serpe ancora scolò
mai vidi il più consumato corpo. redi, 16-iv-358: nel pentolino non vi
tu ch'ei disfidommi al nuoto? redi, 16-ii-85: allor ch'a nobil mensa
ant. sgrassato. redi, 16-v-420: pigliando di quel brodo [
che: accade malauguratamente che. redi, 16-v-307: la mia gran disgrazia volle
a chi è veramente disgraziato). redi, 16-v-307: in queste cose io sono
. -anche sostant. redi, 16-v-128: che poi quel dotto,
e il più disoccupato che sia possibile. redi, 16-v-189: io credo, che
disamorato. - anche sostant. redi, 16-vii-349: oh via non gridi più
sfrontatezza; mancanza di ritegno. redi, 16-ix-397: dirò al signor suo fratello
naturalezza, semplicità di stile. redi, 16-vi-165: v. s. scrive
. -riferito allo stile pittorico. redi, 16-vi-37: i paesetti a penna sono
lascivo, ma grande e smoderato. redi, 16-iv-70: nell'isola di cuba,
per avere egli potestà di disoppilare. redi, 16-iv-368: le quali [pillole]
: lo zafrone ha virtù disoppilativa. redi, 16-ix-271: questa [erba tè]
letto impetuosa mi gitto e mi rivolgo. redi, 16-ix-53: si son fatti [
continua fatica e agitazione di mente. redi, 16-vi-247: ogni qual volta ella farà
affare, di un incarico). redi, 16-viii-174: io so che dove si
5. disus. distribuzione postale. redi [tommaseo]: questa mattina ventidue del
- anche: il servizio stesso. redi, 16-vi-96: fra un giorno o due
cui / costò tanto la patria? redi, 16-viii-102: perché... il
arso, or col velluto pelo. redi, 16-ii-112: la sete più fiera suol
a comandare altre- tanto a'mariti. redi, 16-v-352: certi ipocondriaci cristia- nelli
avante, / ch'io ne mori'. redi, 16-ii-54: quel falso amor,
. -spreg. dispettàccio. redi, 16-vi-193: questa volta bisognerà che ella
mancato di fare orazione per lui. redi, 16-iv-395: mi dispiace fino all'anima
spinta da contrapesi dispiega l'ali. redi, 16-vi-380: venticelli, e fresche
orrendo / vittime dispietate ed innocenti. redi, 16-ii-27: estinguer mai non credo
mezzo tutto abbia tutte disposizioni e forme. redi, 16-v-103: una stessa preparazione dell'
disposto si suppliva con i cristeri. redi, 16-vii-317: sopra tutte le cose premurosamente
o signorile dal familiare o paterno. redi, 16-v-376: il segretario sig.
e veggiamo che obbedienza gli rendono? redi, 16-viii-333: le romane antiche per
lui dovessi avere perso il potere succedere. redi, 16- viii-69: quello che egli
si fece incontro a'nuovi nimici. redi, 16-ix-109: disputano gli autori se
essiccante. - anche sostant. redi, 16-ix-6: ha posto in opera medicamenti
tenne a casa una gran cacaiola. redi, 16-ix-259: nel diciannovesimo anno fu
e da nuova stagion disserra il varco. redi, 16-vii-101: più bianca è assai
far cessare (un medicamento). redi, 16-ix-238: fa di mestiere correggere la
e l'ammoniaco dissoluto in aceto. redi, 16-iv-289: la dose da usarsi è
rarità della materia di essi corpi. redi, 16-vi-178: l'uso dell'acqua
-intr. con la particella pronom. redi, 16-iii-376: sta sempre [la razza
, stasare. - anche rifl. redi, 16-v-358: fa di mestiere procurare,
quelle ragioni che dichiarano i medici. redi, 16-ix-283: dalla bevanda del paraguay
essa inchinolla, e si ritenne. redi, 16-iii-68: sotto 'l ventre,
profondissima e semplicissima sapienza di dio. redi, 16-viii-88: non ho per ancora
, dove fanno mirabile e allegra vista. redi, 16-v-106: può avvenire che le
tostano e agile esser dee. redi, 16-v-413: mi par di riconoscere il
può far infermar tutte le membra. redi, 16-v-245: non so vedere per
si era osservata per lo passato. redi, 16-vi-62: gli rimando ora [quei
/ non è diversion che ti distoglia. redi, 16-iii-205: a prima vista giudicai
popolo, rimettere a'sudditi i tributi. redi, 16-v-3g2: mi ha donato una
se quelli che sono della legge sono redi, dunque è fatta vana la fede ed
quattro elementi o umori in quelli. redi, 16-v-314: con questi così fatti [
almeno delle foglie cotte in vino. redi, 16-viii-334: questo medesimo contrassegno si ritrova
l'esametro illustre e il suono altero. redi, 16-v-233: io credo, che
, / palpita il ditirambo del tuo redi. soffici, iv-230: si trovava di
3. spreg. ditirambàccio. redi, 16-viii-30: ecco a v. sig
di toccare il ciel col dito. redi, 16-iii-76: donai questi piccioni avvelenati
nata atta a generargli o arbori simili. redi, 16-iii- 127: tutte l'
onde da alcuno è chiamato frassinella. redi, 16-iv-214: le foglie del frassino
scrivendosi 4 giucare 'e 4 figlioletto'. redi, 16-v-285: da tutti i grammatici
con cose diuretiche e decozione di glicirriza. redi, 16-ix-86: utili...
più sono che un sollievo a tempo. redi, 16-vi-235: l'esperienze de'diuretici
, dalle capitulazioni fatte con sua maestà redi, 16-v-103: una stessa preparazione dell'antimonio
nota d'incostanza e di leggerezza. redi, 16-vi-61: ho cominciato a confrontare nella
età d'impiegare in simile divertimento. redi, 16-v-404: quando la convenienza o le
... in un lodevole ozio. redi, 16-v-404: si occupi sempre e
le divinità; deificato. redi, 3-9: sotto il trono d'omero
più che la mia penna non divisa. redi, 16-iii- 159: non volendo
falso prendete ed iscuziate il vero. redi, 16-iii-236: un forame così sottile
da cesso, che vogliamo dire. redi, 16-v-118: quel gran ministro..
le doghe si era fatto forte. redi, 16-ix-280: una botte di legno,
/ smoderato piacer termina in doglia. redi, 16-iv-46: molti... si
déntro il fanciullo, lo vi chiuse. redi, 16-i-47: domandando esso ciclopo a
è la pietà d'altrui lamenti. redi, 16-vi-83: l'assicuro che ancor
quello che gli era detto. redi, 16-iv-359: dolce sarebbe bene chi
accresce il latte e il ventre umetta. redi, 16-ix- 225: è necessario
per dolcedine di liberalità e doni. redi, 16-iv-359: bisogna che sia un vero
-ant. ingenuamente, scioccamente. redi, 16-iii-30: dolcemente si diedero ad intendere
-ant. remissività; ingenua arrendevolezza. redi, 16-iv-176: fu dolcezza di buono e
il latte e il ventre umetta. redi, 16-vi-254: le indicazioni, a
degli altri umori del corpo). redi, 16-ix-6: ha posto in opera medicamenti
altri umori del corpo). redi, 16-ix-203: si assicuri che con questo
(un succo gastrico). redi, 16-ix-30: tutto il punto..
/ non aveva bisogno d'altro. redi, 16-iv-340: la distendono [la
di loro sia abbondante di dolenti crespe. redi, 16-ix-119: tra'quali considerabilissimi sono
flagellar l'ignudo / seno dolente. redi, 16-ix-35: nessuna di quelle violente,
dimin. dolor étto, dolorino. redi, 16-ix-103: quando egli ha patito qualche
). che provoca dolore. redi, 16-iv-54: mi parve...
da lui stesso sapeva dove si andasse. redi, 16-v-353: di un sol male
grand'avo / il pargoletto astianatte addurre. redi, 16v- 70: io son di
.); parassita dell'uomo. redi, 16-111-291: i topi domestici e campagnuoli
proporzioni sono uguali fra se stesse. redi, 16-ix-299: è necessario ancora..
giudicato a morte e a tormento. redi, 16-ii-95: per un grembo di
da l'onorate man degli scrittori. redi, 16-v-371: ringrazio v. signoria
promettete per voi e per le vostre redi a lei e a le sue redi questa
vostre redi a lei e a le sue redi questa donazione non condennare, non tollare
finalmente amore, / orrendo basilisco. redi, 16-vii-163: s'allontanerebbe [il
/ ma poi golando son vienuto via. redi, 16- v-224: bisogna far presto
, di balie e di figlie. redi, 16-vii-41: una povera donna di
doppie e scempie, tutte senz'odore. redi, 16-vi-64: le cipolle delle giunchiglie
d'una febbre terzana doppia assai noiosa. redi, 16-ix-321: le intermittenti per lo
endecasillabi sono intercalati da settenari. redi, 16-i-175: i poeti antichi non solamente
cosa che per voi e pelle vostre redi tutte le cose che decto avemo voi
legato un gabban su le spalle. redi, 16-i-12: che vino è quel colà
il vegghiar e 'l dormir dolce. redi, 16-ix-75: al che si aggiungono quei
volle prima sopra un po'dormire. redi, 16-v-318: questa bevanda..
, e maggior parte de'dorsali. redi, 16-iii-383: nell'acqua di questa
sul molle dorso di lanosa greggia. redi, 16-iii-251: ha [il lumacone]
un vetro è colorito a bastanza. redi, 16-iv-289: la dose da usarsi è
/ e guarda a non smagar. redi, 16-v-295: perché talvolta questi tali
cominciò a menar le man pel dosso. redi, 16-vii-52: legga quest'altri
convenevole stato e la forza di ciascuno. redi, 16iv- 283: ho osservato che
greci si ànno fra tutti sparse. redi, 16-v-60: a tutte le singolari doti
berretta rossa in capo foderata di vai. redi, 16-ix-374: se il sig
e gravità nonostante la poca esperienza. redi, 16-v-310: quell'anno, volendo fare
sdottora, chi fa il saccente. redi, 16-v-202: un medico giovanetto principiante,
detto anche picchio muratore). redi, 16-iii-398: porzione dell'intestino di quell'
aldi, 103: è dovuta al gran redi ia spiegazione intorno alla cervogia, ch'
trascorso, in meglio si riformasse. redi, 16-vi-181: gli escrementi, che
circostanze o dalle convenienze. redi, 16-vii-427: si compiaccia...
né follia. -fruttuoso. redi, 16-viii-394: se qualche perverso temporale non
le dovute querele a sua maestà. redi, 16-vii-425: è uomo di grande intelligenza
. ella è il nasturzio orientale. redi, 16-iii-274: a dì 17 di marzo
nel'arena di subito fa la caverna. redi, 16-iii-369: tra quei pesci che
di radici e semi et erbe. redi, 16-iii-452: non solamente ha conservata la
altre merci di uso domestico. redi, 16-v-141: tutti gli altri [libri
e per l'amata druda arditi fansi. redi, 16-iv-214: non voglio tralasciar di
, io questo sol v'aggiungo. redi, 16-vi-43: quanto all'impiego del suo
. speron della famiglia de speroni. redi, 16-ix-214: senza dunque altri previ
che congionge col duodeno intestino. redi, 16-iii-101: non so.
durabile e più pericolosa la guerra. redi, 16-v-99: i due ultimi figli che
] troppo mature, non durano. redi, 16-vi-150: i poponi sono stati
l'umore, / penetrando con dolcezza. redi, 16-ix-423: se venga [
avendo, era molto maninconico di natura. redi, 16-v-117: il mio capaccio duro
. ammorbidiranno, ripigliando grato sapore. redi, 16-ix- 135: la milza
una assettata montagnetta. -duròtto. redi, 16-iii-217: il terzo [galletto]
quasi ebbra; tripudiante. redi, 16-i-12: altri cigni ebrifestosi, /
milano, non eccedono ducentomila persone. redi, 16-viii-151: purità assoluta, e
venerandi / iddìi che or m'offendon. redi, 16-i- 21: tu gentil
il portamento, ma senza fasto. redi, 16-ix-10: si mangi dell'erbe e
inalzati a imperar non diero ai segni. redi, 16-v-437: soccorra piacevolmente alla natura
, di giorno, il pugnale solo. redi, 16- vi-144: si contentasse di
d'un'eco immortai le rispondea. redi, iv-484: io stentava molto a credere
i loro dotti ed eleganti componimenti condussero. redi, 16-ix-295: par necessario cercare con
ha comprato con cento e cinquanta scudi. redi, 16v- 329: ho fatto da
, intossicazioni, gas asfissianti. redi, 16-ix-49: quel tumore che edema comunemente
sostant. che patisce di edema. redi, 16-ix-51: nel caso che si propone
che ha natura di edema. redi, 16-v-144: io per me credo,
2. affetto da edema. redi, 16-v-145: io sono sempre stato di
, maligno (un umore). redi, 16-ix-235: i medicamenti piacevoli non arrivano
rende atto il subbietto alla corrozione. redi, 16-iii-34: e'può ben essere che
siano, ma di mali opinione. redi, 16-viii-41: in primo luogo,
vede e veder face in sua sfera. redi, 16-iv-366: è [la chinachina
sicurtà gli pareva inferiore al pericolo. redi, 16-iv-355: se le mie preghiere possono
non possa farsi senza tale effluvio. redi, 16-ix-27: quando si fanno i
divinità greche e romane). redi, x6-i-21: già gradivo egidarmato / col
e 'l maggiore angolo dell'occhio. redi, 16-ix-180: si è ottenuto fino
inculte selve / l'antiche maraviglie. redi, 17-174: immoti e sospiranti /
andate là, non tante cose. redi, 16-v-142: eh che v. s
l'infirmità detta elefantiasi, cioè lebbra. redi, 16-ix-424: alterandosi questo stesso umore
è il quinto elemento della tavola. redi, 16-i-10: son le nevi il quinto
elementi di geometria di euclide). redi, 16-vi-306: è succeduto che ella si
, l'elenio, l'abrotano. redi, 16-iv-169: leggesi nel sopraccitato libro della
gioventute argiva / far prova di possanza. redi, 16-ii-174: racconta che per te
4. raro. eclettico. redi, 16-iv-197: miglior costume fu quello di
pietà furon ornati della dignità elettorale. redi, 16-v-144: intendo dalla sua lettera
ordinò certi elettuarii ed altri rimedii. redi, 16-ix-43: s. e. ha
le simplici promesse un sacramento. redi, 16-ix-254: l'illustrissima signora n.
. -rigonfiamento, gibbosità. redi, 16-iii-160: non erano già situati [
/ e dal morir novella vita elice. redi, ii-11: forza dal volo a
fin ne l'occaso il sole. redi, 16-iii-284: girasole, ovvero fior del
zafferano e tintura d'aloe. redi, 16-iv-359: bisogna che sia un vero
risvegliarla tutto l'elisirvite d'esculapio. redi, 16-1v-199: bacano ancora in processo di
albracca il servia già di sua mano. redi, 16-ii-n: vide che l'uomo
al picciuolo a modo di stella. redi, 16-iii-268: riposi in differenti vasi
corporali facultadi, ridusselo come stordito. redi, 16-ix-119: emaciazióne, che di
per venire a tutte forme naturali? redi, 16-iii-328: mi venne dubbio, se
non sacro emendi le persone ecclesiastiche. redi, 16-vii-390: v. s. mi
meno ripose * hoplitae duo '. redi, 16-v-48: ho cominciato a riscontrarlo [
pari ed uguali agevolmente possono emergere. redi, 16-vii-319: [scrivo] per raccomandare
emigranea, la cefalea, la vertigine. redi, 16-iv-79: fui sorpreso da una
eminentissimo sig. cardinal ferdinando medici. redi, 16-v-357: non si maravigli se per
discesero le cartaginesi [armi]. redi, 16-ix-5: sebbene quei tre tubercoletti
né a toccarle né a vederle. redi, 16-ix-420: non è altro [il
papi ai re di francia. redi, 16-v-223: con ogni più profonda umiltà
redi, 16-ix-6: ha posto in opera medicamenti
anodine. -sostant. redi, 16-v-130: la stitichezza desidera gli emollienti
. e trafficando, grandi emolumenti. redi, 16-viii-236: non desiderava se non
. che sputa sangue. redi, 16-vi-254: quando il sangue..
isputo o per tosse o per emorragia. redi, 16-iv-278: la sopra mentovata acqua
i greci chiamano da questo effetto emorroide. redi, 16-v-136: la infrascritta polvere è
/ de l'eumenidi dee quarta sorella. redi, 16-v-208: sedea quel superbissimo signore
de l'onda del tartareo fonte. redi, 16-vi-115: la settimana passata empimmo
, finire. -empierla: finirla. redi, 16-v-154: oh to! io voglio
una altra osservazione del medesimo sig. redi. 7. completare (un
ecc. - anche sostant. redi, 16-iv-43: ancorché tutti in questo concorrano
l'emul- genti, le lombari. redi, 16-viii-402: bisognerebbe altresì procurare che
, lubrificanti, bitumi). redi, 16-v-441: loderei sommamente, che il
sono stati encomiasti del gran demostene. redi, 16-iv-329: io sono impegnato per
, nell'orazione encomiastica di costanzo. redi, 16-viii-27: al serenissimo sig. principe
, mescolati con acqua di endivia. redi, 16-vi-213: mangi minestre e la
sia l'energia delle vostre prove. redi, 16-iv-289: questa facultà solutiva è
celle terree amovibili di detto argine. redi, 16-v-436: il sangue è soverchiamente
piccole, ed enfiano il detto capo. redi, 16-ix-52: sono di parere che
mirava, / la sua falce vibrava. redi, 16-vi-247: ha le ant
non mie, ma del cerusico. redi, 16-iii-76: que'piccion grossi,
ancora commetter molti eccessi ed enormità. redi, 16-viii-133: chiese licenza a s
di entrar co'prencipi ne'criminali. redi, 16-vi-m: v. s. consideri
d'ottobre o all'entrar di novembre. redi, 16-v- 278: vicino al
un ideale, ecc.). redi, 16-v-198: qui mi sorprende un entusiasmo
ove sia stata cotta l'enola. redi, 16-ix-86: l'orto ed il campo
gennaio si coglie... epatica. redi, 16-iii- 268: riposi in
lo riscaldano, dell'ipocondria epatica. redi, 16-v-357: una gran parte di
somministrati a regolari intervalli. redi, 16-ix-146: sarei di parere, che
dosi (un rimedio). redi, 16-v-445: lodo che la signora si
dimostrano la vivacità del suo ingegno. redi [tommaseo]: onorarmi colla sua nobilissima
. ant. epistolare. redi, 16-vi-226: ha mandate qui a firenze
inclinazione alla gozzoviglia. redi [tommaseo]: lasciarsi troppo trasportare dal-
equinozio: prendere un equivoco. redi, viii-34: il mio provveditore..
del cane animale e della stella celeste. redi, 16-iii-12: pare...
; drastico (una medicina). redi, 16-ix-366: si astenga...
medicinali; erborista; semplicista. redi, 16-iv-48: quando pur anco fosser cose
e le leggi dell'èrebo deride. redi, 16-ix-315: giù nel tartaro, /
e che non fanno vera dimostrazione. redi, 16-vi-194: correva in corte una
che deriva da erisipela. redi, 16-ix-426: mescolandosi... il
concetta in mar d'umida brina. redi, 16-ii-174: le conchiglie eritree / non
svolazzando. -anche sf. redi, 2-25: in un cappello di vigogna
termodattilo che s'usa nelle spezierie. redi, 16-iii-452: non solamente ha conservata
vento, e si sanò contr'arte. redi, 16-ix- 424: imperocché raccolto
che ha azione corrosiva. redi, 16-vi-254: fa conoscere un grande sconcerto
si può fare un poema eroicomico. redi, 16-ix-404: ho ricevuto i primi canti
più circoscritta e non profonda). redi, 16-vi-137: vorremmo considerare quella crudele
pelle o nelle mucose). redi, 16-vi-254: le indicazioni, a mio
mestruazione, ecc.). redi, 16-ix-422: quando [nella massa sanguigna
/ dei venti fugge alle caverne usate. redi, 16-ix- 27: i quali [
tre dì ogni dì una emina. redi, 16-v-441: clistieri... con
che di rabbia lo fan smaniare. redi, 16-vii-182: può esser, che sia
io manderò poi più diligente correzione. redi, 16-v-232: veramente vi sono scorsi
fare, mi sfogo con la desperazione. redi, 16-vii-199: avea inteso, che
/ per aereo sentier vestigio imprima. redi, 16-vii-66: con ali robuste il
puerizia fa sperare una vita onesta. redi, 16-viii-317: se un povero pastorello
grande erubescenza considerando la sua miseria. redi, 16-viii-127: ho erubescenza a mandargli [
reminiscenza platonica e pittagorica eruditamente discorre. redi, 16iii- 65: come eruditissimamente osservarono
di documenti, di cognizioni. redi, 16-v-371: ringrazio v. sig.
incrudelirsi, altro tassare nobili et eruditi. redi, 16-i-45: finché appoco appoco tralignando
in pregio e assapori il suo valore. redi, 16-v-425: ricevo questa sera,
possa far ritornare il suo ambasciatore. redi, 16-ii-58: anzi più sempre aperta [
in calce suol foco per pioggia. redi, 16-viii-334: quel dolore,
(di una pena). redi, 16-v-357: febbre lenta, la quale
scudo exagono significa il corpo solido. redi, 16-iv-290: i lapilli cubi del sale
che v'abbino a recare nocimento. redi, 16-iii-128: sono molte particelle d'anima
male, ogni medicamento lo esaspera. redi, 16-iv-361: il salprunella sempre esaspera
d'animo, ecc.). redi, 16-vi-211: si lamenta v. s
silfio] giova alle arterie esasperate. redi, viii-335: possono essere cagionate dalla
a far con esattezza il portapolli. redi, 16-ix-217: il signor paziente,
botteghe dove si vendono cose viziose. redi, 16-v-61: spererei che ella [acqua
e anglicizzare la toscanità esausta co 'l redi e co 'l menzini.
interne del corpo umano. redi, 16-ix-6: nella palpebra inferiore del medesimo
di sangue dalla bocca; espettorato. redi, 16-iv-248: potrebbe... pigliare
pur l'odorato è principal suo dono. redi, 16-v- 101: gli escrementi
ed escrementose, fuora del corpo. redi, 16-ix-407: la medesima natura fece
madre gli stacca con i denti. redi, 16-ix-n: quell'altra sorte di tumoretti
0 escrescenze nella lor buccia propria. redi, 16-i-218: scelgono le più grosse
la materia stessa espulsa dalporganismo. redi, 16-ix-198: è necessario...
quale tiva chiesa e de'padri. redi, 16-v-28: il vocabolario per essere in
esemplari falsificati con tante aggiunte posticce. redi, 16-iv-304: le invio queste varie
chiesa con l'esemplarità delle azioni. redi, 16-iv-350: il granduca nella data
alcune se ne mettono in iscorcio. redi, 16-i-6: egli è d'elena il
alla chiesa. -figur. redi, 16-iii-172: si potrebbe affermare, e
scuole, volentieri soglio far essercizio. redi, 16-vi-no: quando è buon tempo
-rifl. liberarsi; preservarsi. redi, 16-vii-37: è necessario, oltre il
collocato (un prodotto). redi, 16-v-98: mi favorisca di dire ad
, un'apertura o finestra rotonda. redi, 16-v-106: non avendo l'esito libero
-fuoruscita di umori dal corpo umano. redi, 16-v-256: se all'esito continuato e
) viene composta da varie cartilagini. redi, 16-i-8: allor che per le
ingrossamento, prolungamento, sporgenza. redi, 16-iii-251: ha [il lumacone]
dee essere espulso e mandato fuori. redi, 16-i-25: certi magri mediconzoli,
dimostrare l'immensità di detta forza. redi, 16-iii-442: facemmo molte e diverse altre
volte un dì così fatta esperienza. redi, 16-iv-186: e di ciò gli
7. dimin. esperienzùccia. redi, 16-iv-403: quanto si appartiene alle brume
, o castigo o prova esperimentale. redi, 16-iii-262: avendo io qui incidentalmente
don giovanni il valore del principe. redi, 16-iv-164: quel veleno schizza tutto
generazione della forza dell'urto ancora. redi, 16-iv-235: io aveva raccolto in un
per la pratica dei tempi passati. redi, 16-iv-166: marco aurelio severino versatissimo
(nel linguaggio scientifico). redi, 16-vi-236: egli credeva...
altre tutte infirmità de'nervi. redi, 16-iii-324: il popolo crede fermamente
l'erbe e de le pietre. redi, 16-iii-261: né si piccò né si
esperimenti manifesti ed apparecchiati per tutto. redi, 16-iv-233: questo così fatto esperimento
anco conveniva farlo in tempo opportuno. redi, 16-viii-394: per ancora esperienze non si
come può essere a tutti ciechi manifesto. redi, 16-vi-36: 10 non voglio far
ritrovando per esser breve nelle sue espressioni. redi, nel significare, nello spiegare
l'eleganza e l'espressiva delle locuzioni. redi, 16v- 242: quella particella *
più da villano che da cavaliere. redi, 16-viii-14: no letto...
punto titubare delle cose del mondo! redi, 16-ix-83: or dico io,
sione del fuoco verso la terra. redi, 16-ix-264: il forame di
opera, se non s'irrita. redi, 16-ix-49: mescolata [la pituita
espurgare, ho dato 'l posto. redi, 16-viii-363: in questi così fatti bollori
: espurgazione sanguigna: mestruazione. redi, 16-ix-255: cominciò ad avere quelle espurgazioni
con quella mi accostai alla barca. redi, 16-v-307: la sera avanti fu a
ch'e'sia, sarei con voi. redi, 16-v-297: io son con lei,
parte delle persone era a desinare. redi, 16-vi-113: io son sempre a dargli
aperiente, disoppi- lante e essiccante. redi, 16-iv-363: una sola cosa dirò,
di colui che è essa luce. redi, 16-v-40: donato velluti...
canto, ecc.). redi, 16-vii-93: scrivo solamente un verso per
-dilatazione, allargamento, allungamento. redi, 16-v-417: il sangue, e il
/ desinando dicean: te n'avvedrai. redi, 16viii- 200: gode qui un'
bramando che il tuo ultimo esterminio. redi, 16-ii-78: tu m'hai ridotto
aspetto, alla vista; apparentemente. redi, 16-v-149: lo scoiattolo ha..
non sia spirto dal mio corpo esterno. redi, 16-viii-70: si riderà di coloro
estimazione d'ognuno arrivò alla porta. redi, 16-iv-32: molte cose soglion essere stimate
morbo, di un'epidemia). redi, 16-v-256: se all'esito di questo
onde loro si perdona la vita. redi, 16-iii-174: vi sono infin quegli
sia 'l precipizio e 'l danno. redi, 16-ii-87: un fiasco di vino in
meritevoli, sono indegni di mangiar pane. redi, 16-vii- 284: ha impegnati
ella ricade frettolosamente al suo luogo. redi, 16-iv-34: da alcuni mesi in
quello tenuto da professore ordinario. redi, 16-viii-200: [ii] signor dottore
da studiare e censurare alli teologi. redi, 16-vii-432: farò menzione, nelle note
di vermi, serpenti, ecc. redi, 16-vii-127: una estremità [del verme
zione e bollimento, e stimolazione. redi, 16-ix-99: [si lamenta
gli speziali communemente ogni titimalo esula. redi, 16-iv-287: da novantasei libbre di radiche
esulcerata con vino nero e brusco. redi, 16-ix-415: il medicamento di vivere
sua saranno bollicine o esulcerazioni putridinose. redi, 16-ix-12: certa cosa è che
, età provetta: la vecchiaia. redi, 16-iv-204: se poi il mangiar queste
essere attempato, vecchio. redi, 16-v-260: io mi scorgo ormai in
che lieta vien per questo etera tondo. redi, 16- i-13: splenderai luminoso intorno
indicare qualità e virtù straordinarie. redi, 16-iv-359: bisogna che sia un vero
/ altero del martir nella sua morte. redi, 16- ii-173: martire dell'onore
un favor mi muore in fasce. redi, 16-v-231: viverà in me eterna
esserne disseminate per tutta la massa. redi, 16-v-105: le ramificazioni dell'arteria celiaca
della regione che lo produceva). redi, 16-ix-441: il principe de'medici ippocrate
verso etrusco da le rime sciolto. redi, 16-i-12: là 've l'etrusche voci
corrodendo lo stomaco e le budella. redi, 16-iv-47: hanno dubitato alcuni, e
al gusto stittiche e alquanto amarette. redi, 16-ix-146: quelle cose che da
: si astenga dalle medicine evacuanti. redi, 16-ix-146: mescolando sempre con gli
, altrimenti si scoppia dal dolore. redi, 16-ix-147: evacuato bene e rievacuato
la medicina e col cavare del sangue. redi, 16-v-271: non avendo sua
vengono dal capo e dal cerebro. redi, 16-ix-38: innoltrandosi il novembre, s'
. sgombro, libero da escrementi. redi, 8-2-410: premurosamente si rammenta il mantenersi
discacciar gli umori buoni e giovevoli. redi, 16-ix-94: loderei adunque che venuto
4. dimin. evacuazioncèlla. redi, 16-v-246: qualche missione di sangue fatta
indi possano esalare le dette superfluità. redi, 16-ix-12: alcune evaporazioni calde al
barbarismo moderno di qualche ufficio. il redi ha 'dispacciamelo'. cattaneo, iv-1-150
putrefazione... e per eventazióne. redi, 16-ix-199: lo derei
presto, sapendo quel che occorre. redi, 16-vi-43: circa le poesie del
sett'otto e tre. / evoè. redi, 16-i-12: rintuonino / viva bacco
, il fatto suo par dubbioso. redi, 16-vi-155: il vocabolario della crusca va
che non sanno i muratori stessi. redi, 16-viii-239: rappresentai...
di organi nella fabbrica degli animali diversi. redi, 16-vi-324: nel far notomia di
api che producono il miele. redi, 16-viii-269: dalla ricetta mandata costì potrà
un pezzo d'asino in commenda. redi, 16-v-377: questa non è faccenda
de la notte son chiare facelle. redi, 16-ii-24: negli occhi, che son
/ nel conservare i fuggitivi doni. redi, 16-vi-211: siamo facilissimi ad ordinare i
però servano per facilità d'astronomia. redi, 16-vii-72: se nulla in questo sonetto
addolcire. -anche al figur. redi, 16-v-248: questo verso tanto più si
umano / negli arcani de'numi. redi, 16-v-105: può...
che in tal modo erano notati. redi, 16-iii-82: era necessario, che
accidente che resi- desse in lei. redi, 16-v-360: il previo solutivo da pigliarsi
(ma cfr. fagiolino). redi, 16-iv-355: de'fagiuolini de'quali v
ma credo che la prossima verrà infallantemente. redi, 16-v-274: ho scritto ad un
se ne partì senza dire adio. redi, 16-vi-207: ho messo in un
la tua falcata è la mia fronte. redi, 16-iii-392: gran numero di lombrichetti
. ornit. mignattaio. redi, 16-iii-343: ma che rammento i piccion
(nelle antiche corti). redi, 16-iii-340: fra gli scrittori della falconeria
gnino e molti altri di campagna. redi, 16-ix-231: consiglierei che sua signoria
più alto. cestoni, 82: il redi aveva bandito dalla sua penna una quantità
. -inadempimento, negligenza. redi, 16-ii-258: temo ora che ella.
falloppiane: trombe uterine. redi, 16-ix-264: dall'utero di qualsisia femmina
rapporto con le trombe uterine. redi, 16-ix-56: per la contrazione della propaggine
lo scudo e la lorica passa. redi, 16-iv-21: promettono, a forza di
per fama) più con vero. redi, 16-vii-124: io le scrivo intorno ad
-con significato attenuato: appetito. redi, 16-v-311: non ostante coteste sue gravose
: familiarmente, in confidenza. redi, 16-vi-48: se io fo seco troppo
mente, e non li lasciar mai. redi, 16-v-131: si contenti..
e caricaturale caratteristiche fisiche molto marcate. redi, 16-ii-84: magro, e secco,
volte in questi libri abbiam fatto vedere. redi, 16- i-37: di tal sorta
rimangono le memorie de'profani scrittori. redi, 16-i-49: fra iacopone da todi,
/ a sua posta si sazi. redi, 16-v-211: la più bassa plebe.
i vermi, grufolare a lor voglia. redi, 16-iii-313: stemperai una considerabil quantità
dell'uomo fangoso ciò è ignorante. redi, 16-iv-120: quell'antico glauco delle favole
parole e delle testure di quelle. redi, 16-v-218: questa canzone a mio giudizio
donnetta sciocca pettegola, ciarliera. redi, 16-vii-101: la mia cuciniera non è
fino le candele. fate voi. redi, 16-ii-84: contro me sì bestialmente
suoi peccati per conferirne col sacerdote. redi, 16-viii-99: il vocabolario della crusca.
, e faceva schiuma per bocca. redi, 16-iv-15: forse non sarebbe fuor di
che noi gli facevamo, alfin rispose. redi, 16iv- 478: circa il quesito
una volta sola il nome di cristo. redi, 16-i-10: se la druda di
342: là si farà la scritta. redi, 16-vi-231: mi sono sdimenticato..
unzione d'olio e di vino tiepido. redi, 16-vi-274: direi che vostra signoria
chi fatto ne l'ha credenza. redi, 16-vi-142: non sono il signor marcello
se sanno spiccar mai dalla fiama. redi, 16-iii-147: saliti dalla parte superiore
vicino fuoco gli costrigne a morire. redi, 16-iii-156: dalla parte più acuta era
e informate con olio di camamilla. redi, 16-v-52: la farina dalenosa è
dove si ammassava la farina. redi, 16-viii-354: tutti i contadini, tanto
). - anche al figur. redi, 16-ix-135: a questa febbre dall'oculatissimo
cresce in grandezza notabile come quella. redi, 16-iii-130: farete riflessione a quelle tante
al male / delle sollecitudini amorose! redi, 16-vii-318: sopra tutte le cose
vissero i romani trecento anni. redi, 16-vi-273: ottime sono le
quasi tutti i muscoli della coscia. redi, 16-iii-287: quegli, che rassembrano stomachi
11. astron. sfera celeste. redi, 16-ii-22: così del ciel sulle rotanti
connettivali giustapposte, in senso longitudinale. redi, 16-ix-56: per la contrazione della propaggine
un tessuto, un fascio grande. redi, 16-v-201: assaggi un poco questo claretto
e pascon mille volte una bestia. redi, 16-ix-287: lodo sommamente lo aver tralasciate
, cure soffocanti ed eccessive. redi, i6 « v-m: una bella,
malinconia, tristezza, accidia. redi, 16-ix-329: è incappata in una malinconia
. schizzinosità, schifiltà; leziosaggine. redi, 16-v-159: ci sarebbe da fare qualche
prurito, smania; stimolo doloroso. redi, 16-v-69: l'urina stessa..
ai cibi, alle bevande). redi, 16-viii-336: io fui subito chiamato,
, 1-1-308: aspettami, / fastidiosuzzo. redi, 16-v-65: un insolito e frequente
, / al gran giove additolla. redi, 16-ii-72: s'avverrà che il fastosétto
, al bau e alle befane. redi, 16-iv-21: perché così fatte medicine,
-fatica da bestie: assai gravosa. redi, 16-v-n7: il mio capaccio duro ha
il respiro, ecc.). redi, 16-iv-193: quel cane una mezz'ora
-spiccando un salto di cotal fatta. redi, 16-v-141: ancor io continuo a
nel tempio eccelso di loreto sciolse. redi, 16-iv-45: oggi in tutte le straniere
doglio meco e mi pento sovente. redi, 16-iv-265: arruotando una gocciola con
si stritola; il fattizio è viscoso. redi, 16-ix-39: se si considera che
si produce in modo non naturale. redi, 16-iii-44: giovan battista sperlingio, molto
di ser iacopo di ser dono. redi, 16-viii-97: le manderò il lucrezio
fa parole chi vuol far fatti. redi, 16-viii-62: non tra- lascerò quello
tutta la terra in diversi conventi. redi, 16-iii-292: non è immaginabile,
dove era il grano e le biade. redi, 16-viii-332: mi son generosamente risoluto
fraudolentemente, alterato, manipolato. redi, 16-i-99: suida alla parola 'sicera
della parola. - anche sostant. redi, 16-vii-17: io ho il zanforti in
lo favorisse di proporgli un soggetto. redi, 16-ix-411: prego... v
chiamato ruggieri, glie lo donò. redi, 16-i-26: vara vara quella gondola /
pervenire, procurato, trasmesso cortesemente. redi, 16-vii-361: mi arrivarono le casse del
. specie, sorta, varietà. redi, 16-ix-447: un'altra spezie di palma
favore per conto di quella sua febbriciattoluccia. redi, 16-ix-394: il trovarmi con
e malsano e febricitava ogni die. redi, 16-v-101: si direbbe che la
rimedio, medicamento contro la febbre. redi, 16-iii-306: in un alberello di vetro
ferì strai febeo più nobil segno. redi, 17-174: dal fatidico fondo /
2. con abbondanza, copiosamente. redi, i6-iii-67: tutto 'l regno di tunisi
, non fo mai fatto 'n femina. redi, 16-ix- 150: tengo per
avvenuta la fecondazione dell'oosfera. redi, 16-ix-151: l'uovo fecondato e gallato
fecondatore delle paludose glebe dell'egitto. redi, 16-ix-151: da questo imbrattamento si
(con riferimento alla natura). redi, 16-iii-n: sì fatte semenze nel principio
gl'animali che presto s'ingravidano. redi, 16-iv-206: è credibile che quest'uova
possa del tuo fedel l'amata imago. redi, 16-ix-157: a volere che questa
. fecondato (un uovo). redi, 16-iv-206: pure è credibile che quest'
e per gli alpestri dossi d'apennino. redi, 16-i-23: per render la sua
quando affettavano di venderlo per fecondissimo. redi, 16-vi-218: egli è ancora fecondissimo
, / fiera, cruda, insolente. redi, 16-ii-80: oh profeta menzognero!
-dio ne scampi ogni fedel cristiano! redi, 16-v-28: in questi esempli del
, devozione, fedeltà illimitata. redi, viii-115: e mi creda, ma
e col rostro e la fracassa. redi, 16-ii-35: una serpe crudel,
ignoranza egli era stato sola cagione. redi, 16-v-383: la resina di ialappa io
l'altre qualità che gli fanno desiderare. redi, 16-vi-44: mi rallegro che abbia
ritratto, e il ciel ti feliciti. redi, 16-viii-304: iddio feliciti..
dimandò la grazia, / mi travagliava. redi, 16- ii-50: tra la turba
lunga età i tributi di parnaso. redi, 16-iii-332: sotto la radice della coda
pietà non avesse spente l'ire. redi, 16-iv-169: si è parimente espe-
durissima, e credere di spezzarla? redi, 16-i-m: le baccanti, ferendo le
uomo sollazzo si toglie vigore di virtude. redi, 16-ii-63: mi tiranneggia empio tiranno
. arresto, cessazione, fermata. redi, 16-ix-196: quanto a quel fermamento di
, / espressamente ferma la sua sede. redi, 16-i-1: dell'indico oriente /
l'animo e la speranza vostra fermate. redi, 16-vii-262: si rideva..
, fermiamo la partita per domattina. redi, 16-vii-401: quanto poi si appartiene
si ferma, non si riposa mai. redi, 16-ix-220: dopo alcune battute ben
momentanea delle pulsazioni del polso. redi, 16-ix-220: a queste fermate [del
mano e l'altra in fronte. redi, 16-vii-273: son molti giorni che mi
materia disposta ad una nuova distillazione. redi, 16-iv-89: io tengo che.
(nella medicina antica). redi, 16-iv-435: sebbene qualche volta si vede
alcune solennità, ma l'azzimo sì. redi, 16-v-113: quel solo pensiero,
gli umori del corpo). redi, 16-ix-157: si espurgheranno ogni mese gli
la fermentazione della cervogia e del mosto. redi, 16-iii-30: si diedero ad intendere
non volete ch'io gliene presti? redi, 16-ix-55: considero...
rai, / se altrui rimirerai. redi, 16-iv-470: scrivo breve perché sono
munita di un durissimo aculeo. redi, 16-iii-369: tra quei pesci che ho
mangia, e si bee in conversazione. redi, 16ii- 168: a ferrar domani
pile de'fabri fa guarire gli inspiritati. redi, 16-v- 136: prendi latte
-che ha sapore di materiale ferruginoso. redi, 16-ix-311: si lamenta v. s
ferrigno, se bene un po'vecchietto. redi, 16-ix-276: mi maraviglio che egli
si tocchino in un sol punto? redi, 16-v-139: usuale... e
vostro padre adoprasse / tutti i ferruzzi? redi, 16-v-167: ed il borelli.
del fegato e del sangue. redi, 16-v-107: ella ha il torace,
un sol sorso, un fiasco bebbe. redi, 16-v-246: io credo..
il fervido desìo sferzano i tirsi. redi, 16-v-90: se giammai fervida brama
fervorosa applicazione, ha potuto raccogliere. redi, 16-viii-7: queste mie chiacchiere non
tornarmene a ferrara fatte le feste. redi, 16-viii-307: queste sante feste del natale
simil par d'amanti 'l sole! redi, 16-i-31: d'edere e di corimbi
/ formano il gran madrid villa reale. redi, 16-iii-219: non potei continuarle
avv. con fetore, puzzolentemente. redi, 16-iii-212: ha un certo odorettucciaccio grave
ricetti dell'anime son simili alla matrice. redi, i6-ix-267: questo canaletto, pochi
taglia e purga una mezzana fetta. redi, 16-v-395: prega, scongiura,
frutto della melanzana] come i tartufi. redi, 16-vi-67: le abbiamo cotte lesse
le badie più grasse e migliori. redi, 16-viii-324: mi son sempre creduto
vender fiabe, chiacchiere e menzogne. redi, 16-v-157: panni che v. s
potendo lo stomaco dar nutrimento a bastanza. redi, 16-ix-217: il signor paziente esaminato
e giovani che vi sono dentro. redi, 16-iii-48: potrebbe qui forse esser mosso
primi fieli colli fiali del mèle. redi, 16-viii-72: in un'altra [coccola
, ampolla, boccetta. redi, 16-i-m: a quante aveano gusto di
corpi loro / alle funeste fiamme. redi, 16-v-260: se avrò mai un'ora
la forza della fiamma si spegne. redi, 16-vii-191: dimmi: s'ammorzan
pugno / i preziosi pomi d'atalanta. redi, 16-i-9: il mio labbro
-arsura, bruciore, sete ardente. redi, 16-ix-242: si senta pur ancora spesse
cautela, francheggiò il loro saccheggiamento. redi, 16-ii-51: e se tant'alto
diparto nel fiancheggiarla col vostro esempio. redi, 16-v-159: ottimi sono i pensieri,
. appoggiato, sostenuto, spalleggiato. redi, 16-ii-17: d'intorno al cuor freddi
tergo al fianco / io ti sarò. redi, 16-viii- 132: al mio ritorno
, e quando l'altro la fiasca. redi, 16-i-29: non sono stelle;
ferimento al contenuto). redi, 16-iii-294: sei di questi sacchetti son
fiato: vada morendo finché può vivere. redi, 16-i-78: ne'suoi tempi si
animali che hanno il sangue più fibroso. redi, 16-v-138: l'uso della gelatina
ficcarmi in qualche catapecchia lontana ». redi, 16-ix-230: il pauroso tiberio, allora
servir per companatico e per stecco. redi, 16-v-74: siamo di quaresima: ed
né di me molto mi fido. redi, 16-iii-159: non volendo fidarmi della
men calda ch'au- dace. redi, 16-v-389: d'alta speranza e di
la fiera; vedrete quel che sarà. redi, 2-133: detti la solita fiera
dal tuo dolor; vinci te stesso. redi, 16-v-411: bisogna confessare che
passeggiato a piacere per passar tempo. redi, 16-vii- 273: mi trovo
soportar la fierezza di questo colpo? redi, 16-v-188: gne ne concederei [di
, e vo'parlar teco cortesemente. redi, 16-viii-251: ha buonissima cera, ed
fera donna e non si placa. redi, 16-vii-82: deh per della
parer simile a gli altri furiosi. redi, 16-v-245: se nella canna dei
ragionando quanto la fievolezza mia consentirà. redi, 16-vi-140: ho offerto nelle sue occorrenze
fievolezza e la falsità di quelle risposte. redi, 16-vi-183: pregola con tutto il
famiglia caradridi detto anche pavoncella. redi, 16-iii-398: porzione d'intestino della pavoncella
facendo un viso crudele et acerbo. redi, 16-i-18: ei s'è fitto
vivo produr, delfini e foche. redi, 16-iii-34: suppose egli, che tutte
dogliosi voi risultaste nella figliatura pressante. redi, 16-iii-63: osservai, se dopo
orme / son l'alme di sdegno. redi, 16-viii-309: nella rinnovazione del
molti altri mali del corpo umano. redi, 16-iii-63: mi accorsi, non
della viltà sia testimonio di virtù? redi, 16-v-201: è un claretto della
giustiniano, figliuolo di quella religione. redi, 16-ii-259: il maestro fra simone
d'opere variate, e di costumi. redi, 16-v-28: l'ombrina non è
uno o da più termini superficiali. redi, 16-iv-283: ho osservato, che in
la prima figura era il francavilla. redi, 16-vii-284: la parte contraria,
partic.: bell'apparenza. redi, 16-v-47: gli mando alcune baie delle
2. conformazione, struttura. redi, 16-iii-172: coll'aiuto del microscopio si
specie, arriva il lume ancora. redi, 16-iii-242: tutti i canali e tutti
e di altri uccelli rapaci. redi, 16-iii-340: fra gli scrittori della falconeria
asima, / nate proprio per filare. redi, 16-viii-73: v. s.
un liquido, un umore). redi, 16-iv-396: la ghianda del membro quasi
è 'l tempo che berta filava. redi, 16-vi-186: chi è quel saccente,
, e la lingua vagamente campeggiano. redi, 16-iii-372: il pesce persico..
elenco prolisso, numerazione interminabile. redi, 16-vi-162: mi ha fatto ridere,
dei bruchi. - anche sostant. redi, 16-iii-94: errò bene aristotile quando,
filetto: dargli poco da mangiare. redi, 16-iv-369: circa il s. cap
/ a cantar ciechi, come fringuelli. redi, 16-iii-177: certi pollini dell'ottarda
, benché più larghe e più nere. redi, 16-iii-118: vidi cert'altri ramuscelli
, simile al nostro argento filato. redi, 16-iii-121: osservammo esservi un gran
egle traea / da ricchi vermi. redi, 16-iii-99: alle volte il filo
e non aperte come i nostri. redi, 16-viii-279: sono infermo di un
annunzio. pancrazi, 1-42: povero redi! le libere volute, le riprese
per crepare de la maledetta sete. redi, 16-iii-42: a questi antichi aderiscono
. - anche al figur. redi, 16-ix-345: sono altresì quei sedimenti filosi
fanno dello splendore proprio e nativo. redi, 16-iv-191: nella maravigliosa e sottilissima fabbrica
critico, sistematico, metodico. redi, 16-vi-289: mi è stata mandata di
, / dove la scòla filosofica era. redi, 16-iv-196: amo talete, amo
correre in filza col numero commune. redi, 16-iii-62: stanno [gli scorpioni
materia bianca sulla curvatura dell'ippocampo. redi, 16-ix-153: scorrono [i semi]
posson credere, ma non i particolari. redi, 16-vi-152: un'altra canzone di
a ra- niari et a le sue redi in perpetuo d'una peza di terra arata
soldatesca che era nei presidi vicini. redi, 16-vi-158: di mia naturalezza sono lontanissimo
temuto fu da lontani e vicini. redi, 16-111-371: il pesce persico..
l'ironia, ecc.). redi, 16-v-395: perché lungamente, e di
di fine odor cosa ventata a forno. redi, 16-i-18: ei s'è fitto
in alcun modo ad industria naturale. redi, 16-viii-127: dell'incomparabile signor maggi
un mestiere, ecc.). redi, 16-vii-21: in turino hanno aperto un'
natura o le particolari dell'amicizia. redi, 16-iv-214: non voglio tralasciar di
faceva la gragnuola e l'acqua. redi, 16-i-29: gitta spere ornai per poppa
, preso dagli oggetti veduti naturalmente. redi, 16-v-211: eh via finischiamo una
. tutti se ne tornano a casa. redi, 16-vi-41: quando di qua le
età, fu liberato di durissima servitù. redi, 16-v-296: io mi son finito
provveduta in alto di molti grossi cannoni. redi, 16-iv- 409: e quel
potete saper come va il mondo. redi, 16-iii-18: rompendo il guscio,
queste cose de la lingua. redi, 16-ix-135: a questa febbre dall'oculatis
ferro / tese l'arco possente. redi, 16-viii-362: non ostante però che noi
dura troppo fin a lo consumare. redi, 16-v-404: passeggi all'aria aperta
insalata, pesce fresco, ecc. redi, 16-ix-86: l'orto ed il
con li tridenti in mano gli infilzavano. redi, 16-iv- 50: i pescatori
, lino, quando vengono bruciati. redi, 17-84: 'fioraglia', quella fiamma che
, n. 3). redi, 16-ii-207: 'fiorcappuccio'. fior campestre di
e superficiale, acuta al gusto. redi, 16-iii-284: girasole, ovvero fior
è simboleggiato con un fiore. redi, 16-i-14: poscia dicendosi / fiori scambievoli
lor primizie, che presenteranno al signore. redi, 16-iii- 101: la ricotta
la scaglia et el fior di rame. redi, 16-iv-41: si fabbrica una polvere
fior di sangue: molto leggermente. redi, 16-ii-58: ferimmi un giorno, e
è appellata dalle genti fiori. redi, 16-iv-95: raccontano maraviglie del
bene, fiorisce spesso nel seccarsi. redi, 16-iv-40: quel sale che suol
. fluire (il mestruo). redi, 16-ix-6: a tutti questi malori particolari
legato un gabban su le spalle. redi, 16-ix-447: macerate [le foglie d'
, quanto ecceda gli ordinari dispendi. redi, 16-ii-8: e pur fiorita è l'
: e questi si chiamano 'fiori'. redi, 16-i-206: ribollito [il vino
, per meglio reggere a'fiotti. redi, 16-i-309: cavalli in termine marinaresco si
di civette / foderata la pelle. redi, 16-iii-260: tutta quanta la cavità interna
di fedeli, che il battesimo? redi, 16-iii-259: questo animale...
che son tagliate dal l ^ to. redi, 16-i-30: questa altiera, questa
giallo in mezzo di fogliuzze bianche. redi, 16-iii-289: talvolta vi si trova
di cose poco onorevoli intorno a me. redi, 16-vii-155: al signor marchese vitelli
altre cose) dichiara bene la cosa. redi, 16-vi-113: quando [il libro
per volta nel pacchetto delle lettere. redi, 16-v-386: tutte le cose da me
, e certo ha del magnifico. redi, 16-vi-204: si lavora fortemente intorno
manoscritti, registri, ecc. redi, 16-v-63: ne è un testo a
alla famiglia fo- ladidi. redi, 16-v-158: vorrà ella negarmi, che
e tomba. -figur. redi, 16-iv-210: le vipere...
una donna, ecc.). redi, 16-ii-45: le glorie d'amor le
-in partic.: amore. redi, 16-ii-166: zingarello, / buffoncello,
, che i greci dicono chistim. redi, 16-ix-352: dubito... se
coperta d'ulivi. -fittamente. redi, 16-iii-355: di simili vescichette appariva tempestato
superne / e i sovrannaturali eterni moti. redi, 16-ix-5: quel male..
, fornente e altri propri medicamenti. redi, 16-v-295: acciocché lo stomaco possa con
: la pace, la quiete, redi, 16-iii-113: le testuggini terrestri anch'esse
e nella fonda si spregiano stagionati. redi, 16-iii-271: in que'giorni, ne'
dotandoli dei necessari fondi finanziari. redi, 2-27: detti scudi trecento a sette
, e nuovo e sodo muro. redi, 16-vi-130: io sento dunque il presente
e d'un parlare molto fondato. redi, 16-ix-401: la scrittura di v.
meritato fama gloriosa e immortale. redi, 16-v-241: io... mi
alcuni rompersi e in su ritornare. redi, 16-ix-73: si astenga sempre la signora
questi prodotti sono posti in vendita. redi, 16-vi-48: vi avevano da essere [
accapatissimo grano che ponevano nella cima. redi, 16-iv-25: nel fondo della canna
ei diede al vino totalmente fondo. redi, 16-1-2 2: ma se chieggio /
vi spruzzò su acqua di fontana. redi, i; 6-v-403: i medicamenti
pratiche applicabili ai singoli casi. redi, 16-ix-226: i medici da tre fonti
quali il levarono del santo fonte. redi, 16-vii-281: le rendo cordialissime grazie per
dell'inizio dell'attività polmonare. redi, 16-ix-266: ora nel più basso luogo
piccolo foro, stretto orifizio. redi, 16-iii-241: molti minutissimi e quasi invisibili
forbici, perché hanno la coda biforcata. redi, 16iii- 67: il lor colore
si manda giù di mano in mano. redi, 16-iii-352: non mi fu possibile
sapere, la cultura). redi, 16-ix-232: e * ci vogliono di
mezzo dov'è la vite accomandata. redi, 16-iii-362: l'ultime due guaine
cioè da l'artifice depende solo. redi, 16-ix-218: è ben facile che
non voler in tal forgia stentare. redi, 17-86: 'forgia'dicono ancora i senesi
non lo cavare in forma valida. redi, 16-viii-301: mi fa v. eminenza
* non è in forma '. redi, 16-v-243: i nostri antichi toscani solevano
del re di spagna in italia. redi, 16-vii-342: per la poca sanità di
. -diligentemente, accuratamente. redi, 16-ix-2: è necessario che..
intr. con la particella pronom. redi, 16-ix-156: per questa cagione si possono
un carattere di scrittura). redi, 16-i-45: ne'tempi più bassi [
conformarsi all'uso del nostro imperfetto comune. redi, 16-iii-133: conducono l'opportuno sussidio
di cortesia o di ringraziamento. redi, 16-v-123: io non ho altra formula
-infiammazione; calore provocato dalla febbre. redi, 16-vi-180: egli ha un ghiaccio nello
ma del resto scalzi, nudi. redi, 16-1-26: vara vara quella gondola
l'alpi nevose il gel discioglie. redi, 16-i-16: io dico lui, che
e roghi strani. redi, 16-iv-105: quando i cervi han gettato
/ che fortissimo avea sopra il cammino. redi, 16-i-15: questo nappo, che
a le doghe si era fatto forte. redi, 16-i-199: oggi in firenze tra
, burro, ecc.). redi, 16-ix-23: trapelando negli intestini il chilo
caratteri e i vocaboli di quella lingua. redi, 16- iii-3: s'ella stessa
, che pure hanno alcun grido. redi, 16-viii-63: io mi son forte maravigliato
in cui forte natura si compiacque. redi, 16-vii-419: su le 16 ore è
parevano tre fonti che gittassero acqua. redi, 16-iii-217: la ferita cominciò fortemente
assai volte sì ne errano fortemente. redi, 16-v-149: anco in questo il
dico al fortificamento della lega cattolica. redi, 16- viii-45: questo fortificamento dell'
fortifica lo stomaco, proibisce il vomito. redi, 16-viii-45: concorro pienamente nella savia
tramezzi di pietra murati a calcina. redi, 16-iii-287: ma la verità si
luogo (una persona). redi, 16-iii-12: pare,...
vada per l'altre stanze sottoposte. redi, 16-ix-9: se per mala fortuna
/ serie verrà di generosi figli. redi, 16-v-93: se fosse quello [il
accordati gli uomini a così volere. redi, 16-v-162: il primo e principal
la caduta in mare fu più dolce. redi, 16-v-184: questi dolori non son
che preghino, ovvero possono forzare. redi, 16-ix-183: farà di bisogno il
, e fòrzali co'le mani. redi, 16-v-418: se quelle parti viscosette
, cupamente, tenebrosamente. redi, 16-iii-235: la materia, che nel
di luce, dentro il cuor tuo. redi, 16-ii-91: da che tramonta il
sempre il grano tumido della terra. redi, 2-129: scrive d'arezzo di
in una fossetta fatta sopra il divelto. redi, 16-iii-348: il fiaschetto o borsetta
, il sale, e sì fatti. redi, 16-iii-311: rifeci l'esperienza più
fossi e macchie e passa via. redi, 16-v-119: l'acque imputridite e stagnanti
albero (una vela). redi, 16-ii-225: da un simile dimenamento [
quei che fottivènti oggi son detti. redi, 16-ii-225: ranaiuolo. così chiamano
fra giorno e di notte vegliando. redi, 16-viii-367: se ne servono.
per cento, il manco manco. redi, 16-ix-362: ed il giorno fra l'
, predicando da missionante assai vigoroso. redi, 16-v-281: facendole divotissima riverenza,
in senso concreto. materia putrefatta. redi, 16-iii-82: che vi si vedessero de'
ch'ei non lo può sofferire. redi, 16-iii-16: ogni fragidume di cadavero corrotto
pompa di corgnoli il boschetto. redi, 16-iii-316: vaso di vetro, in
, fragolina (v.). redi, 16-ii-in: vengan via, vengan in
dal tuo sdegno invitta io serbo. redi, 16-v-90: se giammai fervida brama
o al punto gobelin. redi, 2-132: donai al sig. bali
2-132: donai al sig. bali gregorio redi mio nipote una guantiera liscia di
colmare affatto la mia fortuna sciagurata. redi, 16-v-188: io non so quel che
gottoso se ne fuggì in casa. redi, 16-ix-21: la consolazione de'gottosi è
a druso solo governare il consolato. redi, 16-ii-83: ne saprem buon grado
procede da consiglio governato dalla ragione. redi, 16-viii-23: egli è un poco
.. circostanze di questa cura. redi, 16-ix-321: giornalmente e di presenza assistono
-ant. faringe dei gasteropodi. redi, 16-iii-242: il primo dunque di quei
speziali, / tazze, caraffe. redi, 16-i-30: quei bicchieri arrovesciati, /
compagnia; fare baldoria. redi, 16-i-22: tracanniamo a guerra rotta /
obbediscono alla diritta formazione delle membra. redi, 16-vi-212: non sono un gigante di
sacerdoti a marte gradivo chiamati salii. redi, 16-i-21: già gradivo egi- darmato
in grado ed in condizione di figliuola. redi, 16-viii-234: scriveva di trovarsi in
e 80 nel termometro réaumur). redi, 16-vi-51: qui in firenze quando un
da poter ardere e truova materia disposta. redi, 16-vii-343: io non sapeva se
di grani (un animale). redi, 16-vi-314: quest'oche son di più
non vi pi- gliarebbe il granco. redi, 16-iv-96: né meno ho veduto
terra in essi in diversi tempi costituita. redi, 16-iii- 58: quest'opra
avido, ingordo, egoista. redi, 16-i-14: se, cantandolo, /
e nella destra una gran coppa. redi, 16-v-438: si pigli frequentemente la
età n'avesse privo del conoscimento. redi, 16-ix-48: male... in
bevuto molto più infiammati che prima. redi, 16-viii-336: la febbre è uscita
rimedio, una medicina). redi, 16-viii-46: potersi in questa piacevolissima
mi fece giudicar da nulla e vili. redi, 16-v- 375: il menzini
che sono accuse e paion lodi. redi, 16-vii-60: grandi uccelloni, che si
in minacce piuttosto apparenti che vere. redi, 16-viii-265: quando si è continuato gran
ed alle indegne negare ogni amore. redi, 16-iv-342: il signor iacopo del
, e non magnificenza di case. redi, 16-vii-343: con la nostra casa non
di pulsazioni (nel polso). redi, 16-viii-338: un fiero insulto di difficoltà
grazia con la quale consola gli afflitti. redi, 16-v-141: io non posso rispondere
incoiate e i leporini, la grandine. redi, 16-ix-n: fa di mestiere considerare
elogio, una lode). redi, viii-50: mi scrive cose grandiose e
un oggetto, ecc.). redi, 16-viii-166: il cioccolatte è riuscito perfettissimo
testa nel- l'architravo della porta. redi, 16-v-222: siccome tutti gli altri
andar raso e portar i capegli. redi, 16-ix-178: si può mangiare ancora
come l'ellera e i sambuchi. redi, 16-i-15: l'altera porpora, /
ogn'altro cibo il pregio tolla. redi, 16-iii-132: il cerro fa alcuni grappoletti
con un viso rosso e grasso. redi, 16-v-173: non voleva che..
è dove grassa e dove rena. redi, 16-iii-297: misi quattro lombrichi in
buoi ben grasse e ben cotte. redi, 16-vi-144: ho detto brodo lungo,
e delle reliquie della grassa cena. redi, 16-i-16: se per sorte avverrà
la grasta / del bassilico mio selemontano? redi, 16-i-65: la engrestara de'provenzali
crediti appartenevano interamente al comune. redi, 16-vi-44: aveva avuta la grazia di
e confermati a continuare la guerra. redi, 16-vii-206: non trova divertimento più
pane grattugiato e bollito nel brodo. redi, 16-ix-319: sia [la minestra]
caldo e del umido eccessivo del paese. redi, 16-ix- 61: lo tormentano