, 11-33: la gente franca impetuosa e ratta / allor quanto più puote affretta i
la ripa che cade / quivi ben ratta dall'altro girone. 10.
: e colla mente, più che vento ratta, / seguirò te per gli alti
, i-98: se questo fai, va'ratta / a favellar con questa amorosella.
negro ciel la folgore veloce, / ratta a quella [pianta] si avvolge
molto; ma furor sorgea, / e ratta, ferocissima, infernale / io meditava
faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta, che mai simile veduta non aveano
nel suo letto distesa la povera signora ratta, morta. d'annunzio, ii-873
la ripa che cade / quivi ben ratta dall'altro girone. ariosto, 29-54:
figliuolo che fu di messer diego della ratta conte camarlingo. guicciardini, 168:
canino abbaiare,... più ratta che mai se ne ritornò al paese dei
/ la strega, che da lui fuggiasi ratta; / quand'ei l'incorse colla
, 36: l'imoscapo, o vero ratta di sotto, nel quale è la
età d'anni diciotto, o circa, ratta in spirito, non dormendo, vidde
, 1-29: la coperta sarà troppo ratta,... i coppi si fermeranno
, 1-124: corre la navicella, e ratta e lieve / la corrente del mar
insegna, / che girando correva tanto ratta, / che d'ogni posa mi pareva
1-124: corre la navicella, e ratta e lieve / la corrente del mar
a me per tonde oscure / la ratta nave folgorando sciolse. botta, 4-348
della fortuna, né stimando quanto è ratta e festinante la volgibile ruota, né
si aprì bel bello ed entrarono aquilino ratta, il vice-ricevitore del lotto, salvatore boffa
berni, 45-9 (iv-78): sì ratta se n'andava e sì distesa,
la ripa che cade / quivi ben ratta dall'altro girone. buti, 2-291
-la sora santina era la donzella di casa ratta, quella stessa che il signor tognino
ripa che cade / quivi ben ratta dall'altro girone. simintendi, 2-2-294
i labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino. bernari, 7-252: poi
. subita è la mia mercede, ratta la mia dispensa e presta la mia cortesia
sue belle imprese / sì sovente dal ciel ratta scendea. -con uso triviale.
urbano, 13: da lui partendosi ratta e frecciosa alla figliuola, la quale
faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta, che mai simile veduta non aveano
/ tra gente e gente va fuggendo ratta. alfieri, i-15: ma ributtato poi
rosea aurora è messaggiero, / la ratta nave ad itaca approdava. pascoli, 850
ix-974: va, ballatuzza di lamento, ratta / in ogni parte dove guelfo sia
seno; / e poi fuggìo da me ratta lontano, / vago lassando il cor
una dramma; / più prest'e ratta fuor d'indi si gitta / che del
terzo e quarto grado, che di ratta non avevano che il nome. codice
xxx-1-27: poscia al nuovo padron scendendo ratta / paga sol di se stessa, opima
, / e impaurita al suon, fuggendo ratta, / lascia quel varco libero e
, 94: l'imoscapo, detto anche ratta da piedi o di sotto,
la strega, che da lui fuggiasi ratta; / quand'ei l'incorse colla
9-658: gli fan prego / ch'ate ratta inseguisca e al fio suggetti / l'
vidi una insegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogni posa mi
che per lo molle suol né fuggir ratta, / né vi può non lasciar la
pedone, 16: il povero sergente ratta ghidan, il bel sergente abilissimo italianizzato
iumenta mora, / di pel di ratta, con la testa nera. del tuppo
/ di momentaneo solco e va sì ratta / che l'occhio appena nel passar l'
poco a poco / aprirsi, e ratta d'un orrendo foco / striscie lambir gl'
una 'nsegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogne posa mi
maggior era in la veste, / ratta svegliata con destrezza molta / vien che
, 15-49: impaurita al suon, fuggendo ratta, / lascia quel varco libero e
i labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi depose per
i labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi depose per
monte era molto più alta e più ratta che lista, cioè linea da mezzo
guerrazzi, 2-755: se la svignò movendo ratta i passi fuori della terra verso la
sanguinacci, xxxix-i-300: le nave dalla ratta poi li presta, / carca de
. casaregi, 29: non così ratta allor che intorno intorno / non trovò
/ la molle sede dei fantasmi, e ratta / nelle scure ombre sue morte m'
sanguinacci, xxxix-i-300: le nave dalla ratta poi li presta, /..
fuggo, e dal nimico aspetto / ratta m'involo. tommaseo, 3-i-382: queste
star così pigro e negletto, / che ratta la vecchiezza mi s'accosta / e
stelle. bracciolini, 2-6-78: più ratta al suo dio si riconduce, / che
alamanni, 25-69: al misero clodin ratta conversa, / gli cinge al collo le
selva nuotante i porti; e nube ratta / (respir di barche nella foga ansanti
la sella / e, via fuggendo ratta come un vento, / montò la
[di san francesco], fissa e ratta in contemplazione delle cose celestiali, non
. / venne a la porta e ratta gliel'aperse / e, piena di letizia
di breme, io: invece di drizzarsi ratta alla volta di san giulio, la
. lozzelli, lvii-197: lingua che ratta come dardo scocca, / sincera,
la percossa infesta / d'importuno fanciul ratta involarsi, / indi tornar d'un
novella filava un suo aspo centenario, ratta a eseguire il penso del re dei geni
e amica di begli indugi in quella ratta, pensosa e schiva delle sue liriche
minaccia. mariotto davanzati, ciii-210: ratta t'inchinerai, / o mia canzona,
a questa parte e a quella / ratta si piega com'avesse l'ale. giuseppe
di quegli stessi con cui diego della ratta pagò quell'avaro cittadino e malvagio,
una 'nsegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogne posa mi parea
. / poi -ecco -si risolve / e ratta sulla polvere / si posa della strada
/ di momentaneo solco e va sì ratta / che l'occhio appena nel passar ravvisa
bellori, 2-638: carlo [ma- ratta] non si è mai valuto di raccomandazioni
/ con sì presto splendore / e sì ratta e sì lieve e sì veloce,
si ritrasse indietro / la diva, e ratta colla man robusta 7 un macigno afferrò
ecco, a inavvertiti richiami, destarsi ratta / una prisca fibrilla, sonnecchiante chi sa
deh! qual prora europea fu mai sì ratta / che te dal biondo oango a
i-779: la rivoluzione tra noi fu ratta dal popolo e dalla plebe. i galantuomini
1 labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi depose per un
chi su 'l viso ti declama e ratta. -che denota bassezza d'animo
/ tra quercia e quercia fuggendo via ratta. prose genovesi, 67: vasene
la ripa che cade / quivi ben ratta d'altro girone; / ma quinci e
campailla, 12-103: l'anima è ratta / soavissimamente al sommo amore: / e
tenendolo in braccio, / le pareva esser ratta in paradiso. = voce dotta,
... non può la fanciulla ratta contraere matrimonio con rapitore. non tutti
. rata1 (ant. dial. ratta), sf. somma prestabilita,
in babilonia, pagando ciascun mercante per ratta della sua mercanzia i patroni e i marinari
. rato1). rata2 { ratta), sf. disus. milza.
della regione inferiore, e particolarmente della ratta, il calor della quale porta al cervello
ratomare, v. ritornare. ratta, sf. ant. zappa, marra
acque della cupola terminino in su una ratta di marmo larga braccia 1 / 3 e
docce di pietra forte murate sotto la ratta. vasari, i-608: l'acque
l'acque della cupola terminino in su una ratta di marmo larga un terzo. mini
acque di questo mirabile edificio sovra una ratta di marmo larga un terzo di braccio
, 94: l'imoscapo, detto anche ratta da piedi o di sotto, è
cinta. carena, 1-36: 'ratta * ': ciascun estremo, inferiore o
[s. y.]: * ratta ': rete, cioè quella cartilagine
accademia senese degli intronati, 42: * ratta ': la rete del maiale in
de pisis, 1-24: dalla ratta vidi in alto presso i fienili,
idem, 1-25: salivo su per la ratta con molto affanno nel petto.
mora, / di pel di ratta, con la testa nera. =
, 1-213: la madre le- vosse ratta del letto. boccaccio, dee.,
se accorse orlando de la gente / che ratta ne venia per la pianura, /
. fortini, iii-76: lasciami andar ratta che vego griselda e caliopea che tornano.
ad un pino o ad una quercia / ratta si nascondeà, come colei / che
11-33: la gente franca impetuosa e ratta / allor quanto più puote affretta i
la porta aperta, là get- tossi ratta / colla sua damigella e vi si chiuse
/ tra gente e gente va fuggendo ratta. monti, 22-201: il fuggitivo e
gliela sbaciucchiò, singhiozzando; e poi ratta via, singhiozzando, stringendosi al collo
al bimbo della favola / nella man ratta solo delle mosche, i...
snella /... / sì ratta corse a l'acqua chiara e bella /
corsini, 75: qual farfalla suole / ratta volare a tremolante lume. monti,
: va', ballatuzza, di lamento ratta / in ogne parte dove guelfo sia /
città e, voltasi a destra, vola ratta come un fulmine alla porta sant'antonio
faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta che mai simile veduta non aveano.
ratto passo. pigna, 90: la ratta fuga vostra / agli occhi miei non
una 'nsegna / che girando correva tanto ratta / che d'ogne posa mi parea indegna
, 48-139: se nel sinodo / la ratta luna incontro a marte od esso /
! qual prora europea fu mai sì ratta / che te dal biondo oango a noi
? breme, io: invece di drizzarsi ratta alla volta di san giulio, la
stabilità della fortuna né stimando quanto è ratta e destinante la volgibile ruota..
/ con sì presto splendore / e sì ratta e sì lieve e sì veloce /
... i ella tanto più ratta e desiosa / da sé li scaccia e
festa gioiosa. frezzi, i-15-58: perché ratta e festina / ceres mi manda,
sua presenza. ella qui tacque e ratta / la massaggierà si metteva in via.
i-80: per una che da lui ratta s'invola, / sol che d'intorno
novella filava un suo aspo centenario, ratta a seguire il penso del re dei geni
fatto il bambino; e mi manda ratta ratta a intendere di questa sciagura.
il bambino; e mi manda ratta ratta a intendere di questa sciagura. -lesto
ii-540: compagno, abbi la lingua ratta / a ripensar, se mai tu
. iozzelli, lvii-197: lingua che ratta come dardo scocca, / sincera,
che vada / la cosa, lenta o ratta / sia la vendetta fatta.
1-103: subita è la mia mercede, ratta la mia dispensa e presta la mia
o di scarpello / all'arte onde più ratta e più lontana / va col pensiero
/ goder, che troppo ahimè ratta dilegua. 15. che trascorre
nutrica, / benché la verde età ratta trapassi. delvuva, 177: sia pur
allenta la ripa che cade / quivi ben ratta da l'altro girone. buti,
girone. buti, 2-291: 'ben ratta ', cioè ritta. niccolò da correggio
/ sassosa e bassa e puzzolente e ratta, / giunsero al fine ov'era la
chinea invaghito signore. -dalla ratta: in fretta, alla svelta, rapidamente
sanguinacci, xxxix-i-300: le nave dalla ratta poi li presta, / carica de
d'età d'anni diciotto o circa, ratta in spirito, non dormendo, vidde
dilettazione dell'anima che sta sospesa e ratta. pulci, 18- 87: tutto
matrona... ha parlato, sendo ratta in spirito, del stato dell'anime
grande in questa benedetta anima che rimase ratta con le mane in un catino di
quasi angelicata... e così ratta fuore di sé, per dolcissimo nutrimento del
l'obbietto ammirato intenta pende, / ratta in ammirativa conoscenza. -infervorato.
1-212: o male custodita figliola, o ratta callidamente virginità. ratto4 { rado
. ratze, ant. alto ted. ratta) ha fatto pensare a una formazione
quand'ella fu in sé reddita, / ratta si spoglia e quel giglio novello /
al nocchiere il restante quattrino, più ratta che mai se ne ritornò al paese dei
che a fuggir la mia vista fu ratta. -con riferimento, nella concezione
spingiam per dritto, / ella tanto più ratta e desiosa / da sé li scaccia
una 'nsegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogne posa mi parea
ella non gradirmi, e lieve e ratta / pur fugge e si rinselva e si
: finge ella non gradirmi e lieve e ratta / pur figge e si rinselva e
spingiam per dritta, / ella tanto più ratta e desiosa / da sé li scaccia
occidente, la quale sarebbe andata troppo ratta. leonardo, 2-383: e per questo
un dì innanzi che morisse, fu ratta la mente sua, e tenendo gli occhi
io rombo, / delle frecce più ratta e del baleno, / col suon più
/ se del mio viver atropo scapo o ratta da piede. algarotti, 1-vii-235: non
barilli, 5-139: mangia e poi ratta fino all'ora del té, quando ricomincia
acqua irata ingolfasi, / ove più ratta al ciel la gran voragine / e più
vecchio padre, qual cappanna era tutta ratta di certe schegge di legniame. delcdaa,
/ con sì presto splendore / e sì ratta e sì lieve e sì veloce,
è necessaria quella comodità che si sia ratta nell'altra, come sono, pozzi
per ciò la rete scisa e ratta, / essendo piena e grave 'n tale
della scaletta vide accoccolata un'ombra che ratta rientrò nello stambugio del sottoscala. de
xxi-749: in una sua infermità- era ratta e incontanente quegli ch'erano presente la vedevano
letto distesa la povera signora ratta, morta, vestita di una aretino,
: ecco, a inavvertiti richiami, destarsi ratta / una prisca fibrilla, sonnecchiante chi
, 2-142: tace, e con mano ratta, impaziente, / le lunghe vesti
le carole / che qual farfalla suole / ratta volare a tremolante lume, / ratto
alzata in dio, l'anima è ratta / soavissimamente al sommo amore.
il sommo scapo, o ratta di sopra, dicesi la parte superiore,
: ecco, a inavvertiti richiami, destarsi ratta / una prisca fibrilla, sonnecchiante chi
faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta che mai simile veduta non aveano.
sul marciapiede, sotto lo quando ratta verrà per divorarci, / da per se
: tacendo parea dolersi troppo d'essere stata ratta e subita a rendermi risposta. idem
certo che 'l suo amor t'aveva ratta, / quando iesù la tua mamella succia
ella e fatta, / e tu ratta / tola via da quel martire.
non gli manchi la terra, e voli ratta / pel vano immenso, e già
. udendo questo la madre, levosse ratta del letto e cavò questo tizzone del
gridando in boce tale, / tenie ciascuna ratta: / « o me, to',
le carole / che qual farfalla suole / ratta volare a cio o pieghevole. tremolante
faceva per troppo freddo, sì spessa e ratta, che mai simile veduta non aveano
regione. carducci, iii-2-340: ratta più che il'fulmineo / piè de'poliedri
sì presto splendore, / e sì ratta, e sì lieve, e sì veloce
con casa, pozo, terra lavo ratta e vignata, querceto e pastura. b
chi veduta l'avesse, la più ratta cosa del mondo. tommaseo, 19-58:
spiego i vanni al volo mio sì ratta, / che non sai s'io li