aggraziato sempre da uno schizzo di buon ratafià. 4. disus. graziato
dare aroma ai liquori (come il ratafià); comune nei luoghi montani è vangelica
. e la menta? e il ratafià? ». piovene, 5-79: le
saporini, crema caracca, menta glaciale e ratafià. 3. figur. privo
il residente, vecchio coloniale imbibito di ratafià e d'aguardiente..., non
ratacare, v. rattaccare. ratafià (rattafià), sm. liquore di
a. verri, 2-ii-191: prosciutti, ratafià, acquavita, mortadella, caffè.
. g. vialarai, lxvi-2-370: ratafià di noci stomatico. prendete 12 noci
gradi. lessema, 1240: 'ratafià ': sorta ai liquore spiritoso,
zuccherino e aromatizzato. si ottengono i vari ratafià che si conoscono sia distillando lo spirito
di certe frutta. si conoscono moltissimi ratafià, come di anici, di cotogni,
si dicono più comunemente rosoli: ma il ratafià più comune e più stimato fra noi
saporini, crema caracca, menta glaciale e ratafià (chissà poi cos'è questo ratafià
ratafià (chissà poi cos'è questo ratafià)... appunto per questo mi
del mondo. = dal fr. ratafià e ratafiat, di origine creola (guada-
sudicia. rattafìà, v. ratafià. rattaiuòla (rattaruòla), sf
aggraziato sempre da uno schizzo di buon ratafià. pirandello, 7-759: non prendeva
, da una voce creola; cfr. ratafià. tafìùsio, sm.