non dovesse smettere più e mi era rassegnato a morire affogato d'acqua o di
già in agonia della luce: ma rassegnato e sperante. d'annunzio, iv-
iv-1-610: io mi mostrai... rassegnato, pacificato, talvolta quasi immemore.
almeno il conforto d'essermi per amor vostro rassegnato costantemente al mio destino. manzoni,
materia di tanta rettorica, lo trova rassegnato e meditativo sulle alterne vicende delle umane
la bocca con quel riso stentato e rassegnato che voialtri piemontesi appropriate alle rivendugliole,
per farne passare le balle si è rassegnato a perderne i primi fagotti. boccardo
anche che il signor temistocle erasi ormai rassegnato a andar di primo acchito tutte le
pochi i villeggianti,... rassegnato il vivere della gente, che per lo
-come? ma se era tanto rassegnato, prima, e ci faceva anche
nazionale italiana, e pare accorato e rassegnato, calare la sua bandiera? pascoli,
del giudicio, e ivi ciascuno sarà rassegnato e disaminato. francesco di vannozzo,
. de roberto, 90: rassegnato e devoto, le prestò un'obbedienza scrupolosa
mano aperta e lieve sulle corde come un rassegnato prigioniero sulle sbarre della finestra.
dì del giudicio, e ivi ciascuno sarà rassegnato, e disaminato; e sarà quella
la bossina. davila, 1-2-216: rassegnato l'esercito,... si trovò
preparando alla morte, ma mi sarei rassegnato più volentieri ad una condizione: rientrare
al mio fratello... poi, rassegnato e sazio, / a lui cedo
cose che capitano: a indicare il rassegnato fatalismo con cui si constata l'accadere
che fare ed assunto il viso officiosamente rassegnato che tradotto in parole direbbe: «
già decrepito di mente. mi sono rassegnato a tutto, anche all'intero disfacimento.
/ e così stanco e triste e rassegnato, / senza una delle voglie del
lenzuolo. sbarbaro, 3-54: poiché son rassegnato a viver, voglio / che ogni
un uomo equilibrato in se stesso, rassegnato ad ogni evento, non tormentato da desideri
volgar., 4-132: ivi ciascuno sarà rassegnato e disaminato; e sarà quella citazione
, 1-75: non s'è mai rassegnato ad essere paese di conquista; e
muovono i riguardanti. -docile, rassegnato. fed. della valle,
già decrepito di mente. mi sono rassegnato a tutto, anche all'intero di-
dell'infanzia! / con disperato e rassegnato pianto / vecchi e bambini andavano e venivano
a tre passi di distanza, grave e rassegnato. -per estens. luogo distante,
, e d'ubbidir diffida, / che rassegnato cumulo mirando, / non sa come
, 1-75: non s'è mai rassegnato ad essere paese di conquista; e quando
; e incominciò con accento contrito e rassegnato a dirla. 2. trasformare il
soggiunto: « che importa? », rassegnato nella sua grande noia a lasciarsi divorare
un uomo equilibrato in se stesso, rassegnato ad ogni evento, non tormentato da desideri
un poco timido, di devozione infinita, rassegnato ad un'indifferenza appena cortese. alvaro
, un esercizio a cui si concedeva rassegnato. michelstaedter, 632: se questo amore
, il puro, l'augusto, il rassegnato, il creante, l'eternante,
nievo, 9: il cancelliere erasi rassegnato al suo destino e occupava la seconda
pavese, i-26: penso talvolta che, rassegnato alla fatica e all'umiltà come adesso
ii-16: il suo viso, quasi sempre rassegnato, era ora doventato febbrile. piovene
arte ingenua, un senso frusto e rassegnato della pena e della fatica e della disgrazia
il puro, l'augusto, il rassegnato, il creante, l'eternante, sono
, materia di tanta rettorica, lo trova rassegnato e meditativo sulle alterne vicende delle umane
ojetti, i-616: me ne vo rassegnato in san pietro a varcare la porta
splendide aspirazioni del suocero. s'era rassegnato a scendere di un grado nella gerarchia
un'arte ingenua, un senso frusto e rassegnato dalla pena e dalla fatica.
ma s'immedesimava soltanto in quell'atteggiamento rassegnato del cristo che aveva davanti. bartolini
impennata sulla sua signoria. -non rassegnato, implacabile (un sentimento).
pudore schivo ma senza ira, quasi rassegnato a cadere se proprio il destino lo vuole
getto continuo, e che l'altro incassava rassegnato. baldini, 9-97: in fondo
= comp. di incomprensivo. rassegnato alla sua sorte. bernari, 6-264:
donna abbassò le palpebre con espressione di rassegnato dolore. 2. che non
, indistinto, l'odio dell'oppresso rassegnato. d'annunzio, iv-1-45: nel fondo
zanella sarebbe forse un innaiuolo curvo e rassegnato sotto il giogo della fede. lucini
pirandello, 7-175: s'era allora rassegnato ad andare innanzi per quella via,
irrassegnato, agg. letter. non rassegnato; che esprime volontà di resistere e
in ir-) con valore negativo e rassegnato (v.). irrazionàbile (
/ d'una lagrima irrora, / rassegnato ei lavora, e non si lagna
dal viso irrorato di mite e mistico candore rassegnato che han giudicata la rivista troppo prepotente
: il padre, dopo molte riluttanze rassegnato a quel matrimonio, vuole un'ultima
infruttuosa presso il re d'abissinia aveva rassegnato le sue dimissioni al nuovo kedivè mohamed
: era un lollardo, e perciò un rassegnato eudemo- nista, che, convinto della
mentr'era invece un uomo conscio e rassegnato. carducci, ii-n-251: non ho più
e dominare; chi è strumento inerte e rassegnato dei capricci e degli interessi altrui;
e di bonarietà, con un sospiro rassegnato e insieme con certa allegria di comicità verso
di manovale. jahier, 3-8: rassegnato a esercitare poesia in cupa nerezza di
. palazzeschi, i-720: per quanto rassegnato a farsi manovrare, si vedeva che
me e io mi lasciassi contento o rassegnato manovrare, e in altri invece io
a te se non più savio almeno più rassegnato; ma la cura è diffìcile e
popolo italiano, e tanto era egli poco rassegnato a morire, che, mancato all'
, che il mestierante [fotografo], rassegnato, compiace collocando il paziente in quelle
di breme, 7: io era già rassegnato a sdebitarmi della cena colla più paziente
, viii-74: il povero paziente, così rassegnato alla sua sorte, così taciturno nel
moka e la si allontana con un gesto rassegnato. 2. sf. tipo
; inetto, pigro, svogliato, rassegnato; infiacchito, stanco, spossato.
mentr'era invece un uomo conscio e rassegnato. tozzi, v-208: io canto
, 235: luciano si era ormai rassegnato alla sua sorte, e obliavasi completamente
ma buio e triste un piccolo vecchio rassegnato in mezzo a quadri onestamente mediocri,
ii-508: non si contentò solo di far rassegnato numero per due compagnie, secondo l'
al suo termine fatale, morì virilmente rassegnato. -stentatamente, ma tenacemente mantenuto.
e con il mondo. -serenamente rassegnato. sbarbaro, 2-69: vivremo così
la parte sua nel mondo; e rassegnato chinò il bianco capo sotto il volo
in quella luce. -paziente, rassegnato (al volere divino!. 5
protestare, senza reagire; succubo, rassegnato. cavalca, 6-1-393: dee anche
di personalità, che il mestierante, rassegnato, compiace collocando il paziente in quelle
monti, ii-138: io sono tranquillo e rassegnato a tutti i colpi della perfidia.
aveva, da più anni in qua, rassegnato. montale, 2-16: batté (
serra, iii-417: mi ero quasi rassegnato anche a questo, di portare nella
, io sono, oramai, / rassegnato come uno specchio, / come un
vero? -e il prete con tono rassegnato, precipitosamente disse: -no! c.
; hiera d'un cuore afflitto e rassegnato. carducci, iii-26-29: n questi
del calcio fiorentino], siasi avanti rassegnato al provveditore... dal provveditore
rossani entrava nel salotto dì adele, rassegnato a subir le mille punzecchiature della presuntuosa
, ma con un rantolo stanco, rassegnato. -per estens. respirare affannosamente
segretario di stato del duca, gli fu rassegnato l'ar- cipretado. -affidare
qualcuno. monti, v-359: ho rassegnato a mia moglie la commissione dell'elena
una montagna. pisacane, iv-183: rassegnato il comando, il generale rimarrà col
comandamento fu scritto tutto il mondo e rassegnato sotto lui per famiglia, ciascuno nella
volta esercitarsi nel giuoco, siasi avanti rassegnato al provveditore. fagiuoli, 1-2-15:
, ti lasci andare. ti sei rassegnato al fatto di tua moglie, sei
nemmeno zigzagare. = comp. di rassegnato. rassegnatàrio, sm. ant.
rassegnatezza. = denv. da rassegnato. rassegnato (part. pass
= denv. da rassegnato. rassegnato (part. pass, di rassegnare)
essi si poteva non solo tenere un rassegnato, ma ancora martoriare un ricalcitrante.
l'animo suo così saggio e così rassegnato al volere divino si accomoderà a codesto
, io me la porto con animo rassegnato. mazzini, iv-3-86: t'ho aspettato
437: confortato dai soccorsi religiosi, subì rassegnato il patibolo. giuliani, i-316:
, indistinto, l'odio dell'oppresso rassegnato. d'annunzio, iv-1-629: ho paura
: ho paura. tu non sei rassegnato, no, no; tu non puoi
no, no; tu non puoi essere rassegnato. non m'inganni, tullio.
poi, come videro che ogni uomo pareva rassegnato a servitù, divennero arroganti, andarono
: il padre, dopo molte riluttanze rassegnato a quel matrimonio, vuole un'ultima conferma
. rambaldo avanzò a caso, ormai rassegnato che gli fosse sfuggito. -deciso,
c. gozzi, 1-538: un rassegnato, / come sei tu,..
propria e l'italiana indipendenza, non pur rassegnato, ma lieto e dispostissimo, mantenendo
direi che sia questo l'amor paterno rassegnato dei conforti della religione, la quale
del suo coraggio, del suo dolore rassegnato, la cinse di un'aureola poetica.
. accompagnandolo dall'uscio con un sorriso rassegnato da zitellona, che credeva tutte le donne
. pirandello, 8-787: col sorriso rassegnato sulle labbra che parevano dipinte e senza levarsi
, i-1215: giovanni fa un atto rassegnato, alzando al cielo gli occhi e le
1-15: si scaldava alla sua vista con rassegnato rancore. -impegnato da occupazioni
manzini, 8-27: fra il verde rassegnato degli ulivi toscani, la vera,
da un contemporaneo di veder l'allighieri rassegnato tra gli adulatori? 8
. de luca, 1-13-2-36: il beneficio rassegnato a favore del rassegnante.
calvario. boine, cxxi-iii-819: aspetto rassegnato che tu mi riconfigga in croce.
parole erano balsamo allo afflitto, che rassegnato esclamava: « giobbe fu più infelice di
: il padre, dopo molte riluttanze rassegnato a quel matrimonio, vuole un'ultima
un atteggiamento remissivo o, anche, rassegnato; con tono dimesso e, anche
suo favore una pensione sopra il beneficio rassegnato.
getto continuo, e che l'altro incassava rassegnato. rea, 6-109: non voleva
piuttosto che rimesso, più rinunciato che rassegnato, se la poesia non lo rivelasse
l'ira di mazzacorati. -paziente, rassegnato. bibbia volgar., vii-346:
le braccia aperte, essa con volto rassegnato gli disse: hai dunque nsoluto mio
vita: turbina / quanto in noi rassegnato a'suoi confini / risté un giorno.
, di personalità, che il mestierante, rassegnato, compiace collocando il paziente in quelle
un giorno, forse, si sarebbe rassegnato anche lui a essere come loro.
la sua irrequieta condotta. paolino si pigliò rassegnato finopportuna ruffata, e se ne andò
sangue per vederti meno triste, più rassegnato almeno. -dare sul sangue:
te se non più savio almeno più rassegnato. d annunzio, iv-1-345: « siate
dai freddo, e con quel laido ghigno rassegnato su le labbra. bocchelli, 2-xxiv-438
di personalità, che il mestierante, rassegnato, compiace collocando il paziente in quelle
. -assumere un atteggiamento umile e rassegnato; sottomettersi. a. pucci
scuola. pirandello, 8-787: col sorriso rassegnato sulle labbra che parevano dipinte e senza
mai? scolasticamente nudi, essi ripetevano con rassegnato distacco una vecchia storia già cara.
« ragazzi », comincia a parlare, rassegnato, come se non volesse scontentare nessuno
con un suo particolare sorriso d'uomo rassegnato e sincero. cameroni, 99:
breme, 7: io era già rassegnato a sdebitarmi della cena colla più paziente
te braccia aperte, essa con volto rassegnato gli disse: « hai dunque risoluto
foscolo, rv-461: essa con volto rassegnato gli disse: « hai dunque risoluto
1: begin... si è rassegnato questa volta a chiederne una [commissione
: confortato dai soccorsi religiosi, subì rassegnato il patibolo. -a soccorso-,
l'amore di dante è tranquillo, rassegnato, sommesso; la morte non lo
. sbarbaro, 2-54: poiché son rassegnato a viver, voglio / che ogni
, indistinto, l'odio dell'oppresso rassegnato. d'annunzio, iv-i- 632
sul truogolo e seguitavano a ingrassarlo finché, rassegnato alla sua sorte di obeso, si
spauracchio. cattaneo, vi-3-23: rassegnato [il popolo] ormai a curvare la
, 12-i-1908], 35: ascoltando rassegnato i racconti della zia e le sperpetue del
, i-381: rossini... aspettava rassegnato a sentire stazzonare il suo spartito da
: quanti... un cordoglio rassegnato steriliva o divorava un orgoglio disperato,.
. accompagnandolo dall'uscio con un sorriso rassegnato da zitellona. papini, 39-13:
. non si sarebbe... mai rassegnato agli occhiali, siano quelli che si
: taccio... e, tutto rassegnato a'divini voleri, mi do il
, quieto quieto come un povero libro rassegnato a tarlare nelle vetrine.
tetragono ai colpi della fortuna, e rassegnato andrò a confonder le mie ossa colle paterne
ultimo addio... e, meno rassegnato e più magico che in questo triangolo
16: penso, senza dolore, come rassegnato a rimanere in quell'ambito, i
. pasolini, 4-216: totò, rassegnato, s'è seduto su un paracarro a
come annuncio di resa alle circostanze e rassegnato invito ad altri a continuare quanto intrapreso.
10-155: finì d'intorpidirsi, come un rassegnato, in una specie di dormiveglia morale
la stampa [29-xii-1984]: si è rassegnato a stimolare l'interesse dei lettori anche
la terribile cartolina, l'aveva mostrata rassegnato e cupo ai due caffeinomani, tentando d'
situazione, alle circostanze; atteggiamento passivo, rassegnato. tobino, 3-20:
di migliaia di persone, l'occhio rassegnato e 'caporettiano'fisso sul parabrezza, che