nello spargimento così ben inteso che il raspo fa de'suoi ramicelli: e a questi
torcendo / il picciol ramoscel che il raspo tiene, / lo tronca intanto,.
con le bocche ristrette a'picciuoli del raspo, e n'attraggono, e se ne
stannosi con le bocche ristrette a'picciuoli del raspo, e n'attraggono, e ne
1 grappolo d'uva, racemo, raspo '; nel cantico dei cantici (1-13
; anche botryo -onis 'racemo, raspo, come in isidoro (17-5-14):
potrei metterlo a profitto. non ostante raspo alla meglio, perché oramai sono impegnato
h: faccia chi vuole di tesauro gran raspo / e come chi grande peso colla
= comp. da di-con valore privativo e raspo (v.). diraspatrice,
, avendo fame, mangiava anche il raspo, dispiacendogli buttarlo via. rebora,
partic., dell'uva); raspo. crescenzi volgar., 4-39:
cominciarono a maturare. = variante di raspo (v.), incrociato con grappolo
: / corno lo can ch'ha 'l raspo, le man mena co'naspo:
guaspo, sm. ant. raspo d'uva. trattati dell'arte
sanza granelli. = variante di raspo. guasta, sm. e
una vite, dalla quale penda un raspo che gli s'intrichi fra le dita,
, come vedete, dalla quale prenda un raspo d'uva, e che se gl'
beltramelli, iii-397: e raspa tu che raspo io, [le galline]
22-61: como lo can ch'a 'l raspo, le man mena co naspo.
-parte di polpa che resta unita al raspo dell'uva staccandone l'acino; pennello
1-57-122: como lo can c'à 'l raspo / le man'mena co'naspo.
stannosi con le bocche ristrette a'picciuoli del raspo, e ne attraggono e ne succian
a una vite, dalla quale penda un raspo che gli s'intrichi fra le dita
che formano il grappolo: racimolo, raspo. crescenzi volgar., 4-40:
laziale), incr. fra ramo1 e raspo. rampegare, v. rampicare
fl vino, c'ha contratto dal raspo il raspante, m'ha pizzicata la lingua
. beltramelli, iii-397: raspa tu che raspo io, le galline venivano malmenando in
squadra. carena, 2-206: 'raspo ': sorta di tridente a rebbi ripieati
un tantino perché secchi, poi col raspo si tira indietro e s'ammucchia.
un cavalletto, mostra i miracoli d'un raspo che deterge istantaneamente i vetri più riottosi
: / corno lo can c'ha 'l raspo, le man mena co naspo.
: a'giumenti ancora talvolta viene il raspo come a'cani. 3.
, chi vuol, di tesauro gran raspo! 4. locuz. fare
spicciolare, / del sapor che dà el raspo el priverai. b. davanzali,
il vino, c'ha contratto dal raspo il raspante, m'ha pizzicata la lingua
alcune cose, non dimenticandosi che il raspo è il principale lievito che agisce nella
/ e trita i fiòcini e il raspo. dessi, 3-136: luisicca s'era
sua fetta di pane in mano e il raspo vuoto. -sapore aspro, acidulo
sono di più sapore e dànno più raspo al vino che non gli altri raspi
. alamanni, 5-2-498: il crescente raspo a poco a poco / già si
... dalla quale prenda un raspo d'uva. pisani, 311: bromio
carda, / che le viti tengano il raspo. -infruttescenza a grappolo. -in
? » domandò nostra- damo, col raspo in gola. 4. bot
5. locuz. parentela passata sul raspo: molto remota. fenoglio, 2-253
di tobia, quantunque parentela passata sul raspo; si chiamava fede e andava per
'raversuto 'o 'raverusto dolce di raspo e gambo lungo, sottile e bianco
e bianco. 'raverusto dolce di raspo e gambo grosso, corto e colorito di
cavalletto, mostra i miracoli d'un raspo che deterge istantaneamente i vetri più riottosi
: / corno lo can c'ha 'l raspo / la man mena co naspo.
, 12-7-202: in fondo è un tritume raspo e cenerino di pietre sfracelate, riunito
faccia, chi vuol, di tesauro gran raspo! / è come chi gran peso
. staccare gli acini d'uva dal raspo. s. palma, 1-i-254
separare gli acini o i gracimoli dal raspo per ottenerne vino pregiato.
, / del sapor che dà el raspo el priverai. soderini, i-491: a
. lorenzi, 1-107: né il raspo tacerò dal torchio tolto. / non già
e coltivato in italia meridionale che presenta raspo grosso e acini piccoli, disposti a grappoli
coltivava una volta l'uva tintilia. raspo grosso, nodoso, con acini iccoli