558: [questa tempesta] san casciano rasentò in modo che solo alcuni merli e
fine di maggio, il treno rasentò le grige mura di pechino e
d'annunzio, iv-2-678: la gondola rasentò il fianco possente del palazzo ducale.
qualunque violenza. palazzeschi, i-453: rasentò il muro felinamente seguendo nino fino alla
intelligenza, con cui cercava di soffocarla, rasentò il genio. 9. persona
ritirò un rovescio agli stinchi, che mi rasentò a una corda. -o s'ei
tre o quattro volte che mia madre rasentò da inferma il maggior precipizio io avevo pure
1-iv-350: la celebre cometa che nel 1680 rasentò nel suo perielio il sole..
quattro volte... mia madre rasentò da inferma il maggior precipizio.
furiosa tempesta... san casciano rasentò in modo che solo alcuni merli e cammini
[la freccia] lambì dei crini, rasentò l'usbergo. govoni, 6-29:
un rovescio agli stinchi, che mi rasentò a una corda. -o s'ei t'
prese in pelle e l'altro lo rasentò, / il terzo, il mortale,
: non diede nel segno ma lo rasentò. -marin. accostare (
una borsa sotto il braccio, li rasentò senza far caso a loro.
: la celebre cometa, che nel 1680 rasentò nel suo perielio il sole e fu
a un tal grado di imperiosità che rasentò il falsetto. -mus. che
d'annunzio, v-2-198: una risatella chioccia rasentò le scansìe piene di noia e si