/ al primo volo, timido, randagio. tombari, 3-156: il padre insegnò
più giovane, io son stato molto randagio, e non si fece mai la fiera
sola come una cagnaccia, con quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata. panzini
, con lunga coda ricciuta, / non randagio gatto dei canneti intrigati lungo i margini
il cuore, disforme la via: randagio sempre filippo e propenso a imprese guerresche
a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso e
a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso e
amici il cuore, disforme la via: randagio sempre filippo e propenso a imprese guerresche
-ci). letter. vagabondo, randagio; ramingo; nomade. sannazaro,
. govoni, 561: un cane randagio arrota i denti / all'osso magro
1-169: a gironzolare come un cane randagio pel mercatino, tra le bancarelle, fiutando
padrone. pirandello, 7-895: cane randagio... condannato da ogni fiuto nel
giro qua e là, ramingo, randagio. scala del paradiso, 450
razza poerine, ingravidate da un bastardo randagio. -reso fecondo (la terra)
: è entrato nell'aula un cane randagio, inselvatichito, irusuto e famelico, attratto
lo scacciai con ira come un cane randagio. -correre, levarsi a ira
a sangue nel muso da un cane randagio. fu chiamato il veterinario; e il
5-105: voi, crinito, / randagio stuol delle comete immani; / e
fanciullo fosse, anzi che no, randagio e fieretto, di maniera che, andando
. pirandello, 7-287: andò randagio e mendico per il paese.
cani. bontempelli, i-54: un cane randagio... conosce i cani
a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato mi- gliavacca, cieco, obeso
è entrato nell'aula un cane nero randagio, inselvatichito, irsuto e famelico, attratto
(pelegrinato). ant. ramingo, randagio. iacopone, 40-2: o cristo
/ al primo volo, timido, randagio; / e a me randagio parve buon
, randagio; / e a me randagio parve buon presagio / accompagnarmi
: la gioia del canto a me randagio / scintillerebbe come ti scintilla / nella profondità
per le illusioni: l'italiano scotti, randagio suonator cu chitarra, aveva imbroccato la
rebora, 3-i-542: io sono un insegnante randagio e fuori quadro, per cui devo
) / fui sempre un povero cane randagio. pavese, 4-182: si aspettava qualcosa
perita. = denom. da randagio. randagine, agg. che va
. randagine, agg. che va randagio e, anche, che si sposta
randagine. = deriv. da randagio (e nel significato del n. 1
- anche nelle locuz. andare, vivere randagio, dove ha valore awerb.
, 7-91: per tu'amor sarò sempre randagio / s'i'vivessi più dì ch'
speculare. pascoli, 657: il randagio pitocco entra dal fabbro, / nella fucina
randagia. loria, 1-94: viveva randagio lavorando di ventura. -in partic.
completamente distrutta, portata da un soldato randagio,... era risultata infondata
città esultava d'ospitare massimo gorki, randagio. -caratterizzato da nomadismo (la
barbone. albertazzi, 776: qualche randagio al pari di lui gli si accompagnava
. gozzano, i-318: sono un piccolo randagio, / sire, fatemi guerriero.
a bell'agio, / ché tesser sì randagio nuoce spesso. machiavelli, i-vm-65:
era più giovane io son stato molto randagio. e non si fece mai la fiera
fanciullo fosse, anzi che no, randagio e fieretto, di maniera che,
davanzati, i-403: gaio cesare, che randagio era, con sua madre si trastullò
di giacomo, i-583: un cagnuolo randagio e affamato veniva lì a frugare col
, i-461: un venticello amichevole, randagio, fiero dell'alba, s era.
, 5-105: voi, crinito, / randagio stuol delle comete immani. pascoli,
/ al primo volo, timido, randagio. -figur. che non
più, alla laguna! -che umore randagio! = etimo incerto: è
franco italiano. = deriv. da randagio. randare, tr. tracciare una
:... chi suole andare randagio, girandolando, pesante senza far nulla.
'. = deriv. da randagio per incrocio con girellone (v.)
. viani, 19-426: un cane randagio bastardo, tutto pellame, ossa e
lente volate, misurato, cavalleresco e randagio, ora qui ora lì presente.
. -con riferimento a un cane randagio rinchiuso nel canile municipale. moravia
. viani, 19-181: vi capitò il randagio drammaturgo trucolento ulisse barbieri, di statura
d'annunzio, v-1-229: un cane randagio si getta controla macchina e fa sguizzare le
» gozzano, ii-25: sono un piccolo randagio, / sire, fatemi guerriero.
bell'agio, / ché tesser sì randagio -nuoce spesso. / « tu di'vero
giorno... vi capitò il randagio drammaturgo trucolento ulisse barbieri, di statura