salivano da un fiore a un alto ramo su per un filo invisibile. bacchelli,
nievo, 541: abbrancandosi ad un ramo che sporgeva noderoso e flessibile, si
monti altissimi. dante, 53-44: ramo di foglia verde a noi s'asconde /
come abete in alto si digrada / di ramo in ramo, così quello in giuso
in alto si digrada / di ramo in ramo, così quello in giuso. petrarca
assenzio... dicono che tenendosi un ramo d'esso sotto il piumaccio, s'
accademia fiorentina, dedicati particolarmente a questo ramo di erudizione, saranno chiamati direttori del
andata ad accecarsi un occhio contro un ramo, e gemeva. 4.
. palazzeschi, 3-78: con un ramo di lilla alto fra le dita, vi
con la tua vecchia accetta / un ramo della quercia di lorena. idem,
antichi, si dee fare in ramo verde. idem, 6-202: gli antichi
[l'usignolo] su d'un ramo, va piangendo tutta notte i suoi
... si dispicca dal suo ramo. boccaccio, i-187: e troppo più
mai saetta / l'altezza di quel ramo non acquista. anguillara, 6-340:
apice, o agli apici di ogni ramo. = voce dotta, composta
fuora dalla parte deretana fende un tenero ramo, e vi deposita le uova. casti
una appresso dell'altra, fin che 'l ramo / vede alla terra tutte le sue
piegasi tutto alla contraria parte / giovane ramo, e s'addirizza in parte. trinci
quella parte dove il ricco e prezioso ramo adumbra al- l'abundante terra. idem
, e morta è l'erba; / ramo di foglia verde a noi s'asconde
aerologìa, sf. meteor. ramo della scienza meteorologica che studia le condizioni
aerotassi. aerotècnica, sf. ramo dell'ingegneria meccanica che si occupa dell'
e precipitò. cercò di afferrarsi di ramo in ramo tra il frusciar delle fronde e
. cercò di afferrarsi di ramo in ramo tra il frusciar delle fronde e gli
co la croce me signai / e lo ramo sì pigliai, / tutto lo core
nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività. -agente delle imposte
appena di là dai vetri aperti / un ramo verdino, casto, fiorito; /
incerato. borgese, 2-221: un gran ramo d'agrifoglio, ornato di bacche rosse
spinate. gozzano, 203: un ramo natalizio di agrifoglio spinoso a bacche rosse
deriv. da albero1, come ramaglia da ramo. alberàia, sf. alberata
frutti, e in cima a ogni ramo un cartiglio e un tondo, col nome
in italia, o in questo distretto il ramo di oddone possedè più che altrove beni
: in vetta all'antenna aliava un ramo d'olivo benedetto. 3. girare
/ su 'l ricco tronco il nobil ramo allega. d'annunzio, ii-584:
; qualche volta si posa anche sul ramo, specialmente la varietà detta anche tottavilla
: la figura di qualunche ombra di ramo o d'albero fia vestita di parte
: e l'alpenstòc ti s'incunea tra ramo e tronco. = dal
i gat- timammoni] all'estremità del ramo,... si lasciano andar
finanze sembrano comprese molte uscite d'altro ramo. pascoli, 49: sulla soglia,
iacopone, 89-99: perché 'n quillo ramo me alzasse, / scritto era che
odi quell'usignuolo / che va di ramo in ramo / cantando: io amo,
usignuolo / che va di ramo in ramo / cantando: io amo, io amo
iv-2-851: e sentiva l'odore del ramo fiorito, simile all'odore d'un
: e chi recise all'oleandro un ramo? / io non mi volsi, ma
bocca. aveva già in mano il suo ramo, e io ho potuto dire soltanto
anni un posto di segretario in un ramo così importante e nuovo della pubblica amministrazione,
, che appiccano la vite sotto il ramo [dell'olmo] con un legame;
un anello di corteccia da un ramo (favorisce la nutrizione dei frutti per
, sotto la piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello
la piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello in capello
o di sviluppo delle foglie di uno stesso ramo, dovuta alla posizione; oppure delle
un mulinello fuori dal quale sporgeva un ramo nero, ispido e arruffato che pareva
d'un'altra specie che cresce di ramo in ramo, che paiono tanti tronchi d'
altra specie che cresce di ramo in ramo, che paiono tanti tronchi d'alberi
il piegamento a nocca (di un ramo). = deriv. da
, 1-91: sotto l'ombra che ogni ramo annoda, / la passeretta gracchia e
per l'anse, / sospeso al ramo. d'annunzio, iii-2-248: un cratère
il fico: / pendono a un ramo, un con dorata spoglia, / l'
tenendosi, subito sciame pendette nel frondente ramo. arrighetto, 252: l'ape
sporgenza legnosa (in un tronco o ramo, in un frutto, ecc.)
, iv-28: sotto la scure il disilluso ramo / cadendo si lamenta appena, meno
della grossezza di una testa appiccata al ramo mettevano sullo sfondo della foresta una macabra
picciuolo che tiene il frutto appeso al ramo. palladio volgar., 10-17:
accovacciato su un piolo, su un ramo. collodi, 43: un
, come tanti uccelli appollaiati su un ramo durante un'inondazione, che aspettano il
6-29 (i-163): a quel [ramo di pruno] m'appresi, e
appresso dell'altra, fin che 'l ramo / vede alla terra tutte le sue spoglie
vesti. borgese, 6-71: e un ramo s'era appuntato / di semprevivi all'
di raso arancino. tenente al ramo occidentale delle lingue semitiche, 2
largo fin dalla radice: ed ogni ramo o fusto è pieno di foglie. errico
i-319: io m'attaccavo a un ramo qualunque del mio arboscello genealogico. saba
.. ragionevole il fremito arcano d'un ramo fiorito sul quale egli poteva è
molti / dal più vicino salce acconcio ramo. 3. intr. descrivere
piegata ad arco, collocato su un ramo d'albero o su un arbusto,
, come va l'uccello / di ramo in ramo su per l'arcipresso.
come va l'uccello / di ramo in ramo su per l'arcipresso. bisticci,
aria ^ che fanno, salendo, ramo in sul troncon principale. i. nelli
[le fiamme] là dove un ramo fu potato, là dov'è una ferita
2 da ramacelo, deriv. da ramo. arramacciato (part. pass,
vestimenti e sottili, si fa arrecare un ramo d'ulivo, e salito a cavallo
7. piegarsi, flettersi (un ramo, una giuntura, ecc.)
riceve più forme, impressioni e moti: ramo flessibile; cera arrendevole. il corpo
colla quale inarcati vanno a ritrovare il ramo che le sostiene. montale, 11
me che una foglia, liberatasi dal ramo, in balìa dell'aria. tozzi,
malispini, 1-47: l'acqua di quel ramo d'arno incominciò ad arrossare che parea
, colla quale inarcati vanno a ritrovare il ramo che le sostiene. verga, i-360
sapienza, erudizione; competenza in un ramo dello scibile; esperienza in una determinata
quello boreale. 5. bot. ramo, pianta ascendente: che si sviluppa
. cattaneo, ii-1-129: un altro ramo di esportazione che si fa ascendere da diciotto
43-63: del destro corno il destro ramo prende / quindi il nocchiero, e
e morta è l'erba; / ramo di foglia verde a noi s'asconde /
uno arbore molto ombroso s'asconde uno ramo tutto d'oro. petrarca, 34-6
. idem, 88-125: lo terzo ramo mustrame ed assegna / nome de vertute
vertute per dottore; / chi quisto ramo prende, bene aregna, / albergalo
del sindaco, la direzione di un ramo dell'amministrazione). carducci,
, sotto la piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello
piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello in capello,
astile1, sm. latin. ramo diritto e sottile. - anche:
diritto e sottile. - anche: ramo reciso, sgrossato e levigato, bastone.
.. staccare alcune foglie astringenti dal ramo, masticarle, applicarsele sulle ferite.
su su, su su, dopo un ramo l'altro, dopo un ramo l'
un ramo l'altro, dopo un ramo l'altro finché ce n'è. d'
restano] sempre attaccati in cima al ramo grosso. torricelli, 100: al mezzo
foglia - guarda - / sul nudo ramo, che un prodigio ancora / tiene
lorenzo de'medici, i-291: in ramo più non può foglia tenersi, /
attuariale, agg. matematica attuariale: ramo della matematica che comprende l'insieme delle
ecco tra nudi sassi o in verde ramo / e la fera e l'augello,
199: acconcio ed augnato [il ramo dell'olivo] in foggia di marza
grande fallimento: / donastemi auro co'ramo. guittone, 38-11: non conven pentulaio
una appresso dell'altra, fin che 'l ramo / vede alla terra tutte le sue
dell'accrescimento del bambino (è un ramo della pediatria). = voce
pensò l'antica età, che verga o ramo / de l'irsuto avellan..
[tommaseo]: alle spalle aveva un ramo morto del danubio con molti guadi,
e giva ventilando / sì ch'ad un ramo avviluppossi. io sento / che non
rosse. gozzano, 206: un ramo natalizio di agrifoglio spinoso a bacche rosse
. baccheo. bacchiòla, sf. ramo d'albero, usato a sostegno delle
3. fico floscio e scipito penzolante dal ramo. firenzuola, 961: e volea
peccati [manuzzi]: lo quarto ramo d'orgoglio si è folle baeria..
fiori e di pennacchi, con un ramo d'albero in mano, che ridono e
quale venuto in succhio se intacchi un ramo con ferro, le vene ghiacciano; con
tronco scavato, e mosse con un ramo d'albero per remo, che i
il giardino andava quel barone; / un ramo d'uno alto olmo avea sfrondato,
24-115: e quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già
quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già tratto m'avea
scatolame. 3. bot. ramo spurio, di falsa gemmazione; pianta
sm. piccolo bastone, bastoncino; ramo, fusto appena appena dirozzato. crescenzi
bacillo). bastóne, sm. ramo rimondo, diritto, di altezza e
l'altro il ruscello, / battendo il ramo che d'umor sia privo. cellini
ariosto, 1-25: con un gran ramo d'albero rimondo, / di ch'
strider, né batter penna augello in ramo, / né farfalla ronzar, né
sé solo, come un uccello sul ramo; non che nessuno lo stesse a
in pensieri. beacióne, sm. ramo di salice, col quale si lega
ne svelsi, sospirando, un basso ramo, / e diedi un nome, un
beccafichi. palazzeschi, i-132: un ramo d'albero sul quale puoi ammirare il
nella cassa. pascoli, 96: ogni ramo, ogni uccellino /...
di clarino: taglio obliquo di un ramo (per la potatura, allo scopo di
i-1-194: la prisca gente belgica era un ramo del grande arbore celtico. b.
bengali, sm. lingua del ramo indoario, usata nel bengala.
pende / il legume d'aleppo dal suo ramo, / a coronar le mense util
87: e che l'uccella cantatrice in ramo, / in bellissima gabbia 'mpregionata,
. sannazaro, 10-152: ad un ramo... una grande e bella sampogna
meglio approfondirsi nei particolari in questo nuovo ramo dell'economia. carducci, ii-16-33:
(detto di una strada, di un ramo). -anche al fìgur.
. leonardo, 5-394: mai da ramo a ramo la grossezza dei rami che
leonardo, 5-394: mai da ramo a ramo la grossezza dei rami che si biforca
zioni: biforcatura di un ramo, di un'unghia, ecc.
cui una strada (o un ramo, una linea, ecc.) si
insieme gionta ricompone la grossezza del ramo che con lei si congiunge.
le vette de'fichi, tolli il ramo triforcuto e biforcuto, e coglilo dalla parte
grige case col fumino / che pare un ramo ancor bigiognolo / di nuovo biancospino.
, 266: anche ora rivedo il ramo nudo sul quale [il pettirosso] si
bioenergètica, sm. fisiol. ramo della fisio logia, che
.). biometeorologia, sf. ramo della biologia, che studia l'influenza
giocondo. pataffio, 6: non ha ramo né razza chi biscazza. boccaccio,
quell'usignuolo / che va diramo in ramo / cantando: io amo, io amo-
borse d'olmo, / e il ramo puro, il ramo d'agnocasto. de
, / e il ramo puro, il ramo d'agnocasto. de roberto, 668
di tutti i ponti cinesi è un ramo di salice. nievo, 136: egli
, colla quale inarcati vanno a ritrovare il ramo che lo sostiene. vallisneri, iii-378
), di un lampadario (ciascun ramo che ne sostiene le lampadine);
come * arto dell'animale ', 'ramo ', * braccio di mare o
. brachiblasto, sm. bot. ramo fortemente accorciato, che ha le foglie
stanno in profondo. 6. ramo (di albero o arbusto). -branca
madre o branca-madre (branchemadri): il ramo principale di una pianta. alamanni
: dal seme, dal pianton, dal ramo svelto / ben vicino al pedal,
. trinci, i-50: ogni ramo sia sempre accompagnato da una o due
28: branca, dal senso di ramo di albero o di pianta, che è
a noi basti * parte 'o 'ramo '. di giacomo, ii-491:
si è sviluppato il senso di 'ramo '): di etimo incerto (forse
. 4. ant. branca, ramo. boiardo, 1-6-26: rumando io
un fasso, / me fo un ramo de pruno in man venuto, / che
iv-28: sotto la scure il disilluso ramo / cadendo si lamenta appena, meno
tarme di una famiglia per distinguere un ramo collaterale, aggiungendovi i cosiddetti pezzi di
sm. (plur. -chi). ramo spoglio; stecco; rati..
percosso dal martello d'arme. -moncone di ramo rimasto dopo un'incom 723
l'assiuolo. negri, 1-867: ramo di melo a terra / nel brolo:
bronco * pezzo di legno, di ramo secco ', poi come agg. col
-chi). ant. e letter. ramo spoglio, aguzzo, spinoso; stecco
ramoso. / ha trenta bronchi ogni ramo, e di peso / è cento
lat. volg. bruncus * pezzo di ramo, nodo di tronco probabile incrocio di
. broncóne, sm. grosso ramo, irto di monconi tronchi delle minori
2. strappare le foglie da un ramo, facendovi scorrere sopra la mano a
2. raccolto (le foglie di un ramo, passandovi sopra il pugno chiuso)
è vero che « la linfa del secco ramo » l'alimenta, non per questo
ricca e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia.
in cui è portato il bruscèllo, ramo di leccio o cipresso ornato con nastri
de'ragni distese dall'uno all'altro ramo dell'arbore, impedirebbono e brutterebbono la
turbato, né alcuna fiera, né ramo caduto da arbore. boccaccio, dee
quelle teste / buffe si vede un ramo di ciliegie? tozzi, i-414: si
[il gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della grande e illustre famiglia felis,
, iv-28: sotto la scure il disilluso ramo / cadendo si lamenta appena, meno
nome della mia, ma di altro ramo. manzoni, pr. sp.,
di calcio. 4. agg. ramo cadetto: disceso da un cadetto (
da un cadetto (in opposizione a ramo primogenito). -anche al figur.
egli [il gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della grande e illustre famiglia felis
che a far lume; sono del ramo cadetto della famiglia dei commentatori, simboleggiati
protegge la parte di un oggetto (ramo, pennone, ecc.) che
quando scoppian le magnolie / carnee sul ramo, e i gigli sembran calici /
lauro [tommaseo]: da uno ramo più che due calme non si debbono
grado a grado intro- ducendosi in questo ramo d'industria la libera concorrenza.
], 25-15: camedafne fa un solo ramo alto quasi un gomito, et ha
procedi piano; ma prima / un ramo aggiungi alla fiamma / del focolare.
nelle campagne d'intorno, moversi un ramo d'albero, né un uccello andarvisi a
campidoglio, e allora vi correa un ramo d'arno. ser giovanni,
, un fascio di legna, un ramo carico di frutti staccato dall'albero. cassola
.). 11. bot. ramo verticale di un albero che abbia forma
sol tronco scavato, e mosse con un ramo d'albero. 2. sport
87: e che l'uccella cantatrice in ramo, / in bellissima gabbia 'mpregionata,
. moretti, 17-120: aveva piegato il ramo, ch'era flessibile e non si
senio e molina, e scoto, e ramo, / come i musici ed io
, sotto la piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello
piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello in capello,
agli uccellini lassù, ai capillari del ramo, dovrò quasi inginocchiarmi, infilare la
non accettassi,... gittatasi del ramo, rendè il suo peso all'ali
terminale di uno stelo o di un ramo, dove sboccia il fiore. stratto
, sm. frate appartenente a un ramo dell'ordine francescano che si costituì in
. caratterologia, sf. psicol. ramo della psicologia che studia il carattere prendendo
carcinologia, sf. zool. ramo della zoologia che studia i crostacei
. cardiologìa, sf. medie. ramo della medicina che si occupa dello studio
un carpino, e quindi con un ramo lungo in mano si difendea; le
: scoppian le magnolie / carnee sul ramo, e i gigli sembran calici / pieni
nella sinistra parte laterale, avanti al ramo dell'arteria carotide. d'annunzio,
sovra un carpino, e quindi con un ramo lungo in mano si difendea; le
di acquistare il monopolio di un dato ramo di produzione eliminando la concorrenza, si
cartotècnica, sf. ramo deltindustria che riguarda la fabbricazione e la
superficie di un tronco, di un ramo. = deriv. da catorcio (
catorzoluto, agg. secco (un ramo, un tralcio di vite).
2. ant. parte terminale di un ramo, appena germogliata. soderini,
di velluto bianco s'incamminò verso il ramo fiorito, per fiutarlo a lungo e tentarlo
orlando furioso viene; / lui con quel ramo de olmo, verde e grosso /
presenta un periodo rigorosamente costante con un ramo ascendente piuttosto ripido e un ramo discendente
un ramo ascendente piuttosto ripido e un ramo discendente più lento. = voce coniata
da ceppo. ceppatèlla, sf. ramo d'albero o parte dell'al
bero che si trapianta; ramo d'albero da ardere. linati,
. piccolo ceppo da ardere; ramo tagliato per trapiantarlo. boccaccio,
, 1-346: per questo scettro a cui ramo né • foglia / rinverdirà più mai
dalle malattie. 2. grosso ramo, pezzo di tronco d'albero da
pascoli, 1490: stava in un ramo appollaiata un'aquila / maschio, in
. pascoli, 1490: stava in un ramo appollaiata un'aquila / maschio, in
di foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. d. bartoli, i-447:
pecora] si alzava per prendere un ramo di salce; altra andava rodendo le tenere
/ di nostra antiqua stirpe un vero ramo, / dar miglior testimonio non potete
, i-384: durò la stirpe sua di ramo in ramo,... /
: durò la stirpe sua di ramo in ramo,... / che pochi
ariosto, 1-25: con un gran ramo d'albero rimondo, / di che avea
/ né corteccia scorzar, né sveller ramo. goldoni, vii-1046: -quando si tratta
. e sm. frate appartenente al ramo dell'ordine francescano fondato da angelo da
per conoscere, comprendere, interpretare un ramo dello scibile o un evento dell'esperienza
: par che l'autore avendo un ramo di questa pazzia nel capo, voglia dimostrare
. bartoli, 9-30-233: non ha un ramo diritto, ma a guisa delle dita
cibernètica, sf. neol. scient. ramo della scienza, pura e applicata
/ strider, né batter penna augello in ramo, / né farfalla ronzar, né
mescita di birra o di cidro, col ramo d'abete per insegna ad annunciare
un'azienda (o da un suo ramo), in un determinato periodo di tempo
[pecora] si alzava per prendere un ramo di salce; altra andava rodendo le
cimo » sm. dial. cima, ramo d'albero. pascoli, 323
piedi calzati di federigo, su un ramo del fico si dondolò una cincia che riempì
par tutta d'ala! -ad un ramo basso di fico le hanno appesa una fune
era / come una cingallegra in vetta al ramo / pur nell'ore più avverse.
di tutti i ponti cinesi è un ramo di salice. oriani, x-21-5: a
poeta non cingeva, pago a un ramo d'edera che ha pur le sue bacche
, il cui cinismo si fu un ramo dello stoicismo. panzini, iv-137: 'cinismo'
e guarda la sua forma / con breve ramo, umile e depresso. landino [
azione antispasmodica. cinologìa, sf. ramo della veterinaria, che si occupa dello
pomo, e tutto il resto del ramo ignudo. manzoni, pr. sp
arborescente, et alzandosi da terra il ramo e fusto assai valoroso più di due
, europa. l'ho messa insieme ramo per ramo...; di mirra
. l'ho messa insieme ramo per ramo...; di mirra e pino
3. anat. arteria circonflessa cardiaca: ramo dell'arteria coronaria sinistra, distribuita sulle
ventricolo sinistri. -arteria circonflessa iliaca: ramo dell'arteria iliaca che corre lungo l'
argento, si cigneva d'un sottil ramo di vite. cellini, 1-126 (287
comp. dal gr. xxasói; 4 ramo 'e xépa <; 4 corno '
, o tratto di caule, 0 ramo appiattito e verde, che simula una
4 ramoso '(da xxasóc 4 ramo '). cladòfora, sf.
. dal gr.: xxa8óc 4 ramo 'e dal tema di cpépco 4 porto
. dal gr. xxoc8ó <; 4 ramo 'e \ iolvcoc 4 pazzia,
, del gr. xxasót; 4 ramo '. voce registrata dal tramater.
. dal gr. xxa8ó <; 4 ramo 'e td£i <; 4 disposizione
). -in particolare istruzione classica: ramo della scuola secondaria in cui viene impartito
venuto in succhio, se intacchi un ramo con ferro, le vene ghiacciano;
, 207-36: e come augello in ramo, / ove men teme, ivi più
natura o provenienza. -in particolare: ramo di condotta che negli impianti idroelettrici è
ritornò a noè sull'arca, col ramo d'ulivo, dopo il diluvio.
dal volto. petrarca, 126-6: gentil ramo ove piacque / (con sospir mi
riconosca e si tratti come per un ramo ed un colonnello proprio, contradistinto dagli
foglia che s'imbianca / quando del ramo è tolta. castiglione, 176: parvi
un coltellaccio dando un colpo in un ramo o nel tronco d'essi...
. b. croce, iii-23-277: il ramo di poesia letteraria, rappresentato allora da
agg. staccato (dal ramo, dallo stelo: un frutto, un
affratellamento, mediante lo scambio di un ramo di basilico, secondo una cerimonia caratteristica
tra i fili che congiungono / un ramo all'altro si dibatte il cuore / come
furioso viene; / lui con quel ramo de olmo, verde e grosso / menando
argento, si cingeva d'un sottil ramo di vite. marino, 14-231: e
malvagia damigella, prese una conca di ramo non piccola, et a poco a poco
carnee che nascono dalla faccia interna del ramo del pube, si porta indietro verso la
: / donas'temi auro co ramo. guido delle colonne, 78: così
in guisa di serpente / ingannò collo ramo / èva, e poi adamo. dante
malvagia damigella, prese una conca di ramo non piccola, et a poco a poco
turbe; e col braccio destro abbracciato un ramo, col sinistro gestiva come vela di
ci troviamo di aver acquistati in questo ramo di commercio de'concorrenti, tanto più
descritta. canigiani, 1-70: il terzo ramo suo [del timore] è concreato
gode uno stuol di folti piante / ramo con ramo unir, fronda con fronda,
stuol di folti piante / ramo con ramo unir, fronda con fronda, / ora
è dopo la confluenza d'un altro ramo. perelli, ii-124: descrivono la
che posson mai, / e a ogni ramo attaccar qualche lavoro / di confortini in
i capegli sono. ah, il ramo / si rompe e gli aghi piovonmi sul
ovidio volgar., 3-2-649: il novello ramo s'appiglia e si conglutina, essendo
, giunta con competenze particolari su un ramo dell'amministrazione pubblica; le persone stesse
se stesso. -teoria della conoscenza: ramo della filosofìa che ricerca l'origine,
consulaménto! iacopone, 88-144: lo seconno ramo è principato: / en elle creature
acqua chiara, né posa mai in ramo verde, ma stassene in sfrondata pianta
conv., tv-vm-i: lo più bello ramo che de la radice razionale consurga si
algarotti, 1-247: lo più bel ramo, dice quello antico savio, che dalla
, sm. plur.): quel ramo dell'ordine francescano che segue la regola
era toccata, ma in tutto il ramo, e parte ancora ne'vicini: adunque
ferro, da tronco a tronco, da ramo a ramo, gli fu sovrapposto anche
da tronco a tronco, da ramo a ramo, gli fu sovrapposto anche, se
di enteroptosi. -corda del timpano: ramo del nervo facciale che attraversa la cassa
3. agric. sotterrare (un ramo, ima pianta) per far propaggini
. bot. distacco delle foglie dal ramo (dovuto a stimoli interni o a cause
circonda da opposte parti la terra, ramo secondario di un corso d'acqua che
che si biforca da quello principale; ramo di un delta; corrente di un fiume
pende / il legume d'aleppo da suo ramo / a coronar le mense util bevanda
o. rucellai, 2-238: il ramo splenico [della vena porta]..
arteria coronaria, o di un suo ramo, in genere dovuta a lue,
situata alla parte anteriore e superiore del ramo della mascella, il cui vertice dà
ad uno de'sei pezzi ossei del ramo della mascella negli uccelli e ne'rettili
era toccata, ma in tutto il ramo. c. dati, i-401: nel
. b. croce, iii-23-277: il ramo di poesia letteraria, rappresentato allora dai
. t 1 (7): quel ramo del lago di como, che volge a
1-346: per questo scettro a cui ramo né foglia / rinverdirà più mai, dacché
della struttura dell'universo; particolare ramo della scienza astronautica che ha per fine
. cosmonomìa, sf. astron. ramo dell'astronomia che studia le leggi che
, 1 (7): quel ramo del lago di como... vien
'. craniografia, sf. ramo dell'antropologia che si occupa della descrizione
. craniometrìa, sf. anat. ramo particolare della craniologia che ha per scopo
nello 'ntelletto si crea il secondo / ramo di questo amore immaginando. firenzuola,
ogni creatura pesa un sasso o un ramo stroncato o una foglia più grande o
abitante alcuno / dal fero bosco mai ramo non svelse. algarotti, 1-62: la
crescita d'ogni pianta, d'ogni ramo. -in particolare: aumento. -essere
anglia feroce dell'ulivo al santo / ramo insultava sull'atlan- tic'onda.
brina, ogni foglia caduta, ogni ramo, ogni nodo di tronco luccicava di
inaridito, risecchito (un albero, un ramo d'albero, uno sterpo).
onde 4 arteria cubitale il più voluminoso ramo della radiale, che si estende dalla
mattina alla sera sulla cima di un ramo secco e scoperto, ad ali strascicanti
per una sola pianta quella, ogni cui ramo era una diversa pianta da sé?
dolano nelle culle attaccate fra ramo e ramo dove bal zano
dolano nelle culle attaccate fra ramo e ramo dove bal zano ridesti i
. maffei, 5-5-32: figura con ramo d'ulivo in mano, sedente in sedia
nave e che è collocato con il ramo superiore verticale e con quello inferiore orizzontale
una curva. -ramo cuspidale: il ramo di curva che esce da una cuspide.
punto e passa per un punto del ramo, quando questo secondo punto tende al
questo secondo punto tende al primo sul ramo stesso (e si ha una cuspide
facevasi uso dell'alloro: getta vasi un ramo di quest'albero nel fuoco; se
più verdi e capricciosi... da ramo a ramo da albero ad albero l'
capricciosi... da ramo a ramo da albero ad albero l'andava via come
piccola camera s'affaccia dal davanzale un ramo di geranio, sulla bianca parete danzano
fiamma ossidrica). 9. minuscolo ramo, breve e liscio, tipico del
con una particolarissima vocazione per un dato ramo di scienza, d'arte o d'industria
s'aprono di sotto dalla parte del ramo, e caggiono poiché ne saranno usciti
, i datteri colore d'ambra dal ramo giallo appassito. -per simil.
infra gli altri donò al vincitore un ramo di palma. marino, vii-237: e
frondosa / volgendo gli occhi, un lungo ramo vede; / e con la spada
. 2. bot. di ramo d'albero che si piega verso il
, ii-1-359: in quarantanni questo ramo di pubblica spesa in inghilterra si è decuplato
delicatissimi che hanno finito col piegare il ramo sotto il peso di frutti senza forma
noce, il demonio saltava giù dal ramo e l'acchiappava per il bavero.
reale; ella non può abbracciare che il ramo delle scienze ontologiche che trattano dell'ente
deposizioni, per essersi divertita per lo nuovo ramo gran parte dell'acque. paoletti,
e guarda la sua forma / con breve ramo, umile e depresso. e
della pelle. 2. ramo della medicina che comprende la dermatologia,
bulbose; scortecciare una pianta, un ramo. calvino, 2-96: desquamava la
o nello scortecciare un tronco o un ramo. = deriv. da desquamare;
v'hanno delle limitazioni pel rappresentante del ramo principale. egli non può legarsi di
questi mancano, ai congiunti di un ramo collaterale. -devoluzione dei feudi: nei
foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. g. villani, 12-84: ogni
'). dialettologìa, sf. ramo della linguistica che studia i dialetti.
. bencivenni, 4-28: lo quinto ramo d'umiltà si è dibassarsi, e quant'
dibattevano, e dentro vi tritavano un ramo tenero di fico, accioché quel latte con
fino a notte, a cavalcioni del ramo da cui pendeva l'impiccato.
fanno capo a un dato ministero; ramo della pubblica amministrazione; ministero.
dietètica, sf. medie. ramo della medicina che tratta dei vari tipi
: le realtà sono differenti per ogni ramo del sapere umano e differente è il mezzo
iii-399: digitato dicono i bottanici quel ramo, pianta o fiore che ha divisione come
cresce in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune
come abete in alto si digrada / di ramo in ramo, così quello in giuso
alto si digrada / di ramo in ramo, così quello in giuso, / cred'
peregrini, 1-158: questo poi è il ramo proprio e principalissimo dell'umana prudenza.
di foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. / la coma sua, che
europa. guglielmini, 343: quando un ramo [di fiume] gode continuamente delle
è necessario... che l'altro ramo sia interamente abbandonato. s. maffei
videro la tresca di quei due di ramo in sella, tutti insieme principiarono a
mirabile per facilità di dilettantismo in ogni ramo del pensiero, affrettavasi a sciogliere tutte
incerte sul posarsi, / o sopra un ramo / o sulla mia mano; /
una foglia inaridita, / che, dal ramo dipartita, / lenta lenta vi risté
-che pure si pretende diramante dal grosso ramo indo-europeo -trabocca a pieni getti.
poco dopo diramatasi in tre rami col ramo principale si attaccava altintemo della cavità di
esce da esso, come fa lo ramo dell'albore. landino, 360:
si dirama: cioè si dirama come ramo da albero. imperoché torcie dalla prima
, plur. ant. di ramo. dirancare (disrancare),
pubblico o privato, o di un ramo della pubblica amministrazione a cui sono attribuite
: con molta fatica era scesa di ramo in ramo, fino a circa un quarto
molta fatica era scesa di ramo in ramo, fino a circa un quarto dell'altezza
discende dal primogenito, diretto (il ramo di una famiglia). - diritto
creare nell'albero genealogico degli uzeda un ramo storto che avrebbe fatto concorrenza al diritto
ferir venne / prima nel fondo il ramo saldo e forte. marino, vii-371
. crescenzi volgar., 2-22: il ramo il quale si pianta, non si
. bencivenni, 4-66: lo primo ramo si è pascere li poveri e li
del sangue venoso ed impuro per lo ramo splenico della vena porta, quando ella
ghirlanda per beatrice. vedete? il ramo ha le foglie e i fiori: fiori
sue rime, / tal qual di ramo in ramo si raccoglie / per la pineta
, / tal qual di ramo in ramo si raccoglie / per la pineta in
: organo collegiale che, in ciascun ramo della pubblica amministrazione, è incaricato di
., iv-viii-i: lo più bello ramo che de la radice razionale consurga si è
. petrarca, 105-81: in bel ramo m'annido, et in tal modo,
/ si disfaran, siccome / fronda dal ramo scossa. alvaro, 14-40: l'
, iv-28: sotto la scure il disilluso ramo / cadendo si lamenta appena,
la camera alta quanto con l'altro ramo del parlamento. manco lo facessero apposta
venir meno (una famiglia, un ramo di essa). strinati, 98
fiori e d'altra fronda in ciascun ramo. -per simil. e al figur
foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. arici, i-144: dispogliata è
, non può essere utilizzato in altro ramo della pubblica amministrazione. -collocamento in disponibilità
doverlo far per me proprio, è un ramo di presunzione. tasso, 20-136:
e cresce in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le
vedersi a'suoi be'lauri inserto / candido ramo, e schietto. -diffondere, spandere
: o parenti, / da qual triste ramo distorto / sin dal tempo d'adamo
, con tutti gli insetti, di ramo in ramo e di fronda in fronda,
tutti gli insetti, di ramo in ramo e di fronda in fronda, da tronco
. -piegare verso il basso (un ramo). slataper, 1-39: agguanta
. slataper, 1-39: agguanta un ramo carico di susine e lo divarica puntandosi
organo vegetale, in partic. un ramo). mattioli, 1-555: ha
. leopardi, 35-4: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale, /
agita, divincola, come fa un ramo ancora verde messo vicino al fuoco.
fico, che ve n'ha un grande ramo e molto cavato a modo d'una
v'amai lungiamente / più ca pi- ramo tisbia dolzemente, / ed ameragio infin ch'
sopra un'eminenza dolcemente addossata a un ramo del pentelico. 10. ant
si struggono di maturità e di dolcezza sul ramo curvo che si duole! alvaro,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. / co- desto solo oggi possiamo
; scienza, arte; branca, ramo del sapere. giamboni, 7-7:
un coltellaccio dando un colpo in un ramo o nel tronco d'essi, che sono
monti, x-2-297: lo volle [questo ramo] il dio d'ar- cadia,
cresce in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le
magalotti, 24-350: non contrassegnai il ramo, che verisimilmente a marzo sarà involto
/ ma sotto l'ombra che ogni ramo annoda / la passeretta gracchia e attorno
l'ispido pino, / di questo ramo ghirlandar le fronti. prati, ii-331:
serra, ii-198: per spingere un ramo in alto, basta tirarlo a terra
. elettrochimica, sf. chim. ramo della chimica fisica che tratta delle trasformazioni
. -in partic. elettrologia medica: ramo della medicina che tratta dell'azione dell'
. elettrotassi. elettrotècnica, sf. ramo della tecnica che si occupa delle
elettroterapìa, sf. medie. ramo della fisioterapia che utilizza gli effetti biologici
di civile filosofia, ossia meglio del ramo più importante della medesima. foscolo,
'. ematologìa, sf. ramo della biologia che studia il sangue in
nella protuberanza occipitale si apre in un ramo della vena occipitale. -emissario parietale o
le emorroidi. -nervo emorroidario: ramo collaterale anteriore del plesso sacrale; decorre
2. che ha vivo interesse a ogni ramo del sapere, che è in grado
estendere il proprio interesse a ogni ramo del sapere, ad ampliare le proprie
. endopodite, sm. zool. ramo interno dell'arto bifido tipico dei crostacei
. -olo. enologìa, sf. ramo della scienza che studia i processi riguardanti
. endozoico. entomologìa, sf. ramo delle scienze naturali che studia gli entozoi
epidemiologìa, sf. medie. ramo della medicina che si occupa dell'origine
epiplòide, sf. anat. ramo dell'arteria ci- liaca che interessa l'
v.]: 'epiplòide *, ramo dell'arteria celiaca, la quale spuntando
. epipodite, sf. zool. ramo dell'appendice dei crostacei, di forma
. epistemologia, sf. filos. ramo della gnoseologia che si occupa dell'indagine
maggiore sulla parte superiore di un ramo orizzontale od obliquo. = voce
al modo d'una forcella ricavata da un ramo d'albero, potato alle sue giunture
grandi rammarichi, che l'eredità di quel ramo della casa de'medici, che discendeva
erpetologia2, sf. zool. ramo della zoologia, che si occupa degli
poca parte ardito invola, / ora di ramo in ramo erra e s'aggira.
ardito invola, / ora di ramo in ramo erra e s'aggira. 5.
là 've stava, / 'n un ramo sopr'a me essaltato. cassiano volgar.
, 24-116: quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già
quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già tratto m'avea
: [mida] trasse dall'ischio uno ramo verde, la verga fu d'
dell'esclusiva degli stabilimenti, di qualche ramo di commercio, ecc.? cattaneo,
agenti nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività, né l'agente può
nella stessa zona e per lo stesso ramo gli affari di più imprese in concorrenza
. gadda, 6-180: era consultata nel ramo esorcismi, aperture o rotture d'incantagione
magazzini, vera esposizione perpetua d'ogni ramo di arti e d'industria. periodici
/ s'ho da mostrarti ogni tuo ramo, il cui / valor la stirpe sua
-risecchito, appassito (un fiore, un ramo, ecc.). dossi,
la coltura è estesa, ma nessun ramo di essa ha fatto oggetto speciale de'suoi
s'estinse in lui e nel suo ramo la progenie di roberto guiscardo. d'azeglio
passione delirante. rebora, 176: dal ramo estremo / usignolo in barbaglio / nella
altro 'e xxdc8o <; 4 ramo '. eteroclàmide (eteroclamidato),
questi luoghi familiari. -etnologia giuridica: ramo dell'etnologia che riguarda il diritto dei
targioni tozzetti, i-188: tagliando un ramo di fico, di euforbio, gemono
in cui si divide il grande ramo razziale degli euro poidi;
alle quali si è ulteriormente diviso il ramo degli europoidi in due gruppi: pre-europidi
insani / eversor di cittadi il mite ramo. pascoli, 1405: dà che odisseo
una foglia (una gemma, un ramo, un'infiorescenza, un fiore)
di fenomeni. -in partic.: ramo della medicina che studia la causa e
]: 'arteria facciale ', ramo della carotide esterna che nasce al di
leopardi, 35-3: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale, / dove
la falce in mano per tagliare ogni ramo / che passa fuor di ragione e misura
, 2-32: il silvano ha il suo ramo d'albero, il falcetto ed intorno
e in quella fretta gli venne fallato un ramo, onde ella fu forzata ad appiccarsi
grande fallimento: / donastemi auro co ramo. guittone, 136-8: e pur del
lo più al plur.): ramo o rami di uno stesso nobile ceppo.
/ o come novo augello al visco in ramo. boccaccio, dee., 1-7
ditta al banco della vendita, « ramo medicinali ». 2. ant.
presenta fasciazione (un tronco, un ramo). 5. milit. ant
arbore un granchio di fiume e un ramo di ruta; ovvero vi sospendono alga
. lancia, i-301: veduto il ramo, incontanente posò; e approssimandosi all'
2-76: ben si spezzò [il ramo]; ma tanto la sostenne, /
dall'arena, che produce in quel ramo gran quantità di banchi. dottori, 98
intrinseca fecondità. lanzi, ii-199: questo ramo della scuola bolognese, che, comunque
felice, / come pende da 'l ramo un roseo frutto, / quasi erami a
angusti, come sarebbe questo o quel ramo delle arti meccaniche e delle utili industrie
/ n'andrà, né senza il ramo il fior fia colto. battista, iii-
a ferir venne / prima nel fondo il ramo saldo e forte. marini, iii-15
); potato, reciso (un ramo). anguillara, 2-116: fa
lorenzo de'medici, i-280: non ramo o scoglio ferma il suo volato. ariosto
la sommità d'uno stelo o d'un ramo in istato presente di vegetazione, a
prostrazioni. -profondamente edotto in un ramo della scienza o dell'arte; competente
: sulla graticola. te, verde ramo, in cui fiorio / quanto di bello
la regia casina di quisisana ed un ramo fu prolungato sino a nocera. de
, rigoglioso (un seme, un ramo, una pianta, ecc.).
x-2-297: lo volle [questo ramo] silvan, dimenticate / le ferule fiorenti
, feudataria di ormilia, un ramo della dominazione spa- gnuola. gobetti
tutto è buono / e ad ogni ramo in un vasel ne appendi. trinci
s. c., 40-7-6: il ramo degli arbori, che sono in affo,
un'irrequietudine da uccello: saltava di ramo in ramo, ficcanaso, ombroso, inconcludente
da uccello: saltava di ramo in ramo, ficcanaso, ombroso, inconcludente.
con un succhiello, e quivi si ficchi ramo di vite, secondo il modo che
il maio: piantare il maggio (il ramo verde, che il primo maggio veniva
fui furato a poco a poco / nel ramo sopr'a me fidato.
sopre me uno ionto / 'n un ramo sopr'a me piantato. 12
adorno, coperto di frutti (un ramo, un albero). deledda,
filloclàdio, sm. bot. ramo o fusto che ha assunto, per
4 foglia 'e xxd8o <; 4 ramo '. fillodàttilo, sm. zool
foglia; può essere posto trasversalmente al ramo che lo porta o passare per l'
porta o passare per l'asse del ramo stesso. tramater [s.
ecc.) rispetto all'asse del ramo che li porta; può variare da
, sotto la piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello
piena avversa, / di ramo in ramo e poi / di capello in capello,
montale, 1-34: prima / un ramo aggiunsi alla fiamma / del focolare e
che l'interesse? 2. ramo dell'amministrazione statale che si occupa delle
e finanziarie. -matematica finanziaria: ramo delle scienze matematiche che studia la teoria
teoria della capitalizzazione. -diritto finanziario: ramo del diritto pubblico che abbraccia le norme
appresso de l'altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le
/ el chiaro sangue e di secondo ramo. ariosto, 114: la liberiate apprezza
. de jennaro, 74: mi- ramo el fine, anzi el varcar del ponte
3-19: un piccolo rumore, un ramo che si spezza e cade, urtando sulle
bocchelli, 5-61: con lei finiva un ramo dei nichesola, ed è sempre uno
, finito. -estinto (un ramo dinastico, una famiglia). tassoni
finni, sm. plur. etnogr. ramo della famiglia etno-linguistica degli ugro-finni,
e questi nel quadru plice ramo finnico od uralico, asiatico, oceanico,
è la sua forma simile ad un ramo di finocchio dolce, il gambo è
. fazio, ii-4-77: del vergine ramo / nacque il bel fior ch'alluminò
in sul fiorir si schianta / sì gentil ramo. firenzuola, 77: potemo sapere
concepita invece nell'età moderna come un ramo della pubblica amministrazione) attinente al pubblico
fisiogenia, sf. biol. ramo della biologia che studia lo sviluppo delle
fisiografia, sf. geogr. ramo della geografia che studia la natura
o sintesi di cellule. 2. ramo della medicina che studia le funzioni degli
. fisiopatologìa, sf. medie. ramo della fisiologia che studia il funzionamento anormale
. fisiopsicologìa, sf. psicol. ramo della psicologia che studia nell'uomo i
: per cagione della struttura dicesi [il ramo] tubulato o fistoloso o vuoto,
alghe flagellate. 15. bot. ramo sottile, con diversi internodi e foglie
uccellino, a giudicare dalla flessione del ramo e dalla macchia scura che il volatile
, fermo e lucia, 17: quel ramo del lago di como d'onde esce
appendice laterale del caule (fusto o ramo) e la cui funzione principale è
di foglie e d'altra fronda in ciascun ramo. sacchetti, 13-18: traendo vento
. leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale, /
con le sue foglie. -anche: ramo, siepe, cespuglio. g.
verde! 'presentando una foglia o un ramo. gr azzini, 4-199: -deh
appresso dell'altra, fin che 'l ramo / vede alla terra tutte le sue
. de jennaro, 74: mi- ramo el fine, anzi el varcar del ponte
aspetta solo il vento che la stacchi dal ramo e se la porti. -fare,
/ suo si reggesse il regno, e ramo o foglia / non si movesse in
, / sanza dio non si volge in ramo foglia. proverbi toscani, 272:
a una quantità di foglie staccate dal ramo, secche, fradice (o anche a
. relig. religioso appartenente a un ramo dell'ordine cisterciense riformato da giovanni de
filogenetico che consiste nell'appiattimento di un ramo op pure di assi caulinari
. -anche: la loro disposizione sul ramo; il periodo di tempo in cui
/ scemò la selva d'un foglioso ramo, / che velame gli valse ai
e del mio lauro la protegge un ramo, / chino su 'l cuore mormorarle -o
iv-270: 'folklore',... quel ramo della letteratura che tratta delle pecularità di
... / e ad ogni ramo in un vasel ne appendi. targioni tozzetti
particolare l'arte medica o un suo ramo, da cui si ricavano le regole
, fatto per lo più con un ramo biforcato (o anche terminante con più
, 2-205: * forca ', ramo rimondo, lungo circa tre braccia,
le vette de'fichi, tolli il ramo triforcuto e biforcuto, e coglilo dalla
. sulle forche si posa orizzontalmente un ramo lungo. 3. parte del
moravia, i-451: salì sopra un ramo e da questo sopra una forcella, nel
in due estremità; biforcuto (un ramo, un bastone o anche la lingua,
sua moglie e tu giri appoggiandoti a un ramo forcelluto. -per simil. spartito
fascine nella fornace. 2. ramo forcuto. magazzini, 17: i
sostentano in aria. 2. ramo o pianta biforcuta. caporali, i-132
cuoio o di tela sostenuto da un ramo biforcuto che, special- mente nella campagna
così detta forcina, che è un ramo d'albero fitto nel carretto, e che
; che si allarga biforcandosi (un ramo, una spina, ecc.).
... / sommette d'olmo un ramo, il qual, forcuto, /
iv-28: sotto la scure il disilluso ramo / cadendo si lamenta appena, meno
provato in giudizio (e e preso il ramo di sopra, nel suo troncon si rinnesti
essenza da essenza, non è che un ramo dell'analisi stessa. b.
il fusto, la radice, il ramo); portato a maturazione (il
, un esempio formato ridotto, un ramo ormai un po'secco di quella fioritura
qualche storta sillaba e secca come un ramo. 7. ant. locuzione
cocchi, 8-22: derivare un grosso ramo d'acqua corrente dal serchio...
colonna e con l'altra tiene un ramo di quercia. carducci, ii-1-260:
mortella] in verbene. tagliato un ramo di cinque o sei anni,..
erano mai state così belle e invitevoli sul ramo, dal tralcio, in mezzo alle
leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale, / dove
più lento e frale / d'un picciol ramo cui gran fascio piega. fazio,
ant. fraschi, sm.). ramo scello con foglie, di
foglie, di albero o di arbusto; ramo. -anche: fronda.
, l'acciuffano. 3. ramo appeso come insegna di osteria, taverna,
-in partic.: che salta di ramo in ramo (un uccello).
.: che salta di ramo in ramo (un uccello). parini,
3. ant. saltare, volare di ramo in ramo provocando rumore (un uccello
ant. saltare, volare di ramo in ramo provocando rumore (un uccello).
stanno sempre, e saltellando e svolazzando di ramo in ramo e di frasca in frasca
e saltellando e svolazzando di ramo in ramo e di frasca in frasca (frascheggiando e
della loro dislocazione territoriale e del loro ramo di attività, e i fondi a
fagiuoli, 1-7-112: gli vo'con questo ramo / di quercia far do'freghe sul
foglia / si spicca lenta dal suo ramo e casca. cagna, iii-191: la
. paolini massimi, xxii-43: in ramo, in bosco e in sponda /
rapporto col diaframma. -nervo frenico: ramo profondo discendente del plesso cervicale che attraversa
: di guiderdon ma'non potre'aver ramo, / ch'i'renderti potesse; ma
. frenologìa, sf. medie. ramo della medicina che studia e cura le
in quella fretta gli venne fallato un ramo, onde ella fu forzata ad appiccarsi con
uccello frettoloso, che saltella da un ramo all'altro, come spinto da chissà quale
me che una foglia, liberatasi dal ramo, in balìa dell'aria.
). ramoscello giovane e tenero; ramo carico di foglie (e anche di fiori
uso de'mortali è come fronda / in ramo, che sen va e altra vene
cresce in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le
, 24-117: quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già
quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando, già tratto m'avea
sasso in questi monti, / non ramo o fronda verde in queste piagge, /
/ filo d'alga nel mar né 'n ramo fronda / senza il voler di
: con significato collettivo * fogliame, ramo con le foglie '. per l'etimo
albero), di foglie (un ramo); verdeggiante. baldi,
corona in atto riverente / di frondeggiante ramo egli si mette. f. f.
fronde; coprirsi di foglie (un ramo), di ramo tutto
di foglie (un ramo), di ramo tutto ciò che accade,
abbonda di fronde e di foglie (un ramo, una pianta); folto di
. rucellai, 313: piglia un frondoso ramo / e prestamente sopra quelle spargi /
frontologìa, sf. meteor. ramo della meteorologia che studia la morfologia e
abbonda di fronde e di foglie (un ramo, un albero, un tralcio,
frustone. 2. tose. ramo che è stato spogliato delle foglie;
appeso come una collana a un ramo morto e rimorto 10 si direbbe più
10 si direbbe più morto di quel ramo. pancrazi, 1-67: sotto lo
, collettivo -aglia. 2. bot. ramo fruttante: che è destinato alla
. caratterizzato dalla maturaproduzione del frutto; ramo a frutto (v. ramo).
frutto; ramo a frutto (v. ramo). zione dei frutti (un
gozzi, 1-109: si prende un ramo di uguale grossezza da un albero che
di sopra si è parlato di un ramo, dirò così, della scuola veronese trapiantato
; che porta gemme fruttifere (un ramo); che è destinato alla riproduzione (
; fruttifero (un albero, un ramo, una pianta, un seme).
la terza parte che si ritruova essere del ramo fruttuoso. baldi, ii-149: padri
per i loro fili, passando da un ramo all'altro in una fuga disperata,
un albero fulminato, sopravvivere talora un ramo solo e rivestirsi di fiori. d'annunzio
quel, ch'avea in man, celeste ramo / si volse a'funerali altari,
funicolo spermatico). -arteria funicolare: ramo dell'arteria epigastrica che perviene alle tuniche
fui furato a poco a poco / nel ramo sopr'a me fidato. monte,
inutile e furfanta, / a quel ramo costì, che sporge in fuora / da
noce, il demonio saltava giù dal ramo e l'acchiappava per il bavero. un
plur. popolo che anticamente costituiva il ramo occidentale dei celti insulari; goideli.
è mai gagliardia che non abbia un ramo di pazzìa - e la gente:
-non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzìa; - e qui la
, florido (un albero, un ramo, una radice); turgido, gonfio
quando si vede in qualche ulivo un ramo assai più gagliardo e fresco degli altri,
3. parte inferiore di un ramo o di un tralcio, nel punto
gambitta, sf. region. pezzo di ramo d'olivo lungo circa mezzo metro,
, collocato presso il termine di ciascun ramo della rete di distribuzione, indica il
(ga$ochimìa, gazochimìa), sf. ramo della chimica che studia i gas.
0. rucellai, 2-238: il ramo splenico [della vena porta]..
.). gastroenterologìa, sf. ramo della medicina e della chirurgia che si
risata stridula, da gazza scacciata dal ramo, mi interruppe. moravia, xi-528:
: 'nervi gemelli ', filetti del ramo tibiale del popliteo che hanno la stessa
, 1-97: è la costanza un ramo / di celeste virtù, che nulla
, anche un umore vegetale da un ramo, da un tralcio potato);
, trasudare un umore vegetale (un ramo, un tralcio tagliato); perdere
crescenzi volgar., 5-13: il ramo che si dee porre, si prenderà
;. che comprende o riguarda l'intero ramo l'amministrazione pubblica o di un
ii-748: il butirro è un altro ramo presso di noi generalissimo della pubblica sussistenza
di un sol ramo, ed il canale della generazione de'
con una particolarissima vocazione per un dato ramo di scienza, d'arte o d'industria
r. borghini, i-164: pigliano qualche ramo di salcio ben secco e gentile,
, mescolando i nomi, / ad un ramo adottar l'altro faceva. e.
terroso '. geodinàmica, sf. ramo della geologia che studia le forze modificatrici
geomedicina, sf. medie. ramo della medicina che analizza l'influenza del
geriatria, sf. medie. ramo della medicina che studia le malattie
. tasso, 13-ii-215: di quel ramo ch'è tronco, / germogli il glorioso
germogliare, spuntare, crescere (un ramo, una pianta, l'erba, un
vivo / che per te germina / ramo d'ulivo, /... /
sviluppo di una pianta o di un ramo. crescenzi volgar., 4-10
, iniziare lo sviluppo (un nuovo ramo). -per estens.: crescere,
ad viene se si coglie [il ramo] dalla madre già gemmata e germogliata.
gemma nella fase iniziale di sviluppo, ramo formato da una gemma; piantina appena
: che altro t'ha fatto quello ramo che gitarti tra'denti e'morsi degli
. montale, 1-34: prima / un ramo aggiungi alla fiamma / del focolare e
-che pure si pretende diramante dal grosso ramo indo-eruopeo -trabocca a pieni getti.
fornace, dove io arei potuto fare un ramo di gitto, grosso quanto io
; germoglio, pollone, tralcio, ramo particolarmente sviluppato. c. e
venuto in succhio, se intacchi un ramo con ferro, le vene ghiacciano.
trice. vedete? il ramo ha le foglie e i fiori: fiori
la campana! alvaro, 2-9: fra ramo e ramo... balzano ridesti
! alvaro, 2-9: fra ramo e ramo... balzano ridesti i ghiri
stirpe regia della grande famiglia giapetica del ramo indogermanico. settembrini, 138: io
una pianta); ancora tenero (un ramo, l'erba); che proviene
rallegrare. ridutto, / radice ramo fronda fiore frutto / d'ogni dolpetrarca,
bruni cipressi... / ed un ramo ne svelse, e intorno al
-intrecciarsi (i capelli, un ramo, ecc.). epicuro,
oro smaltato bianco, girata di un ramo di quercia. de roberto, 25:
d. bartoli, 10-269: l'altro ramo [del nervo] è * molle',
. 5. astrologia giudicativa: ramo dell'astrologia che pretende di conoscere il
. 3. astrologia giudicatoria: il ramo dell'astro- logia che pretendeva di predire
semplicemente giudiziaria, sf.): ramo dell'astro- logia che studia il corso
. gramsci, 8-127: di ramo in ramo le esperienze passate si sono
gramsci, 8-127: di ramo in ramo le esperienze passate si sono accumulate negli
ognuno dei quali è preposto a un ramo dell'amministrazione comunale, in numero variabile
modi, cioè con seme, con ramo e con glaba, cioè talea. carena
* glaba * talea ', ramo d'albero tagliato nelle due estremità per
anche * nervo gluteo 'il grosso ramo del lumbo sacro, che esce dall'incavatura
volle trattenersi, piantare gli unghielli nel ramo, ed in quel guizzo girò su se
alcune carrozze. -nodo di un ramo o di un tronco; nocchio.
si forma su un tronco, un ramo o un organo vegetale; nocchio.
, che non vi sia dato alcun ramo il quale è mancato. l. bellini
ap piccati pe'piedi al ramo. = da accostarsi al lat
c. 2. sm. ramo insulare delle lingue celtiche al quale appartengono
diventa gola. -ant. braccio, ramo di un fiume. viaggi in terra
ad angolo (un muro, un ramo, ecc.); fare una svolta
di settembre già propizie / gonfian sul ramo fichi bianchi e neri. alvaro, 2-7
: chi della scorza intera spoglia un ramo /... / e ne riveste
halli, 6-52: così sembra quel ramo, e in guise cento / fa
.): quella, appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, propria
1-315: ma sotto l'ombra che ogni ramo annoda, / la passeretta gracchia,
conc. ii-594: l'ussignuolo canta sul ramo soavemente per gradire alla compagna che sta
/ eh'a me dinanzi uscendo / di ramo in ramo ti ricovri e passi,
me dinanzi uscendo / di ramo in ramo ti ricovri e passi, /..
casca la guazza, / e se un ramo le graffia il viso e il petto
ogni augelletto / cantar volando ogni or di ramo in ramo / da far star lieto
cantar volando ogni or di ramo in ramo / da far star lieto ogni affannato e
lesengrino, xxxv-1-840: ad uno grande ramo sì s'apicò, / e con le
monaci benedettini (in partic. del ramo cisterciense) nel secolo xii, costituita inizialmente
accampati sotto l'argine destro di quel ramo del delta, specie di presidio che
]. -vegeto, robusto (un ramo, un tronco, una foglia)
eneide volgar., 128: grappavi uno ramo d'ulivo. poliziano, st.
, sospeso all'estremità d'un ramo. c. e. gadda, 15-18
del fico, faceva forza per tirare il ramo più alto coi frutti più grassi.
: né spunta frutto o fior da verde ramo, / che la di te ministra
; ricco. molza, 1-132: ramo leggiadretto e lento / col fascio piega
(se pure non ispennata) di ramo in ramo, che non trova posto
se pure non ispennata) di ramo in ramo, che non trova posto sicuro da
groppo della rovere, che circonda il ramo, a guisa d'una pina con
dimensioni alquanto rilevanti. — anche: il ramo dell'oreficeria che si dedica a questi
patito, floscio (un albero, un ramo). allegri, 71: le
. salvini, 22-121: spezzò un ramo colla grassa / mano, di foglie
giamboni, 64: passeremo il primo ramo molto agevolmente, e poscia passeremo il
sterpi e la verdura / io colgo un ramo di sei fiori adorno / coperti d'
degli oppi, in modo che ogni ramo sia sempre accompagnato da una o due
non ritornava, si comprese che in qualche ramo per li guinzagli intricato s'era.
, usciti dalla tessaglia, s'interpose un ramo iava- = voce dotta, deriv. dal
: ecco tra nudi sassi o in verde ramo / e la fera e l'augello
a'suoi be'lauri inserto / candido ramo e schietto / della casta di pace
del corpo umano. 2. ramo della meteorologia che studia i feno =
igrometrìa, sf. fis. ramo della meteorologia che studia la quantità e
-ci). anat. nervo ileoipogastrico: ramo collaterale del plesso lombare che svolge funzioni
iliache e lombari. -arteria ileolombare: ramo dell'arteria iliaca interna che irrora i
.]: 4 arteria ileolombare ', ramo dell'ipogastrica che ascende dietro il muscolo
rimboschite selve ora su i tronchi / ramo non si dibatte; i rami foglia /
pascoli, 500: un ramo non c'è con due frasche, /
. disteso a forma di braccio (un ramo; in partic. la vite)
vamente di 'gemma 'e 'ramo 'col pref. in- (assimilato
, un pomo / preso dal proprio ramo, col colore / che lor comparte la
e mancare. baldi, 412: un ramo d'un fiume entrato in un campo
i-2-88: immiserimento in cui cadde questo ramo d'industria pel prevalere dell'infesta dominazione
. immunochimica, sf. medie. ramo dell'immunologia specializzato nello studio dell'aspetto
. immunoematologìa, sf. medie. ramo dell'ematologia che studia i fenomeni di
immunologia, sf. medie. ramo della scienza medica che studia i fenomeni
. gadda, 6-180: era consultata nel ramo esorcismi, aperture o rotture d'incantagione
11 nodo vitale, il più cortese / ramo fra tanti gli sostenga il laccio.
manca per essere buono scrittore in qualche ramo della letteratura filosofica? nulla fuorché.
muro, o di poggio, o di ramo ombra, / né nebbia che 'l
lancia, che impesa / era in un ramo, porge che le porte / al
3. agric. punto del ramo di una pianta nel quale è stato
nel mezzo che viene innestato su un ramo nel punto in cui è stata asportata
con limitati poteri decisionali, a un ramo o a un servizio dell'organizzazione da
, / quando a la treccia il ramo diè di piglio. n. villani,
petrarca, 105-80: e 'n bel ramo m'annido, et in tal modo,
.. a suo diletto va di ramo in ramo. tasso, 19-66: tornò
a suo diletto va di ramo in ramo. tasso, 19-66: tornò di tenda
i-4-81: con costor colsi 'l glorioso ramo, / onde forse anzi tempo ornai le
suoi / pegni carco, inarcarsi il verde ramo. galileo, 3-3-12: se la
annunzio, 1-236: alla fine d'ogni ramo della balaustrata hanno messa una statua di
ariosto, 233: come tortora in ramo senza foglie, / che, poi
, dolce mia speme, / come ramo con ramo in un s'incalma,
dolce mia speme, / come ramo con ramo in un s'incalma, / che
un'altra mano si presentava un ramo d'olivo a roma. oriani, x-19-317
1-294: trovando il sugo la resistenza nel ramo grosso, scortato, necessariamente si diverte
colla quale inarcati vanno a ritrovare il ramo che le sostiene. crusca, iv
: tra i fili che congiungono / un ramo all'altro si dibatte il cuore /
riverenze ed inchinate / pose quel ramo d'oro in prospettiva, / e passò
leo, 153: fa che 'l bel ramo le mie tempie inchiome, / ch'
egitto e quello col più occidental suo ramo inchiudendo in asia, mette nel mare
strati successivi (un tronco, un ramo); andare soggetto agli effetti della
affetto da cipollatura (un albero, un ramo). paoletti, 1-1-197: il
, 264: tucti quelli tagliassero alcuno ramo, per piantare o incitare, non sia
tronco selvaggio, / se awien che ramo a lui gentil si unisca, / ringentilisce
/ dal fiore lieto pesa già nel ramo / ed alla terra inclina, lume assorto
. iacopone, 88-91: lo primo ramo d'esto encomenzare, / 10 qual
affondò le mani nella neve, scrollò un ramo di pino; rise quando sentì il
con una inutile incredulità di un così prezioso ramo dell'autorità assoluta, quale è l'
discendi, e riedine; / quel ramo, a cui sospesiti / non t'
, decussato (un petalo, un ramo, una foglia); eteroclino (
incunabollstica (incunabulìstica), sf. ramo della bibliografia che si occupa degli incunaboli
il verdone non s'era mosso dal suo ramo e pigolava guardandoli, incuriosito.
replicati incurvamenti dell'uno e dell'altro ramo interno delle arterie carotidi, prima di
l'asse (uno stame, un ramo, una foglia, ecc.).
: secondo la direzione dicesi [il ramo]:... incurvato..
, inclinato (un albero, un ramo). menzini, ii-23: quantunque
elementi atmosferici (un albero, un ramo). fantoni, ii-179: erge
di questa nuova disciplina appartenevano al ramo bianco dei gia- petidi, conosciuto
indurada. petrarca, 105-82: in bel ramo m'annido, et in tal modo
i-24: viene ora in campo il secondo ramo della ricchezza, e la classe della
de'piedi s'industria di arrivare il ramo su cui fiorisce la rosa; vacilla e
il risultato delle altrui meditazioni sopra ogni ramo dello scibile umano. bocchelli, 13-132:
,... e da un ramo d'olmo che sporgeva in fuori, fugli
a certe opinioni, fu in ogni ramo dell'arte e del pensiero, e in
casio o cima bipara) o un solo ramo (mono- casio o cima impara)
/ dal sole d'agosto, col ramo / di spino. sbarbaro, 5-94:
sm. (plur. -chi). ramo che ha funzione di sostegno di una
, pendeva appiccato per una corda a un ramo: s'infunava piano piano a destra
ben è folle chi sagia / sì forte ramo a
di germogli (un albero, un ramo). cicognani, 3-208: una
si forma su un tronco, un ramo o un organo vegetale; nocchio;
tasso, ii-162: ingannato dal ramo / sen vola al visco semplice augel-
di muro o di poggio o di ramo ombra, / né nebbia che 'l
., non essendo possibile tagliare il ramo, sottoporvi la cassetta e scuotervele [le
alla radice, e sì come il ramo al pedale. savonarola, i-324: cominciò
tasso, 17-80: là d'un gran ramo estense ei par ch'inesti / l'
la bellezza delle fanciulle facendo il principal ramo del commercio, da quell'interesse.
fresco taglio del tronco s'incastra il ramo selvatico e si rammargina la ferita facendo
cui tener aperta la fenditura praticata nel ramo. pirandello, ii-2- 35:
gemma e parte della scorza da un ramo di albero e sostituir vene una simile di
. vi vogliono intendere... un ramo dei primitivi inquilini della mesopotamia. panzini
2. venat. posarsi su un ramo (un uccello). 3.
tasche. = denom. da ramo (v.) col pref. in-con
vi-3-88: la farmacia non è il solo ramo d'insegnamento speciale e compiuto che si
ed ecco a i mirti io veggio un ramo inserto / della palladia oliva, e
accattate fronde / l'arbor che in qualche ramo sol s'innesta; / ma se
: il contadino... trascorre di ramo in ramo e qui mozza, lì
contadino... trascorre di ramo in ramo e qui mozza, lì insita nel
commerciale o di una sede secondaria o ramo particolare; amministratore, procuratore, rappresentante
frondosa / soglia dell'antro sterpò un ramo. graf, 4-35: bolle / la
iacopone, 1-593: da che il ramo ebbi salito, / di letizia più
intento / che non se vedea in ramo mover foglia / tanta dolcezza avea pien
iacopone, 69-125: fui nel sesto [ramo] senza entenza, ne la profonda
di già esistenti, ed è un ramo del 'danno emergente '; che dalla
piovuti in grembo, ed è un ramo del 'lucro cessante '.
tale domanda viene dapprima resa nota al ramo del parlamento al quale appartiene l'interpellante
toglierla [la brenta] dall'antico suo ramo... ed allontanarla quanto potevasi
giri e interrotti salti, / di ramo in ramo andando, ecco a lo stelo
interrotti salti, / di ramo in ramo andando, ecco a lo stelo /.
g. bentivoglio, 4-440: da questo ramo vengono derivati nell'istessa terra tanti canali
., 1 (7): quel ramo del lago di como, che volge
che la natura è andata componendo o ramo o foglia che sia, interzando,
sarpi, i-1-250: l'intestatura del ramo di po di tramontana non ha potuto
, e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di lete. marini
non c'è fiore appassito / né ramo intisichito, / né cuore battuto da dolore
d. bartoli, 10-269: l'altro ramo [del nervo] è molle e
.: avvizzire (una pianta, un ramo). lorenzi, 2-17: così
macchia la bestia crucciosa / con verde ramo intorno al capo avolto. a. f
. alfieri, 5-192: falso un ramo innestandosi, ei fa breccia / nel
gramo, / come augellin dall'invescato ramo / del cauto augella- tore / fuggito
parti dell'ausonico corno ancora un picciolo ramo dell'ingrata progenie era rimaso. bartolomeo
vere fiondi... sopra l'inutile ramo dimorano. crescenzi volgar., 2-21
leonardo, 7-i-121: del verde fatto dal ramo, ancoraché tal colore sia messo a
poi d'investigar cura ti punge / alcun ramo o liquor che già gran
, / c'amor di visco ciascun ramo abomba. petrarca, 195-3: di dì
, / come augellin dal- l'invescato ramo / del cauto augellatore / fuggito a pena
xxxviii-359: oh quante volte a l'inveschiato ramo / ri- mangon presi e ben pennuti
duolo acerbo e rio, / col ramo molle dell'onde d'oblio / torrai
involta / e quasi accolta / in un ramo di rose / e'par che dica
, coronato d'alloro, con un ramo delle fiondi di pallade in mano dimorava.
ritroverò la mia / arpa sospesa al ramo / dell'avellano involto / dal caprifoglio
oggetto che ha un contorno simile a un ramo di tale curva. 5.
; che ha la forma di un ramo d'iperbole, iperboliforme; che è
iperboliforme; che è delimitato da un ramo d'iperbole o da un iperboloide.
di curvatura analoga a quella di un ramo d'iperbole. mamiani, 6-51:
ipogastrica (o iliaca interna): ramo mediale dell'arteria iliaca comune. -plesso
d'annunzio, ii-6: cogliete il ramo vivo nella selva dei coralli / ove fremono
;. iresióne, sf. ramo di alloro o di olivo con bende
, stecchito (un albero, un ramo). ariosto, 6-30: il
sudario niveo, scuotendo a tratti un ramo che si libera dal peso, con un
2. anat. arteria ischiatica: ramo dell'arteria ipogastrica che distribuisce sangue al
a forma di croce o di ramo di iperbole in cui si estinguono le
, è presa invece dai più come ramo isolato d'attività, senza alcuna relazione
di spine e di punte (un ramo, un'infiorescenza, un frutto);
fugacità. beccaria, ii-74: questo ramo principale d'industria... finora
o procedure (e, a seconda del ramo del diritto a cui appartiene tale norma
e 494- istochìmica, sf. ramo dell'istologia specializzato nel riconoscimento qualitativo e
isto fisiologi a, sf. ramo dell'istologia che studia le modificazioni dei
). istopatologia, sf. ramo dell'anatomia patologica che studia le alterazioni
qua e di là, si divide in ramo interiore ed esteriore. monti, xii-6-118
me uno ionto / 'n un ramo sopr'a me piantato. iuntura
fa il naviglio della martesana prolungare un ramo fino al labbro della rotaia ferrata.
serbò il cognome di eliseo, laddove il ramo, iniziato da lui, prese il
fico, faceva forza per tirare il ramo più alto coi frutti più grassi.
quel margotto che si fa sotterrando un ramo senza inciderlo, onde butti da sé
'. laicologìa, sf. ramo delle discipline ecclesiologiche che studia la posizione
cfr. fr. ant. lancon 'ramo legno, bastone appuntito '.
ritroverò la mia / arpa sospesa al ramo / dell'avellano involto / dal caprifoglio
, gracile (un albero, un ramo); sfiorito, avvizzito, appassito (
purpureo fiore. magno, 125: ramo infelice er'io, che dal nativo /
targioni tozzetti, i-63: [il ramo] dicesi... lanoso o lanato
la tenera foglia lanuginosa che spunta sul ramo del melo. govoni, 1026:
39: di coralli a la dea vermiglio ramo / cortese porge, ed altra a
non sulla cima ma sui lati del ramo o del fusto (fiore, gemma,
8. linea di ascendenza, ramo di discendenza, grado di parentela.
alloro. dante, xliii-44: ramo di foglia verde a noi s'asconde
e de l'altera pianta, / felice ramo del bennato lauro, / in cui
lavezo de preda purché non sapia de ramo. cavalca, 20- 554:
egli è il lavoratore. egli toglierà ogni ramo di vite non portante il frutto,
. -diritto del lavoro: il ramo dell'ordinamento giuridico che riguarda il lavoro
lazzaròle. soffici, i-49: un bel ramo di mele lazzarole verdi e rosse rubato
e robusti, che fanno sempre al ramo principale, dal quale derivano, degli angoli
. b. tedaldi, 1-61: quel ramo di fico farà lega con detto pesco
e queste sono le leggi criminali, ramo, che al pubblico dritto eziandio si
ristucca, / e ponvi sopra qualche ombroso ramo. straparla, 13-9: uno di
e sanza violenza si dispicca dal suo ramo, così la nostra anima sanza doglia
foglie egli levò di fico a un ramo, / e a sé i calzoni e
oro e di perle tese sott'un ramo / dell'arbor sempre verde ch'i'tan-
la corrente che in francia appoggiò il ramo primogenito dei borbone e quella che in
partigiano di una dinastia o di un ramo dinastico contro un altro, oppure della
che tale linea rappresenta. -anche: ramo di discendenza diretta (in contrapposizione a
non dà fiori e frutti (il ramo di un albero fruttifero, il tralcio
, il superiore riceve un filetto del ramo nasale dell'ottalmico, e l'inferiore un
e l'inferiore un altro filamento del ramo inferiore del terzo paio. da'suoi due
e ne l'arbore stesso un lento ramo / con foglie d'oro, il
ii (1797-1870). -linea leopoldina: ramo cadetto della casa d'asburgo risalente a
e sparse il corpo stanco / col ramo intinto nel liquor di lete. caro
liquore / e di stigio veleno un ramo asperso / sovra gli scosse, e
rose non tocche / in su l'istesso ramo. / doman, altro richiamo!
appresso de l'altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le
-distaccato, strappato dall'albero (un ramo, le foglie). leonardo
, 2-76: ben si spezzò [il ramo], ma tanto la sostenne /
possa / entro l'umido libro il nuovo ramo. d. barali, 9-30-122:
]... è un tronco o ramo, lungo circa un braccio, che
d'annunzio, iv-1-426: intanto il ramo già rotto, ritenuto da alcune delle sue
che riguarda la lingua. -arteria linguale: ramo della carotide che irrora i muscoli ioidei
dell'altrui vita. 4. ramo di palma che si pone sulla croce
, dalla somiglianza della forma, il ramo della palma che si mette alla croce
e tutti e due si posano su 'n ramo, / snodando il collo del color
1-29: chi si sta sovra un ramo a buon riguardo, / chi in man
arcigne. aiuta anche quest'aspetto del ramo di colico a figurarsi i longobardi a
di toscana, soggetto dal 1737 al ramo degli absburgo-lorena, che ebbe origine nel
divenir fiamma lucente / dell'albero ogni ramo ed ogni foglia. c. i.
, 1-108: lunghesso la strada / un ramo d'olivo / il volto mi tocca
leopardi, 35-1: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale, / dove
, ii-1-247: messosi a cavallo ad un ramo colle spalle appoggiate al tronco, potè
gusta, al fin, del mortai ramo. c. i. frugoni, i-3-229
con sigismondo, nel 1438, il ramo maschile primogenito. carducci, iii-12-146:
tasso, 16-11: pendon a un ramo, un con dorata spoglia, /
di zolfo, aspersione di acqua col ramo di alloro. pagano, iii-69: nelle
, dove giungono certe terminazioni del ramo vestibolare del nervo cocleare. -macchia acustica
sudario niveo, scuotendo a tratti un ramo che si libera dal peso, con
e densa (un albero, un ramo, un cespuglio). targioni tozzetti
macroblasto, sm. bot. ramo con internodi normalmente allungati, che produce
direttamente dalla ceppaia; principale (un ramo, la radice di una pianta).
* materno ', con riferimento al ramo principale dell'albero, che si stacca
madrebranca, sf. ant. ramo principale di un albero. trinci
, 296: si osservi se da qualche ramo sottile e minuto ne fosse sortito altro
i-151: ben si può comportare al loro ramo primogenito [dei savoia] l'aver
denti. 8. bot. ramo maestro: quello che si diparte direttamente
maggiore accrescimento, che saranno più vicine al ramo maestro. spettacoli della natura [tommaseo
folgore e bruciasse, / era il ramo maestro. -radice o barba maestra
signor da burla. 2. il ramo fiorito che il primo giorno di maggio
amore; maio. -anche: il ramo o l'albero (fiorito e ornato di
quelli che vanno a cantar maggio portano un ramo d'albero, tutto pieno di diversi
tutto pieno di diversi fiori, il qual ramo d'albero chiamano un maggio o maio
chi coglie fiori, e un altro un ramo a un faggio / ha tagliato,
portando una di loro in mano un ramo d'albero, adornato di fiori,
mohammed, il rappresentante ed il rampollo del ramo maggiorasco. 4. plur
i maglioli. -nodo di un ramo o di un tronco. crescenzi volgar
imbuca e si arrampica. vola da ramo a ramo senza posa, e il
e si arrampica. vola da ramo a ramo senza posa, e il suo volo
le sue voglie? 3. ramo della fisica che comprende lo studio dei
. magnetostàtica, sf. fis. ramo della fisica che studia i fenomeni magnetici
di fronde e di fiori. -anche: ramo fiorito, fronda verdeggiante. faba
tra'freschi mai. 3. ramo fiorito reciso e leggiadramente adorno di nastri
come proposta di nozze. -anche: ramo o alberello intero con foglie e fiori
séte / di nostra antiqua stirpe un vero ramo, / dar miglior testimonio non potete
, 2-284: la vena cefalica fa quel ramo interiore che constituisce la vena mediana.
, 2-274: il primo si è il ramo frenico, ower la 3-2-73: tutti
spettanti alla scienza dell'uomo in quel ramo di cognizioni che comprendesi col nome di
, iv-412: * medicina legale ': ramo delle conoscenze mediche che trattano della relazione