ora / alterna i versi lor la music'óra. pascoli, 537: l'eterno
che n'addolcisce il cielo e l'óra. tasso, 798: vago augellin,
ora / alterna i versi lor la music'óra. 4. rifl. e
l'artimone de la ragione a l'óra del mio desiderio, entro mi pelago con
ch'a i rai tepidi, a l'óra / non apre 'l sen, ma
infra la neve / mover da l'óra, e discovrir l'avorio. idem,
era il sol chiaro e a l'óra sventolava ogni bandiera, che è ad
calura. ottimo, ii-64: óra fa comperazione l'autore di quelli vapori
prenda maraviglia. nievo, 1-127: óra, ora ho avuto campo di conoscervi a
l'autorità divina. verga, 3-138: óra tu sei il capo della casa.
anziché col grave, col circonflesso, óra per aura. talun l'appongono alla i
volta l'aperta bocca in contra l'óra, / raccoglie i semi del fecondo vento
carducci, 67: scherza con l'óra incerta / di lauri un bosco; de
neve / mover [vedrei] da l'óra. andrea da barberino, 1-20:
. frezzi, iii-9-165: sta'su ed óra: / non vedi iuda tu,
l'artimone de la ragione a l'óra del mio desiderio, entro in pelago
/ fin che la vela empiesse agevol óra; / ch'un fiato pur non ne
sacchetti, v-22: se colui che óra con puro amore verso dio per l'
e dolcemente inteso, / or di dolce óra, or pien di dolci faci.
/ fin che la vela empiesse agevol óra; / ch'un fiato pur non ne
), oggi. finóra (fin óra), avv. fino a questo momento
vuoto corso / lieto si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira
7-i-127: tu sei cagion che intiepidisci l'óra, / o bel monton frisseo,
. girolamo volgar., 1-9: quegli óra bene a dio che fa li suoi
salire a'gradi delle virtù, ed óra singolarmente iddio, che 'l guardi dalla
da infinocchiare. infinóra (infin'óra, infino óra), avv. ant
infinóra (infin'óra, infino óra), avv. ant. fino
iv-322: la cortesia del granduca ha infin'óra superata quella di ciascun altro.
stai in orazione,... intentamente óra a dio in compunzione e lagrime nel
. girolamo volgar., 1-9: quegli óra bene a dio che fa li suoi
, la collaborazione o per altri óra, per sé lavora. ibidem, 349
legnetto / fin che la vela empiesse agevol óra. cellini, 1-109 (254)
/ alterna i versi lor la musica óra. chiabrera, 1-iii-112: il dioneo
fido / silenzio che contempla e pensa ed óra, / né pur vi appende il
overo malagevole via all'anima quando ella óra, overo quando esce fuori del corpo
deriv. malóra (disus. mal'óra; ant. mala óra, mallóra,
disus. mal'óra; ant. mala óra, mallóra, malura), sf
infra la neve / mover da l'óra, e discovrir l'avorio / che fa
le argonne. moretti, i-865: « óra, a cinquantanni è un tipo comune
., 1-115: l'alba vinceva l'óra mattutina / che fuggia innanzi, sì
e 'l savere, / mertando veder l'óra / e dimorare in foco senza pene
ariosto, 43-195: li conforta ed óra / a voler, schivi di pantano e
petrarca, 127-81: pur che l'óra un poco / fior bianchi e gialli
/ alterna i versi lor la musica óra. g. b. andreini, 138
.). ognóra (ógni óra, ognióra, ogn'óra, ogn'óre
ognóra (ógni óra, ognióra, ogn'óra, ogn'óre, ognóre, ogn'
. / lieto si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira
: volta l'aperta bocca incontra l'óra, / raccoglie i semi del fecondo vento
. / lieto si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e
a contemplar tanta bellezza, / l'óra natia di quei roveti foschi / di
carducci, iii-2-67: scherza con l'óra incerta / di lauri un bosco.
, e n'empie i boschi e l'óra. -vento. chiaro davanzati
'l savere, / mertando veder l'óra / e dimorare in foco senza
mar d'ogni gioia, / ed un'óra crudele cominciòe / a farlo tempestoso.
camera tua e chiudi l'uscio e óra al padre tuo. dante, pure.
, se gir vuoi in foce, / óra alle suore del monte parnaso * /
* / udia gridar: 'maria, óra per noi '. giuliani, i-258
, v. orciolato. orché (óra che, òr ché), cong.
aleam. = var. di óra, rifatta su aria (v.)
orum, forma secondaria del class, óra (r. e. w.,
avessero fatto. sergardi, 37: óra laggiù ne'sempiterni orrori / tisifone la sferza
un po'me. fagiuoli, 1-4-90: óra che lo sa il potestà, e'
la fronte / sentia gli spirti di piacevol óra, / che sovra il capo suo
che si dicono i salmi e che esso óra e in tutti gli altri essercizi
meriti e le preci de'santi, óra a dio la chiesa '. p.
femm. -èssa; disus. - óra). che professa una determinata religione o
, 127-80: ma pur che l'óra un poco / fior bianchi e gialli per
obe- dienza. pallavicino, 1-367: óra questa venerazione, che si rende all'
lingua). bonghi, 1-199: óra, metti che come la lingua italiana è
rore e venti al tempo e l'óra. canteo, 274: oggi nnio la
il sangue per la nostra italia, óra mi sono avvilito nel vedere che siamo
lei si è scaldata nel sole, e óra scopre / nella sua nudità la sua
il gelo / e grata spirae lascivetta l'óra. tommaseo [s. v.]
. strozzi il vecchio, 2-36: dolce óra, che ne l'oro del bel
il pezzo più lodato è il santo che óra nel suo ritiro: le altre istorie
. spessóra (spesóra, spéssa óra, spéss'óra, spéss'óre),
spessóra (spesóra, spéssa óra, spéss'óra, spéss'óre), avv.
. = comp. da spésso1 e óra (v.). spessoraménto
signorie. ippolito olivetano, 4-i-138: óra vi dico che ogi son stato alle strette
serdini, 1-37: fra 'l suon dell'óra gli arboscelli scussa / la correrà del
registr. dal talóra (tal óra, tallóra, talóré), avv.
infra la neve / mover da l'óra e discovrir l'avorio / che fa di
ordini di architettura. montale, 2-25: óra chiedi il paese dove gli onagri /
o efficace. capuana, 15-262: óra niente è più contrario all'essenza della
attendendo risposta. alfieri, 4-138: óra supplichevoli comparabile di compromettere la compagine già
, raggiungevano e celevano il sole; l'óra del garda soffiava sempre più forte nei
infra la neve / mover da l'óra, e discovrir l'avorio / che fa
.; ant. e dial. tucta óra, tuetór, tuct'ór, tuctora
. = comp. dal gr. óra 'contro'e da abrogazionista. antiabusivi,
. = comp. dal gr. óra 'contro'e da acne. antiacùstico
= comp. dal gr. óra 'contro'e da purista. antiquariale,