subdole e astute e a anno di qualcuno, un inganno, un'insidia o una
mossa. -scambiare parole o impressioni con qualcuno (anche con riferimento a una personificazione
sollecitare, incoraggiare, convincere o costringere qualcuno a un'azione, a un gesto
o come occasione per influenzare o guidare qualcuno negli atti, nel comportamento, nei
sensibile e sdegnosa di cui lo ringrazio contro qualcuno con intenzioni ostili, partire in sempre
, partire in sempre. armi contro qualcuno. - rendere esecutivo,
cione. -rivolgere la parola a qualcuno. -presentarsi con forma, con superficie,
solamente appetito. -non perdere d'occhio qualcuno: non perderlo di vista, sorvegliarlo
. -passare qualcosa gli occhi a qualcuno: contrariarlo, dispiacergli, provocargli rammarico
, per lungo tempo o definitivamente qualcuno o qualcosa. firenzuola, 727:
un momento. -non vedere più qualcuno per determinate circostanze e per un certo
, in favore, a vantaggio di qualcuno e senza alcun compenso o interesse (
giuoco. -prestare occhi e orecchie a qualcuno: guardarlo e ascoltarlo con vivo interesse
. -restare qualcosa in occhio a qualcuno: essergli facilmente visibile, essergli chiaramente
sbarro. -sentirsi addosso gli occhi di qualcuno: sentirsi spiato, guardato, osservato
d'occhio: scomparire dalla vista di qualcuno. lippi, 2-53: gli sparì
-tenere d'occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o avere d'occhio a
o qualcosa o avere d'occhio a qualcuno: sorvegliare, sottoporre a un controllo
-uscire degli o dagli occhi qualcosa a qualcuno: privarsene, concederlo malvolentieri.
quantità eccessiva. -uscire gli occhi a qualcuno: guardare con eccessiva curiosità.
. -vedere il bianco degli occhi di qualcuno: essergli vicinissimo. duodo,
complicità o vuole attirare l'attenzione di qualcuno. pulci, 19-73: dice morgante
occhiolino, l'occhiolino o occhiolino a qualcuno o a qualcosa', strizzare l'occhio
complicità, di ammirazione o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'attenzione.
farebbe ad un'amante. -corteggiare qualcuno per fini politici. gobetti, 1-1-381
occhiolino o porre l'occhiolino addosso a qualcuno o a qualcosa: fissare con molta attenzione
-non levare l'occhiolino di dosso a qualcuno: guardarlo con insistenza importuna.
. occidentalizzare, tr. indurre qualcuno ad adeguarsi ai costumi, alle usanze
2. locuz. pesare a qualcuno il sonno sull'occipite'. essere particolarmente
la nuca e l'occipizio? -grattare qualcuno nell'occipizio: fargli venirein mente qualcosa;
partic.: marciare, navigare contro qualcuno con intenzioni nella sua persona, che
5. locuz. -andare in occorso a qualcuno: rivolgersi verso qualcuno, indirizzarvisi.
in occorso a qualcuno: rivolgersi verso qualcuno, indirizzarvisi. s. bonaventura volgar
l'occultare, il nascondere qualcosa o qualcuno; il venire occultato, celato;
sottrarsi alla vista o alle ricerche di qualcuno, soprattutto per sfuggire a un'insidia,
il nascondere, il celare qualcosa o qualcuno affinché altri non 10 veda e non
, sottoposto alla materiale disponibilità di qualcuno che per lo più ha l'intenzione di
personaggi importanti. comisso, 12-13: qualcuno sosteneva che la dalmazia doveva essere abbandonata
14. locuz. -dare occupazione a qualcuno: costituire il passatempo di una persona
, astio, malevolenza nei confronti di qualcuno; farlo oggetto di sentimenti di profondo
attirarsi l'odio e l'esecrazione di qualcuno, soprattutto a causa del proprio comportamento
, malevolenza, disistima da parte di qualcuno. m. villani, 4-13
-trice). che ha in odio qualcuno, che prova sentimenti vivissimi di avversione
ostilità, di abominazione nei confronti di qualcuno; che prova fierissima antipatia, astio
vivissima ed esasperata ostilità nei confronti di qualcuno, di cui si desidera il danno
odio el vivere! -avere in odio qualcuno: nutrire sentimenti di ostilità, di
, contro, di, addosso a qualcuno: odiarlo, detestarlo; essergli ostile.
diavoli contra gli uomini. -cogliere qualcuno in odio: concepirlo nei suoi confronti
-essere in odio a o di qualcuno: essere odiato da lui, essere
abominazione, di ripulsa da parte di qualcuno (con riferimento a soggetti inanimati o
da tutti. -essere tutto odio per qualcuno: odiarlo fortemente, implacabilmente.
. -in odio a o di qualcuno o qualcosa, per odio di qualcuno
qualcuno o qualcosa, per odio di qualcuno o qualcosa', a causa di un sentimento
sentimento di ostilità, di avversione verso qualcuno o qualcosa; per ragioni di avversità
scopo di contrastare, i combattere qualcuno o qualcosa; in senso avverso,
o finalità ostile o antagonistica rispetto a qualcuno o qualcosa. petrarca, 128-64
a me. -in odio a qualcuno: nel gergo forense, a carico
nel gergo forense, a carico di qualcuno, contro qualcuno (con riferimento al
, a carico di qualcuno, contro qualcuno (con riferimento al soggetto contro il
. -mettere, porre in odio a qualcuno o di qualcuno: far odiare,
, porre in odio a qualcuno o di qualcuno: far odiare, far cadere in
-muoversi, rivolgersi a odio verso qualcuno: incominciare a odiarlo, a nutrire
professare odio a o verso o con qualcuno: odiarlo. angiolieri, xxxv-n-380:
. -tenere odio con o contro qualcuno: persistere a odiarlo, nutrire una
di qualcuno', cadere nell'odio di qualcuno: diventare oggetto di sentimenti di ostilità
, avere, sentire buon odore di qualcuno). b. segni, 196
14. locuz. -avere odore di qualcuno: appoggiarlo politicamente, esserne partigiano.
odore. -menarselo all'odore di qualcuno: masturbarsi al pensiero della persona desiderata
e di colei. -non avere qualcuno in odore di santità: non stimarlo
-non voler sentire odore di qualcosa o di qualcuno: non volerlo più vedere né sentirne
vedello. -rendere buon odore a qualcuno: farsene stimare, apprezzare.
compenso offerto (o promesso) a qualcuno per placarne le pretese e l'avidità
ammazzarsi. -levare le offese contro qualcuno: dichiarargli, muovergli guerra.
e trasparenti? 5. pregare qualcuno di fare qualcosa; raccomandare caldamente un
, concedere, mettere a disposizione di qualcuno un oggetto o, anche,
ad offerirlo. 9. dedicare a qualcuno, in segno di omaggio, di
18. rifl. mettere a disposizione di qualcuno i propri servizi, la propria opera
impallidire la gloria, la rinomanza di qualcuno o di qualcosa, superandolo con imprese
chi lo polisca, anzi, se qualcuno lo liscia, s'offusca. l.
alfieri, i-23: ogniqualvolta s'incontrava qualcuno che domandasse al prete ivaldi cosa fosse
3. locuz. dire ohibò a qualcuno o a qualcosa: biasimarlo manifestando apertamente
2. per richiamare l'attenzione di qualcuno. buzzati, 1-16: finalmente drogo
. serve per richiamare l'attenzione di qualcuno. aretino, 20-71: alzando
-per mettere sull'avviso qualcuno, per farlo recedere da determinati atteggiamenti
e indiretto di accattivarsi le simpatie di qualcuno. petruccelli della gattina, 4-64:
quel famoso olimpismo che a parer di qualcuno somiglia parecchio, in fondo, a un
15. -far tenere l'olio a qualcuno: farlo stare tranquillo, indurlo o
. -somministrare olio di ricino a qualcuno: procurargli una forte emozione, una
4. -versare olio sulla tempesta di qualcuno: calmarne lira. bigiaretti,
. periodici popolari, i-649: se qualcuno glielo tocca [il soldo] è
nota vivace nel grigiore opaco della lecceta. qualcuno di quegli arbusti cresceva anche su per
passatella, ecc.), far rimanere qualcuno o rimanere fermo per un giro o
invocava dalle divinità infernali la maledizione su qualcuno. miccolini, i-122: ite:
. -ant. biasimare o riprendere qualcuno. rinaldeschi, 1-36: a chi
una comunità); recare danno a qualcuno nella persona, negli interessi, nei
, la dignità, il valore di qualcuno; che tratta con aperto disprezzo;
in aggiunta a qualcosa o a qualcuno, per soprappiù (e designa un
rinavighiamo il profondo. -per scacciare qualcuno, per esprimere un ordine violento o
sola cosa da fare sarebbe qui riferire qualcuno di quei detti; non
una foglia. borgese, 1-204: qualcuno lo oltrepassò di corsa, si voltò ai
più o meno lieve nei confronti di qualcuno per l'atteggiamento e il comportamento che
o stare in ombra di qualcosa o di qualcuno, talvolta in relazione con una prop
espressioni all'ombra, sotto l'ombra di qualcuno) ', autorità, prestigio a
, sul comportamento, sulle opere di qualcuno. g. bentivoglio, 1-8:
sotto l'ombra o in ombra di qualcuno o di qualcosa). dante,
, dei precetti, dei princìpi di qualcuno. papini, v-1027: il cristiano
radicato nella natura o nella personalità di qualcuno. serra, i-410: erano tanti
il sole. -all'ombra di qualcuno: presso di lui (anche in
n. 49. -dare ombra a qualcuno: attirarne l'attenzione. carrer,
non altro. -fare ombra a qualcuno: impaurirlo, spaventarlo.
nel testo potrebbono forse dar noia a qualcuno, sarà bene non lasciare indietro cosa
monaci di cestello. -fare ombra a qualcuno: sminuirne il potere. f
scende fra l'ombre. -seguire qualcuno all'ombra e al sole: ovunque.
. -gridare omei di o per qualcuno: lamentarne, anche ritualmente, la
ohmei! -piangere gli omei con qualcuno: manifestargli compassione. broccardo,
omero. -volgere gli omeri a qualcuno: abbandonarlo. c. i.
. locuz. essere omicidiale con vanima di qualcuno: augurargli la dannazione eterna (e
gioia, 3-i-71: si fa ingiuria a qualcuno per ommissione, allorché si ricusa o
: 'bon'omo! ': chiamando qualcuno di cui non si sappia il nome.
e per lo più-far l'omo addosso a qualcuno: imporgli con la conferisce alla forma
mettere duramente alla prova le qualità di qualcuno; saggiarne e farne risaltare il valore
-disporre, modulare sull'onda di qualcuno, di qualcosa: porre all'unisono
11-100: a forza di guardare il quaderno qualcuno finisce con la testa sul banco per
. -nei limiti delle possibilità di qualcuno. guidiccioni, 4-14: direte all'
avevo così perduta la coscienza di sottostare a qualcuno e riacquistata quella della mia forza,
. locuz. fare oratorio e sagrestia di qualcuno: averne il massimo rispetto come di
: né vidi, come sempre accade, qualcuno degli orchestrali curvarsi all'orecchio del vicino
9-38: c'era un'orchestrina e qualcuno ballava. 2. disus.
orco nella tana: impedire di vedere qualcuno o qualcosa se non a determinate condizioni
. 2. locuz. trarre qualcuno dalle fauci dell'orco'. sottrarlo alla
combattimento. borgese, 1-321: entrasse qualcuno nella sua cella a pagamento e gli
si sia monstro [ualche spiraculo in qualcuno, da potere iudicare che ussi ordinato
per difensione. 22. assegnare qualcuno al servizio di un personaggio pubblico o
. -che è d'accordo con qualcuno. cellini, 1-16 (52)
delle cose. landolf, 9-58: qualcuno ha inventato il caso e tutti i
autorità e influenza morale nei confronti di qualcuno. faldella, i-4-77: presenziando all'
o volontà; prendere ordini da qualcuno, esserne dipendente; nelle frasi di
cortesia o di devozione i desideri di qualcuno essere ordini, mettersi agli ordini di
essere ordini, mettersi agli ordini di qualcuno, per dichiarare la propria totale disponibilità
-agli ordini, sotto gli ordini di qualcuno: sotto il suo comando, con la
ordini, all'ordine, a ordine di qualcuno: a sua disposizione. mazzini
povera casa. -cadere in ordine a qualcuno: accadergli. a. cattaneo,
dell'altro. -dare ordine a qualcuno: provvedere alle sue necessità.
ordine. -essere dell'ordine di qualcuno o qualcosa: essere simile; comportarsi
a mangiare. -fare ordine contro qualcuno: tramargli, macchinargli, congiurargli contro
lenitivo. -per ordine di qualcuno: per conto di questi. g
, all'orecchia, alle orecchie di qualcuno o a qualcuno: venire risaputo,
orecchia, alle orecchie di qualcuno o a qualcuno: venire risaputo, divenire noto;
divenire noto; giungere alla conoscenza di qualcuno. guido da pisa, 1-246:
-aprire le orecchie a qualcuno: restituirgli l'udito. vangeli
-avere l'orecchia, le orecchie di qualcuno; essere o porre alle orecchie di
; essere o porre alle orecchie di qualcuno: essere o fare in modo che
, in intimità, in familiarità con qualcuno; godere o mettere in grado di
orecchia, orecchie per qualcosa o per qualcuno: stare a sentire, ascoltare; porgere
muro1, n. 19. -avere qualcuno alle orecchie: averlo sempre dappresso;
, di orecchie a qualcosa, a qualcuno: dare ascolto, stare a sentire
oibò! -empire le orecchie di qualcuno: v. empire, n.
.. disse. misasi, 6-1-81: qualcuno giungeva, forse il messo, stette
crepino. -gonfiare le orecchie a qualcuno: illuderlo, fare nascere in lui
vali. -grattare le orecchie a qualcuno: blandirlo, lusingarlo. galileo
. -mettere qualcosa nelle orecchie di qualcuno: riferire per lo più in modo
si li fece incarcerare. -mettere qualcuno alle orecchie di una persona: raccomandarlo
-offendere, turbare le orecchie di qualcuno: riferire qualcosa di sgradevole o di
con le orecchie. -prendere qualcuno per le orecchie; tirare l'orecchia,
tirare l'orecchia, le orecchie a qualcuno: ammonire, ri-3 prendere
-riscaldare, scaldare le orecchie a qualcuno: sgridarlo, rimproverarlo aspramente.
piazzetta. -rompere le orecchie di qualcuno: importunare, molestare con discorsi noiosi
. -soffiare, sufolare nelle orecchie di qualcuno, a qualcuno: parlare, sussurrare
sufolare nelle orecchie di qualcuno, a qualcuno: parlare, sussurrare di nascosto; dire
-insinuare, instillare nell'animo di qualcuno un pensiero, un'idea, una
. -tenere aperta l'orecchia a qualcuno: prestargli fede, far conto di
grammatica. -toccare le orecchie di qualcuno: giungere a farsi sentire (la
-ammettere una persona agli orecchi di qualcuno: concederle di essere ricevuta.
per gli orecchi, all'orecchio di qualcuno, a qualcuno: venire risaputo,
, all'orecchio di qualcuno, a qualcuno: venire risaputo, divenire noto;
divenire noto; giungere alla conoscenza di qualcuno. cavalca, 20-234: figliuolo mio
-avere gli orecchi, l'orecchio di qualcuno o essere, stare agli orecchi,
stare agli orecchi, all'orecchio di qualcuno: essere in confidenza, in intimità
orecchi, orecchio a qualcosa o a qualcuno: dare ascolto, stare a sentire
riempire gli orecchi, l'orecchio di qualcuno: frastornare, stordire con insistenti e
-essere l'occhio e l'orecchio di qualcuno: esserne il factotum. guicciardini
non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che qualcuno dice. g. gozzi, 3-5-328
orecchio all'altro: ridere sgangheratamente di qualcuno o di qualcosa. fagiuoli, 1-3-159
-fare capitare qualcosa agli orecchi di qualcuno: fargli giungere notizie, indicazioni;
guardare. -farsi all'orecchio di qualcuno: avvicinargli per potergli parlare senza essere
. 11. -grattare gli orecchi a qualcuno: v. grattare, n.
orecchi', calunniare, dire male di qualcuno, fare insinuazioni maligne. d'alberti
orecchio passò. -pigliare, prendere qualcuno per gli orecchi, per l'orecchio'
bisognava. -come gesto augurale fatto a qualcuno nel giorno del compleanno (e si
incredibili. -portare qualcosa all'orecchio di qualcuno: farglielo conoscere, apprendere.
, oserò interrogarlo. -ribadire qualcosa a qualcuno negli orecchi'. ripetergliela insistentemente, reiteratamente
bene. -riscaldare gli orecchi a qualcuno: sgridarlo, ammonirlo, rimproverarlo aspramente
qualcosa negli orecchi, nell'orecchio di qualcuno o a qualcuno', parlare di nascosto,
quasi imbecherarlo. -insinuare nell'animo di qualcuno un pensiero, un'idea; istigare
tolto gli orecchi '. -togliersi qualcuno dagli orecchi: sbarazzarsene, levarselo di
riano partito ben presto. -trovare qualcuno senza orecchi, trovare un orecchio sordo
orecchio sordo. -vincere gli orecchi di qualcuno: arrivare a farsi sentire, riuscire
liberale...: / ai mantici qualcuno ha 'riparato '? pascoli, 1-92
altri i sentimenti, il volere di qualcuno, o ne mette in pratica le intenzioni
, invitare, senza tanti riguardi, qualcuno, che risulti antipatico e insopportabile,
-per l'organo o per organo di qualcuno: per suo mezzo o interessamento;
altero, sdegnoso, sprezzante contro qualcuno. re giovanni, 86:
. -strepitare con gli oricalchi contro qualcuno: attaccarlo con violente e aspre polemiche
. orientalizzare, tr. indurre qualcuno ad adeguarsi ai costumi, alle usanze
per originalità, o per piacere a qualcuno ». -in senso concreto: comportamento
andò alla porta a origliare, se qualcuno fosse per le scale. 2.
. -andare male l'orinolo a qualcuno: non avere la testa a posto
. -all'orme, dietro all'orme di qualcuno: seguendolo a passo a passo.
-baciare le orme dei piedi di qualcuno: professargli, manifestargli una sviscerata ammirazione
seguitare l'orma o le orme di qualcuno; andare, avviarsi, camminare,
per le, sulla o sulle orme di qualcuno: seguirlo a passo a passo,
, mettere le orme in mano a qualcuno: dargli indicazioni o precetti; suggerirgli
-fiutare le orme di qualcuno: scimmiottarlo. tommaseo, 15-240:
esistenza. -pigliare l'orma da qualcuno: prenderlo a modello. v
orma. -versarsi sulle orme di qualcuno o di qualcosa: esserne fautore incondizionato
salute. -volare sulle orme di qualcuno: inseguirlo. graf, 5-1162:
lumaca. -stare sul capo di qualcuno incoronandolo. ugurgieri, 341:
, abitato; onorato dalla presenza di qualcuno (un luogo). baldelli,
posizione atta a influire sul destino di qualcuno. salvini, 48-25: in feminini
7. locuz. tenere orpellato qualcuno: tenerlo a bada, farlo stare
fa orrore. -mettere orrore a qualcuno, mettere in orrore qualcuno: fare
orrore a qualcuno, mettere in orrore qualcuno: fare inorridire, atterrire. pallavicino
g. artom, 314: quello che qualcuno chiamava già ironicamente il partito degli '
bene da un orso. -guidare qualcuno come chi fa ballare l'orso:
-invitare l'orso alle pere: proporre a qualcuno cosa che gli è particolarmente gradita.
a guardia delle pere: affidare a qualcuno una cosa di cui sia avido.
-coronare di ortica: a indicare che qualcuno è pazzo. pescatore, 52
orto. -erba dell'orto di qualcuno: v. erba, n. io
. -essere il fico dell'orto di qualcuno: v. fico1, n.
di abramo ». -non cacciare qualcuno dall'orto: non cavare un
man. -andare a orza contro qualcuno: opporglisi. beicari, lxxxviii-1-224:
, le possibilità, il merito di qualcuno. buonarroti il giovane, 10-878:
d'asino in complimento. -riprendere qualcuno fino all'orzo', sgridarlo aspramente.
uesto tale infermo si metterà a guardare qualcuno fisso sso, è segno molto
rima di primavera / e di rado / qualcuno passa / su arigi s'addensa /
ricevere come ospite; accogliere e trattenere qualcuno presso di sé, nella propria
è ospitato, accolto, ricevuto presso qualcuno che gli offre generosamente l'alloggio e
- anche: chi è ricevuto presso qualcuno per una breve visita, per
, accoglie, riceve presso di sé qualcuno, offrendogli l'alloggio e generalmente anche
.). -anche: chi riceve qualcuno per una breve visita, per una
. cecchi, 7-71: per dormire -osservò qualcuno -sarà più difficile. -interloquì a questo
anche nella locuz. avere osservazione a qualcuno). sanudo, xxiii-592: subito
-fare osservazione a qualcosa o a qualcuno: rivolgervi la propria attenzione.
5. locuz. andare all'ossidione di qualcuno: muovergli guerra. boiardo,
proprie ossa, carne e ossa di qualcuno: espressioni usate per esprimere uno stretto
-ciò che si offre per accontentare qualcuno o, anche, per ricompensarlo di
. dare un osso in bocca a qualcuno). manzoni, fermo e lucia
-aggiustare, raddrizzare l'ossa a qualcuno: dargli una scarica di legnate (
-dare fossa e la polpa a qualcuno: generarlo. lamenti dei secoli xiv
-fare crescere l'osso del capo a qualcuno: tradire (la moglie o il
carne, i nervi e l'ossa di qualcuno: punirlo duramente. nuccoli,
l'osso del capo sulla fede di qualcuno: portare le corna a causa della propria
-mangiare persino l'osso sacro a qualcuno: sfruttarlo spietatamente. giuliani,
. -mettere o far mettere a qualcuno l'ossa in un paniere, in
osso. -non essere osso per qualcuno: costituire una difficoltà eccessiva per le
sanitate meno. -non lasciare a qualcuno osso addosso che macero non sia:
è magra. -non rimanere a qualcuno che l'osso: per indicare che
nella persona. -penetrare a qualcuno nel midollo dell'ossa'. v.
spezzare gli ossi, l'ossa a qualcuno: picchiarlo duramente. giacomino da verona
passò. -salvare l'ossa a qualcuno: evitargli un violento pestaggio.
tosso. -trovare l'osso di qualcuno: fargli la pelle. n.
-uscire del sangue e delle ossa di qualcuno: essere spremuto dalle sue tasche con
, avversione, inimicizia nei confronti di qualcuno. iacopo del bientina, io:
ecc.]. 2. contrastare qualcuno in campo politico, diplomatico, ideologico
oppone alle azioni, alle iniziative di qualcuno. cavour, xi-379: non fui
casa, alloggio, ricetto in cui qualcuno abiti temporaneamente. novellino, vi-150
, di tali discorsi d'osteria, qualcuno osservava che, per lo meno il tempo
/ di castel sant'angelo. -levare qualcuno di o d'in sull'osteria', ospitarlo
papini, iv-12io: quel sartre che qualcuno osa paragonare a baudelaire e a flaubert
4. azione legale promossa contro qualcuno. foscolo, xv-280: pigliai soltanto
. negatore, oppositore, contestatore di qualcuno o di qualcosa fé ha valore iron
era un segno ben certo, e già qualcuno dei soldati aveva determinata l'ora dell'
tre villani. -soffiare nell'otre di qualcuno: aizzarlo a dire qualcosa di compromettente
. sminuire il merito, il valore di qualcuno; denigrare. siri, ii-844
o alla madre. -avere assegnato qualcuno per un determinato servizio. manzoni
. avuto per concessione (da parte di qualcuno); ricevuto, rimediato.
-otturare gli occhi e le orecchie a qualcuno: impedirgli di vedere o di ricevere
4. locuz. cascare l'ovaia a qualcuno: mancare il coraggio, perdersi d'
va, che si dirige incontro a qualcuno o a qualcosa. ugurgieri,
famiglie che le portavano et obviare ad qualcuno ciptadino eh'erano inclinati da runa de
3. ant. incontrarsi, imbattersi in qualcuno. s. degli arienti, 2-351
sepellissono li morti. -fare visita a qualcuno. r. da sanseverino, 114
. trovare sul proprio cammino, incontrare qualcuno casualmente o, anche, andargli incontro
schiera. -visitare, andare a trovare qualcuno. brasca, 106: gli è
3. locuz. dare la pacca a qualcuno: superarlo, essergli o risultargli superiore
polpacci. -fare un pacco a qualcuno: cercare di nuocere o di mettere
paccottiglia': poche merci di valore, che qualcuno dell'equipaggio d'una nave mercantile
. essere in pace, ridurre a pace qualcuno. giamboni, 10-149: isciogli del
nella locuz. dare la pace a qualcuno). dante, xlvii-105: far
- anche nella locuz. dare pace a qualcuno. sconfitta di monteaperto, xxviii-939:
in pace. -avere pace con qualcuno: non trovarsi in guerra, accordarsi
. 1. -con buona pace di qualcuno; con pace, pace a qualcuno
qualcuno; con pace, pace a qualcuno; salva pace di qualcuno: formula atte-
pace a qualcuno; salva pace di qualcuno: formula atte- nuativa per introdurre un'
-dare, donare, rendere pace a qualcuno: accordare una condizione di tranquillità e
pace. -essere in pace con qualcuno: non avere guerra o contrasti.
pertinace. -non dare pace a qualcuno: assillarlo assiduamente e continuamente.
tormentar ch'è degna. -ricevere qualcuno a pace e trattato: accettare di
la pace. -tornare a pace con qualcuno: riconciliarsi. cavalca, iii-8:
gente d'arme. -rendere òacifco qualcuno: rabbonirlo. lanci, 3-57:
: occhio alla padella! -trarre qualcuno dalla padella e gettarlo nel fuoco',
si mutando. -essere padre a qualcuno: prendersene cura con affetto paterno.
finito! » riprende teodoro « c'è qualcuno che vuol fare il padrepopolo? »
valevano allo stesso modo, c'era qualcuno più importante, più ricco, che
-donna amata. -padrona dei sentimenti di qualcuno: oggetto di esclusivo amore. guazzo
certe rete e lacciuoli in modo ne presono qualcuno. bandello, 2-7 (i-713)
da scriverne al paese. -mandare qualcuno a, in quel paese, nei paesi
, nei paesi bassi: augurare a qualcuno la rovina, la perdizione; manifestargli
compagni. -respingere la corte di qualcuno. soldati, 2-59: prima che
sondare le intenzioni, i propositi di qualcuno, indurlo accortamente a scoprirsi, a
10. locuz. -avere cattiva paga a qualcuno: essere un cattivo pagatore.
arte. -essere a paga di qualcuno: eseguirne la volontà per interesse venale
, paghi). compensare, remunerare qualcuno versandogli la somma di denaro che gli
merce, di un bene; retribuire qualcuno corrispondendogli una paga, un salario,
7. offrire o donare qualcosa a qualcuno, caricandosi della spesa relativa.
prestito; versare una somma dovuta a qualcuno, provvedere alla liquidazione di una pendenza
gran tiranno. carducci, iii-18-39: qualcuno poi pagò per tutti. einaudi,
einaudi, 415: se c'è qualcuno che ha rotto, paghi e vada
. 18. rendere conto a qualcuno di un danno o di un'ingiuria
parere un paggio: gironzolare intorno a qualcuno senza fare nulla di utile. tommaseo
è data. -essere il fine di qualcuno peggio che in paglia: pessimo,
capo cent'anni. -rompere paglia con qualcuno: fare affari insieme. guerrazzi,
su quella strada 11, se non ha qualcuno che le voglia bene davvero, muore
6. locuz. trarre dall'occhio di qualcuno una pagliòla e non vedere la trave
da un'imbarcazione. -mettere fuori combattimento qualcuno. -nettare il pagliolo: svignarsela.
rivendicazioni o per guadagnarsi la complicità di qualcuno. periodici popolari, ii-139: un
pienamente soddisfare. -non avere pago con qualcuno: non sapere come ripagarlo.
agognato. -fare il paio con qualcuno: essere simile a lui, condividerne
7. locuz. -andare dietro a qualcuno con la paia e il sacco:
costretto a seguire incessantemente il lavoro di qualcuno che, per incapacità, negligenza o
ant. nelle espressioni fare pala di qualcuno o di qualcosa: metterlo in mostra,
una palanca bucata. -non dare a qualcuno una palanca bucata: non riporre alcuna
ghiaccio. 6. locuz. -aggirare qualcuno come un paleo: confonderlo, fargli
, n. 6. -far girare qualcuno come un paleo: imporgli la propria
un paleo. -fare il paleo a qualcuno: volgergli le spalle (in segno
le palestre ginnastiche ad uso dei giovani, qualcuno, altrettanto bene avvisato, penserà alle
-entrare, scendere in palestra con qualcuno: mettersi a contendere con una persona
-balzare la palla sul tetto a qualcuno: venire nelle sue mani la conduzione
palla. -fare alla palla di qualcuno: prendersene gioco. cicognini [in
-levare, togliere la palla di mano a qualcuno: sottrargli l'iniziativa o il potere
. -mettere in palla le idee di qualcuno: riordinarle. bandi, 2-ii-160:
, rimettere la palla in mano a qualcuno: metterlo o rimetterlo in condizione di
-in partic.: celare l'identità di qualcuno con un nome falso o fittizio.
pallino: palleggiare, giocare a palla con qualcuno). -in partic.: ciascuna
-far girare il pallino a qualcuno: irritarlo. palazzeschi, i-373:
in palma di mano o sulle palme qualcuno o qualcosa: sollevarlo in alto,
forbono. -tenere il cuore di qualcuno in palma di mano: conoscerne perfettamente
col palmo della mano sia per percuotere qualcuno, sia per ragioni pratiche o nel
-macinare l'acqua i palmenti di qualcuno: essere la situazione favorevole.
. -fare un palmo di naso a qualcuno: v. naso, n.
, 265: faceva l'unghia già qualcuno ai pali / per le sue viti.
sussiegoso. casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo / o in altro luogo voltasi
. -tenere le palpebre fisse in qualcuno: osservarlo fissamente. ariosto,
. reagire con intensa partecipazione emotiva a qualcuno o a qualcosa, subirne fortemente l'
voglia che, dopo di noi, qualcuno possa ancora far palpitare gli adolescenti con
stuparich, 5-145: ogni tanto, a qualcuno di noi, cascava il paravento,
. -non fare levare a panca qualcuno: non riuscire ad aiutarlo a risollevarsi
biblioteche. -stare a panca con qualcuno: intrattenersi in conversazione con lui.
. 7. -grattare la pancia a qualcuno, grattarsi lapancia: v. grattare,
. 14. -lasciare sulla pancia di qualcuno: lasciargli un motivo di preoccupazione o
-mettere i piedi sulla pancia a qualcuno: mancargli di rispetto, opprimerlo.
-non uscire nessun bene dalla pancia di qualcuno: non derivarne alcun benencio.
. -restare, stare sulla pancia a qualcuno: a suo carico. verga
espressioni fare il pan buffetto, avere con qualcuno il pan buffetto). lorenzo
ciò che è destinato al mantenimento di qualcuno; ciò che si dà o riceve in
buono1, n. 9. -cavare qualcuno di pan duro: v. cavare,
il pane e la sassata: beneficare qualcuno facendogli pagare il beneficio con disgusto o
. -dare pane per cena a qualcuno: valere di più, avere più
cena \: 'dare pan per cena a qualcuno essergli molto superiore in una scienza,
di bene. -dare a qualcuno il pane con la balestra: v.
anno al forno. -far mangiare a qualcuno il pan pentito: farlo pentire amaramente
. -levare il pane di bocca a qualcuno: v. bocca, n.
, n. 16. -levare qualcuno di pan duro', mangiargli tutte le
ergastolo. bacchelli, 1-iii-40: se qualcuno vi offendesse... gli faccio
-mangiare il pane e il sale con qualcuno: allacciare con lui vincoli d'ospitalità
proprie fatiche. -mangiare, mangiarsi qualcuno come il pane: v. mangiare1
po'tranquilli. -masticare il pane a qualcuno: risolvergli tutti i problemi, appianargli
-misurare, misurarsi il pane: sostentare qualcuno con grande parsimonia, con avarizia e
-non essere pane per i denti di qualcuno: non essere fatto suo, essere
. -rimbrontolare il pane: rinfacciare a qualcuno che lo si mantiene. tommaseo
altrui per vitto. -rinfacciare a qualcuno il pane che mangia: rimproverargli di
. -rompere il pane del verbo a qualcuno: impartirgli l'insegnamento della dottrina cristiana
-rompere il pane, il proprio pane a qualcuno: soccorrerne la miseria, sfamarlo.
tuo. -rovinare il pane a qualcuno: impedirgli il normale e proficuo esercizio
-stare a pane e a vino di qualcuno: vivere a sue spese; fruire
un pane e a un vino con qualcuno: fare vita in comune con lui,
n. 14. -tenere qualcuno a proprio pane: mantenerlo. tommaseo
pane sottosopra a mensa: rammentare a qualcuno un'offesa subita e rimasta invendicata (
!: con riferimento alrinettitudine manifesta di qualcuno, in partic. a svolgere il
inteso la sua voce domandare forte a qualcuno del denaro in prestito per un panettoncino
credeva. -tenere la pania a qualcuno: aiutarlo in un'impresa o in
-mettere le ossa in un paniere a qualcuno: picchiarlo violentemente, malmenarlo.
bel 'panierino ', sì, e qualcuno te lo sta preparando, e io
con malizia e dissimulazione ai danni di qualcuno; minaccia o rischio nascosto. -anche
24. locuz. -appressarsi ai panni di qualcuno: stargli alla pari, uguagliarlo.
per ogni forma. -avere qualcuno ai panni', averlo assiduamente vicino.
uguali. -caricare i panni a qualcuno: assalirlo. saraceni, i-119:
panni. -dove i panni di qualcuno fanno ombra', per indicare il luogo
proporzionata. -farsi ai panni di qualcuno: avvicinarglisi. nievo, 422:
-mettersi o farsi mettere i panni di qualcuno: entrare a fare parte di una
i panni. -mei panni di qualcuno: nel suo stato d'animo,
. -nettare le sozzure coi panni di qualcuno: imputare soltanto a lui la responsabilità
arno. -scuotere i panni a qualcuno: percuoterlo. fagiuoli, xiv-52:
i panni addosso a qualcosa o a qualcuno: metterlo alle strette, sollecitarlo.
scrittore. -slargare il panno a qualcuno: migliorarne la situazione. magalotti
da lui]. -tagliare a qualcuno le cimose intorno ai panni: criticare
prossimo. -toccare i panni a qualcuno: rendergli un servizio di minima importanza
/ e sommi. -venire a qualcuno il panno per tutti i versi:
-voltare e rivoltare i panni sporchi di qualcuno: sparlare, spettegolare sulle mancanze o
ponte. -vestire i panni di qualcuno: immedesimarsi nella sua condizione, nel
9. locuz. fare pannocchia con qualcuno: dividerne la sorte, la condizione
affondato fino al collo. -lasciare qualcuno nel pantano: non aiutarlo a uscire
nei pantani. -t ir are qualcuno nel pantano: coinvolgere una persona,
4. locuz. -essere nelle pantofole di qualcuno: trovarsi nelle condizioni fortunate di altri
. -essere sotto la pantofola di qualcuno: esserne dominati. monelli,
grillo. -ricamare le pantofole a qualcuno: fargli i servizi anche più umili
di commuovere o di trarre in inganno qualcuno. zannoni, 5-8: bendato ch'
v. tasca. -dare retta a qualcuno come il papa ai furfanti: non
. -non bastare un papato a qualcuno: essere incontentabile. belo, xxv-1-91
. -dare pappa e cena a qualcuno: potergli fare da maestro.
. -essere pappa e ciccia con qualcuno: essergli legato da stretta confidenza e
-fare, masticare la pappa a qualcuno: lavorare per lui; farne gli
. -mangiare la pappa in capo a qualcuno: essere più alto di lui.
carni (anche nell'espressione pappare vivo qualcuno). -anche al fìgur.: tormentare
svillaneggiare (anche nell'espressione pappare vivo qualcuno). perni, 27-20 (
. fare o servire da paracadute a qualcuno). guerrazzi, 1-168: gli
un'attività denigratoria messa in atto da qualcuno nei confronti di altri. leopardi,
. -cavare, mangiare il paracuòre a qualcuno: ucciderlo in modo cruento (anche
-donare il cuore e il paracuòre a qualcuno: amarlo con tutto se stesso.
. -aprire, dischiudere il paradiso a qualcuno: recargli immensa gioia, piacere,
paradiso. -dare il paradiso a qualcuno: renderlo felice. de roberto,
fatta una serenata? -mettere qualcuno in paradiso: elogiarlo, anche in
-passare il paradiso negli occhi di qualcuno: essere nel suo sguardo una limpidezza
un pezzo di paradiso. -portare qualcuno in paradiso: procurargli il massimo della
sfoga il malcontento accumulatosi nei confronti di qualcuno più potente o non avvicinabile; capro
nelle espressioni a, del paraggio di qualcuno). -in partic.: rango
stare a o di paraggio a, con qualcuno o qualcosa: uguagliare, essere alla
paraggio cogli altri. -fare paraggio a qualcuno o qualcosa: paragonargli, uguagliare.
giuno. -fare paraggio di qualcuno o qualcosa: sperimentare o sfoggiare in
. -a, al paragone di qualcuno o di qualcosa: come, similmente
di qualcosa: come, similmente a qualcuno o a qualcosa. michele del
paragone. -andare a paragone di qualcuno o di qualcosa: essergli simile,
di paragone. -fare paragone a qualcuno o a qualcosa: essergli paragonabile.
incorporali paragone. -in paragone di qualcuno: a suo favore. giuglaris,
l'assoluta superiorità di qualcosa o di qualcuno. buonarroti il giovane, 10-930:
: per sottolineare l'assoluta superiorità di qualcuno o di qualcosa nei confronti di altre
paragone. -reggere al confronto con qualcuno o qualcosa senza sfigurare, senza riuscire
riguardanti. galileo, 5-258: sogghignerò qualcuno dei motivi che mi fanno anteporre nella
sul cammino altrui; andare incontro a qualcuno in modo da fermarlo e rivolgergli la
, 5-145: ogni tanto, a qualcuno di noi, cascava il paravento, cascavano
comprensivi o meno inflessibili nei confronti di qualcuno che ha già subito un'umiliazione, un
attrazioni popolari. bernari, 3-353: qualcuno di questi personaggi, dopo aver organizzato
ingordo usuraio? 9. raggiungere qualcuno, divenirgli pari in forza, in
-pareggiare il cammino, i passi di qualcuno: non perdere il passo, non
le vicinanze. -prendere parentado di qualcuno: discenderne. ulloa [guevara]
-tenere parentado con qualcosa o con qualcuno: esservi simile, avere affinità con
cognata del mio nipote. -tentare qualcuno di parentado: volerlo sposare. b
parentado. -volere parentado con qualcuno: volere entrare nella sua famiglia mediante
alli impi. -fare parentezza con qualcuno: unirsi in matrimonio. iacopone,
secoli. -parere da meno di qualcuno o di qualcosa: v. meno
aurea, argentea, diamantina, e qualcuno de'molti ciondoli s'affacciasse senza parere.
7. locuz. -cadere nel parere di qualcuno; prendere, pigliare parere o il
barbaro. -entrare nel parere di qualcuno: essere concordi sui giudizi e sulle
sui giudizi e sulle opinioni espressi da qualcuno. sarti, i-1-99: tengo grand'
gretsero. -fare il parere di qualcuno: operare secondo la volontà espressa da
. -mettere la vita nel parere di qualcuno: affidarsi al giudizio altrui.
parla a le pareti. -pigliare qualcuno alla parete: abbindolarlo. s.
dispari. -fare par pari con qualcuno: non superarlo né esserne superati.
. 2. -giungere al pari di qualcuno: eguagliarlo, pareggiarne le doti,
servirsene. -mettersi a paro di qualcuno: confrontarsi con lui. lucini
). 4. locuz. trattare qualcuno come un paria: in modo umiliante
artistico-culturale. serra, ii-374: qualcuno vuol dire che si pretenda una sorta
, sarà preferito. -avere parità con qualcuno: essere trattato allo stesso modo di
animo. -porre in parità con qualcuno o qualcosa: considerare equivalente a esso
terreno. -discutere per ottenere da qualcuno concessioni o autorizzazioni o comunque un atteggiamento
. 6. rivolgere la parola a qualcuno per interpellarlo, per chiedergli o dargli
chiedergli o dargli informazioni; conversare con qualcuno, intrattenerlo intorno a un determinato argomento
eufemismo. avere un rapporto amoroso con qualcuno. [sostituito da] manzoni,
. 61. -insegnare a parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo in quanto si
. -parlare con la bocca di qualcuno: ricalcarne fedelmente il modo di esprimersi
eccessivo compiacimento di sé. -parlarsi qualcuno: stabilire un colloquio con qualcuno.
-parlarsi qualcuno: stabilire un colloquio con qualcuno. bernari, 3-383: tornò ancora
trovarlo andavo io, bramoso di legger qualcuno di quei tanti volumi d'autori moderni
, sm. ant. fare paro contro qualcuno: pararglisi contro, opporglisi.
da parodia. -per parodia di qualcuno (con valore aggett.):
anche nella locuz. dire parole di qualcuno). storie pistoiesi, 2-142:
parole. -andare le parole a qualcuno: riferirglisi. dante, purg.
. -andare sopra la parola di qualcuno: prestare fede a quanto da lui
rivolgere la parola o le parole a qualcuno: apostrofarlo; parlargli. boccaccio,
sola. -essere in parola con qualcuno: essersi impegnato a compiere una determinata
. 8. -fare la parola di qualcuno: obbedire ai suoi ordini, metterli
parolle. -fare le parole a qualcuno: licenziarlo, dargli il benservito.
. -fare, muovere parola a qualcuno di qualche cosa: parlargliene, fargliene
-fare parola di, sopra qualcosa o qualcuno: parlare, trattare, discutere di
egli stesso aveva dato. -menare qualcuno in o per parole, per le parole
per le parole; pascere, trastullare qualcuno di parole; tenere, trattenere qualcuno
qualcuno di parole; tenere, trattenere qualcuno a o in parole: fargli continue
in parole. -mettere in parole qualcuno: indurlo a parlare, rivolgergli direttamente
parola buona: raccomandare una persona presso qualcuno per ottenere benefici, favori, ecc
-morire la parola in bocca a qualcuno: v. morire, n.
parole in bocca o di bocca a qualcuno: interromperlo improvvisamente, e talvolta in
una parola, una mezza barola a qualcuno: non dirgli assolutamente nulla. boccaccio
in bocca o tra i denti a qualcuno: non provare difficoltà o sogg- gezione
parola al padrone annunziandogli la visita di qualcuno. -passare parole: essere
. -pigliare, prendere a parole qualcuno, prendere parole con qualcuno', avere
andarvi. -rendere la parola a qualcuno: scioglierlo da una promessa, da
-restare, rimanere in parola con qualcuno: avergli promesso, essersi impegnato a
c'insegna. -stare alla parola di qualcuno: prestargli fede, credergli, fidarsene
detto roberto. -tenere qualcuno in mezza parola: impegnarsi con lui
il discorso fu nuto. sulla piazza qualcuno dei suoi strizzava l'occhio, gli
fare le paroline', cercare di ingraziarsi qualcuno con discorsi suadenti e con l'adulazione
una coda di ratto. -servire qualcuno di barba e di parrucca', v.
di un'eredità che viene assegnata a qualcuno in seguito a una spartizione. sanudo
natura. -cadere in partaggio di qualcuno: divenire per lui abituale, consueto
minore. -essere il partaggio di qualcuno o qualcosa: essergli proprio, peculiare
-a parte da qualcuno: in disparte da esso. salvini
. -avere, volere parte con qualcuno: essere in rapporto con lui,
patrie. -di, per parte di qualcuno: per la sua quota. capitoli
. -essere, stare dalla parte di qualcuno: essergli favorevole in un conflitto,
uscio. -fare le parti di qualcuno: esercitarne le funzioni sostituendolo in un
in parte. -mettere a parte qualcuno di qualcosa', informarne altri.
-mettersi a parte con qualcuno: unirsi, associarsi con lui.
dalla parte, scendere alla parte di qualcuno: dichiararsi a suo favore, appoggiarlo.
mentire. -supplire le parti di qualcuno: farne le veci. salvini,
alla parte o le parti con o di qualcuno: essere favorevole alla sua fazione,
di amicizia, familiarità, confidenza con qualcuno. cavalca, 20-646: tu sai
o in un duello; tenere per qualcuno, fare il tifo. -anche sostant.
. -ritenere valide le ragioni di qualcuno che è coinvolto in una discussione,
contro metello. -provare affetto pet qualcuno in mezzo a sentimenti contrastanti.
ant. e letter. essere proprietà di qualcuno, appartenere. leggenda aurea volgar
. pirandello, 7-927: che qualcuno dei partenti doveva per carità conse
far partenza. -separarsi da qualcuno. galliziani o rinaldo d'aquino,
sogiorno. -sonare la partenza a qualcuno: richiederne le dimissioni aa un incarico
invenzione. -avere qualche particella in qualcuno: avere potere o ascendente su di
12. specialmente addetto al servizio di qualcuno. ojetti, 1-92: se egli
di omaggio, di riguardo. -riverire qualcuno con particolarità: ossequiarlo con speciale riguardo
2. locuz. -dare nei fianchi a qualcuno con le partigiane: trattarlo malamente.
albero e in ogni casa ci sia qualcuno col fucile puntato. noi in russia
cassola, 2-396: il camion ripartì, qualcuno attaccò una canzone partigiana e presto ne
6. chi è sollecito delle sorti di qualcuno, lo appoggia, ne favorisce gl'
-chi è fedele, devoto, obbligato a qualcuno. - anche come formula di cortesia
allontanarsi (fisicamente o spiritualmente) da qualcuno. anonimo, i-494: già mai
partecipando a una divisione; dare a qualcuno la parte che gli spetta, distribuire fra
via: condividere il cammino, accompagnare qualcuno in un viaggio. paganino da serezano
persona da altre persone o cose; separare qualcuno dal gruppo di appartenenza; lasciare andar
anche, renderlo estraneo all'animo di qualcuno); distogliere un pensiero o un
l'anima mia partita. -partire qualcuno da se stesso: astrarlo. filicaia
. -non avere nulla da partire con qualcuno: non averci che fare, esserne completamente
vedrebbesi. 6. farsi estraneo a qualcuno, respingerne l'amore, l'amicizia
fisica; venir meno alla sollecitudine per qualcuno, lasciarlo al suo destino, non
: ribellarsi alla superiorità etica esercitata da qualcuno, alla subordinazione spirituale che impone.
nimici. -sfuggire al possesso di qualcuno (un bene materiale o spirituale)
. -uscire compiuto dalle mani di qualcuno; costituire il prodotto dell'attività di
; costituire il prodotto dell'attività di qualcuno. dante, conv., iv-xxx-2
non omettere di fare qualcosa prima che qualcuno se ne vada. della casa,
-non partirsi dal fianco, dal lato di qualcuno: accompagnarlo, assisterlo costantemente, non
-non partirsi dal letto di qualcuno: dedicargli assistenza sollecita e continua durante
. -partire dinanzi, dagli occhi di qualcuno: togliersi dalla sua vista, non
nostre. -venire al partire di qualcuno: essere costretto a separarsene.
rincrescimento o di risentimento da parte di qualcuno. aretino, iv-3-260: voi,
mia partita. -di partita di qualcuno: da parte di qualcuno, per
-di partita di qualcuno: da parte di qualcuno, per sua opera. doria
da lungi. -scoprire la partita di qualcuno: svelarne i segreti intenti.
partita. -separarsi, dividersi da qualcuno (anche spiritualmente). fiore
. 4. lontano da qualcuno o da un luogo. -anche:
soluzioni (anche nella locuz. mettere qualcuno a partito, in relazione con una
questa gioia. -fare partito su qualcuno: prenderlo in considerazione per un'eventuale
n. 2. -mettere in partito qualcuno: costringere a darsi da fare.
, porre il cervello a partito a qualcuno o di qualcuno: fargli mettere giudizio
cervello a partito a qualcuno o di qualcuno: fargli mettere giudizio, farlo rinsavire
a partito. -mettersi a partito con qualcuno: litigare. sacchetti, 34-219:
appannati, ha dato lingua e gloria a qualcuno dei maggiori interpreti d'iddio.
che si batte per la preminenza di qualcuno o per determinati scopi politici; sostenitore,
particolare propensione, predilezione, stima per qualcuno; che nutre affetto, anche sottomesso
modo peculiare o inclinato ovvero nutrito da qualcuno nei confronti di qualcuno o di qualcosa
ovvero nutrito da qualcuno nei confronti di qualcuno o di qualcosa (un sentimento; e
. letter. schierarsi in favore di qualcuno; prendere le parti; parteggiare.
2. risultare favorevole, propizio a qualcuno. tesauro, 2-ii-50: perciocché il
di chi propende o è favorevole a qualcuno o a un gruppo di persone,
o ostile a priori nei confronti di qualcuno o di qualcosa; posizione prevenuta,
, talvolta eccessivamente indulgente, nutrita verso qualcuno; amicizia, simpatia. -anche:
-preferenza, atteggiamento favorevole nei confronti di qualcuno o di qualcosa rispetto ad altro o
. 6. favore accordato a qualcuno; disposizione propizia, influsso benefico.
la mola. 6. mantenere qualcuno; assicurargli il vitto, i mezzi
lusinghe; allettare; cercare di guadagnarsi qualcuno. anonimo, i-654: tapina in
del fumo. -pascere l'erba con qualcuno: frequentarlo abitualmente. fr.
erba con nabucco. -pascere qualcuno di fumo e pascersi di fumo:
: riuscire a ottenere facilmente qualcosa da qualcuno. g. m. cecchi,
materia mi occupo. -a pascolo di qualcuno: al fine di essere sfruttato.
avere la mala pasqua, dare a qualcuno la mala pasqua: cfr. anche
-non esserci pasqua nè ceppi per qualcuno: per indicare la condizione di chi
2. locuz. fare il passagallo a qualcuno: riprenderne in modo rozzo ed eccessivamente
. bacchetti, 2-xxii-300: ogni tanto qualcuno riesuma la sua [di carducci]
cominciava ad eseguire [al pianoforte] qualcuno dei pezzi meglio studiati; ma, giunta
. -fare passaggio contro, sopra qualcuno: attaccarlo militarmente, invaderne il territorio
-in formule di cortesia, per invitare qualcuno a entrare nella propria casa.
. -essere ammesso al cospetto di qualcuno. carducci, iii-25-57: volle cosi
mie leggi. -divenire prerogativa di qualcuno (un diritto). de luca
. pavese, 10-88: c'è qualcuno che va fino all'alba e si
un prato / sotto il sole. domani qualcuno sogghigna / disperato, al lavoro.
sotto x. 49. sorpassare qualcuno nel corso di un viaggio, di
un compagno in difficoltà. -porgere a qualcuno, nelle sue mani. di giacomo
persone); venire nelle mani di qualcuno. mazzini, 40-42: concedi che
le sue sere... aspettando qualcuno. -al figur., con
parte a parte. -posarsi su qualcuno senza vederlo realmente (lo sguardo)
un certo atteggiamento politico nei confronti di qualcuno; intrattenere rapporti di un determinato carattere
, senza passarne uno. -trascurare qualcuno, non degnarlo di uno sguardo.
6. -fare passare, passare qualcuno o qualcosa per qualcuno o qualcos'altro
passare, passare qualcuno o qualcosa per qualcuno o qualcos'altro: spacciarlo per un'altra
sanno accarezzarla. -passare un sentimento a qualcuno: non provare più amore per
in qualcosa avanti o più avanti di qualcuno: essergli superiore. castiglione, 117
per eccellente conosciuto. -passare in qualcuno: ricadere su di lui (uno
fidarsi di loro. -passare intelligenza con qualcuno: essere in combutta con esso.
. 30. -passare la notte con qualcuno: trattenersi fino al mattino in rapporti
intercalare. -passare, essere passato qualcuno per o come qualcosa o qualcuno:
passato qualcuno per o come qualcosa o qualcuno: essere ritenuto o considerato o sembrare
allora creduto che 'passare sul corpo'di qualcuno fosse solo un'immagine di tronfio eloquio
di sunbury. -passare via da qualcuno: distogliersi, allontanarsi dal suo insegnamento
-passarsela in un determinato modo con qualcuno: intrattenervi determinati rapporti. a
temperato. -passarsi, passarsene di qualcuno: accontentarsene, esserne soddisfatto.
testa. -fare passata di qualcosa con qualcuno: fargliene cenno, informarlo.
per lo più facendo in modo che qualcuno non beva nulla e qualcun altro troppo
farmi un rimprovero, parlò lei con qualcuno -cognato, passato padrone, non so
partic.: camminare in compagnia di qualcuno discorrendo o filosofeggiando (con riferimento alla
/ il villan guidarmenti. -condurre qualcuno con sé nei propri spostamenti o viaggi
starvi a piacere. -fare passeggiare qualcuno: mandarlo via. [sostituito da
passerotti dalle mani, di bocca a qualcuno: farsi confidare subdolamente notizie segrete o
. moretti, iii-462: dove muore qualcuno, sia uomo, sia donna,
affettivo che domina tutta la personalità di qualcuno (e con tale dominio impedisce l'
impronta di sé l'intera personalità di qualcuno. gualdo priorato, 3-i-38: troppo
l'uvard. -dare passione a qualcuno: affliggerlo, angustiarlo. leonardo,
13. -andare di un passo con qualcuno: subirne la stessa sorte.
guerra. -essere sui passi di qualcuno: seguirlo. gozzano, i-966:
giardino. -mettersi al passo con qualcuno: uniformarsi alla sua andatura.
. -prendere il passo a, su qualcuno: tentare o riuscire a superarlo,
. -scegliere, seguire i passi di qualcuno: accompagnarlo nel cammino, seguirlo con
. cinelli, 2-267: più oltre, qualcuno scriveva, rannicchiato contro i sacchi per
-tenere passo, il passo a qualcuno: impedirgli il transito. marco
-essere pasta per la bocca di qualcuno: essergli degno avversario. f
dal troppo bene. -disporre favorevolmente qualcuno a proprio vantaggio. verga,
esagerato e iperbolico la propria ammirazione per qualcuno o qualcosa. panciatichi, 262:
5. locuz. tirare su qualcuno a pasticcini: allevarlo con riguardi eccessivi
michelstaedter, 552: questo qualcosa e questo qualcuno eri tu, povero pasticcio mio.
a riscotere. -fare in pasticcio qualcuno, fare pasticcio di qualcuno: uccidere
in pasticcio qualcuno, fare pasticcio di qualcuno: uccidere in modo cruento, trucidare.
bel pasticcio. -ficcare, mettere qualcuno nei o in pasticci: metterlo in
per lo più, imbandito in onore di qualcuno o a celebrazione di qualche avvenimento o
-non avere mai fatto un pasto buono con qualcuno: non fare mai un buon affare
raccontata per ingannare e burlarsi di qualcuno, facendogli credere cose non corrispondenti alla
18. locuz. -alla pastura di qualcuno: in suo potere, in sua
-andare, venire in pastura con qualcuno: essergli intimo amico. pavese
moglie. -avere, volere pastura di qualcuno: prenderlo in giro, beffarlo.
. 11. locuz. pasturare qualcuno coi baroccoli: praticargli un'usura spietata
mano una patata bollente che in passato qualcuno può avere fasciato fin troppo nella brace
-stampare una patente sul mostaccio a qualcuno: marchiarlo come delinquente. buonarroti
ad aristotele. viani, 14-481: qualcuno gli obbietta che 'il libeccio 'fu
paternostri. -interrompere i paternostri a qualcuno: importunarlo, dargli fastidio.
5. locuz. -condurre al patibolo qualcuno: concatenarsi in modo da provocare la
da provocare la condanna a morte di qualcuno (una serie di fatti).
letto o sul patibolo. -legare qualcuno al suo patibolo: costringerlo a una
noiose. -piantare patiboli a qualcuno: fargli avvertire la presenza costante e
. fusinato, vii-974: se a qualcuno non garbasse un fico / d'andar
o, in costruzione causativa: porre qualcuno in condizione di non poterlo soddisfare)
. -ant. lasciar compiere a qualcuno una determinata attività (con riferimento alle
tiene fiacca e indebolita. -levare qualcuno da patire: farlo morire, chiamarlo
abbondanza di senno. -non patire a qualcuno il cuore, l'animo di fare
. -non potere, volere patire qualcuno, di vedere qualcuno: ritenerlo insopportabile
, volere patire qualcuno, di vedere qualcuno: ritenerlo insopportabile, odioso e, anche
patere de'lor errori. -patire di qualcuno: esserne geloso. slataper, 2-354
4. locuz. far patire a qualcuno il cibo che ha mangiato: malmenarlo
. -essere padre e patria a qualcuno: costituire per lui un sostegno totale
-essere tutto u mondo patria a qualcuno: sentirsi cittadino del mondo.
un gastropolita. -non essere a qualcuno nessuna terra patria: sentirsi cosmopolita.
la città vostra. -privare della patria qualcuno: esiliarlo. - anche: privarlo
o ostili o dannosi nei riguardi di qualcuno o qualcosa (cfr. matrigna,
esso; che costituisce il patrimonio di qualcuno. boccaccio, v-244: la
. -essere di vero patrimonio di qualcuno: corrispondere alla sua più autentica tradizione
, le azioni, le caratteristiche di qualcuno, adeguandovi passivamente la propria personalità
, materiale ed economico nei confronti di qualcuno. - anche sostant. siri,
anche, con interventi politici o militari qualcuno (anche immeritevole); tenerlo o
accuse e da calunnie nei confronti di qualcuno; patrono. segneri, ii-430:
, gesto compiuto per aiutare o agevolare qualcuno; beneficio. dominici, 3-17:
tale festeggiamento. bernari, 4-103: qualcuno di quel nome era persino proprietario di
morale, spirituale o materiale accordato a qualcuno (e si esplica in incoraggiamento e
atteggiamento di simpatia o di ammirazione verso qualcuno; chi appoggia istituzioni o iniziative filantropiche
, ecc.). -pattarla con qualcuno o pattare qualcuno: starne a pari;
). -pattarla con qualcuno o pattare qualcuno: starne a pari; reggerne il
trovare un accomodamento, un accordo con qualcuno. cantoni, 535: cogli eretici
magici e... si è da qualcuno patteggiato col diavolo. tommaseo [s
concluso un patto, un accordo con qualcuno. boccaccio, 1-ii-760: vide una
lunga', per avere buoni rapporti con qualcuno è necessario evitare ambiguità, reticenze,
, prendere o venire le paturnie a qualcuno). magalotti, 9-1-229:
e'fusse stato un sogno o si qualcuno / che avesse voluto farli un poco /
inopinata comparsa. -essere in paura a qualcuno: costituire per lui oggetto o causa
. -fare, mettere paura a qualcuno di qualcosa: convincerlo a non farla
cappuccino. -non fare paura a qualcuno: non rappresentare per lui un rivale
. -tenere in, sotto paura qualcuno: spaventarlo fortemente per costringerlo alla sottomissione
per il timore di qualcosa o di qualcuno. federico ii, 158:
d'ingegno. -fare pausa con qualcuno: stabilire una tregua, un armistizio
locuz. fare una pavana senza suoni a qualcuno: bastonarlo di santa ragione.
spiacevoli, inconvenienti o danni; ritenere qualcuno o qualcosa una minaccia per la
-nutrire preoccupazione per la sorte di qualcuno o qualcosa; essere in ansia.
sul fratello. -far battere a qualcuno il pavimento con la bocca: come
paragone vilissima. -essere subordinato a qualcuno. guerrazzi, 1-220: poiché dopo
rimanere, stare, starsene paziente di qualcuno, di qualcosa o che qualcosa avvenga)
al fuoco. -mandare ai pazzerelli qualcuno: considerarlo matto, squilibrato.
discrete pazzie dietro una giovane donna, qualcuno si era innamorato di lei.
-andare, correre dietro, cercare, seguire qualcuno come o più che la pazza al
-andare, essere pazzo di, per qualcuno: amarlo o ammirarlo moltissimo.
landò occhi pazzi. -fare uscire a qualcuno il sangue pazzo: farlo rinsavire con
scendendo. -essere in peccato a qualcuno: essergli imputato a colpa.
avrei ribrezzo. -portare il peccato di qualcuno: scontarne la pena. maestro
3. locuz. -empire la peccia a qualcuno: fornirlo di ogni bene.
la negazione si riferisce... a qualcuno piuttosto che a qualche cosa; ha
pedagogo? -fare da pedagogo a qualcuno: ammaestrarlo, guidarlo assiduamente.
. -fare del pedagogo addosso a qualcuno: sottoporlo a censura, pretendere di
il, del pedante a, addosso a qualcuno: esaminarlo e criticarlo saccentemente in ogni
cerco di cedere il materiale messo insieme a qualcuno de'pedantacci che nasca su in italia
le pedate, le stesse pedate di qualcuno: seguirlo passo passo, andargli dietro
-imitare il comportamento o l'atteggiamento di qualcuno; seguire l'insegnamento o l'esempio
-dare una pedata, prendere a pedate qualcuno: respingerlo, cacciarlo via bruscamente.
lo stufato di fusi. -muovere qualcuno dalle sue prime pedate: distoglierlo dalle
. -partirsi, torcere dalle pedate di qualcuno: non seguirne più l'esempio o
similissimo. -proseguire le pedate di qualcuno: continuarne l'opera. segneri
camino ha stampato. -sulle pedate di qualcuno: partendo dagli stessi presupposti.
di naso. ungaretti, xi-67: qualcuno... accoccolato a giuocare a trictrac
. -dare una vigorosa lezione a qualcuno (anche col ricorso a energiche vie
scacchiera? -fare una pedina a qualcuno: intralciarne i progetti o sottrargli un
3. agg. che accompagna qualcuno seguendolo passo passo ed eseguendone gli ordini
allora peggio che mai! -peggio per qualcuno: per indicare una minaccia indeterminata o
, toccare il peggio o la peggio a qualcuno: toccargli una sconfìtta; soccombere.
quasi sempre concertata in un bacio a qualcuno dei presenti. -ricompensa pattuita.
col pegno. -non fidarsi di qualcuno col pegno: considerarlo troppo astuto o
. -sottrarre una forte somma a qualcuno, anche vincendola al gioco.
tormenta. 15. ant. pedinare qualcuno. sanudo, i-77: se farano
gridare, stridere: recare danno a qualcuno, derubarlo, spillargli quattrini a sua
pelle! -entrare nella pelle di qualcuno: suscitare in lui una viva passione
e pelle o pelle e camicia con qualcuno: essere in perfetto accordo con lui,
carnale. -fregiare la pelle a qualcuno: rendergli un cattivo servizio, sparlarne
pelle. -guardare la pelle a qualcuno: vigilare sulla sua incolumità, proteggerlo
. -levare, togliere la pelle a qualcuno; tirare alla pelle qualcuno: fargli
pelle a qualcuno; tirare alla pelle qualcuno: fargli pagare un prezzo troppo alto
-mettere la belle al servizio di qualcuno: porsi alle sue dipendenze anche col
n. 8. -nella pelle di qualcuno: nel suo stato d'animo,
. -non lasciare pelle addosso a qualcuno: sbeffeggiarlo, mortificarlo fortemente.
mercato. -prendere la pelle a qualcuno: sfruttarlo, sottoponendolo a fatiche eccessive
si ringentilì. -rompere la pelle a qualcuno: fiaccarne le difese, la resistenza
9. -sopra, sulla pelle di qualcuno: ai suoi danni, arrecandogli perdite
cantare. -ungere la pelle a qualcuno: lusingarlo. l. adimari,
. 5. -vendere la pelle di qualcuno: tradirlo per denaro. michelangelo
altri. -volere la pelle di qualcuno: sfruttarlo, approfittarne eccessivamente.
sulle spalle. luzi, i-224: se qualcuno esce per legna, / o si
alloggiare i loro forestieri, ne mettono qualcuno negli alloggiamenti de'loro padroni, e
colombia inglese. moretti, ii-823: qualcuno che poteva passare per un pellirosse dei
9. locuz. -fare a qualcuno una pelliccia di bastone', bastonarlo di
schiavine. -mettere la pelliccia di qualcuno: nobilitare i propri discorsi con concetti
... forse aveva in fantasia qualcuno che meglio le scoteva la polvere del
. 5. locuz. -pigliare qualcuno per il pellicino: costringerlo a parlare
qua ridotto nel pellicino. -ridurre qualcuno in pellicino: a mal partito.
-e in pellicino. -rimanere a qualcuno il sacco per i pellicini'. avere
a un pelo da qualcosa 0 da qualcuno; mancare un pelo \ ecc.
, torcersi i peli, il pelo a qualcuno; drizzare il pelo', in contesto
pelo, essere tondo il pelo di qualcuno: essere stupido, sciocco, stolido
. -essere, stare al pelo a qualcuno: controllarlo continuamente. galileo,
. -fare sudare i peli a qualcuno: riempirlo di terrore. leandreide
-lisciare, pettinare il pelo a qualcuno; lisciarlo per il verso del pelo
pel verso del pelo. -mangiare qualcuno crudo e col pelo: trattarlo con
-mettere un diavolo per pelo a qualcuno: renderlo furibondo. bandi,
-non rimanere un pelo addosso a qualcuno: restare completamente privo di denaro.
che non valevano un pelo. -pelare qualcuno a pel rovescio: criticare aspramente.
-rivedere, stringere il pelo a qualcuno: malmenarlo; sottoporlo a dure critiche
al termine del vostro viaggio senza trovare qualcuno che... v'abbia a
il pelo. -saltare al pelo a qualcuno: criticarlo duramente. parabosco, 1-3
-stimare o non stimare un pelo qualcosa, qualcuno: non tenerlo in alcuna considerazione o
? -toccare, torcere un pelo a qualcuno: arrecargli un minimo danno fisico o
-tosare il pelo fin sull'ossa a qualcuno: farlo oggetto di aspre maldicenze.
il comportamento di chi offende o calunnia qualcuno. s. bernardino da siena,
-non levare un peluzzo dalla cappa a qualcuno senza fine', compiere un'azione,
de'soldati privati, facendone ancora morire qualcuno, non volle però o non seppe raffrenare
che si prova per le sofferenze di qualcuno (anche per un animale),
dissi forte. -finirà che ne ammazzo qualcuno. -lei disse piano: - mi
n. 14. -pigliare pena di qualcuno: punirlo, castigarlo. lancia,
così per niente le giornate e andava con qualcuno che valeva la pena.
dormicchiando. -chinarsi, sporgersi verso qualcuno (per comunicare, o con atteggiamento
più nella locuz. avere un pendente per qualcuno o qualcosa e con valore scherz.
pendente. -stare pendente al collo di qualcuno: abbracciarlo strettamente. aretino,
sottoposto al dominio, all'influenza di qualcuno; essergli subordinato, dipenderne. sannazaro
a osservare o a contemplare qualcosa o qualcuno o a compiere un'attività intellettuale o
ricordar mi accora. -appoggiarsi a qualcuno (con una connotazione di abbandono e
demo. -trovarsi d'accordo con qualcuno. pirandello, 8-1091: pendeva piuttosto
. -dimostrare buona disposizione per qualcuno. -incombere sulla terra (un astro
bene in salute. -pendere dalle labbra di qualcuno: v. labbro1,
. 47. -pendere dal collo di qualcuno: abbracciarlo strettamente. ariosto,
dai ragionamenti di qualcuno', pendere da qualcuno: ascoltare, seguirecon estrema attenzione e interesse
, i musi- pendere dalle mani di qualcuno: dipendervitotalmente. panigarola, 1-88:
, dagli occhi, dal sembiante di qualcuno: contemplarlo con ammirazione, guardarlo con
indole e le caratteristiche meno evidenti di qualcuno. p. f. giambullari,
scarso pasto, condividere il cibo con qualcuno (anche come forma di modestia per
calamaio fatte. -aprire le penne contro qualcuno: contrastarlo, combatterlo. fazio
e decisa. -bruciare le penne a qualcuno: provocarne la rovina. s
le penne, le penne maestre a qualcuno: derubarlo, ingannarlo, danneggiarlo,
traffici. -correre nella penna a qualcuno: venirgli spontaneamente in mente nello scrivere
stato fortunato. -vestire le penne di qualcuno: usurparne i meriti, le qualità
le proprie penne. -voltare contro qualcuno la punta della penna: scrivere contro
nelle dita; si gettano addosso a qualcuno, e quanti se n'attaccano, tanti
pennello. -andare come un pennello a qualcuno: confa- cerglisi, essere adatto.
. -a, sotto il pennello di qualcuno: al suo servizio, ai suoi
pennello. -drizzare il proprio pennello verso qualcuno: dedicargli il proprio affetto.
il pennone, seguire il pennone di qualcuno; venire sotto un pennone: mettersi al
un pennone: mettersi al servizio di qualcuno, combattere ai suoi ordini. -al
pensamento eguale. -avere pensamento di qualcuno: pensarlo come oggetto d'amore.
-anche iron., per far certo qualcuno che avverrà una cosa indesiderata. tommaseo
11. dedicare le proprie attenzioni a qualcuno (se stesso o altri),
al ragazzo, -e che c'è qualcuno che le vuol bene davvero, e
-pensare bene, meglio, di qualcuno: giudicarlo positivamente, meglio di quanto
cose morali. -pensare male di qualcuno: averne una cattiva opinione, sospettare
esaltasse me. -pensare male sopra qualcuno: decidere di castigarlo (dio)
della filosofia della natura. -pensare con qualcuno: avere le stesse opinioni, sentimenti
inesauribile inventiva, la frenetica vivacità di qualcuno. p. petrocchi [s.
la pace, la serenità; mettere qualcuno nel pensatoio: procurargli difficoltà, angustie
-andare qualcosa per il pensiero a qualcuno: ricorrergli alla mente. boccaccio
-avere il pensiero a, con qualcuno: averlo sempre in mente, pensare
vostre giovani. -avere pensiero di qualcuno: farlo oggetto di preoccupata considerazione.
a scisma. -cadere dal pensiero di qualcuno: non costituire più per lui oggetto
pensiero. -cadere in pensiero a qualcuno, nel pensiero a qualcuno: venirgli
pensiero a qualcuno, nel pensiero a qualcuno: venirgli in mente; formarsi in lui
-cavare, togliere, trarre fuori qualcuno da un pensiero, di pensieri,
ancora per poco. -darsi pensiero di qualcuno: preoccuparsi della sua sorte; occuparsi
condurre. -entrare in pensiero di qualcuno: pensarvi. boccaccio, dee.
-essere donna o cosa dei pensieri di qualcuno: essere sempre presente alla mente,
etnisci. -essere il pensiero di qualcuno: essere l'oggetto privilegiato delle sue
essere preoccupato, in apprensione (per qualcuno o a causa di qualcosa).
. -essere levato dal pensiero di qualcuno o di qualcosa: esserne distolto.
. -essere qualcosa in pensiero di qualcuno: essere suo proposito, intenzione,
. -essere tutto il pensiero di qualcuno in una persona: essere immemore di
vedea davanti. -fallire a qualcuno pensiero: sbagliarsi di grosso.
lucia. -farsi dei pensieri per qualcuno: preoccuparsi per causa sua.
quello che conveniva. -lasciare a qualcuno il pensiero di qualcosa: lasciar fare
pensiero. -levare un pensiero a qualcuno: costituire per lui la soluzione di
per cento. -mettere pensiero a qualcuno: suscitare il sospetto. b.
li darò espediti. -mettere qualcuno in pensiero: costituire per lui un
pensiero i loro parenti. -mettere qualcuno in pensiero: causargli ansia, preoccupazione
credea aver per certano. -mettere qualcuno in pensiero di qualcosa: suscitargli il
chiaro oscuro disegnati. -mettersi pensiero di qualcuno: stare in ansia per lui,
pensieri. -pigliarsi i pensieri di qualcuno: immischiarsi nei fatti suoi.
prendesse pensiero. -prendersi pensiero di qualcuno: dedicarvisi, in partic. provvedendo
suoi pensieri. -recare al pensiero a qualcuno: rammentargli. pallavicino, u-117:
, perché. -riscontrare nei pensieri di qualcuno: essere d'accordo con lui.
il suo pensiere. -tenere qualcuno in pensiero: tenerlo in apprensione.
condizione di chi è frequentemente ospite di qualcuno a pranzo o a casa. 10
: mi procacciate una litigiosa pensioncella o qualcuno altro magherò trattenimento. galileo, 1-2-203:
6. locuz. mettere a penso qualcuno: imporgli, per lo più come
sollecitudine, interesse assiduo o affettuoso per qualcuno o qualcosa. beltramelli, iii-149:
. subordinata: che si preoccupa per qualcuno o qualcosa con viva sollecitudine o con
rivolge il pensiero o l'attenzione a qualcuno o a qualcosa, che se ne occupa
comprar sì caro un pentimento. -ritrarre qualcuno a pentimento: farlo pentire. foscolo
11 pentere. -fare pentire qualcuno di qualcosa: indurlo a rimpiangere di
5. locuz. -far mangiare a qualcuno il pan pentito; mangiare il pan
, n. 17. -far pentito qualcuno: indurlo a provare rincrescimento. cesarotti
sarà per andare a colpirla, dirà qualcuno ch'ei non è perfettamente bendato,
parla di cose pubbliche; o che qualcuno voglia fare qualche cosa, se parlasi di
6. locuz. fare la pentolàccia a qualcuno: rovesciare su una persona, per
-non esserci penuria di qualcosa 0 di qualcuno: essercene in abbondanza. tasso
8. impiccato. -fare penzolo di qualcuno: farlo impiccare. -fare penzolo:
-con il pepe e con il sale di qualcuno: con la sua approvazione, con
-mettere il pepe nel culo a qualcuno: stizzirlo, indispettirlo. c
-mettere un granello di pepe nel cuore di qualcuno: eccitarlo, irritarlo. de
allegra, ma un po'stizzosa. qualcuno aveva messo un granello di pepe nel
marito. landolfi, i-3: questo qualcuno non mancherà di ricordarsi del mio naso
comparazioni. -a indicare la parte di qualcuno o di qualcosa che si tocca,
di parentela, la linea di ascendenza di qualcuno (anche in una locuz. prepos
lambirgli i piedi. fenoglio, 11: qualcuno senza parere faceva corsettine avanti ai camerati
che voi donne mortali piangeste soltanto quando qualcuno vi ascolta. -per una ninfa,
'. -cavare pere a qualcuno: buggerarlo. burchiello, 2-46
crede. -dare le pere a qualcuno: cacciarlo. manuzzi [s.
, debole. -far la pera a qualcuno: arrecargli pregiudizio di nascosto e maliziosamente
va'a cagare! '. -venire qualcuno alla cesta per le pere: per
cesta per le pere: per minacciare qualcuno che alla prima occasione male gliene incoglierà
venga fatto, cioè venga fatta a qualcuno, dediti a laute soste, e
; cogliere, intuire; accorgersi di qualcuno o qualcosa. - anche: intendere
, ogni volta che mi avvien di percorrere qualcuno dei nostri pomposi cimiteri, m'indignano
cime. -osservare attentamente qualcosa o qualcuno, facendo scorrere lo sguardo su tutta
più o meno violento in- ferto a qualcuno mediante schiaffo, pugno, calcio e
delitto consistente nel comportamento di chi percuote qualcuno senza però provocargli lesioni né malattie.
percuso, percusso). colpire qualcuno (o una parte del suo corpo)
10 più scagliato o che precipita su qualcuno. dante, inf., 14-54
particella pronom. gettarsi in armi contro qualcuno; farvi impeto; venire a battaglia
ostacolo, una barriera; colpire inavvertitamente qualcuno o qualcosa muovendosi. - anche di
ostacolo; sbattere violentemente una persona contro qualcuno o qualcosa, per lo più con
o ucciderla. -anche: fare cadere qualcuno con una spinta. giamboni,
nelle espressioni percuotere l'orecchio, percuotere qualcuno nell'orecchio). -per estens.:
novo grido de'padri. -guardare intensamente qualcuno suscitando un vivo turbamento. dante
la particella pronom. imbattersi fortuitamente in qualcuno. guicciardini, i-250: fuggendo inverso
-presentarsi improvvisamente o casualmente alla vista di qualcuno. faldella, iv-152: ghermiva tutti
ant. chi si prende cura di qualcuno. uguccione da lodi, xxxv-1-616:
più un determinato sentimento nei confronti di qualcuno. casalicchio, 211: se io
. 28. letter. annientare qualcuno, rovinarlo, screditarlo completamente; condannarlo
. 52. scomparire alla vista di qualcuno allontanandosi dal suo campo visivo o entrando
el castello. -lasciar perdere qualcuno: non importunarlo, non provocarlo.
d'occhio, dagli occhi qualcosa o qualcuno: v. occhio, n. 42
n. io. -perdere di naso qualcuno: v. naso, n. 18
. 6. -perdere la memoria di qualcuno o di qualcosa: v. memoria
. 21. -perdere la memoria di qualcuno dalla terra: cancellarne perfino il ricordo
pirandello, 5-277: ogni qual volta qualcuno de'miei amici o conoscenti dimostrava
-perdere la testa per o dietro a qualcuno; perdersi dietro a qualcuno: innamorarsene
dietro a qualcuno; perdersi dietro a qualcuno: innamorarsene perdutamente, trascurando ogni altro
, 8-63: per possedere qualcosa o qualcuno, occorre non abbandonarglisi, non perderci
-perdere le bave per qualcosa o qualcuno: dimostrare un entusiasmo o una propensione
come un sacco. -perderla con qualcuno o con qualcosa: risultare perdente in
far niente. -perdersi dietro a qualcuno: essere preso da cieco entusiasmo per
gioventù si perde. -perdersi in qualcuno: esserne affascinato, innamorarsene perdutamente.
d'israel. -mandare in perdimento qualcuno: provocarne la rovina.
di comportamenti biasimevoli nei confronti di qualcuno o, anche, della verità o dell'
peregrini. 4. locuz. -chiedere qualcuno in perdonanza: impetrargli clemenza, perdono
6. per estens. risparmiare a qualcuno (anche a se stesso) un'
premio. d'annunzio, iv-1-205: qualcuno piangeva, gemeva, chiamava dio, domandava
(nell'espressione dare il perdono a qualcuno). buonarroti il giovane,
, prendere il perdono con, su qualcuno o qualcosa: voler toccare o prendere
propri istinti, la propria rabbia con qualcuno (per lo più in modo abietto,
d'accottonato. -con perdono di qualcuno: formula attenua- tiva usata per introdurre
-fisso nella contemplazione di qualcosa o di qualcuno o anche del nulla, del vuoto (
(anche nelle espressioni andare perduto di qualcuno). boccaccio, 1-ii-417: in
perentòrio). disus. intimare a qualcuno di compiere qualcosa (in partic.,
.) entro cui viene intimato a qualcuno di fare qualcosa (e, in partic
mosse. -mettere le perette a qualcuno: mettergli fretta. p.
sempre sempre, quando io dormo con qualcuno, mi fa de le tresche.
la perseveranza, per il caso che qualcuno volesse saperlo, è -secondo la teologia
tutti i successivi tempi. -rimanere con qualcuno, a malgrado di difficoltà e angustie
. locuz. dare meliache per persiche a qualcuno: fargli credere una cosa per l'
e nella locuz. essere perso in qualcuno o dietro a qualcuno). manzoni
essere perso in qualcuno o dietro a qualcuno). manzoni, pr. sp
, n. 8. -persona di qualcuno: che ne è al servizio, che
-con funzione di pron. indef.: qualcuno, alcuno; un tale.
per indicare le cure estetiche prestate a qualcuno). odo delle colonne, xvii-26-17
persona. -campare la persona a qualcuno: fargli salva la vita, non
le persone sole. -costringere qualcuno in persona: sottoporlo a punizioni fisiche
persona. -essere una persona con qualcuno: avere la medesima identità, essere
-fare offesa o violenza nella persona a qualcuno, offendere nella persona qualcuno: ferirlo,
persona a qualcuno, offendere nella persona qualcuno: ferirlo, lederlo. da
offendere. -fare persona addosso a qualcuno, sopra qualcuno: riprenderlo, sgridarlo
-fare persona addosso a qualcuno, sopra qualcuno: riprenderlo, sgridarlo o assumere nei
di una qualità o del carattere di qualcuno o di qualcosa). manzoni,
-in persona, nella persona di qualcuno: per indicare, con particolare enfasi
porto. -venire a porto di qualcuno: cercare scampo presso di lui.
13. locuz. -essere di porzione di qualcuno: toccargli, spettargli come parte propria
fidarsi dei grandi. baldini, 5-125: qualcuno avrebbe pensato di star contento al desiderio
della gattina, io: gli è un qualcuno il quale viene a pregare umilmente la
. -posare gli occhi, vocchio su qualcuno, su qualcosa; guardarlo, per
2. locuz. dar la posata a qualcuno: alloggiarlo e rifocillarlo. d
gentil. -essere in possa di qualcuno 0 qualcosa: essere alla sua portata
: l'espressione massima delle capacità di qualcuno. vasari, iii-646: risolutosi don
, restare, trovarsi in possa di qualcuno o qualcosa: essere in sua balia,
, tutto ciò che è nelle capacità di qualcuno. -anche con riferimento a soggetti inanimati
notte e la morte. -rimettere qualcuno nelle posse di altri: ridurlo suo
tempo sie spirato. -tenere qualcuno o qualcosa in possa: possederlo,
intromessi ne'misteri. -avere qualcuno in possanza: averlo in propria mano
falaride. -essere in possanza di qualcuno: essere in sua balia, a
astuto. -essere qualcosa in possanza di qualcuno: essere alla sua portata, compatibile
lacrime. -mettere, menare qualcuno o qualcosa in possanza di qualcuno:
menare qualcuno o qualcosa in possanza di qualcuno: ridurlo suo prigioniero; consegnarlo in
-mettersi, gettarsi in possanza di qualcuno: affidarglisi, renderglisi totalmente.
. -poter godere dell'opera di qualcuno. pellico, 2-136: di questa
10. ospitare, accogliere qualcuno presso di sé. metastasio, 1-iv-405
anche nell'espressione possedere il cuore di qualcuno). chiaro davanzati, v-30:
il solo fatto di esser possedute da qualcuno, creano da se stesse la loro
-passare, essere posto in possessione di qualcuno: esserne acquistato, acquisito.
imperatore. -restare in possessione di qualcuno: continuare a essergli assoggettato.
il possessivo significa cosa pos- sessa da qualcuno o pertinente ad alcuno, come paterno,
di minutolo? -perdere possesso di qualcuno: lasciarlo andare, lasciarlo sfuggire.
delle archibuggiate? -a posta di qualcuno: per suo conto, quanto gli
. -avere, cogliere posta di qualcuno: poterlo rintracciare. sacchetti
potea córre posta. -avviare qualcuno per le poste: mandarlo all'altro
morte. -correre le poste a qualcuno: seguirlo di nascosto, spiarlo.
. -far correre per le poste qualcuno: mettere in agitazione, far andare
-fare la posta o le poste a qualcuno, tenere in posta qualcuno: attenderlo
poste a qualcuno, tenere in posta qualcuno: attenderlo pazientemente al varco (per
la posta. -rinfondere le poste a qualcuno: fargliela pagare. rime adeposte del
a persona: che si spaccia per qualcuno, sedicente, non vero, non autentico
prendiamo in queste sere una macchina di qualcuno e andiamo a prendere un gelato in
un motto solamente e una arguzia di qualcuno raccontasse, ancor che fosse non solo
che è riposto in qualcosa o in qualcuno (un sentimento, uno stato d'animo
, 1-164: quando viene lanciata da qualcuno la proposta di andare tutti fuori a
degli infissi. -al posto di qualcuno: nelle sue condizioni, nella situazione
-fare posto, il posto a qualcuno: offrirgli da sedere, in partic
soltanto a un'appassionata tenerezza. -mandare qualcuno a, in quel posto: scacciarlo
. -mettere, rimettere a posto qualcuno: far stare a dovere chi non
-pigliare, prendere il posto a, di qualcuno: occupare il sedile destinato a lui
delle vertebre. -tenere a posto qualcuno: impedirgli di
punto. -tenere il posto a qualcuno: tenerlo occupato per un'altra persona
, dare, essere in potenza di qualcuno). -anche con riferimento a una
42. locuz. -a potenza di qualcuno: secondo le sue possibilità, per
, disciplina, potenziamento da parte di qualcuno. gobetti, i-141: l'«
. non poter soffrire, sopportare o vedere qualcuno o qualcosa, o anche, con
potersi, o poterla con o contro qualcuno, per indicare l'impossibilità o l'
. -essere, stare in potere di qualcuno: dipendere soltanto dalla sua volontà,
, della persona, della vita di qualcuno. -cadere, pervenire in potere del nemico
più potere. -a potere di qualcuno: per quanto dipende da lui.
me quella poverina ama o ha amato qualcuno che non ha mai potuto raggiungere.
scalda. -essere povero della grazia di qualcuno: non esserne amato. boccaccio
bocchelli, 10-18: quando poi capitava qualcuno o qualcuna che avesse tinta di teoretico