allarme veniva emessa solo nel caso che qualcuno salisse alla casa; a quelli che scendevano
. -fare egresso da qualcosa o da qualcuno: non parlarne più, abbandonarne la
richiamo, per attirare l'attenzione di qualcuno. pascoli, 461: c'incontriamo
3. locuz. — a eletta di qualcuno: con facoltà di scelta, a
procacciato. -tener la favella a qualcuno: rifiutarsi di rivolgergli la parola,
padrona. -troncar la favella a qualcuno: interrompere una persona che sta parlando
persona. -anche: citare, nominare qualcuno o qualcosa. latini, rettor
dare informazioni; conversare, intrattenersi con qualcuno intorno a un certo argomento.
mio esercito favellassi. -conferire con qualcuno, avere un abboccamento. rinaldo degli
. -dare in favola: esporre qualcuno allo scherno, alle dicerie, ecc
, estendersi voci intorno a qualcosa o qualcuno. rosa, 1-62: di quel
feriti. -fare una favola di qualcuno: sparlare di lui, inventare dicerie
3. inventare, creare favole su qualcuno o qualcosa, immaginare nella fantasia.
motteggiare; farsi beffe o sparlare di qualcuno. petrarca, 332-17: u'sono
d'animo amichevole che spinge ad aiutare qualcuno o qualcosa; sentimento di particolare simpatia
protezione, appoggio accordato con parzialità a qualcuno a scapito di altri. -col favore
scapito di altri. -col favore di qualcuno: con l'appoggio, con l'assistenza
l'appoggio, con l'assistenza di qualcuno. -al favore di qualcuno: sotto la
assistenza di qualcuno. -al favore di qualcuno: sotto la protezione di qualcuno.
di qualcuno: sotto la protezione di qualcuno. g. villani, 12-60:
per aiutare o per far cosa gradita a qualcuno; agevolazione, facilitazione; servizio,
rispetto, premura affettuosa nei riguardi di qualcuno. bisticci, 3-186: liberalissimo e
pareva una fortezza. -al favore di qualcuno: con la sua approvazione, con
vendetta. -andare ai favori di qualcuno: andare in servizio, in aiuto
andare in servizio, in aiuto di qualcuno. n. capponi, 1-49:
. -andare le cose a favore di qualcuno: essergli gli eventi favorevoli.
sperimentale. -aver favore da qualcuno: esserne aiutato. f. rinuccini
germe. -con il favore di qualcuno: con il suo consenso, con
proprio affetto, la propria predilezione a qualcuno. boccaccio, ii-278: africo,
-dare la sentenza in favore di qualcuno: pronunciare sentenza favorevole a qualcuno (
di qualcuno: pronunciare sentenza favorevole a qualcuno (ed è locuz. tipica del
alla richiesta, soddisfare al desiderio di qualcuno. grazzini, 4-5 n: come
sentenziare a favore, in favore di qualcuno o qualcosa: dar sentenza favorevole e
. -essere disposto a favore di qualcuno: essere pronto a favorire, a
essere pronto a favorire, a aiutare qualcuno. casti, ii-1-30: il benigno
presenti. -essere in favore di qualcuno: essere dalla sua parte, parteggiare
-per favore di qualcosa o di qualcuno: col suo aiuto, per sua
impresa sua. -fare favore a qualcuno: aiutarlo, sostenerlo; concedere,
che il modello. -fare favore a qualcuno di qualcosa: fargliene omaggio.
si fa favore con danari, e qualcuno con le virtù e buone opere.
del pontefice. -ricevere favore da qualcuno: essergli gradito. guadagnali, i-ii-n
sua. -ricorrere ai favori di qualcuno o di qualcosa: ricorrere al suo
alquanto -venire in favore di o a qualcuno: cattivarsi la sua simpatia; giovargli
grazia, mostrarsi benevolo nei confronti di qualcuno o qualcosa, consentire l'esito o lo
intr. disus. operare in favore di qualcuno 0 qualcosa; essere favorevole, proclive
. 13. locuz. favoreggiare qualcuno di qualcosa: dotarlo, fornirlo di
avvale dell'aiuto, del favore di qualcuno; favorito; protetto, tutelato, agevolato
protegge, che opera in favore di qualcuno o di qualcosa; favorevole, benevolo,
], proprio dalla smania d'acchiappar qualcuno, di non tornare a mani vuote in
, che approva, che parteggia per qualcuno o qualcosa; che stima, che
profitto, che giova all'interesse di qualcuno o di qualcosa, che contribuisce a
, pronunciato, scritto a favore di qualcuno o di qualcosa (un voto, un
6. provvedere, fornire, dotare (qualcuno di qualcosa). -anche: informare
, procurare, presentare (qualcosa a qualcuno); esibire. - nel linguaggio burocratico
favorire?, con cui si invita qualcuno a entrare nella casa o nella stanza
parola: formula con la quale invitiamo qualcuno ad ascoltare ciò che brevemente stiamo per
ant. con l'intenzione di favorire qualcuno, con benevolenza o cortesia; favorevolmente
, s'io ti credessi. -far qualcuno fra fazio: dargli a credere,
14. locuz. -essere a fazione di qualcuno o di qualcosa: a somiglianza.
star fermo, piantato a guardia di qualcuno o di qualcosa. socci
cartelli. -gettare il fazzoletto a qualcuno: mezzo per esprimere la propria simpatia
mezzo per esprimere la propria simpatia a qualcuno. foscolo, xvi-32: ho dovuto
-sventolare il fazzoletto: modo di salutare qualcuno da cui ci si allontana rapidamente (
entusiasticamente l'arrivo, il passaggio di qualcuno. nievo, 1-380: pochi
, il comportamento, i costumi di qualcuno). boccaccio, dee.,
-avere fede: credere fermamente in qualcuno o in qualcosa; riporvi piena fiducia
. -dare, prestare fede a qualcuno o a qualcosa: credere in quanto
disvalore. -entrare in mala fede con qualcuno: perderne la fiducia; diffidare.
senno. -essere in fede di qualcuno: goderne la fiducia. b.
: sulla parola, sulla testimonianza di qualcuno. giacomino pugliese, 195: di
rinnegasse dio. -per la fede di qualcuno; per mia, tua, sua
-porre, riporre, collocare la fede in qualcuno, portare fede a qualcuno: nutrire
fede in qualcuno, portare fede a qualcuno: nutrire fiducia in lui; essergli
riporre, mettere qualcosa nella fede di qualcuno: affidarla alla sua lealtà, alle sue
grembo. -prendere, pigliare fede di qualcuno: nutrire fiducia in lui; prendere
fede, sopra o sotto la fede di qualcuno: in virtù della sua lealtà,
muffa. -tenere, mantenere in fede qualcuno: conservarne la fedeltà, la sottomissione
mettere in dubbio qualcosa; rendere incredulo qualcuno; negare la fiducia. -anche: screditare
committère * affidare alla fede [di qualcuno] '(locuz. formata da
committère 'affidare alla fede [di qualcuno] '; cfr. fr. fidéicommisser
-ricevere, prendere la fedeltà di qualcuno; ricevere qualcuno nella fedeltà: accettarne
prendere la fedeltà di qualcuno; ricevere qualcuno nella fedeltà: accettarne l'atto di
cuore di uno: fare innamorare perdutamente qualcuno, farlo ardere d'amore.
già usata nell'atto di congedarsi da qualcuno o nel chiudere una lettera).
, compiere, formare la felicità di qualcuno: renderlo pienamente felice. aretino,
. rendere felice, contento, soddisfatto qualcuno, provvedendo alle sue necessità, appagando
riconosce e si proclama la felicità di qualcuno. b. cavalcanti, 2-489
9. sostant. persona che costituisce per qualcuno un pensiero fisso. girolamo leopardi
femminizzare, tr. attribuire a qualcuno o a qualcosa caratteri fisici, morali
a uno a uno li sento. qualcuno è chiuso, qualcuno è fenduto, qualcuno
li sento. qualcuno è chiuso, qualcuno è fenduto, qualcuno è mezzo aperto
qualcuno è chiuso, qualcuno è fenduto, qualcuno è mezzo aperto. viani, 19-316
ciglio del colle due uomini che trascinavano qualcuno, certo un ferito grave.
saldo, più fermo, più costante qualcuno; consolidarne, rinvigorirne i propositi,
che passa. -fermare la speranza in qualcuno o qualcosa: riporvi la propria speranza
); fare cenno, imporre a qualcuno di arrestarsi. boccaccio, dee.
-in partic.: farsi incontro a qualcuno e arrestarne il cammino (per salutarlo
impropria). 26. far desistere qualcuno dal continuare nella sua azione; trattenere
dal continuare nella sua azione; trattenere qualcuno dal compiere determinati atti. caro
lo fermarono. -interrompere bruscamente qualcuno che sta parlando. parata,
invitare, convincere, costringere d'autorità qualcuno a fermarsi in un luogo per un
quei codici! -dare la posta a qualcuno in qualche luogo; fissare un appuntamento
. -fermare uno in letto: costringere qualcuno a stare a letto per guarire da
51. locuz. -fermarsi al detto di qualcuno: convenire, acconsentire al parere,
acconsentire al parere, alla decisione di qualcuno. fiore di virtù, 19 (
. osteria e uscio. -fermarsi con qualcuno: mettersi, entrare al servizio di
: mettersi, entrare al servizio di qualcuno. cellini, 2-53 (392)
perduta. -ant. sobillare, incoraggiare qualcuno a persistere in un proposito, in
sommovitrice. buzzati, 4-530: dal loggione qualcuno zittì imperiosamente, imponendo il silenzio.
, fare fermezza, porre fermezza in qualcuno o in qualche cosa: fidarsi, fare
, ogni senso di libertà, c'era qualcuno che la muoveva, automaticamente: il
frasi con le quali si intima a qualcuno di restare dove si trova.
e tutti fermi, eh, se qualcuno li segue, gli rompo la gruccia
mortale. -fare da ferraiolo a qualcuno o a qualcosa: coprirli, nasconderli
, e quivi mangiare. -tirare qualcuno per il ferraiolo: pregarlo con viva
casi. sinisgalli, 6-165: bisognerà che qualcuno un giorno ci spieghi perché 1'*
all'aria. -appiccare ferri addosso a qualcuno: coprirlo di biasimi, di ingiurie
e vinto. -condannare ai ferri qualcuno: imporgli una pena detentiva.
si suol dire. -far passare qualcuno per il ferro: ucciderlo, passarlo
». -mettere i ferri a qualcuno; coprirlo, cingerlo di ferri:
-prendere, stringere il ferro contro qualcuno, mettere mano ai ferri: disporsi
-togliere, trarre i ferri a qualcuno: liberarlo dalla prigione, scarcerarlo.
. 3. locuz. -fare fesso qualcuno: frodarlo, truffarlo, prenderlo in
risposta. -dare le buone feste a qualcuno: augurare a qualcuno di trascorrere felicemente
buone feste a qualcuno: augurare a qualcuno di trascorrere felicemente il natale o la
. famil. vacanza. -dar festa a qualcuno: concedergli vacanza (in partic.
gran festa, far buona festa a qualcuno: accoglierlo cordialmente, con entusiasmo e
gonfi. -fare le feste a qualcuno: manifestargli la gioia di rivederlo,
per il dì delle feste: ridurre qualcuno in cattivo stato, recargli un grave
dì delle feste. -dire a qualcuno il nome delle feste: rimproverarlo aspramente
-celebrare, lodare grandemente, esaltare qualcuno. rosaio della vita, 105:
-far festa e vigilia al volere di qualcuno: sottomettersi completamente al suo volere
. -finire, fare la festa senza qualcuno: concludere un affare senza qualcuno;
senza qualcuno: concludere un affare senza qualcuno; escludere uno da un affare.
la festa dei casi, del fatto di qualcuno: beffarsi, prendersi gioco di qualcuno
qualcuno: beffarsi, prendersi gioco di qualcuno, di ciò che 10 riguarda.
per festeggiarla. 2. accogliere qualcuno con manifestazioni di affetto, di gioia
qualcosa, festeggiare in qualcosa o in qualcuno: rallegrarsene, divertirsi, averne piacere
festeggia e ride. -far festa a qualcuno; fargli onore. -anche al figur
gioia, entusiasmo per qualcosa o per qualcuno; che fa festa, che manifesta
mala maniera. -fare fette di qualcuno o qualcosa: ammazzare. - anche
-far la parte sulla fetta: dare a qualcuno meno di ciò che gli spetta,
volentieri anche un po'di bene, se qualcuno glielo metteva sotto mano. faldella
alla provincia silenziosa. pirandello, 6-12: qualcuno... ignorava come qualmente il
. buzzati, 6-296: « cerca qualcuno? » è la risposta, come se
castella. -essere in feudo a qualcuno: essere sotto la signoria di qualcuno
qualcuno: essere sotto la signoria di qualcuno. berchet, 235: discuteano,
grandemente i meriti, il valore di qualcuno o qualcosa. biringuccio, 1-23:
: quando le cose vanno male, qualcuno ne ha colpa. c.
e, se possibil sarà, n'invierò qualcuno al serenissimo padrone ».
. 3. locuz. fiancarla a qualcuno: rimproverarlo indirettamente; rivolgergli motti pungenti
e % essere, stare al fianco di qualcuno: stare continuamente in sua compagnia;
assalire di fianco la banda. -avere qualcuno al fianco, ai fianchi: averlo
rise. -camminare a fianco di qualcuno: essere in completo accordo.
correre al fianco o ai fianchi di qualcuno: stargli accanto per aiutarlo, ammaestrarlo
fianco. -reggere il fianco a qualcuno, di qualcuno: sostenerlo, proteggerlo
-reggere il fianco a qualcuno, di qualcuno: sostenerlo, proteggerlo. parini
dal troppo ridere. -tenersi qualcuno al fianco: tenerlo sempre accanto a
distinto esculapio nazionale. -togliersi qualcuno dai fianchi: allontanarlo da sé,
]. -appiccare il fiasco a qualcuno: ingannarlo, frodarlo. a
avrebbe pensato che in quella casa fosse qualcuno all'ultime fiatate. tozzi, iv-386:
fiato. -cavare il fiato a qualcuno: farlo morire, ucciderlo.
corpo. -cessare il fiato a qualcuno; cadere di fiato a qualcuno:
a qualcuno; cadere di fiato a qualcuno: venir meno la voce (per meraviglia
. -dare, rendere fiato a qualcuno: dargli la parola, concedergli di
sprecato. -essere il fiato di qualcuno: essergli carissimo. busini, 1-38
battente. -lasciare fiato a qualcuno: lasciarlo respirare, dargli tempo,
perdeva anche il fiato. nessuno rispondeva e qualcuno sorrideva. -prendere, pigliare
angeli. -rimettere il fiato a qualcuno in corpo o in corpo a qualcuno
qualcuno in corpo o in corpo a qualcuno: fargli riprendere forze; infondergli coraggio
. -togliere, levare il fiato a qualcuno: importunarlo grandemente, stargli sempre addosso
meno il fiato, mancare il fiato a qualcuno: diventargli difficile il respiro per la
. -fare, squadrare le fiche a qualcuno: rivolgergli tale gesto di spregio.
-riuscire a introdursi nelle grazie di qualcuno, a conquistarne il favore.
montati. 16. mettersi con qualcuno, dalla parte di qualcuno.
mettersi con qualcuno, dalla parte di qualcuno. bibbia volgar., ii-379:
, danneggiarlo; aver la meglio su qualcuno, giocargli un brutto tiro.
: prendere a schiaffi, a pugni qualcuno; picchiarlo. pavese, 7-187:
resto. -ficcarsi alle costole di qualcuno: seguirlo costantemente, non abbandonarlo mai
di benevolenza e di affetto eccessivo verso qualcuno per ottenerne vantaggi e favori, moina
dei fichi fiori, venir voglia a qualcuno dei fichi fiori: desiderare cose irrealizzabili,
gli atti, il comportamento inconsulto di qualcuno. batacchi, 3-145: -gnor no
su un fatto; giudicare qualcosa o qualcuno per ciò che vale effettivamente.
. -essere il fico deir orto di qualcuno: esserne il prediletto, il favorito
non fermarsi, nel giudicare qualcosa o qualcuno, alle semplici apparenze, che potrebbero
e di rispetto. -somigliare a qualcuno come fico a fico: somigliargli in
: tenere in poco conto, disprezzare qualcuno o qualcosa. menzini, 5-136:
.: riporre la propria fiducia in qualcuno o in qualcosa (o anche in
. -essere in rapporti amichevoli con qualcuno; trattarlo familiarmente. caro,
novelle. -fare a fidanza con qualcuno o qualcosa: comportarsi con fiducia,
e le prove. -fare fidanza a qualcuno: fargli una promessa, dargli un'
-porre, mettere, collocare fidanza in qualcuno 0 qualcosa: aver piena fiducia,
. -riporre piena fiducia (in qualcuno o qualcosa); farvi sicuro assegnamento
mi raccomando. -prendere cattiva fidanza di qualcuno: diffidare di lui.
passo. -stare a fidanza in qualcuno o qualcosa: riporvi grande fiducia.
indarno fiderai. 2. affidare qualcuno (e anche la propria vita,
proprie braccia. -fidarsi con qualcuno: allearsi, collegarsi. sercambi,
di portoveneri. 3. rendere qualcuno certo, sicuro (circa la verità
a un ciabattino. -affidare a qualcuno la difesa delpintegrità di una dottrina,
sicurezza alla sincerità e alla rettitudine di qualcuno; credere quello che dice; condividerne
5. che ripone piena fiducia in qualcuno, nella sua sincerità, lealtà,
7. consegnato in custodia a qualcuno; affidato alla sua vigilanza, alle
sulla lealtà, sulla benevolenza di qualcuno (o del prossimo in genere
sente il bisogno di appoggiare a qualcuno la sua fiducia, come anche
fiducia: atto o comportamento col quale qualcuno tradisce la fiducia riposta in lui.
, portare fiducia: confidare (in qualcuno); sperare (qualcosa).
fiducia. -tradire la fiducia di qualcuno: ingannarlo, deluderlo. verga
sereno ottimismo, sulla stima riposta in qualcuno, sulla fiducia nelle proprie forze (
, collera. -aver mal fiele contro qualcuno: serbare rancore, odiarlo. — aver
provare rancore, invidia, odio contro qualcuno o qualcosa. velluti, 14
di fiele e di bile, e con qualcuno voglio sfogarmi. pirandello, 6-13:
, far piovere, gettare del fieno a qualcuno: dargli (e anche meritarsi)
dentro; spingere, gettare, precipitare qualcuno o qualcosa in un luogo, in
-in partic.: mettere a capofitto qualcuno in una buca per suppliziarlo. dante
e vago. -figgere qualcosa a qualcuno: dargliela facendogli credere che si tratti
mannerino. -figgersi ai piedi di qualcuno: gettarglisi ai piedi, inginocchiarsi.
tratto in una esclamazione; se però qualcuno, per disgrazia, gli riusciva alla fine
guardarle. -fare la figura di qualcuno: apparire, comportarsi nei modi (
-fare figura, essere figura di qualcuno: farne le veci, rappresentarlo.
nome. -fare una figura a qualcuno: usargli uno sgarbo, agire sconvenientemente
di figure. -farla di figura a qualcuno: fargli un grave torto o una
per impresa. -prendere figura di qualcuno o di qualcosa: assumerne le sembianze
. -rendere figura: assomigliare a qualcuno o a qualcosa; presentarsi in un
immediata realtà. -tenere figura di qualcuno o di qualcosa: simboleggiare.
figuraccia). -fare una figuraccia a qualcuno: fargli un cattivo servizio, metterlo
, il quale, quando per caso a qualcuno di essi sfuggiva, nei figurativi dibattiti
intesa; avere un rapporto amoroso con qualcuno. pananti, i-377: come spinger
ant. aver paura, avere timore di qualcuno o di qualcosa. firenzuola,
paura farlo star cheto. -girare a qualcuno il filatoio: avere una grande paura
del futuro. -fiorire in grazia di qualcuno: goderne il favore. busone
imporre gravosi tributi; ridurre drasticamente a qualcuno i benefici di cui gode.
motivo, per richiamare l'attenzione di qualcuno, per fare segnali, ecc.
con fischi sonori la propria disapprovazione per qualcuno o per qualcosa. machiavelli, 118
, di non gradire, di disapprovare qualcuno o qualcosa (per lo più con
11. locuz. -farsi fischiare da qualcuno: meritarne la derisione, la disapprovazione
miseria. -fischiare qualcosa agli orecchi di qualcuno: sussurrare, suggerire, insinuare qualcosa
sussurrare, suggerire, insinuare qualcosa a qualcuno (e in partic. alla polizia
e io borda! -fischiarla a qualcuno: giocargli un brutto tiro. forteguerri
la mistia. -fischiar veleno contro qualcuno: cercare di nuocere a una persona
, nutrire e manifestare sentimenti ostili verso qualcuno. leti, 5-v-408: si fanno
, disprezzo, derisione, disapprovazione per qualcuno o per qualcosa. - per estens
più allegro; richiamare l'attenzione di qualcuno con brevi fischi. di
apposito strumento per richiamare l'attenzione di qualcuno (persona o animale), per fare
2. per estens. dare a qualcuno una dimora permanente e adatta, un'
in lui. 6. guardare qualcuno o qualcosa fissamente, con insistenza,
. quando li sgranava in viso a qualcuno, sgomentavano: c'era dentro qualche
, 19-134: se non ti piace qualcuno di questi fistoli maschi e femmine che
scala. -star fitto addosso a qualcuno: fare qualcuno oggetto di attenzioni pressanti
-star fitto addosso a qualcuno: fare qualcuno oggetto di attenzioni pressanti; stargli troppo
sugli aranci. pavese, 4-285: qualcuno aveva versato un vassoio di vino,
4. mostrare interesse, curiosità per qualcuno; degnarlo di attenzione; corteggiare.
riconoscere la presenza di qualcosa o di qualcuno. nievo, 868: qui almeno
l'aria per avvertire la presenza di qualcuno o di eventuali pericoli (un animale
, ma raccomando prudenza. c'è qualcuno che fiuta l'aria. -fiutare
-fiutare le orme o la coda di qualcuno o di qualcosa: seguirlo assiduamente,
cardìaco. panzini, iii-633: se qualcuno ha dimestichezza con i vecchi libri, facilmente
la foggia di, in foggia di qualcuno o di qualcosa: a sua guisa,
gr azzini, 4-199: -deh! contatemene qualcuno, giuoco che voi mi fate strabiliare
senza il parere o la volontà di qualcuno: dipendere in tutto da lui,
ed ai soli novelli. -piantare a qualcuno la carota fino alle foglie: fargli
-dare, consegnare, porgere a qualcuno il foglio bianco o in bianco:
..., che tocchino a qualcuno, augurandogli che non gli fac- cian
ferire l'animo, lo spirito di qualcuno (la lingua, la bellezza,
morirebbe in franza. salvetti, 123: qualcuno dir vuole: / io l'ho
dei mobili e alla continua presenza di qualcuno dei suoi, il modo di esser solo
i professori. -sobillare, istigare qualcuno a commettere un'azione disonesta o malvagia
non per barca: pure ve n'ha qualcuno che ha da uno lato un andito
de'cocomeri. -aggravare, gravare qualcuno al fondo: farlo precipitare nella parte
rifornire di denaro, mantenere, finanziare qualcuno (spesso per trarne vantaggi personali)
. 4. locuz. -avere qualcuno nel forame: disprezzarlo, non tenerlo
legame. -fiutare il forame a qualcuno: andargli sempre dietro, stargli continuamente
d'attomo al parini. -mettere qualcuno nelle forbici: metterlo in una situazione
volse ammazzare. viani, 4-38: quando qualcuno apriva un uscio il forbicìo delle lingue
volentieri. -cacciare alle forche qualcuno: metterlo in una situazione insostenibile,
dargli moglie? -dire forca di qualcuno: parlarne male, dirne peste e
suoi. -dire le forche a qualcuno: augurargli tutto il male possibile.
: causare, provocare gravi danni a qualcuno; ingannarlo, tradirlo (in partic.
non sdegnava neppure -dicevano -di mettersi con qualcuno del forese piovuto a ferrara per il
ingannare, offendere, recare danno a qualcuno. - anche: rubare.
(femm. -a). che precede qualcuno annunciandone parrivo; nunzio, messaggero,
-a forma o in forma di qualcuno: a sua somiglianza; riproducendone le
-avere, tenere forma o la forma di qualcuno (o di qualcosa): somigliargli
alle cose. -cambiare, ridurre qualcuno o qualcosa in una data forma:
-dare forma o una data forma a qualcuno o a qualcosa: crearlo, produrlo
forma di qualcosa o la forma di qualcuno: assumerne l'aspetto, le sembianze,
-seguire, somigliare la forma di qualcuno: ispirarsi al suo esempio.
né colore. -sotto forma di qualcuno o di qualcosa: a sua simiglianza
. -essere una formica in confronto a qualcuno: essere molto piccolo; non contare
? 3. intendersela segretamente con qualcuno; scendere a compromessi in contraddizione con
-consegnare una persona in potere di qualcuno. alvaro, 9-48: era ricercata
si è risolta. -fornire del fatto di qualcuno: pagare il debito contratto con qualcuno
qualcuno: pagare il debito contratto con qualcuno. boccaccio, iii-10-33: ciò che
: v. materia. -fornire qualcuno: ingannarlo, approfittare della sua buona
prian di cibi. viani, 4-84: qualcuno timoroso, si accostò alla porta e
forse: esprime dubbio, timore che qualcuno faccia, o non faccia, una determinata
. - dare, prestare man forte a qualcuno: dargli valido aiuto, sostenerlo,
l'altro. -essere più forte di qualcuno: risultare (una cosa) superiore
più forte di lui. -far forte qualcuno di gente, di denaro: aiutarlo,
di parole. -farsi forte con qualcuno: acquistare potere o ascendente su di
', usasi per invitare, indurre qualcuno, che parli un po'sommessamente,
faceva migliore. -tener forte per qualcuno: fare ogni sforzo per sostenerlo,
: espressione con cui si augura a qualcuno di riuscire nei suoi intenti, di
allo stupore. -avere fortuna con qualcuno: riuscire a entrare nelle sue grazie
fortuna. -correre la fortuna di qualcuno: condividerne le vicende. g
-essere, fare la fortuna di qualcuno: recargli un notevole vantaggio materiale o
uomini. -essere una fortuna per qualcuno o per qualcosa: per indicare una
grandissima fortuna. -fare fortuna a qualcuno: recargli danno; fargli concorrenza.
. -fare fortuna con o fra qualcuno: riuscire ad adattarsi alle sue abitudini
di orzo. -per fortuna di qualcuno: per indicare che le circostanze gli
e sano. -portare fortuna a qualcuno: riuscirgli vantaggioso. rajberti, 2-58
mercanzia sulla parola, e nel caso che qualcuno lo tradisse, sulla propria forza e
per dimostrare che una cosa asserita da qualcuno è notissima, e ch'e'non dice
-contro la volontà o il parere di qualcuno; a suo dispetto. - anche
il nemico cedente. -a forza di qualcuno: in suo potere, alla sua
, verso, in, addosso a qualcuno: prevalere, avere il sopravvento.
con forza. -dare forza a qualcuno: infondergli energia, coraggio, decisione
parla, forza è che parli a qualcuno; e ogni ragionamento, che si
sangue scorra. -essere forza a qualcuno fare o di fare qualcosa: doverla
. -essere, stare in forza di qualcuno: essere in suo potere.
. -per forza di qualcosa o di qualcuno: servendosene come mezzo o strumento,
scavare la fossa sotto i piedi a qualcuno: cercare di nuocergli, tramare ai
tutti i frettolosi fossori c'è ancora qualcuno, nel mondo, che crede fermamente
l'impressione di trovarsi di fronte a qualcuno che ha smesso un costume, e
(la grazia, la bellezza di qualcuno). bandello, ii-910: vuol
o più limiti di luogo in cui qualcuno o qualcosa si trova o viene a
ribaltare, di fracassarsi, d'ammazzare qualcuno. deledda, ii-1009: anch'io
parenti si arrampicavano e lavoravano, e qualcuno pur troppo precipitava fracassandosi come sui dirupi
, spiaccicare, rompere. -fraccarla a qualcuno: fargliela. garzoni, 1-480
mendaci contro me. -dir fracido a qualcuno: augurargli male. -anche: aver
(o fracido marcio pazzo) di qualcuno: esserne perdutamente innamorato. bibbiena,
famiglia? -mescolarsi, unirsi a qualcuno. libro di sydrac, 449:
di porta, dar porta franca a qualcuno: far entrare qualcuno in un locale
porta franca a qualcuno: far entrare qualcuno in un locale pubblico senza fargli pagare
a 'l messo. -far franco qualcuno: affrancarlo, renderlo libero. -
- fare le frange d'oro a qualcuno: adularlo. boccalini, ii-312:
scusa. -buttarsi sulla frasca di qualcuno: abbandonarsi a lui (con partic
. -dare a intendere frasche a qualcuno; dargli frasche e foglie: raccontargli
la mia moglie. -dare frasche a qualcuno: dargli titoli e onori, senza
istoria per tuo amore. -tenere qualcuno in frasca: tenerlo in sospeso,
e quella si fa sbattere. -fare qualcuno frate: consigliarlo o costringerlo a entrare
5. locuz. -fare fratellanza con qualcuno: stabilire rapporti di intimità, di
siena. pino, 5-5: se qualcuno mi vede sì fratellescamente parlar con voi
calde. cantoni, 426: c'è qualcuno ancora che abbia fede nel fratellevole scioglimento
. locuz. farsi fratello con o a qualcuno: trattarlo con confidenza, con benevolenza
latino fratesco! morante, 2-325: qualcuno... aveva acceso qualche pezzo
. locuz. -far squagliare le frattaglie a qualcuno: suscitare in lui profonda commozione.
la commozione. -mangiarsi le frattaglie di qualcuno: sfruttarlo, specialmente con lo strozzinaggio
4. locuz. -essere fraude a qualcuno: essergli imputata la colpa di violazione
già volevano così. -trovare in fraude qualcuno: sorprenderlo menzognero. ricchi,
avere su di me l'occhio di qualcuno. manzini, 12-169: voleva prendere soltanto
-battere freddo, batterla fredda a qualcuno: trattarlo con indifferenza o ostilità più
lavoro. -essere in freddo con qualcuno: in rapporti poco buoni.
mai. -far freddo a qualcuno: fargli provare sensazione di freddo.
-far sentire freddo e caldo a qualcuno: tormentarlo, travagliarlo. ariosto
del fuoco. -venir freddo a qualcuno: provare una sensazione di terrore,
, truffare, farla in barba a qualcuno; rovinare, danneggiare, spacciare.
. locuz. -far fregare le lenzuola a qualcuno: metterlo in agitazione, in ansia
fatta mala prova. -fregarla a qualcuno: giocargli un brutto tiro, fargli
solo. -fregarsi, fregarsene di qualcuno, di qualcosa (o, anche
frega? '». -fregarsi a qualcuno, con qualcuno: cercare di cattivarsi
». -fregarsi a qualcuno, con qualcuno: cercare di cattivarsi la simpatia o
cattivarsi la simpatia o la benevolenza di qualcuno. alfieri, i-192: nel fregarmi
4. locuz. dare una fregatura a qualcuno: adularlo, rivolgergli un apprezzamento lusinghiero
, disonore. -fare un frego a qualcuno sul viso: disonorarlo, infamarlo.
. -togliere, levare, cavare qualcuno di frenesia: liberarlo dal delirio,
lo rodeva. -dare freno a qualcuno: moderarne la condotta, gli eccessi
anche odiosi. serra, i-127: qualcuno il panzini lo pone già nel numero di
alla luna. -fare fresco a qualcuno: procurare una sensazione di freschezza a
per disingannare, per mettere in guardia qualcuno). pulci, 7-39: al
sessanta millioni. -tenere in fresco qualcuno: mantenerlo nell'incertezza, lusingarlo con
. 3. locuz. fare qualcuno in fricassea: conciarlo per le feste
friggere con queste novelle. -rovinare qualcuno, sistemarlo per le feste, rendergli
una buona cucchiaiata. percolo, 192: qualcuno s'era ingegnato d'avvivare un piccolo
dico alla ganza. -lasciare friggere qualcuno in una certa situazione: mantenervelo senza
corretto da -mandare a farsi friggere qualcuno o qualcosa: quello del vino, delle
animaleschi rumori. pavese, i-233: qualcuno parlava, tra il frinio dei grilli.
superficialmente, sfiorare, rasentare qualcosa o qualcuno. dossi, 1-213: la giovinetta
paniere. -fare una frittata di qualcuno o di qualcosa: schiacciare, distruggere
motto pungente, una frase mordace contro qualcuno; dire freddure; canzonare.
frode ai danni di altri; privare qualcuno di un suo diritto valendosi di espedienti
-dis 'torto, danno * fatto a qualcuno, perciò * inganno, imbroglio *
al pari di un mastino ringhioso quando qualcuno voleva montarla. pascoli, 572:
lungamente senza spedirlo. -far frollare qualcuno in carcere: tener velo a lungo
fremito di fronde ci rivelò la presenza di qualcuno che passava fra l'intrico degli arbusti
la fronda; opporsi, ribellarsi a qualcuno o a qualcosa; criticare aspramente (
8. locuz. impiantare in fronte a qualcuno il frontale dei buoi: tradirlo (
luogo, a togliersi dalla presenza di qualcuno. bocchelli, 2-x-449: si levasse
; risollevarsi. -sollevare la fronte a qualcuno: infondergli coraggio. savonarola, 23
(le intenzioni, i sentimenti di qualcuno). caro, 16-51: ecco
. marchio. -rompere la fronte a qualcuno: combatterlo tenacemente; vincerlo, umiliarlo
delltstro. -ridere in fronte a qualcuno: accoglierlo con viso lieto, fargli
-stare, durare o venire a fronte a qualcuno o a qualcosa: affrontarlo; contraddirlo
terrena. -volgere la fronte a qualcuno o a qualcosa: affrontarli impavidamente
valersi dell'autorità e del potere di qualcuno. foscolo, v-407: orazio.
3. che ha di fronte a sé qualcuno o qualcosa (con riferimento sia a
frontiera. -stare a frontiere di qualcuno: misurarsi, venire alle prese con
un arnese; aggirarsi alla ricerca di qualcuno o di qualcosa osservando o rovistando dappertutto
, ispezionare; accertarsi di ciò che qualcuno porti nelle tasche o nel bagaglio o
e di attrezzi); palpare, tastare qualcuno o i suoi abiti (per derubarlo
. mettere la lanterna in faccia a qualcuno per riconoscerlo. buonarroti il giovane,
la fanno frullare'. -frullare a qualcuno: venire il pensiero, il desiderio
una bettola a bever. -dare a qualcuno le frutta o le frutta dell'asino:
ne'temi a lui -dare a qualcuno le frutta di frate alberigo: più familiari
cose a esso apartenenti. -fruttificare in qualcuno: perpetuare in lui la propria opera
poveretti. -fare frutto a qualcuno: giovargli, procurargli un beneficio.
dio. -fare, avere frutto con qualcuno: persuaderlo, ottenere qualcosa da lui
il capitale! -rendere frutto a qualcuno: premiarlo, dargli la ricompensa.
frutto. -tornare a frutto a qualcuno: convenirgli. guittone, xv-82:
. -trarre, cavare frutto da qualcuno: convincerlo a fare ciò che si
squagliato? -prendere a fucilate qualcuno: sottoporlo a una scarica di colpi
magli e di presse, il qualcuno: obbligarlo al servizio militare. pananti
precipitosa fuga. -dare fuga a qualcuno (o a qualcosa): aprirgli
brav'uomo. -fare una fuga a qualcuno: allontanarsi rapidamente da lui, sfuggirlo
cercare protezione, difesa, salvezza presso qualcuno. guittone, i-28-32: sotto l'
traverso le stanze quiete della casa dove qualcuno deve morire. pecchi, 3-137: un
sm. un tizio, un tale, qualcuno. ramusio, iii-208: quel giovane
il pianto. -rivolgere minacciosamente contro qualcuno (l'ira, la vendetta,
. l'atto di scagliare fulmini contro qualcuno (con riferimento alla divinità e,
. -montare, pigliar eia fumana a qualcuno: arrabbiarsi, adirarsi. cagna,
fumare molto. -fumare il naso a qualcuno: montare in collera, adirarsi
-fumare la testa, il cervello a qualcuno: essere impulsivo, collerico, precipitoso
]: [a 'fumerìa '] qualcuno preferisce * fumatorìa '(praz
fumo. stuparich, 3-59: se qualcuno ricordasse che vent'anni fa la guerra
basta. -fumicare il naso a qualcuno: andare in collera, adirarsi.
confini, se mai s'avvenisse a qualcuno de'profughi che stesse macchinando, e
stien discosto. -considerare qualcosa o qualcuno come il fumo negli occhi: non
fumo: adulare, compiacere, lusingare qualcuno. savonarola, 7-i-62: alcuni,
. -far fumo al naso di qualcuno: dargli da intendere ciò che non
, n. 3. -montare a qualcuno i fumi o i fumi al capo;
. -non voler sentir fumo di qualcuno o di qualcosa: non volerne sentir
sentir fumo di lui. -pascere qualcuno di fumo: dargli a credere ciò
fune. -dare fune: concedere a qualcuno libertà, modo e occasione di dire
-tener la fune alla gola a qualcuno: tenerlo in propria balla.
, la fine dell'ufficio funebre per qualcuno che era morto sotto un'automobile.
-che è anniversario della morte di qualcuno; che è funestato dalla morte (
, di gran cuore desideravo che arrivasse qualcuno. -turbato da tristi eventi,
un ufficio provvisoriamente o al posto di qualcuno; che adempia una funzione o un
agg. che fa le funzioni di qualcuno (una persona). arila,
concorrenza capitalistica. -fare le funzioni di qualcuno: espletarne l'ufficio, sostituirlo nelle
da chiamare il boia, e mettere qualcuno al fuoco. 9. falò
di meglio che buttarsi nel fuoco per qualcuno. -andare al fuoco: bruciare
-attaccarsi il fuoco alle natiche a qualcuno: dare in ismanie. redi
del fuoco, un po'di fuoco a qualcuno: per accendere sigari o sigarette.
alla bombarda: cominciare a sparlare di qualcuno. pulci, iv-4: mettiti or
. -dar fuoco al vespaio: costringere qualcuno a uscire dal luogo che occupa.
-fare fuoco a, contro, addosso a qualcuno: sparargli contro con un'arma da
piena di pericolo. -inveire contro qualcuno, metterlo in difficoltà. tocci,
dei camini. fogazzaro, 5-255: qualcuno aperse lo sportello, domandò le carte di
è. -al di fuori di qualcuno o di qualcosa: nella sua parte
opera d'istruirlo. 10. da qualcuno o qualcosa in fuori: fuorché,
-fuori degli occhi, della presenza di qualcuno: senza la sua sorveglianza, in
o delle mani o delle braccia di qualcuno: dopo essersene svincolato. dante,
ciel sereno / come ora, con qualcuno che s'arresta, / parlar di forivia
nel pericolo; e quando, forivia, qualcuno voleva farmi qualche ingiustizia o qualche sopruso
8. figur. togliere, impedire a qualcuno il godimento di un bene materiale o
bellezza glielo avesse furato. -furare qualcuno a se stesso: ridurlo in condizioni
allo scopo di ingannare o di beffare qualcuno; malizioso, fraudolento. l
contro le gote gonfiate, per schernire qualcuno. nota al malmantile, 1-104:
. persuadendo la folla che qualcosa o qualcuno volesse impedire il passaggio, istigava la
rovesciar le furie del proprio cordoglio su qualcuno o su qualche cosa. -impetuosità
carnali. -fare furia addosso a qualcuno: avventargli contro con impeto fortissimo.
partic. per l'eccessiva fretta di qualcuno). g. m. cecchi
-muovere, rivolgere, mettere, far entrare qualcuno in furia: farlo infuriare; suscitare
o a furia. -venire a qualcuno le furie: esser preso da grande
mondo che mi rivolta. -mettere qualcuno a furore: battersi contro. cantari
assalirògli. tasso, 13-69: già qualcuno / parte furtivamente a l'aer bruno
: imperocché noi veggiamo il medesimo quando qualcuno, distesa la mano, sostiene qualche peso
dritta come un fuso. -empire a qualcuno il fuso (di chiacchiere):
-piantare le fusa torte in capo a qualcuno: farlo apparire tradito dalla moglie.
un determinato ufficio, a succedere a qualcuno in una carica.
e pronto dunque? c'era forse qualcuno che potesse affermare ch'egli avesse mai
non tener conto, non curarsi di qualcuno o di qualcosa. guittone, xiv-55
-farsi gabbatore di qualcosa o di qualcuno: prendersene gioco, beffarsene.
-avere quaicuno in gabbia: avere qualcuno in proprio potere. pulci,
-giungere qualcuno al gabbione: ingannarlo, beffarlo,
prendersi, fare o farsi gabbo di qualcuno o di qualcosa: farsene beffe, prendersene
si paga gabella: per indicare a qualcuno di non fare lo spaccone. fagiuoli
era la prima volta in vita mia che qualcuno era scappato davanti a me.
grandissime e ingiuriose. -fare, rendere qualcuno o qualcosa gagliardo: aiutarlo a crescere
. panzini, iii-506: si impicca qualcuno? si dànno i tratti di corda
. fare la corte; amoreggiare con qualcuno. salvini, v-406: * galantiare'
-fare galanterie o di galanteria a o con qualcuno: comportarsi con lui con frivolità,
; sapersi destreggiare. -rimettere a galla qualcuno: restituirgli dignità, onori, potere.
giustificato. -restare a galla a qualcuno: essere alquanto più sciocco, più
3. locuz. lasciar filare a qualcuno la galletta già fatta: lasciare che
che ha. -la gallina cova: qualcuno sta complottando. machiavelli, 566:
infantile. grazzini, 4-199: -contatemene qualcuno [gioco]...
bene e razzoli male. -fare qualcuno il gallo di monna fiora: schernirlo
gallone. lorenzi, 4-44: che qualcuno la falce abbia al gallone, / onde
modesti incarichi o commissioni per conto di qualcuno; fattorino. pananti, i-357
i piedi. baldini, 3-52: qualcuno tiene le galosce sotto alla seggiola, qualcuno
qualcuno tiene le galosce sotto alla seggiola, qualcuno se la dorme sul braccio.
la veste. -stare sulle galozze con qualcuno: essere in confidenza con lui,
-afferrarsi, aggrapparsi alle gambe di qualcuno: abbracciarle convulsamente in cerca di
equilibrio. -allargare le gambe a qualcuno: prostituirsi. diodati [bibbia]
avea gambe. -dare nelle gambe a qualcuno: percuoterlo negli stinchi per farlo cadere
, fiaccarsi, tremare le gambe a qualcuno; sentirsi piegare le gambe; avere
-mettere i ferri in gamba, a qualcuno: porgli i ceppi, la catena
, esser sempre tra le gambe di qualcuno: stargli continuamente attorno, circuirlo,
circuirlo, importunarlo. -avere sempre qualcuno fra le gambe: esserne continuamente importunato
-non dire le gambe il vero a qualcuno: mancargli la forza di camminare.
. -prendere, trattare sotto gamba qualcuno o qualcosa: non dare a una
campagna. -rimettere in gambe qualcuno o qualcosa', rimettere le gambe a
o qualcosa', rimettere le gambe a qualcuno o a qualcosa: infondergli nuovo vigore
gambe. -rompere le gambe a qualcuno: importunarlo fastidiosamente. deledda,
-stare bene le gambe sulla persona di qualcuno: avere un aspetto florido, aitante
-tagliare, troncare, togliere le gambe a qualcuno: ridurlo all'impotenza; metterlo nell'
ant. sgambetto. -far gambaruòla a qualcuno: farlo cadere. -al figur.
la casa. -dare la gambata a qualcuno: soffiargli la fidanzata (o il
alzato la gambetta. -fare gambetta a qualcuno: fargli lo sgambetto, farlo cadere
. locuz. -dare, fare gambetto a qualcuno: farlo cadere per mezzo di uno
condizione di necessità o di inferiorità di qualcuno per costringerlo a compiere o a subire
altro, avveduto che quella giovanissima era qualcuno: aveva intravisto tutto l'oro che
-elemento che tiene strettamente aggregato qualcosa o qualcuno. oriani, x-29-12: è assurdo
. sforzo o brama di superare o vincere qualcuno in pregi, in doti, in
-andare, fare a gara: competere con qualcuno (in una qualsiasi attività);
ant. garreggiante). che compete con qualcuno, che cerca di superarlo (in
3. essere rivale, antagonista di qualcuno; rivaleggiare. livio volgar3-151: costui
4. competere in concorrenza con qualcuno, cercando di superarlo o di ottenere
. 5. sforzarsi di superare qualcuno in doti, in virtù, in
cavallo. 9. fare concorrenza a qualcuno; reggere la concorrenza commerciale.
gatta per il lardo: chiedere a qualcuno favori che non vuole assolutamente concedere;
le proprie immondizie. -fare con qualcuno come fa la gatta col topo:
o affogare) la gatta: distrarre qualcuno per ingannarlo; lasciarsi ingannare (con
(o il gattacció): indurre qualcuno a far gazzarra, a darsi alla
-fare, giocare, divertirsi con qualcuno come fa il gatto col topo:
strozzi viene, fa sognar gatti a qualcuno. -spacciare i propri gatti:
sta in le -veder e, considerare qualcuno o qualcosa comesuperbie di voler esser pregato.
della guinea), come fu supposto da qualcuno ». gattonare, intr. (
. 3. scherz. seguire qualcuno, stargli alle calcagna.
. i nomi ed i motti di qualcuno dei violenti e gaudenti cavalieri. di giacomo
allegro, gioioso. -fare gaudevole qualcuno: farlo contento, appagarne i desideri
. -aprire, schiudere le gavigne a qualcuno: obbligarlo a lavorare di braccia, a
gavitèllo,. viani, 13-191: qualcuno avanzò la proposta di una prua di
la gazza senza farla stridere: indurre qualcuno, senza che se ne accorga, a
l'altro è scabbia paesana, città qualcuno di quegli scribacchiatori americani, assol
). -fare la gazzetta sopra qualcuno: propalare
patria tanto bella. -gelare a qualcuno il sangue nelle vene o il cuore
-gelare il sorriso sulle labbra a qualcuno: avvilirlo, deprimerlo. pavese
gelare) la parola in bocca a qualcuno: farlo tacere bruscamente, renderlo incapace
, rompe il gelo. -tenere qualcuno in tenebre e in gelo: tenerlo
, nella stima, nella considerazione di qualcuno; dispetto, risentimento che si prova
e castel franco. -porre, mettere qualcuno in gelosia: farlo insospettire, ingelosirlo
coll'ostracismo io penso. -tenere qualcuno in gelosia: lasciarlo nell'incertezza,
nella stima, nella considerazione di qualcuno; che si angustia vedendo altri godere
so che capriccio geloso. bastava che qualcuno si accostasse a me, che la più
non tollera interferenza nei propri rapporti con qualcuno; che pretende di avere diritto a
il geloso, fare il geloso con qualcuno: agire come chi teme di perdere l'
12. locuz. -gemere a qualcuno: lamentarsi con lui. bibbia
-figur. uguagliare (la fama di qualcuno). beicari, 5-5:
9. locuz. essere, tenere qualcuno come gemma in anello: con ogni
, 19-21: vo'veder d'intender da qualcuno / questa geneologia, e chi sia
comprende l'insieme dei beni posseduti da qualcuno. -erede generale: erede universale.
-per estens. dare i natali a qualcuno (una patria, una nazione,
usa la sua facultà, caggiono sotto qualcuno di questi generi, comprendendo essi e
di meglio che buttarsi nel fuoco per qualcuno. -sport. che impegna e
. -che celebra la nascita di qualcuno o l'anniversario di essa (un
, essere o riuscire di genio a qualcuno; dargli nel o per il genio;
dei cani. -aver genio con qualcuno o qualcosa: provare simpatia, gradimento
dio per macchina. -prender genio con qualcuno: aver simpatia, parteggiare per lui
. per estens. che ha cura di qualcuno con l'affetto e la premura di
); uomo o donna indeterminati; qualcuno (di so lito,
o alle dipendenze o al seguito di qualcuno. fiore di virtù, 9 (
dal desiderio di fare cosa gradita a qualcuno, di accondiscendere alla sua volontà,
profano -colmare, circondare, onorare qualcuno di gentilezze: trattarlo con squisita cortesia
-fare, usare una gentilezza a qualcuno: concedergli un favore, trattarlo con
. salvini, ix-17: bevendo un [qualcuno (sogg.)] gerapigra sì
piccola lavagna, come volesse scacciar via qualcuno, facendogli paura. -a gessetto:
sul tappeto. non c'era traccia che qualcuno fosse penetrato nella stanza. perciò pensarono
questi quattro soldi, nelle mani di qualcuno? -gesù, maria: v.
11. -pascere di geti: tenere qualcuno in ristrettezze o in difficoltà.
trasmettere, far pervenire un oggetto a qualcuno con gesto energico o sgarbato; lanciare
uno scialle. -porre indosso a qualcuno un capo di vestiario, un drappo
26. porre, spingere, trascinare qualcuno o qualcosa in una determinata condizione materiale
e l'appoggio, parteggiare (per qualcuno). bibbia volgar., vi-190
e 'l vedere. -gettare contro qualcuno o qualcosa: scagliare nella sua direzione
scagliare nella sua direzione. -gettarsi contro qualcuno o qualcosa: lanciarglisi addosso, buttarvisi
-gettare (o gettarsi) in braccio a qualcuno: v. braccio, n.
. 21. -gettare in grado a qualcuno: rinfacciargli un torto, accusarlo di
una sentenza, decidere il destino di qualcuno. bibbia volgar., viii-175:
-gettare le braccia al collo di qualcuno: v. braccio, n.
». -gettare qualcosa ai piedi di qualcuno: offrirgliela, sacrificargliela (in segno
gioco]. -gettare qualcosa dietro qualcuno: donargliela con dissennata prodigalità; fargliela
, in volto, in occhio a qualcuno: rinfacciargli un errore, una colpa;
ciascun riscaldo. -gettare su qualcuno o su qualcosa: lanciare, versare
-gettarsi ai piedi o alle ginocchia di qualcuno: lasciarvisi cadere; inginocchiarsi alla sua
amore. -gettarsi al collo di qualcuno: v. collo, n. ii
terra alla prima. -gettarsi su qualcuno o qualcosa: lanciarglisi addosso; cadervi
fortezza. 6. locuz. -avere qualcuno al gherone: avere qualcuno a ridosso
. -avere qualcuno al gherone: avere qualcuno a ridosso, assai vicino. sacchetti
braccia. -ghiacciare il sangue a qualcuno: spaventarlo, sgomentarlo. carducci
i danari in quel punto. -fare qualcuno o vanimo di ghiaccio, tenerlo in
ghiaccio, stringere in ghiaccio il sangue a qualcuno: renderlo insensibile agli affetti; raggelarlo
ghiaccio. -mettere del ghiaccio fra qualcuno: provocare freddezza, ostilità fra due
-rompere, rompersi il ghiaccio fra qualcuno: cessare o far cessare la freddezza
facile. -rompere il ghiaccio a qualcuno: aprirgli la strada, facilitargli
in ghidona (in giostra) -diceva qualcuno zucconato nella muraglia.
-farsi beffe di qualcosa o di qualcuno. bibbia volgar., v-149:
4. locuz. ghignare in bocca a qualcuno: fingersi suo amico. g
vide un ghigno, tutti compresero, qualcuno pianse. bacchelli, 1-i-128: un
marsoni. in toscana se ne ritrova pur qualcuno, e chiamansi ghiozzi, quasi gobi
tutta l'età in ghiribizzarle come pare a qualcuno. vasari, ii-19: ogni giorno
n. 28. -fare ghirlanda a qualcuno o a qualcosa: cingerlo, circondarlo
poeta * aspetto umano ', acciocché qualcuno non credesse che l'angelo, nel fingersi
(nel grembo, nelle braccia di qualcuno). francesco da barberino, 342
pavese, 3-166: ci sarà pure qualcuno, mèlita, un ospite, un marinaio
-ant. trovarsi in dominio di qualcuno; dipendere. a. pucci,
e lo tien lì. -porre qualcuno a giacere: avere il sopravvento su
fame. -dare un giaciglio a qualcuno: dargli da dormire, ospitarlo in
ant. farsi beffe di qualcosa o di qualcuno, burlarsene, riderne.
con la moglie, ella non avesse qualcuno che invece di lui, quando non c'
. -mettere, cacciare, trascinare qualcuno o qualcosa in un ginepraio: far
un ginepraio: far entrare, implicare qualcuno in una faccenda inestricabile, in una
ristorerò. -abbracciare le ginocchia a qualcuno: prostrarsi davanti a lui in atto
viso. -baciare le ginocchia di qualcuno: come espresnocchi e di lagrime a
-mettere il ginocchio alle reni di qualcuno: spingerlo con violenza. sbarbaro
là dentro. -mettere in ginocchio qualcuno: atterrarlo, abbatterlo, vincerlo.
pecore. -nascere sulle ginocchia di qualcuno: essere della sua discendenza.
iosef. -partorire sulle ginocchia di qualcuno: dargli una discendenza. bibbia
per modestia, ma per timore che qualcuno dei miei lettori possa sospettare di avere
, battere, incontrarsi le ginocchia a qualcuno: risecchi, e gli snocchiati e infrollati
ti chiedo con le lacrime. -tenere qualcuno sulle ginocchia: assisterlo, proteggerlo amorevolmente
vita). -crescere sulle ginocchia di qualcuno: sotto la sua assistenza e protezione
sala. -rinsaldare le ginocchia di qualcuno: infondergli coraggio. d'annunzio
polsi. -rompere le ginocchia a qualcuno: mettergli una gran paura.
sentimenti. -gettarsi ginocchioni ai piedi di qualcuno, a qualcuno: prostrargli innanzi.
ginocchioni ai piedi di qualcuno, a qualcuno: prostrargli innanzi. testi
/ a ginocchioni. -costringere qualcuno ginocchioni: umiliarlo. pratolini, 1-53
e nella sventura). -fare giobbe qualcuno: ridurlo male. n.
e vai. -giocare a pari con qualcuno: rivaleggiare, gareggiare. de
espressioni più adatte. -giocare su qualcuno o su qualcosa: farvi assegnamento,
guerra. -sempre, sempre giocato da qualcuno che è fuori di me e che è
ignota malìa. -prendersi gioco di qualcuno o di qualcosa. b. croce
assassinato, fra gente del gran mondo, qualcuno;... s'immaginava compiuto
12. cosa detta o fatta per ingannare qualcuno o per divertirsi alle sue spalle;
-entrare in gioco o nel gioco di qualcuno: intervenire in un affare, in
-essere gioco', essere forza il gioco a qualcuno: essergli assolutamente necessario, non poterne
un brutto gioco. -fare gioco a qualcuno o a qualcosa: servire, giovare
gioco. -fare il gioco di qualcuno: favorirne le intenzioni, recargli un
giuoco tu m'inganni. -invitare qualcuno al suo gioco: offrirgli l'opportunità
, avere a, in o per gioco qualcuno o qualcosa: farsene beffe, divertirsi
-prendere, pigliare, farsi gioco di qualcuno o di qualcosa: farsene beffe,
; accettare, subire il gioco di qualcuno: assecondarne le intenzioni, le iniziative,
nesmond. -volere il gioco di qualcuno: fargli un brutto tiro; recargli
; levare, togliere il giogo a qualcuno o dal collo a qualcuno; sottrarre
il giogo a qualcuno o dal collo a qualcuno; sottrarre al giogo: liberare da
sottomettersi alla tirannia, all'oppressione di qualcuno. giamboni, 8-ii-171: non
, tenere il giogo al collo di qualcuno: tenere assoggettato, dominare. seneca
gioie chiamar si possono e grazie da qualcuno sono nominate, riescono fuor di modo
fare, dare, recare gioia a qualcuno: renderlo lieto, contento, soddisfatto.
in festa. -fare gioia a qualcuno: fargli festa. -anche di animali
gioia. -fare la gioia di qualcuno: farlo felice. c. e
, appiccare una gioia sul muso a qualcuno: lasciargli andare un manrovescio, schiaffeggiarlo
poi di coppe. -fare giorgio qualcuno: ingannarlo. sercambi, 268:
e. cecchi, 600: scrisse qualcuno che i « giornali sono strade di carta
le giornate verranno pagate. poi, qualcuno dei contadini potrà essere preso come giornatante
una sua età. -ai giorni di qualcuno: mentre è o era in vita (
di pietra'. arila, 247: a qualcuno non piace 'illuminazione a giorno '
al giorno. -non avere qualcuno tutti i suoi giorni: essere sciocco
di cervello. -non farsi a qualcuno mai giorno: per indicare una persona
al lavoro. -non farsi a qualcuno mai giorno in viso: essere abitualmente
-rimettere in giorno o in buon giorno qualcuno: risarcirlo. - anche: schiarirgli
. -tenere, mettere, porre qualcuno a giorno di qualcosa: informarlo,
-fare la giostra o una giostra a qualcuno: beffarlo, burlarlo, ingannarlo.
qualche giostra? -prendere la giostra con qualcuno: combattergli contro. nuccoli,
3. figur. rivaleggiare, competere con qualcuno; misurare il proprio valore, le
? ». -impegnarsi, parteggiare per qualcuno o per qualcosa. m.
dicie in giostrare motti. -giostrare qualcuno o qualcosa: battersi, gareggiare per
o qualcosa: battersi, gareggiare per qualcuno o per qualcosa; combattere per ottenere
, se 'l tuo bel ciglio, -giovare qualcuno di qualcosa: fornirgliela, / ch'
privato di questa - solleticare qualcuno dove se ne giova: dire consolazione
esercitare e muovere le -giovare a qualcuno di qualcosa o di qualcuno: parti di
-giovare a qualcuno di qualcosa o di qualcuno: parti di sotto è cosa molto giovativa
il dente duole. -girare a qualcuno i coglioni, v. coglione,
n. 4. -girare a qualcuno gli stivali: v. stivale.
: v. stivale. -girare a qualcuno il capo, il cervello, la
a me. -girare a qualcuno il sangue: v. sangue.
sangue. -girare, far girare a qualcuno le scatole: v. scatola.
: v. vuoto. -girare di qualcuno: andarne matto; essere innamorato.
se stesso. -girare intorno a qualcuno: fermare su di lui il proprio
metafore. -girare nel cerchio di qualcuno: avere stretti rapporti con lui.
a sieve. -gire avanti a qualcuno: precederlo. bonagiunta, lxiii-62:
certe -gire dietro, appresso a qualcuno: seguirlo. girelle, e fanno passare
. - gire dietro a qualcuno, in traccia di qualcuno: g
gire dietro a qualcuno, in traccia di qualcuno: g. b. nelli,
girelle degli suoi sproni. accomiatarsi da qualcuno. -forma (di formaggio).
cotognata, n. 2. -tirare qualcuno a forza di girelle: costringerlo a
automezzo). -dare il giro a qualcuno: abbandonarlo, tradirlo. pavese,
indicatore azimutale giroscopico, girosco- insegnare a qualcuno a cantar la girométta: pio
. 2. per intimare a qualcuno di toglier via o di abbassare,
5. locuz. -lasciare in giubba qualcuno: spogliarlo lasciandolo con la sola sottoveste
-trinciare, tagliare la giubba addosso a qualcuno: sparlarne in sua assenza.
. -imbottire, spianare il giubberèllo a qualcuno: bastonarlo, percuoterlo. cantari,
o spogliarsi in giubberèllo: togliere a qualcuno o togliersi le vesti fino a restare
-tagliare, trinciare, fare il giubbone a qualcuno: far giubboni con la lingua:
lingua: sparlare, parlar male di qualcuno in sua assenza. a. del
fan giubboni e manti. -trarre a qualcuno la bambagia del giubbone: renderlo magro
santa confessione. 2. sottoporre qualcuno, imputato di un reato, a
l'anno. -riconoscere e dichiarare qualcuno colpevole o innocente. bartolomeo
del latte di pecora. -lasciare qualcuno per cura giudicata: considerarlo inguaribile;
, decreto. -stare al giudicato di qualcuno: rimettersi al suo parere, alle sue
al giudice; chiamare, fare giudice qualcuno: rivolgersi a lui per dirimere una
. -citare, accusare, trascinare qualcuno davanti ai giudici: intentargli contro un
-a, per, secondo il giudizio di qualcuno: conforme alla sua opinione, al
-appellarsi, rimettersi al giudizio di qualcuno: affidarsi al suo arbitrio, alle
convenire, mettere, porre, trarre qualcuno in giudizio o sotto giudizio: deferirlo
cose con giudizio. -crescere a qualcuno più il pelo che il giudizio:
-mettere giudizio, aprire il giudizio a qualcuno: farlo rinsavire, renderlo più giudizioso
donne belle senza giudizio. -rimuovere qualcuno dalla sedia del giudizio: privarlo dei
nell'operare. -togliere il giudizio a qualcuno: privarlo dell'uso della ragione.
-venire, entrare in giudizio con qualcuno: costituirsene giudice; chiamarlo a render
giumenta al torneo: tenere a bada qualcuno per un secondo fine; divagare.
-rifl. figur. associarsi con qualcuno; partecipare al sentimento comune; stringersi
22. venire a parlare di qualcuno o di qualcosa. tasso, 8-9
locuz. - giungere addosso o sopra a qualcuno: comparirgli davanti all'improvviso, raggiungerlo
suo ammenne giunga. -giungere a qualcuno d'un colpo: colpirlo. pulci
ave / a palma. -giungere qualcuno al boccone, al canto, alla
. -assettare strettamente il giuppóne intorno a qualcuno: rimproverarlo, biasimarlo. garzoni,
: alla seguente state farai elezione di qualcuno che stia bene in sulla vita, e
, conferire, dare il giuramento a qualcuno: invitarlo o costringerlo a giurare.
, pigliare il giuramento di o da qualcuno: ottenerne promessa giurata. g.
. -sciogliere, assolvere, liberare qualcuno dal giuramento: esentarlo formalmente dagli obblighi
il vostro viso. 8. designare qualcuno a una carica di alta autorità;
. 10. ant. sottoporre qualcuno al giuramento. ottimo, 1-67:
13. locuz. -giurare a qualcuno, giurare nelle mani di qualcuno:
a qualcuno, giurare nelle mani di qualcuno: fargli atto di sottomissione e di
al comune di firenze. -giurare contro qualcuno; giurargli odio, guerra, vendetta
fuligginosa. -giurare nei comandamenti di qualcuno: promettere con giuramento di eseguirli.
-giurare sulle parole o opinioni di qualcuno, nel nome di qualcuno; giurare
opinioni di qualcuno, nel nome di qualcuno; giurare su qualcuno', giurare in
avventurato sul periglioso mare. -giurare qualcuno o qualcosa a sospetto: addurli come
ragione dallo zio tutore. -giurarla contro qualcuno: impegnarsi in un'offesa, in
(o unito) ai danni di qualcuno. petrarca, 184-3: amor,
-avere, tenere giurisdizione su qualcuno o qualcosa: tenerne il possesso,
i gendarmi? -avere, tenere qualcuno o qualcosa sotto la propria o altrui
-dare, concedere, commettere giurisdizione a qualcuno su qualcosa: conferirgliene il dominio o
. -dare qualcosa in giurisdizione a qualcuno: assegnargliene il possesso. - anche
trovarsi, rimanere sotto la giurisdizione di qualcuno: dipendere dalla sua autorità, trovarsi
di mia specialissima giurisdizione. -fare qualcuno o qualcosa di propria giurisdizione: sottometterli
sua giurisdizione fece. -mettere qualcuno sotto la propria giurisdizione: conquistarlo,
-venire, cadere sotto la giurisdizione di qualcuno: cadere in suo possesso, accettarne
. -vivere fuori della giurisdizione di qualcuno: non dipendere da lui. -
, quando non credesi ai giuramenti di qualcuno, suol dirsi: 4 son giuri di
, che fo giuro d'assassino che qualcuno se ne pentirà. -sciogliere,
ne pentirà. -sciogliere, liberare qualcuno dal giuro: dispensarlo dall'obbligo contratto
esclamazione imperiosa con cui si intima a qualcuno di scendere. grazzini, 4-171:
una merenda. 3. difendere qualcuno da un'accusa, da un rimprovero
, il ritardo, ecc. di qualcuno. monti, ii-287: non potendo
. 17. locuz. -addobbare qualcuno per la giustizia: fargli indossare gli
alla giustizia. -a giustizia di qualcuno: per sua discolpa. svevo,
dei pagani. -fare giustizia di qualcuno: giudicarlo colpevole, condannarlo alla giusta
. -fare, rendere giustizia a qualcuno: chiamarlo in giudizio; sottoporlo a
giustizie giudicherò. -mettere, porre qualcuno nelle mani della giustizia: denunciarlo all'
6. ciò che per giustizia spetta a qualcuno; il dovuto, il debito.
: se noi volessimo accendere l'ira in qualcuno, per cagione... di
del globo! -fare un globo con qualcuno o con qualcosa: aderirvi, farsene
sia gloria. -a gloria di qualcuno: in suo onore; per conferirgli
della nostra intimità? -aver gloria contro qualcuno: riportare la vittoria. - anche
confusi. -gloriarsi di o in qualcuno, di o in qualcosa: compiacersene
tutto maschile di glorificarsi. -glorificarsi in qualcuno, in qualcosa: riporvi il proprio
-andar glorioso di qualcosa o di qualcuno: gloriarsene, vantarsene; esserne fiero
suon di gobba. -cascare a qualcuno la gobba: morire. moneti,
-raddrizzare, spianare la gobba a qualcuno: picchiarlo, bastonarlo di santa ragione
-avere nel gobbo, tenere sul gobbo qualcuno o qualcosa: non riuscire a liberarsene;
20. pigliarsi gioco di qualcuno, burlare, canzonare. dossi,
godere lui. tozzi, 3-55: qualcuno carica la pipa e va a fumarla lì
: il mezzogiorno gode ancora, presso qualcuno, la fama di contrada che, pur
il terzo gode: c'è sempre qualcuno che trae profitto dalle discordie altrui.
nelle locuz. mettere, porre alla gogna qualcuno: svergognarlo pubblicamente, esporlo allo
-afferrare, ghermire, pigliare, prendere qualcuno alla gola, nella gola, per la
. -avere la cavezza nella gola di qualcuno: averlo in proprio potere.
, spegnere, strozzare in gola a qualcuno la voce, la parola, un grido
l'anima nella gola. -con qualcuno alla gola: sotto le sue minacce,
. -gonfiare la gola a qualcuno: venirgli una gran collera.
il pugnale, il rasoio alla gola di qualcuno: puntarglielo al collo, per minacciarlo
e ingordamente. -empire la gola a qualcuno: offrirgli lauti pasti. francesco
. -essere, stare alla gola di qualcuno: metterlo in gravi difficoltà; assillarlo
gola a cerbero: fare concessioni a qualcuno, per placarlo e per conciliarselo.
-mettere, porre il piede sulla gola a qualcuno: sopraffarlo ingiustamente. s.
-passare, segare, tagliare la gola a qualcuno: sgozzarlo. -segarsi, tagliarsi la
piccolo negozio. -prendere, tirare qualcuno per la gola: allettarlo, facendo
giù. -ricacciare in gola a qualcuno un'ingiuria, un'accusa, un
antica. -saltare alla gola a qualcuno: assalirlo violentemente, saltargli addosso.
. -serrare, stringere alla gola qualcuno: assillarlo; angustiarlo, tormentarlo.
vacanti. -stringersi la gola a qualcuno: mancargli la voce, il respiro
-togliere l'aria alla gola di qualcuno: ucciderlo. anguillara, 11-54:
. -trarre di gola al demonio qualcuno: salvargli l'anima. serdonati
banchettare lautamente. -ungere la gola a qualcuno: imbandirgli un lauto pranzo. pulci
pigliano i pesci: si può ridurre qualcuno ai propri voleri facendo leva sulla sua
uscire. -fare a gomitate con qualcuno: essere in concorrenza, in lotta
erba. d'annunzio, iv-2-137:. qualcuno dei giovini fra i testimoni, esilarato
urtare col gomito il gomito: urtare qualcuno leggermente, per lo più nel braccio
per richiamarne l'attenzione su qualcosa o qualcuno. -anche al figur.
membro, una piaga); percuotere qualcuno provocandogli enfiagioni. savonarola, iv-395
3. figur. prodigare a qualcuno lodi soverchie e immeritate, adularlo,
6. locuz. -gonfiare il bue a qualcuno: picchiarlo di santa ragione.
rispettive voci. -gonfiarsi la bile a qualcuno: provare stizza, collera,
gonfie di significato. -gonfio di qualcuno: pazzamente innamorato. pea, 7-104
stacchi dalla vostra gonna. -tenersi qualcuno cucito alle gonne: custodirlo, sorvegliarlo
, n. 2. -tenersi qualcuno attaccato, cucito alla gonnella: custodirlo
-gettare polvere da gonzi negli occhi a qualcuno: fargli credere una cosa per un'
imbarcarsi senza biscotto: indurre o costringere qualcuno a imprese superiori alle sue forze.
e ridesi delle aquile. -avere qualcuno in gorga: provare forte antipatia per
in gorga: provare forte antipatia per qualcuno, non poterlo soffrire. cieco,
-al figur.: spodestare, privare qualcuno del potere, dei beni.
quale il potere supremo è tenuto da qualcuno. giamboni, 4-454: il govemamento
'trionfi '] può essere sentimenti di qualcuno (con riferimento a perriguardata come uno
10. locuz. -governare il cuore a qualcuno (in partic. a dio)
,... è stato necessario fare qualcuno governatore del ben comune. michelangelo,
ufficio governativo. -mandare in governo qualcuno: assegnargli detta carica o ufficio
chi ha governo. -avere governo da qualcuno: esserne guidato. ricchi, xxv-1-245
-avere, fare, pigliare governo di qualcuno (o dei suoi sentimenti) '
lasciare, porre a governo qualcosa a qualcuno: affidargliene la direzione, il comando
da campagna. -essere in governo con qualcuno: avere buone relazioni con lui.
-essere, stare a governo di qualcuno: essergli sottoposto, essere da lui
-fare governo o mal governo di qualcuno o di qualcosa: trattarlo malamente,
. -mettere, porre a governo qualcuno: affidarlo alle cure di un istitutore
gozzo. -crepare il gozzo a qualcuno: essere sul punto di rivelare un
diffondere false accuse, dir male di qualcuno; giudicare sfavorevolmente, criticare; malignare
suo gradimento. -incontrare il gradimento di qualcuno: piacergli, andargli a genio;
per gradire. 2. accogliere qualcuno con segni di stima, di benevolenza
letter. allietare, rallegrare, dilettare qualcuno, renderlo contento e soddisfatto; appagare;
sospiro la sacra solitudine. -cattivarsi qualcuno, renderselo propizio, ottenerne i favori
intr. rendersi o riuscire grato a qualcuno; cercare di piacergli, di farlo
, gradire poco: accogliere o sopportare qualcuno di mala voglia. -anche: allontanare,
. locuz. -rendere (o tenere) qualcuno o qualcosa gradito: farlo amare,
qualche grado. -avere grado con qualcuno: essergli unito da vincoli di parentela
senatore. -essere in grado di qualcuno: essere nelle sue possibilità, riuscirgli
-essere, mettersi nel grado di qualcuno: trovarsi, porsi al suo posto
ricevuta. -restituire, riporre qualcuno nel grado: riammetterlo nella dignità o
roba ottiene. -fare grado a qualcuno: servirgli di scalino; aiutarlo a
ogni caso. -mettere, porre qualcuno in grado di fare qualcosa: dargliene
grado con persona. -tenere qualcuno in un dato grado: considerarlo dotato
loro. -tenere il grado di qualcuno: farne le veci, godere uguale
per grado. -a grado di qualcuno: conforme ai suoi desideri, alla
-andare, venire, tornare a grado a qualcuno: diventargli gradito. boccaccio,
ratte. -essere in grado a qualcuno: piacergli, riuscirgli caro e gradito
-fare a o in grado a qualcuno: fargli cosa gradita, compiacerlo,
in molti modi. -mettersi a grado di qualcuno: procurare di istorietta troiana, xxviii-543
grado, essere poco a grado a qualcuno: non piacergli o piacergli poco; non
o grado e grazia di qualcosa a qualcuno: attribuirgliene il merito, dimostrarglisi grato
cose. -sapere il mal grado a qualcuno: comportarsi verso di lui con ingratitudine
. viviani, 3-ii-2-21: pagare almeno qualcuno di quei creditori graduati che hanno ad
ricca da poter soccorrere tutti e qualcuno bisogna bene che resti abbandonato alla carità
oscene... con una punta qualcuno aveva graffito sul legno lucido [dell'ascensore
sfogarsi, di gridare, di maltrattare qualcuno; pasqualino riceveva sulle spalle il fitto
la gragnuòla addosso o sulla testa a qualcuno: colpirlo con disgrazie e malanni; affliggerlo
rattristarsi. -dare, fare gramezza a qualcuno: rattristarlo; umiliarlo. boccaccio
7. locuz. -fare gramo qualcuno: arrecargli danno. bruscaccio da
. 3. locuz. - benedire qualcuno col manico della granata; asciugargli il
più della granata: essere intimo di qualcuno. pulci, 18-154: parea di
-serbare le granate e le scope a qualcuno: minacciare di percosse. buonarroti
, sonare la grancassa sul groppone a qualcuno: picchiarlo, bastonarlo di santa ragione
rumorosamente l'attenzione su qualcosa o su qualcuno. -anche: fare una propaganda chiassosa
ma soltanto perché è necessario fingere che qualcuno sappia portare un misero dentarello canino!
il granchio dalla buca: fare uscire qualcuno, trarre qualcosa fuori da un nascondiglio.
fuggirsene. -pigliare un granchio a qualcuno: pigliare un accidente; essere colpito
grazia di francesco. -fare grande qualcuno o qualcosa: accrescerne la potenza,
! 4. locuz. -fare qualcuno grande o dei grandi: nella repubblica
-essere, riuscire a grandezza di qualcuno: ridondare a suo onore.
(crudele, avido). -avere qualcuno nelle granfie: averlo in proprio potere
proprio potere. -cadere nelle granfie di qualcuno: subirne l'autorità, la prepotenza
3-28: era l'ora in cui anche qualcuno dei nostri prendeva confidenza con la città
spaventosa spelonca / stridule svolano, quando qualcuno dal grappolo cada / giù dalla volta
sapienzia. -fare grasso di promesse qualcuno: essergli prodigo di promesse.
. locuz. -a o in gratificazione di qualcuno: per fargli piacere, secondo i
. concedere di buon grado qualcosa a qualcuno; beneficare, remunerare con larghezza;
soddisfare i desideri o le inclinazioni di qualcuno; rendere felice. ariosto, 34-20
3. accattivarsi l'animo di qualcuno; procacciarsene la simpatia, il favore
5. iron. attribuire immeritatamente a qualcuno un epiteto ingiurioso, un giudizio negativo
odio, rancore) nei confronti di qualcuno. jovine, 2-101: l'odio
. 9. rendere lode a qualcuno; testimoniargli gratitudine, soddisfazione.
vento. -fare cosa grata a qualcuno: assecondarne le intenzioni, appagarne i
il riso. -rendere, fare qualcuno o qualcosa grato o più grato:
-essere a o in grato a qualcuno: riuscirgli caro, gradito; conquistarne
-mal grato, a mal grato di qualcuno: contro la sua volontà e le
che grattava bene. soffici, iii-13: qualcuno di quelli che già se n'erano
. -far grattare le tempie a qualcuno: procurargli fastidi. pietro de'
grattar le tempie. -far grattare qualcuno con dieci dita o con ambearetino,
un murello. -grattare gli orecchi a qualcuno: ossequiarlo, blandirlo; fargli cosa
-grattare la tigna o la rogna a qualcuno: offenderlo, maltrattarlo. dante
-grattare i reni a qualcuno: stuzzicarlo, dargli fastidio.
il giubbone. -grattare la collottola a qualcuno: incitarlo affettuosamente, fargli amichevoli pressioni
sorriso benevolo. -grattare la cotenna a qualcuno: colpirlo, ferirlo (un'arma
-grattare la pancia o il corpo a qualcuno: invitarlo a cantare, a comporre
dell'emigrazione sono chiuse. -grattare qualcuno fino all * osso: approfondirne la
che cosa c'è? -grattare qualcuno nei calcagni quando prude 11 capo:
di lei. -mostrare, vedere qualcuno per un fesso, per un buco
2. propiziarsi, accattivarsi l'animo di qualcuno, procacciarsene il favore. nardi
solito. -gravare sulle braccia di qualcuno: essergli di aggravio; richiedergli gravi
fregi. -che pesa o preme su qualcuno o qualcosa. manzoni, fermo e
(la situazione, il prestigio di qualcuno). cicerone volgar., 1-401
spese altrui. -essere in guaina con qualcuno: andare perfettamente d'accordo.
-far la guaina a qualcuno (o a qualcosa): procurargli
. -inchiodare il ferro nella guaina a qualcuno: renderlo inerte, incapace di agire
un poeta. -capitare un guaio a qualcuno: succedergli qualche grosso inconveniente.
porre, fruttare, combinare un guaio a qualcuno: causargli molestia, danno, inconvenienti
-liberare, levare, trarre fuori qualcuno dai guai: salvarlo, aiutarlo a
piveroni? -mettere, porre, tenere qualcuno in un guaio 0 in guai:
. j. getti, 108: da qualcuno oggi si confonde la 'gualdana '
-percuotere, battere, colpire la guancia a qualcuno o qualcuno nella guancia: schiaffeggiarlo.
, colpire la guancia a qualcuno o qualcuno nella guancia: schiaffeggiarlo. -al figur
guanze. -porgere la guancia a qualcuno: avvicinargli con il viso (per
, menare, applicare una guanciata a qualcuno: schiaffeggiarlo, colpirlo sulle guance.
i fanciulli, o molestava insolentemente qualcuno, per farsi ridire il suo nome
fatto. -dare nel guanto di qualcuno: cadere nelle sue mani, in
raccogliesse. -rovesciarsi il guanto per qualcuno: passare da una condizione a un'
spariva com'era venuto. -trattare qualcuno coi guanti: usargli straordinarie cortesie.
. locuz. -dare qualcosa in guarda a qualcuno: affidarla alla sua custodia.
non arda. -mettere guarda a qualcuno: sorvegliarlo. chiaro davanzali, 2-11
, fissare gli occhi su qualcosa o qualcuno (e non implica necessariamente la nozione
. volgersi, fissarsi su qualcosa o qualcuno (le pupille, lo sguardo);
-in partic.: mostrarsi benigno verso qualcuno. cavalca, 6-1-279: io ti
6. aver riguardo o sollecitudine (per qualcuno o qualcosa); mostrare affetto,
. -intr. prestare attenzione a qualcuno. s. bargagli, xli-i-536:
diversa. -trattare, comportarsi verso qualcuno. d. bartoli, 22-230:
16. ant. racchiudere, tener prigioniero qualcuno (una fossa, una cella)
!: per attirare l'attenzione di qualcuno, per introdurre un'osservazione o un'
: come esclamazione per mettere in guardia qualcuno o per consigliargli prudenza. romanzo
cristo, il cielo, il signore guardi qualcuno, o guardi qualcuno sano, in
il signore guardi qualcuno, o guardi qualcuno sano, in salute, in pace
due occhi. -guardare a mezzo qualcuno: v. mezzo. -guardare a
-guardare in viso o per il viso a qualcuno: fissare, scrutare attentamente qualcuno.
a qualcuno: fissare, scrutare attentamente qualcuno. rustico, vi-1-189 (49-9)
iustizia. -guardare le spalle di qualcuno, guardarsi le spalle o alle spalle
. sottilmente. -guardarsi a diritto da qualcuno: stare in guardia contro qualcuno.
da qualcuno: stare in guardia contro qualcuno. esopo volgar., i-m:
. -non guardare più in faccia qualcuno: nutrire ira o rancore nei suoi
soldo da me! -non guardare qualcuno o qualcosa per non sciuparla: averne
. -non poter più guardare in faccia qualcuno: non poterglisi più rivolgere per
, di protezione e di conservazione di qualcuno o di qualcosa; l'ufficio di
articoli superflui. -avere guardia di qualcuno, di qualcosa, o a qualcuno
qualcuno, di qualcosa, o a qualcuno, a qualcosa: essere preposto alla
-avere a guardia o in guardia qualcuno: averlo in custodia, tenerlo sotto
-dare, affidare, commettere, porre qualcuno o qualcosa in guardia a qualcuno:
porre qualcuno o qualcosa in guardia a qualcuno: incaricarlo della custodia, della sorveglianza
ritenne la ròcca. -dare guardia a qualcuno: sottoporlo a stretta sorveglianza.
il suo prencipe. -dare qualcuno in guardia: sottoporlo a sorveglianza.
in guardia. -darsi guardia di qualcuno: sorvegliarlo. d. bartoli,
-essere a o in guardia di qualcuno o di qualcosa: difenderlo, proteggerlo
in guardia, rimanere alla guardia di qualcuno: essere affidato alla sua vigilanza, alla
soldati. -essere qualcosa guardia a qualcuno: servirgli di ammonimento o come invito
a questi morti? -fare guardia da qualcuno: guardarsene, non fidarsi di lui
o compagnoni. -fare guardia di qualcuno o qualcosa: custodirlo, curarlo.
. -fare guardia di onore a qualcuno: accompagnarlo per rendergli omaggio.
-mandare, lasciare, porre, tenere qualcuno, alla guardia di qualcuno o di
, tenere qualcuno, alla guardia di qualcuno o di qualcosa: affidargliene la difesa
dei suoi someggi. -mettere, tenere qualcuno a guardia, nella guardia: farlo
tramarono la morte. -mettere in guardia qualcuno: renderlo avvertito affinché si premunisca.
tenere la guardia o le guardie a qualcuno: sottoporlo a continua sorveglianza. fiore
. -prendere o prendersi guardia di qualcuno: soccorrerlo, assisterlo; sorvegliarlo,
. -stare in guardia da o contro qualcuno o qualcosa: guardarsene, non fidarsene
irritato. -stare qualcosa a guardia di qualcuno: essere custodita da lui.
-stare, rimanere in guardia di qualcuno o di qualcosa: sorvegliarlo, custodirlo
sua tutrice. -stare nelle guardie di qualcuno: servirlo, rendergli onore, culto
della riputazione. -tenere in guardia qualcuno: indurlo a comportarsi onestamente, con
il quindicesimo giorno di marzo. -tenere qualcuno in guardia e spesa: provvedere al
obliquo, guardingo. pavese, 9-47: qualcuno usciva allora dall'acqua. qualche altro
. -fare il guardo torvo a qualcuno: v. torvo. -n o
o n degnare di un guardo qualcosa o qualcuno: non prestarvi la minima attenzione,
. 10. locuz. -guarire qualcuno del restìo: fare breccia nella sua
accostare frontalmente. -infrontare gli occhi con qualcuno: fissarli in quelli di chi s'
cosi gonzo che non la faccia leggere a qualcuno...; e che chiarito
', cioè 'mitratemi ', se qualcuno gli avesse chiesto... d'
casa come al mondo? -da qualcuno o da qualcosa infuori o alv infuori:
figlio avrebbe potuto cercare di ingaggiarsi con qualcuno potente, facendogli da segretario.
mani de'francesi. -ingaggiarla con qualcuno: attaccar lite, questionare, altercare
, tr. trarre di proposito qualcuno in errore; in durlo
inganni. caro, 5-22: se pur qualcuno, avendo così la dialettica come questa
ingannarli! *. 5. deludere qualcuno; venir meno alle sue aspettative;
essere, trovarsi, rimanere ingannato di qualcuno o di qualcosa: concepire o conservarne
sm. atto con cui si trae qualcuno in errore, si induce qualcuno a
trae qualcuno in errore, si induce qualcuno a credere una cosa per un'altra,
. -essere a inganno con qualcuno: trovarsi sul punto di ingannarlo;
-trarre d'inganno o da un inganno qualcuno: fargli conoscere la verità, disingannarlo
di tanta generosità. 4. prendere qualcuno in parola; accettare prontamente le offerte
, il cervello, la memoria a qualcuno: confondergli le idee, disorientarlo.
. (ingarèllo). dial. mettere qualcuno in gara, ammetterlo a una competizione
, n. 9. -inghiottire vivo qualcuno: v. vivo. 13.
4. tr. mettere, fare cadere qualcuno in ginocchio. anguillara, 3-83:
della giustizia, commesso in danno di qualcuno; ingiustizia, torto. -d'ingiuria
o a porre in ridicolo la persona di qualcuno, 20 o ad esporre a sospetti
, violare la giustizia in danno di qualcuno; commettere un atto ingiusto, un
4. figur. somma versata per tacitare qualcuno, per comprarne la complicità o per
: v. pillola. -ingoiare vivo qualcuno: v. vivo. = incrocio
suscitare l'interesse, la brama di qualcuno, allettare vivamente. panzini, ii-720
dorato. -per estens. costringere qualcuno a un'alimentazione eccessiva, provocando sazietà
condusse. -ingozzare la voce a qualcuno: togliergli la parola, lasciarlo senza
in poi? ». « forse di qualcuno? ». « direi di sì »
udito. -ingrassare le mascelle a qualcuno: arricchirlo. 2. divenuto più denso
. -essere, stare ingrato a qualcuno: essergli, renderglisi antipatico, inviso
fama. -essere ingrato verso qualcosa o qualcuno: non attribuirvi il giusto merito,
montare. -ant. ingravidare di qualcuno: restare incinta per opera sua.
suo marito. -ingravidare di o in qualcuno: concepirlo; essere in attesa di
. tose. entrare nelle grazie di qualcuno, propiziarsene la benevolenza, il favore.
). disporre favorevolmente nei riguardi di qualcuno; far entrare nelle grazie, rendere
2. rendersi qualcuno benevolo, favorevole, propizio; conciliarsene
. tose. entrare nelle grazie di qualcuno, propiziarsene la benevolenza, il favore
; cercare di entrare nelle grazie di qualcuno. bandi, 176: gente
cattivarsi la simpatia, la benevolenza di qualcuno. orioni, x-5-301: il duca