. 3. compiacersi (di qualcosa), avere a grado; giovarsene
1394: coloro che hanno in proprio qualcosa, stabili o mobili, per contrapposto
gli'abbienti, che nel disordine han qualcosa da rimetterci. marotta, 3-41:
7-50: le balie e le serve avevano qualcosa di monacale, tra la suora e
figur. neol. tentare, affrontare (qualcosa) con decisione e risolutezza (e
ma raccogliendo più fitto; accòrciasi tralasciando qualcosa d'importante, non però da tarpare o
. quel fazzoletto abbrunato gli aveva ricordato qualcosa. e. cecchi, 5-185: la
cicognini, 9-203: occhi che avevano qualcosa delle profondità marine abissali: una gelatino-
di prima qualità, fatti emozionanti, qualcosa contro cui la coscienza urta e ne
, mangiò una pesca, ma era qualcosa di nuovo che la lasciava incerta. forse
de'fiorentini. idem, 3-2-203: la qualcosa non solamente a dio, ma ancor
accorato come se si fosse davanti a qualcosa d'irreparabile. = dal lat.
come quando si va dritto a fare qualcosa. -figur. d'annunzio
2. rifl. lasciarsi persuadere a fare qualcosa. s. bernardino da siena,
, che è sul punto di fare qualcosa; pronto, disposto. libro della
preghiera; esaudire; indursi a fare qualcosa (e implica un atteggiamento benevolo,
: le fece intendere accortamente che aveva qualcosa da comunicarle, e le disse la sua
all'orecchio di lei e vi bisbigliò qualcosa. palazzeschi, i-7: le due
-ónis (da accréscere). qualcosa). accroccare, tr.
quel principio si dovrà conietturare più la qualcosa. -vivere sull'acqua: saper
di uovo, alti più di un braccio qualcosa, con le bocche strette di sopra
dal mosto cotto. -mettere in qualcosa il mosto e vacquerello: mandare in
e gli olivi cerca acutamente il mio sguardo qualcosa che non si vede. sbarbaro,
a urlare o a far anche qualcosa di più. nieri, 420: questo
4. esclamazione che indica la perdita di qualcosa, o esprime contrarietà, sfiducia,
fino a terra, il ragioniere sembra aspetti qualcosa dalla fila dei numeri che sale fuori
dei muscoli, il suo viso addormentato aveva qualcosa di terribile. viani, 19-345:
, ma con una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile. rajberti
pure che in me c'era forse qualcosa di non comune, un seme nascosto
adoratore, intendesi o il semplice corteggiatore o qualcosa più; la passione o il capriccio
cicognani, 12-8: vola- tizza come qualcosa d'aeriforme e incorporeo. 2
ancóra notte. afa di scirocco: qualcosa di molliccio e di tiepido come una
della sua cucina, s'affaccendava a preparar qualcosa da ristorarla. idem, pr.
proprietario di questa casa è un santo o qualcosa del genere affine. b. croce
, la vita degli altri: è qualcosa che mi colma e mi sopraffà.
difficoltà, ai rischi); sostenere (qualcosa che implichi azzardo, responsabilità).
viene a comprendere de la divinità [= qualcosa del divino] l'intelletto nostro o
; agitarsi, accanirsi (per ottenere qualcosa). faldella, iv-153: non
malaparte, 4-127: ma c'è qualcosa in quella voce, una specie di sibilo
a una invenzione trovata, aggiugner sempre qualcosa di bontà. della porta, i-9
essere lieto di aiutarlo, di far qualcosa per lui. ché di piacerti mi
ombre. manzini, 10-204: eppure qualcosa devo fame di tutte le cose che
dell'educazione dei preti t'è rimasto qualcosa ». 4. con valore esclusivamente
con quelli che sanno e vogliono far qualcosa; e il proverbio dice che chi
un gran libro, nel quale scarabocchiano qualcosa tutti quelli che passano. quest'uso.
(soltanto al sing.). qualcosa, una piccola cosa. -con particella negativa
vera idropisia del cervello, di credervi qualcosa più degli altri, per tre lettere
anche piacere; ma dopo ci si sente qualcosa che allappa; quel « di gran
faccenda non doveva andar bene e che qualcosa maturava in casa nostra di molto allarmante
la città che ancora ha voglia di vedere qualcosa di nuovo. si trattava di ospiti
: quando i denti, per aver masticata qualcosa acida o agra come il limone,
vita. d'annunzio, iv-2-869: qualcosa d'aereo... alleviava la terra
toletta, come è inevitabile, allude a qualcosa di erotico. manzini, 10-58:
a sinistra, un po'incuriosito di qualcosa, ma non mostrava la curiosità,
prima di sera. -allungare (qualcosa che si tiene in mano):
nell'attesa, nell'ansia di ottenere qualcosa. -fare allungare il collo ad alcuno
, perché almeno almeno non mi dire qualcosa a minuto della sorella. manzoni,
era venuta direttamente dall'inghilterra e ritenea qualcosa della rigida alterezza britannica. idem,
che si trovavano in mezzo, avrebbero pagato qualcosa a essere altrove. rajberti, 2-83
. pascoli, 209: c'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, / anzi
, dopo tanti discorsi, s'aspettava qualcosa di meglio ». [ediz. 1827
per diletto e passione; chi predilige qualcosa con particolare trasporto (ed è disposto
vischio tenace. idem, iv-2-997: qualcosa di acre e di felice, un'ambiguità
ambisci). brigare per ottenere qualcosa che si desidera ardentemente; aspirare,
la madre aveva nella mattinata amorosamente ammannito qualcosa di più al desco. palazzeschi,
. croce, i-3-290: chi ammette qualcosa d'inconoscibile, finisce logicamente col dichiarare
abruzzi ad ammiraglio supremo fa credere che qualcosa si stia preparando. ojetti, ii-112:
una perfetta virilità che si ammorbidiva in qualcosa di vago e di misterioso.
visto ch'era lungo cinque metri e qualcosa, ma era morto, e gli indios
: l'artista sente oltre codeste forme qualcosa di sostanziale; una pienezza interna,
bisogna che anche noi si sia trovato qualcosa, per andarcene in pace.
lasciata la elogiatrice la sentivo rimuginare dentro qualcosa. baldini, 6-105: se dio
mordendomi, ha detto in quel giornale qualcosa, che non m'andava a verso
per sé e non in riferimento a qualcosa di superiore. idem, ii-9-122: ma
mai; e il nostro anelare a qualcosa di superiore non è vano. deledda
le toccava gli angoli della bocca era qualcosa della trasognata fissità che intorpidiva le mani
prepararsi a morire cristianamente. -avere qualcosa sull'anima: sentirselo pesare sulla coscienza
io viverò. -levare vanimo da qualcosa: rimuovere l'affetto. passavanti,
detti savi. -fermare vanimo in qualcosa, in qualcuno: porvi affetto.
il tuo animo. -avere vanimo a qualcosa; avere una persona, una cosa
in esilio. -avere vanimo in qualcosa, a qualcosa: mirare, tendere
-avere vanimo in qualcosa, a qualcosa: mirare, tendere, essere incline
mirare, tendere, essere incline a qualcosa. compagni, 3-8: il quale
misere avarizie. -porre vanimo a qualcosa: dare retta. boccaccio, dee
a sé: staccare il pensiero da qualcosa. boccaccio, dee., proem
qualche piacere. -andare vanimo a qualcosa: rivolgervi il pensiero. passavanti
occasione di ragionare. -avere vanimo a qualcosa: pensarci. boccaccio, dee.
abbia detto il prete. -avere qualcosa nell'animo: averci rivolta la mente
6-90: quest'uomo da ieri ha qualcosa che lo rode, e non mi
vituperosa e sdegnosa cosa. -recarsi qualcosa ad animo: aversela per male.
di poca stima che altri faccia di qualcosa; e si chiama riso annacquato,
uva / è tanta: è sempre di qualcosa, annata. d'annunzio, iv-1-768
. nota, appunto (per rammentare qualcosa, per accennarla rapidamente; per richiamare
, tanto che si sappia di costei qualcosa... ed intanto si farà anullare
). letter. impedire che qualcosa accada; annullare anticipatamente l'effetto
iv-2-1205: travidi nell'apertura del manicotto qualcosa di luccicante. idem, iv-2-1310: ed
è proprio di qualcuno (o di qualcosa), prerogativa. pallavicino, 1-197
etti, i-47: se volete poi sapere qualcosa al fatto mio appartenente, dirowi che
essere proprietà; ciò che appartiene a qualcosa; pertinenza, accessorio.
proprietà di qualcuno; essere parte di qualcosa. - anche al figur.
. e intr. disus. tendere verso qualcosa, aspirare. cavalca, 6-1-174
l'oggetto a cui si attacca qualcosa; congiunzione, congiungimento. biringuccio
alla soglia. -appiccarla: affibbiare qualcosa (per forza o inganno).
). disus. ciò che tiene qualcosa strettamente unito, congiunto; appiccagnolo.
(un pugno, uno schiaffo; qualcosa di spiacevole in genere: un'ingiuria
? 7. locuz. appiccicare qualcosa a qualcuno: darla, farla prendere
genza a cui si possa attaccare qualcosa; appiglio (per afferrarsi e sostenersi
colonna, vide, appiè di quella, qualcosa di più strano. [ediz.
interamente. -fare appiètto: finire completamente qualcosa. pascoli, 326: va
attaccare vappigionasi: per indicare che manca qualcosa di notevole. lippi, 4-15:
sostegno; posato sopra, retto su qualcosa. dante, conv., ii-v-5
su tutte; in tutte ci trovava qualcosa da apponerci. 7. rifl
, attendere il momento opportuno per fare qualcosa. boccaccio, v-229: convenia che
della realtà accaduta, l'apprensione di qualcosa come reale. idem, ii-5-120:
a proprietà personale e individuale (di qualcosa, anche di un'idea).
più che mai leggero: un disegno; qualcosa che aveva la fuggevolezza e l'eleganza
per vedere se gli riesce di appurare qualcosa? 2. rifl. venire in
possibilità, dare l'occasione di fare qualcosa. - anche rifl. e
-aprire la mente, vintelletto a qualcosa: considerarla con fervida attenzione.
archetto della finestra. viani, 14-394: qualcosa di nuovo è penetrato anche tra le
palco l'orchestra... suona qualcosa senza far menomamente attenzione al suo direttore
struggimento, pure dagli occhi tra- luceva qualcosa di pauroso. 5. intr.
frutto. -essere ardito a fare qualcosa: avere il coraggio. dante,
neanche tirarti cogli argani. -tirare qualcosa con gli argani: farla entrare a
, / e s'argomenti di tentar qualcosa. b. croce, ii-6-399: mi
ascoltare. -parlare in aria: affermare qualcosa con leggerezza, senza fondamento; parlare
. -essere in aria di fare qualcosa: lasciar comprendere che si è sul
aria siete? -in aria di qualcosa: assumendone l'aspetto. manzoni,
l'imboscata, tarmiamoci-e-partite; se organizzano qualcosa, mandano al macello...
). chi s'adopera intorno a qualcosa confusamente e senza raggiungere alcun risultato.
-essere in armonia con qualcuno, con qualcosa: in perfetto accordo. baretti
che si presenta in appropriato accordo con qualcosa, che risponde a una condizione,
di poco conto), per guadagnare qualcosa, per sostentarsi. machiavelli,
questa sua nuova vita; come per qualcosa che soltanto ora ella scopriva irrimediabilmente mancato
. 7. locuz. -arrecarsi qualcosa in braccio, in spalla: prendere
lupo talor piccolo agnello. -arrecarsi qualcosa addosso: procurarselo. seneca volgar.
luogo, per farne saccheggio; fare qualcosa con impeto, con decisione. tommaseo
solito l'idea di un sovrappiù, di qualcosa che eccede la misura).
, più che ai parenti, a qualcosa che gli parlava dentro, arrovellandolo.
io non vo'bere a ufo, ma qualcosa / ariosto, 29-59: se fosse
5. chi è origine e causa di qualcosa; creatore, autore. - anche
senza cielo di napoli, si senta qualcosa come un grande artista! 2
. rincrescimento, dolore morale (per qualcosa che aduggia l'animo). colombini
-l'asino scappa prima delle trombe: fare qualcosa prima del tempo, inopportunamente.
6-69: il barocco suggerisce... qualcosa nel suo travaglio che fa pensare alla
, c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e pungente. d'annunzio
vivi entrambi e lordi, ma con qualcosa di esanime fra loro, con i resti
d'assedio. -porre l'assedio a qualcosa, a qualcuno: affollarsi intorno.
che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario
..., perché dovrebbe risparmiare qualcosa per ottenere risultati già per altra via
fissando tutta assieme quella visione, come qualcosa che non fosse più suo. saba
s'immaginava che 10 avrei potuto essere qualcosa in questo mondo ed io feci l'
. accertare con fondatezza la verità di qualcosa, mettere in sodo, stabilire.
, ii-82: doveva dirgli assolutamente ancora qualcosa, lo pregava di trovarsi di nuovo
l'oblio. boine, 11-66: qualcosa di risoluto gli restò dentro. la
assoluta sentenza io non mi nascondo sia qualcosa di vero. soffici, v-1-27:
un coltello. se gli dovessi assimigliare qualcosa, gli assimiglierei quella misericordia dal manico
saba, 357: io so d'un qualcosa di diverso e di eccezionale. di
. cecchi, 1-155: essi assorbirono qualcosa d'indelebile come è per me il senso
più grande è con suo padre a lavoricchiare qualcosa tanto per assuefarsi. b. croce
. pavese, i-318: aveva qualcosa di assurdamente infantile e insieme materno.
certo filosofo. ojetti, ii-63: qualcosa come i fili che gli astronomi tracciano sulle
, iii-819: un intuito atavico, qualcosa che era in noi dalle origini della vita
armi nucleari. buzzati, 4-530: qualcosa di spaventoso doveva essere accaduto in qualche
un oggetto presente, per attaccarsi a qualcosa di reale. collodi, 22:
lume / e dei fanali, attender lì qualcosa. de pisis, 15 7:
einaudi, 1-71: l'esercito è qualcosa che attiene alla vita medesima dello stato.
nel suo stesso corpo. aveva scoperto qualcosa come una miniera d'oro, precisamente
atterrata ella non era ancora: ma certo qualcosa di lei era piombata a terra,
industria mia al tavolino mi procaccia anche qualcosa più che non mi basta per vivere
intima coscienza di esser atto a fare qualcosa senza saper che, né come, né
avvolto strettamente; ripiegato intorno (a qualcosa o su di sé); attorcigliato
iv-2-1223: fissando lo sguardo torbido verso qualcosa che vedeva egli solo, s'attristò
-essere audace di o a fare qualcosa: ardire, osare. boccaccio
ad altri eventi lieti, o vada qualcosa a buon fine. -anche per antifrasi:
si vantasse fra sé e sé di qualcosa. levi, 1-24: al passaggio
d'avanzato in età; ma ha qualcosa dello scherzevole, e più spesso del ricercato
come se quella donna strappasse di soppiatto qualcosa alla vita divenuta avara, travagliata,
si dica un'avemaria. -sapere qualcosa come vavemarìa: in modo perfetto.
. -aver di grazia: reputare qualcosa un grande favore. grazzini,
, 808: in tutto dovevan metter qualcosa d'insidioso, d'avvantag- gioso,
, che volete pur ch'io vi dica qualcosa del gentile aminta. alfieri, 4
che mi si offrono in sogno hanno qualcosa di avventuroso che subito mi diventa la
fosse fatto altro, questo almeno è qualcosa di novo. d'annunzio, iv-1-619:
avvicinare. avvicinare, tr. spostare qualcosa in modo da ridurne la distanza
l'awiluppano abbia ad esalarsi la sensazione di qualcosa di immemoriale, di leggendario. cassola
, procuratevi la conoscenza di chi sa qualcosa. russo, i-256: smagati dall'aspetto
-avvolgersi per vanimo, per la mente qualcosa: pensarvi, meditarvi sopra. -andare
sp., 11 (202): qualcosa che faccia al caso mio saprà trovare
tempo ». 4. trovare qualcosa in modo casuale, fortunato. casaregi
ardenti. e. cecchi, 1-36: qualcosa di flessuoso e formida bile
si era fermata, forse perché aveva ancora qualcosa da dire. = deriv
o darsi pensiero (di qualcuno o qualcosa); attendere (a qualche cosa
tener conto (di qualcuno, o qualcosa); interessarsi (a uno, a
); interessarsi (a uno, a qualcosa); dar peso, importanza.
con insistenza, persistere (a far qualcosa). magalotti, 1-432: rami
mostri loro la strada, mi domandin di qualcosa. guarini, 93: che vuoi
bagattella, convien dire, / per dir qualcosa di tremendo ed atro. manzoni,
letto. -recarsi, mettersi qualcosa in baia: prenderlo in burla.
un'aria dolcemente balda, con qualcosa di valchiriesco. montale, 1-104: non
persona o di una passione o di qualcosa): e indica soggezione completa e
non rientravano a tempo, quando rompevano qualcosa, quando in piazza i balilla le
-fornir la ballata: porre fine a qualcosa tirato troppo per le lunghe.
divertire (i bambini); trattare qualcosa come un gioco, un divertimento,
rusticità, l'albergo centrale del parco ha qualcosa di stonato. ma rimane come un
le balze, qui ancora c'è qualcosa che sa orrendamente di bruciato. brancati
signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla buona da mettere in castello,
». pavese, 8-79: c'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed
poteva passar la banca per uomo da qualcosa, se non s'impacciava del fatto
postale o una banca o una stazione hanno qualcosa del tempio. -biglietto di
presuppone una vigilia, un digiuno. è qualcosa di sacro, una cerimonia religiosa.
se per altre bande avessi sentito di voi qualcosa; che non sendo seguito mi ha
o una piccola lancia, o qualcosa che somiglia a un mazzo di fiori
: per esortare a lasciar da parte qualcosa. 1. nelli, 9-1-9:
sequele romantiche, la voce dell'organo dava qualcosa (per ricovero di truppe, di sfollati
il solo che me ne aveva detto qualcosa [del paese] era il barbiere-cavadenti;
che l'attività intellettiva sia preceduta da qualcosa che non è semplice materiale di sensazioni
era detto in sostanza che per fare qualcosa che avesse base, noi di dentro dovevamo
d'arno » si tratta e di qualcosa ch'è proprio della sua tradizione,
. e guai a chi è qualcuno o qualcosa! e poi sotterfugi, rapporti segreti
un altro, lanciarlo contro qualcuno o qualcosa. pulci, 12-61: orlando per
egli si consuma che io non gli batta qualcosa nella testa. palladio, 1-7:
. gettarsi, cadere, precipitare su qualcosa (la pioggia sui tetti, l'onda
. sbattere, urtare, cozzare contro qualcosa. buonarroti il giovane, 10-911:
battuto la testa. -ostinarsi a tentare qualcosa senza riuscirci; tentare un'impresa incerta
tutto ciò che c'era buono a qualcosa, fu preso. leopardi, ii-1085
tavole. -battere in faccia (qualcosa): rinfacciare. cicognani, 2-73
irritare, maltrattare chiunque si presenti per qualcosa, ma dopo le prime battute subito
pura] s'intende... qualcosa di mistico e di trascendente, ignoto al
al nostro povero mondo umano; o qualcosa che sia spirituale e beatificante, ma
di settembre) è beccafico: quando qualcosa è di moda, o ha grande
col becco, battere il becco su qualcosa. -anche assoluto. francesco
. figur. sorprendere (mentre uno fa qualcosa di nascosto e non regolare);
piccole zingare fanno mente il becco, dire qualcosa. pirandello, 5-207: quando
); oppure a dare l'idea di qualcosa di nofatto il becco all'oca e
grave; può esserci dispregio misto con qualcosa d'odio. la burla è meno acerba
canzonare; non prendere sul serio (qualcosa). novellino, 75 (127
pensieri e nella sua voce v'è già qualcosa di materno e di grave; ma
; darsi importanza; farsi vanto di qualcosa, pavoneggiarsene. berni, 51-1
più bello si venisse a scoprire come qualcosa d'importante o d'essenziale mancava all'
gesto violento qualche cosa ha troncato: qualcosa; e in questo qualcosa ci poteva
ha troncato: qualcosa; e in questo qualcosa ci poteva ben anche essere una vita
nel vestire stesso c'era qua e là qualcosa di studiato o di negletto, che
avv., col senso di 'eseguire qualcosa con abilità ', e far bene
si ha, bisogna pure obbedirlo in qualcosa. de marchi, 262: quand'ebbero
, egli è dovere / soffrir per te qualcosa; ma crepare, / canchero!
: il locale... aveva qualcosa dei caffè di terza classe delle stazioni
, 15: ho incominciato a comprare qualcosa dal bettolino del carcere: le steariche
fagiuoli, 1-5-249: nelle medicine v'è qualcosa, che non piace; ma bisogna
la mole azzurrina del monte pisano. qualcosa biancheggiava là sotto, pisa.
: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa, quel formaggio, sentirmene in bocca,
b. croce, ii-8-5: si prova qualcosa tra la vergogna e la noia quando
dov'era messo, bidello, galoppino, qualcosa di simile e non impiegato come dice
pareva che e'fusse bene avervi mandato qualcosa in ricompensa; a me no, perché
, col binocolo alla rovescia: desiderare qualcosa con poca speranza di poterla ottenere.
essere tutto balordo; e, per far qualcosa, guardò la data sul calendario.
che ha bisogno, che necessita di qualcosa. guittone, 3-73: non corno
ero d'un tratto entusiasta di qualcosa, quel formaggio, sentirmene in bocca,
bocca di rosa / mi chieda inconscia qualcosa / della mia vita futura. baldini,
papa per ridirgli tutte queste cose, e qualcosa vi messe di suo di bocca.
permettergli di parlare, indurlo a dire qualcosa (cfr. aprire). dante
al sacchetto. -avere a bocca qualcosa: tenerla accostata alle labbra. -mettere
alle labbra. -mettere, portare a bocca qualcosa: accostarla alle labbra. boccaccio
paura, / temendo di non dir qualcosa sciocca. belo, xxv-1-100: starai a
a tormentarli. -lasciarsi uscire di bocca qualcosa: rivelarla malaccortamente. bandello,
mentre parla; prevenirlo nel dire qualcosa. varchi, v-50: quando alcuno
? -mettere, porre bocca in qualcosa: parlarne senza discrezione; intervenire inopportunamente
dal boccaporto della stiva, m'accorsi di qualcosa, alzarsi e volgersi verso di noi
degli asinelli. in bologna posso ancora fare qualcosa men male: lontano dall'ombra degli
, 1-39: talino le aveva cacciato qualcosa sulla faccia e fregava, e la
2-16: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa, quel formaggio, sentirmene in bocca
, facevano i delicati e trovavano sempre qualcosa da ridire ingollando quei quattro bocconi con
monda: ottenere, o volere ottenere qualcosa senza fatica. l.
somma di denaro assai esigua. -avere qualcosa per un boccone di pane: acquistarla
bollettinàio del teatro, ne sapeva qualcosa, costretto com'era ogni anno a far
di studenti e di ragazzi, che qualcosa c'era, che qualcosa bolliva nell'
ragazzi, che qualcosa c'era, che qualcosa bolliva nell'animo di quel popolo,
: dal tono del preside capii che qualcosa bolliva. 13. tr.
fagiuoli, 1-1-298: o che fretta! qualcosa bolle in pentola. manzoni, pr
e da quelli de'greci, sebbene in qualcosa differentemente. pascoli, 87: mentre
confusa (di un danno, di qualcosa di cui non si è contenti);
e i fidalghi che hanno da spender qualcosa, costumano un petto a botta.
mettersi di punta per cercare di ottenere qualcosa. cellini, 2-40 (371)
riconoscerla, gli pareva perfino d'aver comprato qualcosa da lei, ma poi era quasi
grandi macchie. viani, 14-394: qualcosa di nuovo è penetrato anche tra le
un dolore altrui, purché fosse qualcosa. linati, 30-13: e
amabile e pigliarvi bel bello, aveva qualcosa che vi respingeva indietro, e vi faceva
di tra le sbarre pur di brancicare qualcosa. pirandello, i-551: con la faccia
, ma perché hanno l'occhio a qualcosa ch'è veramente pratico. serra, ii-6
ci riesce è bravo: per esprimere che qualcosa è ben difficile a capirsi o a
manzini, 15-18: un turbine come di qualcosa che vada in bricioli, sfavillando.
: occuparsi con sollecitudine e premura di qualcosa; preoccuparsene, darsene pensiero, farsene
, 377: se pure ci fosse stato qualcosa, nessuno avrebbe toccato niente! per
. adoperare sollecitazioni e intrighi per ottenere qualcosa; cercare di raggiungere uno scopo (
questo incarico, perché speravano, guadagnando qualcosa sui giorni di viaggio, di trovare
particella pronominale). prendersi cura di qualcosa, occuparsi, badare. rainerio da
devoti. -avere la briglia di qualcosa in mano: esserne a capo.
aveva mostrato di voler dire o leggere qualcosa; un brindisi, un sonetto.
, facevano i delicati e trovavano sempre qualcosa da ridire ingollando quei quattro bocconi con
perduto nella bruma del cielo basso, qualcosa di nero che si muoveva. camerana
belle infedeli *. ojetti, i-37: qualcosa di simile egli prova anche quando vanta
del bello, ma non mai presenza di qualcosa di effettivo che meriti l'aggettivo «
: dunque fino da quel tempo buccicava qualcosa: tanto meglio. soffici, 1-208:
scomparso; corre voce che abbia fatto qualcosa di grosso. [ediz. 1827 (
per appurare se già in paese si buccinasse qualcosa intorno all'omicidio. borgese, 1-251
s'accorge de'calzoni e vuol dire qualcosa, ma biccio fa: « o ceccarino
, che a mala pena si bisbiglia qualcosa di nuovo su in palazzo, corrono per
un buco nel regolamento: mancarvi in qualcosa. de amicis, ii-23: [
dal toro. -tirar le budella a qualcosa: tirarla, allungarla a forza.
con il bue zoppo: accingersi a qualcosa senza adeguata preparazione. petrarca, 212-8
il bue: perdere il tempo a far qualcosa di inutile, di insensato.
un bufalo nella neve: non vedere qualcosa di molto appariscente. l. salviati
14. buono a, da, per qualcosa: capace, adatto, idoneo a
impegno, di intensa fatica per ottenere qualcosa, per raggiungere uno scopo.
passasse di qui persona, e dicesse qualcosa di voi, non rispondete per niente,
ragione procedeva aiutandosi colle mani, aveva qualcosa d'innominabile e di schifoso, in
in quella luce fosca e notturna; qualcosa della bupreste o del cerambice quando, minacciati
pea, 7 * 639: succede qualcosa di serio in bottega - disse il
signore così caritatevole sperano di buscar tutti qualcosa. gioberti, iii-44: perché la tela
pace. pea, 7-200: aveva qualcosa in tasca, ma non era gran che
di altra materia): per conservarvi qualcosa. g. c. croce
gellato. 2. rimuovere qualcosa di inutile; mettere fra i rifiuti
dove che ghe xe del pesce, qualcosa el chiappa seguro. -voi buttate la
apocalisse. -buttare i fondamenti di qualcosa: stabilirli per sommi capi, incominciare
coi numeri romani, e saprà di qualcosa. un c. un v. ed
apparteneva a entrambe... di qualcosa, forse una cabala, che doveva
filata, senza impuntature. -cacciarsi qualcosa addossot al fianco (un capo di
ricerca (ostinata, accanita) di qualcosa. f. f. frugoni,
. da cacio. -non volere qualcosa neanche per cacio bacato: non volerla
anzi urla, e quando c'è qualcosa di tedeschi e simile lordura, grida e
petto, come per cercare nelle tasche interne qualcosa... trasse lo stetoscopio
, quasi ella avesse loro portato via qualcosa. soffici, 1-115: i mereiai allibiti
il suo struggimento gli veniva da qualcosa di molto più lontano e vasto che
non il piccolo paradiso del giardino perduto: qualcosa di mitico, dove io non
fuori i due pani: « calatemi giù qualcosa da metterli dentro ». « dio
: tutti i giorni la donna ha qualcosa: ha mal di capo, ha mal
. 11. locuz. -prendere qualcosa a un tanto la calata: con
, dalle buone calcagna. -avere qualcosa alle calcagna: avere il contrario di
-sentire la calcina: avere sentore di qualcosa, presentire (un pericolo, un
scriverle. giusti, iv-18: se posso qualcosa per lei, eccomi qua pronto a
. -credevo tornando in italia di trovarci qualcosa di fatto. avevate il coltello dal manico
3-173: il bali g., sperando qualcosa di caldo, si tratteneva. il
finestre. l'adele diceva sempre ancora qualcosa e talino faceva il contrabbasso.
e in cui sembrano ancora impigliati, qualcosa di implacabilmente ingordo e satanico.
in collina. ha l'aria di qualcosa di grosso. è un nuovo linguaggio.
callo. -fare il callo a qualcosa: assuefarvisi, abituatisi completamente.
prendere a calo: vendere 0 comprare qualcosa con 1'impegno di restituirla e di
semplice: mettere il piede su qualcosa o qualcuno (per passare oltre),
chiusa de'sonetti par che debba lasciare qualcosa che segga nell'animo di chi ascolta
. locuz. mettere a calzatoia: porre qualcosa, servendosene come una zeppa, sotto
quelle', raggiante per aver subito trovato qualcosa che mi piaceva. 2.
a casa. cassola, 2-57: era qualcosa di più che una bella giornata di
ambiente. -tanto per cambiare: per fare qualcosa di nuovo, per vedere una novità
anche aperto), atto a contenere qualcosa, o nel cui interno si svolge un
nella sua penombra, poteva paragonarsi a qualcosa che stesse fra la camera oscura e la
che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che
lavorare suonando il campanello quando si vuole qualcosa. pascoli, 482: uno che
estesi, ma ricchi sempre e sempre qualcosa nuovi, secondo che i diversi punti
erano... boscaiuoli, o qualcosa di simile. alcuni ad altezze vertiginose,
-anche: sopraffarlo, riuscire a fare qualcosa a suo dispetto. fagiuoli, 1-2-261
far vedere in candela. -mostrare qualcosa al lume di candela: di sfuggita
non valer la pena (di intraprendere qualcosa). pavese, 8-210: la
del prossimo (e vale: tenere qualcosa in massimo dispregio). compagni
da cani. -f a r qualcosa, trattare come un cane arrabbiato:
di cortesie, al fine di ottenere qualcosa. g. m. cecchi,
cane dell'ortolano: non potere ottenere qualcosa che si desidera, e impedire per
. mutarsi, trasformarsi. -cangiare di qualcosa: cambiarla con un'altra. g
a questi temperamenti, c'è da supporre qualcosa di diverso: forse l'esplosione,
dalla parte (di qualcuno, di qualcosa). iacopone, 29-32: laudato
guardate bene intorno, / se vedeste qualcosa; e fate solo / quel ch'
2. intr. scherzare, ridere di qualcosa o di qualcuno; dire e fare
piuttosto breve, in rapporto -fare capace qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno di qualcosa
qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno di qualcosa. bisticci, 3-130: ora l'
. pavese, 5-13: c'è qualcosa che non mi capacita. -intr
terrore il viso dell'amico ove leggeva qualcosa di più disperato dell'odio, e
estens.: essere nemico capitale di qualcosa: schivarla, aborrirla. m.
5. locuz. -far capitale di qualcosa: contarci su, giovarsene. -far
la gran quantità di carta, gli dicevan qualcosa, e imparava a inquietarsi, quando
. -capitare in qualcuno, in qualcosa: imbat- tervisi, andarvi a incappare
attaccano i capi del loro filo a qualcosa di solido, e poi lavoran per aria
omini fatti. -avere il capo a qualcosa: attendervi con attenzione. lorenzo
-avere in capo, per il capo qualcosa: pensarvi continuamente, avere disposizione.
-dare del capo o il capo in qualcosa: andarvi a battere contro con la
-fare, rifare capo a qualcuno (a qualcosa): rife- rirvisi, ricorrervi;
si richiederebbe. -fare capo da qualcosa, da qualcuno: iniziare da essi
piedi e le mani. -mettere qualcosa in capo ad alcuno; per il
trovarsi capo a fare { da fare) qualcosa: non aver voglia di farla.
capo: immaginare, desiderare di far qualcosa, all'improvviso. collodi, 589
: aver ragione di qualcuno o di qualcosa; concludere; ottenere; conseguire;
saltare l'estro, il capriccio di qualcosa. fagiuoli, 1-2-64: gli è
che tutti coloro che hanno potuto essere qualcosa, se ne sono ingegnati senza tanto
; poi d'elastico sembra; ma qualcosa gli corre dentro, risalendogli fino alla capocchia
alla china. -essere vago di qualcosa come la capra del sale: desiderarla
altre: è sufficiente che uno faccia qualcosa, perché tutti lo imitino conformisticamente.
cosa; venire, toccare il capriccio di qualcosa; venire, entrare una cosa in
; provare il desiderio improvviso di fare qualcosa, venire il ghiribizzo. berni,
avevo mai potuto saperne o leggerne qualcosa. verga, 4-162: la carboneria,
non una mera e nuda storia, ma qualcosa di più ricco, di più compito
. locuz. mangiare il carciofo: compiere qualcosa a poco a poco, poco per
si mitiga, s'intiepida: ha insieme qualcosa di plumbeo e di roseo come la
casi. -locuz. fare carestia di qualcosa: lesinare, concedere con parsimonia,
cura saperli. -mettere carestia a qualcosa, in qualcosa: consumarne in eccessiva
-mettere carestia a qualcosa, in qualcosa: consumarne in eccessiva abbondanza.
i-459: un brivido continuo, che tiene qualcosa di carezzevole, voluttuoso, nauseoso,
distacco, usualmente, si riflette con qualcosa d'isterico e caricaturale. gramsci,
io. dal tono del preside capii che qualcosa bolliva. non era un'inchiesta,
il caso. voleva soltanto sentire se qualcosa sapevo della decisione di un collega.
signore così caritatevole sperano di buscar tutti qualcosa. tommaseo, i-529: i medici
io avrei potuto nello stesso istante diventare qualcosa di simile a quel carname miserando. mi
mangiar carne d'ogni tempo, il farsi qualcosa. « abbiamo del maiale arrosto tenerino,
osso: avere, dare, volere qualcosa a condizione estremamente favorevoli. beccuti
d'utile ancora, quando si trova qualcosa con che riempir la carniera. fucini
. locuz. avere, credere d'avere qualcosa nel carniere: averla definitivamente ottenuta,
dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario
speranza di migliorar condizione e di risparmiar qualcosa pe'figliuoli: scontento di sé e del
ogni livrea, e aveva ogni momento qualcosa da dire del signor tale e della
la gran quantità di carta, gli dicevan qualcosa [al popolo], e imparava
tanto baba 10 chiamava a testimonio per qualcosa, e allora vasco diceva di sì
nulla; ci frugavamo nelle tasche per trovare qualcosa; gli promettevamo di tornare con un
-metterci di quel da casa: applicare a qualcosa il proprio ingegno e sapere.
ma buoni. -cascare a fare qualcosa (dormire, sedere): farla
le sue involuzioni. in questo, ha qualcosa d'orientale; con 1'aggiunta del
-e il dottore non è un'oca: qualcosa che faccia al caso mio saprà trovare
. dal tono del preside capii che qualcosa bolliva. non era un'inchiesta, per
caso: prendersi cura, interessarsi di qualcosa o di qualcuno, porvi mente, badarvi
un caso personale: prendere a cuore qualcosa come se riguardasse proprio se stessi,
, dubbi; dare esagerata importanza a qualcosa, farne una complessa questione. parini
nella cassetta delle lettere se vi era qualcosa per lui. non vi era nulla.
signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla buona da mettere in castello, e
scarna, trova il suo ritmo in qualcosa di ben più segreto che non le
meglio essere un castrone affatto, che saper qualcosa. panzini, ii-309: la signora
, così volli io dire a lui qualcosa della mia vita, presentargli anch'io
, ho quell'orazio che mi costa qualcosa. -tenere cattedra, parlare in cattedra
detesti », balbettai sorridendo, « qualcosa di buono tra noi c'è stato?
mi detesti », balbettai sorridendo, « qualcosa di buono tra noi c'è stato
di quel tempo, vorrei fare di me qualcosa di meno peggio.
quello dittava l'animo, pure causali da qualcosa che io dirò. che nasce in
cui per lungo tempo è stato celato qualcosa di grande interesse o importanza.
: esserci, avere grande abbondanza di qualcosa. caro, 12-ii-109: se ben
la cava: possedere in grande quantità qualcosa (per lo più in senso iron.
per estens. stare a cavalcioni sopra qualcosa o qualcuno. boiardo, 2-4-18:
a cavallo: essere costretti a fare qualcosa contro la propria volontà e i propri
, a fare o a dire qualcosa per la quale ne riceva danno e
muore il cavallo: spesso si promette qualcosa ben sapendo di non poterla mai mantenere
la virtù di michelagnolo restare senza far qualcosa; e, poiché non poteva dipingere,
la violenza, l'inganno; ottenere qualcosa grazie a una disarmante insistenza; privarsi
a una disarmante insistenza; privarsi di qualcosa con dispiacere e con dolore.
: far delirare qualcuno, fargli dimenticare qualcosa; cadere in deliquio, uscir di
-cavare di sotto: levare, togliere qualcosa dalla potestà di qualcuno; ottenerla con
. -cavar fuori: levare, togliere qualcosa o qualcuno da un luogo riposto;
erba dal proprio orto: dire qualcosa di proprio, di personale senza imitare
gola di qualcuno: costringerlo a fare qualcosa. varchi, 24-10: non doveva
altrove), per sospendervi o attaccarvi qualcosa, per unire insieme tavole di legno
qualcuno in celia: canzonarlo. -mandare qualcosa in celia: farsene beffe. salvini
particolari (per lo più a contenere qualcosa); piccola costruzione rustica. palladio
sta per trasfigurarsi... in qualcosa d'ineguagliabile: nel grande mistero cristiano.
considerazione. - nemmeno un cencio di qualcosa: assenza, privazione completa di essa
si pensa all'ordine e alla morale; qualcosa vi rimane attaccato, ed è la
brevissimi e succinti. -far cenno di qualcosa: scriverne, discorrerne brevemente, farne
inferiori. 9. locuz. -fare qualcosa (comandare, obbedire, intendere)
mie'censuari in questa raccolta si riscuoterà qualcosa di frutti, saran buoni a spendere
all'ora della passeggiata, quando indossava qualcosa di nuovo, un cappello, una piuma
. -far ceppo ad alcuno: donargli qualcosa in occasione della festa di natale.
, il modo, la maniera di dire qualcosa, l'ispirazione, le parole,
un luogo, per trovarvi qualcuno o qualcosa o per averne notizie). -
monte morello: andare in cerca di qualcosa o di qualcuno dove certamente non è
tr. disporsi in cerchio, intorno a qualcosa (o a qualcuno), circondare
alla botte. -far cerchio di qualcosa: piegarla circolarmente. giovanni d'amerigo
esibizioni che riuscivan sempre a voler saper qualcosa, il sospetto diveniva quasi certezza.
. -avere il cervello a far qualcosa: avervi disposizione, esservi inclinato.
si informò il secondo impero, vagheggiando qualcosa di simile a quel sistema di governo
dire, per quell'aristocrazia contadinesca, qualcosa come fu per la nobiltà l'abolizione
ausiliario avere). smettere di fare qualcosa, desistere da un'impresa, da un'
10 la aspettavo quando aveva in mano qualcosa di fragile, o sulle braccia la
è ben vero che, dicendomi voi avere qualcosa che lo riserbate a bocca, non
drappo di varie gemme grandinato, è qualcosa, ma non assai. zeno, xxx-6-160
dall'apparizione di due chitarristi che strimpellarono qualcosa anche per loro e fecero poi la
6-164: il pregio della chiarezza è qualcosa che va oltre una constatazione per cifre
sentimento della linea, e c'è qualcosa di legnoso e zoppicante nel disegno.
vezzo, / sarebbe 'l fatto, o qualcosa di prezzo. *
determinato fine, per ottenere o realizzare qualcosa; causa, motivo. guidotto da
; ci frugavamo nelle tasche per trovare qualcosa; gli promettevamo di tornare con un
. cecchi, 15-101: -arrecami qualcosa. -sì un gambero / in sur
esprimere, manifestare il desiderio di ottenere qualcosa (una somma di denaro, un
dono: desiderare, domandare in regalo qualcosa a cui si tiene molto. petrarca
continuamente il pericolo di divinizzare (o qualcosa di simile) la donna che hanno
speranza di migliorar condizione e di risparmiar qualcosa pe'figliuoli: scontento di sé e del
, 2-399: voleva persuaderlo a bere qualcosa, un rabarbaro, ima china calda
indurre qualcuno a curvarsi (per osservare qualcosa che ha attirato la sua attenzione).
scappò fuori la grammatica tanto per far qualcosa che rammentasse le guerre, e i
dall'apparizione di due chitarristi che strimpellarono qualcosa anche per loro e fecero poi la «
, disporsi circolarmente intorno a qualcuno o qualcosa. dante, inf., 32-11
-non stimare una ciabatta qualcuno o qualcosa: carducci, i-855: ciò non impedirà
annunzio, v-3-216: forse pensava che qualcosa di vero ci dovesse pur essere in
e le larve. -tenere, stimare qualcosa una ciancia, prender qualcosa a ciancia
, stimare qualcosa una ciancia, prender qualcosa a ciancia: considerarla una cosa da
come cultore degli studi italiani potrebbe essere qualcosa di non volgare al tutto; e
2. tr. disus. dire qualcosa con leggerezza; diffondere, riferire senza
masticare cicche o tabacco; masticare qualcosa senza deglutirla. -anche tr.
passo femminino. -cieco a qualcosa: insensibile a essa. marino,
che le bestie. -cieco di qualcosa: privo di essa. -cieco di
gran numero di personaggi influenti per ottenere qualcosa a cui si tiene moltissimo.
gli asciugamani hanno la cifra? manca qualcosa? » alma assentiva e negava col
cincischiarle nell'atteggiamento di chi voglia dir qualcosa e non ardisca. 4.
calvino, 1-517: adesso finalmente aveva qualcosa da raccontare che interessava tutti, cinecittà
. tutto ciò che circonda, recinge qualcosa. ungaretti, i-89: mi addormenterò
, cordicella (per stringere o legare qualcosa). varchi, 18-2-86:
gran quantità di carta, gli dicevan qualcosa [al popolo], e imparava
. -anche: disporsi circolarmente intorno a qualcosa per meglio osservare; attorniare qualcuno,
, far cerchio intorno a qualcuno o qualcosa; accalcarsi, stringersi intorno. -
cui è stato fatto passare o scorrere qualcosa intorno; girato, avvolto intorno.
una corda, un nastro intorno a qualcosa. galileo, 4-1-109: intendasi il
per trarlo in inganno o per ottenerne qualcosa; circuire, raggirare, ingannare.
per condurla a fare o a concedere qualcosa; raggiro. g. villani
esigono tutto da chi mostra di valere qualcosa. nievo, 38: costui e un
il caso ch'un promette / di dar qualcosa a chi n'ha più di sé
ho già d'un vagabondo, / qualcosa di civile ci si vede. nieri,
opera, nascono dall'esigenza di trovare qualcosa di assoluto, di guardare a un
favorire con la propria opera qualcuno o qualcosa. sarpi, i-227: dimandavano
bon anno, -disse la rossa -portarne qualcosa dalla fossetta. -sì, sì,
tenersi pronto a dire o a fare qualcosa. fiore, 51-14: quel normando
farsi ammaccar tossa, o a risicar qualcosa di peggio; ma di tenersi in
: tutte le sere, egli doveva inventare qualcosa di nuovo, fosse pure un ritornello
giusti, i-457: se non sorge qualcosa che mi serva di stimolo, io
fine, il papa, tanto per far qualcosa anche lui, prese a recitar l'
. 13. trovare, scoprire qualcosa inaspettatamente, o all'improvviso dopo varie
che avrebbero dovuto rimanere celati; afferrare qualcosa saldamente e senza perder tempo; intendere
momento più propizio e opportuno di fare qualcosa. dante, inf., 22-121
biblioteca linguistica. -venire in cognizione di qualcosa: apprenderla (per lo più in
non questo inconfessato istinto di conservazione. qualcosa è distrutto e per sempre. pratolini,
in una collezione; fare collezione di qualcosa. pascoli, i-35: avviene che
letter. urtare, battere contro qualcosa, cozzare insieme. -anche rifl. recipr
opposizione, in lite con qualcuno o qualcosa. cuoco, 1-106: talora il
? -scuotersi dal collo il giogo di qualcosa: liberarsene. d. bartoli,
, sostegno. — far colonna dì qualcosa: servirsene come appoggio. laude
1-141: ma in tutto questo c'era qualcosa di tempi passati. marino, 273
la eccessivo..., c'era qualcosa di falso, di sforzato. colpa
, dare la colpa, far colpa di qualcosa a qualcuno: attribuirgliela. dante
. -far colpa a qualcuno di qualcosa: attribuirgliene la colpa. c
tante volte la terra. -recare qualcosa a colpa di qualcuno: attribuirgliene la
sotto un veicolo o crepare di polmonite o qualcosa di altrettanto insensato... e
. -credevo tornando in italia di trovarci qualcosa di fatto. avevate il coltello dal
ricordalo. non combatterai mai. conti qualcosa per qualcuno? -combattere con se stesso
all'altra. -mettere il comignolo a qualcosa: porre fine a un'opera,
a voler litigare, a voler fare qualcosa che arrechi molestia. -cominciare a
, 5-34: altri dice che padova ha qualcosa di milanese. è infatti la città
. -avere in commissione di fare qualcosa: averne l'incarico. machiavelli
vicini. 10. indursi a fare qualcosa. fiore di virtù, 13 (
cordialità facile della compagnia e del vino, qualcosa che conoscevo, che mi ricordava la
osservò con uno sguardo compassionevole e mormorando qualcosa di incomprensibile. silone, 5-39: osservava
coll'affaccendarsi a competenza solleciti. -fare qualcosa a competenza di qualcuno: in modo
d'annunzio, ii-505: -ottenere qualcosa a compiacenza: come favore; indipendentemente
son da'nostri umani. -fare qualcosa a compiacenza di qualcuno: per fargli
). avere la compiacenza di fare qualcosa; degnarsi, fare la cortesia.
, 1-453: si sentiva preso da qualcosa che somigliava ora a un interesse scientifico.
-suonare compieta innanzi nona: fare qualcosa a sproposito. grazzini, 4-405
: avere o dare facoltà di fare qualcosa. caro, 9-2-180: perché avendo
la sostanza della sua opera doveva essere qualcosa di più generale, di più complessivo.
. (superi, complimentoriluttanza ad accettare qualcosa, o timidezza, ritrosia a compiere
composto e vi pare strano che n'esca qualcosa di strano; che è anzi un
il risparmio. calvino, 1-43: qualcosa di grosso doveva essere successo nell'osteria
trovano! pavese, 5-13: c'è qualcosa che non mi capacita. qui tutti
, 6-106: comprendevamo di aver commesso qualcosa di molto compromettente, ma non sapevamo
conto; annoverare; tenere conto di qualcosa. cavalca, 6-1-117: quelli che
una banca o ima stazione hanno qualcosa del tempio. pavese, 4-231: m'
dopo un po'viene fuori -infallibile - qualcosa di non comune, di vero.
, associare, far partecipe qualcuno di qualcosa. -anche: comunicare, rendere partecipe
comune le sue ricchezze? io ci sento qualcosa di pericoloso, qualcosa di troppo.
io ci sento qualcosa di pericoloso, qualcosa di troppo. -mettersi in comune
chiese per trovarci iddio... qualcosa di ambiguo -il bisogno di credere,
. pratolini, 9- 550: qualcosa di secondaria importanza, ma che può
, permettere, dare facoltà di fare qualcosa (e per lo più è seguito da
): parendogli di scoprire sempre più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita
e di comune accordo: di fare qualcosa); compiere, mandare a effetto
conclusione con una persona: poter combinare qualcosa con essa, lavorando con serietà e
(credevo ancora che la guerra risolvesse qualcosa), concorsi a una cattedra e cominciai
firenzuola, 752: io ho fatto qualcosa a mandar per lui, concredendo che
che presenta lo sgorgo dei fatti come qualcosa che avviene pensatamente, a una ragionevole
vedova e lui, cercando di scoprire qualcosa nel ricordo del contegno di lei che accennasse
nel foscolo o nel leopardi, ci fosse qualcosa che oltrepassava la biografia, la bibliografìa
, le fonti e gli influssi, qualcosa che rendeva condonabili agli occhi loro, le
, eccetera, e pensammo di venire a qualcosa di più serio e di più
l'indurre, il persuadere (a fare qualcosa). giovanni dalle celle, 4-2-11-5
animali); dare forma, garbo a qualcosa (per es., alle piante
il figliolo ammogliato. -condursi a qualcosa: riuscire a farla, a possederla,
umano: un'infermiera, una levatrice, qualcosa di simile. 5.
(294): se fosse stato qualcosa di meno dell'adda, renzo scendeva subito
farsi coraggio. -prendere conforto di far qualcosa: incuorarsi a farla. bonagiunta
esortare, incoraggiare, spingere a fare qualcosa. francesco da barberino, iii-357:
. non abbino scritto o fatto intendere qualcosa a questo principe in congratulazione della cosa
bel numero uno ', non avrebbe inventato qualcosa di meglio che la grazia congrua ne'
. divenire naturale, farsi parte di qualcosa. leopardi, ii-134: queste impronte
, congenito, conforme alla natura di qualcosa o di qualcuno. dante,
, i-3-200: la conoscenza è conoscenza di qualcosa, è rifacimento di un fatto,
l'idea che sarebbe pur bello conoscere qualcosa di più sul nostro conto.
. 22. locuz. -conoscere qualcosa da qualcuno: riconoscere di essere debitore
riconoscere di essere debitore, di dovere qualcosa a qualcuno. francesco da barberino
-dare a conoscere, far conoscere qualcosa ad alcuno: fare in modo che
2. che deriva come conseguenza da qualcosa d'altro. magalotti, vi-84
prodotti..., quelle veglie dandosi qualcosa da fare col fido pennato, mentre
questo poco di somma, e considerarvi qualcosa e dirmelo, acciò che innanzi che
accordo con qualcuno; combinare, concertare qualcosa. breve di montieri, v-48-8:
negri, 2-565: delle mie origini, qualcosa di contadinesco, che il freno degli
contenuto. 2. locuz. -dare qualcosa col contagocce: a dosi troppo piccole
contanti: prontamente, subito. -avere qualcosa in contanti: averla in effettivo possesso,
contanti vuol pagare. -ridurre qualcosa in denaro contante, in contante:
studiava di fare grosso traffico, la qualcosa non seguitò. capellano volgar.,
via, privare; cercare di ottenere qualcosa disputandola ad altri. lacopone,
di forza con gli uomini. -contendere qualcosa: lottare strenuamente per ottenerla.
mondo principiarono anche per me ad essere qualcosa più d'una distinzione geografica, a
mantenere, fare in modo che qualcuno o qualcosa si conservi nel proprio stato. -
in me che non mi contenta, qualcosa di strano e d'indefinito che mi
felicità, soddisfazione da qualcuno o da qualcosa. nievo, 88: due persone
-essere, stare contento a o di qualcosa o di qualcuno: esserne soddisfatto,
dovesse ferirlo. -non contento a qualcosa: non soddisfatto di questa, che
dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario
il continuare, il proseguire (a far qualcosa); il continuarsi, il succedersi
, risolversi, proporsi (di fare qualcosa). g. villani, 6-1
. -far conto o i conti su qualcosa: farci assegnamento. fagiuoli, 1-3-419
-meritare il conto { di fare qualcosa): essere utile, conveniente,
sapere. -mettere, porre in conto qualcosa a qualcuno: segnargliela a debito.
un conto soddisfacente. -rendersi conto di qualcosa: accorgersene, comprenderla, spiegarsela chiaramente
2. figur. nascondere abilmente, fare qualcosa senza farsene accorgere; dissimulare.
finestre. l'adele diceva sempre ancora qualcosa e talino faceva il contrabbasso.
? giusti, iv-18: se posso qualcosa per lei, eccomi qua pronto a
filosofìa classica, che definisce impossibile che qualcosa sia e non sia nello stesso tempo
dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario contrattuale
de sanctis, iii-6: tentarono qualcosa di simile in italia...
e il sole. -guardare controsole: guardare qualcosa nella direzione del sole.
discussione, in dubbio, fare di qualcosa oggetto di confutazione. cesarotti, 1-86
che nulla se non consente ad esser qualcosa come uno scrittore e un controversista,
4. intr. discutere, disputare su qualcosa. torricelli, 136: io non
5-134: -là, nel compartimento c'è qualcosa che non va. -ho paura che
una persona a fare o non fare qualcosa, provandone con validi argomenti l'opportunità
magnifica. in lei l'amore aveva qualcosa di convulso, di parossistico, di
nobiltà terrazzana. -avere cooperazione in qualcosa: contribuire in qualche modo al suo
coraggio a due mani: osare di fare qualcosa dopo aver vinto molte esitazioni e incertezze
, ogni livrea, e aveva ogni momento qualcosa da dire del signor tale e della
-avere pieni i corbelli di qualcuno, di qualcosa: non poterne più, averne abbastanza
. -venire nei corbelli { di fare qualcosa): saltare il ticchio, avere
facile della compagnia e del vino, qualcosa che conoscevo, che mi ricordava la
, offeso, arrabbiato contro qualcuno o qualcosa. 1. pitti, 2-136:
: cerca se hai una mezza corona, qualcosa d'argento, ma poca roba.
in corpo. -avere qualcosa in corpo, tenere qualcosa in corpo
-avere qualcosa in corpo, tenere qualcosa in corpo: agitare qualcosa nella mente
, tenere qualcosa in corpo: agitare qualcosa nella mente, essere tormentato, oppresso
serratela in corpo. -tenersi in corpo qualcosa: tenerla segreta, non comunicarla;
e. cecchi, 1-139: se di qualcosa sentivo la mancanza era d'uno stendardo
. 17. figur. fare qualcosa con precipitazione, agire senza riflettere,
ora della partenza. manzini, 10-33: qualcosa di quell'ardore s'apprese alla piccina
, maggiormente non è riguiderdonato: la qualcosa guardando molti si sforzano d'essere messi
, che nel sonno grande / stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! / cosa
, meraviglia nell'udire o nel vedere qualcosa di strano, di straordinario, di
o stupore nel constatare o nello scoprire qualcosa. fagiuoli, 1-1-181: o quest'
-non sapere, non conoscere cosa è qualcosa: non averne alcuna esperienza, non
ho dovuto fare prima d'arrivare a qualcosa! eppure inciampo tuttavia! questa ripulita
presentavano come « cosmos », come qualcosa di vivente, un dramma che noi
, sm. famil. cazzotto. -far qualcosa a cosotti: farlo senza attenzione,
6-164: il pregio della chiarezza è qualcosa che va oltre una constatazione per cifre
175: se io mi abbatto a qualcosa buona, ve la mando; costi che
, ii-429: egli vedeva nella donna qualcosa, che è proprio della donna, che
bocchelli, ii-89: « vorrei mangiare qualcosa ». « abbiamo del maiale arrosto tenerino
signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla buona da mettere in castello,
. sm. rumore secco e improvviso di qualcosa che si sfascia, che si spezza
problema, per inventare, per ideare qualcosa di nuovo). giusti,
; musicista, compositore; chi produce qualcosa di grande, di nuovo, di
di tanta solitaria creazione, ne sapevano qualcosa. bocchelli, i-276: l'entusiasta
dissi. « se non credi in qualcosa non vivi ». 8.
in senso generale, di ricevere qualcosa da altri. -nel linguaggio giuridico
detestano! vipere! -crepare di qualcosa: soffrire, tormentarsi per qualcosa.
di qualcosa: soffrire, tormentarsi per qualcosa. aretino, ii-102: -come si
. -crepare sotto, di sotto a qualcosa: essere sopraffatto, non reggere a
forte / etruria crebbe. -crescere di qualcosa: trarne vantaggio, utile, profitto
in terra. -far criminale qualcosa: imputare a colpa. della casa
giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello li aspettasse. 6
gli scrittori americani] è quasi sempre qualcosa di triste, angoscioso; perché si vede
, v-1-270: ho nel mio occhio triste qualcosa come una cristallizzazione di ametista chiara,
per la musica delle messe cantate. qualcosa di ambiguo -il bisogno di credere,
ferro, non crocchiare il ferro in qualcosa: essere molto esperto in una determinata
come contras- segno per porre in evidenza qualcosa o anche come segno di annullamento di
croce. -fare una croce su qualcosa, a qualcosa: rinunciarvi del tutto
-fare una croce su qualcosa, a qualcosa: rinunciarvi del tutto, non pensarci
contro, dietro, sopra qualcuno o qualcosa: dime male pubblicamente, criticarlo aspramente
-fare croce, la croce di qualcosa a qualcuno: supplicarlo, scongiurarlo con
vostro discontentarvene? -fuggire qualcuno o qualcosa più che il diavolo o i diavoli
: lo stesso che fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo l'acqua santa (
-in croce: per indicare che qualcosa si presenta senza alcun rilievo, in
addosso a uno, contro uno o qualcosa: bandire, gridare la croce addosso
addosso a uno, contro qualcuno o qualcosa. bandello, 1-17 (i-194)
crocione a o sopra qualcuno o a qualcosa: rinunciarvi del tutto, non pensarci più
l'indomani degli incendi. era avvenuto qualcosa di enorme, un terremoto, cui soltanto
di rifinitura e di -far cucchiaio di qualcosa: servirsi di un ogmento, sempre
somigliava un po'a caruso e aveva qualcosa nell'aspetto tra il cantante e il funzionario
vigorosa che si pronuncia di fronte a qualcosa che incute spavento (con riferimento alle
bacchetti, ii-89: « vorrei mangiare qualcosa ». « abbiamo del maiale arrosto
come cultore degli studi italiani potrebbe essere qualcosa di non volgare al tutto; e voi
il pelo: essere particolarmente implicato in qualcosa. giov. cavalcanti, 11-16:
. -essere in cuore di far qualcosa: volerla fare. cavalca, 9-31
cupezze e trasalimenti di luce che avevano qualcosa di vivente, di umano. 3
vestire stesso c'era qua e là qualcosa di studiato o di negletto, che
cura di qualcuno, a qualcuno, di qualcosa, a qualcosa: occuparsi attivamente,
a qualcuno, di qualcosa, a qualcosa: occuparsi attivamente, provvedere alle necessità
-aver cura, dar cura a qualcosa: pensare, tener presente, ricordarsi
fare attenzione, procurare (di far qualcosa). bencivenni [crusca]:
a qualcuno o di qualcuno, a qualcosa o di qualcosa: sorvegliare, custodire;
di qualcuno, a qualcosa o di qualcosa: sorvegliare, custodire; far buona
. -avere in cura qualcuno o qualcosa: avere in custodia. dante
nepoti. -avere in propria cura qualcosa: considerare qualcosa come proprio fine,
-avere in propria cura qualcosa: considerare qualcosa come proprio fine, mirarvi come all'unico
cura, por cura a qualcuno o a qualcosa: considerare attentamente, fare bene attenzione
la cosa. -tener cura di qualcosa: avere in grande considerazione, valutare
-dar cura, lasciar cura di qualcosa a qualcuno: curàbile, agg. che
, che fa caso o stima di qualcosa; che ha a cuore qualcuno o qualcosa
qualcosa; che ha a cuore qualcuno o qualcosa (e gli importa cosi da essere
badare, far caso o stima di qualcosa, tenerla in debito conto; preoccuparsi
conto; preoccuparsi, darsi pensiero di fare qualcosa. latini, i-2871: vedi quanti
curiosus 1 che si dà cura di qualcosa '. curióso, agg. (
qualcuno: indurlo, istigarlo a far qualcosa. luca pulci, ii-9: simula
. sinisgalli, 6- 164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi [
affermarsi come letterato, anche per guadagnare qualcosa, e in questo modo rendersi indipendente
istare in gambe ha bisogno d'appoggiarsi a qualcosa. nievo, 156: figurati se
urli. -giocare, giocarsi ai dadi qualcosa: disputarsela al gioco dei dadi.
dado: essere il primo a intraprendere qualcosa. varchi, 18-1-129: dubitoso e
al figur. sinisgalli, 6-164: qualcosa di storto doveva esserci nei sensi suoi
, 7-257: egli pregò gli offrissero qualcosa da mangiare, perché fino allora aveva
: picchiarlo, ferirlo. -dare a qualcosa: colpirla. -dare di: colpire
vivere più tranquillo; ma, certo, qualcosa c'era da fare! levi,
nano: v. nano. -dare qualcosa per il prezzo che si è comprata:
locuz. — essere in data di fare qualcosa: essere in tempo, essere disposto
per consolarla. -essere dattorno a qualcosa: occuparsene attivamente, con estremo impegno
. -al figur. levarsi dattorno da qualcosa: liberarsi di una difficoltà, di
così dura crudeltà. morire per lasciare qualcosa. sbarbaro, 1-178: squallore e impo
e, in senso generale, di dare qualcosa ad altri. -nel linguaggio giuridico
di bottega. -essere debitore di fare qualcosa: avere il dovere di farla.
fine alla contesa. -essere debitori di qualcosa: esserne degni, meritarla.
debole per una persona (o per qualcosa): sentirsi particolarmente attratto nei suoi
, quando fu ricordato, parve richiamare qualcosa di equivoco, un fatto poco bello e
. 2. marin. allontanare qualcosa dal bordo della nave. - anche
decadenza, cadere in rovina, perdere qualcosa dell'antico splendore o solidità (di
in un certo modo; risolversi a fare qualcosa. svevo, 6-590: ho voluto
egli guardandola negli occhi parve volesse dirle qualcosa di decisivo. ma era così commosso che
certo gelo interno ebbe il presentimento che qualcosa di decisivo si compiva, e preferì
tempo a pensare, e se sanno qualcosa te la sciupano persino con le fantesche.
di speculatori. einaudi, 1-222: qualcosa rassomigliante al declassamento avvenuto nell'opinione pubblica
un'amica o a un amico, dicendo qualcosa di pungente o d'inquietante.
vitale, sebbene sembri di decomposizione e qualcosa di morto rispetto a una forma particolare
ornamento (e indica per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio).
ma 1'aggiungere alla dignità de'suoi qualcosa delle proprie virtù è gloria incomparabile.
, 9-16: in firenze è già successo qualcosa di così strabiliante, una trasformazione stilistica
cura e sollecitudine di qualcuno o di qualcosa; che si dà con passione e
sue pietre e dei suoi marmi, fosse qualcosa di molto simile a quello che vediamo
8. locuz. essere dediti a fare qualcosa: essere sul punto di farla,
ant. indurre, spingere (a fare qualcosa). ottimo, 11-109: il
comp. di fungi 4 liberarsi di qualcosa, portare a termine '). confronta
degno qualcuno di qualche cosa; concedergli qualcosa come una distinzione (e anche un dono
gioventù e la fede. farò ancora qualcosa di degno, forse. bocchelli,
in una città per davvero e fa qualcosa di degno » gli rispose, come uno
umana. cassola, 4-159: c'era qualcosa di volgare, addirittura degradante nel suo
, i-1-293: posta la bellezza come qualcosa di ultrasensibile, non è maraviglia che
in tutta l'istria; ed era qualcosa in tutto l'impero, perché era stato
un tratto nella scìa dei galleggianti balzò qualcosa di nero e di lucido. qua
: 'deliberare'. liberare. ma aggiunge qualcosa all'idea o al sentimento del semplice *
nella sua serenità di vittima c'è qualcosa di borghese non coerente con l'animo
: non è affatto un topo; è qualcosa come una lontra, un castoro,
8. locuz. -deludere qualcuno di qualcosa: privamelo con l'inganno.
lor deluse. -deludere vanimo a qualcosa: allettarcelo con l'inganno.
iii-9-139: democraticismo e anticlericalismo entrano per qualcosa in questi suoi amori, posto che a
forastieri indesiderati. boine, ii-72: qualcosa di demoniaco gli passò balenando pel corpo
sebbene abbiano, anch'essi, qualcosa di non umano: la coda.
abbassare il merito, il valore di qualcosa; far perdere prestigio; diffamare,
, chi cerca di screditare qualcuno o qualcosa; chi, per abitudine, parla male
a modo suo, denominandole erbacce o qualcosa di simile. mamiani, 1-7:
purché nel carattere di essi ci sia qualcosa di aspro e di risoluto che denoti
, se non è teologico-scolastico, è pur qualcosa di più strano, è mitologico-rettorico.
erano al dente, e trovavano sempre qualcosa da disapprovare. -coi denti larghi
n. 7. -avere denti per qualcosa: essere preparato, agguerrito, all'
, pigliarla con i denti: intraprendere qualcosa risolutamente, con fermo intento di riuscire
non urlare. -strapparsi coi denti qualcosa: contendersela pezzo per pezzo, con
: batterli insieme nel tentativo di masticare qualcosa. dante, purg.,
di umidità, ed era difficile scorgere qualcosa là dentro. -per simil.
paresse contra il capo del figlio, qualcosa dovesse poi dinudarsi il ferro, che
]: si può deporre presso uno qualcosa senza depositarla, cioè commetterla alla sua
l'uniformità à sempre, nel fondo qualcosa di disgustoso. e lo stesso è anche
prendere, ricevere, tenere in deposito qualcosa: accettarla con l'obbligo di custodirla
consegnare, lasciare, mettere in deposito qualcosa: affidarla a qualcuno affinché la custodisca
alcuno viene in sospetto di aver furato qualcosa, il magistrato a ciò deputato subitamente
mettere in deriso: fare qualcuno o qualcosa oggetto di derisione. lacopone, 76-9
chi si burla di qualcuno o di qualcosa; dileggiatore, motteggiatore, schernitore.
specchio rotto. bocchelli, i-159: uscì qualcosa di poco descrivibile: un concerto di
beniamino. giuseppe è morto: se qualcosa accade a beniamino nel paese che andate
8. che ha in sé qualcosa di angoscioso, di straziante, non
nello stesso tempo quasi incosciente ci fosse qualcosa di arcano, e direi magari di
-segnare il destino di qualcuno o di qualcosa: decretare, assegnare la sorte di
assegnare la sorte di qualcuno o di qualcosa. baldini, 3-124: quel ch'
avvezzo, non più abituato a qualcosa. livio volgar., 2-297
un armadio: è come se si narrasse qualcosa di noi. pavese, 5-83:
tocca il can che diace, gli ha qualcosa che non gli piace. cinelli,
azione che ha o si suppone abbia qualcosa di demoniaco (come magia, filtro
. e. cecchi, 5-135: qualcosa faceva pensare alla suppellettile delle regge polinesiane
1-83: quando uno si affatica per conseguir qualcosa, diciamo: * il tale ha
fa prò. -fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo vacquasanta, come il
i pitagorici nelle loro lettere quando scrivevano di qualcosa di grave, cominciavano dallo * sta'
tosto. bocchelli, 3-135: -difendete qualcosa, se potete, -diceva la
18. esimersi, esentarsi (dal fare qualcosa); fare a meno di fare
); fare a meno di fare qualcosa; evitare. chiaro davanzali, ii-354
rimediare, ovviare (alla mancanza di qualcosa). montale, 3-38: i
reclama, chi pretende la restituzione di qualcosa. carletti, 259: ma tutti
presa. -fare difesa a qualcuno o qualcosa: opporreresistenza. - anche al figur.
o alle difese di qualcuno o di qualcosa: difendere in guerra dall'assalto dei
. e sm. che manca di qualcosa, difettoso; che sbaglia, erra
, eccellente l'artiglieria se difettava in qualcosa, era nello stato maggiore, anima
adempì. -avere difetto di qualcosa o in qualcosa: esserne privo o
-avere difetto di qualcosa o in qualcosa: esserne privo o scarsamente fornito.
o mille difetti di qualcuno o di qualcosa: parlarne male. anguillara, 14-165
. intr. indugiare, esitare a fare qualcosa (ed è seguito da una propos
ma sentiva la pietà, ch'è qualcosa più dell'amore. b. croce,
persona con ragioni o pretesti dal fare qualcosa, fare difficoltà, suscitare opposizioni,
di qualche cosa, per non concedere qualcosa, ecc. papini, 28-160:
avere completa fiducia in qualcuno o in qualcosa: non essere sicuro. dante
mancare di fiducia in qualcuno o in qualcosa (e il senso di sospetto
diffidenza. -trovarsi in diffidenza di ottenere qualcosa: disperare di ottenerla. equicola
bocchelli, 1-ii-429: c'era già anche qualcosa di nuovo e più preciso, poiché
nell'eterno soggiorno del paradiso. egli provava qualcosa di nuovo, di strano, quasi lo
ci recammo difìlati alla trattoria, dove qualcosa ci avrebbero pur servito. -per
6. tr. ant. prendere qualcosa a digiuno. ser tommaso di silvestro
placido, umile, dignitoso, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. mamiani,
sempre, a chi sappia leggere, qualcosa del fare e del pensare di quel tempo
intensamente fuori come se volesse distinguere qualcosa fra la sommossa oscurità. -dilatare
farsi beffe (di qualcuno o di qualcosa); insultare, offendere con parole
, l'azione politica era per gli italiani qualcosa di esterno e di dilettantesco.
morte; e per di più ebbe qualcosa di estetizzante e di esibizionistico, essendosi
grandissimo disio di fermarsi, per gustare qualcosa più diletto ne arrechi, o il
-prendere in o a diletto qualcuno o qualcosa: amarla, desiderarla. v
. 3. abbandonare, lasciare qualcosa in un luogo, per negligenza,
dappertutto, per vedere se avessi dimenticato qualcosa. -iron. montale,
non tenere presente, non fare caso a qualcosa, non considerare. - anche assol
smemorato. -essere, farsi dimentico di qualcosa o di qualcuno: dimenticarsene o essere
a volte sento dentro il cranio come qualcosa che dimoia. viani, 4-46: dopo
dalla stanchezza, la bocca ghiacciata chiedeva qualcosa di tepido che dimoiasse il gelo.
... o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto? 3. avv
ant. impiegare molto tempo (a fare qualcosa); faticare. livio volgar
, disapprovazione, ostilità, opposizione contro qualcosa o qualcuno (in partic.:
un'opera poetica, è portato a cercare qualcosa intorno a cui sia possibile adunare quelle
pare che quando si ode a raccontare qualcosa di uno, si dovesse prendere questa
, nuda, / la realtà -l'irreale qualcosa / che faceva eterna quella sera.
figur. ant. essere dipartente dal fare qualcosa: smettere, cessare.
. 15. smettere di fare qualcosa, desistere; terminare, cessare (
per effetto naturale o per necessariaconseguenza, da qualcosa; causato, prodotto. paruta
. 2. strettamente connesso con qualcosa; attinente, relativo. delfino
puro, e non si capiva perché qualcosa, nel fondo, recalcitrasse. jovine
. grazzini, 4'343: vorrei qualcosa lesso; e per dirtela, non mi
alla signora mia, se volete sapere qualcosa direttamente da lei. piovene, 5-96
sia ritardato il vero piacere di sapere qualcosa di te, dirigi a pescia la
negli occhi di maddalena c'è veramente qualcosa di dritto e di crudo: illusione
dell'etica, si può considerare come qualcosa di esteriore. -questione di diritto
del vestibolo. -in dirittura di qualcosa: nella direzione stessa, sulla
). d'annunzio, iii-1-1104: qualcosa di violento e di subitaneo è in
adatto, non idoneo, incapace a fare qualcosa; che non ha una determinata attitudine
difficoltà (nel fare o nell'ottenere qualcosa). bembo, 7-3-170:
di nuovo. 2. privare di qualcosa. guicciardini, iii-136: da altra
di: mal fornito, sprovvisto di qualcosa. boccaccio, viii-2-170: erano delle
. -prendersi il disagio di fare qualcosa: prendersi la briga, preoccuparsi.
dei ponti e delle sovrastrutture, aveva qualcosa di misterioso e di cupo.
3. provare un senso di fastidio verso qualcosa che prima procurava diletto o piacere.
. che non applica la mente nel fare qualcosa; che non presta attenzione; incurante
, oltre allo sguardo grezzo, qualcosa di disarmonioso che mi imponeva di
divenire incapace di pensare, di fare qualcosa. tommaseo (s. v
. che ha perso l'abitudine di fare qualcosa, disabituato, disawezzato.
apprezzare la bellezza, l'importanza di qualcosa (di un'opera d'arte, di
26. locuz. -discendere a fare qualcosa: accettare, acconsentire. bembo
come a sé stante, è un qualcosa di disorganico, di discentrato, un pulviscolo
. cecchi, 3-148: si vede appena qualcosa come il disco diafano di una piccola
, discolorisci). disus. privare qualcosa del suo colore naturale; scolorire.
disus. il non proseguire (a fare qualcosa); il succedersi a intermittenza,
, indicare all'attenzione (resistenza di qualcosa, la presenza di una persona)
10. scorgere, distinguere, vedere (qualcosa per lo più di lontano, con
principe d. gastone: me ne dica qualcosa. tommaseo, i-428: andò,
ancora ch'io chiedessi a'più vicini / qualcosa da discreder l'appetito.
, in discredito di qualcuno o di qualcosa: in modo da screditarlo. sligliani
, dare il discredito su qualcuno o qualcosa; mettere, porre, condurre in
-cercar discrezione fra le donne: cercare qualcosa dove non si può trovare. firenzuola
benissimo! -mettere in discussione qualcosa: farne oggetto di un dibattito.
in dubbio; parlare di qualcuno o qualcosa avanzando riserve. piovene, 1-59:
attender dai discorsi il segnale di far qualcosa che discorsi soltanto non sarebbe stato.
scriverci dentro [nel diario] qualcosa, ma non mi decido mai a tener
ho fatto guerra. -recarsi, avere qualcosa a disdegno: considerarlo offesa, sentirsene
linguaggio figurato nei sopra arrecati, così troverà qualcosa che li arieggia anche di più,
un collega che aveva vicino e gli mormorò qualcosa, e il collega mi raccontò poi
privato, spogliato, defraudato (di qualcosa ritenuto bello o considerato un bene).
disfacimento. dessi, 7-11: sentivo qualcosa crollare in un punto, dentro di me
nel camerino d'un'attrice, come qualcosa che si disfa, funebre. moravia,
, porre in disgrazia qualcuno o qualcosa: parlarne male, al fine di
commesso, o sta per commettere, qualcosa di male o un'imprudenza. s
rovistare minutamente in ogni angolo per cercare qualcosa di nascosto; frugare. alberti,
. rovani, i-445: io sto scrivendo qualcosa intorno ai princìpi dell'armonia musicale
, 7-98: reagii subito, dovevo inventare qualcosa per disincagliarmi da quell'albergo.
a mescolarsi con la gente, per scovar qualcosa intorno all'imbroglio di quella notte.
non usare più, non servirsi più di qualcosa. a. serra, 215:
smettere di occuparsi di qualcuno o di qualcosa; disinteressarsi. galileo, 1-1-98:
si dice mentalmente: « se ci capisci qualcosa sei più bravo di me! »
, passione, interesse per qualcuno o qualcosa; disamoramene. salvini, 39-vi-63
; chi è addetto alla distribuzione di qualcosa; chi assegna (un premio, un
non confidare (in qualcuno, in qualcosa); temere o dubitare di non
non confida più in qualcuno, in qualcosa; che non spera più di riuscire
, la fiducia in qualcuno, in qualcosa; chi è sfiduciato, chi è
abbandonare, lasciare per disperato qualcuno o qualcosa: lasciarlo nelle condizioni in cui si
togliere ogni speranza, ogni illusione circa qualcosa. magalotti, 9-1-120: il libretto
fiducia, di fede in qualcuno, in qualcosa (e regge il complemento con la
con disperazione. -dare disperazione di qualcosa a qualcuno: fargli perdere la fiducia
, sconfortarsi; togliere la speranza in qualcosa; far disperare. giamboni,
descriverla. l'attesa di poter fare qualcosa, domani. vago desiderio della felicità
, ma a suo dispetto io ne caverò qualcosa. piccolomini, 66: a dispetto
-avere dispetto di qualcuno o di qualcosa: averlo in uggia, provarne fastidio
moravia, iii-244: la pioggia aveva qualcosa di umano nella sua dispettosità e inopportunità
dei modi più onesti da poterlo gravare in qualcosa più che il povero,..
e rende chiaro (ù significato di qualcosa). bibbia volgar., vi-118
sf. possibilità di disporre liberamente di qualcosa (per lo più di un bene
. comisso, 14-12: egli pensava che qualcosa di più profondo e di meno facilmente
un armadio; è come se si narrasse qualcosa di noi. -rar. con
un atteggiamento di superiorità (verso qualcosa o qualcuno); reputare di qualità inferiore
a parole) disprezzo verso qualcuno o qualcosa; disprezzare, vilipendere; umiliare;
, in luoghi diversi. -disseminato di qualcosa: cosparso, ricoperto in gran parte
esame, la scienza deve ridursi a qualcosa di astratto. 2. in
altri). -anche: non parlare di qualcosa, non rivelarne o minimizzarne l'importanza
; interrompere la relazione con qualcuno o qualcosa. alfieri, i-333: io
cerco / che dissonanze, alfeo, / qualcosa di più della perfezione. pioverle,
persona e ne divide il peso; qualcosa dell'infermiere. jovine, 2-24: aveva
distacco, nella necessità di abbandonare sempre qualcosa o qualcuno. e. cecchi,
miglia, di letteratura. -tenere qualcosa distante dagli occhi altrui: nascondere,
con cui si distanzia qualcuno o qualcosa. distanziare, tr. { distanziò
dagli altri uomini, che sembrerebbe aver qualcosa di duro e di egoistico...
gentile, 3-53: la coscienza di qualcosa è perciò una doppia coscienza: coscienza
coscienza di me, e coscienza di qualcosa distinto da me. g.
-sminuire, ridurre il rilievo di qualcosa. milizia, iii-158: finalmente quel
pensando o facendo; distogliersi dal fare qualcosa o dal proposito di farla; non prestare
applicarsi con impegno costante e concentrazione a qualcosa, superficiale; divagato, libero,
prestare orecchio distratto a qualcuno o a qualcosa: ascoltare con poca attenzione ciò che
deviazione (per lo più illecita) di qualcosa dal suo corso o dalla sua destinazione
4. trattenere dal fare o dal dire qualcosa; tenere a freno, moderare (
struggo, e panni tuttavia veder nascer qualcosa di nuovo che mi disturbi. crudeli
, la noia; interessare attivamente a qualcosa. tommaseo, 1-127: viene
. -essere a un dito di far qualcosa: essere sul punto di farlo.
labbro alzino il dito. -avere qualcosa sulla punta delle dita o per le
bene, saperla a memoria. -porre qualcosa sulle punte delle dita: fare in
corsi d'acqua, di strade oppure di qualcosa o di qualcuno dal consueto percorso
dovrebbe rivolgersi; applicazione, impegno in qualcosa che distrae da ciò che si deve fare
-tener lontano, stornare, impedire che qualcosa possa verificarsi o giungere a effetto (
qualcuno dal fare o dal dedicarsi a qualcosa o la mente di altri dall'oggetto
1-i-236: cotesto trambusto rimoveva, dissipava qualcosa, che sarebbe stata troppo orribile e
trarre piacere, diletto, interesse da qualcosa. goldoni, viii-383: siamo a
spalle o a spese di qualcuno o qualcosa). goldoni, viii-842: voi
. 6. distogliersi dal fare qualcosa. pino, l-1-135: non per
-impedito, sviato (nel fare qualcosa). davila, 694: un
divertirsi, ricreato; piacevolmente interessato in qualcosa; rallegrato, messo di buon umore
divertitóre, sm. disus. chi volge qualcosa in altra direzione, ad altro fine
finiscono col diventare monotone, per organizzare qualcosa di eccezionale, in specie presso famiglie
serve a provare, dimostrare, attestare qualcosa. tanaglia, 3-7: se generalmente
finire. landolfi, 3-101: -avete qualcosa di soggetto alla dogana? 3
esame, la scienza deve ridursi a qualcosa di astratto. -raro. confessione religiosa
. pananti, ii-268: vi è qualcosa di più grande del benefizio: è
voltava da ogni parte, e domandava qualcosa con la voce disperata e stanca.
e più spiccata di qualcuno o di qualcosa. dossi, 496: a gustare
-influire in modo determinante su qualcuno o qualcosa, tenere sotto il proprio influsso (per
, esercitare grande influenza su qualcuno o qualcosa. storia di stefano, 20-7:
in fondo alla severità di lui, qualcosa di perverso... ma non bisognava
12-70: la immaginò in mezzo a qualcosa di leggero e di fluente, forse
-essere dominio di qualcuno, di qualcosa: esserne possesso assoluto. di
; lo sconosciuto a cui si trovasse qualcosa di strano, di sospetto nel volto
. m'è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito
può dare il sonno: chi cerca qualcosa di più sostanzioso, deve vegliare e
. m'è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito
a più non posso. -mettere qualcosa dietro il dosso: non tenerla in
0 persone cui si * dona 'qualcosa. carducci, iii-25-9: solone.
d'egua- glianza, bisogna cercarlo in qualcosa di superiore, nell'umanità. giocosa
lingua greca. -fare qualcuno dotto di qualcosa; istruirlo, informarlo, fargli noto
3. che ha in sé qualcosa di pauroso, che ispira timore,
in partic., di pagare) qualcosa (specialmente denaro) a qualcuno; essere
l'idea di esserle legato, di doverle qualcosa, per esempio del tempo, mi
4. ascrivere a qualcuno (o a qualcosa) il merito (o la colpa
e habère: propriamente * possedere qualcosa avendola avuta da altri ', perciò
dramma assiduo, / c'è pur qualcosa che mi fa paura! b. croce
dice mentalmente: « se ci capisci qualcosa sei più bravo di me! ».
sospetto. -avere, portare dubbio di qualcosa: dubitarne o sospettarne; temere il
vele. -essere in dubbio di qualcosa: non essere certo circa la realtà
. -fare dubbio a qualcuno di qualcosa: renderlo incerto, indeciso su di
recare, revocare, richiamare in dubbio qualcosa: porla in discussione, non prestarvi
sue parole. -mettere in dubbio qualcosa: presentarla come incerta, pericolosa,
in italia. -mostrare dubbio in qualcosa: dimostrarne la poca validità.
immaginazione e affaticamento di fantasia per trovare qualcosa di nuovo ed evitare i duplicati, e
un dilettantismo, qualcosa di disinteressato, d'inutile e di
e non so sottrarmi alla idea che qualcosa di noi può o addirittura deve durare
: ogni donna c'infonde nel sangue qualcosa di nuovo, / ma s'annullano tutte
braccia, di colpi di piccone, durato qualcosa come tre anni. 3.
altro, e perciò può essere perfino qualcosa di simpatico. -stare in durezza:
; in quest'operazione la pietra diventa qualcosa di elastico, di straordinariamente duttile.
fortuna, che, quanto a far qualcosa per un fine buono e bello, non
acuire l'ingegno; sforzarsi di comprendere qualcosa; esaminare scrupolosamente. bronzino,
buzzati, 5-153: qualcuno, o qualcosa, gli risponde. è una specie di
alvaro, 11-241: bisogna forse dire qualcosa sulla mafia, questo banditismo occulto,