a queste vostre dive, / le qua' vilmente il secolo abandona. boccaccio, i-118
0. rucellai, 2-12-8-339: i qua' beni accendono dentro di noi e dell'
de la luna, / addormentato in qua' che verdi boschi! boccaccio, i-404:
] vi vid'io assai, / i qua' su per la rota aderpi- cando /
delle cagioni dell'altitonante, / con le qua' regge, vuogli essere esperto.
a queste vostre dive, / le qua' vilmente il secolo abandona. idem, 178-9
, o sì degno, / qua' figli mai, qua'donne / furon materia
, / qua'figli mai, qua' donne / furon materia a sì giusto
i'vi discovrirò de'miei martiri / qua' sono stati gli anni, e i
i'vi discovrirò de'miei martìri / qua' sono stati gli anni, e i giorni
/ aiuta pure a queste le qua' sono / teco d'un sesso, e
per gesù cristo, conviene che conosca qua' nimici perseguiti da lunga, e qua'
qua'nimici perseguiti da lunga, e qua' si lasci appressare a battagliare con seco
/ nerissime e sottil, tra le qua' lata / bianchezza si vedea, lor dividendo
salire, semineremo le brasche: le qua' poi d'agosto traspianteremo in luogo irriguo
, semino / le brasche; le qua' poi di mezzo agosto / trapiantar mi
18-2-147: la corteccia di fuori de'qua' bastioni era di mattoni crudi fatti di
se si concede fatto dal vacuo, a qua' segni si discernerà il 'vacuo '
essi affi loro atti insani; / li qua', lontani a degna sofferenza, /
mese si castrano l'amie; le qua' cognosceremo esser mature, a questi segni.
questi mesi e'noccioli loro: li qua' nascon molto leggermente. ciliègia (
: e per darti ornai copia / qua' fur gli antichi, sappi che ciascuno /
bembo, 1-115: o amore, e qua' liuti o qua'lire più concordemente si
: o amore, e qua'liuti o qua' lire più concordemente si rispondono, che
rime] fien ultime, lasso, e qua' fien prime? / colui, che
/ può luogo aver tra noi, i qua' dolenti / viviam di cose sempre contingenti
ix-110: e per darti ornai copia / qua' fur gli antichi, sappi che ciascuno
/ ma sol le specie, e non qua' son, ché l'onda / le
di marco e luca del sera, le qua' sono di francesco di marco e copagni
e armonia. cino, ii-614: qua' son le cose vostre ch'io vi tolgo
». maestro alberto, 145: le qua' cose con ciò sia che così siano
/ ma sol le specie, e non qua' son, ché l'onda / le fa
ix-70: chi stringe i pomi, a'qua' ma'dar un crollo / per me
e separa il nutrimento, e per qua' vasa il comparte la facuità digestiva?
ch'i'vi discovrirò de'miei martiri / qua' sono stati gli anni e i giorni
, inf., 1-122: a le qua' poi se tu vorrai salire, /
sì licito, o sì degno, / qua' figli mai, qua'donne / furon
sì degno, / qua'figli mai, qua' donne / furon materia a sì giusto
ella fe'le frecce rintuzzare / con le qua' di passarla t'ingegnasti; / ed
discisso / da'ben mondan, co'qua' l'anima adugge. alberti, i-316
le elezioni consiste nel rinvenire aggiustatamente a qua' cose le nostre imperfezioni si disconfacciano,
i'vi discovrirò de'miei martiri / qua' sono stati gli anni e i giorni e
amico a queste vostre dive, / le qua' vilmente il secolo abandona. boccaccio
spesse volte alcuni minimi vizii, gli qua' son sanza peccato, dispensativamente sono lasciati
a queste vostre dive, / le qua' vilmente il secolo abandona. pulci, 24-2
venia, / ed altri molti, i qua' qui non diviso, / eran con
e di doppia potenza, / colli qua' fere a dèi ed a mortali. guicciardini
mi trae'di dosso, / i qua' grondavan sanz'esser premuti. ariosto, 23-132
, viii-1-28: deh! dimmi: di qua' vittorie, di qua'triumfi, di
dimmi: di qua'vittorie, di qua' triumfi, di quali eccellenzie, di quali
e'fuòr di quelle divine epula / e'qua' goder potevano in eterno.
. bargagli, 15: per eseguzione de'qua' giuochi vennero dalle predette donne ed uomini
. bargagli, 15: per eseguzióne de'qua' giuochi vennero dalle predette donne ed uomini
/ quai fien ultime, lasso, e qua' fien prime? boccaccio, dee.
fonte et a quell'acque / de le qua' sitibundo il mondo giacque, / quando
è giovane fatto, lasci pedagogo; qua' maestri migliori, che i maggiori suoi
e di doppia potenza, / colli qua' fere a dèi ed a mortali. poliziano
curro / a certi caporali, i qua' non lascio; / de'qua'fu l'
, i qua'non lascio; / de'qua' fu l'un messer milés dal zurro
già non avessono intervalli luminosi, ne'qua' ricognoscessono il sacramento. caro, 12-i-177
/ o spiriti beati, / e qua' da elio in eterno siete / in esso
giunta a me non dai / di qua' speranza m'ài sì 'namorato, / carni
ristrinser con que'pochi abitanti, / i qua' non mostra, ch'e'fosser micciolfi
scoglio mi trae'di dosso, / i qua' grondavan sanz'esser premuti. d.
conio. malispini, 123: i qua' fiorini, gli otto pesavano once una
. bembo, 5-1-103: i qua' prieghi accrescano quelli del cardinale suo figliuolo
scoglio mi trasse di dosso, / i qua' grondavan sanz'esser premuti. tommaseo
ornato, non del veemente, le qua' maniere di stili sono grandemente in fra
cariddi egli fatiche; / va ripensando con qua' dolci inganni / e con che visco
, / simili a quelle ghiande / le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora. poliziano
cent., 3-32: o quanti de'qua' non dice la prosa, /
, cent., 49-40: i qua' processi pien d'iniquitade, / e sue
la più leggiera scesa; / li qua', mirate d'intorno e di fori /
! quelle trecce bionde / da le qua' rilucieno / d'aureo color li poggi d'
; plagiatore. cino, xxxv-ii-639: qua' son le cose vostre ch'io vi
, come già seguitaro / color li qua', dopo lunga lassezza, / lieti
questi mesi e'noccioli loro: li qua' nascon molto leggermente. ed io ho
sue v'eran distinte, / le qua' per brevità dir qui non lece. b
de la luna, / adormentato in qua' che verdi boschi. 20.
le viti e si propagginano. le qua' propaggini si vorranno ricider dalla madre da
mille cavalier di francia, / de'qua' messer filippo e 'l mirapesce / fur
, o alti regi, i qua' presenti / sete colà ov'io debbo seguire
ed assalir la fiorentina schiera, / i qua' sostenner ben tal manimessa. -letter
più isole sparte, / tra le qua' prima vedi le casseride / con saturnin metallo
cagion, molti masinadieri, / i qua' lasciar passar la compagnia / e poi
sì licito, o sì degno, / qua' figli mai, qua'donne / furon
sì degno, / qua'figli mai, qua' donne / furon materia a sì giusto
mese si castrano l'arnie; le qua' cognoseremo esser mature a questi segni [ecc
per tal cagion molti masinadieri, / i qua' lasciar passar la compagnia, / e
/ simili a quelle ghiande / le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora. boccaccio
a me non dai, / di qua' speranza m'ài sì 'namorato, / ca
ristrinser con que'pochi abitanti, / i qua' non mostra che'fosser micciolfi. idem
spirituali spesse volte alcuni minimi vizi, gli qua' son sanza peccato, dispensativamente sono lasciati
due ministresse, mogli di non so qua' di loro, anch'esse col cartello della
provegga / accesi, in su e'qua' l'arda interamente, / spolverezzato in
simili a quelle ghiande / le qua' fuggendo tutto 'l mondo onora.
d'alcun di sette peccati mortali. -e qua' sono essi? -e io dissi:
. d. bartoli, 7-2-193: ne'qua' luoghi, secondo le diverse chiamate e
],... / i qua' del tutto lo mio matrimonio / negano,
ragione. salvini, 22-63: de'qua' tutti mai tanto non mi doglio, /
che legato m'hanno, / pe'qua' contento son d'esser conservo / di te
del mondo, piccoline, / con le qua' tu potrai longa fiata / prender sollazzo
i tempi nubili: / qual'ombre o qua' difese ornai vi salvano? tasso,
in appennino a piè del colle, / qua' nutricava un generoso fonte. marchetti,
o più, attendiamo, / coi qua' d'oggi provarci obligo abbiamo. pallavicino
pucci, cent., 30-51: alli qua' fecer sì grande rottura / che valicaron
fatto / e unde non sapremo, né qua' vie. b. cavalcanti, 2-178
/ simili a quelle ghiande / le qua' fuggendo tutto 1 mondo onora. boccaccio
dissi: « sette ». « e qua' sono essi? » e io dissi
di vanità e levano in superbia, le qua' cose non si convengono a'servi di
detti / questi giorni così, ne i qua' facciamo / all'anime dei padri e
pecora, lxxviiiiii- iii: dopo le qua' parlanze insieme aute / la dolce scorta
del pecora, lxxviii-111-111: dopo le qua' parlanze insieme aute / la dolce scorta parentevolmente
amiatino ire-quattrocentesco, chi-104: entra le qua' pecore ce. nn'à in soccita xvi
oppressar da tal ginia, / e qua' son messi peggio che giudei. cantari
21-8-46: perdona a'tuoi affanni, a'qua' vorrei / più tosto esser compagno che
e tutti insieme fosser ricevuti; / de'qua' veduta emilia, nessuno / biasima lor
quelle membra reggi / dentro a le qua' peregrinando alberga / un signor valoroso accorto
i segrati eletti furon dodici, / i qua' de nostra fé fermar la pianta.
. giamboni, 10-68: de le qua' cose nascerebbero questi mali, che con
in pace gli accidenti, / i qua' piovono in me tristi e dolenti, /
questi mesi e'noccioli loro: li qua' nascon molto leggermente... ed
. carducci, iii-30-256: 'di qua': intendi, qua da noi; cioè
amico a queste vostre dive / le qua' vilmente il secolo abandona. boccaccio, vili-1-49
rende le finite posse, / le qua' da te percosse / son state sì che
; vedi le piove, / le qua' cessate, faraon posterga / i promessi uscimenti
era amico a queste vostre dive / le qua' vilmente il secolo abandona. malpigli,
quella che male ti partorie, e qua' sono li tuoi primi geniti e chi sono
. frai..., lo qua', seando san, per quatorge dì manti
giunta a me non dài, / di qua' speranza m'ài sì 'namorato, /
, / ove providamente hanno condutte / qua' biade a l'uso uman manda il
villardi, lxxxlx-ii-180: gl'irti, qua' prunai, torvi ciglioni / sbuffando spiega.
: « sette ». « e qua' sono essi? » e io dissi:
. giamboni, 10-10: per le qua' cose ch'io t'ho dette di
di vivere e benigno ragunaménto, dalle qua' cose ci partirà dissimiglianza di vivere.
umor pascete antiche radice, / fra qua' la mia biatrice / sola talor sen
ne sieno altri ruvidi...; qua' di loro fatti a canti, qua'
qua'di loro fatti a canti, qua' curvi, chi a rampino. dossi,
con le dure ossa arai / colle qua' forte allor volar potranno / e camperan dinanzi
. davanzati, i-324: qual sapienza, qua' filosofi avergli insegnato, in quattr anni
l'abate i frati... le qua' cose l'abate l'abbia scritte,
cercando trovai cose di molti anni / le qua' facieno al mio proponimento, / e
quelle membra reggi / dentro a le qua' peregrinando alberga / un signor valoroso,
pucci, cent., 49-40: 1 qua' processi pien d'iniquitade / e sue
[in... il qua' sia appellato l'officio de'regolatori delle
jacofo del pecora, lxxvtii-iii-in: dopo le qua' varianze insieme aùte / la dolce scorta
vanità e levano in superbia, le qua' cose non si convengono a'servi di dio
, ricavare. cino, xxv-ii-639: qua' son le cose vostre ch'io ri
pucci, cent., 69-49: de'qua' fu l'un che rifacea la schiera
sacchetti, 202: oual faraoni mai, qua' re d'egitto / co- mison tal
fé le frecce rintuzzare, / con le qua' di passarla t'ingegnasti. magno,
, o lieti cori, / de'qua' un dì vidi un bel giardin ripieno.
a rischiarir le strade, / le qua' per climen fur già mostre al figlio
cominciò con alcuni a giucare, li qua' in poca d'ora alcuni denari che
mosse di verso ponente, / de'qua' fu capo duca gottifredi: / passàr di
aria. patrizi, 1-28: i qua' differii [delle gambe] sono da que'
artificci grandi d'alto ingegno, / i qua', per non dar tedio, laso
delle cagioni dell'altitonante, / con le qua' regge, vuogli essere esperto, /
il senato che s'armassero: dalle qua' galee alcuni di loro presi, la
ancor troia si dole: / de'qua' duo tal romor al mondo fasse. boccaccio
donna amata] sospiri, / i qua' me saettò nel cor sì forte, /
barche, saettie e galeoni, / le qua' vi portino a tutte stagioni / a
, ii-26 (18): in li qua' pei aora sum, in ligà'e
pucci, cent., 11-80: lascio qua' furon uelle a questo tratto / e
furon uelle a questo tratto / e qua' furon i guelfi, che n'andaro
portarmi in pace gli accidenti, / i qua' ricani e sovietici un battibecco sullo scudo antimissili
il ma sono due gran minchionida adamo in qua'; modo proverbiale per significare che dopo
era amico a queste vostre dive / le qua' vilmente il secolo abandona. bellincioni,
delle cose spesse volte fatte, per le qua' cose il nostrointendimento giudica il bene e l'
scizia crude e dispietate, / alle qua' forse parea cosa fiera / esser da'maschi
vita in tai faville, / sanza qua' più di mille / danzando spiriti sono in
scizia crude e dispietate, / alle qua' forse parea cosa fiera / esser da'maschi
nostra istà in cose tre / dalle qua' prende molto il vostro stato: / l'
apostrofate: 'io non vorre'dirvi', di qua' tempi ragioneremo? io non vi potre'
soziato da duo sue sorelle, / delle qua' nulla lui servir è stanca.
ti convenne tra popoli strani, / i qua' da te fùr già fatti suggerii,
zia crude e dispietate, / alle qua' forse parea cosa fiera / esser da'
che legato m'hanno, / pe'qua' contento son d'esser conservo / di te
cagioni dell'altitonante, / con le qua' regge, vuogli essere esperto, /
giovanni dalle celle, 4-2-51: in qua' cose s'accordano la scomunicazione e lo
vostre bellezze orni e distingua: / qua' pur convien ch'io spanda, /
s. leronimo, 69: alle qua' parole spaventoreno le demonia e con crudeli strida
degli affanati subditi si contiene, le qua' cose unitamente a le spetabilità vostre amorevolmente
cerbi avien biancifiore e catella: / le qua' prestar si fenno, e ne'burratti
can che dietro si sentìa, / de'qua' ciascuno a prenderlo si spiglia.
che quelle membra reggi / dentro a le qua' peregrinando alberga / un signor valoroso,
vili-1-28: deh! dimmi: di qua' vittorie, di qua'triunfi, di quali
! dimmi: di qua'vittorie, di qua' triunfi, di quali eccellen- zie,
seneca volgar., 3-346: pensa qua' sono le cose ch'accendono e commuovono
le mortale isquadre, / fra le qua' più conosco essere indegno / poter trattare
barche, saettie e galeoni, / le qua' vi portino a tutte stagioni / a
. tra sé ordinare, / e qua' fosser di dietro e aua'davanti / alla
certo tempo ne dovevan dare: / de'qua' tredicimila innanzi tratto / dieder per arra
cosa / nerissime e sottil, tra le qua' lata / bianchezza si vedea, lor
a quella gente istrana, / li qua' t'ebbeno in cruce condannato / di quella
, cent., 51-82: tra 'qua', dice lo scritto, che non tarla
: or mi dì, donna, verso qua' parte teneva volta sua coda? dante
, fede, speranza e carità, le qua' tengono e congiungono tutte l'altre virtù
peccato?... » « e qua' sono essi? » e io dissi:
del mondo, piccoline, / con le qua' tu potrai longa fiata / prender sollazzo
ne trovo la strada, / de'qua' neun ce n'ha, quando me vede
certo tempo ne dovevan dare, / de'qua' tredicimila innanzi tratto. livio volgar.
, viii-1-28: deh! dimmi: di qua' vittorie, di qua'triunfi, di
dimmi: di qua'vittorie, di qua' triunfi, di quali eccellenzie, di quali
; vedi le piove, / le qua' cessate, faraon posterga / i promessi
per la mercede loro, delle cose le qua' voglion dare, al mo- nesterio faccian
vago de la luna / addormentato in qua' che verdi boschi. d'annunzio, i-429
? petrarca, 53-3: dentro a le qua' [membra] peregrinando alberga / un
di tre salmi sia determinata; i qua' salmi, in diretto, sanza antefana,
deflorato. bembo, 5-27: nelle qua' navi erano molte donne prigioni, et
fatiche; / va ripensando, con qua' dolci inganni, / e con che visco
discioglimento dell'amore vizioso, per le qua' cose quasi avea disciolti li legami degli
. è l'indispensabile 'portacellulare gonfiabile antiac- qua', con cui proteggere il prezioso oggetto da