terreno natio. / i patrii sassi vi pungon le schiene / con accoglienza onesta.
, ed altri corpi acri non meno pungon la lingua e 'l palato, e vi
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso; e lui [sileno]
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui [sileno]
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui [sileno]
/ che con soavi e cari / sensi pungon le nari. arici, 1-290:
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui con le man
mele delle casse, le pecchie gli pungon gli occhi, e torso lascia il
/ che con soavi e cari / sensi pungon le nari. 5. intr
volan sens'ale, / e pungon sé tuttora / tutti color che
/ che con soavi e cari / sensi pungon le nari. graf, 5-899:
ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso. caro, 11-914: per
nelli occhi ond'amorose vespe / mi pungon sì che 'nfin qua il sento e ploro
natio. / 1 patrii sassi vi pungon le schiene / con accoglienza onesta,
che punga pungente, / com'altre pietre pungon li diamanti. bencivenni, 7-16:
male volan sen- s'ale / e pungon sé tuttora / tutti color che non han
/ che con soavi e cari / sensi pungon le nari. di giacomo, i-576
l'ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui con le
/ che con soavi e cari / sensi pungon le nari. massaia, v-85:
oalzando al pan di pietruzze, / ci pungon spille aguzze le vesti leggere e le
stridente volo / [le api] pungon più volte al cacciator la faccia.
l'ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon col tirso. caro, 12-iii-214:
nelli occhi ond'amorose vespe / mi pungon sì, che 'nfin qua 'l sento e