perché tiene d'alberese, piglia bellissimo pulimento. soderini, i-500: la proprietà
: cristallo sopraffine, ridotto a perfetto pulimento, e lavorato con la ruota a ciò
della storia e, dato loro il pulimento e la brunitura della critica, a
di un più squisito e più acceso pulimento, e per ciò le più pregiate
e liscia; essa prende un bellissimo pulimento; trovasi in alcune roccie in globi
attigua a essa, ne uscì tirata a pulimento, senza un capello che le scendesse
pitture; perché è densissimo, e riceve pulimento lustro maravigliosamente. 4.
sommo favore a dare un poco di pulimento alla medesima, e supplire a quello
più grossolana, per poi condurlo all'ultimo pulimento. si digrossa un arnese, una
ben rispianati e tersi colla pelle del pulimento, che sembrano specchi. -figura.
46: riceverebbe [il diaspro] bellissimo pulimento, se non avesse molte doppiezze e
'espolizione': voce che propriamente significa * pulimento, ultima perfezione '; ma non
, durissime, capaci di acquistare col pulimento una bella lucentezza, atte a rifrangere e
: riceverebbe [certo diaspro] bellissimo pulimento, se non avesse molte doppiezze e
a cuore, si è di dar pulimento e finimento a quel che nella mia
sicilia. pietra durissima, che riceve pulimento acceso: e di maravigliosa bellezza,
fiasco di vino robusto, tirò a pulimento l'osso e vide il fondo.
, nerissima e capace di un bellissimo pulimento. questa è la materia della quale
e tutti due ne'lavori ricevono bel pulimento e lustro: è però fra di
ora al confronto vi accorgerete qual fosse il pulimento della sua gelosa « lima » nel
quanto tenera; ma contuttociò riceve bel pulimento; à qualche macchia bianca,
pietra gialla bellissima, che riceve pulimento quanto il paragone, et è di quello
granita di verde è tenera e non prende pulimento. 3. che ha ricevuto la
macchiata di giallo e rosso profondo. piglia pulimento grasso, cioè non acceso.
e invetriata più che i marmi col pulimento. -scherz. imbellettato, cosparso di
c. bartoli, 1-137-8: il pulimento comincia dalle ultime scarpellature, e finisce
. lastri, 1-5-219: libo: piglia pulimento ed è bella macchia. 0.
di rosso scuro, e prendendo ottimo pulimento. tramater [s. v.]
) un aspetto speculare o un buon pulimento mediante un'azione che si svolge per
essere atta a ricevere... un pulimento e lustro superiore a qual si sia
se gli dà [al porfido] il pulimento con lo smeriglio e col cuoio strofinandolo
e tutti due ne'lavori ricevono bel pulimento e lustro; e però fra di
tutti gli altri corpi che dalla ruota ricevono pulimento o brunisconsi, ne'quali non
fabbriche e palagi, ricevendo ella bellissimo pulimento ed essendo assai forte. veggonsene anche
durata lunghissima, e suscettibile di un pulimento assai bello. fanfani, 1-16:
faceva spigoli, né dava all'opera quel pulimento e quel fine che le era necessario
, colore e limpidezza, splendore e pulimento supereranno di gran lunga le naturali e vere
del vetro et insieme il lavoro e pulimento di essi. magalotti, 23-265: si
dalla forza dell'acido non offese il pulimento dell'acciaro. giusti, 4-ii-572:
], segato che sia, prende pulimento e scuopre belle macchie, disposte a
1-xviii: per ornato intendo tutto quel pulimento che o si soprappone al vivo d'
facile a fondersi, suscettibile di pulimento lucido. tommaseo [s. v.
, facile a fondersi e suscettivo di pulimento lucido, che perde col calore leggiero
perché tiene d'alberese, piglia bellissimo pulimento e tre in colore di paonazzo rossi
doppio del marmo, che riceve bellissimo pulimento. è di color nero affatto:
denti del pettine e si tirano a pulimento. 2. dimin. pianettoncino
ekaterimbourg è capace di ricevere un bel pulimento, e se ne fanno gioielli ed altri
pirite marziale durissima e capace di bel pulimento, ond'è che si tagliano a
da pomiciare, quando si dà il pulimento al lavoro. = denom. da
baldinucci, 129: 'pulimento acceso': quel pulimento lucentissimo che si dà a quella sorte
acciaio lavorata al tomo e con perfetto pulimento lustrata. grandi, 8-100: sopra
usano molti artefici per 'tirare a pulimento un loro lavoro '. viani, 4-107
gemme. = denom. da pulimento. pulimentato (parti pass,
pulimentare. pulimentazióne, sf. pulimento (e tale termine è usato soprattutto
minore lucentezza ottenuta, si distinguono il pulimento acceso e il pulimento grasso; anche
si distinguono il pulimento acceso e il pulimento grasso; anche nelle locuz. tirare
; anche nelle locuz. tirare a pulimento e dare, pigliare o ricevere pulimento)
a pulimento e dare, pigliare o ricevere pulimento). c. bartoli, 1-137-7
c. bartoli, 1-137-7: il pulimento comincia dalle ultime scarpellature e finisce più
nero orientale, duro, che ha gran pulimento, simile a un velluto. idem
se gli dà [al porfido] il pulimento con lo smeriglio e col cuoio strofinandolo
che debbe pigliare il lustro e 'l pulimento. imperato, 1-25-8: ha la
in campo bianco... riceve molto pulimento, ma è di tanta durezza che
alla ruota come gioie, perché piglia il pulimento e lustro. f f
mlimento. baldinucci, 129: 'pulimento acceso ': quel pu- imento lucentissimo
apertura che glielo possa impedire. 'pulimento grasso ': la pulitura e lustro
dure con poca lucentezza, il qual pulimento grasso dicesi anche propriamente, dalli artefici,
come tale capace di ricevere un bellissimo pulimento. salvini, 16-169: dodici camere
eran soffittate / di pietra ben tirata a pulimento. milizia, i-191: questo egregio
lavoro è lasciato di scarpello, senza pulimento, come la venere medicea. bicchierai,
dell'acido non offese il pulimento dell'acciaro, ed esaminato diligen
può ben ridurre ad un ottimo pulimento per mezzo di pietra detta rota,
. fanfani, 1-90: 'tirato a pulimento ': di cesi di quel legname
una statua perfettamente eseguita, tirata a pulimento,... e un capolavoro d'
impiegati, senza aver alcun riguardo al pulimento delle galee, cne, malissimo tenute da
bene. adr. politi, 1-527: pulimento, il pulire. stampa periodica
che la baracca non era tirata a pulimento, sfiatava da tutte le parti.
, tuo fratello, / la tirò a pulimento [la casa], / architetto
a passeggio, come sono tirati a pulimento. baldini, 3-199: dopo il torrione
finestre sulla scalinata veggonsi tutti tirati a pulimento gli ufficiali di picchetto. -strigliatura
/ che ti metta la groppa a pulimento. -per estens. operazione con cui
panno; si purga e si tira a pulimento. -drenaggio. bicchierai,
fosso di madama, e l'allacciamento e pulimento del letto della gusciana.
affaticate e con troppo squisito e ricercato pulimento lavorate, disse ch'elle sentivano di
a confronto vi accorgerete qual fosse il pulimento della sua gelosa lima nel toglier via
così mi credei avergli dato l'ultimo pulimento. giusti, ii-196: ho tra le
genere, e prima di condurli a pulimento, vorrei vedere di giovarmi delle osservazioni
finito, se non condotto all'ultimo pulimento, fu un 'discorso sopra lo
658: i suoi discorsi, tirati a pulimento logico e tutti sfaccettati di metafore e
di ogni efficacia plastica e cu ogni pulimento d'arte. savinio, 12-202: dopo
12-202: dopo queste musiche tirate a pulimento e nette di ogni pittoresco, gli stessi
mondo la realizzazione palpabile e tirata a pulimento dell'idea crociana. una superazione magari
vi-23: per ornato s'intende tutto quel pulimento che s'impiega o si soprappone al
: più particolarmente il leopardi avvertiva il pulimento ricevuto negli anni suoi o a lui prossimi
altra [sentenza] che s'apella pulimento, la quale à luogo quando soprastiamo
cuore, si è di dar pulimento e finimento a quel che nella mia cultura
, bastardo. -tirato a tutto pulimento (con valore aggetti):
dalla natura d'una mente tirata a tutto pulimento e d'un cuore come ce ne
fosse a coloro che verranno del suo pulimento e della indignazione di dio, ancora
de'pagani per giudizio di dio e pulimento de'peccati..., a raccontarle
. politi, 1-527: fiorentini dicono pulimento anco in vece di puni- mento.
. politi, 1-527: fiorentini dicono pulimento anco in vece di punimento, e
della medesima terra, duri e con pulimento straordinario, quadrini ed ottangoli e tondi
piede delle lettere e dar loro il pulimento sopra e sotto del quadro. le sue
in campo bianco... riceve molto pulimento. -raggiungere un punto più avanzato di
studi raltra [facoltà] e dal leggiadro pulimento dello spirito 'musica'i maestri greci
fuori degli stati pietre dure che ricevino pulimento. manzoni, pr. sp.,
e condurla [la statua] a pulimento e volendo anche lustrarla ove convenga si
e invetriata più che i marmi col pulimento. g. del papa, 6-ii-72:
, 4-i-86: il marmo ritiene quel pulimento che ricevette dalla mano dell'artefice.
sostanza fitta e non può ricevere un pulimento vivo ed eguale, anzi sbulletta ed è
perché tiene d'alberese, piglia bellissimo pulimento, e trae in colore di aonazzo
mota come gioie, perché piglia il pulimento e lustro. c. i. frugoni
si può ben ridurre ad un ottimo pulimento per mezzo di pietra detta 'rota', rena
ruspa e grassa, riceve ordinario pulimento. targioni tozzetti, 12-1- 18
non sarebbe brutto marmo e prende bel pulimento, ma dubito che sverzi e oltre di
come l'alberese, che però non riceve pulimento. -sasso bianco-, quarzite.
scaglie col martello con facilità; non riceve pulimento, né se ne possono fare lavori
sostanza fitta e non può ricevere un pulimento vivo ed eguale, anzi sbulletta ed è
noi nelle gemme più dure) un pulimento e lustro superiore a qual si sia
e invetriata, più che i marmi col pulimento. ranieri, 1-i-164: posto [
come paragone durissime, ma che non ricevono pulimento perfetto, ripiene di minute scintille di
la segatura, l'intaglio, ed il pulimento delle medesime [pietre]. la
che la baracca non era tirata a pulimento, sfiatava da tutte le parti.
quadro, in un tavolino tirato a pulimento. 3. figur. indisposizione
resistono alla lunga fatica dello spianamento e pulimento di detti specchi, ch'è cosa di
spigoli, né dava all'opera quel pulimento e quel fine che le era necessario
mondo la realizzazione palpabile e tirata a pulimento dell'idea crociana. una superazione magari
santità possa vedere e le macchie e 'l pulimento. v. borghini, 6-i-465:
perche tiene d'alberese, piglia bellissimo pulimento. alfieri, xiv-1-314: i monti di
, ho veduto che prendono un bel pulimento, ed alcune scuoprono i tratti delle loro
, n. 16. -tirato a pulimento: v. pulimento1, n. 1
maggiore durezza, che li rende suscettibili di pulimento lucido. queste ossa diconsi 'turchesi',