ricevere inviti o grandi onori. pulci, 28-145: io non aspetto il baldacchino
; e io vidi la lettera. pulci, 24-46: tu hai dato a
sfrenato, vita dissipata. luca pulci, 3-1: gran festa fece il soldan
ant. strumento musicale a corde. pulci, 27-55: chi sonava tamburo, e
sorta di barbate di rame da bologna. pulci, v-78: passando a queste sere dal
, apprezzate come cibo. pulci, 14-68: anguille e lucci e tinche
dire lungo tempo durò tal pugna. pulci, 25-319: leontofono è poco cognosciuto,
la prese, una nidiata di topi. pulci, 17-45: e come e'vede
mostra nei baracconi delle fiere. pulci, 21-26: e la lor madre [
acqua, verso la nave se avviamo. pulci, 20-49: greco surgeva e varava
de tanti nefandi ed enormissimi ragionamenti. pulci, 2-1: o sommo giove per
a buon termine un'impresa. pulci, 28-130: io ho condotto in porto
partita dalla riva e pigliar mare. pulci, 27-40: non passerà la mia barchetta
tutta spalme / la mia barchetta? pulci, 1-4: quand'io varai la
e dalla groppa con guardacoda. pulci, 26-58: or qui, sanza operare
5. dimin. bardellétta. pulci, 18-166: « deh, dimmi,
disgustato, al barigèllo di campagna alvigi pulci comandò [apollo] che con ogni
. fornito di bargigli. pulci, iv-12: prima che canti il bargigliuto
barletto, e in quello forte zenzerava. pulci, 10-78: quando rinaldo ha beuto
si sa, vuotare il sacco. pulci, 18-132: or queste son tre virtù
barile di forma larga e tozza. pulci, 4-34: rinaldo intanto tre pani ha
barilotta, barilozza, sf. pulci, 10-76: mentre che cavalca, s'
fino in fondo il contenuto. pulci, iv-91: ch'i'vidi in su
ant. percossa sulla testa. pulci, 25-302: rinaldo un pome che si
loro il re e il suo baronaggio. pulci, 14-16: non ha voluto comportar
far festa per amore di giannetto. pulci, 6-11: intanto caradoro in su
accompagnato da tutta la baronia di roma. pulci, 11-27: fuvvi gran gente di
sente questo romore, corre dentro. pulci, 15-74: s'avviava ove e'sentia
'l peccato e sopra la disperazione. pulci, 9-19: rinaldo vide ulivier preso al
. ant. pascià. luca pulci, 3-78: con trentamila del popol troiano
, sì ecclesiastici, come secolari. pulci, 28-108: quivi meritamente a grande
feroci a porger morte e pena. pulci, 25-323: molti nomi stran di
, farne questo brieve ricordo. luca pulci, 1-125: che, ben ch'un
alle parti più basse sen correva. pulci, 9-20: un gallo vide in su
una costa surge e l'altra scende. pulci, 27-8: « o marran rinnegato
non ti lascerò nel mondo basso. pulci, 25-227: passato il fiume bagrade ch'
basso sedere a una povera mensa. pulci, 2-29: 'l terzo giorno, scesi
bastone, che farebbe morto. pulci, 2-9: morgante avea con loro insieme
prudenza nei momenti difficili. pulci, 25-252: volgi pur largo, farfarello
, io chiamai da canto il detto luigi pulci, dicendogli, per quanto obrigo lui
/ giù ne faceva rumare al piano. pulci, 1-28: orlando governar fece rondello
e de veneranda autorità il iudicai. pulci, 5-22: rinaldo gli venia compassione:
e molto giovane diventò tutto canuto. pulci, 10-76: e mentre che cavalca,
cantarlo con voce chiara e intonata. pulci, 18-164: margutte un canzoncin netto a
morali sì cautamente e mirabilmente dimostra. pulci, v-26: voglio finire la canzona
: la favola di tutti. pulci, xxx-ii-i: il suo vallerà ogni dì
ant. che persuade, convincente. pulci, 8-23: erminione a questo pose orecchio
i più ne sono male capaci. pulci, 24-151: e non ti fece la
volentieri che le povere capanne abiti. pulci, 4-27: una capanna di frasche
: esortazione a mangiare lautamente. pulci, 19-127: corpo mio, fatti capanna
acconcia a modo d'una capannétta. pulci, 4-33: alla sua capannétta andiamo un
ve le portassi, e così feciono. pulci, 18-129: e mille capannucci e
di lana lunga candida e morbida. pulci, 10-86: orlando pone al suo
neuno ne cadeva che egli noi sapesse. pulci, 3-9: il caso presto alla
, in estate). pulci, 14-59: quivi era la calandra e
, intercedi per noi a cristo! pulci, 22-164: e la capitanessa fu di
pareva più debole il suo campo. pulci, 9-87: faburro è capitan di
, se medesimo con un pugnale uccise. pulci, 6-6: rinaldo tanto innanzi cavalcòe
che l'arebbono fatto male capitare. pulci, 4-34: allor tutti smontaron dell'arcione
potrai mai fallare né essere ripreso. pulci, v-53: io scripsi a ser luigi
io appoggi il capo alla lettiera. pulci, 7-41: e spesso tondo il battaglio
capo o via 0 abitazione dimestica. pulci, 9-43: rinaldo corse al palazzo
chinato, sempre alla terra guardava. pulci, 10-65: il prò'rinaldo giunse al
/ sanza tradire stavon tutti affranti. pulci, 8-78: io t'ho squadrato dal
incauto, ostinato e cieco. pulci, 19-62: ed io sono un capocchio
... dire male de'seculari. pulci, 3-73: i frati, ognun
le mani gli gettò la cappa addosso. pulci, 1-82: puossi meritar con essa
, stinto, gualcito. pulci, 17-46: un cappellaccio ch'egli avea
disse: io appello te alla battaglia. pulci, 15-75: aveva un cappelletto di
il fendè quasi infino a'denti. pulci, 2-9: morgante avea con loro insieme
convesso, conico o piatto. pulci, 2-9: tu pari un bel fungo
e l'accoglienzia ci fece iersera. pulci, 24-38: e rovescigli in capo
, e per le guerre avute. pulci, iv-171: io mi tirai poi dietro
figur.: bigotto, bacchettone. pulci, iv-144: ma il piacer fie di
con tutti e denti masticargli. pulci, 2-24: quivi vivande è
cui egli stesso non è immune. pulci, 16-58: deh, taci! -orlando
'l lupo non la intoppa. pulci, 7-46: tanto andata sarà la
capresti e ogni cosa e fuggono. pulci, 3-60: venne l'abate, appiccato
. crescenzi volgar., 9-76: pulci, 20-64: giunsono all'oste questi saracini
5. dimin. caprettino. luca pulci, iii-17: i mescolai fra essi un
seccano, e le capre acciecano. pulci, 25-326: agotue, appellato caprimulgo
i caratelli. -figur. pulci, vi-114: et non pensassi che le
de cose fetide fe'uno orribile profume. pulci, 24-91: allor malgigi venia disegnando
cacciasela sotto e giugne in sala. pulci, iv-145: in un pan bianco caldo
muore nel fuoco sì come carbone. pulci, 6-18: [aveva] un carbonchio
nigro colore, semegliato quasi allo carbone. pulci, 2-32: ecco un diavol più
misura di carbone. pulci, 21-5: tu credevi e'ti fussi
guscio dell'uovo senza il tuorlo. pulci, 2-32: ecco un diavol più ch'
speciale pietanza in umido. pulci, vi-133: ma egli è ben ver
. virtù cardinalesche: virtù cardinali. pulci, 18-128: or lasciam questo e d'
. parte immersa della nave. pulci, 20-36: talvolta un'onda sì forte
lamenti, con urla d'uomini. pulci, 1-61: avea quel luogo d'acqua
tante effettuose e non simulate cariezzi. pulci, 1-46: morgante gli rispose: «
forza, tendere al massimo. luca pulci, 1-97: di poi in un tratto
poveri di cristo era di bisogno. pulci, 25-107: però si mandi innanzi caricati
la reina tal carico impose fu filostrato. pulci, vi-149: avendo ancora costui non
e grandemente al signore inimiche- vole. pulci, vi-157: io avevo quasi posto silenzio
quale era attratto di gotti a letto. pulci, 18-140: e carità, limosina
nell'interesse, a causa di. pulci, 6-34: non è costume di buon
l'anno si faccia caritade insieme. pulci, 21-105: orlando si posò quivi la
far provvista di carne. luca pulci, 2-19: dove dormiva il povero selvaggio
se ciascuno fosse vostro fratello carnale. pulci, 3-34: era gigante e chiamato brunoro
di persona grassa e bisunta). pulci, vi-114: chiasso in mezzo, sugna
le carni avien già livide e rosse. pulci, 2-32: ecco un dlavol più
suo ha puniti e'difetti nostri. pulci, 5-1: pura colomba piena d'umiltade
mangiava, era una piccola cosa. pulci, 1-66: i monaci, veggendo
d'ossa come sono l'altre. pulci, 2-66: orlando disse: « noi
più a uccelli da rapina). pulci, 23-22: si difilava a lui come
del cor cacci ogni passione amara. pulci, 7-62: e manfredonio correva assalire,
mia fosse simile al giudicio vostro. pulci, 3-76: disse l'abate:
se vedesti una donna quinci andare. pulci, 1-28: come car fratello /
anno, quando ella rende meglio? pulci, v-i: caro mio lorenzo.
, ma aspramente vi fu de'feriti. pulci, 10-44: e in qua ed
mi costa il menarti a pescare. pulci, 5-21: questa fanciulla così peregrina
sole / nel tempo estivo zefiro gentile. pulci, 27-134: ti porterò làssù sopra
dar fine alla prima giornata. luca pulci, i-79: con certe carolette accomodate
passar tanto che quelle passate fossero. pulci, 25-92: cento bianchi destrier, cento
carico di un carretto. pulci, 19-133: e diceva bugie sì smisurate
che utilizza la forza del vento. pulci, 27-175: io me n'andrò con
carro pendente per le nostre persone. pulci, 1-3: febo il carro temperato
. - anche: carro trionfale. pulci, 8-75: berlinghier si crucciò come un
alimentari, ecc.). pulci, 25-77: era disopra alla fonte un
più presto navilio passi di costà. pulci, 3-41: se la ragione aspetta
giudizio, la propria iniziativa. pulci, 22-208: l'arpalista...
e dove fussino più gentili cose. pulci, 6-19: a ogni casa appiccheremo
figlia fu del re fiore pregiato. pulci, 8-21: e'si vorrebbe dinanzi
di una particolare regione geografica. pulci, 18-154: parea di casa più che
in essa ligname de le barche. pulci, 4-38: cominciono a veder casali
per nulla così fatta calla a fuggire. pulci, 1-27: « tirati drento,
, che tu caschi di sonno. pulci, 10-78: ognuno scese, e di
stato, e privarlo della vita. pulci, 3-9: il caso presto alla dama
larga commissione che a nullo altro. pulci, 7-46: il topo sarà egli
cenere di virgilio marone è seppellita. pulci, 2-44: a questa fonte a caso
ch'elle entrarono su questi ragionamenti. pulci, 3-25: io il trovai nel deserto
rami di timo e cassia recente. pulci, 14-48: e cassia, e nardo
d'onestà, è detta superbia. pulci, vi-24: al tutto la mia
e funghi, e castagnacci duri. pulci, xxx-11-5: e se tu vuoi da
spesso si vuole scavare e lavorare. pulci, xxx-ti-6: deh vien- tene poi
forma di castella che di ville. pulci, 10-20: rinaldo una corona ricca e
in più città e castella d'italia. pulci, 8-36: per tutta francia fecion
venga e vegghilo e castighil bene. pulci, 17-97: disse al re falcone:
dove si mette la gemma. luca pulci, 3-48: come gemma in caston
che pare sì orribile a reguardare. pulci, 7-37: morgante avea mangiato quel
proiettile contenuto nel cucchiaio. pulci, 26-48: e molti i colpi commettono
imbottiture di vesti). pulci, 18-67: sùbito lo passò,.
2. vestito imbottito di catarzo. pulci, 20-79: re di murrocco con sua
è rendita, non è valsente. pulci, vi-101: sai con quanta speranza vivevo
albergo di fiumi, fontana di tempeste. pulci, 6-21: ricordossi allor di forisena
lasso il ver per la bugia. pulci, 5-57: disse rinaldo: « a
alle catene della ser- vitudine sua. pulci, 6-10: non chiamerai più forse,
mano nel catino, quello mi tradirà. pulci, 22-78: e chi l'uccise
e'suoi occhi, di subito muore. pulci, 25-314: e un serpente è
-la bestia plantigrada nominata nel morgante del pulci, « che va col capo in
ant. carcassa di volatile. pulci, 3-42: truova cosa che faccian collezione
, a cui ha'tu creduto? pulci, 7-22: morgante in terra posava
ordine costante, come i vermi, i pulci e le cicale. davila, 1-5-377
modo che le risposte seguitan cattive. pulci, 8-36: per tutta francia fecion provedere
infausto; che non fa sperare bene. pulci, 7-64: trovò dodone in luogo molto
banchettino: di persona pessima. pulci, iv-26: tu se'cattivo più che
vizi e tutti i difetti possibili. pulci, 25-268: ed astarotte il suo conto
nella bocca di questo levia tan. pulci, 7-13: morgante più non istette
quattro o sei cavalli e non più. pulci, 9-16: così molte giornate cavalcare
, in modo da stancarsi molto. pulci, 5-66: era di notte: rinaldo
cavalca per l'eclitica sua cinta. pulci, 1-19: e cavalcando d'uno
cavalcava molto bello e ben fornito. pulci, 12-42: cavalcava un'al- fana
cavaliere allo re, combattendo vigorosamente. pulci, 5-67: vidono un pian con un
ville poste de torno de ditta cità. pulci, 8-8: essendo molti giorni riposati
allo stato brado; ippagro. pulci, 25-319: altri animali appellati sono alci
ci è stato donato. luca pulci, 2-25: cavai donato non si guarda
, perché i romani non lo conoscessino. pulci, 3-19: venne una donna coperta
e non preteriva l'ordine dato. pulci, 1-62: una saetta cavò del
soddisfare completamente se stessi. pulci, 6-46: « questa volta non hai
: impoverire, vessare, tiranneggiare. pulci, 21-4: levossi ritto il gran can
un gran dispiacere a qualcuno. pulci, 18-198: chi mi toglie il boccon
i capricci, i desideri. pulci, 21-102: volea cavarsi tutte le sue
, ima ferriera e uno cappello. pulci, 27-102: o vegliantin, tu non
, sf. grosso cavicchio. pulci, 11-92: ma il manigoldo tuttavia punzecchia
, diventerebbe l'arbore più fruttifera. pulci, 4-27: una capanna di frasche
i quali s'appellano cavoli romani. pulci, 8-75: berlinghier si crucciò come un
non ti dia una gran ceffata. pulci, 24-48: e levossi turbato da
piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani
qua non è stato veduto a roma. pulci, 25-321: e cefi sono altri
non sa celare i suoi proprii. pulci, 7-io: per tua gentilezza, /
soggetto ch'è da lor finito. pulci, 4-22: prima che forse la
. cotanto celebravate. pulci, 1-9: era per pasqua, quella
paterno, a'suoi studi ultimamente consentì. pulci, 3-9: il caso presto alla
casa et più fidato, più onesto. pulci, 2-56: cercando ogni cella,
e suoni si riducono in un luogo. pulci, nuto in calcari cristallini dell'
strumento simile ai piatti. pulci, 16-25: fatto il convito vennon molti
cene e negli scrittoi che nel palagio. pulci, 1-79: noi ti potremo di
cena: castigarlo a dovere. pulci, 5-57: veggiam se questa bestia da
lasciando il centellin, che son toscano. pulci, 18-162: che non par mai
a bestemmiarla e troppo è gran peccato. pulci, 10-74: e'paladini a carlo
ampio loco ove tornar tu ardi. pulci, 14-10: e batterle ogni dì
secondo i bestiari antichi). pulci, 25-324: e molti nomi stran di
recare il ceppo e la mannaia. pulci, v-87: mi fa porre il capo
, d'una candela di cera. pulci, 8-83: il saracin ferì sopra lo
onne gioi'la mia tengo doblata. pulci, 3-24: bastò quel pianto per
, incantatore di serpenti. pulci, 24-127: guarda se sa ancor far
parole le proprie ragioni. pulci, 22-209: dinanzi a carlo man s'
seconda della gravità della pena). pulci, 28-13: fece quel carro la cerca
cercando, incominciò a far cerca nuova. pulci, 18-158: fece la cerca per
ad indugiare se forse biso- gniasse. pulci, 2-43: rinaldo, il mio signor
io chiamai da canto il detto luigi pulci, dicendogli, per quant'obbrigo lui
di baruti e di tutta soria. pulci, 28-29: rinaldo a carlo magno
levare di tutto il mondo l'eresie. pulci, 7-63: la battaglia è mia
. ant. ricerca, indagine. pulci, n-113: per parigi fece [rinaldo
a cose, a oggetti. pulci, 10-56: noi vedemo rinaldo, o
duello, tenzone. pulci, 25 * 36: dico così che
. proprio, davvero, veramente. pulci, 10-62: quando il pagan sentì rimproverarsi
error, se 'l cuor non erra. pulci, 2-65: egli è ben vero
il qual fu conte e chiamossi lucino. pulci, 6-53: vedi la 'mpronta sua
certo ch'invi posso mio affare. pulci, 1-54: io vo'tagliar le mani
e riducelo a porto di quiete. pulci, 7-54: punte, rovesci, tondi
ché fu da molte spade circundato. pulci, 7-74: non fu lodata mai d'
di sangue e di cervella. pulci, 7-49: tocca e ritocca e risuona
, essere di poca intelligenza. pulci, 11-9: tu hai talvolta men cervel
senza criterio; divenire pazzo. pulci, 1-17: orlando, che smarrito avea
avere gli occhi del lupo cerviere. pulci, 11-72: così si fumo accordati
del cervo; cerbiatto. luca pulci, 2-102: e come can maestro col
grano, di vena e d'orzo. pulci, 4-34: rinaldo intanto tre pani
animo cesareo: nobile, generoso. pulci, 25-105: orlando è un uom che
e la tristizia e li sospiri. pulci, 10-74: erminion rimase assai scontento,
parlar vuol tacito e quieto. luca pulci, i-3: e cessasi da noi
ant. persona immonda, ripugnante. pulci, iv-96: se dio ti guardi,
ceppo. - anche al figur. pulci, 19-78: guardando presso, due pin
imbrogli, non concludere nulla. pulci, 24-21: il qual [bianciardin]
lui uno gonfaloniere, facendolo chiamare. pulci, 17-69: i mamalucchi voglion per
dubitavan forte non ser ciappelletto gl'ingannasse. pulci, 11-61: perch'io avevo rinaldo
noi n'avremo ancora grandissimo piacere. pulci, 5-66: era di notte: rinaldo
barone franzese e cento cristiani con lui. pulci, 19-49: non si fermoron,
piovana sia migliore, tosto si corrompe. pulci, 1-23: quand'io ci venni
; ché non avevano che dare. pulci, 1-54: se padre o madre è
a lei ravvolte in forma di chelidro. pulci, 25-323: poi son celidri
i fiumi per riprodursi. pulci, vi-163: qua si vendono e'fatappi
ti chero, dolce mio signore. pulci, 2-53: cristo ti muti di sì
la seta bianca [ecc.]. pulci, vi-115: aveva pure assai che
stando, / sì come far sofia. pulci, 2-2: l'abate, quando
fare opposizione, non contrastare. pulci, 9-31: per la paura si stavan
, chi avesse voluto, alcuna cosa. pulci, 1-22: la cagion cavalier,
sta sempre piena di gente bellicosa. pulci, 5-18: e se non fussi
lamenti, chiamando a dio misericordia. pulci, 16-64: « io ho qui perduto
, chiamandosi degno di morte. luca pulci, 5-82: se desideri l'anima
non dia fine a'tradimenti tuoi. pulci, 11-62: e disse umilmente:
so'a la chiana de sessa. pulci, 23-41: tutto quel giorno cavalcato
: chiappe). pulci, 24-96: intanto colui pur facea certi
a indicare una fame eccezionale. luca pulci, 3-52: egli arebbon mangiato a gramo-
, bagattella; scherzo. pulci, 24-94: ed ognun ride a veder
chiaramente intendevano tutte le sue parole. pulci, 8-51: e domandò se sapeva
lavan tutti a suon di chirentana. pulci, 27-55: e'si facea tante
. -per simil. luca pulci, 1-4-123: ed oltr'a questo,
una persona chi veramente è. pulci, 19-141: può fare iddio tu sia
vestito sanza suo isconcio in altro modo. pulci, 3-76: « donde disceso siete
le piazzole. -figur. pulci, vi-113: chiasso in mezzo, sugna
2. postribolo, bordello. pulci, iv-2: e trovera'ti all'ima
andare in rovina, in malora. pulci, iv-4: e s'io vo 'n
un cofano, ecc.). pulci, 25-267: non so quel che astaroth
lo trovò che voleva iscendere la scala. pulci, v-88: ti conforto nondimanco co'
dolce e buono gesù a pietro. pulci, 1-2: e tu, vergine,
mia pena desti e del ristoro. pulci, 6-21: ricordossi allor di forisena,
, di soprano, ecc. pulci, 27-27: un vespro canta, che
. - anche al figur. pulci, iv-27: che se'tutto pagnotta,
accomiatarsi o di fare qualche cosa. pulci, 8-59: e 'l danese s'armò
una legge necessaria e provvidenziale). pulci, vi-157: la cosa è qui,
. tramontare (un astro). pulci, 4-2: 'l sol, ch'avea
lo facci a modo del cerbio. pulci, 1-34: poi si chinò per tòr
8. raggi di un astro. pulci, 25-249: rinaldo arebbe voluto in quel
tutte l'altre; ed è ragionevole. pulci, 8-88: ed ècci un auttor
raro. espressione chiara e compiuta. pulci, 9-1: o felice alma d'ogni
-fare chiose: criticare, mormorare. pulci, 24-43: io son sempre il berzaglio
e deludono le speranze concepite. pulci, 25-81: l'altra mattina il re
della situazione, di trarne vantaggio. pulci, 18-146: se tu dovessi tórre un
fertilemente; e ora è fatto vano. pulci, 1-79: noi ti potremo di
madre quando erano vecchi. pulci, 25-326: chite, uccello ignorato dal
imitazione fattane dalla voce umana. pulci, vi-134: milan può far di molti
ritrovo, ecc.). luca pulci, 1-4-132: il bando andò, che
luogo o contro una persona. pulci, 27-26: ricciardetto era a rinaldo daccanto
cavalcare a galoppo serrato. pulci, 25-225: e cominciò, quanto la
che qui erano, pareano come smemorati. pulci, 25-141: io non intendo il
per questo non ce le metto. pulci, 1-23: quand'io ci venni al
/ di ciò che indi nasce. pulci, 2-36: di ciò son contento;
di un mestiere povero e vile. pulci, 18-180: tutto die / de'miglior
da'suoi cittadini fu così denominato. pulci, 19-132: sempre in mano avea il
indegno e non sa apprezzarle. pulci, 8-81: mattafolle, tu m'hai
. viso largo e paffuto. pulci, iv-26: i'ti vidi, bistolfo
dimin. e spreg. ciambellottuzzo. pulci, iv-103: che tanta boria d'un
per le ciance: andare cianciando. pulci, 4-61: disse uliver: - tu
possono le femine eccepto che tacere. pulci, 3-12: gente non volle che l'
motteggiando e ridendo colla sua brigata. pulci, 4-62: disse uliver: «
abietta, da poco, vile. pulci, vi-103: vengono a cicalare a loro
nostre genti, senza alcuno soggiorno. pulci, 1-11: ma la fortuna attenta
con esso noi una certa improntitudine. pulci, 27-41: ma perché e'c'è
di casa che quelle di casa. pulci, vi-103: vengono a cicalare a loro
a persone paffute e grasse). pulci, v-64: due occhi, che sono
biche / a trar lor le vesciche. pulci, 14-83: la biscia, la
, simile alla zampogna. pulci, 27-55: e chi sonava tamburo,
a non averne avuto miglior cura. pulci, 1-7: ma il mondo cieco e
parlare a lungo e noiosamente. pulci, 18-167: poi che noi siam per
a un'altra altrettanto ignorante. pulci, 16-54: e guida a questa volta
che mai ne intendesse quanto lei. pulci, 1-2: e tu, vergine,
firenze essere stati di vita tolti. pulci, 3-77: e la cagion ch'io
, una soddisfazione immensa. luca pulci, i-96: per veder ilion per veder
unghioni / pungenti più che sproni. pulci, 2-2: l'abate, quando vide
, or arde / d'onesto foco. pulci, 4-49: come e'fumo in
: le ossa che si slogano. pulci, 11-88: malvolentier dagli scaglion si spicca
pur garre quando vi pass'io. pulci, vi-162: il detto capitano m'a
por fortuna in cima o in fondo. pulci, 1-4: ché so quanti la
affetti: amarlo moltissimo. pulci, 6-10: veggo che del tuo amor
vostro, che l'aguinchi e cimi. pulci, 8-74: se tu scampi da
sua cimba / e del gran pluto. pulci, 26-90: caron nella sua cimba
. burchiello, 102: cimici e pulci con molti pidocchi / ebbi nel letto
può patire i bestiali intertenimenti de le pulci, de le cimice, de le zanzare
punto mi assalsero eserciti di cimici, pulci..., la febbre e un
simil. raro. cima. pulci, 19-78: questo altro [pino]
, costò fiorini sessanta o circa. pulci, 9-4: e minacciava in mezzo del
appendeva la propria insegna. luca pulci, 1-4: avea una coverta molto bella
, 1-56: diavol gli è pur de'pulci: egli è un danno, /
soglio sotterrare sei o otto persone. pulci, 1-26: mentre che parlan così
el nido di fuscelli di cennamo. pulci, 25-326: un altro [uccello]
tra cingaleghe uce'd'ogni manera. pulci, 14-59: quivi era la calandra e
con tagli mal fatti. pulci, 15-41: erano usciti già certi pagani
inconcludenti, senza sapersi decidere. pulci, 22-107: la fortuna crudel non cincischia
in dito che gli donò la reina. pulci, 2-10: una spadaccia ancor morgante
/ sentieri a sua salute cerca. pulci, 1-63: morgante alla ventura a un
. libre di più ragioni di ferri. pulci, 6-29: 10 vo'con un
cintura: combattere con ardore. pulci, 10-52: rinaldo nostro, cavaliere adomo
la sommità di un albero. pulci, 19-78: alzò la spada, e
a gruppi, in grande abbondanza. pulci, 27-54: lucifero... /
disus. mozzare, troncare. pulci, 22-212: piglia del campo, pagan
sia cionco. -rifl. pulci, 22-105: la lancia del pagan par
a'tuoi versi sto in cagnesco. luca pulci, 4-48: guglielmo calerà dal monte
, bicchieri e altri vasi. luca pulci, 2-9: vi lascerò la mia
di dio, è circoscritta e strettissima. pulci, 6-1: o padre nostro che
ricciute, non i baroni del regno. pulci, 28- 53: in aquisgrana
la città avea grande abbondanza. pulci, 8-36: per tutta francia
loro cittelli. -cittolétto. pulci, x-1006: fece fare le bisciaccole a
a predare. luca pulci, 3-124: falcon quando era tempo da
ant. buono a nulla. pulci, 3-41: dicea fra sé, sorridendo
fuore, e ella il ciuffa. pulci, 3-46: e come il braccio alla
: affrontare una prova difficile. pulci, 24-27: io veggo il regno tuo
che scampare per offesa de'nostri. pulci, 26-43: ora ecco la gran ciurma
, intitolando san francesco. luca pulci, 1-40: tanto seppe ciurmare e porre
disse: io ne verrò con teco. pulci, 24-42: e * m'
vecchio di pisa, verso santo michele. pulci, 22-26: che pensi tu mostrarmi
piazza, cercare di imbrogliare. pulci, 25-40: guarda se potea poi ciurmare
, i farmachi che smercia. pulci, 25-112: pensa, lettor, che
, cambio, civanza, baroccolo. pulci, vi-84: io ti proverrei bene per
per evitare un colpo. luca pulci, 3-36: e disse: tu facesti
rialzandolo. - anche al figur. pulci, 24-41: non ti vidi io parlar
. spiare, guardare di soppiatto. pulci, 24-44: nel giardino un dì sendo
di una campana). pulci, 26-17: e risonava più d'una
e giove ranno assai. pulci, 26-109: forse quel sangue innocente
4. ant. riverente. pulci, 28-109: e perché il mondo ancor
quelle usate sulle cocche. luca pulci, ii-94: quello a mezz'alber mette
da ogni banda un'ancora tracina. pulci, 20-34: ed albera l'antenna
detta coda entrò per 10 cocchiume. pulci, 19-129: alcuna volta nella cella
diamant sperar com'una cucola. luca pulci, 5-66: camuffa 'l barbio, e
6. scherz. testa. pulci, 24-94: e quel fantin come chi
locuz. cochin pagliardo). pulci, 27-28: can, fi'di can
come draghi / con le code avvinghiarsi. pulci, 2-38: noi ne trarremo [
si lasciarono addietro il mortale aguato. pulci, 7-33: mancato il capo,
danni, suscitare difficoltà). pulci, 10-122: sente che in corte si
costo, con ogni mezzo. pulci, 18-129: e mille capannucci e mille
, codarda e avara e villanesca. pulci, 8-61: io so de'paladini
rimanere vinto come un vile. pulci, 8-94: di normandia il possente riccardo
. 2. codazzo. luca pulci [tommaseo]: ma il pover sempre
per spiarla); pedinare. pulci, iv-170: e come fanno gli asini
ornit. dial. codibugnolo. pulci, 14-59: quivi era la calandra e
buchi o fra le rovine. pulci, 14-59: quivi era la calandra e
/ non cogitato e piato di figura. pulci, 13-2: con motti ben cogitati
12. trarre qualcuno in inganno. pulci, 10-83: come stolto / sempre mi
saetta che già mai la colga ignuda. pulci, 5-45: rinaldo intanto si mise
talvolta sciagura ne cogliesse ad alcuna. pulci, 8-42: tu ti potrai provar,
odito, minacciandolo forte ed ingiuriandolo. pulci, 3-80: rinaldo allor soggiunse lacrimando
ed è della buona del mondo. pulci, ii-134: un cogno d'acqua grana
con quelli quatro venti da quatro parti. pulci, 4-33: alla sua capannetta andiamo
ospicio nante tutti l'altri compagni. pulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione
. ant. cibo, vivanda. pulci, v-65: molte cose vi si ragionò
pestar aqua che non divien colda. pulci, vi-133: spendon pochi soldi, /
la collera contro quelli che strilsicura. pulci, 19-179: non domandate come io mi
d'alcuno che quivi fosse, levare. pulci, 3-72: l'abate presto si
gente su per gli altri poggi. pulci, 5-67: come e'fu fuor dell'
lo maestro nostro colla croce in collo. pulci, 1-64: mor- gante si levò
tenere in collo il processo; luca pulci, 3-124: rassicurossi e col brando
farei cavare la lingua della collottola. pulci, 9-27: rinaldo a l'elmo
et ha il gambo arenoso a masticarlo. pulci, 25-117: vengon le ninfe con
in tutte e tre le messe. pulci, 5-1: pura colomba piena d'umiltade
sola due o più persone. pulci, 7-26: e come il tradimento doppio
colonna / di tutto il mondo. pulci, 9-1: o felice alma d'
e granata e marrocco e le colonne. pulci, 25-228: un error lungo e
di coloni, nell'acqua, tutte le pulci ne moriranno, e farà lo stesso
non cambiò cera né colore. luca pulci, ii-27: e se nessun dei
colpe dalle mie cagioni non sono precedute. pulci, 9-77: ch'ogni tua colpa
che ti dia vero riconoscimento. luca pulci, 5-82: se desideri l'anima
io non dia fine a'tradimenti tuoi. pulci, 11-78: astolfo in colpa ginocchion
che cascò lo infelice giovane morto. pulci, 3-57: orlando vide il pagano adirato
me, ma vorrei buona moneta. pulci, iv-20: e suolsi in versi
: sicuro, bene assestato. pulci, 23-10: quivi si danno colpi di
.: fare un bel colpo. pulci, 7-40: tanta gente alla fine v'
che una parola gli pare una coltellata. pulci, vi-140: 10 t'ò scripta
preziosissimo liquore in gola gli gittoe. pulci, vi-71: dopo la partita del
tutto, con completa dedizione. pulci, 16-24: e sempre di sua man
mostrerà quello volere quale gli dispiace. pulci, 1-18: come colui che la furia
al suo comando presto ed ubbidiente. pulci, 1-47: « per la tua bontade
, de quella fieramente si innamoroe. pulci, 9-74: rispose il lupo: «
i singu- lari uomini d'italia. pulci, 6-28: e'mi pareva, a
non sapere quale partito scegliere. pulci, 12-5: alla fine io la lodo
gente meschina, pedante. pulci, v-n: quello antonio paganelli, ipocrito
materia in qual sé demonstrino eloquenti. pulci, 2-41: e così ragionando,
con molta sollecitudine confortava il compagno. pulci, 1-18: come colui che la
suo diritto nome era buovo d'antona. pulci, 8-10: uliver disse della trinitate
, cominciò a cantare il 'tadeo'. pulci, 1-17: orlando, che smarrito avea
mettere in opera la detta voglia. pulci, 7-68: io vorrei esser morto veramente
tino, e cominciorono gran pianto. pulci, 6-44: comin- cioron sì fiera
e per questo comenzò a declinare. pulci, 4-2: era nel tempo ch'
/ che di pel maculato era coverta. pulci, 10-24: così coperti di piastra
, il quale tutto intitolò commedia. pulci, 27-2: ed io pur commedia
comendarsi alla posterità et alla immortalità. pulci, 27-150: non per merito già,
sequente notte il facesse venire a casa. pulci, 9-66: gran festa fu tra'
la quale condizione meritava grandissima commendazione. pulci, vi-120: tu e lui n'arete
aveva finito forse allora di leggere il pulci o qualche novella di franco sacchetti. c
. lett. degno di commiserazione. pulci, vi-71: io ti scrivo per ira
modo degno di commiserazione. pulci, 27-242: e urla e strida per
, agg. degno di commiserazione. pulci, 22-150: tanto commiserevol cosa e scura
masnade d'aiutarli riacquistare il regno. pulci, 3-37: rinaldo in questo tempo alla
passo in compagnia d'alcun sospiro. pulci, 18-145: io vo'con meco
co'loro parenti compagni e amici. pulci, 4-22: sappi che morto è quel
me puoi avere a così fatta cosa. pulci, 1-44: rispose orlando: «
gli desti dipinti quand'era nella fasce. pulci, vi-49: io ti promisi,
corporatura, di statura imponente. pulci, 10-12: ecco apparir col battaglio morgante
dalla cosa finita alla cosa infinita. pulci, 8-10: uliver disse della trinitate
, passa la sua luce di sopra. pulci, 6-44: comin- cioron sì fiera
tradì, e l'appostò al conte. pulci, vi-156: raccomandomi a te.
... tuo compare e servitor luigi pulci. aretino, 8-329: sa [
noi chiamava se non compar pietro. pulci, 9-7: dice la volpe: «
un grande personaggio). pulci, 9-52: in questo tempo comparì il
provvidenza, e per vostra salute. pulci, 4-71: ebbe di questo gran compassione
che venuta sono a tal periglio. pulci, 5-22: un giorno in un crocicchio
poi il paradiso alto e superno. pulci, 15-3: partisi dunque cento ventimila
al re almonte che gli perdonasse. pulci, 11-121: orlando, ch'era savio
-leggere a compito: compitando. pulci, iv-21: che tu non sai,
morbo esser pena intollerabile a comportare. pulci, 10-139: disse ulivier: « che
ora ricevuto l'à ben comprato. pulci, 18-139: sempre le brighe compero
.. così si volse a lei. pulci, 25-303: comunque questo romor fu
vestagli tutti d'un colore con lui. pulci, 26-137: e benché molto con
con l'altezza del sommo capo pareva. pulci, 8-70: 'l brando presto da
le volontà sono in concordia ed unite. pulci, 8-32: fu la novella sùbito
solita della corte. pallavicino, 3-746: pulci, 4-101: corbante fece venir forisena /
folla; seguito; corteggio. pulci, 3-9: il caso presto alla dama
volontà degli altri conchiuse il parentando. pulci, 17-8: la tua fanciulla con
tosto intesa che saputa da'molti. pulci, 9-91: ermimon per ira fe'venire
di fare una determinata cosa. pulci, 15-64: la damigella fe'conclusione /
, che non le commendassono. pulci, 10-87: a rinaldo scrivea / che
con argomenti razionali o sperimentali. pulci, 1-51: e sonsi i nostri dottori
figliuoli nati di così dissoluta lussuria. pulci, 10-133: a caradoro è stato
rosati, lunghi infino in terra. pulci, 10-102: rinaldo stava più che
dicendo che del caso incresceva loro forte. pulci, 4-71: vedevagli la gamba sanguinosa
, e non come inimico vituperarli. pulci, 10-128: pur, dopo molti sospiri
messer filippo esser così mal condotto. pulci, 4-53: come tu vedi, la
racconto, un'opera drammatica). pulci, 28-112: e tre tavole ricche d'
dinanzi dalla sua signoria era condotto. pulci, 8-51: [astolfo] scrisse a
... nel commutare inganno. pulci, 7-28: questo gigante ha condotta
aspettavano quando la predica s'incominciasse. pulci, 5-32: per questa selva ove
che sono sotto lo principato suo. pulci, 9-67: e molto mi fia caro
esercito italiano. -sostant. pulci, 28-96: i velatabi intanto gli abroditi
ogni cosa conferiva col marchese azzo. pulci, 9-83: carlo all'usato a ganellon
ove si doveano fare le nozze. pulci, 7-82: era stato alle parole attento
confermato, fece fare grandissimo silenzio. pulci, 4-82: quando ulivier sentì che forisena
anzi con aperta voce il confessiamo. pulci, 10-1: 'te deum laudamus '
dio guadagnò il reame del cielo. pulci, 18-83: e màrtir, patriarchi e
o pimaccio: dormire profondamente. pulci, 19-132: ma finalmente quando egli era
-ant. con la particella pronominale. pulci, v-11: io mi confido pure che
commettere. -anche al figur. pulci, 8-26: la mia corona in testa
pelle l'avea confitto nella sella. pulci, 1-43: al tuo iddio, che
gaeta in su'confini del reame. pulci, 1-19: in un deserto truova una
confino di granata era assalito da'cristiani. pulci, 3-76: donde disceso siete,
confini, grandissimi e fastidiosi paduli. pulci, 2-25: morgante in qua ed
manda giù il cibo a le conforme. pulci, 16-50: parti che il tempo
. perché non hanno conformità insieme. pulci, 6-22: non si diparte amor sì
o in leggere in un breviare. pulci, 5-18: e se non fussi alcun
. assicurare, rassicurare, rincuorare. pulci, 8-27: gli détte un ricco e
miei fratelli, della vostra vita. pulci, 1-49: della lor morte vo'
però che presto gli manderebbono aiuto. pulci, 3-28: tutti quanti confortàr rinaldo
ciò che si poteva l'aiutavano. pulci, 7-21: se scacciati hai que'cani
, l'assistenza spirituale che il sacerdote pulci, 3-9: nel campo si tornò poi
me sforzeraggio a trovar novel sono. pulci, 10-63: e se tu vinci me
amplissimi vantaggi e di eleggitivi effetti. pulci, 3-77: e la cagion ch'io
un favore a qualcuno). pulci, 6-51: in cortesia, fammi risposta
la gente che lu mundu ama. pulci, 1-51: que'che son nel ciel
questo tuo stolto e furioso inamoramento. pulci, 10-66: paladin giocondo, /
conigli. -anche al figur. pulci, iv-4: ch'egli è tempo a
, pelo, pelliccia di coniglio. pulci, 2-24: quivi vivande è di molte
, profondo tormento d'amore. pulci, 6-23: aveva alcuna spia re manfredonio
ant. colpo d'arma appuntita. pulci, 7-61: disse: « io proverrò
coniare, tesser coniato; coniazione. pulci, v-97: avendo ancora costui non molto
acutezza del suo odore mette in fuga le pulci. tramater [s. v.
del suo odore di mettere in fuga le pulci ed i moscherini. =
da lei ne conoscete la vita. pulci, 1-36: sempre ti sono, o
di una passione). luca pulci, 4-75: chi il padre, chi
rifl.: costituirsi, arrendersi. pulci, 10-69: quel ch'io promissi,
venisse in operazione solo al consentire. pulci, 10-106: o nostro carlo magno,
dio e figliuolo di maria vergine. pulci, 8-95: cristo del ciel vi conservi
: non consigliare sanza essere domandato. pulci, 1-28: disse l'abate:
e dell'assenso de'tener la soglia. pulci, 1-18: come colui che la
, hanno perduto il saper consigliare. pulci, 10-123: come hai tu consigliato
consigli dati a conservazion della sanità. pulci, v-53: per questo peccato ch'
il bastone a consigli di astronomia. pulci, 9-79: astolfo...
nipote, figliuolo della mia figliuola. pulci, 6-46: questa volta non hai
in sé, riprendere i sensi. pulci, 16-101: orlando ritornò nel suo consiglio
la battaglia il giorno o d'indugiarla. pulci, 8-32: fu la novella sùbito
correre a castore colla spada ignuda. pulci, 2-3: io fui della gran
frequenza de'medicamenti rimangono consolatis- sime. pulci, v-53: la lettera avea fatto fructo
piacere; placidamente, saporitamente. pulci, 12-10: rinaldo s'era un giorno
7. ant. cognome. pulci, iv-12: ogni cosa fu ben considerato
che colle lagrime agli occhi ci domandò. pulci, 19-130: contaminò con lusinghe e
in altra cosa mai facto nulla. pulci, 9-79: il messaggiero 'astolfo
fare i conti con qualcuno. pulci, 27-262: e chi voleva fuggir dalle
senatore / e capitan di carlo imperadore. pulci, 1-14: il ver convien pur
io mi sto contento al dovere. pulci, 3-59: disse rinaldo: « falso
: lottare strenuamente per ottenerla. pulci, 20-91: ecco che leopante ora ha
/ potevan poi a suo contentamento. pulci, 9-3: erminlon fe'far pel
dal santo padre e dallo imperadore? pulci, 1-42: « o gentil cavaliere,
di che ella vivea pessimamente contenta. pulci, 4-43: la città troverrete in
contenta; fate come vi piace. pulci, 8-41: io ti priego, s'
, che di questo non facea contesa. pulci, 2-41: e così ragionando,
. tessere insieme, intrecciare. pulci, 14-85: e la fanciulla bella e
mordesse, a tentone la ricevette. pulci, vi-93: non potrei tanto dirti con
e morendosi per le altrui contrade. pulci, 8-19: lascia il tuo regno
contradire alle parole del maestro. pulci, 3-66: tu mi parlavi simulato e
si fossino ad offendere, il contraddicevano. pulci, 11-56: ma carlo chi lo
/ ogni contradizione e falsa e vera. pulci, 1-80: tu m'hai di
come mercatanti si misono in viaggio. pulci, 10-14: gridian che carlo tradimento
contrappeso. - anche al figur. pulci, 10-95: e'si perdona per certo
, sanza mai contrapporsi a chi reggesse. pulci, 10-96: e'paladini assai lo
per contrasegno uno nove per ambaco. pulci, 8-25: l'arme d'erminìon
quasi in ogni parte della città. pulci, 5-5: io non vesto di maglia
lui di dargli cinquanta mila fiorini. pulci, 15-86: poson giù l'arme con
atteggiamento umile, dimesso, compunzione. pulci, 10-119: carlo abbracciò con molta affezione
sua, e non gli lascia! pulci, 4-63: o animai poco discreto,
al figur. pulci, 22-27: e'non s'accorda il
tutto riserba al suo voler profondo. pulci, 1-54: se padre o madre è
o nella chiusa di una lettera. pulci, 1-79: noi [frati] ti
un uom per lo popolo a'martiri. pulci, 1-14: il ver convien piu
contro a dio e contra al prossimo. pulci, 5-32: per questa selva ove
, e invitò alcuni uomini dotti. pulci, 1-67: l'abate, poi che
vestito, cinto, avvolto. pulci, 6-34: non ricognobbe orlando il suo
fredda e pigra sta'coverta a velo. pulci, 3-19: venne una donna coperta
aguato in luogo coperto e segreto. pulci, 10-137: né ulirieri ha fatto mancamento
tempo copiosa d'assai cittadini di riputazione. pulci, 1-84: in certa cameretta entrati
e liombruno di buon cor mangiava. pulci, 16-24: furonvi [al convito]
-per antifrasi: offendere gravemente. pulci, 13-50: quivi alcun giorno dimorar contenti
due a due, insieme. pulci, 27-273: poi ve n'andiate nello
-far coppino: far capolino. pulci, 24-98: poi gli dileggia e fa
gli venisse senza sua palese infamia. pulci, 4-2: la luna appena corneggiava ancora
può pensar se non di lei. pulci, 4-8: egli era quel serpente
non vi può passare il fiato. pulci, 3-71: rinaldo non avea rotta
fese, perché avea indosso la corazzina. pulci, 8-83: il saracin ferì sopra
: simone di biagio, corazzaio. luca pulci, 1-4- 28: al corazzaio
credendo che eglino sieno suoi figliuoli. pulci, 27-54: lucifero avea aperte tante bocche
lo potrò avere, punirò lui. pulci, v-23: domanda guglielmo della cena
locuz.: corbacchione di campanile. pulci, 6-68: orlando è corbacchion di campanile
fetido bastasio, al fiero mastino? pulci, 26-73: fecesi innanzi quel corbacchion
. sf. corbacchia: cornacchia. pulci, v-23: diranno gli spiriti gli abbino
aspettavono l'amico, più si dilungava. pulci, 25-64: tu potresti aspettar,
il corbo vecchio: nerissimo. pulci, 5-40: in man portava un gran
in serbo, al sicuro. pulci, 19-129: e d'ogni cosa che
da me pigliarai il tuo diletto. pulci, 7-17: il padiglion ciuf- fava
si componeva anticamente la fionda. pulci, 1-32: e ritornato ove aspettava orlando
fuggire da una determinata situazione. pulci, 6-45: cristo volle un miraeoi mostrare
. specie d'uccello rapace. pulci, 25-328: non so se ancora un
fossero, le trombette a raccolta sonarono. pulci, 4-29: rinaldo, quando ulivier
in: non isperar di farci cornamusa. pulci, 16-41: rinaldo il volea far
di cor namusa. pulci, iv-174: e non conosci più e'
, ronzare (gli orecchi). pulci, 2-54: gli orecchi debbon cornarvi qua
, nelle sue prime fasi). pulci, 4-2: 'l sol, ch'avea
cornetti, e di cotali cose. pulci, 8-92: carlo sentì ritoccare il
. ant. crognolo, aterina. pulci, 14-67: e tonni si vedien pigliare
specie di pesce di mare rammentato dal pulci nel morgante, forse quello che i pescatori
potè a un cor gentil togliere amore. pulci, 9-68: allor faburro sua gente
gli si darà materia d'invilire. pulci, 12-3: ma 'l traditor di gan
in sul corno del golfo. luca pulci, 1-6-22: dugento vele, chi
/ venuto, chi del corno egiziano. pulci, 16-8: questa città coll'altre
stelle a modo d'uno corno. pulci, 26-94 ^ * non ti partir di
. ant. gioco della morra. pulci, 27-23: le dita gli tagliava tutte
pensieri, fastidi, preoccupazioni. luca pulci, 1-5-21: e tutto a un proposito
le coma lui e parechi suoi compagni. pulci, 12-14: e tu te l'
uscigli il sangue per la gran possanza. pulci, 2-60: sentono stormenti oltra
. -anche come ingiuria generica. luca pulci, 1-5-21: folco sapea di malducco lo
l'altr'ieri il mio ardire. pulci, 1-54: ché quel che piace a
coronato d'una corona d'oro. pulci, 10-20: rinaldo una corona ricca
con porle la corona in testa. pulci, 4-72: ecco, la vita e
e come carlo la corona prese. pulci, 8-71: e ritomossi al campo
, cioè de'corpi, ottantamila. pulci, iv-175: e mai non l'ho
affrontò con turno, e ucciselo. pulci, 3-66: e intendo di provar quel
corpo a corpo coi leoni e adesso colle pulci. collodi, 115: i ragazzi
-a scoppia corpo: a crepapelle. pulci, 1-67: ognun [de'monaci]
ad ipo- lita bella e graziosa. pulci, 9-60: e non era cavai,
nostro cittadino nella via del cocomero. pulci, 3-78: rinaldo, udendo contar la
fine al- l'intrar della foce. pulci, 9-42: cominciomo a correr la
asta di lancia verso li nimici. pulci, v-93: lunedì mi tiene qui
bastoni, ed ebbe buovo alcuna bastonata. pulci, 3- 52: allora una brigata
ri che le strade correvano tutte acqua. pulci, 23-54: correrà sangue il gran
/ subito quattro saltavan di fuore. pulci, 6-24: egli avevon sotto corridori /
il vitigno che lo produce. pulci, iv-2: e gli è il trebban'
che sentono contare della vostra prodezza. pulci, 1-9: era per pasqua, quella
sappi dov'egli s'ha a capitare. pulci, 1-78: cavalier, se a
, per aver pace, sei tacea. pulci, 8-8: la damigella un dì
cortesemente pugnere, fece lieto viso. pulci, 10-77: rinaldo il salutò cortesemente;
cortese fa rimuovere la villania del villano. pulci, 4-46: disse rinaldo: «
potrai con esso noi salire ». pulci, 8-55: rinaldo e gli altri paladini
la maggior velocità possibile. luca pulci, i-50: come svegliata fia, per
amare e temere sopra i peccatori. pulci, 1-13: tu cominciasti insino in
, in primo luogo, primieramente. pulci, 3-36: lo nostro abate / la
, acciò ch'io te l'annunciassi. pulci, 5-58: colui ch'è dentro
per certo, di sicuro. pulci, 2-36: se tu mi lasci questa
nel vero albitrio delli uomini buoni. pulci, 8-17: dove e'possa seminar
que'che fuór nati di pisa. pulci, vi-59: i pesci di 60 lustri
quando un miglio, e quando due. pulci, 1-22: la cagion, cavalier
parole da nessuno suole essere creduta. pulci, 5-59: e cori, tutto di
e nei suoi fenomeni. luca pulci, iii-84: un'accademia e studio di
cagion di scusa a me soggetto. pulci, 10-9: carlo gli abbraccia con
e gli altri figliuoli d'adamo. pulci, 5-58: colui ch'è dentro assetta
avvalorare le parole di qualcuno. pulci, 6-27: e ulivier soggiugneva di costa
calere: appresso a noi vi vogliamo. pulci, v-94: scrivo cuoco, 1-26
morte se ne sono venuti costà. pulci, v-m: qua si ven
era detto essere crudele ed inumano. pulci, 9-10: lassa, 10 non
segue uno svolgimento regolare, uniforme. pulci, 7-76: allor seguì la donzella più
alla 'nsegna / si movea tardo. pulci, 5-21: questa fanciulla così peregrina
e di sudori e di molta amaritudine. pulci, 8-5: non si dovea tanta
« voglio rizzare questo chiovo ». pulci, v-94: mi sforzerò per di
davame 'l costo de gran battetura. pulci, 10-114: e poco men che per
dava, la domandò per moglie. pulci, 5-33: mangiaron tutti quanti volentieri
ti darò quel che tu vai caendo. pulci, 1-18: ogni cosa diceva a
cioè dio, essere dignissimamente eccellentissimo. pulci, 1-1: in principio era il
fornita [la predica] tutta. pulci, 6-34: non è costume di buon
, umanità e costume t'è fratello. pulci, 8-90: era d'ogni eccellenzia
, poiché il tempo è cotanto breve. pulci, 10-63: facciàn questo patto,
, molto buona e gentile. luca pulci, 4-12: e certe scarpettacce vecchie e
e dissono che l'avevano morta. pulci, 6-17: era presente a quel meridiana
tra casa lorenzo e 'n palagio. pulci, 4-35: disse rinaldo: « più
con valore di superlativo). pulci, 19-133: e quando egli era ubbriaco
. stare acquattato; accovacciarsi. pulci, 27-32: ma vegliantin fe'questa volta
di cose: trovarsi, esserci. pulci, 2-10: una spadaccia ancor morgante truova
indugiare, esitare, temporeggiare. pulci, 6-31: e [ulivieri] saltato
: tu se'una covata assai cattiva. pulci, iv-103: che di bambin vuoi
loro dammaggio si ritornarono a bologna. luca pulci, 1-7-61: ch'io so ch'
, animale o cosa). pulci, 9-76: la volpe poi nel can
a nui, ché 'l farim craie! pulci, 27-55: non dura la festa
carducci, i-374: tale è luigi pulci: non credente ma né pure ateo,
pare che gli sia stato davanzo. pulci, 19-129: e d'ogni cosa
si dolessi, non sarebbe da credermi. pulci, v-48: io non ti dico
de la terra; / mettine giù. pulci, 1-5: fece per la chiesa
credendo da lui avere alcuno compiacimento. pulci, 4-52: se tu credessi, gentil
quelle parole che di lui dicesti. pulci, 1-60: l'abate in una
: indica incredulità decisa e assoluta. pulci, 22-30: io non ti crederei s'
ant. gran quantità di cose. pulci, 3-150: tante spingarde si spara a
che raggi come crini ardenti getta. pulci, 9-2: febo avea già nell'
di sopra alla stellata contrada vedea. pulci, 21-26: e la lor madre,
poi mandare per tutto il cristianesimo. pulci, 10-69: disse rinaldo: «
asta, prima di lanciarla). pulci, 14-33: rinaldo la sua spada fuor
cavalli non crocchiassono i ferri. luca pulci, 5-38: e detto questo, rappicca
udito dire che fu crocifisso in gerusalem. pulci, 1-43: al tuo iddio,
trentamila pedoni di croce segnati. luca pulci, 2-96: domandò di chi son le
in sul crocicchio di porta san piero. pulci, 5-22: un giorno in un
, ellino non l'arebero crocefisso. pulci, 8-11: de'miracoli disse fatti
picciole a sostenere per cristo crocifisso. pulci, 2-1: o giusto, o santo
vergato in luogo della firma. pulci, 1-30: rispose orlando: « io
voce dell'uomo e delle bestie. pulci, 25-312: crocuta è di lupo e
peso, tanto sta più ferma. pulci, 8-69: e 'l saracin, ch'
: varcarli, superarli, oltrepassarli. pulci, 5-67: come e'fu fuor dell'
piattonata: « viva buonanno ». pulci, 3-74: l'abate all'uscio per
dura per la parte di sopra. pulci, 4-35: disse rinaldo: « se
e crederà ch'io sia innamorato. pulci, 7-42: morgan te di molte uova
crucci et sdegni sopra de'suoi. pulci, 24-102: or chi sentissi mugghiare
/ con tre gole caninamente latra. pulci, 4-22: sappi che morto è
né ha de'suoi suggetti poca cura. pulci, 7-73: non fu lodata mai
. -spreg. crudelàccio. pulci, 26-116: o macon crudelàccio e senza
del campo e crodelissimamente lo battìo. pulci, 9-86: io gli he veduti
crudissima e dura più che pietra. pulci, 7-53: rinaldo presto frusberta sua
animale, una fiera). pulci, 4-43: la città troverrete in perdizione
animale, ecc.). pulci, 8-83: e 'l ferro acuto e
: a sovrabbondanza, moltissimo. pulci, 21-5: a chieder soldo con quattro
male o in modo disordinato. pulci, 8-75: matto uom bestiale, /
/ una cucciola facien messaggera. luca pulci, 5-45: ed or temea del suo
un gruppo, in una cerchia. pulci, 19-141: ché tu se'il cucco
, la quale volgea il detto arrosto. pulci, 2-23: hanno cercato insino alla
pulci, 19-57: quivi margutte si dava da
(cattiva) indole. luca pulci, 6-11: questo falcon fu di mala
il sole la rugiada da mattina. pulci, 20-27: questo era tanto dolce,
cucina: essere facile a innamorarsi. pulci, 22-9: tu non guardi cristiana o
fante fu, ma cuffiava del mosto. pulci, 1-67: e femo a scoppia
il cui nome fu monna nonna de'pulci, cugina di messere a lesso rinucci
cugino di messer agnolo degli acciaiuoli. pulci, 3-79: io son rinaldo, e
, ed era suo fratello cugino. pulci, 3-34: era gigante e chiamato
, reina guiderà il nostro regno. pulci, 4-77: « nel tal tempo *
, noiosa e importuna. pulci, 24-97: impronto più ch'una mosca
all'istante senza pensarci su. pulci, 27-84: fuggien que'miseri profani,
e disselo quisto pisce non bene conzato. pulci, 2-23: hanno cercato insino alla
morte per cacciarti del tuo regno. pulci, 5-53: ma ulivier lo segue
e col cuore magnificava se medesimo. pulci, 12-28: carlo era corso già insino
/ dove d'onor vedetevi onorata. pulci, 1-44: baron giusto e pio,
che d'allegrezza mi cresceva il core. pulci, 15- 12: subito crebbe
gli dava il cuore di potere andare. pulci, 6-16: se con quel cavalier
: abban- donarglisi con affetto. pulci, 16-73: rinaldo, ch'avea il
. -anche: esserne compreso. pulci, 27-64: gran pianto orlando di questo
di sentire l'uno e l'altro. pulci, 28-22: quando ulivier percosse il
cuore: dare molto dolore. pulci, 10-128: queste parole assai passano il
cuore: provare un immenso dolore. pulci, 16-43: e disse a quel,
simil. e al figur. luca pulci, 2-120: giunse alla torre presso alla
debba esser punito, e privato. pulci, 6-56: abbi del regno
di dolore, né di morte. pulci, 2-28: io so ch'ai mangiare
4. ant. corte. pulci, 25-79: ma benché nel giardin le
-corte pontificia. luca pulci, 2-83: vide alfin roma,.
istigarlo a far qualcosa. luca pulci, ii-9: simula in modo il malvagio
sf. ant. capinera. pulci, 14-60: evvi il cuculio con sua
lat. curruca 4 capinera '. il pulci non doveva essere al corrente dell'
ruca con la capinera: cfr. pulci, vocabolista, 72: « cu
dio e dal diavolo e da noi. pulci, 17-81: in questo par ch'
andò a uno luogo del vescovado. pulci, 11-133: guardivi il ciel da tutti
insino da puerizia attese alle mercanzie. pulci, 18-113: morgante guata le sue membra
e del papa santo da venire. pulci, 15-102: avea certi atti dolci
bocca d'i'spirito santo *. pulci, 19-12: vidi apparire, omè,
liscia, curva cogli angoli quasi tondi. pulci, 18-122: non domandar quel ch'
lo pagasse del lume e de'dadi. pulci, 18-94: ma domattina in sul
cominciare a fare una cosa. pulci, 18-183: né, per ghermire,
d'ima compagnia franchi ». pulci, 10-n: disse ulivieri alla gentil don
volendolo poi spegnere, non si potrebbe. pulci, 8-15: fame. a. f
suo'dama e donna di niccolò. pulci, 7-58: e per mani vengono le
generazione, alla nascita. luca pulci, iii-64: venere in cipri il campo
, ché io voglio mangiare qui ». pulci, 19-22: ove sono or le
inverso le accese fiamme si avventava. pulci, 4-55: ulivieri era un gentil
rete, cane o strale avvisate. pulci, 14-78: poi si vedeva la
in sedia stanno a dar iudizio. luca pulci, 2-1 n: un nocchier vecchio
questo magagna l'anima e danna. pulci, 25-150: libero arbitrio l'uno e
, lo quale cristo voi adorate? pulci, 28-123: diletta vasi a caccia
conta come le genti sien salvate. pulci, 1-59: io ti conforto ch'ogni
seguire la dannazione dell'anima vostra! pulci, 25-145: e se lucifer l'
virtù non ci ha luogo né parte. pulci, 10-63: e se tu vinci
che l'elmo non potè danneggiare. pulci, 26-103: il campo de'pagan
e massimo in questo nostro piano. pulci, 22-177: « ribaldo, io t'
56: diavol, gli è pur de'pulci; egli è un danno / ch'
vi faccia dio allegri e sani. pulci, 4-60: ulivier disse: « la
anch'io fui alcuna volta in danza. pulci, vi-130: hocci avuto notizia di
ora la vogliamo menare a nostro. pulci, 8-12: più e più volte questa
menando la lauretta, emilia cantasse. pulci, iv-171: e mena ben la danza
pur nelle avversità, contentezza. luca pulci, 2-42: or sia quel ch'esser
, acciocché più agevolmente ricevano nutrimento. pulci, v-2: egli pota le pergole
desiderio a veder la sua dignità. pulci, iv-156: dirò delle scritture sibilline
e tantosto viddero la detta troia. pulci, 19-5: poi che furono scesi
, che 'l ciel n'era coverto. pulci, 1-29: quel passamonte porta in
li lassa dormire od aver posa. pulci, 4-81: e cominciò cogli occhi a
paura di peggio si convenia sofferire. pulci, 5-45: corsegli addosso presto col
virilmente, e sperare in dio. pulci, 19-35: morgante guata la strana
, e dierongli la santa pace. pulci, 3-13: orlando giunse e diègli un
lucca, dando soccorso alla città. pulci, 12-66: e feciono una fossa a
angiol di dio li cominciò a parlare. pulci, 18-103: e d'una punta
dal duca e diessi ai veneziani. pulci, 17-47: o cavaliere, / io
grand'onte l'un l'altro martìra. pulci, 15-33: dàn- nosi punte,
nimica, non come amata donna. pulci, 8-85: usanza è sempre di
dato in dono l'isola di egina. pulci, 9-86: e tutto il regno
per farsi valere o disordinatamente). pulci, 19-57: quivi margutte si dava da
e inn'avere come bisognerà ordinatamente. pulci, v-45: farotti poi una fine
misericordiosa insino al dassézzo. luca pulci, 3-90: de'troiani il ver
che fanno sette volte l'anno. pulci, 24-18: e mostragli per datter
cosa per un'altra. luca pulci, 5-66: mostra per lanterna men che
spaccia per un dattero una succiola. pulci, 25-46: io parlo di paraboli
fo per la ragion davanti detta. pulci, 7-36: vannosi a letto con questa
-venire davanti: avanzare. pulci, 9-62: e presto quel che fussi
frisione, ungaro o pugliese? luca pulci, 5-110: ancor resurgerà una fenice,
lo decreto e la legge della carità. pulci, 25-67: o traditor ribaldo e
4. far strage, decimare. pulci, 10-44: pur sempre inanzi a suo
letter. spossato, stanco. pulci, 27-122: io dico pace, dopo
a mente quello che voi novellamente vedeste. pulci, 25-142: or nota, malagigi
animo de la matre non degenerare. pulci, 28-118: e veramente dal suo
e per lunga servitù degenerati. luca pulci, 2-45: quel c'ha dato
e brutterai le selve di sangue. pulci, 28-152: degnami, se 'l mio
ricca fu, venir non degnaste. pulci, 27-127: e perdonasti a tutta la
tra 'l cavaliero e 'l fra minore. pulci, 1-5: diceva leonardo già aretino
pegno stia sì discosto dalla città. pulci, 28-82: io lascio molte cose
ma con benignità e con amore. pulci, 28-152: però tu, che per
andare di qui a roma? luca pulci, 1-9: deh, sia di voi
deitate esser nella carne umana veracemente. pulci, 8-10: ulivier disse della trinitate,
preso da l'amo de la deitade. pulci, 27-30: non l'arebbe
sollecito per la grande deità. luca pulci, 1-1: eccelso olimpo o bel fiume
a riguardare è più pargola e pura. pulci, 20-37: e 'l mar pur
/ deliberato d'ire in persia sono. pulci, 24-81: pur, se tu
era loro scripto a laude bene adoperarli. pulci, 19-22: ove sono or le
la perpetuale purità del cuore. luca pulci, 1-6: udiva i pianti le strida
i loro padri non aveano adorati. pulci, 28-83: poi ch'egli ebbe aqui-
cosa apresso di lui era da vendere. pulci, 21-131: ché solea sempre
figliuolo a quello sommo onore perverrà ». pulci, 25-80: e mostrò con sua
per vendicar suoi danni sopra noi. pulci, 19-83: margutte toma e morgante
poetico, uno scritto). pulci, v-3: io direi cose, che
-ragionar col dente: mangiare. pulci, 2-22: disse morgan te: questo
a forza un segreto. pulci, 25-51: e bianciardin, ch'era
dente: assaggiare; mangiare. pulci, 4-25: or da toccar col dente
dio è dentro a voi. luca pulci, i-33: e chi in lui spera
io mi sento non so che dentro. pulci, 28-136: e s'io ho
suo denaro. -figur. pulci, 16-73: rinaldo, ch'avea il
un sentimento, mia pretesa). pulci, 25-72: per fare al re marsilio
maria novella la sala della sua residenza. pulci, 24-87: il campo a san
l'ora deputata, ivi si ritrovarono. pulci, 12-20: era già presso il
aspetta. -colpo, offesa. pulci, 17-86: era con lui parecchie schiere
confitte in su deschi di canovacci. pulci, 19-61: come e'fumo assettati insieme
descritte vi fossero e potessonsi vedere. pulci, 28-114: la terza [tavola d'
fanciul nudo, coll'arco faretrato. pulci, vi-113: descri- verrò adunque brevemente
/ per innondar i nostri dolci campi. pulci, 1-19: e, cavalcando d'
né balli, né feste mondane. pulci, 1-25: gli antichi padri nostri nel
pigliare ogni uscio per tua amanza. pulci, 8-51: ch'è di quel paladin
dolcezza ch'uom mortai non sentì mai. pulci, 24-122: e sallo iddio,
desiderarci seconda fortuna e intera prosperità. pulci, 4-59: era a vedere il popol
dimandino e se alcuna pietà meritino. pulci, 1-59: io ti conforto ch'ogni
, bisogno naturale, esigenza fìsica. pulci, 22-260: di mangiar, filisetta,
frasche, lascia il tuo levriere ». pulci, 28-47: noi penserem qualche tragetto
che dietro la memoria non può ire. pulci, 28-152: * pro re pauca
/ ch'ogni regno diviso è disolato. pulci, 27-286: siragozza d'ogni banda
voglia d'abbracciarvi e di baciarvi. pulci, 2-54: lo imperadore non pareva
o meno accentuata di ironia). pulci, 22-72: « mandisi a uliva adunque
vagheggia or drieto ed or davanti. pulci, 4-100: il nostro ettemo salvatore /
che è del suo figliuolo diletto. pulci, 26-17: e risonava più d'
un'occupazione sospesa da tempo. pulci, iv-20: rendi la spada a marte
destati; tòmati al letto tuo. pulci, 21-84: astolfo si destava, e
femmine, secondo il loro destino. pulci, 2-68: io innamorai di questa gentil
se alcun romore facesse, presero. pulci, 2-28: io so ch'ai mangiare
; non riuscire a raccapezzarsi. pulci, 15-7: a quel che t'ha
, e destramente la scorticarono. luca pulci, 1-92: io risposi, perché
lodavano e 'l valore e la destrezza! pulci, 15-22: orlando volse con tanta
degno sapere a liberi uomini. luca pulci, 3-68: e pensa pure, e
, né egli medesimo conosce perché. pulci, 10-27: vide tante trabacche e
1 ferro ignudo tèn dalla sinestra. pulci, 19-33: col braccio destro strascinava un
e a rompere ogni averso impeto. pulci, 5-48: pareva un lioncin quand'egli
parole che io vidi mai. luca pulci, 2-103: e cominciasi i dardi
lance, e poi arme più destra. pulci, 6-8: fecesi incontra col viso
. avv. rapidamente, abilmente. pulci, 25-304: ella gridava, e voleva
suo destro: a suo piacere. pulci, 17-25: quando antea vide che 'l
erano nel grado di lui. luca pulci, 1-57: diterminai pel mondo andare errando
voi di vedere le cose pie ». pulci, 28-144: ma io non so
che bella, detta per nome lidia. pulci, 8-15: egli avea per moglie
carnale l'uomo invecchia più tosto. pulci, 21-115: vuoisi servire insino agli
cuore. - anche scherz. pulci, 1-35: e nel cadere il superbo
ed ammendare e di lor giudicare. pulci, 27-135: sappi che in ciel fu
e fè divoto cotale orazione. luca pulci, ii-6: all'uffìzio / stava
diceva: -iddio mio, iddio mio! pulci, 26-118: e'sapeva anche simulare
dentro e fece tutta sua divozione. pulci, 1-43: io ho fatta una strana
donne riso del cattivello di calandrino. pulci, 10-40: erminion sentì che quei guerrieri
gli uomini dotti n'hanno preso frutto. pulci, 28-127: era di grecia,
cagione di conservarli in quelle ricchezze. pulci, 18-144: di tradimento guardati, perch'
di trovarlo in luogo tanto beato. pulci, 19-19: e1 padre mio di duol
in latino, d'uno ornatissimo istile. pulci, 18-146: io rubo sempre ciò
non gli rispose de'fatti suoi. pulci, 8-48: e 'ncrescemi di lui che
la città ad onta del duca. pulci, 22-260: di mangiar, filisetta,
che di già possa essersi accordato. pulci, 19-176: di qua, di là
ewi ancora insino a'presenti dì. pulci, 7-2: a questi dì trovammo in
nemici vanno di male brigate assai. pulci, 24-5: tornato è gano e
e1 risotterrarlo al dì al dì. pulci, n-114: e nascoso l'avea alda
oro fine in su lo stagno dorato. pulci, 18-77: « non vedi tu
estens. santo con l'aureola. pulci, 26-35: la morte è da temere
farmac. ant. dragante. pulci, iv-178: un baril di stillato,
dialettici, la terza a'sofistici. pulci, iv-109: i'ho tanto riso de'
costituito da uno o più diamanti. pulci, 11-40: alda la bella al baron
nel suo primo e perfetto proposito. pulci, v-i7: se mi vorrai bene,
colpo e al tempo. luca pulci, 5-6: io giuro a quello iddio
se fusse ben diaspro l'armadura. pulci, 7-79: questa ultima parola al
far difesa a me non vale. pulci, 4-87: non sarò ingrata a sì
in molti modi per li peccati nostri. pulci, 21-44: ed alighier gridava pur
se ridi pari un diavol che digrigna. pulci, 8-75: berlinghier si crucciò come
, figlio di milon d'anglante. pulci, 5-50: avean già combattuto insino
, che la sa lunga. pulci, 21-28: e dice: se le
arlotto, che diavolo fai tu? pulci, 10-112: che diavolo è questo?
alla malora, in perdizione. luca pulci, 3-106: a molti aveva la zucca
di diavoli: iperbole scherzosa. pulci, v-8: e se tu non m'
mariti, lor presentano un pugno di pulci, ch'essi ingozzano non altrimenti che
, perché non faces- sino sentore. pulci, 21-63: mentre la lancia correr mi
(un uccello rapace). pulci, 22-11: or chi avessi rinaldo veduto
confortare a battaglia le nostre genti. pulci, 18-35: quando il soldan rassicurato
: affrontare audacemente un pericolo. pulci, 6-27: e ulivier soggiugneva di costa
volta: essere in grave pericolo. pulci, 11-87: astolfo avea della morte paura
impavido, affrontare ogni rischio. pulci, 3-71: e ulivier...
a far la canzonetta che segue. pulci, 28-68: io son fra molti dicitore
terra tua e la tua gente? pulci, 19-174: i terrazzan, che difendono
si difese con la spada in mano. pulci, 16-80: orlando con antea mirabil
pietro, cioè la universale chiesa. pulci, 27-230: o gloria al secol
ritenuto senza la difesa di dio. pulci, 11-90: non è nel ciel
[il gruogo] molto vale. pulci, 16-41: orlando ch'avea fatto alcun
suto piuttosto a sconsolazione che a consolazione. pulci, 15-49: né vo''l suo
, e caro arei mi tossono ricordati. pulci, 22-26: 10 gli ho
grande caritade, tutto lieto rispuose. pulci, 8-46: e'l'uccise come suo
: difalta, inganno e mancamento. luca pulci, 2-54: come io dissi e'
con moltitudine, ovvero con pochi. pulci, 26-7: poco vaglion le nostre
fiume aoo in passi angusti e difficili. pulci, 28-123: diletta vasi a caccia
et- terno fonte son diffuse. luca pulci, 1-7-29: chi sarà quel ch'
e come tutte si difilonno a loro. pulci, 5-44: intanto quella bestia alza
por tempo in mezzo. pulci, 3-35: con forse trentamila ben armati
anche di animali o di cose. pulci, 21-nz: poco più oltre quattro gran
lascerà poi, quando sarà digesta. pulci, 25-71: e tutte cose, che
die, e una notte legati bene. pulci, 21-117: dismontato a uno oste
li pigliare se non a digiuno. pulci, 4-36: e de'tre pani fece
timie / e voler digrignare. luca pulci, 4-67: come can, che in
i dì; tutti digrignano li denti. pulci, 2-34: ma quel demon lo
/ e travolge e digrigna la boccuzza. pulci, 14-69: e'mostri suoi digrignavano
diguazzerai con la morchia cruda ower calda. pulci, 25-278: disse: posa,
là. - anche al figur. pulci, 10-16: giunse morgante e diguazza il
-scuotere (il capo). pulci, 27-177: cavalcando d'uno in altro
il cui com'uno arrigo bello. pulci, 27-57: la battaglia era tutta
via le lappole. luca pulci, 1-3-107: e l'un abbaia e
, e tanto mal gli vuole. pulci, 21-131: mentre ch'orlando va
procrastinare (un'azione). pulci, iv-165: una fanciulla da signa /
star matto co'savi è diligióne. luca pulci, 5-88: chi 10 morde,
e fiumi e monti in loro scampo. pulci, 2-45: 0 iddio, a
ch'in pianto doloroso mi tenea. pulci, 17-38: questo sospetto fa che mi
tema, o che non t'inodii? pulci, 18-118: nel principio sonar la
livriero, che molto l'amava. pulci, 28-123: dilettavasi a caccia andare spesso
mangiando, o dilettandosi nelle vivande. pulci, 5-62: tu credevi che le sbarre
per me. -figur. pulci, 11-8: sempre la fortuna / si
ne cuopre alcuno il cielo. luca pulci, i-16: le fresche e dolci e
,... disavventurosamente affogò. pulci, 21-131: mentre ch'orlando va
sire, andate a combattere pur voi. pulci, 21- 168: non volli
sommo diletto / pervenne a tenedòs. pulci, 20-30: con gran diletto quella
di lancillotto, come amor lo strinse. pulci, 6-30: molto lieta si fece
più di piacere, diletto pigliare. pulci, 28-123: pigliava spesso de'bagni
- acuto, preciso. pulci, 28-40: io mi confido ancor molto
di far di lei alcun gran parentado. pulci, 22-102: malagigi non volle gittar
la terra soda infra la fossicella. pulci, 25-14: scrisse al re marsilio
risolve sempre in un danno. pulci, 25-267: la poca diligenzia paga il
diluvia, e io te ne rifiuto. pulci, 19-62: e cominciò a gridare
. - anche al figur. pulci, iv-109: i'non t'ho detto
, dilaniare. - anche assol. pulci, 27-74: talvolta un braccio o la
che fosse del cavalcar grosso. luca pulci, 1-12: io sento che nel corpo
i'dimenticai, ch'appartiene a filosofia. pulci, 18-109: e'ci convien tornare
al popolo et all'officio de'tribuni. pulci, 25-153: non cognobbe adam vostro
ch'io sia da voi dimiso. pulci, 27-121: o redentor de'miseri mortali
suo corpo dimezzò in due parti. pulci, 21-35: rinaldo un colpo alla
quel castello farà a vostro dimino. pulci, 10-103: tolse durlindana e vegliantino,
di coloro che sono trapassati vedere. pulci, 1-75: or che più dimoriamo
, per tormento che mi davano le pulci, e ho dimorato ad aprirvi,
la pasqua della pentecoste in gierusalem. pulci, 5-66: era di notte;
sta legato ad una stanga d'oro. pulci, 2-12: sento / che in
idio avea in sua casa demostrato. pulci, 5-63: vede / tutto fesso
guardia e fortezza di tutto il paese. pulci, 28-105: come foco talvolta pare
e soave a tutti si dee dimostrare. pulci, 24-33: ordinava ogni dì feste
e l'onore e la fama buona. pulci, 6-35: nel tuo parlar si
/ zascuno bene qui se dimostrava. pulci, 18-200: ma poi che l'aurora
. prova di colpevolezza, imputazione. pulci, 11-55: se tu vedessi apparire stendardi
per la salute d'ogni creatura. pulci, 2-61: dinanzi a man- fredon
vede l'occulto segreto del cuore. pulci, 1-44: gl'idoli vostri son bugiardi
con dio: fuggire. luca pulci, 5-86: e perché è da punire
und'è el tuo gran sire. pulci, 3-53: cavalier, se iddio ti
fatte temine non si vorrebbe aver misericordia. pulci, 1-70: orlando disse: io
parrebbe esser uno uomo da bene. pulci, 16-10: se voi volete
in questa dipartenza qualche buono ammaestramento. pulci, 16-26: la gentil donna con
reverenzia / umilmente farai dipar- tenzia. pulci, 22-261: rinaldo solo un giorno riposossi
: pioveva. -scherz. pulci, vi-63: il pesce d'uovo non
da cavallo, subitamente l'uccise. pulci, 17-118: io non sarò come
quante speranze se ne porta il vento! pulci, 21-81: astolfo tanto di ciò
e gli altri tutti che tu vederai. pulci, 7-82: ulivier gli perdona volentieri
a qui cagion ch'io viva. pulci, vi-23: io son molto contento della
/ del barbarico sangue si depinga? pulci, 26-58: si cominciono a far le
paura della lumaccia, cioè lumaca. pulci, 26-118: e'sapeva anche simulare e
da fuggire, corno la corruzione. pulci, 26-119: ch'e'sapeva anche
brun, tal che dipinto pare. pulci, 24-68: o ulivier, tu non
di baroni per suo diporto e sollazzo. pulci, 4-103: e riposarsi alquanto a
, sm. ant. sciacallo. pulci, 14-74: évi il leone e 'l
senno fa chi fugge le sue screzia. pulci, 25-323: poi son celidri,
diradicati da ogni speranza di conversione. pulci, 28-86: così la lor perfidia
oltre modo dolente, tacitamente dicendo. pulci, v-n: io ho dubitato più
s'adempia, solo che si possa. pulci, 6-66: are'ti io fatto
contra raxone non voler pecare. pulci, 21-115: vuoisi servire insino agli
dare sentenzia di verità e del dovuto. pulci, 16-65: giunta costei, con
serpente e volto di fanciullo. pulci, 25-324: poi son celidri, serpenti
mezzo di un drago. pulci, 19-38: riprese meglio il drago per
la bocca aperta per divorare costui. pulci, 4-7: si scuopre un feroce dragone
s'andarono a ferir come dragoni. pulci, 21-26: la lor madre,
, a mano a mano. luca pulci, 1-45: ella si strugge drento a
e ad arezzo tornar sanza drappello. pulci, 16-88: io darei presto al
di quello luogo misero a morte. pulci, 28-77: mandò prima imbasciadori a quelli
da letto molto begli e richi. pulci, 2-20: letti molto ricchi erano in
uccello favoloso, privo di piedi. pulci, 25-329: ed un uccel che di
del luogo, soleva visitare. luca pulci, 1-133: quivi son satir, fauni
a giudicare, fa la ragione. pulci, 22-219: rinaldo, il me'che
che 'l dirizzasse a vita di salute. pulci, 18-86: dirizza i tuoi
niccolò la dirizzassi a me. pulci, v-80: scrivendo tu cosa alcuna,
trottando si dirizzò verso castel guiglielmo. pulci, 21-109: dirizzossi giù per un
barche, si dirizzò a loro. pulci, 24-57: verso parigi si son
quanto corre il cavallo in tre. pulci, 14-77: quivi era il dromedario
m'è nimico che mi vorria drudo. pulci, 4-61: « sarai tu sì
'perché n'è in dubbio. pulci, 19-50: poi si rivolse a quella
/ colui che quivi parlato gli avea. pulci, 1-55: alla badia insieme se
gli corse dentro allo 'nfiammato core. pulci, 24-14: gli mostrò la guerra assai
dubitano che non sieno in loro. pulci, 22-51: baron, che tu
tanti re e di tanti duchi? pulci, 26-136: il valoroso duca d'inghilterra
? -duce tartareo: satana. pulci, 25-207: noi abbiàn, come voi
100 volte la popilla del dì. luca pulci, 4-31: un balsamo parea l'
rete si spiega indarno o si saetta. pulci, 19-3: ascolta ed una volta
egli averà, cadendo su da alto. pulci, 24-7: portava un baston duro
e dentro piacevoli e dolcissimi a gustare. pulci, 28-69: il pan de'sospiri
zioni piegano il servo. pulci, 16-80: ma sopra tarmi sue
ricidere usa taglienti e duri ferri. pulci, 15-47: giunse nello scudo la
drizzò verso il padiglione del soldano. pulci, 13-53: l'alfana, che pel