muovevano il capo, come quegli alberetti nani prostituti, che i signori mettono in tavola
di quest'atmosfera da ladri e da prostituti. = voce dotta, lat
217: i mezani d'amori non prostituti, se sono vili, possono esser
/ abbiamo voluto camuffarci / come i prostituti nottivaghi / per nascondere meglio le nostre
gioventù che ama (soprattutto fanciulli e prostituti). g. vattimo [«
tutte le parti, e ancora ai bambini prostituti e ai ragazzi lussuriosi.
di quest'atmosfera da ladri e da prostituti. d annunzio, xciii-256: mi sono
cioè pensieri, subito il pudore dei prostituti di redazione si sente offeso a tal
]: davanti ai tanti buffoni e prostituti e puttani della scena e della letteratura,
appartenere a quella numerosa schiera di servi prostituti, che il prete ha sostituito in
lacerba, i-58]: il pudore dei prostituti di reza. settembrini [luciano]
mondo dove possono contare su baby-prostitute o prostituti, spinti a vendersi dalla miseria.