2. disus. indurre all'adulterio; prostituire. -anche al figur. cassiano
, mercato. -per estens.: prostituire. dominici, 1-180: per la
cagione, che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara. pellico
. femmina da conio: donna da prostituire o che si prostituisce per denaro (
a corpi; ha la passione del prostituire, si nutre di anime. bocchelli
verissima cagione, che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara. monti
ed arrendersi alle loro impudiche voglie con prostituire o con essi o con altri il
corpi; ha la passione del prostituire, si nutre di anime.
di sé e della nazione, avvezzo a prostituire cose e princìpi. carducci, iii-17-325
. mazzini, 25-183: v'è forza prostituire la verità alle invereconde esigenze d'una
... per vivere debbono o prostituire la moglie e le figlie, o vendere
imparassero a non prostituire le loro cetre a possanza chiabrera, 1-ii-435
, levare, mantenere, perdere, prostituire, richiedere, rispettare, rubare,
e perché i poeti imparassero a non prostituire le loro cetre a possanza terrestre. amari
scolpito, in rilievo '. prostituire, tr. { prostituisco, prostituisci;
: si facevano voti a venere di prostituire le vergini in suo onore. alfieri,
tor è chi figlia e sposa niega / prostituire a lui. convinti appieno / non
della ruffiana; che ha cercato di prostituire fa figlia. -per estens.
,... ha la passione del prostituire, si nutre di anime.
siri, i-46: indarno tentarono di prostituire il candore della fede ai quei popoli alle
pietre del santuario,... prostituire il vostro sacro istituto per accreditare il
, 4-34: egli ha voluto più tosto prostituire la grazia del parlar sanese tra '
punto estremo / di veder deturpar, prostituire / dell'aragona il diadema eccelso. alfieri
e verissima cagione che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara. la
2-195: oh che bestia rea! prostituire fa nobilissima arte nostra per tre lire al
: che e certamente un modo di prostituire la filosofia, senza con ciò recare nessun
prostituzione publiche delle proprie mogli, anzi prostituire se stessi in moglie altrui. zilioli
/ la grazia, non si vuole prostituire: / tra liberiate e tra sommessione
prostituito (part. pass, di prostituire), agg. che si concede
, di prostituère (v. prostituire). prostituto *, sm.
adattamento masch. di prostituta. prostituire, agg. e sm. (femm
prostitùtor -dris, nome d'agente da prostituire (v. prostituire).
d'agente da prostituire (v. prostituire). prostituzionale, agg
prostitutio -òms, nome d'azione da prostituire (v. prostituire).
d'azione da prostituire (v. prostituire). prostodontìa, sf
n. 13. ant. prostituire. landino [plinio], 648
2-195: oh che bestia rea! prostituire la nobilissimia arte nostra per tre lire al
iii-32-363: è certamente un modo di prostituire la filosofia, senza con ciò recare nessun