(v.). prosopopèa (prosopopèia, ant. prosoppopèa), sf.
parla, che si chiama da li rettorici prosopopèia; e usanla molto spesso li poeti
figura o colore che si chiama 'prosopopèia 'in rettorica, quando si favella
animate, con la scorta della figura prosopopèia. musso, iv-364: non sapete
la lascia a l'imaginazione; o la prosopopèia che con fa fizion di persone d'
: ecco che anche introducen- dosi per prosopopèia a parlare queste anime che con impazienza
che la personificazione, o altrimenti la prosopopèia, non appartiene esclusivamente alla poesia.
e, come si dice, con prosopopèia, s'usa di dire: egli la
mira il goffo con quanta grazia e prosopopèia ragiona. lanci, 5-76: la
barba o con altre maniere mettersi in prosopopèia, non voglia intitolarsi de la fameglia
camminano [i sacerdoti] con una prosopopèia tale che nulla più. manni,
ne osserverete, uditori, nella voce prosopopèia, dicendosi 'il tale ha una gran