latte d'asina esser nodrito, per proprio senno naturale, acciò che [= per
idem, 7-137: mi avvedo che è proprio fuori della grazia di dio..
, 7-419: dava il buon esempio proprio lui che non sapeva parlare a garbo.
; da balius, attestato come nome proprio, da mettere in relazione con il
-affascinato di se stesso: accecato daltamor proprio. della casa, 599: i
abbaglio, essendo la gemma delle viti termine proprio, perché gli uomini, e molto
da s. c., 19-3-13: proprio è di grandezza non sentire percossa,
. de marchi, 85: bisogna proprio cader da un abbaino...
di dubbio. idem, iv-1-533: è proprio vero dunque che questa parte d'odio
dono affettuoso e delicato ch'è proprio de'convalescenti. negri, 2-739:
sarebbe sempre un oppoce sbace nel senso proprio; né mai si direbbe dello sbarrare
: deporre la propria tracotanza, il proprio orgoglio, umiliarsi. caro, 9-2-89
mostra abbastanza che non era schiavo del proprio idioma. bertola, 247: non si
. palazzeschi, 4-327: teneva il proprio posto con abbastanza disinvoltura vicino al nipote
di un'imbarcazione a vela intorno al proprio asse verticale per effetto dell'azione del
o della tradizione familiare, ciò fu proprio una vigilia di natale. 3
, 1394: coloro che hanno in proprio qualcosa, stabili o mobili, per
che quel popolo amasse la semplicità nel proprio vestire. verga, 1-39: ella.
era bellissima e pomposissimamente abbigliata, pareva proprio una dea discesa dal cielo in terra
dell'acconciarsi e del vestirsi, teneva il proprio abbigliatoio gelosamente serrato. dossi,
perché quello è cominciare a fare del proprio, né le statue abbozzate dal buonarroti
opinione, una causa; accogliere nel proprio spirito; adottare, far proprio.
nel proprio spirito; adottare, far proprio. dedicarsi interamente (a uno stato
tade. ottimo [tommaseo]: il proprio di questo ordine [de'serafini]
abbrancare il nome: derivarlo, farlo proprio. fazio, i-14-3: sol per
baldini, 1-666: il santuario è abbriccato proprio sotto la cima dello sperone roccioso di
a esercitare o a valersi di un proprio diritto. mazzini, ii-931: inchinano
anormale, pianta che si discosta dal proprio genere. * = nell'uso
.. chi per altro vuole esser proprio ed elegante, dica alienazione di mente
l'aberrazione planetaria (dovuta allo spostamento proprio dell'astro sulla sfera celeste).
i-317: questo è il senso più proprio di tali voci, che però son
risultati di cassetta, essi. finiscano proprio per riuscire i privilegiati. palazzeschi, i-601
(femm. -a). che è proprio dell'abissinia, che viene dall'abissinia
: [un] nuovo villino, proprio delizioso ad abitare, cinto di panorami bellissimi
io sogno una casina di cristallo / proprio nel mezzo della città, / nel
è abituato..., e fattosi proprio delle donne d'austria. =
specchio che disinganni, l'amor proprio vi mette un velo, e l'abitua-
, e così ogni nazione ancora il proprio suo naturale temperamento. 4.
amici temporali, annegamento della cura del proprio corpo. d. battoli, 14-1-38:
university s'era insediata e consolidata, proprio a washington: nella diretta protezione del
dotta, dal lat. aborigìnes: nome proprio con cui si designavano i più antichi
naturale... aborrire il è più proprio l'oggetto nel quale il male
iii-692: [la casa] era proprio dietro la chiesa, separata dall'abside
un vocabolo invece d'un altro più proprio. = lat. abusio -6nis
verbo simili et propinquo prò certo et proprio abutitur ». abusivaménte, avv
per cui si eccede dai limiti del proprio diritto o della propria funzione.
perché la lettera h non ha suono proprio). rustico, vi-1-161: tutte
la scienza non rilevano, a dir proprio, un'acca. rajberti, 2-27
; 4 che fa parte ed è proprio dell'accademia platonica '. cfr. isidoro
sé: -ohimè, ohimè: son proprio venuto in un accampamento! dizionario militare
gli argomenti ', in scambio del proprio 'addurre, esporre, mettere innanzi
dita della mano destra gialle di nicotina proprio come i fumatori accaniti. 3
la parola che accarezza il suo amor proprio. albertazzi, 584: aveva accarezzato il
commercio in commissione per non arrischiare il proprio danaro. palazzeschi, 4-117: pur
. machiavelli, 862: credi esso proprio a far questo ti esorti, / con
147 [inf., 24-54]: proprio dichiamo una cosa accasciarsi quando non potendosi
. invar. chi va accattando il proprio pane; mendicante, accattone. firenzuola
minacce di pena che intenderebbero respingerlo al proprio paese. = deriv. da
dall'amore, dall'odio e dall'interesse proprio per modo che non possono più considerare
, v-419: quando mai l'amor proprio e l'amor dell'applauso non accecano
partito), acconsentire; dare il proprio appoggio. salvini, 6-103: alla
fuso in bocca / vedresti 'l viso proprio d'un'acceggia. ariosto, 24-96
un buon esito, di raggiungere il proprio fine. segneri, ii-396: perché
potei farla parlare ed accertarmi ch'era proprio lei non la lasciai più. d'annunzio
a sicurezza del pubblico, o per proprio talento, o per bene accertato e
accesa. de marchi, 251: era proprio [lei], un poco accesa
per cui i cardinali potevano dare il proprio voto a un altro candidato, che
-darsi vaccétta sui piedi: agire a proprio danno. boterò, i-230:
altrui; accondiscendere, acconciarsi (al proprio destino). boccaccio, 1-216:
fare, a potere insegnare. invece proprio a quell'età, anche nei più forti
, / la fa morta cader nel proprio chiostro. alfieri, 1-176: cara
è una curiosità, ma un vero e proprio problema, o problema filosofico. non
appelli quello che è separabile, ed altrui proprio e naturale quello, che rimuover non
». leopardi, i-967: l'amor proprio non è accidente, anzi primissimo ed
! pea, 7-86: voi siete proprio italiano? nato in italia? -accidenti!
da loro. tommaseo-rigutini, 1004: nel proprio, chi è accinto, ha le
vecchio e sì povero si fosse tolto dal proprio tetto ed accinto a tanto cammino.
parta, per forza di rima, dal proprio intendimento. dante, conv.,
all'altra. soffici, 1-278: era proprio un tranvai o non piuttosto un'irrisione
e si assumono piena responsabilità anche in proprio). cellini, 4-531:
scrittori, sia per mancanza d'un carattere proprio, sia per una meticulosa deferenza agli
madre. -modificare, adattare (al proprio interesse) per ottenere un vantaggio.
di veder le cose ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse
che ognuno s'accomodi allo istinto suo proprio. idem, 202: il nostro corte-
. 10. rifl. mettersi a proprio agio, mettersi a sedere; sistemarsi
a sedere; sistemarsi; ritornare al proprio ordine (situazioni complicate, difficili)
. rifl. agire, comportarsi secondo il proprio comodo, prendere, servirsi.
del quale è forma, ha ciò di proprio, che lascia lo spirito libero di
parole d'isaia dette a quelli del suo proprio tempo si dicono adempiute in coloro che
questi libri ci piace di nominarla: posciaché proprio titolo non l'è ancora, che
virtù, egli si è in quello ufficio proprio nostro, e de'fiorentini, del
gli accompagnava con qualche carità del suo proprio. 3. collaborare; fare
avvocato. d'annunzio, iv-1-533: è proprio vero dunque che qualche parte d'odio
, con molto minor sospetto, e proprio come un tempo nei nostri paesi. moravia
intr. (acconsènto). dare il proprio consenso, la propria approvazione; assentire
che accorcia. diminutivo (di nome proprio). salvini, v-406-2: tonchio
confidenza che hanno questi tali uomini del proprio loro accorgimento è non meno fuor di
/ che ne l'altrui soccorso è il proprio danno, / fugge. 3
accostata, rimovera'tu dello stato del proprio riposo? g. villani, 10-8:
agg. che se ne sta raccolto nel proprio covo; rannicchiato, appiattato.
, agg. che sta raccolto nel proprio covacciolo, nel proprio cantuccio.
sta raccolto nel proprio covacciolo, nel proprio cantuccio. tommaseo-rigutini, 2855:
accóvo). tose. ritirarsi nel proprio covo; accovacciarsi. giuliani, i-295
incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. petrarca, 360-44: così in
sinisgalli, 6-239: modigliani gli piacque proprio nelle parti in cui accusava una digestione degli
? sarebbe forse mal detto in senso proprio l'acerbità delle frutta? o l'altra
acero dello zucchero [acer saccharinum, proprio del canada), che dà un
il nemico più acerrimo: l'attaccamento al proprio essere fisico. e. cecchi,
un boia, ma 00! da farci proprio l'aceto dei sette ladri. pea
. achille, sm. nome proprio dell'eroe principale dell'iliade (figlio
acidalio). acidàlio, agg. proprio di acidalia; originario, proveniente da
: quella [del naviglio] era proprio l'acqua che ci voleva per noi:
più urgenti, quando si era trovato proprio coll'acqua alla gola. de marchi,
pane. -tirare l'acqua al proprio mulino: fare il proprio interesse.
acqua al proprio mulino: fare il proprio interesse. stefani, 6-94: ciascuno
don alfredo, qui, gli è morta proprio ieri la moglie... a
salute vuole che colui il quale scopre nel proprio fondo una sorgente d'acque minerali,
viale che porta all'acqua acetosa, proprio a un passo dalla ferrovia di viterbo
: la gola è grossicciuola, e proprio pare / di rame una mezzina in
andato a cercare il fresco; sono proprio andato a vedere le piante e gli
acquerelle, che secondo me è il proprio, come che altro non siano gli
agg. disus. e letter. non proprio, ricevuto da altri. targioni
lunga e molteplice civiltà, discernere il proprio dall'acquisito. = dal lat
. ottenere in proprietà, annettere al proprio possesso, far cosa propria (mediante
, tirare in lungo, differire a proprio vantaggio il verificarsi di un avvenimento.
(plur. m. -ci). proprio dell'acrobata, del funambolo. -anche
si studia di coprire e mascherare un proprio difetto od errore. tale estensione di
equivale dunque ad acuire e moltiplicare il proprio piacere o il proprio dolore. idem
acuire e moltiplicare il proprio piacere o il proprio dolore. idem, iv-2-90: ella
cui ci si rappresenta la fiamma, suo proprio termine e naturale, ma le è
in quel luogo che a me pareva più proprio secondo che io voleva sconficcare toppa
dati, i-383: l'uso vero e proprio di lei [la geometria] si
i-872: il carbonaio che non aveva proprio coscienza, né timor di dio
2. disus. mettere a proprio agio, sistemare comodamente; rendere comodo
impressione d'essere arrivato a grandi marce proprio vicino alla culla di adamo, a un
umili e umilianti della propria arte, del proprio orgoglio. baldini, 4-48: sento
.. addentellato: il che è proprio degli innamorati o di coloro che temono.
, 19-304: spesso fattoi montar su 'l proprio dorso, / l'addestrava al maneggio
di missione, e di riferire al proprio governo. baldini, 4-192: le
che ormai gli s'addiceva il comodo proprio, perché non c'era niente di
parlare il nomare la persona per lo proprio nome, in ciò che più d'
8-118: che stupore, sentire il proprio io, sempre serrato come la polpa d'
coi denti bianchi dentro una bocca enorme, proprio addomesticati come gli europei. baldini,
ora non è più niente, si addormentano proprio come i fanciulli dopo essersi scalmanati.
uomini. segneri, iv-449: è proprio del signore distribuire i suoi doni a
deledda, ii-492: abitava una capanna proprio romantica, addossata ad un ciglione,
ruvidamente la frusta addosso al mio amor proprio? giusti, v-202: spero tra
recchiato / per le parti adempir del proprio uffizio. man zoni,
ridi dei musei, con termine più proprio detti parafisi. = voce dotta
sempre, è l'infinito bene, / proprio oggetto adeguato del su'amore. segneri
savonarola, iv-385: e tutto l'amore proprio è incluso qua drento in questa roba
consigliamo, come sempre, il più proprio per il men proprio. rigutini- cappuccini
sempre, il più proprio per il men proprio. rigutini- cappuccini, 7: adempire
teso e tranquillo dell'uomo nell'adempimento del proprio dovere. 2. dir
nel focone del pezzo, ed è proprio de'cannonieri. 7. fis
significare che una persona o cosa è proprio quella che fa al caso, quella che
con fracasso come un carro armato, proprio sul selciato nella strada adiacente. si-
non si veggono; ma non sentono proprio ira l'un contro l'altro. amanti
panzini, i-241: la strana apparizione adocchiò proprio me: mi ordinò con certi cenni
giallo, grasso, basso... proprio non è un adone. -dimin
, in partenza, avesse accettato, a proprio danno, il trionfo del maestro.
adoperare comporta usi più eletti ed è proprio segnatamente laddove trattisi ài operare sia con
ricopra, / e tomi l'alma al proprio albergo ignuda. boccaccio, 1-21:
quella circostanza, faceva anche il suo proprio vantaggio, difendeva un'eredità che presto
rioso / e adorabile e proprio / della tua carne spogliata.
cognome dell'adottante e lo aggiunge al proprio. ibidem, 436: l'adottante deve
tr. [adòtto). riconoscere come proprio il figlio d'altri, mediante un
che se l'adottavano per prole di proprio ingegno. marino, 7-106: a
2. scegliere, accettare, assumere in proprio (per un uso).
esempi i chiaro oggimai ch'ai secol proprio vuoisi, / non contraddir, non
e giudizi. getti, 12-30: per proprio comodo loro seguitano la pronunzia così fatta
4. disus. estraneo, non proprio; falso, fittizio. crescenzi volgar
è una curiosità, ma un vero e proprio problema. = variante di dunque
segni. ojetti, i-543: che proprio da questa adusta e bellicosa romagna abbia
fortemente abbronzato, di colore arsiccio, proprio di chi sta a lungo al sole,
. idem, 28: lo lor proprio colore [dei giacinti] è come cera
panzini, i-826: eravamo cosi lontani, proprio là dove... neol.
che l'aquila portasse questa pietra nel proprio nido, perché aiutasse la femmina a
, mi accorsi subito che l'afa, proprio a causa di quelle nuvole scure che
l'aspetto dell'uomo affaccendato, ch'è proprio dei faccendoni e dei faccendieri. giusti
: lavorate tanto in questo mese! è proprio un mese di affacchinaménto.
nel commercio, nella professione, nel proprio lavoro. tommaseo [s. v
su cui il magistrato deve esprimere il proprio giudizio. -per estens.: caso
uomini di gran lunga quella cognizione del proprio cuore, che han dello spirito e
quelli che dal naturale affascinamento dell'amor proprio occupati sono. tommaseo [s.
, 10-202: « della mia vita devo proprio venirne a capo in quest'anno,
: e illusione delle illusioni par che sia proprio questa: che l'individuo crede di
, 4-294: non glie ne importava proprio nulla di conoscerla, nulla affatto.
della moglie. non lo si conosceva proprio più, e tutti stroncavano per sapere qual
la cagione. nievo, 268: proprio chi afferma che il mondo progredisce sempre
, di farsi un nome anche col proprio valore. ma è pur sempre grande
la difficoltà di farla tacere, e proprio come i bambini, una volta afferratele,
negli ed affettato, mi riesce proprio il simbolo della confutazione. occhi
e la passiva bontà, le erano affezionate proprio nel cuore. bocchelli, 1-iii-13:
moto circolare o ima perpetua consistenza nel proprio luogo, affezion che sole sono atte
, o cosa da cui dipenda il proprio destino. affidare alla provvidenza la cura
l'indello scemamento e affievolimento dell'amor proprio. dustria di dio. leggi di toscana
di sé, allevare qualcuno come figlio proprio (cfr. affiliare).
, 160-176: sapete che 'l corbo è proprio affigurato al demonio, però ch'egli
dal dolore. moravia, vii-5: era proprio magrissima, col viso affilato e lungo
; perfezionarsi, raffinarsi; progredire nel proprio miglioramento. pier della vigna, ii-117
altro non vegg'io che 'l proprio viso! lippi, 4-18: alzando il
nella seconda lettura del sonetto di poco proprio osservai, affissandomi in esso più sottilmente
sedendo a stare affissi / su 'l proprio trono loro / quasi immobili e saldi.
nome greco, che è il loro proprio; quello avuto nella schiavitù.
direzione. moravia, vii-149: era proprio quello che ci voleva, soggiunse, per
l'ansar e batter del petto, proprio è in nostra lingua anelare e ansare,
si rifidano nel buono affor- tificamento del proprio cuore. lettere e istruzioni dei dieci
innestato, allorché emette radici per conto proprio. deriv. da affrancare *.
4 francare ', francatura sarebbe più proprio e più elegante che 'affrancazione *.
in cui gli uomini si scambiano del proprio sangue che fanno uscire e bevono reciprocamente
pezzo in quell'anticamera fredda gelata, proprio di palazzo antico, con le pareti
voce, / e ricercando del suo proprio latte / i dolci fonti, affretta il
se convenga per un eccessivo zelo del proprio diritto affrontare le conseguenze dell'odio e
anche 'diminuita '. il termine proprio è restremata » (tommaseo, s.
dovè l'argilla cedere ad esso il proprio solvente. affusolare, tr.
, e le spighe chinano il capo proprio come se morissero. d'annunzio,
borghini, 1-80: la nostra cena col proprio vocabolo rende buon conto di sé,
cecchi, 6-320: era un vero e proprio agente di stranieri, che per suo
il significar poi alcuna azione dimostra il suo proprio uficio [del verbo], che
, revisore '; il significato filosofico è proprio della scolastica; nell'accezione comune (
. fagiuoli, 1-6-70: era più proprio se [il testatore] l'avesse
agevolato. colletta, i-252: ricco del proprio, e agevolato alle ambizioni dal grado
, 6: aggettare... è proprio delle comici, bozze o altre parti
. piegare alla propria volontà, al proprio destino; sottomettere, soggiogare. tommaseo
aggiuntivo perfetto è quel che accenna alcun proprio accidente nel sustantivo. = voce
tale, che sì come e'non è proprio nome della cosa alla quale lo diamo
non potea chiamarsi per nome più proprio che per quello di rdnula,
ombra, o con l'aggrapparsi al proprio codino, di trarsi a salvamento fuori del
mano perché e'non è al luogo proprio; lasciala andare: come la tocca
. aggravarsi sulla corda: fare il proprio danno. lippi, 6-14: perch'
aggraziata, con certi capelli biondi, proprio d'oro. pan zini
intero fascio, superata ora da quello del proprio peso, si troncherà. a.
in servizio presso un reparto diverso dal proprio: passare, ricevere, trasferire in aggregazióne
somma rigutini, 246: aggrovigliolare, nel proprio, di filo più fatica a coprirgli
: cercò d'impedire che lo scompiglio del proprio spirito s'aggruppasse in quel sentimento d'
col mal volere, il qual è proprio del demonio. 2. ant
battaglia con quel possesso, il quale è proprio non di un principiante, che appena
. -anche rifl.: mettersi a proprio agio; sdraiarsi, riposarsi.
3. rifl. servirsi a proprio piacimento; appagarsi, giovarsi.
! leopardi, 32-250: al secol proprio vuoisi, / non contraddir, non repugnar
dotti o nobili, usati agli agi del proprio stato ed alla tranquillità degli studi.
-sentirsi, essere, stare a proprio agio: non provare alcun imbarazzo,
denari. -ant. fare il proprio agio: fare i propri bisogni.
agiterà nostro intelletto, / tranne il proprio diletto / d'amar senza confine.
. mosse dal vento, ondeggiano, par proprio il verde mare che si agiti.
capo. -non vale un aglio: proprio nulla. ceccoli, iii-673 (11-2
lastri, ir2-i47: avendo nel proprio territorio diversi climi, diversa è pure
di lana sporca, con qualche agnellino proprio bianco qua e là, cui la lana
agnellino2, agg. che è proprio dell'agnello. sacchetti, 11-88
disse: « sì mamma », proprio come un agnello che viene condotto al
/ chi siede in lor l'util suo proprio agogna, / non cimando,
aspettazione disiderare: ed è questo atto proprio di cani, li quali davanti altrui
agostano, agg. d'agosto, proprio del mese d'agosto.
). agostiniano, agg. proprio del pensiero di s. agostino
da agresto2. agrèste, agg. proprio dei campi, che vive nei campi
, essendo la gemma delle viti termine proprio, perché gli uomini, e molto più
esistenti, e che avessero l'agro proprio, per poterlo assegnare ai coloni. fu
usare scaltrezza e inganno per riuscire nel proprio intento; fare il proprio tornaconto;
riuscire nel proprio intento; fare il proprio tornaconto; guadagnare con inganno; barare
ovvero l'aiutante, la quale ha per proprio di rinvigorire la nostra volontà contro il
altrui, tosto puote mancare del suo proprio. dante, vita nuova, 21 (
un aereo in senso verticale intorno al proprio asse (cfr. imbardata).
silenzio di questa camera d'albergo / proprio non c'è che il mio cuore che
, / e tomi l'alma al proprio albergo ignuda. idem, iii-2-74: er'
quella casa certo dir si poteva il proprio albergo della allegria. tasso, 3-5:
grandezza, poiché i rami loro gravati dal proprio peso finalmente si fiaccherebbero. carletti,
ogni generazione. ojetti, ii-642: proprio la storia ci passa davanti: l'
e poi a convertirsi nel vero e proprio legno): si presenta di colore
che si riferisce agli alcali; proprio degli alcali. -reazione alcalina (
: paolo egineta scrisse dell'alcea per proprio capitolo, così dicendo: l'alcea è
alcionèo, agg. letter. proprio dell'alcione. cicognani, 12-26
. = deriv. dal nome proprio aleramo. àlere, tr. ant
alessandrino1. alessandrino1, agg. proprio dell'antica ci viltà di
dell'arte per 1 'arte, manchi proprio ogni materia che dia il punto d'
. alètto1, sf. nome proprio di una delle tre furie: le
alfiere è arrestato tanto da un pezzo proprio quanto da un avversario, che in
l'avvertenza di non lasciare scoperto il proprio re). montale, 2-92
un osso. = dal nome proprio fr. alphonse 'alfonso'. cfr.
termine della chirurgia ('riduzione al proprio posto delle ossa dislocate ': il
, di altri (altrui); non proprio; diverso, straniero. novellino
l'uomo alieno da se medesimo e proprio de la persona amata. machiavelli,
che due sono i moti, l'uno proprio, e l'altro alieno. segneri
pubblico. panzini, ii-538: se proprio lo stato vuole lui alimentare le scuole,
alito fresco, profumato di frutta, proprio degli adolescenti, le invadeva un benessere
sorte di nomi, fuor del proprio loro. b. davanzali, ii-263:
era allargato, era tornato ad essere proprio il suo cuore. aveva subito cominciato
scrittore: tradotto, imitato e quasi fatto proprio dai latini). b
il nostro credere, allatinate, e proprio del paese dello scrittore. allativo
nutrire con il latte; allevare col proprio latte (detto della madre o della balia
balia che fa attaccare il bimbo al proprio petto). boccaccio, dee
nutrito dalla madre o dalla balia col proprio latte. -anche al figur.
idem, 10-13: il nostro amor proprio di soldati vinti era salvo: ormai combattevamo
, a discolpa); portare ragioni in proprio favore, a sostegno del proprio diritto
in proprio favore, a sostegno del proprio diritto; citare, riferire.
in fondo e dare accento artistico e proprio al quadro cominciato, onde lo chiude
forte e netta la distinzione tra processo proprio dell'artista e processo proprio dell'allegorista;
tra processo proprio dell'artista e processo proprio dell'allegorista; e per quest'ultimo
a lìbito: a piacere, a proprio arbitrio. m. villani,
sorprese ci prepara la sorte, e proprio allorquando viviamo più fiduciosi che nulla avviene
, invece delle figure richieste dal proprio sistema. = voce dotta,
: ora sarò forse allucinato dall'amor proprio, ma pur non veggo nel mio passato
10-202: « della mia vita devo proprio venirne a capo in quest'anno;
veduti e solamente lasciarvi l'allumacatura del proprio nome. = deriv. da
e illustrò lui col di lui proprio lume. = deriv. da allumare1
eguale e infinito. baldini, 4-55: proprio di faccia ai macelli generali..
causa del fallimento della mamma ero stata proprio io, con la mia nascita imprevista e
, / e torni l'alma al proprio albergo ignuda. cantari, 318: alla
chi molto almanacca, non trovando il proprio conto a commettere una mala azione se
d'oriente. boiardo, 1-5-35: proprio parea di persia uno almansóre / con
berni, 5-40 (i-136): parea proprio di persia un almansóre, / con
alò ». alò2, nome proprio, che compare nell'uso proverbiale toscano
alpis (plur. alpes): nome proprio delle alpi italiane, poi con
». alpigiano, agg. proprio delle alpi; alpestre, montanaro;
alta, dondolava con quelle sue scarpine, proprio quelle lì che spuntavano allora fuor della
). papini, 28-171: proprio nell'epoca di questi altalenamene di pensieri
, ma se venisse per appetito dell'onore proprio, tu se'spacciato. machiavelli,
che allontana dalla propria natura o dal proprio aspetto; modificazione che viene a rendere
o per il loro partito o per il proprio interesse, si laceravano nel senato o
sarà al vostro volere come al mio proprio, e voi ne disporrete come alter ego
di sé (della propria dignità, del proprio stato), fierezza d'animo (
palazzeschi, 4-56: aveva spremuto il proprio ingegno per ritrarre con la seta l'
comandare, disporre dispoticamente, secondo il proprio arbitrio. -guardare, trattare dall'alto
malattie lunghe e durevoli hanno questo di proprio, di avere degli alti e dei bassi
latina pronunciata rotonda all'italiana, è proprio la lingua per gli altoparlanti e per
che: non diversa- mente che, proprio come). latini, i-809
l'aveva sempre distratto la paura del proprio, gli faceva ora un'impressione nuova
v-i 7: così ciascuno mette il proprio paradiso nell'inferno degli altri.
genti? collodi, 773: bisognerebbe proprio dire che l'uomo è fatto male!
, non saranno, se troppo amor proprio non mi lusinga, del tutto inutili
, degli estranei (in opposizione a proprio). latini, i-2633: vedi
in opposizione a il suo, il proprio). iacopone, 9-8: si
bene si è disposti a sacrificare il proprio benes sere, il proprio
proprio benes sere, il proprio tornaconto. tommaseo-rigutini, 287:
denze, l'una verso il proprio simile, l'altra verso se stesso,
del prossimo, senza badare al proprio interesse o tor naconto.
. m. -ci). che è proprio dell'altruista, che è mosso da
non saghe in grande altura / per proprio sentimento. fra giordano, 2-293: avemo
se 'l popol di marte / devesse al proprio onor alzar mai gli occhi, /
alzata: nelle assemblee, manifestare il proprio voto, la propria approvazione alzandosi in
amalfi, che viene da amalfi, proprio di amalfi. d'annunzio, 11-866
, si lascino ai chimici nel senso proprio; e ai francesi nel senso figurato
un cilindro di ghisa girevole intorno al proprio asse, per trattare col mercurio 1
. = deriv. dal nome proprio amali. amamèlide, sf.
incorso al nostro comune e sì del nostro proprio danno e interesse,...
altro, che amare se medesimo col proprio amore, sì la perderà. petrarca,
rifl. amare se stesso, avere amor proprio. cavalca, 10-93: chi troppo
= voce dotta, deriv. dal nome proprio amhara. amarifìcare, tr. {
iacopone, 4-18: o falso amore proprio, c'hai tutto lo contraro!
. di profumo acuto, penetrante, proprio delle sostanze amare. negri, 2-937
: quello amatore è un animo nel proprio corpo morto, e nel corpo d'altri
. amatriciano, agg. che è proprio di amatrice. -spaghetti all'amatriciana
m. -ci). medie. proprio dell'amaurosi; affetto da amaurosi.
). che si riferisce alle amazzoni; proprio delle amazzoni. anguillara,
molto peggio che morire di malaria nel proprio campo. -per simil. e al
ambascia tòrio, agg. che è proprio dell'ambasciatore; che si riferisce all'
. ambientale, agg. che è proprio dell'ambiente; che si riferisce all'
grazzini, 4-43: ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio ai baleni
, 24-22: la torrei nel letto proprio, / ma ella [mia moglie]
quella goffaggine ambiziosa, ch'è il proprio carattere degli scritti di quel secolo.
. m. -ci). che è proprio dell'ameba, che si riferisce all'
si riferisce all'america, che è proprio dell'america (in particolare, degli
e alfine disse: « se vuole farmi proprio un piacere, me le dia
coloro i quali non sanno togliere fi proprio cervello dalla propria pancia, entro alla
tanto gnare con la mimica il proprio pensiero o a in desia
(plur. m. -ci). proprio di amleto; che è angosciosamente incerto
. amletismo, sm. atteggiamento proprio di amleto: irresoluto, incerto,
arenosa, ma poi pensò che era proprio da sciocco ammaccarsi così le ossa per
., 3-50: e ciò farò col proprio esempio ammaestrante ciascuno. l. salviati
discostandosi molto dal vero, tutto tira al proprio modo di fare, tanto nelle figure
..; lui che guardando uno del proprio sesso pareva assalirlo in atto di sfida
ed era veramente capace, se non proprio di ammazzarmi, per lo meno di
. -fare ammenda: riconoscere il proprio fallo e porvi riparo; fare penitenza
potendo ammettere bellezza che superi quella del proprio amore, un sospetto soltanto li faceva
; che si riferisce all'amministrazione; proprio dell'amministrazione (sia pubblica sia privata
faceva solamente ridere, e ridere proprio di cuore essendo una cosa di ordinaria
supera il tutto: il più proprio del quale attributo non poteva egli certamente
5-119: preparava già per il proprio piacere un discorsetto blando, ammolliente
, e così ammollivano e temperavano il proprio idioma colla mescolanza degli altri. alfieri
ammollire ha però un senso buono suo proprio: cuor duro si ammollisce per compassione
3-6-9: ammonire ed essere ammonito è proprio officio di vera amistà. dante,
il sentimento abituale ch'egli aveva del proprio essere. albertazzi, 193: tesori
, 149: scoscendere... è proprio de'rami dell'albero...
carletti, i-59: il modo però più proprio e più dilettevole di pigliar detti pesci
che sono, e il desiderio è proprio di quelle che non sono. idem
morale, e amóre d'elezione, proprio dell'uomo, espressione di intelligenza e
posso colpirti senza temere che il mio proprio sangue si versi tutto per le tue ferite
-parlare d'amóre: esprimere il proprio amore alla persona amata. castiglione
pregare d'amóre: chiedere rappagamento del proprio amore. novellino, 47 (79
, quasi tranquillo e pieno / proprio retaggio suo, roma lasciarmi.
non di sé. 8. amor proprio: desiderio di vedere riconosciuto e giustamente
di vedere riconosciuto e giustamente apprezzato il proprio valore. -in senso negativo: eccessiva
de l'amore: / ne l'amor proprio tanto s'abbracciao, / che 'nantepuse
ogni peccato; e chiamasi l'amore proprio. savonarola, iii-450: un altro punto
e questo si è che l'amor proprio v'inganna e sì v'acieca,
è per rispetto che voi amate l'onor proprio tanto che non volete accettare la correzione
oggi non ci è se non amor proprio, e poco si curano li uomini
: -e'non è peccato l'amor proprio, perché lo amare sé medesimo è cosa
, o esecrabil peste / de l'amor proprio: o perverso veleno. magalotti,
9-2-89: eh che il nostro amor proprio è così ingegnoso da saperci far credere,
di piacere che il mio maledetto amor proprio mi fa credere che meritino. c.
dalla voluttà, da un cieco amor proprio e da una gigantesca presunzione, i
? cesarotti, i-75: i vocaboli amor proprio, interesse, lusso, usura,
. idem, i-159: l'amor proprio, la prevenzione, l'abitudine non avranno
con quella delicata attenzione che l'amor proprio ci fa ordinariamente usare verso i presenti
ragionava spesso di quella qualità di amor proprio che oggi è detta egoismo. idem
universale dei vizi umani è l'amor proprio, in quanto si rivolge sopra lo stesso
. idem, i-134: l'amor proprio è sottilissimo, e s'insinua da per
ora sarò forse allucinato dal- l'amor proprio, ma pur non veggo nel mio passato
debitore di una piccola soddisfazione di amor proprio, ed io ho ottenuto il mio
: non le dico questo per amor proprio: mi perdoni, è un folle
e né meno molto lusinghiero pel mio amor proprio. idem, iii-121: il mio
idem, iii-121: il mio amor proprio oltraggiato domandava qualche riparazione. deledda,
sempre piacere, lusinga il nostro amor proprio, l'aver indovinato una cosa,
un interessamento che imbaldanziva il suo amor proprio soddisfatto. gozzano, 455: la civetteria
cosa... -no. l'amor proprio: molto logico. e la stima
, ma piuttosto episodi psicologici dell'amor proprio e della speranza. cardarelli, 6-90
sui miei passi, se l'amor proprio non m'inganna, quasi sempre dei
1-144: occorre spogliarsi del- l'amor proprio delle antichità e degli aristocratismi mal compresi
.. troppo le solleticava l'amor proprio, perché il suo giovane ammiratore non
ove il superno amore / lavò col proprio sangue il nostro errore. campanella,
, / chiuso e parvente del suo proprio riso. idem, par., 19-20
amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la terra sempre discende
che ha natura d'amore, che è proprio d'amore; che viene dalla
ricava, che le parole nel loro proprio e nel loro intero sempre posseggono più
aggiungono alla favola. panzini, iii-476: proprio quella benedetta abitudine di amplificare non fa
16-v-275: i4 « a è un termine proprio delle ricette medicinali, col qual
. anacardino, agg. che è proprio dell'ana- cardio. ricettario fiorentino
(plur. m. -ci). proprio dell'anacoreta. filicaia,
-ci). disus. che è proprio dell'anacronismo; anacronistico. b
. che non si confà con il proprio tempo, con la propria civiltà;
in assoluta assenza di ossigeno molecolare (proprio di microrganismi che sottraggono l'ossigeno necessario
, sf. ling. fenomeno fonetico (proprio del toscano e da questo diffuso nell'
. m. -ci). che è proprio dell'anafora, che si riferisce all'
dal mutamento dehe lettere di un nome proprio. pallavicino, 5-168: né altra
(plur. m. -ci). proprio dell'anagramma, che è formato secondo
si riferisce all'ano, che è proprio dell'ano. -canale anale:
un significato all'altro, dal senso proprio a tanti altri o traslati,
. m. -ci). che è proprio dell'anapesto, che è formato da
che riguarda l'anatomia, che è proprio dell'anatomia. baldinucci, 102
. ancillare, agg. letter. proprio delle serve; che concerne le domestiche
un grande corpo unito, che lavora al proprio destino ancipite e dubbioso, finché non
ancorché non apparisse, un vero e proprio benessere si era diffuso in quella comunità.
? = in origine, nome proprio di una vecchia e brutta dama,
. idem, vii-91: le porcellane erano proprio andanti, roba da case popolari.
a guardar pietosamente il barcaiuolo. -dobbiamo proprio andare con un lago di questa sorte
mosca, tu sei, ve', proprio simile / alle mosche, importu- naccio
il papa: fallire, mancare al proprio scopo. panzini, iv-25: andare
: piacere, garbare; rispondere al proprio gusto. segneri, iii-3-196: consigliano
: andare a genio, essere di proprio gusto (di persona o cosa con cui
coraggio... pareva di andare proprio col vento in poppa. -andare
leguminose papilionate [andira araroba), proprio dell'america tropicale, che fornisce la
= dal fr. andrienne, nome proprio dell'omonima commedia dell'autore-attore francese michel
: fece dipingere, ma bene, proprio da pittori, tanti tamburelli, con
., 24-72], 285: affollare proprio è in nostra lingua anelare et ansare
il popolo l'ha il suo vocabolo proprio, che è 'fiaccona '. slataper
è locuzione divenuta comunissima in cambio del proprio 'snervato, fiacco'. gnoli,
anetino, agg. bot. che è proprio dell'aneto; che si riferisce all'
la terra di trucioli d'oro, vai proprio meno delle anfananti ipotesi dei metafisici?
nostra. idem, 25-93: avere al proprio servizio uno spettro di materia sottilissima.
'). anfiteatrale, agg. proprio dell'anfiteatro; a forma d'anfiteatro
fiume un podere..., proprio in quel punto ove la corrente rivolgesi formando
. ojetti, ii-76: la valle è proprio chiusa ad anfiteatro dalla nuda montagna d'
si riferisce agli anfìzióni, che è proprio dell'anfizionia. lampredi, 2-68
poverina, / morta, ma l'era proprio un'angiolina. baretti, ii-9:
(plur. m. -ci). proprio degli angeli, che appartiene agli angeli
« guarda, angelo mio, non ho proprio tempo ». 5. bambino
e stucca, / ch'ella par proprio un angiolin di lucca. =
. agg. e sm. che è proprio e caratteristico dei popoli di lingua inglese
, angoscia e viltà partoriscono, non proprio pazzia: ma generano la pazzia propriamente
più saperne di ripigliare il duetto, proprio quando avevo tante altre cose da dirle!
quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia
atomo brilla dall'indole / nativa un proprio di rai sorriso. idem, iii-400:
vita animale. bon- 2. proprio della bestia; che obbedisce all'istinto
animavversione. animale1, agg. proprio dell'anima, degli es
, il gagliardo tempo dell'animalone nel proprio tempo saltellante e preciso.
(plur. m. -chi). proprio degli esseri animati (come sono
, di dormire? 2. proprio della bestia; simile a una bestia.
. botta, 5-96: pure il valor proprio ed i conforti dei capitani tanto gli
disdice a giudici ordinari, nondimeno è proprio de'principi, che sono legge viva e
quello stato. -recare qualcuno al proprio animo: renderselo amico. compagni
il burattino, perdutosi d'animo, fu proprio sul punto di gettarsi in terra e
un'anatra; e ci guazzava dentro, proprio come un'anatra. 2
traballante come un anatroccolo che ha rotto proprio allora il suo guscio. viani,
annacquato, un moro stinto, ma proprio un moro di quelli di legno verniciato
con un annaffiatoio d'argento annaffia il proprio giardino per mantenervi pulite e lucide le foghe
bontempelli, 6-279: ognuna annaspava nel proprio terrore come in una melma cedevole a
ma non vedete che io non so proprio che cosa annaspo? alvaro, 4-222
annunzio, iv-2-8: dentro l'acqua pareva proprio un delfino, con quella schiena curvata
sperimenta maggior la consolazione, che nel proprio abbassamento, e nel proprio annichilamento.
che nel proprio abbassamento, e nel proprio annichilamento. leopardi, i-253: magistrale
ben sì come tu t'annidi / nel proprio lume. petrarca, 128-41: or
, 92: annientare è il più proprio per dire tatto di far tornare nel
? - rignare si dice, ma il proprio è annitrire. caro, 7-964:
cui il sole, mercé il suo proprio movimento da occidente verso oriente, compie
1-555: sempre inteso ad annodare col proprio incomparabile ascendente personale relazioni politiche in favore
inerzia, senza sapere come spendere il proprio tempo. seneca volgar., 3-211
che in queste carte si dice per proprio suo nome annona. = voce
. varchi, v-147: il numero proprio, ciò è il novero è,
l'annuale prodotto dei loro beni nel proprio mantenimento e con far del bene agli
in europa, annullare col confronto del proprio esempio tutti i principi d'italia alzando
. pea, 7-151: ma bisogna proprio essere soli per annullare del tutto gli interessi
si riferisce all'anodo, che è proprio dell'anodo. anòdino (rar.
7-50: è notevole che dostoievski indichi proprio nell'efferatezza, più o meno inconscia
quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e vero tema, disusato in
essere anonimo; il tenere nascosto il proprio nome. 2. mancanza di
a controllare completamente, e dirigere a proprio volere, la proprietà d'un numero infinito
persona, autore che tiene nascosto il proprio nome. baretti, i-236: un
-conservare vanonimo: tenere nascosto il proprio nome, la propria identità. 6
lo portava a cercare nemici e antagonisti proprio fra coloro che più gli somigliavano. gramsci
estens.: prossimo al polo sud; proprio dell'antartide. boti, 3-309
che il pensiero rimandi, come a proprio antecedente, alla sensazione. 2
. anteliale, agg. astron. proprio dell'antelio. -luce anteliale
un osservatore vede circondata l'ombra del proprio corpo, segnatamente intorno alla testa, battuto
più di qualcun altro; sostituire il proprio giudizio all'autorità di quello altrui.
a starci come fo io, bisogna proprio aver voglia di pigliare un'anticipazione sull'
fascisti per diventare un fascista; ma proprio per il solo fatto che lui era
m. -ci). che è proprio dell'antiparlamentarismo. gobetti, 1-57
ancora abbrucia, tutto che sia questo proprio del fuoco. tasso, n-ii-361:
superi. antiquatissimo). che è proprio dell'uso antico, d'altro tempo
di questi uomini ha pensato di mandare proprio lei un poeta al parlamento. l'antitesi
nome comune, al posto del nome proprio (volendo sottolineare l'eccellenza di una
, all'inverso, applicando il nome proprio di un famoso personaggio a chi mostra
pone qualche cosa in vece del nome proprio, come in vece di cicerone appresso
). che concerne l'uomo, proprio dell'uomo. = voce dotta
conobbe che l'uomo, sotto il proprio tetto, poteva addomesticare, educare, o
antroponimo. antropònimo, sm. nome proprio di persona. = voce dotta,
muse). - per estens.: proprio delle muse. basso, iii-375:
. che si riferisce all'aorta, proprio dell'aorta [stenosi, insufficienza aortica
. m. -ci). che è proprio dell'apagoge; che segue il metodo
, fare le prime dichiarazioni intorno al proprio intendimento. redi, 16-viii-380: crederei
. m. -chi). disus. proprio delle api, che concerne le
. api ciò, agg. proprio di apicio, degno di apicio;
concerne la letteratura apocalittica; che è proprio dell'apocalissi. -in partic.:
. apollineo, agg. letter. proprio di apollo, che si riferisce ad
si riferisce all'aponevrosi, che è proprio della aponevrosi. a. cocchi
completa alla propria professione, al proprio compito. ranza, i-197: levatosi
m. -ci). che è proprio degli apostoli, che concerne gli apostoli
apostolico: il credo. 2. proprio del sommo pontefice, papale. g
vi-25: savio giudicio di prelato, e proprio degno d'un nunzio apostolico consumato nei
ragione, esser questo un dir più proprio: avvenendo talora che 'l papa
appaga. idem, 129-37: del suo proprio error l'alma s'appaga. a
di un committente, al compimento a proprio rischio di un'opera o di un
, o per soddisfare un soverchio amor proprio... a certi letterati maldicenti
4. figur. ciò che è proprio di qualcuno (o di qualcosa)
; ma il servire a tavola è proprio delli gioveni. marino, 5-69: chi
maggiori cognizioni dell'animo altrui che del proprio. algarotti, 2-69: per render
uni dentro degli altri, ch'era proprio una confusione. = lat.
, vii-245: lei, poi, era proprio quello che si dice un tipo comune
e moglie propria, onde nasce l'amor proprio. baldinucci, 1-95: cominciò ad
4. che si addice, che è proprio. boccaccio, dee., 7-3
dal mondo. 4. essere proprio, addirsi, spettare, convenire;
le velleità che suscitava. pensai che fosse proprio questo che la appassiva. marotta,
. sostantivo comune, distinto dal nome proprio. varchi, v-143: noi diminuiamo
accenna l'essenza particolare, si dice proprio; quell'altro che segna tesser comune,
poi ha preso il significato di nome proprio. -locuz. disus. lasciare
-locuz. disus. lasciare il proprio per l'appellativo: lasciare il certo
lasciano, come si dice, il proprio per l'appellativo. lippi, 9-3:
lippi, 9-3: e lascia il proprio per l'appellativo, / cercando miglior pan
note al malmantile, 9-3: lascia il proprio per l'appellativo. maniera di dire
castellano di quella, ed appellato per proprio nome sadoc. salvini, 39-vi-221: si
, o di persona nell'adempimento del proprio dovere. barilli, 2-146: anche
moravia, ix-68: 10 allora, proprio calma, come se, invece del fucile
come semplice appendice a un vero e proprio vocabolario della lingua italiana.
, 16-96: come quel fiume c'ha proprio cammino / prima da monte veso inver
vaghi di libertà e l'appetiscono come loro proprio bene. idem, 10-59: nel
pratica a desiderare e a cercare il proprio appagamento; impulso, tendenza naturale (
, non le volle nominare per lo proprio nome, cioè femine, ma disse
sito, / e dava aiuto al lor proprio appetito. -buon appetito: formula
. tendenza della volontà a raggiungere il proprio fine; appetito vivo, intenso;
panzini, i-573: lo sbircio è proprio cattivo: gli altri due sono due
torno. moravia, xi-276: eravamo proprio indivisibili o meglio lui non si staccava mai
la religione, riducendola ai limiti del proprio cervello, impiccoliscono la scienza.
tempi addietro credevasi che questo ranuncolo fosse proprio soltanto della sardegna. beltramelli, iii-301
consentire, mostrarsi favorevole, dare il proprio consenso. ariosto, sai.,
esempi / chiaro oggimai ch'ai secol proprio vuoisi, / non contraddir, non repugnar
4-68: al mercato poi vero e proprio degli uccelli... s'appoggia saltuariamente
una rappresentazione individuale, tolta dal proprio àmbito? 2. sostegno; appoggiatoio
di proposito; per l'appunto, proprio per ciò; convenientemente, opportunamente (
appozzato da tanti laghi, che è proprio una maraviglia che si tenga insieme.
. 7. ant. far proprio, ricevere, accogliere. s.
stato prima come sangue nelle vene del proprio padre, poi come apprendista e infine
la dirittura e bontà della vita al proprio piacere. tasso, 15-6: per
capirle, di apprezzarle, era nato proprio per fare il signore. sbarbaro,
co munemente intr. fare proprio, prendere e tenere per sé
cosa comune. or puoi tu farti proprio il sole? dante, par.,
lat. tardo appropriare (da proprius 'proprio ', e nella forma volgare anche
proprietà. 2. disus. proprio, esattamente, precisamente. o.
in proprietà. -al figur.: proprio, caratteristico. s. caterina da
natura è juris divini, all'uso proprio e perpetuo. boccardo, i-170:
colui, il quale rivolge in uso proprio e con danno del proprietario o possessore
comune anche alle altre due, ma proprio di una d'esse in modo particolare
che approvare. 2. esprimere il proprio consenso, la propria adesione; assentire
. che approva; che dà il proprio consenso, la propria lode.
moto sii naturale da principio interno e proprio appulso senza resistenza. idem, 642
lei; o, per dire la cosa proprio a un puntino, che pensasse a
... o, per dir proprio la cosa appuntino, ch'egli pensasse
. (superi, appuntissimo). proprio, esattamente, per filo e per
causa della nave, quanto il peso proprio d'essa nave appunto. savonarola,
v-32: dopo tutto, doveva essere proprio un buon figliolo serio e onesto,
3. convenientemente, opportunamente; proprio a proposito. boccaccio, dee
». aprilino, agg. proprio dell'aprile. ojetti, ii-120:
era seduto s'apriva una cavità, proprio all'altezza della sua testa.
pensieri, le proprie intenzioni, il proprio animo). giamboni, 6-69:
apuano, agg. che è proprio delle alpi apuane e del territorio vicino
. in modo caratteristico dell'aquila, proprio dell'aquila. ricci, 3-61:
). aquilonare, agg. proprio del vento d'aquilone.
. -ci). disus. che è proprio dell'aquitania, che si riferisce all'
. m. -ci). arabo; proprio degli arabi; proveniente d'arabia
che viene d'arabia, che è proprio dell'arabia e dei suoi abitanti; abitante
dei numeri. 3. arabo-ispano: proprio degli arabi di spagna. d'annunzio
aracnèo, agg. letter. proprio del ragno, simile al ragno.
. che concerne l'araldica; proprio degli stemmi nobiliari. carena,
. m. -ci). che è proprio degli aramei, che si riferisce agli
. arancino, agg. che è proprio dell'arancia, che ha il colore
: comportarsi bene, fare scrupolosamente il proprio dovere. b. davanzali, i-15
arbitrale, agg. dir. proprio dell'arbitro. -giudizio arbitrale:
socio a nominare arbitri contro il proprio interesse. = deriv. da
sm. disus. che giudica a proprio arbitrio; che compie un calcolo d'
tr. ant. calcolare, valutare a proprio arbitrio. leggi di toscana, 9-72
: ma perché... è proprio degli errori opposti identificarsi e passare l'
di operar bene o male a proprio talento. manzoni, 119: la libertà
a tradimento. -d'arbitrio, di proprio arbitrio: di propria iniziativa, senza
nudo. -ant. essere nel proprio arbitrio: essere padrone delle proprie azioni
e la loro disciplina, arbitre repentinamente del proprio destino,... divennero ben
. m. -ci). che è proprio di arcadia (come mitico paese bucolico
inno mio nel vuoto, quale proprio di un arcangelo, che ha la virtù
. e. gadda, 275: pareva proprio la mala uomini insensati. marino, 326
trasmette ai puntoni delle falde il peso proprio delle strutture sovrastanti e le forze esterne
. marino, 7-60: l'arco proprio adoprò d'archetto in vece, / e
archilochèo e archilochio, agg. proprio di archiloco, che si riferisce ad
archipresbiterale, agg. ant. che è proprio dell'arciprete. de luca,
mentire e architettare inganni anche per conto proprio e tornano in patria profondamente corrotti.
. (plur m. -ci). proprio dell'architettura, relativo all'architettura.
si riferisce all'architettura, che è proprio dell'architettura. sinisgalli, 6-98
e deserto paesaggio sardo, qua troppi proprio archivio di redazione, un'esposizione di ritratti
grazie della vostra arcicarissima lettera. è proprio un dì di pasqua per me quando
. arci consolare, agg. proprio dell'arciconsolo. redi, 16-v-195
arcidiaconale, agg. eccles. proprio dell'arcidiacono. panzini, iii-496
archidux. arciducale, agg. proprio dell'arciduca, della sua dignità
di gusto agro, di sapore acerbo (proprio della frutta non matura).
arcivescovile, agg. eccles. proprio di un arcivescovo, della sua dignità
a caccia a'grilli. mi pareva proprio una vita riposata. ma l'arcivescovo
nie- volc, non in sul passo proprio, ma di sopra a quello dua
aggiungi che l'arco romano è fatto proprio per queste dolci regioni latine, perché
cose importanti. -fare arco del proprio corpo sopra qualcuno: curvarsi su di
coprire i figliuoli facendo sopr'essi arco del proprio corpo. -l'arco tira molto
ardo. verga, i-139: ma proprio quello che si dice innamorarsi, sentirsene
ardire che qui s'intende è più proprio nome temerità. 4. impresa
-ci). stor. che è proprio dell'areopago, che concerne l'areopago.
. aretino, agg. geogr. proprio di arezzo; na tivo
un po'con gli argani, e proprio da secentista. = voce tecnica
. che si riferisce coll'argentina, proprio dell'argentina; abitante dell'argentina.
dei capelli che le coprivano le tempie, proprio là dove cominciavano ad apparire dei fili
e la sua forma non solo laddove proprio è argine, ma in tutti i
vita aveva potuto misurare la forza del proprio errore verso il figliolo senza potervi opporre
intendere quel ch'altri dica, ma hanno proprio lume ed occhi de l'intelletto vero
. m. -ci). che è proprio dell'argolide. - per estens.
di ragionamento; ragionare; esporre il proprio pensiero con logica serrata; addurre argomenti
parti non faceva che replicare il suo proprio argomento. idem, pr. sp.
tutti l'aria di sbucar di sotterra proprio in quel momento, di tornare allora allora
labbra aride e denti giallastri ch'è proprio degl'infermi. deledda, ii-808:
arietino1, agg. ant. proprio dell'ariete. bruno, 3-681
si deve affrontare per dar misura del proprio merito. dante, par.,
). 2. agg. proprio del popolo, della civiltà indoiraniana.
a una pura nudità dolorante nei suo proprio fulgore. panzini, iv-35: arioso:
plur. m. -ie-chi). proprio della poesia dell'ariosto, che ricorda le
(plur. m. -ci). proprio dell'aristocrazia, nobile. - sm
savinio, 1-144: occorre spogliarsi dell'amor proprio delle antichità e degli aristocratismi mal compresi
(plur. m. -chi). proprio di aristofane; che imita o che
(plur. m. -ci). proprio della filosofia di aristotele, conforme ai
che riguarda la scienza dei numeri; proprio dell'aritmetica. -media aritmetica:
buffoneschi. giusti, ii-344: proprio al vedere, era destinato al burlesco
(plur. m. -chi). proprio di arlecchino; degno di arlecchino:
a danno di chi le usa a proprio vantaggio. -arma d'asta o in
, i-132: sull'armadio a specchio proprio davanti al talamo, trovasi ad ali
! » diceva. « vorresti arricchirlo proprio tu l'armaiolo? e a spese mie
, / la fa morta cader nel proprio chiostro. baretti, ii-179: al
si riferisce all'attività dell'armatore, proprio dell'armatore. alvaro, 10-174
. qui è preso anche nel suo proprio significato di * maneggiar l'armi'.
dal nome della regione, del color proprio della crisocolla. l'elettissima è quella che
sm. che proviene, che è proprio dell'armenia; abitante dell'armenia.
armentale, agg. disus. che è proprio degli armenti; che vive in armenti
che vive in armenti, che è proprio degli armenti. boccaccio, vii-105:
pirandello, 5-58: suo marito era poi proprio dell'armento, e lieto e pago
ad incontrare erode, quel che resta proprio d'intatto, d'ancora vivo,
si riferisce all'armistizio, che è proprio di un armistizio. armistìzio,
risce all'armonia, che è proprio dell'armonia. armònium (anche
quel luogo che a me pareva più proprio, secondo che io voleva sconficcare toppa
classe. pea. 3-140: non poteva proprio transigere con certi arnesi...
al malmantile, 396: arrampicare è proprio dei gatti e di altri animali simili,
accomodare, aggiustare, rassettare, così nel proprio, come nel figurato, e più
capellano volgar., i-399: al proprio marito a sé congiunto, con tutte le
arredare con gran lusso, secondo il proprio istinto di grandezza, un appartamento.
: l'istesso alvarado gli suggerì il proprio arresto, come uno dei mezzi da poter
che nessun giurista il quale tenga al proprio decoro, userebbe tale gallicismo.
2-63: io sono in quel momento proprio come / chi si desti sull'orlo d'
. -in arretrato: in ritardo sul proprio tempo. panzini, iii-731: era
; impegnare temerariamente, compromettere (il proprio denaro, il proprio onore, la
compromettere (il proprio denaro, il proprio onore, la propria vita);
per una presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella sagacità del suo accorgimento
. tozzi, 2-30: finché non era proprio inverno, portava soltanto un paio di
. dati, 93: conoscendo parrasio il proprio valore, se ne gonfiò, e
è il voler pur seguire il suo proprio. tasso, ii-37: onde è ragione
3269: l'arroganza o è opinione del proprio merito più audacemente dimostrata, e perciò
sfacciato di cosa che vada oltre al proprio merito o è pretesa di cose che non
in parte nascosta; l'arroganza ha per proprio di mostrarsi nella sua sfacciataggine. rajberti
paesi, e si contentano del loro proprio, per guardia del quale stanno sempre
: scapperei a casa, ma è proprio un cascare dalla padella nella brace,
: si fermava [il biroccino] proprio accanto a uno di questi trapezi di
arrotate dell'osservatorio... era proprio una luna. 3. erre
: voi gridate, che voi parete proprio uno arrovellato. celimi, 2-4 (
quali mezzi, inalzare alcuna volta il proprio mestiere alla dignità dell'arte.
si riferisce all'arteria; che è proprio delle arterie. arterioso. soderini,
arterióso, agg. che è proprio delle arterie. a. f
agg. che si riferisce, che è proprio di un'articolazione, di una giuntura
si riferisce agli artigiani, che è proprio degli artigiani. g. bentivoglio
. 2. agg. che è proprio degli artigiani; che esercita l'artigianato
è dell'uso comune, ma nel proprio, almeno, non giova anticarlo.
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'arte,
si riferisce all'artrite, che è proprio dell'artrite; causato dall'artrite.
attaccatura delle foglie allo posizione all'accento intensivo proprio del lastelo, o dei rami al
ascellare, agg. anat. che è proprio dell'ascella; collocato nell'ascella (
religione per la quale i proprio col volerlo nascondere palesava il suo ascendente
era o o per scosso proprio tra i suoi fedeli. anche il gigante
incontravano così due momenti della civiltà moderna proprio nella fase più tormentosa del loro ascendere.
latina. ascessuale, agg. proprio dell'ascesso, caratteristico dell'ascesso [
i monti] si partecipa dell'ascetismo proprio dei luoghi alti. àschero [àscaro
dell'asciuttore. pea, 5-167: era proprio come essere sul greto di un fiume
baldinucci, 2-6-586: atteso massime il brio proprio di sua nazione col quale le recitava
non è il voler pur seguire il suo proprio. tasso, 7-113: non ha
o il re, vestendo un carattere proprio, ed essendo assai distanti dal popolo
rifl. figur. analizzare i moti del proprio animo cercando di coglierne anche le sfumature
esistenza, non ricava da altri il proprio essere, è assoluto, increato
(plur. m. -ci). proprio dell'asia, che viene dall'asia
mi vien l'asima, / nate proprio per filare. gr azzini, 4-164:
, agg. ant. di asino, proprio di asino; asinino.
(plur. m. -chi). proprio di un asino. -al figur.
agg. disus. tipico dell'asino, proprio dell'asino. casti, iv-110
il resto. asinino, agg. proprio dell'asino; caratteristico dell'asino.
, sciocco; villano, zotico; proprio di persona ignorante, villana. dante
. praticossi inoltre di applicare un nome proprio a queste macchine, e massimamente di
fecevi / sei gentilezze, che fu proprio l'asino / alla lira. -legare
delle donne [crusca]: sarebbe proprio come metter l'asino a cavallo. fagiuoli
alla testa d'un battaglione? era proprio un metter l'asino a cavallo.
si riferisce all'asma, che è proprio dell'asma, di chi ha l'
quegli aspetti / per luce, e pregio proprio, aspettazione, trovo finalmente un compratore
magno volgar.], 26-6: proprio desiderio degli arroganti è questo, che
è l'aspro di un risentimento forse proprio verso la donna. 19.
, perché assaggiassero nelle cose il sapor proprio delle cose. deledda, ii-33:
testa. tombari, 1-55: se proprio vi preme un assaggio del mio vino,
e, vedendoseli [i bravi] venir proprio incontro, fu assalito a un tratto
la promessa] io allora l'ho fatta proprio di cuore... * disse
al ventilatore che compiendo mezzo giro attorno al proprio asse rinfresca la camera in ogni angolo
, ascrivere; riconoscere, fissare come proprio; consegnare. iacopone, 41-7:
) preciso, assegnato e devoto proprio per da vero. di pagare
ricevere il pagamento da parte di un proprio debitore (detto assegnatario). - assegnazione
assegnato) ad effettuare il pagamento al proprio creditore (assegnatario); delegazione di
solo a un banchiere o a un suo proprio cliente (e costituisce una garanzia contro
parla; e di questo lusinghiere si è proprio assentare, cioè piagentare.
per un lungo periodo di tempo dal proprio luogo di residenza, di studio o
. chi si tiene abitualmente lontano dal proprio luogo di residenza, di studio
in vita di una persona scomparsa dal proprio luogo abituale di domicilio per cui si
. tn. -ci). scherz. proprio dell'assessorato, pertinente all'assessorato.
fatto di fresco, nel ridursi pel proprio peso al punto della sua definitiva stabilità
asseveranza, che non pareva a lui proprio -la colpa era mia, e della indiscretezza
-ónis. assiale, agg. proprio dell'asse; disposto secondo l'asse
. metastasio, 1-8-42: virtù col proprio sangue / è della patria assicurar la
di conchiudere un matrimonio, noi siam proprio obbligati a far molte e molte ricerche
continuerebbe sempre nell'affetto paterno e suo proprio verso quelle provincie. 0. rucellai,
il fuoco? -no, no. proprio anche contro le rotture. montano, 105
sm. dir. che ha stipulato a proprio favore un'assicurazione; che è oggetto
. soderini, iii-214: ancora è proprio l'assideramento nella nascita del cane,
a supporre che una semplice oncia di proprio ben digerito e sminuzzato chilo o latte.
). 4. figur. fatto proprio. 5. sm. bot.
-trice). che assimila, fa proprio. tommaseo [s. v.
(con la propria opera, il proprio denaro, il proprio consiglio); curare
opera, il proprio denaro, il proprio consiglio); curare (un ammalato
possedere i mezzi per risolvere clamorosamente a proprio vantaggio una situazione, un evento;
l'assoldare, il prendere al proprio servizio. assoldare, tr.
; prendere a soldo, assumere al proprio servizio dietro compenso. m
, ma piuttosto episodi psicologici dell'amor proprio e della speranza. boine, ii-82:
assorbire, l'assimilare, il far proprio. - anche al figur.: 1'
raccogliere in sé; assimilare, far proprio. p. della valle, 1-83
gridava che se non gliene dava uno proprio da amico non gli avrebbe parlato più
, agg. che assume, fa proprio. magalotti, v-101: in niuna
. mi disperavo vedendo che aveva assunto proprio la parte del demonio. pavese,
mie responsabilità. 2. far proprio, prendere; attribuire a se stesso.
vista di uno scopo determinato, fatto proprio. dante, purg.,
panzini, iii-731: la germania intende, proprio ora, d'esaurire il suo programma
elevazione al cielo di una persona col proprio corpo, in vita o in morte.
. ant. collocarsi, sistemarsi nel proprio posto; stabilirsi, prendere dimora (per
). astrale, agg. proprio degli astri, celeste. bruno
accade intorno, distacco dalla realtà (proprio di chi è assorto in un suo
sentimento veniva distinto dal modo di conoscenza proprio delle discipline astrattive; ma non si sapeva
stesso, in quanto concetto vero e proprio. è astrazione (si dice),
guerrier siam di ventura, / senz'alcun proprio peso, e meno astretti / a
(plur. m. -ci). proprio dell'astrologia; che concerne l'astrologia
). asturiano, agg. proprio delle asturie. 2. paletn
ingegno che in calabria, lì schizza proprio dalle pietre, ma raramente è congiunto a
donna tiene sempre in serbo nel cofanetto del proprio ingegno. gobetti, 1-193: le
, 3-1082: gli propri studii ed il proprio splendore l'han reso chiaro e nobilissimo
(plur. m. -ci). proprio dell'oceano atlantico. leopardi,
nell'africa occidentale). 3. proprio dell'atlantide. vico, 345:
: trasfigurare la realtà rappresentata è il proprio dell'arte. circonfonderla di atmosfere che destano
. che si riferisce, che è proprio dell'atomo o della fissione di esso.
atomo brilla dall'indole / nativa un proprio di rai sorriso. aleardi, 1-405:
atrabiliàrio, atrabilare), agg. proprio di chi è affetto da atrabile. -del
il che non è altro che il suo proprio nome latino corrotto nel volgare. usasi
quando fanno sangue. atritici è detta proprio quando è carne superflua, che pende
gr. " arporco?, nome proprio tratto dall'agg. énrponoc, 'che
il cui capitello è un frutto pendente proprio al sommo del fusto. bel frutto:
atteggiandosi e movendosi, ciascuno secondo suo proprio moto, e naturale di sua figura,
donna spargente un vaso d'acqua in quel proprio moto atteggiata, che ce la dimostra
canzonava per le parole che dicevo. proprio per questo avevo fatto l'attendente,
gli ha ottenuti con titol di padron proprio; ch'è altra pretensione che volergli
salvini, 39-vi-121: ne avevano eretto un proprio tribunale per tenere in attento gli uomini
non aveva perduto una parola, stava proprio come un credente alla predica; debbo
a speranza dell'altrui aiuto che del suo proprio podere, avacciava gli romani a battaglia
. m. -ci). che è proprio dell'attica, che proviene dall'attica
alla perfetta estremità, la quale nel proprio odio consiste; perocché, chi questo
abbia attinto l'ultima energia nel profondo del proprio essere. boine, ii-138: vivevi
mettere, segnare all'attivo, al proprio attivo: valutare come vantaggio per sé;
come vantaggio per sé; ascrivere a proprio merito, far valere come qualità,
conv., ii-vn-4: lo pensiero è proprio atto de la ragione, perché le
ojetti, i-524: un atto notarile ferma proprio il gran nome, dante alligherii,
attòrio, agg. dir. disus. proprio dell'attore (in senso giuridico
dato d'attorno, e ha trovato proprio la villa più bella e più grande.
iii-169: il ladro... era proprio un brutto ceffo, lungo sbilenco,
tendenza a contrarre matrimonio nell'ambito del proprio ambiente etnico e religioso, della propria
attribuisco, attribuisci). assegnare come proprio; riferire; riconoscere (una particolare
, agg. riconosciuto, assegnato come proprio. giannotti, 2-1-181: che
il male a l'amico che al proprio paziente. della casa, 565:
fronte, / attuffò come pria nel proprio fonte. bruno, 3-593: lo
2-77: gli uomini non si innamorano proprio per essere audaci: ma spesse volte,
violenza del contrasto con la norma, proprio di un'opera d'arte d'eccezionale
cinematografo, televisione); che è proprio, si riferisce al cinema e alla
augellésco, agg. ant. proprio dell'uccello. salvini, 3-71
una) ed un nome, è proprio della lingua italiana (augnare, arrischiare,
, per dire che non era proprio finita e morta. '-bene
. letter. di corte, proprio della corte; che è sede della corte
o agli elisi, ci ritroveremo proprio così, beati e senza nome,
8-4-202: e come serve 'l carro al proprio auriga, / così alla prima luce
salvini, 12-3-344: nome formato dal mio proprio nome /... / e
questa modestia il carattere di autenticità del proprio giudizio. cassola, 2-135: in
a scegliere come fonte di ispirazione il proprio mondo interiore, i casi, le
il rappresentante stipula con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra
impone tirannicamente la propria autorità, il proprio volere. - anche agg. manzoni
(plur. m. -ci). proprio, tipico di autocrate; dispotico
azioni; valutazione lucida, spregiudicata del proprio lavoro (da parte di un artista,
fatto da personalità politiche, dell'operato proprio o di un'organizzazione, per mettere
nativo del paese, non immigrato; proprio del paese, locale, indigeno.
pur avvertendo che gli spiace, ed è proprio brutto! ». autodidàttica,
(plur. m. -ci). proprio dell'autodidatta. rigutini-cappuccini, 175:
fa di se stesso, del proprio operato (a viva voce, per scritto
disciplina che trova in se stessa il proprio fondamento, la propria giustificazione; che
, sf. il nutrirsi di parti del proprio corpo (e avviene di certi
autògrafo, agg. scritto di proprio pugno dall'autore. -per estens.
, sf. psicol. introspezione del proprio io; osservazione di se stesso.
autolesióne)). produrre lesioni sul proprio corpo. - anche al figur.
sf. ferita, menomazione operata sul proprio corpo. = voce dotta, comp
. attività diretta a produrre lesioni sul proprio corpo: si manifesta in soggetti psichicamente
autolesionismo, testimonianza di un vero e proprio complesso di inferiorità. = voce
produce o cerca di produrre lesioni sul proprio corpo, per conseguire determinati scopi (
m. -ci). che è proprio dell'autolesionismo. autolettiga, sf.
ha in sé i princìpi del moto proprio; macchina che imita i movimenti dei
trasporto di passeggeri, munita di motore proprio che ne consente la trazione da sola o
(plur. m. -ci). proprio dell'autonomismo. autònomo, agg
(in gran parte inconsapevole) del proprio danno, morale o materiale,
di indirizzare il volere altrui secondo il proprio, ottenendo fiducia e obbedienza (per
sf. visione dell'aspetto esterno del proprio corpo o degli organi interni, che si
esame di se stesso, del proprio operato. b. croce,
, il quale tema l'invasione del proprio territorio, deve aspirare alla autosufficienza;
trasporto in italia e come un vero e proprio disconosci mento di quella necessità
autunnale, agg. d'autunno, proprio dell'autunno. m.
cioè, tra il vero e proprio braccio e la mano): formato dal
se medesima per tutta l'immensità del proprio teatro, coll'ebbrezza superba di sentirsi
od opinioni. viani, 14-391: sarà proprio bene che i giovani siano tenuti lontani
: gli gridai in, faccia, proprio con odio: « ma chi credi di
onor d'italia avaro / e del suo proprio. alamanni, 6-5-97: e d'
procurarsi; impadronirsi, far venire in proprio potere (una persona). novellino
dal tribunale speciale... mi ricordo proprio di quando dissero in casa: baldini
se l'arme s'han da dare al proprio erede, /... / la
berni, 145: tanto l'han proprio i suoi figliuoli a noia. idem,
che, annziché retribuir d'alcuna mercede il proprio cancelliere o nodaro, pretendeva far parte
un signore di quella sorte, l'avesse proprio davvero col povero filatore di montagna.
o tanto o più che 'l proprio a petto. idem, sat.,
, 134: in fin, questo amor proprio ha del bestiale; / e l'
s'io voglio. -avere in proprio potere. petrarca, 299-12: ov'
(plur. m. -ci). proprio del- l'averroismo. aversièra,
m. -ci). che è proprio dell'avesta, o della civiltà che
, giacché ognuna di esse ha per proprio istinto que'certi siti chiamati da pescatori
, per concentrarsi tutto nella contemplazione del proprio mondo interiore, nell'esame dei propri
vantaggio (sugli altri); sfruttare a proprio vantaggio. storie pistoiesi, 218
te stesso, che plachi l'amor proprio altrui offeso dall'av- vantaggio che tu
privati della carità, e stanno nell'amor proprio di loro medesimi; il quale amore
di loro medesimi; il quale amore proprio ha avvelenato tutto quanto il mondo.
fa impressione. bisogna convenire che fu proprio un avvenimento da giovedì. emanuelli,
5-1-32: allora considerava ognuno come affar proprio tutto ciò che avveniva allo stato.
maladetta pazienza, e procede da amore proprio e terreno. petrarca, 23-8:
esse s'avvenisse, come l'avrebbe il proprio signore usate. idem, dee.
quanto in mano di dio: bisogna proprio lasciargli fare a sua voglia. carducci
nell'avvenire. pirandello, 5-19: era proprio solo, con la miseria dietro,
la fortuna a portata di mano. e proprio tu ci vuoi negare il tuo aiuto
. -ci). da avvenirista, proprio dell'avvenirismo. b. croce
mi avventa. = per il significato proprio, che è lanciare al vento,
2. per estens. non proprio né essenziale, ma aggiunto o acquistato
d. bartoli, 34-328: or al proprio del seme, aggiunto il sale avventiccio
, 38 (662): ha proprio fatto uno sproposito perpetua a morire ora;
così bene per effetto di un moto proprio. cardarelli, 6-13: sono per avventura
morte, trasfuse con più amore il proprio carattere. idem, v-239: non
una fascetta per imporre il rispetto del proprio stato, e che pareva un avvertimento
. prendere in una rete; ridurre a proprio arbitrio. - anche al figur.
, non è ben detto; il termine proprio è avvitire. =
hanno il diritto di trattenere per il proprio fabbisogno. avvittare, tr.
, 1266: avvocatarsi è entrare proprio nell'esercizio della professione. ferd.
(plur. m. -chi). proprio di avvocato, degno di avvocato (
(advocatòrio). agg. ant. proprio di avvocato, tipico di avvocato.
bisognava nascondersi ancor meglio, esaltare il proprio io, avvolgersi in un'atmosfera di repulsione
parole (nel discorrere, neiresprimere il proprio pensiero). tasso, 10-48
'. aziendale, agg. proprio di azienda, della azienda.
azimutale, agg. astron. proprio dell'azimut; che forma l'azimut
. azionàrio, agg. commerc. proprio di azione, costituito da azioni (
legale e processuale il riconoscimento di un proprio diritto, che si ritiene violato.
collettività, di far valere in nome proprio un diritto o un interesse che spetta
a controllare completamente, e dirigere a proprio volere, la proprietà d'un numero infinito
, 2-91: aveva azzeccata una casetta proprio di gusto suo; ned è meraviglia
aveva trapiantati e azzuccati: non volevano proprio dire padre, figliolo e spirito santo,
. 3. agg. ant. proprio del babbuino. -al figur.:
valle, / di che 'l suo proprio nome si deriva [= vaichiusa],
(plur. m. -ci). proprio di babele; che risale alla torre
palazzeschi, i-818: faceva passare dal proprio piatto qualche pezzetto di stufatino o baccalà
, o simili: ed il suo significato proprio è fare strepito, far rumore-,
? fece dipingere, ma bene, proprio da pittori, tanti tamburelli, con priapi
, non ci chiamino più per il proprio nome. baciucchiare (basciucchiare)
e provvedere meglio a se stesso, al proprio interesse, alla propria difesa).
aver cura soltanto di sé; procurare il proprio interesse; non occuparsi affatto degli altri
preziose persone che, si badasse solo al proprio comodo e alla propria salute, si
nel solaio, non ci si badava proprio. pea, 3-143: la società
, guardia che il contadino fa al proprio campo durante la raccolta. =
autorità badiale sopra di chi scrive, proprio proprio come se fossero un platone in grecia
badiale sopra di chi scrive, proprio proprio come se fossero un platone in grecia
col bucato o altro, ognuno col suo proprio diavolo sotto il cielo delle solitudini.
delle debolezze. siamo convinti che il proprio bagaglio nessuno lo può cambiare.
quella bagattella di cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca al lupo
altra volta c'era garbino. l'è proprio allora che fra i bagnanti succede sempre
della bettola sciancato con una percossa il proprio figlio, disse freddamente: di che
. bacchelli, 1 -iii-534: siete proprio una buona ragazza. salvo...
stesso che tartagliare; ed è il verbo proprio che esprime 11 parlare de'piccoli bambini
egli aveva teso l'orecchio per udire il proprio nome o quello dell'infame, che
un barbon nero appuntato ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio ai baleni.
suoi compagni via, / che parve proprio un baleno sparissi / e che la
di balestrarmi dall'altra parte del globo. proprio dall'altra parte. fucini, 64
così bastardo, così eunuco, scema proprio la noia. de amicis, ii-459:
non oltrepassare un certo limite (nel proprio operare), a non insistere (
richieste, per circoscrivere e definire il proprio pensiero ed evitare illazioni arbitrarie).
., perché la bastonatura è stata proprio con tutti i fiocchi. bastoncèllo
i cardi di stagione, / sarebbe proprio come se volesse / mettere un legno su
loro inspiegabile sempre, un vero e proprio mistero, si è che un bel
batavo (o baiavo), agg. proprio della batavia, che si riferisce alla
v.]: batillo, dal nome proprio del giovanetto cantato da anacreonte, che
. panzini, iv-62: « nome proprio di fanciullo di samo, amato dal poeta
fermò sul breve piazzale dinanzi alla locanda proprio mentre passava un battaglione di moschettieri.
248): piagnendo si batteva, proprio come / se per giustizia fusse condennata
-anche al figur.: perdere il proprio tempo. a. f. doni
il muro. pratolini, 2-496: ma proprio tu mi hai detto e ripetuto che
di nuovo la voce verdore, male proprio degli oppilati ed oppilate, che hanno il
roberto, 310: pericolava tutto il proprio avvenire, il frutto di quindici anni
(plur. m. -ci). proprio dei batteri. alvaro,
, agg. relativo al battesimo, proprio del battesimo (acqua battesimale, grazia
. battésmo), sm. sacramento proprio a molte chiese cristiane, amministrato per
de'seguire intenderai, / e da lui proprio ti battezzerai. pulci, 2-35:
la madre, che fa battezzare il proprio figlio); tenere a battesimo,
ed i battimano, e l'avresti detta proprio dessa, se,
resterebbe nella sua partizione qualche battuta di proprio. mazzini, ii-287: un
i soldati sopra le reni per lor proprio bagaglio, detto altrimenti zaino 5
bavarése1, agg. e sm. proprio della baviera, proveniente dalla baviera
è il piano. 2. proprio dei mercenari bavaresi. bavarina, sf
io vo, dice, nell'abito proprio de'letterati, il quale è una veste
chi sapeva leggere, la c'era proprio la meta. indovinate un poco:
. pareva nata a cattiva luna! è proprio vero che la fortuna è cieca!
, 2-210: tutti colorano / al caso proprio /... / ogni
degli animi inchiude maggiore efficacia di amor proprio, dovunque esso s'inclini, e
manifesti: la qual maggioranza di amor proprio importa maggior desiderio di beatitudine, e
ch'egli nuota nella beatitudine dell'amor proprio, senza cosa che turbi la contentezza
). verga, ii-91: era proprio un bebé, un pulcino bagnato,
, 41-422: avean provvisto per sé proprio certi beccafichi freschi, grassi, scelti.
cerchio una spada per allontanare tutti dal proprio bene, e per rapire l'altrui.
che un uomo si è ammazzato di proprio pugno. -le turbe accorrono, fanno cerchio
un podere con una casa rurale, proprio in quel punto ove la corrente rivolgesi formando
. che si riferisce al cervelletto, proprio del cervelletto. -atassia cerebellare: dovuta
cerebrale, agg. del cervello, proprio del cervello; riferibile al cervello (
statura. 2. figur. proprio dell'intelletto, dovuto all'intelletto:
. che si riferisce alla cerebropatia, proprio della cerebropatia. 2.
ben favellare e del così acconcio e proprio usar che faceva le lor cerimonie,
della quale albizo, / fratei di quella proprio di cui spasima / questo bel cero
, agg. ant. di cerro, proprio del cerro. anguillara, 12-4
parte son poi, che dal suo proprio seme / surgon più liete, la