dal quale tu prima li nutritivi alimenti prendesti, ti priego che tu medesima t'
mente mia d'allora / che tu quivi prendesti a far dimora! nievo, 586
antivedere: / se nel mio mormorar prendesti errore, / dichiareranti ancor le cose
a te e a lei, amistà prendesti, è vedova. torini, 247
cagion voi vi facesti frate / e non prendesti la lancia come io / e tante
valenti cittadini, i quali comunemente tutti prendesti il sacro battesimo di questo fonte,
e 'l regno: / poi sul mincio prendesti umano velo. garzoni, 1-24:
, 24-48: se nel mio mormorar prendesti errore, / dichiareranti ancor le cose
mia d'allora / che tu quivi prendesti a far dimora! tramater [s.
399: ti lasciasti battezzare e prendesti nostra fede. paolo da certaldo,
vinto; e la via vera / prendesti opposta, di cui tanto calme,
sputo, fragelli e morte / laida prendesti traforte, / vita noi dando tuttore.
altro un giuoco; ma tu mi prendesti. credo bene: ero quasi ancor vergine
inizio; e i profughi tu sempre / prendesti a bordo della tua gran nave.
sputo, fragelli e morte / laida prendesti traforte, / vita noi dando tuttore
lettera. pasolini, 7-124: tu prendesti alla lettera tale ironia fintamente ribalda.
hai facto? tu credevi, quando prendesti caterina, che, non che li
. unità di misura di 7-168: prendesti la squadra martini, trasparente, quella tempo
sol per emendar le nostre colpe / prendesti umana carne e nervi e polpe,
, or pur larga e spedita / strada prendesti al ciel da questa oscura / valle
antivedere: / se nel mio mormorar prendesti errore, / di- chiareranti ancor le
gozzano, i-314: « non mi prendesti! » disse e rise ancora /
: tu, che guardando inamorasti, / prendesti il foco nanti a lo sprendore.
rappacificarsi. barducci, lxxxviii-1-205: ben prendesti la scorza sanza 'l torso / quando
de l'umanità del servo / tu prendesti carne e nervo. petrarca, 23-137:
, 12: or, s'ascoltarmi sì prendesti a schivo, / non ischivar d'
dal quale tu prima li nutritivi alimenti prendesti, ti priego che tu medesima t'
/ povertà nostra e ointa a noi prendesti. carducci, iii-2-136: ei ne
di gioia e di piagenza; / prendesti seguitante il parpiglióne: / la spera
, che guardando inamo- rasti, / prendesti il foco 'nanti a lo sprendore: /
laude dei bianchi toscani, xcvi-89: prendesti carne umana / di virgo maria, fontana
dio, molto giocondo in cuore / prendesti terra in aulide pietrosa! barilli, 5-91
. sol per emendar le nostre colpe / prendesti umana carne e nervi e polpe /
dio, molto giocondo in cuore / prendesti terra in aulide pietrosa! / tornavi
/ quando di piazza 'l mio guanto prendesti. boccaccio, dee., 1-2 (
/... / « non mi prendesti » disse e nse ancora / al
vizo. anonimo, i-619: tu mi prendesti, donna, in tal punto,
, v-329: ascendesti in alto, prendesti la cattività, tollesti gli doni dalli
scoglio / te produsse, e dal mar prendesti orgoglio. algarotti, 1-iii-13: alla
profane piante, / calcar la terra ove prendesti u latte? bruni, 426:
castelfranco. boiardo, 1-295: tu prendesti, o signore, questa guerra contro agli
». anonimo, i-619: tu mi prendesti, donna, in tale punto,
non ài fatta ragione, ché tu prendesti il mio cavallo », e la parte
. negri, 1-218: tutto già mi prendesti e tutto avrai, 7 la giovinezza
] fece iocundare / lo qual tu prendesti per amare: / per lui sapia
te vinto; e la via vera / prendesti opposta, di cui tanto calme,
. anonimo, i-619: tu mi prendesti, donna, in tale punto,
infilzatura, / un gran marrone a sdiricciar prendesti, / t'ingolfasti in un mar
cor di gioia e di piagenza; / prendesti, seguitando il parpaglione: / la
balia. barducci, lxxxviii-i-205: ben prendesti la scorza sanza t torso / quando
armellin bello e caro, / che me prendesti come pesce a l'amo, /
me strano, / e 'n quello mi prendesti / per farmi poi da'begli occhi
: sputi, fragelli e morte / laida prendesti [gesù], traforte, /