dossi, 589: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre tra gli
quanto a me, che dove si è pranzato, si ceni e si dorma.
spero e per essa e per me -ha pranzato da papa, troverà qui da disporre
orticello suo, e credeva avere lautamente pranzato, se a quelli avea aggiunto un po'
egli detto anche a noi che avremmo pranzato non alla tavola di un re,
famose le dormitine che gabriellino schiacciava dopo pranzato all'aragno. -acer. dormitóna
, iii-188: la sera, dopo aver pranzato da henry, tutto rinnovato e inamericanito
la tua regnante maestà... ha pranzato da papa, troverà qui da disporre
malaccio. imbriani, 4-212: avevo pranzato non malaccio, e tutte le mie
a casa loro con domandarci se avevamo pranzato. -privo di arte, di
dalle quattro alle cinque s'è già pranzato e quasi digerito anche il caffè,
con chi abbia parlato, dove abbia pranzato, con quali individui abbia praticato colui
271: e così, come avete pranzato? -ottimamente. -davvero? - diamine
ci scrive: « ieri ho pranzato con mio tìglio presso una scuola
benedetto croce. l'altra sera ho pranzato con lui da de marinis, e iersera
iersera i de marinis e lui hanno pranzato da me. croce è un narratore inesauribile
. biffi, 6: dopo pranzato andammo alla rotonda di san luca ed
il patriarca greco mi incolpò di aver pranzato dal patriarca latino, e fui condannato
la tua regnante maestà... ha pranzato da papa, troverà qui da disporre
ben pasciuto. -che ha appena pranzato. dossi, iii-48: s'ei
, 3-229: avevo fatto un bagno, pranzato in famiglia, risposto abbastanza pazientemente a
a me, che dove si è pranzato, si ceni e si dorma; l'
= denom. da pranzo. pranzato, agg. famil. che ha pranzato
pranzato, agg. famil. che ha pranzato, che ha consumato il pasto principale
bevuto ', 'cenato ', 'pranzato 'e perfino il cannibalesco 'mangiato
. -dopo pranzo: subito dopo aver pranzato, nel primo pomeriggio (v.
: dalle quattro alle cinque s'è già pranzato e quasi digerito anche il caffè,
pranzare di nuovo, pur avendo già pranzato. l. pascoli-, ii-490
. pascoli-, ii-490: volle, tuttoché pranzato avesse, che sedesse e ripranzasse seco
imonenti. biffi, 6: dopo pranzato andammo alla rotonda di an luca ed
. visconti venosta, 298: ho pranzato appunto ventiquattr'ore fa; poi ho
. dossi, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli
famose le dormitine che gabriellino schiacciava dopo pranzato all'aragno. flaiano, 1-ii-858: poi
mille volte intanto, quando egli ebbe pranzato, trasse fuori toriuolo e altre mille stette
ferd. martini, 1-iii-85: ho pranzato a racconigi. una decina di commensali.
straordinari avvenivano di mattina, od appena pranzato, ma per lo più brevissimi.
dossi, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli
locande. volta, 1-ii-524: ho pranzato a vevay assai bene all'albergo dell'
2. indugiare a tavola dopo aver pranzato. p. petrocchi [s.
assai volte al whist, di avere pranzato, con delle vittoriine in capo.
lusso d'avvenirismo la felicità di aver pranzato bene. r avvenirista, agg
gli artiglieri han fatto colazione, han pranzato e cenato, per disannoiarsi tirano quattro colpetti