. posticciare, tr. { postìccio, posticci). agric. ant.
= nome d'azione da posticciare. postìccio ipostizzó), agg. aggiunto dopo (
si deverà fare un mezato overo solaro postìccio. m. cavalli, lii-12-292: li
, dove assai strettamente in un sepolcro postìccio riposano tossa di questo grandissimo uomo.
, formato sopra il tevere un ponte postìccio di molte barche aggroppate insieme. d
: discesi i giovini sopra un ponte postìccio fatto per allargare la riva e dar commodità
. cantù, 489: un altare postìccio, con due candelieri di legno, faceva
un po'più là, sorgeva un caffè postìccio, di legname, o più propriamente
l'orchestra aveva già occupato il palcoscenico postìccio. -in posticcio: con elementi
facciamo le nostre feste quasi tutte in postìccio: gli antichi le facevano in edilìzi
39-iv-172: in paragone d'un tal sapere postìccio e immaginato, l'ignoranza, per
mondo di ugo, mondo affatturato e postìccio, messo su con uno sfondo di
cotesto suo dire e verseggiare e blaterare postìccio ed enfatico. -immaginoso, fantastico
, a combutto, volendo sotto questo postìccio strano ordinamento darci ad intendere la necessità
azione, non vi è meno disconveniente e postìccio che la scozzese o la furlana.
, senz'ordine, d'uno stile postìccio ed artificioso, d'una lingua copiosa
un rinunciare a priori a quello stile postìccio, che diremo, come delle pitture
questo dramma quel che appare inopportuno e postìccio è proprio il tragico.