om valoroso / de'fuggir agio e poso, / e giorno e notte affanno /
devemo cristo salvatore, / né maio poso non avere / perfim che lo sentien el
sia gravoso / s'io alquanto mi poso. bartolomeo da s. c.,
9-9): e se ben cotal poso non vi annasa, / mettovi in chiusi
guittone, 3-65: solamente appresso travaglio è poso [= riposo] e solamente vittoria
danna? idem, ii-1-288: ora poso; e bevo pochissimo: e spesso rido
men si muove a valere. onde poso, dice bernardo, di tutti vizi è
bisogno crea, e fa vertù, crea poso peccato. dante, purg.,
l'uom che aspetta e non ha poso. collodi, 7: e perché gli
le carte dei pati io no vi poso mandare, perché no sono anco fate.
solinghe mura, / e in voi mi poso, o vedove mie piume; /
, / corno per ritener giustizia e poso. = voce dotta, comp
d'onne disdutto, / zambra di poso e d'agio, / refettoro e palagio
lungamente avete usato travaglio e di- zuzato poso. castiglione, 73: non era conveniente
'l giorno / io dormo e poso ed ho sollazzo e gioco.
om valoroso / de'fuggir agio e poso. bartolomeo da s. c.,
ètte valore / pigrizia, negrigenzia e miser poso; / lentezza e tarditate hai 'n
disvii e invitii e fievile e desvalente in poso vegna. bartolomeo da s. c
alma, podere, / agio, poso, piacere, / padre, filii,
sia gravoso, / s'i'alquanto mi poso, / finché di penitenza / per
om valoroso / de'fuggir agio e poso. malispini, x-206: tutta fu fondata
notte, e già dal sonno vinta / poso e ristoro avea l'umana gente.
che per moto e per requie anco non poso. pallavicino, 7-317: le persone
. cecchi, 18-25: né sì tosto poso il capo / che federigo fa 'l
/ immobilmente in dio mi fermo e poso. 3. immutabilmente, senza
. giano, xvii-603-8: io mi poso stanco, e voi invio / iscritto
iii1- 231: io fremendo e lacrimando poso / in su l'estreme inesorate porte
e invizi, e fievile e disvalente in poso vegna? a. casotti,
amaro / nella mia requie irrequieto io poso. casti, ii-7- 122:
: volio andare a vedere / se poso aidare la dama luzente. serafino aquilano,
faccia tonnina, / poi ritornando a poso di macella. sta4. per estens
sum arivà a tal porto che e'poso rezever grandeza e onor de magisterio a
. terreno lasciato in ri poso ai fini della rotazione agricola e destinato
i-213: a voler dirci quel che poso s'usa, / sanza bandol ci son
la mente / c'hanno a tanto comprender poso seno. cino, iii-127-3: omo
e gira, / che nostre menti poso alcun non hanno. iacopone, 13-21
/ io, di me stesso diffidando, poso / dal metro audace. b.
dall'agg. guittone, xi-51: poso e travaglio mesto, / dato e
salir molesta: / ri poso etterno dà cotal salita. pacichelli, 1-it3
la buona dispensatrice di ri poso e di silenzio. -trionfo della
? chi obbliga? pavese, 1-80: poso il mestolo e dico: -andrò
molto ci appaga. pavese, 1-80: poso il mestolo e dico: - andrò
d'onne disdutto, / zambra di poso ed agio. dante, inf.,
passare. passo3 (ant. poso), agg. privato di una parte
abitazione ai servitori in ri poso o pensione, per quella specie di patronato
gravoso, / s'io alquanto mi poso, finche di penitenza / per fina
sum arivà a tal porto che e'poso rezever grandeza e onor de magisteri ©
. anche con la particella pronom. (poso). riposare astenendosi da attività faticose
sia gravoso, / s'io alquanto mi poso. chiaro davanzati, xxiv-35: perché
rubati mai. s'io non mi poso un poco, son bello e sfilato.
m'è disioso. / a ciò non poso, / tempesto sì come mare.
alte miserie mie, / ond'io non poso mai notte né die. fausto da
consiglio chiede / può dire: io poso ed altrui affatico, / e sol non
io, di me stesso diffidando, poso / dal metro audace. fogazzaro,
in vèr lo loco ov'i mi poso, / dicendo che mal fo che mi
: or mentre a sì bell'ombra io poso il fianco, / ite in traccia
e nummus 'moneta'. pòscio (poso), aw. ant. poscia.
detto bastone l'uccise e mai non batté poso. 2. cong. dopo
. documenti diplomatici milanesi, iii-538: poso molte ventilazione e parole facte per noi
un movimento (anche nell'espressione avere poso); riposo, tranquillità.
, / corno per ritener giustizia e poso. chiaro davanzali, xix-36: amaro
in ciò ferma talento / ed ogne poso mette in obrianza. laude, v-518-7:
/ devemo cristo salvatore, / né maio poso non avere / perfim che lo sentien
in alcun loco / che me sia poso e deporto. tommaseo [s. v
om valoroso / dè fuggir agio e poso. idem, i-21-32: « poso »
e poso. idem, i-21-32: « poso », dicie bernardo, « di
, / corno per ritener giustizia e poso. -per estens. il periodo
dico poco vino, e quello di picciolo poso o da l'acqua indebolito.
2. locuz. pigliare, prendere il poso, poso: rinfrancarsi, riposarsi.
locuz. pigliare, prendere il poso, poso: rinfrancarsi, riposarsi. anonimo
dopo che alfonso d'alboquerque prese il poso dentro dalle porte dello stretto,.
, (nella locuz. non trovare poso), dal lat. tardo pausum,
: un fascette odoroso / sul focolare io poso / di potature antiche / di piante
rasa, / che mai veder non poso prima nata. s. bernardino da siena
sì dise: « padre, e'no poso ni voglo fugir pergò che se e'
io, di me stesso diffidando, poso / dal metro audace. settembrini [luciano
mura, / e in voi mi poso, o vedove mie piume; / ma
alma, podere, / agio, poso, piacere, / padre, filii,
deggia treguare, / ed io mi poso, da che v'abellisce; / ché
deggia treguare, / ed io mi poso, da che v'abellisce: / ché
troppo fiero...; quando poso il capo sur un guanciale che credo d'
gentil sangue latino, / altro non poso più che pregar mesto / che 'l iudizio
: iddio laudare e maria mai non poso, / per ritrovarmi al loro celeste
maffei, 5-1-31: la più poso, e loro scorta / era la provvidenza
, / per questi prati, ovunque poso il piede, / secchin l'er-
peccato. guittone, i-21-33: « poso » dicie bernardo « di tut'i visi
come bizogno crea e fa vertù, crea poso peccato. cavalca, 21-173: l'
rubati mai: s'io non mi poso un poco, son bello e sfilato.
e mi dibatto, / poi nel fin poso il capo in sul primaccio. b
, similmente vole omo; come in poso troppo acquista vizi, valore e bontà perde
come 'l giorno / io dormo e poso ed ho sollazzo e gioco. dante,
ogi tre sitimane quella seroca e dire poso mina de questo fatto che fu benedeta,
115: avendo noi ducali consiglieri infrascripti poso el dolendo e lacrimando caso de lo illustrissimo
à confonauto, / sì ch'io mi poso stanco, e voi invio / iscritto
è molto malinconica, e non la poso straviare dal suo pensare. papini, 28-107
consiglio chiede / può dire: i'poso e altrui affatico; / e sol non
ètte valore / pigrizia, negrigenzia e miser poso; / lentezza e tarditate hai 'n
tonnina, / poi ritornando a poso di macella. gambino darezzo,
deggia treguare, / ed io mi poso, da che v'abellisce; / ché
notte a me, quando soletto io poso. pascoli, 5: venite, intanto
didascalico, presuntuoso e un po'pip- poso. = deriv. da pippa per
sui denti che illuminano la notte. poso le mie labbra sulle sue in un