207: appena arrivato trasse dalla bisaccia un porchetta dalla cotenna tinta di sangue e lo
, mangiatrice di lupini e formidabile di porchetta di maiale imbottito di finocchio; arrosolato
di pollo o pollanca (anche di porchetta o di vitella) con trinciato di
. parere un porcellin grattato, una porchetta grattata, una gattuccia grattata: mostrarsi
non fece mai parola, anzi pareva porchetta grattata. a. f. doni,
, tu volterai la banda manca della porchetta verso di te..., dando
pirandello, 8-241: una pallida porchetta illaurata, ripiena di maccheroni, in
fittavolo faceva imbiondire con lenta rotazione la porchetta sopra un focarello di sarmenti.
è il terreno, sopra una faccia del porchetta si pianta il broccolo, e sulla
: dilaniando una pagnotta infarcita di quella porchetta. moravia, xiii-327: mangiavano senza
lattante. aretino, iv-5-322: la porchetta, pingua e lattea,...
6-227: una pagnottella co un pezzo de porchetta col rosmarino. 2.
unto, di non mi abbandonare come una porchetta grattata, non gridai se non quando
, 8-246: venne in tavola la porchetta imbottita. rosario si levò in piedi
sia mangiato pelato e arrostito come la porchetta. e quei che saran di più
fuoco. romoli, 143: la porchetta, il capriolato e l'agnellino lattinati,
sia mangiato pelato e arrostito come la porchetta. carducci, iii-25-382: sedili che paiono
prune simiane, fegato in picchiapotte, porchetta di latte arrosto. furino, 56:
. alcuni lo chiamano 'pinnofìlace', cioè porchetta piccola. = voce dotta,
22: la mia bocca ha goduto una porchetta a rosto con pepe e cannella attorniata
non fece mai parola, anzi pareva porchetta grattata; se non che ivi ad un
e lo approfondate, lasciando così una porchetta assai stretta fra il solco ricavato e
. -anche, in contesti gastronomici: porchetta. libro di gerozzo degli odomeri
porzeléta), sf. maialina, porchetta. domenichi [plinio], 18-26
placide bestie. -come vivanda: porchetta. panzini, iii-136: d piatto
, lxvi-1-127: per aconciare bene una porchetta. romoli, 143: la porchetta,
una porchetta. romoli, 143: la porchetta, il capriolato e l'agnellino lattinati
vallisneri, ii-153: mi fu portata una porchetta morta di pochi mesi. montale,
becuington-terrier e il tasso, fra la porchetta e il capriolo, fra la capra e
] spettacolo di brutalità nel divertimento della porchetta. -per estens. istrice in
1-261: sarebbe stato meglio sacrificare quella porchetta della principessa. ogni disgrazia sarebbe finita.
lxvi-i-52: savori per papali e per porchetta. fa'come detto è di sopra,
tommaso di silvestro, 106: portò una porchetta., e la magnare de buona
: la mia bocca ha goduto una porchetta a resto con pepe e cannella attorniata
, 8-246: venne in tavola la porchetta imbottita. rosario si levò in piedi;
: faceva imbiondire con lenta rotazione la porchetta sopra un focareuo di sarmenti. c
: una pagnottella co un pezzo de porchetta col rosmarino. c'era da magnà
7-180: dove cenammo era famoso per porchetta e mozzarella. -in espressioni comparati,
anco col scoiatollo arrostito a modo di porchetta. oddi, 2-92: m'ha
antonello che mi fareste impalare come una porchetta s'io ne parlassi. 4
5. locuz. parere porchetta grattata: provare un intenso godimento,
non fece mai parola, anzi pareva porchetta grattata. 6. dimin.
porchettaro), sm. venditore di porchetta arrosto. cantini, 1-6-165:
porcina. = deriv. da porchetta, n. 3; la var.
nonna, dove staveno a venne la porchetta: sì, a piazza vittorio, sì
gadda, 6-316: « ciavemo la porchetta, signori!... co le
il bedlington-terrier e il tasso, fra la porchetta e il capriolo, fra la capra
e con esso un poco del ripieno della porchetta. ruspoli, 1-80: gli è
, 6-314: gente che vennevano la porchetta su le bancarelle de piazza, quela
fittavolo faceva imbiondire con lenta rotazione la porchetta sopra un focarello di sarmenti. soldati
lo scannino. romoli, 143: la porchetta, il capriolato e l'agnellino lattinati
divenuto più sodo e già vecchio, la porchetta tenerissima. 8. duro
, tr. (per larostito come la porchetta e quei che saran di piu tempo in
sopressata), coniglio al rosmarino, porchetta, caciocavallo arrostito (piatto sempre presente
prodotte dai venditori ambulanti di salsicce e porchetta, si levavano le imponenti mura del centro
pollo o pollanca (o anche di porchetta o di vitella) con trinciato di prosciutto