. orfèvre), dal lat. popol. * aurifaber, rifacimento sul class,
l'organino (ed è di uso popol.). -organetto di barberia: organino
orgie scomposte di confusa tebe, / popol non è che sorga a vita nuova;
, / ma di nome e di popol molto vaga. folengo, i-228: se
i. pasquétta, sf. popol. il lunedi dopo pasqua, per
: così distinguer piacquemi / l'eletto popol mio / nel trionfai passaggio. cacherano di
, a passo lento / innanzi al popol suo giva il prelato. manzoni, pr
in chermisino. = probabile deformazione popol. del saluto liturgico lat. crist
2, potrebbe anche risentire dell'accostamento popol. a pasta, pasticcio.
pataffione prometteste mirabilia. = alter, popol. di epitaffio (v.).
, cenciaiolo ', per il carattere popol.), per quanto ant.
il patentino rosa. 2. popol. documento che autorizza, in modo
a'miei paterni lochi: / nel mio popol già son, nella mia cura.
ei si ben patrizza / questo gran popol, che tutti organizza) / un teschione
trova, cavalieri, onde consunto / il popol vostro, e nostro oggi non resti
. da paver, dal lat. popol. * pavàre, per il class
mascella / con che sansone uccise il popol pazzo. bisticci, 3-303: eglino
f. arnolfi, lxxxviii-n-753: o popol vago d'ogni istrano uccello, /
mar fissa ed asciuga / e '1 popol suo fa navigar pedestre. parini,
), attraverso la forma dimin. popol. * pilotta. pelotaro,
, ii-131: dicoti di certo, o popol reo, / che, essendo non
aperse / nuovo sentier sul mare al popol fido / e la persecutrice oste sommerse
della spalla. 4. anat. popol. malleolo. ulloa [f.
pettinatóre, sm. (femm. popol. -a). persona addetta alla
re \, attraverso una forma lat. popol. * p cetorino [caro]
cresta / che 'l cinge intorno il popol suo minuto. pirandello, 8-241: sette
, 49: per carità piangeva el popol misto / però che dio non era
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi. /
: saio. 3. popol. fichi san pieri: quelli che maturano
di lucca, che, come dice il popol nostro, andarono per sonare e furono
, / e tiene alle difese il popol desto / con un pigio, che ha
, e guerra e morte / porta al popol pigmeo. carducci, iii-21-218: il
), attraverso la forma dimin. popol. * pilotta (v. anche pelota
sì maligna, / ei vi sarà dal popol scorbacchiato. 5. adulare
gran ragion ridea, ché 'l popol stolto / credendole [le ragazze] serrate
: pillone, pincone. = formazione popol., deriv. da pinco1.
del mar la vista imbruna, / popol battuto da contrari venti / segue l'
toscani, xcvi-179: or venite, popol pio, / al nostro crocifisso iddio
padre e signor,... al popol tuo piovesti / già le dolci rugiade
, invece! = lat. popol. piovere (in petronio), per
. pìscia, sf. popol. orina (dell'uomo e degli
diuretiche di alcune piante o, per etimologia popol., per la credenza che alcune
. pìscio, sm. popol. orina (dell'uomo e degli
pisciare. piscióna, sf. popol. figlia femmina; bambina (e
piscione1. piscióne1, sm. popol. bambino (in quanto spesso non
di salerno. pisciòtto, sm. popol. pannolino per bambini. tombali,
area pist., denom. dall'espressione popol. pis oltra, che è adattamento
questa pispola incancherita. = alter, popol. di fistola2 (v.),
di pistolente ignoranza. = allotropo popol. di pestilente. pistolènza
famigliare nimico. = allotropo popol. di pestilenza-, cfr. sicil.
del copricapo; cfr. anche l'epiteto popol. roman. pitalettaro dato a ^
= deriv. dal lat. popol. * pectorina (v. pettorina)
ben far stanco o parco / pe 'l popol ornai fitto nel piumaccio.
no li peggiorare. = var. popol. di piubico. piùvido, agg
o scemo. = alter, popol. di psicologo. pizzicóre (
b. davanzati, ii-5: il popol migliore e i seguaci de'grandi,
plebe. alfieri, 5-109: del popol piaga, e non del popol parte,
: del popol piaga, e non del popol parte, / la plebe ell'è
dio approvata o conceduta ne'patriarchi del popol santo perché così portava la condizione del
di raffrettare la generazione e moltiplicazione del popol di dio. gioberti, 4-2-437: l'
. pòlio2, sf. invar. popol. poliomielite. = abbrev. di
. da politecnico. politècnico (popol. politènnico), agg. (plur
polverio / si discemea de'granchi il popol duro. carducci, iii-28-167: la clinica
altra t'alletta. 19. popol. pomo d'adamo: sporgenza della parte
di area ven. pòmpilo3 (popol. pompìglió), sm. entom.
italiana] il piede ancora fra il popol taciturno / su le pompose scene del
e ancor e'malvagi farisei / che 'l popol si partia da'lor malìfìci / e
fieri! / la 'ngratitudine è del popol vizio / e di que'che s'
il popolo e tra popolani grandi ed il popol minuto fecero varie e grandissime mutazioni.
: solo osi i re disfare un popol fatto. romagnosi, 19-246: la costituzione
saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. cuoco, 1-154: questa
32-8: al romor tutto 'l popol minuto / s'armò. gir. priuli
50-4: crearo / il reggimento a popol. ciaccheri, 7: de'tolomei ci
a comune... e fece il popol, che è sempre villano. breve
non ti tocca, / mercé del popol tuo che si argomenta. navigazione di san
voi altri, mie'figli, al popol tosco / lieti volgete le trionfante ale,
la maggior parte: / che se 'l popol di marte / devesse al proprio onore
era venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che
155: el prete del popol mio, / quand'io era giovinzella,
milizia e privilegio, / awegna che con popol si rauni / oggi colui che la
valerio] / fece ben fare al popol mio minuto. s. gregorio magno
sedesse, / parte da l'altra del popol cristiano. parafrasi del decalogo, 51
medesmo. tasso, 9-51: il popol di giesù, dietro a tal guida
travaglio non da prima avvezzo / sgombrò il popol di giuda. vico, 4-i-799:
sagro testo, inteso principalmente alla storia del popol di dio, tocca di passaggio la
ch'è vera si vuole / in popol predicare. boccaccio, dee., 1-1
grave e viso umile e chino / il popol confortando al viver bello, / facea
divino. tansillo, 67: andiam col popol di timor già smorto, / che
ma ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo,
, al condennato. / tutto el popol s'è adunato, e nel foco el
cento / gran palazzo rifulge. multiforme / popol di servi baldanzosamente / sale scende s'
ben distingue / questo baràtro e 'l popol ch'e'possiede. idem, purg.
., 3-67: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo i
lungo sedenti, entro cui ferve / popol diverso di minuti insetti. leopardi,
altra forza atterra, / d'un popol di formiche i dolci alberghi, / cavati
dentro io veggio e quel sonoro / popol di ruote che di fuor l'aggira.
t'appressi, e indietro resta / popol di stelle senza fin lontane. faldella,
adr. politi, 509: a popol pazzo prete spiritato: d'uno che faccia
.. pane e feste tengon il popol quieto. ibidem, 157: qual è
, tu. = alter, popol. da ipocrita (v.),
753: ben hai da pianger, popol mansueto, / di questo porco disoluto
: riccio (per lo più di uso popol.). fazio, ii-3-28:
. tasso, 13-i-745: cresci al tuo popol caro ed agli amici / e porgi
accorri! accorri! / aiuta il popol, macon, mussurmanno! - /
sotto alla caldara. 2. popol. larva di insetto dell'ordine friganee,
-assol. (ed è uso popol.). forteguerri, 26-23:
un'imbarcazione (ed è attualmente accezione popol.). - anche assol.
continuar la reverenza portata dalli altri al popol romano. g. michiel, lii-4-300:
/ qui santa e madre al popol tuo ti mostra: / né a danno
ben distingue / questo baratro e 'l popol ch'e'possiede. sacchetti, 103:
ebber sì chiara palma / del barbarico popol d'oriente. f. m.
de miglio. = var. aplologica popol. di postema. postabére,
tale ministero (ed era di uso popol.). migliorini [s.
è in taluni luoghi ancora nell'uso popol.). - anche: tumore.
curiosità. bocchelli, 18-ii-697: -il popol, non t'illuda la fasulla tua popolarità
/ e più calcato insieme il popol franco; / miete i vili e i
con podestà simigliante a quella che il popol romano diede a pompeo per fare la
vita divota. casti, ii-3-26: il popol mogolo, di cui non scemo /
l'avria, né la merta, un popol pravo, / noto or ben due
fin ponea di sopra, / che il popol suo d'onor fosse rifatto, /
tua nave. canteo, 70: al popol di ben far darai la via, /
acqua fusse, / unde che 'l popol dietro sì gli andava, / per le
ch'è vera si vuole / in popol predicare. boccaccio, i-vi-228: tricipi-
salvatore, / avendo esser per te 'l popol salvato, / bisogna al popol sia
'l popol salvato, / bisogna al popol sia predicatore. -per anton.
di mille strida ululo immenso / del popol tutto. -che contiene in grande
/ vogli ancor con esso meco / questo popol luminare. a. pulci, xxxiv-575
. bonichi, 181: mormora il popol, perché ha mal prelato. bartolomeo
ii-131: dicoti di certo, o popol reo, / che, essendo non men
prezzemolo. presèmpio, aw. popol. per esempio. fanfani,
e francesco, siate presenti qui al popol vostro bolognese per così grave causa congregato
baffi). 2. popol. moglie di un presidente. boerio
/ da la città con tutto il popol misto. campanella, i-43: la luce
, per omicida incarcerato, / fu dal popol clemente ateniese / alle forche condotto e
te [il vescovo marazzani] al popol tuo, te al nostro ben, te
tempi de antioco re impia prevaricazione nel popol ebreo e gran parte di quello,
birago, 188: al che tutto il popol che stava presente (già prevenuto in
non da prima avvezzo / sgombrò il popol di giuda, ed un'estrema 7
specchio di liberiate / in cui sempre tuo popol vive lieto. = forma masch
cruciate; / l'arme demostrate del popol che t'è dato. dante, vita
teneva in grasso i suoi baroni / el popol che discese da teseo. filangieri,
chericia. boiardo, 1-7-37: il popol tutto fa processione, / con veste bianche
, 13: tuoni; e alcun del popol empio / non isfugga al giusto scempio
aperse / nuovo sentier sul mare al popol fido / e la persecutrice oste sommerse
gelsi, 30: è possibil che 'l popol sia sì tondo / che si lassi
isaia, dove tratta della propagazione del popol d'israel per la vocazione delle genti
roscio] con amirazione di tutto il popol romano nelli scenichi giuochi sì propiamente e
ballava in due sale: in una il popol più basso, artigiani e piccoli
'abbondante '; un'antica paretimologia popol. connetteva la voce con la locuz
e 'l gran proverbo / che dal popol bestiale loth sofferse / per lo peccato orribile
e'volevano provocare con l'armi il popol romano, considerassero che parte erano però
, cent., 79-79: e 'l popol fèr [gli abitanti di colle]
10-78: né in fretta allor potendo un popol tale / constitutivo dar regolamento, /
dirò io del pubblico dolore, / del popol tutto lasso sbigottito, / che per
trovò modo a cantare 'madre del popol suo 'la principessa straniera moglie al
e brizzolature minute. -nel linguaggio popol., comedone. -figur. azione
. -anche, con uso improprio e popol.: iniezione, dose di medicamento
dei giovanotti. 6. popol. plur. mestruazione. libro della
: le anime dei defunti purgatòrio2 (popol. purgatòro), sm. secondo il
pous, che è dal lat. popol. * pulvus per il class, pulvis
una ceffata ebbe. = voce popol. di origine espressiva, calcata e contrapposta
sgualdrina (e attualmente è dell'uso popol. o ha funzione espressiva)
più degna impresa / per dar pascolo al popol di fiorenza? nicolini, lxxxix-ii-52:
purg., 3-69: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo
corona acquisto / ne perderà quaranta il popol tristo. -con vdore puramente fonico
quelle prode ascose e quatte, / popol bestiali e salvaticni stanno / e 'n fra
/ fé la rotta de'persi il popol franco. batacchi, 2-200: la predica
luogo è pieno delle querele e impazienze del popol minuto. e alcuna volta, oimè
là (ed è ancora uso del linguaggio popol. o colloquiale). cino
i'vàrzere ». = alter popol. da un comp. dal lat.
da lui tedesca rabbia / contro un popol fedel venia fremente. pratesi, 3-293:
o prospere o avverse anticamente avvennero al popol romano, forono da altri scrittori famosi ed
, cent., 27-8: poiché 'l popol si fu racquetato, / minacciar poco
dio approvata o conceduta ne'patriarchi del popol santo, perché così portava la condizione
di raffrettare la generazione e moltiplicazione del popol di dio. g. prati, ii-197
che fa lecito ciocché è utile. il popol basso la direbbe 'fantinerìa '.
assai ben distingue / questo baratro e 'l popol ch'e'possiede. castelvetro, 8-1-46
altra. 3. ittiol. popol. ragnatélo marino: tracina, pesce
: quanto più presto / fia il popol ragunato, / sarà l'arcano mio
= var. metaplasmatica, di uso popol., di rallegrare. rallégro
che non potila - mai farsi un popol mosche. pindemonte, ii-189: tra il
di quando in quando avien ch'il popol chiame. salvini, 48-107: ne'
il corpo. = alter, popol. di rosmarino, per raccostamelo a
sciocca (ed è voce del linguaggio popol.). c. arrighi
la parte nimica, / dicendo al popol come 'l comun nostro / sempre fratei
rampanti. pascoli, 1007: il popol va, pensano ognuno e tutti: /
rampone per incr. con il lat. popol. harpigo, per il class,
'. rànfia, sf. popol. unghia, artiglio, granfia.
xix). rànfìo, sm. popol. asta fornita a un'estremità di
serpente '. ranfìóne, sm. popol. bastone dotato di estremità ricurve,
sm. scimmione (ed è voce popol. e scherz.). =
menzini, 5-198: voglion poi che il popol si rannicchi / in baciar lor le
tare una rapa. = contrazione popol. di rapina (v.).
con ardito volto, / e tutto 'l popol ne stava in bisbiglio, / maravigliandosi
la lebbra. = dal lat. popol. rascldre, denom. da * rascùlum
rassomiglia, sm. invar. popol. persona simile a un'altra.
giraldi cinzio, iii-23-62: oppresso il popol fu da estrema fame, / ché il
ravicus; v. anche l'allotropo popol. roco. raucosmarrito, agg
e privilegio, / awegna che con popol si rauni / oggi colui che la fascia
ravanèlle, sf. plur. popol. varicella. = forma plur
è re veramente, ma fattore / del popol che gli è dato a governare.
. riferimento ai carabinieri e, nell'uso popol., come sm. plur.
o maledetto costume barbaro / d'un popol misero di fede ignudo, / dove in
simil. ragnatela (anche in espressioni popol.). sinisgalli, 9-56:
glorioso / fé la rotta de'persi il popol franco, / poi che tancredi al
ami e proteggi: / per lei nel popol tuo stan le tue leggi / e
da regimare. regime1 (popol. regime', disus. reggime),
stesso (ed era voce dell'uso popol.). fenoglio, 64:
/ di monti inaccessibili rinchiuse / i popol vari e sciolse i regi fiumi /
gran sospetto, / e quel minuto popol pur montava. -in relazione con
sicil. ruculìzia), alter, popol. di liquirizia (v.),
ho sintito. = alter, popol. di reuma, con -g- epentetica di
avevo nessuna indicazione? 4. popol. bot. asaro (asarum europaeum:
. rente, che è dal lat. popol. * rendita (v. rendita)
/ scorse romagna, il di cui popol reo 7 levò la pelle a san bartolommeo
in duri affanni / il sottoposto lor popol babbeo, / le inique voglie a saziare
(secondo gli antichi, deriv. popol. da res 4 causa, processo '
quasi rasenta i tetti. = forma popol., deriv. da aeroplano (v
repubblica. replano, sm. popol. aeroplano. beltramelli, iii-100
reprochier, che è dal lat. popol. * repropiàre 'avvicinare, mettere sotto
il direttore responsabile. 10. popol. disordine, confusione. -anche: libertà
, ripulisti), sm. latin. popol. sparizione totale di beni o di
rèquie2, sm. e f. popol. preghiera per i defunti,
a noi altri bisogna star bene col popol minuto. quando io ci vengo, io
nella loro infanzia. = deformazione popol. di cespo (v.).
. / de la quale il gran popol, per ingiuria / ricevuta dal rege suo
, / s'era più volte il popol congregato / per crearsi novella maestade.
retràff, sm. invar. popol. fermapiede appli cato al
). ribòtta, sf. popol. gozzoviglia, baldoria (anche nell'
e sm. (femm. -trice; popol. torà). disus. che
ella fosse: il che ella e il popol tutto cupidissimamente ricevette. b. segni
[nella memoria] 8. popol. vomito (nell'espressione fare la riceriposte
rompa il freno / al cor riconoscente un popol fido. foscolo, v-107: la
le profonde / fosse del sangue empir del popol mio. -riconoscere il suo:
recovarando l'anguscioso pianto / de questo popol che te prega tanto / teneramente co'
, 3-99: ai primi capi / del popol nostro ed a mio padre in puma
lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / senza chiamare, e
massella / con che sansone uccise. il popol pazzo. -cuocere eccessivamente. -
refuser, che è da un lat. popol * refusàre, probabile incrocio delle forme
/ faticoso degli anni. 6. popol. tose. trattare una questione o un
buonarroti il giovane, 9-26: ov'assai popol si rigira, / com'awien per
sm. (femm. -a). popol. tose. persona dedita a intrallazzi
clamoroso / stuolo e di rigoristi un popol folto / assedia il santo altare,
.). rimangiata, sf. popol. nuova mangiata, scorpacciata. =
prendi tu, giove, del tuo popol cura, senza freno rimaso. cesari,
i casi del giorno. 3. popol. canterino e sonatore di armonica che
: alle dame, ai guerrieri e al popol folto, / ch'ai rimbombo del
schiavi, e da servii catena / il popol sciolto a libertà rimena? -rimenare i
spagna. berchet, 89: il popol ch'ei volle punito, soggetto, /
persona (ed è proprio del linguaggio popol.). tommaseo [s.
buonarroti il giovane, 9-115: dal popol, da'furfanti e dai ragazzi /
, ed anche un altro fue / di popol podestà; non ti rincrescili, /
. (rincruscolisco, rincruscolisci). popol. riaversi, riprendersi, rianimarsi.
robertson, possono fermare e maturare un popol nascente; non potrebber ringiovenire una nazione
ringuainare, tr. (ringuaìno; popol. ringuàino). riporre nuovamente un'
soi bon cavallieri / mena a roina il popol rinegato; / a benché e saracin
ingegno acquisto / sorrise d'òriente il popol crudo / e 'l gregge di cristo /
toccar tanto né quanto; / ai popol disse poi per suo riparo /..
/ ch'avendo i padri amici e 'l popol fido, / bastan questi a ripormi
fin riporti, / desia che 'l popol suo ne la vittoria / sia de l'
con pietà guardate / le lagrime del popol doloroso, / che sol da voi nposo
del levita: / né tale insurse il popol di quirino / per risarcir l'onor
lippi, 12-10: fuor del castello il popol piove, /... / per
settentrione avea già prese / contra il popol roman l'armi rubelle, / che
i detti... / scuoter dawer popol che in lacci geme, / né
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi. brancati
corona, / gloria e trionfo del popol romano, / di cui la forza per
a sua volta continua il lat. popol. * russeola, da russeus 'rosso'.
saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. codice dei podestà e sindaci del
i-191: può, infatti, alcun popol moderno aver lusinga di variar altrettanto che
fin dall'augusto imperiai soggiorno / il popol folto, e la plebe mogolla / di
dio. ritrincare, intr. popol. trincare un'altra volta.
trancher, che è dal lat. popol. * triricare 'tagliare in tre
è in fiaschi. 4. popol. possedere carnalmente una seconda volta.
è altrove, è fra i balli del popol ritroso / che fervon racconti del dì
vid'io glorioso / e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio / non
, e loro fece dichiarare per rubelli del popol romano, rivestendo delle spoglie e facultà
/ tristi e miseri tutti, un popol fanno / lieto e felice: e tal
e la cittade allor segnò; / il popol, da le fami e da i
). sacchetti, 254: il popol tutto è a ridir robusto / e cia-
seppellito in borgogna / e tutto il popol fe di pianger roco. cieco, 31-62
frondoso / fin dal ghiaccio rodopeo / popol fiero, e sanguinoso / tra le nubi
chiamossi lingua rustica, cioè parlata dal popol suggetto, o romanza, cioè venuta dalla
, cent., 47-15: attanto il popol cominciò a romire. 2.
. / di spose, di vergini un popol devoto. praga, -61: il
rompa il freno / al cor riconoscente un popol fido. -rompere il freno dell'
rosa secca: rosasecca. 33. popol. male della rosa: pellagra.
erano di rigore. = dalla canzone popol. ital. rosalia mia cara, che
rotolastèrco, sm. invar. popol. scarabeo stercorario. a
forteguerri, 9-59: tutta rideva la di popol piena / ritonda piazza a sì strano
/ fé la rotta de'persi il popol franco, / poi che tancredi al fin
ripara a tal rovina / sopra al popol di fiorenza. machiavelli, 1-i-413: di
tose., umbra e laziale, allotropo popol. di rogare. rugare3
, i-7-90: ancor non era quel popol satollo, / anzi ragghiava con molta tempesta
lorenzo de'medici, ii-105: il popol ragghia e tutto 'l mondo grida.
la paura / quando inerme il tuo popol ruggì. abba, 1-104: la città
nievo, 9-206: ecco già il popol rugge.. / -ohimè., son
presti / da la città con tutto il popol misto. / et or or sopra
canto, / levavasi a romore il popol pieno / d'entusiasmo fremebondo.
dal colle. = dal lat. popol. * rivuscellus e * riùscellus, dimin
lingua ^ rustica', cioè parlata dal popol suggetto, o 'romanza', cioè venuta dalla
, ch'apporta il sabbatismo santo al popol di dio, però si domanda il giorno
saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. -fare incetta di una
da prato, lxxxviii-i-580: vedrai il popol di ninive che veste / sacchi,
co'bracco. cieco, 17-63: il popol che già era afflitto e stracco,
sacerdoti e farisei, / vedendo il popol dietro a me venire, / faran concilio
. salàia (ant. e popol. salarci), sf. ant.
che io salga, ant. saglia, popol. salisca; condiz. targioni pozzetti
??. sm. popol. piccola saliera. guidata sopra rubaconte.
coro. pellico, 4-334: del popol salmeggiante, questa / parmi è la
.. /... come il popol tutto insuperbito, / nuovo salmeggiatóre al
lancia, / onde sarà salubre al popol tutto. fasciculo di medicina volgare,
questa valle oscura. alamanni, 7-ii-451: popol mio fiorentino..., muovi
alle dame, ai guerrieri e al popol folto, / ch'ai rimbombo del corno
come / gli epici canti del tuo popol bravo, / scendono i fiumi.
= da san friano, var. popol. di san frediano. sanfriano,
era venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano. delfico, iv-365
, propr. 'fieno sano', alter, popol. di sainct foin 'fieno santo'.
'panem et circenses'. = adattamento popol. fior, di sanctificetur, con la
settimana santa', che è alter, popol. della forma genit. plur. del
e la santoreggia. = alter, popol. del lat. satureia (v.
/ ché 'l dolce assai smaccato al popol piace. -vendere sapone per sapa
e il sicil. sirapica, alter, popol. di zanzara (v.).
, sardo (ed è di uso popol.). - anche sostant.
impiegato il tempo. = alter, popol. di disastroso (v.).
.). sbaccanóne, sm. popol. persona rumorosa, che fa molto
signif. del n. 8 è forma popol. ricostruita su imballare2 (v.)
calderoni, lxxxviii-i-355: i'son araldo al popol fiorentino / e tu se'delle forche
tutto. / e così fu quel gran popol [i romani] distrutto.
, morto tacfarinata, sbattuti scolparsi col popol romano. alfieri, 1-351: acquetare
di ebbrezza (ed è voce di uso popol. e del linguaggio familiare).
scacco matto. sermini, 56: il popol tuo nobilissimo e grande / da poter
scacazzare (ed è voce di uso popol.). tommaseo [s.
/ e facendo a quel puzzo il popol ala, / il portar due facchini a
o a scalfitto. 3. popol. ant. lamentazione funebre durante la
(region. scarmand), sf. popol. leggero malessere dovuto a un brusco
buonarroti il giovane, 9-115: dal popol, da'furfanti e dai ragazzi / perseguiti
stroppo tardo vien lo scampo, / popol, se 'nanze tratto non revegghie / l'
), affine alla forma lat. popol. * canchàlus, * canchàrus (v
babele, pandemonio. = voce popol. tose., di etimo incerto:
scheranzia, squinanzia. = var. popol. di squinanzia (v.);
pref. scarza, sf. popol. pianta palustre della famiglia tifacee,
venne a partire, / gridava il popol che scemasse il dazio, / mad e'
incidente stradale (ed è di uso popol.). marc 'aurelio, 207
n'avea / fatti, a detta del popol, più di cento. / la
/ che sfronda la corona / al buon popol togato? -retto a monarchia.
. burchiello, 121: da questo popol meccanico e vile / che appena può
in grecia serse, / né tanto il popol fu de'mir- midoni, / quanta
tal latino, / a tutto il popol la novella schiara. l. giustinian,
il sangue, ed è di uso popol.). bacchelli, 3-166:
., 46-4: e 'l popol si schierò dall'altro lato. roseo,
or cura e diletto / di quel popol primier quercia felice, / onde cielo
anima il frizzo, / tutto il popol riderà. 2. desiderio improvviso,
schiuma a la bocca, / vedendo il popol suo così fuggire. g. f
. patol. male dello scimmione-, nome popol. del- l'atrepsia (in quanto
sepolcri e le mirabil spoglie / del popol chiaro del figliuol di marte / scorgea,
in preda. goldoni, xiii-469: il popol folto / grazia, grazia chiedendo,
a l'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca
il massosalito / che giù nel pian dal popol fu scolpito. -udire distintamente una
e scoratas'addorme la fede, / questo popol di martiri impreca / bestemmiando alla terra
/ tenta- tor di colui che 'l popol regge, / ove virtute, ove ragion
suoi non vale una vii scorza / il popol d'asia. -essere di infima
sacerdoti e farisei, / vedendo il popol dietro a me venire, / faran
c. gozzi, 1-982: così il popol decide in sulla pugna, / che
, candì, scrima. = adattamento popol. dell'ingl. ice-cream, comp.
(ed è calco scherz. dell'espressione popol. 'rottura di coglioni').
crociate; / l'arme demostrate del popol che t'è dato. lapogianni, xxxv-ii-600
180: quinci il tiran, ch'ai popol di isdrae-sdegnosaménte, aw. (superi.
lascivia, un lubrico concetto, / il popol si smascella dalle risa. bocalosi,
. r. roselli, lxxxviii-ii-446: el popol, che menavi teco in guerra,
secundàrio, secunnàrió), agg. popol che pascendo / sta a capo basso ed
tua santa fede! / era già il popol tuo fuor della sede, / le
a lungo sedenti, entro cui ferve / popol diverso di minuti insetti.
dei bianchi toscani, xcvi-122: feci il popol la mia gregge, / diedi a
dava veruna rustichezza. = allotropo popol. di segnacolo. segnachiavi,
giogo indegno / dice aver tolto al gran popol di marte, / questa si vanti
, / ordino e voglio che nel popol sia ». / a man levata il
». / a man levata il popol dicea « sì ». -introduce
, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual come si
senebier (1742-1809). sèneca (popol. sènaca), sm. e f
non ti tocca, / mercé del popol tuo che si argomenta. /..
molti rifiutan10 comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / senza chiamare,
da sensista. sensitiva, sf. popol. mimosa (mimosa pudica) le
seme, / per più dolor, del popol senza legge, / al qual come
lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / senza chiamare, e
camerata dell'unione nazionale = lat. popol. seta, per il class, saeta
popolo e tra popolani grandi ed il popol minuto, fecero varie e grandissime mutazioni
con grandezza. 11. popol. eruzione cutanea, eczema, erpete.
essi avrebber pauradi morte / data a qualunque popol più sovrano. -impetuoso (il
lippi, 12-9: fuor del castello il popol piove, / che ognor di quando
buonarroti il giovane, 9-475: - dal popol l'invidia ha lafistiata. / - gran
non erro, / quanto costor di quel popol profano: / pensa che insino a
il giovane, 9-707: una parte del popol sollevato / quasi com'un torrente /
« i preghi miei. / il tuo popol fia pure popol stidio, insofferenza
miei. / il tuo popol fia pure popol stidio, insofferenza o antipatia (
maria, / ordino e voglio che nel popol sia ». / a man levatail popol
popol sia ». / a man levatail popol dicea: « sì ». pratesi
rimbomba la squilla benedetta / e 'l popol ferve e splendono improvvise / l'armi
syphilus. sifilidóso, agg. popol. sifilitico. = deriv.
. bonichi, cxxxvi-667: mormora il popol c'ha mal signorato: / e
marito; e pranzerai negletto / col popol folto degli dei minori. calvino [queneau
ormai sarebbe il pretegianni / e quel popol che a lui vive sincero.
, lxxxviii-ii-559: piglia conforto, o popol fiorentino, / ché avicenna, ipocrate e
. siringàia, sf. popol. infermiera che pratica iniezioni a domicilio
e sitibondi / suol far talvolta il popol senza legge / venir senza popone il mal
i-142: era in arido sito / il popol siziente; / è della pietra uscito
, / forsennato, obbedisci. il popol solo / qui sovrano. dossi, iv-
sete, che assai smaccato al popol piace. redi, 16-i-4: quel cotanto
lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / sanza chiamare, e
(v. società), nella pronuncia popol. sòcietas. soccidante,
. posolino, sottocoda (ed èdi uso popol.). sacchetti, 160-9
fare, al cui dire / lo popol disviato si raccorse. marsilio da padova
entrare nel supplemento, ricorsero a'falisci popol di etruria, che più di ogni
nobil soggiorno / là nel mondo boreo dal popol goto. g. rossi, cxxxiii-722
m'inganno io, / in cui il popol tutto, e anco noi, /
fuoco fur subito accorti, / acciocché 'l popol non passasse il soglio. 2
lamenti di volterra, 42: o popol mio, stato tanto arguto, /
stella-sole. solata1, sf. popol. colpo di sole, insolazione (anche
ti possa el fuoco! = allotropo popol. di sublimare (v.).
mio amaro pianto. = allotropo popol. di sublime (v.).
costretto dalle preghiere e dalle sollicitazioni del popol di roma, preso il capo del santo
rifiutan lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / sanza chiamare,
la pubblica beneficenza e l'educazione del popol minuto una materia... sì
ii-524: or non ti dico se 'l popol galluzza, / però che a
, lxxxviii-ii-96: tu, gedeon, del popol madianito / sommergitor sarai chiamato e detto
la giustizia] allorché donno / regno o popol corregge, / che, sommersa nel
consiglio a l'arco; / ma il popol tuo l'ha in sommo de la
la bocca. buti, 2-141: il popol tuo, cioè di te, fiorensa
, mi porge lusinghe. = allotropo popol. di sonabile. sónga, sf
al femm. ed è di uso popol.). bertola, 2-258:
di reggere. = alter, popol. di semprevivo, per accostamento a sopravvivere
o tendinea (ed è di uso popol. e può anche indicare qualsiasi reazione
dal dimin. lat. surcettus, allotropo popol di surculus (v. sorcolo
(sorrèsio, sorrèssio), sm. popol. ant. risurrezione (nell'espressione
, cent., 7-68: veggendo il popol così fatte sorte / rimise i guelfi
sortija, che è dal lat. popol. * sortilia, deriv. dal class
). sottanière, sm. popol. donnaiolo, libertino. dessi
. cecchi, ii-290: sa tutto il popol nostro se già mai / io superchiai
paura di morte / data a qualunque popol più sovrano, / fuor ch'
, o curio, o quale / al popol di quirin fu spada e scudo /
schiavi. 14. sf. popol. pratica erotica che consiste nella stimolazione
isaia, dove tratta della propagazione del popol d'israel per la vocazione delle genti fatta
la confusione / del vario e e folto popol che si spande / girar fa ciò
sm. (femm. -a). popol. persona grassa e sformata.
roma e in sutri assediato / fu dal popol di roma. giuseppe flavio volgar.
popolo e tra popolani grandi ed il popol minuto, fecero varie e grandissime mutazioni,
: a questo modo spa = allotropo popol. di spasmo, con sviluppo anaptittico di
/ tanti n * uccide di quel popol pazzo: / sempre in alto la spada
729 m3 a vercelli. = allotropo popol. di spazio. spazzo2, v
spediènte2, sm. ant. e popol. provvedimento volto -mezzo messo
tre nuove grazie / madre, e del popol tuo; bella fra tutte / figlie
: con pietà guardate / le lagrime del popol doloroso, / che sol da voi
trovan tutto brutto. = alterazione popol. del lat. eccles. lux perpetua
in babilona: / formicar pare il popol, sì v'è spesso. malatesta
: lor signoria spiaceva tanto / al popol ch'a pigliargli ordì la rete. mannelli
in terra. / e questo al popol fu molto spiacevole. ottimo, i-97:
, 3-100: ai primi capi / del popol nostro ed a mio padre in prima
sommo osanna / daniele sì ch'ai popol mostrò chiaro: / ond'ella [susanna
è questa gran colpa / d'un popol che si spolpa / per li ideali;
spolverino3, sm. region. e popol. polvere fine, per lo più
la guerra, arde la peste / il popol nostro; e qual cagion sovriesso /
'scheranzia ^ dicitur. = var. popol. di squinanzia (v.).
più non sai chi 3. popol. mal di testa, intontimento causato dall'
, iii-519: scoppiò il tumulto / del popol mosso a sprigionar agnese. botta,
si conforta / venire ornai chi 'l popol suo sprigione, / chi, la già
un frascato / il mie'sanson del popol filesteo. d. bartoli, 5-259
. 11. ant. e popol. fare segno una persona o il suo
voce di etimo incerto, forse alteraz. popol. dell'espressione spasimo [di]
con vino. = alter, popol. di stafisagria. stagèra,
cello misse. 7. popol. disus. moneta d'argento falsificato con
, strallòggi. = alter, popol. di aristolochia (v.).
), agg. ant. e popol. bucato, stracciato (un indumento,
spettacolo. ariosto, 30-26: il popol di veder la pugna ingordo / s'affretta
ascoltame / come fuor delle stanze il popol moro / davanti al re agramante ha preso
piazza si fa tomiamento / e 'l popol tutto stava a baloccare, / giunse
stazzoni a sette oratori. = allotropo popol. di stazione. stazzóne2,
ant. e nel linguaggio letter. e popol.): qualsiasi corpo celeste,
sono al segno arriva; / e 'l popol tutto lieto l'aureo giglio / va
ti smembra e accora? = allotropo popol. di stirpare. sterparòla, sf
e maligna sterpe. = allotropo popol. di stirpe, anche con sovrapposizione di
sterpo mena ghiande. = allotropo popol. di stirpe. stèrpo2, agg
... /... 'l popol tutto / stillar per gli occhi in
.: v. anche l'allotropo popol. sterpo. stirpo, v.
dei cavalloni. = allotropo popol. di stipare, già attestato nel lat
, intr. con la particella pronom. popol. dimostrare completo disinteresse; infischiarsi di
gran nido garrulo inquieto / che fé il popol roman più volte stracco.
empia e perversa / saltar faceva il popol stradiotto. -alla stradiotta: nei modi
digiuno la mattina. = alter, popol. di stafisagria (v.);
non piacciono. = alter, popol. di stafisagria, con diverso suff.
nome di stalloggi. = alter, popol. di aristolochia (v.);
di altri animali (ed è di uso popol.). crescenzi volgar.
in appassionati ed accorati. = allotropo popol. di estraneo (v.);
straportare, tr. (strapòrto). popol. trasportare (anche con riferimento a
pass, di straportare), agg. popol. trascinato, portato via.
ettorre / in sua forza affidato il popol strusse. cesarotti, 1-xvi-1-180: ho ribrezzo
. pivetta del burattinaio. 5. popol. colpo della strega: improvviso e violento
= dal lat. striga, var. popol. di strix strìgis (v. strige
di distress, che è dal lat. popol. districtia (cfr. ital. strizzare
il loco / che strettamente oppugna il popol fero. campiglia, 1-72: le
niccolò cieco, lxxxviii-ii-182: riguarda il popol tuo quant'è diviso, / rassetta
. i. strìssimo, agg. popol. e region. illustrissimo (come
stroppia ». = alter, popol. di storpiare. stroppiataménte,
stroppo tardo vien lo scampo, / popol, se 'nanze tratto non revegghie / l'
rome, / vidi partir dal loco il popol tutto. aretino, 17-366: non
peste insieme e fame, e i popol struggonsi; / donne non partoriscon, case
. stuòia (ant. e popol. stòia, stòra, stuòra),
.). subaffìttuale, sm. popol. subaffittante. carcano, 41
/ fea, recando corone, il popol denso. giordani, x-122: questa
sm. (femm. ant. e popol. successóra). chi succede a
e sm. (femm. -trice, popol. -torà). che, per
troppo giusta diffidenza. = allotropo popol. di sigillare (v.).
suggelluzzo delle chiavi. = allotropo popol. di sigillo (v.).
(dial. suolachianèlle), sm. popol. ciabattino. g.
, ecc. suolino, sm. popol. selciatore. linati, 19-213:
= femm. sostant, di origine popol., di superiore. supergarantista
: v'era di varie genti un popol misto, / intento a farvi un riverente
uti né suti. = voce popol. di origine espressiva, calcata e contrapposta
3. tabano1, agg. popol. lingua tabana: persona maldicente.
sm. (femm. -trice, popol. anche -torà). che taglia,
7 batte la nota, e 'l popol tutto adesca. milizia, vii-
tagliano), agg. ant. e popol. che è nato o vive in
.). = dal lat. popol. * talo -ónis, per il class
, » / diceva ogieri « o popol battizato! / ch'io vedo caleffarci a'
tapparèlla (taparèlla), sf. popol. persiana avvolgibile (anche nell'espressione
dal collo stretto). -enol. popol. bottiglia tappata: quella chiusa ermeticamente
tara bara), avv. region. popol. pressappoco, suppergiù; tuttalpiù,
tarabaralla, avv. region. popol. suppergiù, in qualche modo.
amerei le tavolette / che appen- dea popol divoto / d'esculapio al tempio in voto
. tempier, che è dal lat. popol. * temperium. tèmpera, sf
. bellini, 6-18: e '1 popol tempestevole ed infido / sommerso il tragge
e spogliate le piante, / e 'l popol d'eol correa tempestoso / or qua
venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che stupor
1-10: ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo.
] tempo pieno. tèmpora (popol. tèmpore), sf. plur.
e principi cristiani, che reggono 'l popol temporalmente,... idio dia
novella monarchia fu per comando / del popol destinata al lor governo: / una
di cor. parini, 418: il popol tenerino / troppo alle doglie altrui s'
nuoce. = dal lat. popol. tentare, per il class, temptare
che istiga al male (ed è epiteto popol. del diavolo). - anche
ingrato e sconoscente e di durissima testa popol giudaico principale sedia si tenne, vivo
testo, inteso principalmente alla storia del popol di dio, tocca di passaggio la
posture anormali. 2. popol. tic nervoso. pasolini, 1-43
moresca / batte la nota e 'l popol tutto adesca. viani [in « lingua
tinco, sm. nell'espressione popol. del tinco a indicare lo scarso
sm. (plur. ant. e popol. le tina, le tinora o anche
che non ti tocca, / mercé del popol tuo che si argomenta. boccaccio,
ravviva, in lento / sopore il popol torpe e avviasi a morte, / siccome
voi altri, mie'figli, al popol tosco / lieti volgete le trionfante ale,
più recente adozione. 5. popol. facciola. verga, 3-226:
di fuore, / come s'tu popol. anche -torà-, superi, traditorìssimo)
la fiera negozia / tranquillissimamente: / il popol gode, la città trionfa. brusoni
in 'trànsia'. = alter, popol. di transeat. transiberiano,
purg., 3-69: ancora era quel popol di lontano, / i'dico dopo
, cent., 72-6: perché 'l popol di roma con furore / 62
ornai la roba mia, / o popol sordo, o gente trascurata, / gente
. (femm. disus. -trice; popol. -torà). chi gestisce una
tra versaménto, sm. disus. e popol. attraversamento. crusca, iv impress
io vada? / fino a quel popol d'india sì traverso? ricciardo da cortona
. erica mediterranea. = voce popol. di origine onomat.; è registr
voi altri, mie'figli, al popol tosco / lieti volgete le trionfante ale
fiera negozia / tranquillissimamente: / il popol gode, la città trionfa. leoni,
caspe. pindemonte, ii-48: un popol sol di due / veggio contra il
pietra da trippa. 7. popol. materiale, oggetto privo di consistenza e
termine troia sarebbe quindi una semplice formazione popol. di origine espressiva. tròia2
assalti ognora / via più superbo questo popol trova. c. dati, 3-63:
ripara a tal rovina / sopra al popol di fiorenza. testi, ii-21: di
, non essendo passato in italia il popol tutto, ma conservato sempre il nome e
proprietà cardiotoniche e, secondo una tradizione popol., afrodisiache. = voce dotta
serba ogni loquela! / più d'un popol superbo esser si vanta / in tua
e francesco, siate presenti qui al popol vostro bolognese per così grave causa congregato
tutelari dei stanno e le leggi / del popol nostro. arici, i-36: al
tutta buòna, sf. bot. popol. pianta erbacea del genere chenopodio (
era venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di che
. 5. ant. e popol. liquido, secrezione o umore fisiolochiabrera,
leandreiae, lxxxviii-ii-264: quivi l'amoroso / popol di sesto ogni anno se adunava /
/ già non è sua, anzi del popol tutto; / e, benché del signor
diventata, eh? 4. popol. persona rozza, maldestra per lo più
cagata, zoccolone. 3. popol. persona maldestra, rozza e per lo
nei disegni infantili). 15. popol. tose. tessuto di garza, velo
e la confusione / del vario e folto popol che si spande, / girar fa
= dal lat. are. e popol. vasum e vasus, per il class
belgrado e rodi sempre contrastavano / col popol infedel di macometto: / or son fatti
vituperati! » / disse agricane « popol da niente; / né miei vasalli più
scongiuro! = da una locuz. popol. e diai vattelo a pesca 'vattelo a
origine incerta. vecciarino, sm. popol. denominazione di alcune piante del genere
vecciolina, sf. bot. popol. erba del genere poligala (
colori velenosi. 10. bot. popol. lattuga velenosa-, v. lattuga,
vènere2, sm. ant. e popol. venerdì. ulloa [guevara
veneróso, agg. ant. e popol. fecondo, fecondante. -
v. vento). ventagliàio (popol. ventagliaro), sm. chi fabbrica
= probabilmente da un lat popol. ventus aquilus 'vento settentrionale, aquilone'
sua porzione (e attualmente è di uso popol. e region.).
giudice de'nuovi / confalo- nier del popol verde mezzo, / fate che befania non
cani o vermocani), sm. popol. malattia degli animali, provocata dalla
quell'istesso vermocane. 4. popol. invertebrato marino (detto anche verme di
dal lat. tardo veronice 'resina'poi nel popol. vernice, deriv. dal gr
picciola ven'era. = var. popol. di vespertilio. vespertìlio (vespertìglio
in un vespertillo. = var. popol. di vespertilio. vespertino (
, / parte da l'altra del popol cristiano; / né che le chiavi che
monarca. alfieri, 1-176: sia il popol tutto / testimon (fi mia morte
e festosi, / che al folto popol la letizia detta; / e i carmi
io veggio, e quel sonoro / popol di ruote, che di fuor l'aggira
ancor di questa manna! / il mio popol, vedete, è in visibilio,
scient), ma con esiti popol. nei dialetti it { rinverrà 'donnola'a
. o, attualmente, di ambito popol. merid. o proprio del linguaggio
, vii-534 (78-10): vulgo di popol, iudicio fr. colonna, 3-17:
voltolino, sm. omit. popol. uccello della famiglia rallidi (porzana
e perdura nell'uso dial. o popol. in espressioni di omaggio rivolte a
vulnerària, sf. bot. popol. erba perenne del genere antillide (
sotto a l'impeto / di un popol ch'è miracolo. e. cecchi,
a noi altri bisogna star bene col popol minuto. quando io ci vengo,
dello zafferano-, picrocrocina. 4. popol. zafferano falso-, zafferanone. -
dal lai symphonla 'strumento a fiato', prestito popol. del gr. ot) (
il giorno 8. 3. popol. il numero sette (per la somiglianza
(zibedèo), sm. eufem. popol. testicolo (in partic. al
gr. mediev. àdivyctvog (nella forma popol. àxoiyyavog) 'intoccabile', che al
. che è addetto 3. bot. popol. erba zolfina; caglio { galium veruni
). zunnéne, sm. popol. disus. grancassa. -per estens
zurróne, sm. entom. popol. coleottero del genere pentodonte (pentodon
calcinculo, sm. invar. popol. tipo di giostra in cui i sedili
di campo. camposantière, sm. popol. custode di un camposanto. campus
(plur. m. -t). popol. persona disordinata; pasticcione. -anche
loro partigiani. cazzaròla, inter. popol. per esprimere meraviglia, stupore o
= comp. da cecco, dimin. popol. del nome proprio francesco, e furia
e nastro. giravòltola, sf. popol. giravolta, piroetta; voltaggio; curva
o fortemente sarcastico e corrispondente all'espressione popol. cani e porci). =
. di pappare e da un'alteraz. popol. del ted. sauercraut, '
, sm. e f. invar. popol. calabrache, cacasotto. sbarbaro
. na baracchino, sm. popol. edicola; chiosco, bancarella per
pane'. r boierìa, sf. popol. azione da furfante. faldella
unica soluzione. 2. popol. ammaccatura. bollomanìa, sf.
bucacòri), sm. e f. popol. rubacuori. guadagnoli, 1-i-203:
cartucce da caccia. 3. popol. rapporto sessuale, coito. arbasino
terra. r formicolone, sm. popol. formicone. guerrazzi, iii-88:
piatto. r freddolina, sf. popol. colchico. faldella, iv-1-203:
. lavaculo, sm. invar. popol. bidet (e ha valore scherz.
. r nuòra, sf. popol. tosc. suocera e nuora: oliera
. r orizzontale, sf. popol. disus. prostituta. ferd.
, sardo (ed è di uso popol.). – anche sostant.
fortunato. r scolo, sm. popol. blenorragia, gonorrea. turati,
una persona (ed è proprio del linguaggio popol. e del gergo giovanile).
= deriv. da stambul, var. popol. di istanbul. stambulése, agg
= deriv. da stambul, var. popol. di istanbul. stambuliòta (stanbuliòta
= deriv. da stambul, var. popol. di istanbul; cfr. anche il
sommersore. r suòcera, sf. popol. tosc. suocera e nuora: v