/ e dentro da lo core struggo e ploro. salvini, 40-81: rinnova
verso la strage; udì l'orrendo ploro. / i gemiti di steno come dardi
, 677: ch'io ne sospiro e ploro, / secol mirando in tanto errore
e dentro da lo core struggo e ploro. idem, inf., 31-36:
ogni / soffio, vince il corale / ploro de'flauti alati / che la gramigna
tal, ch'io ne sospiro e ploro, / secol mirando in tanto errore avvolto
ix-26: non ti maravigliar dunque s'io ploro, / perché dentro lavoro / per
/ morto lasciate in forma ch'io ne ploro? tasso, ii-450: s'ella
sponde / del legno mio, ch'io ploro il navigare. parini, 250:
/ giosafà figliuol mio, per cu'i'ploro, / perché temo che noi venga
67-17: 'nante a la corte ploro che ne faccia rasione / de te,
ed accompagna il mare / col suo lento ploro, / non s'ode lassù nell'
cara virtù, che sì gran tempo ploro? della casa, ii-13: gli ateniesi
ché più di lor che d'altri forte ploro, / pensando a'padri e al
/ e dentro da lo core struggo e ploro. -insufficienza della dimensione spaziale;
che giorno e notte vò cantando e ploro. pascoli, 548: mio padre prese
, / del roman sangue mischiato e di ploro. palladio volgar., 1-26:
dentro abbondo, e di fuor mugghio e ploro. serdonati, 14-1: essi
plorare (plurare), intr. (ploro). ant. e letter.
lxxxviii-i-286: e1 giorno e notte ploro, / merzé chiamando, ché 'l cor
tra lieta gente io sol sospiro e ploro, / mischiando il pianto mio con
bacio i fior che toccasti e prego e ploro. a. maffei, xc-179
pungon sì che 'nfin qua il sento e ploro. storia di stefano, 2-13:
se teco io son, come languisco e ploro? b. corsini, 6-32:
/ e dentro da lo core struggo e ploro. cino, iii-174-5: più per
: più per quel ched i'non trovo ploro / che per la vita naturai che
/ giosafà figliuol mio, per cu'i'ploro, / perché temo che noi venga
iacopone, 1-18-16: inanti a to corte ploro che me faccia rasone / de te
plorisso, v. prolisso. ploro, sm. ant. e letter.
mai / sanza disio di mio dolore e ploro. zenone da pistoia, 1-81:
so se ti segue o canto o ploro, / ché d'una parte manifesta il
vorei / gli mei martìri e l'angoscioso ploro. poesie musicali del trecento, lxxxiv-343
dolzi affanni, li sospiri e 'l ploro. -dolore, afflizione.
ebbe morte, exilo, angossa e ploro. 2. verso lamentoso e
quaglino, 3-159: per selve sacre lamentoso ploro / di rosignol ne la secreta notte
viole e i violoncelli unirono a quel ploro [dei violini] supplice un sospiro più
accompagna il mare / col suo lento ploro, / non s'ode lassù nell'aria
131: dal vestibolo regio udivo un ploro / querulo d'acque limpide pei greti
/ ebbe morte, exilio, angossa e ploro. boiardo, 1-165: duoi frategli
, che tal volta a forza i'ploro / qual fanciul verberato di cinqu'anni.
io, che la notte mi consumo e ploro / l'aspre mie pene sì penaci
: i'che la notte mi consumo e ploro / l'aspre mie pene sì penaci
ragione perch'io sfoco, / corno ploro e languo... potrete sostenere
/ ebbe morte, exilo, angossa e ploro. 16. svolgersi in modo
/ e dentro da lo core struggo e ploro. petrarca, 127-95: se pur
sì, che 'nfin qua 'l sento e ploro. bandello, 4-10 (ii-707):