la lenta e formidabile estrazione che ha plasmato l'anticlinale d'italia suscita, nel suo
taglio carmino di bocca; un mento plasmato come da un bizzarro artefice. deledda
celebri. 3. ant. plasmato, lavorato (la cera, la
propria. 2. lavorato, plasmato, modellato in modo da formare una
. 4. fatto, creato, plasmato (da dio o dalla natura)
, agg. formato, modellato, plasmato; costituito. - anche al figur
sopra un tronco di ginepro un gigantesco feticcio plasmato di terra e dipinto con inchiostri rossi
; decorato, ornato con figure; plasmato, foggiato in modo da costituire una
(in partic.: busto) plasmato in gesso; copia o calco di
se di sopra il nostro / mondo, plasmato di superba creta, / l'uom
, impastate di nebbia. -foggiato, plasmato, modellato. muratori, 6-51:
2. letter. costruito, plasmato con cera (le ali di icaro
una anzola informata. 3. plasmato secondo una determinata forma; disposto in
che può essere lavorato, modellato, plasmato con le mani (e, per estens
-che può essere facilmente modellato, plasmato. c. bartoli, 1-52:
, / dove s'intende adam esser plasmato; / l'essodo iscrisse
/ poi che pure era di tua man plasmato. g. bargagli, 164:
e dal gr. ttxomtcù ^ 'plasmato '(v. plastidio).
e dal gr. trxacitòc, 'plasmato '. organoplàstica, sf. formazione
ho contato / che l'omo fu plasmato / posci'ogne creatura, / se ci
-per estens. poter essere facilmente plasmato. loredano, 3-129: la gioventù
plasmàbile, agg. che può essere plasmato o modellato nella forma voluta.
ho contato / che l'omo fu plasmato / posci'ognd creatura, / se ci
signore iddio, le tue mani mi hanno plasmato. bibbia volgar., v-512:
dio e uomo, tu che me hai plasmato e fatto a la tua imagine.
scoperto l'altra sera quanto mi abbia plasmato la lettura di « sun » e «
onirocritico, ove questo scherzo non fosse plasmato con plastica shakerspeariana. de pisis,
= deriv. da plasmare. plasmato (part. pass, di plasmare)
sta nel terzo stato del novo adam plasmato, / non voi pensar peccato né operare
/ poi che pure era di tua man plasmato. musso, 178: ecco
: gigi perelli,... cuore plasmato all'altruismo,... lo
proprio di crisi da cui l'uomo esce plasmato. palazzeschi, i-15: in questo
uomo, ma un uomo voluto e plasmato da noi, educato da noi, che
e solo il suo popolo, e plasmato da un ideale.. composto,
rebora, 3-i-391: il ritmo danzato, plasmato e colorato, acquista in quegli artisti
: e necessario che 'l membro lungamente plasmato e l'osso riposto nel suo proprio
tutto rilievo eccellentemente. -corpo plasmato da dio, secondo il racconto biblico
(ant. plasticato). modellato, plasmato con una materia malleabile, in partic
plastiche. 3. che viene plasmato o che è atto a essere modellato
il racconto della genesi pone nel fango plasmato da dio), con la sua
mondo, / dove s'intende adam esser plasmato; s s d'
: e necessario ch'il membro lungamente plasmato e l'osso riposto nel suo proprio luogo
senza punti complimenti. 8. plasmato, costruito, dipinto senza eleganza e
11. non ancora scolpito o plasmato in forma artistica (legno, marmo
legno, ecc. o, anche, plasmato nella creta in una prima e approssimativa
o in rilievo; scolpito (e anche plasmato in materiale fittile, gettato in metallo
soffio (con valore aggett.): plasmato attraverso l'immissione d'aria con l'
vèlite romano. 8. essere plasmato (una materia, una sostanza).
or dormon sotterra. -ant. plasmato, lavorato (il fango, con riferimento
il racconto della 'genesi'pone nel fango plasmato da dio), con la sua caducità
edificio, una parte di esso); plasmato, foggiato. sanudo, xvi-165:
oppure un terreno); che può essere plasmato o modellato in forme diverse (la
di tutto l'ambiente il cui dolore, plasmato in cento modi diversi, domina il
implasmàbile, agg. che non può essere plasmato, modellato. u.
segnali allarmanti di degenerazione come il 'terronese'plasmato da diego abatantuomo, con tutto il