, 112: la fama suona / la piva e 'l corno, in accenti asinini
. bracciolini, 1-8-55: suona una piva alla sinistra seco / boccaccio, dee.
, / geme che par d'una piva il bordone. d'annunzio, ii-807:
quasi che fa la parte acuta della piva col flauto grave o bordone (il
/ altro, che cetra, e boschereccia piva / la spada, che ti pende
: soffiava senza gonfiare nel cannellino della piva: questa non era più di una spanna
: soffiava senza gonfiare nel cannellino della piva: questa non era più di una spanna
nessun si creda esser buon sonatore / di piva mai per serrar bene i busi,
carpa. capitolo in lode della piva, xxvi-2-8: per mio giudizio pive
, or con soave / suon di piva, or di flauto ed or di canne
. fontanella, i-254: già d'una piva insuperbito e vano, / che gli
] soffiava senza gonfiare nel cannellino della piva. 2. tubo del termometro,
, che toccatole il fischio e la piva, parendogli che fussero stalla de i lumaconi
. strumento musicale a fiato, simile alla piva e alla cornamusa. giacomino
. strumento a fiato simile alla piva; cennamella. tavola ritonda,
. strumento a fiato, specie di piva a due canne, di cui una comunica
'ciaramella'. nel dialetto napoletano indica la piva con cui rustici sonatori in certi loro
66: lui... postasi la piva in centura, e veduta partire la
il cui suono accompagnano il suono della piva nelle danze... il suono è
vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa,
orando, soleva di certa fistula overo piva servirsi, con cui s'awezzava a dar
cura iodica », e al dottor piva, « il nostro dottore »: che
del famoso gambero, sbaragliato dal dottor piva in un famoso controconsulto. 2.
del famoso gambero, sbaragliato dal dottor piva in un famoso controconsulto. = comp
e si identifica con la zampogna o piva, usata in antico dai pastori)
, e datagli la cornamusa de la sua piva, gli impuose che a casa ne
per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa,
/ di color mille; e con la piva e 'l crotalo / intorno ai fonti
bellini, i-123: e chi gonfiò la piva romanesca, / e chi sonò la
dell'infanzia »: così il dottor piva. perciò evitare salse piccanti, bistecche
ch'orando soleva di certa fistula overo piva servirsi, con cui s'avvezzava a
sonando, [pallade] gittò via la piva, di che era stata inventrice.
dudak, ceco dudy, serbo duduk * piva, cornamusa '. duda2
xxvi- 2-8: or questa nobil [piva] senza fin lodata, / poiché
enfiatura e consecutivo peppe- repè-pè-pè della nostra piva smargiassa. moravia, ii-445: sentimento
frase « patriottica » del repertorio della piva, figlia d'un grande «
ch'orando soleva di certa fistula overo piva servirsi, con cui s'avvezzava a
specificate, ciò è il corno, la piva, la sampogna, il
, or con soave / suon di piva, or di flauto ed or di
, sm. chi com piva le operazioni di flebotomia; chi cavava
ode che il fioco galabronìo di una piva lontana. = deriv. da
del famoso gambero, sbaragliato dal dottor piva in un famoso controconsulto. 6.
, / sotto il suon d'una piva grossa e piena. 6.
distoreere nella faccia sonando, gittò via la piva, di che era stata inventrice.
? sonar la lira, / la piva? gli volevi giocolari? / giocolatori andar
e. gadda, 5-214: la piva nuotava a rana nel giulebbe delle rimemo-
sono io, e ben gonfiar la piva, / tenendo in molle l'uno e
portoreale. -più gonfio di una piva: superbissimo. lippi, 10-29:
lippi, 10-29: più gonfio d'una piva / tirar crede ogni dama in un
or con soave / suon di piva, or di flauto ed or di canne
, / chi prende gusto di suonar la piva. pirandello, 7-481: poteva pigliarsi
menzini, 5-36: ognun gonfia la piva in stil pindarico, / gorgheggia ognun,
/ versi da celebrar col suon di piva, / rime da cornamuse e da
/ consenta e ch'a le nozze o piva o crotalo / si soni e fronde
erba un fasso, / purché la piva facci stare inflata, / d'esser troppo
chi il tamburo sonando e chi la piva. lubrano, 2-268: quante sollecitudini
titiro sotto un leccio intisichito, / senza piva i pastori favolosi / con le mani
me, dove n'antrà / la mia piva diletta? = voce onomat
-cannuccia di strumento a fiato (piva, zampogna, piffero, ecc.
2. strumento musicale affine alla piva. - anche: antica danza francese
strumento musicale. è una specie di piva. così anche chiamano i francesi un'aria
a fare innamorare. capitolo in lode della piva, xxvi-2-11: tien che alcuna femina
fa sovente delle serenate / con la piva, col zufolo e col corno. monti
. straparola, i-37: presa una piva fatta a modo suo, levolle i
canne della gola; dopo, tolta la piva, le soffiò nel martino, ma
. doni, 6-98: ballo a la piva, ballo al saltarello, / a
voce dotta, comp. dal gr. piva? * grande * e da
megachile, comp. dal gr. piva? 'grande 'e 'labbro '
voce dotta, comp. dal gr. piva? 'grande 'e da cocco3
megaderma, comp. dal gr. piva? 4 grande 'e séppa 4 pelle
formazione dotta, comp. dal gr. piva *; * grande 'o *
idem, 93: ora odo una piva / per confortar se'pegore in campagna
mozètta. mocétto, agg. piva mocetta: tipo di cornamusa francese,
venendo allegrino, buon sonatore de la piva mocetta e avendo fatto molti atti e
; ma per questo niente faceva e la piva stava più gonfia che mai e punto
g. gozzi, i-23-78: la campestre piva, / la canna umil raccolti han
a fiato (in partic. la piva o il flauto). fatti di
zoppa, ch'ad un suon di piva / si vanta saper fare ogni mutanza.
i-37: presa [il prete] una piva fatta al -frustare più su che
/ s'ode le nenie replicar la piva, / e, se nel sen della
chi il tamburo sonando e chi la piva. b. del bene, 1-54:
forma leggermente conica e dall'imboccatura a piva, fornito di un numero variabile di fori
che, toccatole il fischio e la piva, parendogli che fussero stalla dei lumaconi
stracci tutti in aste, a suon di piva, / sopra un gran sacco
osmanico / furore il tergo obbrobrioso in piva. idem, iii-2-417: tende le braccia
osmànlico / batté vendicatore il tergo in piva. = deriv. dal nome
della cornamusa, della zampogna, della piva, della tibia. v. galilei
della cornamusa, della zampogna, della piva. burchiello, 87: la coglia
: otricolo. 4. mus. piva otricolare'. strumento a fiato formato da
fiato a gonfiar la pelle di quella piva utricolare ch'è il nostro valente portinaio
vespertina / di pace em piva e di dolcezza il cuore. sbarbaro,
cammelli, 125: a suon di piva, / sopra un gran sacco d'
fantasia, / cantando in su la piva a la carlona, / voler montar
me, dove n'andrà / la mia piva diletta, / che spicca in eccellenza
la bocca è quasi da sonar la piva / e di merli ha levato assai distese
. corsini, 5-12: sgonfiandogli così strana piva, / infra le risa i nobili
ferrara, 93: ora odo una piva / per confortar se'pegore in campagna.
fiato (come la tibia, la piva, ecc.). bergantini,
si sbirba: / or si suona la piva, or la tiorba, / e
levarmi un dì d'intorno / questa piva e questo corno / da far musiche perverse
. redi, 16-ii-92: voglio strimpellar la piva argolica / e 'l pifferon del satiro
pìuzo, v. piozo. piva, sf. cornamusa, zampogna (ma
trovasse prima la trombetta, owero la piva dei pastori, dagli ossi d'alcuni uccelli
,... sonando con una sua piva multo bella ch'egli avea. leonardo
, farà saltare li omini: cioè la piva che fa ballare. sannazaro, iv-67
ballare. sannazaro, iv-67: con la piva e 'l crotalo / intorno ai fonti
debiti modi, cantando al suon della piva e ballando, rappresentavano. v.
molti: dal quale ebbe origine la piva o cornamusa che se la dichino oggi.
: / altro che cetra e boschereccia piva / la spada che ti pende al
, dove n'andrà / la mia piva diletta, / che spicca in eccellenza /
sovente delle serenate, / con la piva, col zufolo e col corno, /
g. gozzi, i-23-78: la campestre piva, / la canna umil raccolti han
sponde / risponde il pastorei colla sua piva. de marchi, i-567: correva per
natale, caro ai bambini a suon di piva. pascoli, 1513: essa è
dolce un suono ella trae dalla sua piva, / e gli echi intorno per
sotto un leccio intisichito, / senza piva i pastori favolosi / con le mani
affretterà a concedermi la zampogna, la piva, un branchetto di pecorelle, e un
v. cornamusa]: 'cornamusa': cioè piva sordina da sonare. ghirardi, 129
. straparola, i-37: presa una piva fatta al modo suo, levolle i
altri nomi, di trombone, proboscide, piva. -in senso osceno: organo
ma per quela gioveneta li tirava la piva. bandello, 3-46 (ii-481):
« madonna, questa è la mia piva, con che io faccio ballare le
che col fiato / il mio sonar di piva ti fia grato. aretino, 20-74
e la piva, parendogli che fussero stalla dei lumaconi
no, tomi in sacco ognun la piva. siri, iv-1-645: non parve già
pive nel sacco. -dare fiato alla piva; pigliare, prendere, sonare la
; pigliare, prendere, sonare la piva: dire in poesia con eloquenza, con
a dir che canti o che soni la piva, / niente mi vale senza lo
i-6-290: musa, a pigliar la piva oggi mi desta / un ciucco che vuol
ch'io dia più fiato alla mia piva: / tu dettami le belle espressioni,
vien la stizza addosso. / la piva o, vogliam dir, la cornamusa
dormir ciascun ricusa. -fare la piva: gonfiarsi. cagna, 2-30:
cagna, 2-30: il passero fa la piva, ha il gozzo turgido e ancora
nella gabbiola. -gonfiare la piva: dire con enfasi, con insistenza;
. menzini, 5-36: ognun gonfia la piva in stil pindarico, / gorgheggia ognun
non hanno che dire, gonfìan la piva e vogliono che il suono tenga luogo di
per questo vorrò imparare a gonfiar la piva dai predicatori legittimisti. -sonare la piva
piva dai predicatori legittimisti. -sonare la piva di bacco: bere vino spesso e
usciti dalla paglia, cominciano a sonare la piva di bacco. 6.
propria voce. = dimin. di piva. pivétta2 (pivéta), sf
v. ptvetto1). = da piva, n. 2 (nel signif.
pivo2, sm. ant. piva. ricchi, xxv-1-297: chiude
pivétto2). = masch. di piva. pivolóne, v. pigolone2
numero incredibile. = dimin. di piva. pivuòlo, v. piolo
una nuova piacevolezza; e tolta la sua piva che a la centura tenea, (
salle / bacco su 'l carro con la piva in mano. / é 'l galeon
fosco i taciturni / silenzi e della piva e della cetra / tocca da dotta man
g. gozzi, i-23-78: le campestre piva, / la canna umìl raccolti han
, iii-27-350: alla memoria di carolina piva nata cristofori d'indole d'ingegno di
al marito magg. gen. domenico piva che rammaricando pose. 2.
. gozzi, i-23-78: la campestre piva, / la canna umìl raccolti han sulla
per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina, la cornamusa, ma
io non so dire: secondo il piva sono anteriori di più che dieci secoli
, riordinato lo strumento e messogli la piva in becco, incominciò a intuonare.
ch'io dia più fiato alla mia piva: / tu dettami le belle espressioni
l'allegro strepito della piva: e subito salti, schiocchi di dita
moro, rovano, ubiero, parpaglione, piva, melato. corte, 27:
/ roco e inutile cantore / riporrò la piva in sacco. -che
a dir che canti o che soni la piva, / niente mi vale senza lo
: sonando lidio con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre
1-10: un ballo all'armonia di rozza piva / era guidato e di sampogna umile
. gozzi, i-23-78: la campestre piva, / la canna umìl raccolti han sulla
: un ballo all'armonia di rozza piva / era guidato, e di sampogna umile
-con le pive nel sacco: v. piva, n. 5. -comprare o
le pive nel sacco: v. piva, n. 5. -non avere
. straparola, i-37: prese una piva fatta al modo suo, le- volle
sbirba: / or si suona la piva, or la tiorba, / e nulla
salle / bacco su 'l carro con la piva in mano. / e 'l galeon
voce più di quel che faccia la piva scozzese. carducci, ii-i 1-267: non
fagiuoli, x-52: nobil naso di piva, / forse quello appuntino / di cui
sovente delle serenate, / con la piva, col zufolo e col corno / dell'
fontanella, i-254: già d'una piva insuperbito e vano, / che gli
manna. / qui sgonfiandogli così strana piva, / infra le risa i nobili baroni
vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribec- china, la cornamusa
e persuasivo (un argomento). piva con la mano spedita gli spruzzoli scintillanti di
fuori sede. guerrazzi, 16-260: piva, invitato a lasciare la terra di corsica
: sonando lidio con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre volte
di non sonar mai più zufolo o piva. agazzari, 3: come ornamento sono
popolare di ritmo vivace, simile alla piva. calmeta, 41: quante volte
per l'altrui colpe / nanti la piva entrat'i'son in ballo: / volsi
affretterà a concedermi la zampogna, la piva, un branchetto di pecorelle e un bel
da fiato, come la cornamusa, la piva, il susolo, lo stinco.
stippa, sf. gerg. ant. piva. nuovo modo de intendere la
la lingua zerga, 363: 'stippa': piva. = etimo incerto.
figur. strimpellare la lira, la piva argolica: darsi alla composizione poetica (
redi, 16-ii-92: voglio strimpellar la piva argolica. magalotti, 7-94: sarebbe
pelle / stringhe, un vaglio od una piva. = comp. dal pref
ritornello / or chiaro come d'anelante piva, / or aspro come l'avido succhiello
al furore osmanlico / percosse il tergo a piva. bartolini, 20-305: il conte
benni, 1-155: era gol! piva ne fece altri tre, uno su cross
, / versi da celebrar col suon di piva, / rima da cornamuse e da
-con le pive in tasca: v. piva, n. 5. -con le
bene alcuni hanno detto che te la prima piva, e che perciò te detta tibia
un tiro piazzato). g. piva [« la repubblica », 29-xi-1991]
più che dire. 9. piva. ovidio volgar., 6-228:
: e sonando lidio con trombetta (o piva) toscana rozzo suono, percosse tre
, rovano, ubiero, parpaglione, piva, melato. tassoni, 9-15: galeotto
pelle / stringhe, un vaglio od una piva. lastri, i-64: è stato
, propio un ballo senza suono, una piva senza vento. g. gozzi
in lode de l'error gonfiar la piva / non senza aiuto d'un'aonia diva
via ne'didimi monti, ove la piva / vi chiama e 'l tamburino e 'l
, insieme con omer pascià, a piva, per virtù degli erzegovinesi comandati da
fuggitivi, insieme con omer pascià, a piva. = deriv. da osmanli.
13-68: la sera del 14 agosto 1957 piva aveva appena finito di trangugiare un bicchiere
zampogne. = denom. da piva. pixelato, agg. elettron
delli sacerdoti salii brami d'udire una piva sordina... rendi qualche speranza di