(51): e compresi fra questa pigrezza e lassezza non possiamo accivire allo scaglione
giovenil desio / non negrigienza, né pigrezza alcuna / né cosa altra depona /
: né te, essendo consorto della pigrezza, lo 'ndugio delle buone cose ti
usato, dilungando da te angoscia, pigrezza, lussuria, fanciullezza. petrarca,
quello iddio, co'membri risoluti in pigrezza. marco polo volgar., 139 (
, e per troppo riposo rivertiano in pigrezza. esercitante (part. pres
usato, dilungando da te angoscia, pigrezza, lussuria, fanciullezza, aiutando anche
l'acqua desta l'appetito e gitta ogni pigrezza. s. bernardino da siena,
giovenil desio, / non negrigienza, né pigrezza alcuna, / né cosa altra depona
lussuria: lo flemmatico di ghiottornia e di pigrezza. somma dei vizi e delle virtù
non ha larghezza, / ma tua gran pigrezza. bibbia volgar., x-168:
de'corpi che avvivano, oltre la pigrezza che loro ne viene, anche co'
si dee la vecchiezza da languidezza e pigrezza. aretino, 9-293: tutti insieme
statura /... / avarizza, pigrezza e losura. = var.
careri, 2-ii-459: certamente se la nostra pigrezza non si avesse fatto torre di mano
sa s'io mentir so. / la pigrezza la primiera / ne fu in parte
/ orgoglioso talento, / avarizza, pigrezza e losura. maestro rinuccino, xvii
. albertano volgar., ii-57: pigrezza e morbidezza e lussuria e l'altre cose
, 4-80: oziosità e neghienza e pigrezza di ben fare sono maestri di molti
da propia volontà. se tu v'aggiungi pigrezza, paura, pianto o niego,
avendo già la grande paura e la pigrezza occupati gli animi abbassati per la gravezza
larghezza, / ma tua gran pigrezza. giamboni, 10-51: tristizia è una
. giamboni, 10-51: tristizia è una pigrezza e cattività d'animo, per
savoro; / non se. cce vói pigrezza / a guardare a tuttore.
orgoglioso talento, / avarizza, pigrezza e losura. fiori di filosofi, 182
182: prendi riposo san za pigrezza e quando li altri giuocano e tu tratta
/ oziosi, gravi, di pigrezza infermi, / senz'altro nome che gente
li agrigentini la temenza e la pigrezza e la cattivitade loro. ottimo, iii-290
: tarditate, cioè lentezza e pigrezza in operare. lapidario estense, 141:
, 2-58: conoscendo voi la mia naturai pigrezza e ch'io come tardo bue
coscienza, che mi rimprovera la negligenza e pigrezza mia, perché, avendo a
quelli che hanno per temperamento la pigrezza e la tardità dello spirito si
busca, 2-25: la tardità e pigrezza de'buoi. 3. stato di
maraviglia però, se tanta ignoranza e pigrezza di studi e d'ingegni a tal tempo
avendo già la grande paura e la pigrezza occupati gli animi abbassati per la gravezza
cose, e per troppo riposo rivertiano in pigrezza. 8. conseguire, derivare
, lo flemmatico di ghiottomia e di pigrezza. landino, 187: in questo brevissimo
i rimedi scuotenti sembrano bene indicati alla pigrezza, per dir così, e alla pavidità
orgoglioso talento, / ava- rizza, pigrezza e losura; / e ciascuno che 'n
/ oigoglioso talento, / avarizza, pigrezza e losura. leonardo, 2-92:
a li agrigentini la temenza e la pigrezza e 'la cattivitade loro'. alberti,
. quine si vestiva del torpore e pigrezza perdendo della sua agilità 2.
mente che, per cattivanza del lavoratore e pigrezza, non sia viziata la terra e
, i-89: aggravato da non usata pigrezza sta nel campo quasi assediato. molza,
non ha larghezza, / ma tua gran pigrezza. dante, par., 22-79
/ orgoglioso talento / ava- rizza, pigrezza e losura; / e ciascuno che 'n
i rimedi scuotenti sembrano bene indicati alla pigrezza, per dir così, e alla vapidità
mente, che per cattivanza del lavoratore e pigrezza non sia viziata la terra, e